F.I.F.A. – Commissione per lo Status dei Calciatori (2012-2013) – controversie tra società – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione del Giudice Unico della Commissione per lo Status dei Calciatori a Zurigo, in Svizzera, il 18 luglio 2012, da Geoff Thompson (Inghilterra) Giudice Unico della Commissione per lo status dei Calciatori, sulla domanda sollevata dal club, A , di seguito “ricorrente” contro il club, X, in prosieguo: “convenuto” su una disputa contrattuale dovesse insorgere tra le parti in relazione al giocatore E.
F.I.F.A. - Commissione per lo Status dei Calciatori (2012-2013) – controversie tra società - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione del Giudice Unico della Commissione per lo Status dei Calciatori a Zurigo, in Svizzera, il 18 luglio 2012, da Geoff Thompson (Inghilterra) Giudice Unico della Commissione per lo status dei Calciatori, sulla domanda sollevata dal club, A , di seguito "ricorrente" contro il club, X, in prosieguo: "convenuto" su una disputa contrattuale dovesse insorgere tra le parti in relazione al giocatore E. I Atti 1. Il 14 gennaio 2011, il club di A (di seguito "il richiedente") e club X (di seguito "convenuto") hanno firmato un contratto di trasferimento (in prosieguo: "il contratto") da parte del giocatore e (di seguito: "il giocatore"). 2. La seconda clausola del contratto prevede che il convenuto deve versare al ricorrente la somma di USD 70.000 pagabili in due rate uguali di USD 35.000 ciascuna con scadenza il 14 gennaio 2011 ed il 14 febbraio 2011. 3. La clausola quarto del contratto prevede che in caso di default per le date e le modalità dei pagamenti da parte della convenuta, questa azione dar luogo a risarcimento del ricorrente per un importo di USD 100.000. 4. Il giorno della conclusione del contratto, l'attore e il giocatore ha firmato un documento intitolato "Regolamento di Professional Services Agreement" con il quale ha chiuso il contratto di lavoro che era in vigore in quel momento. 5. La prima clausola di liquidazione degli stati che "è presentata dalla richiesta del giocatore per la terminazione al club un contratto di servizi professionali sottoscritto dalle parti del Calcio 2011 Estate Division Torneo UNAFUT In primo luogo, in modo libero e spontaneamente deciso di risolvere il Contratto per i servizi professionali, per sé oggetto di rigoroso rispetto del contratto di cessione siglato "tra l'attore e il convenuto. 6. La clausola quinto del regolamento afferma che "In ogni caso diamo, le parti a qualsiasi pretesa presente o futuro è coinvolgente del lavoro, commerciale, amministrativo e / o penale, direttamente o indirettamente correlate a contratti di servizi professionali alle quali abbiamo concordato, come mostrato per terminare, salvo quanto previsto in una clausola che corrisponde al fedele adempimento del pagamento del club X dal assegnazione e trasferimento dei diritti agli sport bastone di un giocatore ". 7. Il 13 ottobre 2011, l'attore citato in giudizio il convenuto al pagamento FIFA richiedente la somma complessiva di USD 135.000 oltre interessi e spese legali che si estende con il 25% dell'importo da decidere nella risoluzione finale. La ricorrente ha precisato che l'importo di USD 135.000 è composto come segue: (1) USD 35.000 a titolo di seconda rata dovuta (cfr. seconda ipotesi del contratto) e, (2) 100.000 dollari a titolo di risarcimento (cfr. punto Quattro del contratto). 8. A questo proposito, la ricorrente sostiene che la convenuta ha versato la prima rata di USD 35.000, ma deve ancora la seconda dello stesso importo. La ricorrente ha anche dichiarato che prima del fallimento del convenuto di essere ben definita e le condizioni del contratto ha diritto all'indennità prevista al punto quattro della stessa (USD 100.000). 9. In particolare, il denunciante sosteneva che a causa della trattativa con la convenuta il trasferimento da parte del giocatore, il 14 gennaio 2011 il ricorrente e il giocatore ha firmato la risoluzione del contratto di lavoro in questione. 10. La convenuta ha presentato la propria posizione sul caso di rigetto della domanda presentata dalla ricorrente in quanto irricevibile e infondato e ha anche affermato che non ha fatto il secondo pagamento in base al contratto, perché l'unico giocatore servito il convenuto per sei mesi, violando il contratto concluso con la ricorrente in quanto il contratto di lavoro tra il giocatore e l'imputato è stato per un periodo di un anno. 11. Inoltre, la convenuta ha dichiarato che la ricorrente ha violato il contratto perché l'unico giocatore scontato sei mesi e un anno, come era stato previsto e anche il giocatore poi tornò al servizio della ricorrente. 12. L'attore ha risposto alla posizione dell'imputato, affermando che quest'ultima non contesta né il contratto o il pagamento della somma di USD 70.000. Tuttavia, la ricorrente ritiene che il fatto che la convenuta termina il contratto di lavoro con il giocatore che non dà diritto a non tener conto degli obblighi derivanti dal contratto, vale a dire il pagamento della seconda rata (USD 35.000), più i redditi USD 100.000. 13. In particolare, la ricorrente ha affermato che la difesa della convenuta è infondata, dal momento che entrambi i club ha stipulato un contratto e, pertanto, il convenuto deve essere conforme. 14. Il Resistente non ha presentato ulteriori commenti pur avendo avuto l'opportunità di presentare la propria posizione definitiva rispetto a questa materia. Considerazioni II Giudice Unico della Commissione per lo Status dei Calciatori 1. In primo luogo, il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori (di seguito: "il giudice unico") considerato di avere la competenza per giudicare il caso. A questo proposito, il giudice unico confermato che in base all'art. 3 par. 1 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status del Calciatore e della Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008), in connessione con l'art. 23 coppie. 1 e 3 e anche con l'arte. 22 lit. f) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2010) la Commissione per lo Status dei Calciatori compreso il suo giudice unico, sono competenti a trattare la questione, relativa ad una controversia fra società appartenenti a diverse associazioni, più precisamente, un club del paese ed un club del paese M. 2. Anche analizzato il giudice unico quali sono le regole di procedura applicabili al caso di specie. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 21 coppie. 2 e 3 del 2008 regolamento di procedura della Commissione per lo Status del Calciatore e della Camera di Risoluzione delle Controversie. Di conseguenza, dato che il caso è stato sottoposto alla FIFA il 13 ottobre 2011, il giudice unico ha concluso che il 2008 regolamento di procedura della Commissione per lo Status del Calciatore e della Camera di Risoluzione delle Controversie ( in prosieguo: il "regolamento di procedura") si applica al caso di specie. 3. Successivamente, il giudice unico ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori devono essere applicabili alla sostanza di questo caso. A questo proposito, il giudice unico di cui uno parte arte. 26 coppie. 1 e 2 del 2010 Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori e in parte al fatto che questo caso è stato portato alla FIFA il 13 ottobre 2011. In virtù di quanto sopra, il giudice unico ha concluso che i 2010 Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (di seguito: "il regolamento") si applica nel merito di questo caso. 4. Una volta che il concorso del giudice unico e le norme sono state stabilite, il giudice unico è entrato l'analisi del merito di questo caso e cominciò a notare che l'attore e il convenuto ha stipulato il contratto per il trasferimento del giocatore concordare un importo di trasferimento di USD 70.000 pagabili in due rate uguali di USD 35.000 ciascuna. 5. Inoltre, il giudice unico ha osservato che il ricorrente ha sostenuto l'importo di USD 35.000 per quanto riguarda l'indennità di trasferimento secondo originariamente dovuta 14 Febbraio 2011 e ha anche sostenuto l'importo di USD 100.000 a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 6. In questo stato, il giudice unico ha deciso la prima tappa l'analisi della domanda del ricorrente per l'importo di USD 35.000 per quanto riguarda la seconda rata dovuta in base alla seconda ipotesi del contratto. 7. In questo senso, il giudice unico ha avvertito posizioni incompatibili delle parti riguardo a questa parte della domanda. Giudice unico ha osservato che, da un lato, il denunciante ha ritenuto che la convenuta doveva la seconda rata del contratto, indipendentemente dal rapporto di lavoro tra l'imputato e il giocatore e, dall'altro, la convenuta ha sostenuto che, dato che il giocatore ha avuto risolto il suo contratto di lavoro con loro a sei mesi dalla sua conclusione e anche il giocatore era tornato al ricorrente, la convenuta ritiene che non dovrebbe pagare la seconda rata del contratto al ricorrente. 8. A questo proposito, il giudice unico ha osservato che, in base alle informazioni contenute nel sistema TMS, il giocatore era stato trasferito "senza spese", il 30 settembre 2011 la convenuta in un altro club nel paese C, D del club (in prosieguo: "Club D"). 9. Inoltre, il giudice unico ha rilevato che nei documenti allegati alla TMS è stato il contratto di lavoro tra l'imputato e il giocatore del 29 dicembre 2010 per un periodo per la stagione 2010-2011 con opzione di rinnovo per una stagione supplementare. 10. Il giudice unico ha aggiunto che, le informazioni fornite nel sistema TMS è stato chiaramente stabilito che il giocatore era stato collegato alla convenuta dal 29 dicembre 2010 fino al 19 SETTEMBRE 2011 data in cui era stato registrato per la squadra D . 11. Di conseguenza, il giudice unico ha osservato che, in base agli elementi di prova è emerso che il giocatore di cui dopo aver finito il loro rapporto di lavoro con l'imputato era stato trasferito al club di D e non l'attore. 12. Al fine di mantenere un buon ordine amministrativo, il giudice unico ha dichiarato che, come regola generale, gli effetti giuridici di un contratto di lavoro e di un accordo di trasferimento sono indipendenti. 13. Pertanto, il giudice unico ha concluso che il convenuto doveva al ricorrente l'importo di USD 35.000 a titolo di seconda rata del contratto. 14. Quindi, il giudice unico fermato l'analisi della domanda attorea per un importo di USD 100.000 a titolo di risarcimento in base alla clausola di quarto contratto. 15. Il giudice unico fermato l'analisi di tale clausola contrattuale e ha scoperto che la clausola, a condizione che, in caso di inadempimento da parte del convenuto dei termini pattuiti nel contratto, verrà generato un risarcimento pari a USD 100.000 per l'attore. 16. In questo senso, il giudice unico ha dichiarato che la clausola quarto del contratto non ha specificato che tipo di default comporterebbe l'applicazione di esempio, compensazione. Il mancato pagamento dell'intero importo del trasferimento, tassa di ritardo, ecc. 17. Giudice unico ha osservato che, nel caso di un tempo, il motivo per il quale il ricorrente ha sostenuto che il risarcimento è stato il ritardo da parte del convenuto al pagamento della seconda rata di $ 35.000, e che la prima rata era stato cancellato da il convenuto, senza inconvenienti. 18. In tale contesto, il giudice unico ha aggiunto che anche se i danni richiesti dalla ricorrente è stato concordato nel contratto, la formulazione della clausola quattro era molto generale e non comprendono situazioni specifiche. 19. In tale ottica, il giudice unico ha osservato che le clausole di indennizzo, come quello di cui trattasi nel caso di specie non può essere considerata valida per il solo fatto di essere inclusi in un contratto, ma devono rispettare i principi generali di destra come ad es. la proporzionalità del danno subito. 20. Per questi motivi, il giudice unico ha concluso che, sebbene il convenuto non era riuscito a pagare la seconda rata del contratto, l'applicazione della compensazione di USD 100.000 deve essere abusiva e sproporzionata. 21. Pertanto, il giudice unico ha deciso che la domanda del ricorrente per l'importo di USD 100.000 a titolo di risarcimento è stata respinta. 22. Tuttavia, il giudice unico ha osservato che, tenendo conto del ritardo nel pagamento della seconda rata (USD 35.000) da parte del convenuto la cui scadenza originaria era il 14 febbraio 2011, l'applicazione degli interessi compensativi era giusto e ragionevole l'attore. 23. Di conseguenza, il giudice unico ha deciso che l'importo dovuto da parte del convenuto di $ 35.000, dovrebbe squalifica di un interesse annuo del 5% a partire del 15 febbraio 2011. 24. Infine, il giudice unico di cui all'art. 25 coppie. 2 del regolamento in connessione con l'art. 18 par. 1 del regolamento di procedura, secondo il quale il costo massimo di un procedimento dinanzi alla Commissione per lo Status dei Calciatori (compreso il suo giudice unico), si è fissato a CHF 25'000. Spese processuali deve essere preso in considerazione il grado di successo delle parti del procedimento e in generale a carico della parte soccombente. 25. Secondo l'allegato A del regolamento di procedura, le spese saranno imposte in base al valore della controversia. L'importo di questo caso da considerare è di USD 135.000. Pertanto, il giudice unico ha avvertito che i costi del procedimento ai sensi del regolamento di procedura può ammontare fino a un importo di CHF 15'000. 26. Considerando che, in questo caso le richieste attoree era stato parzialmente accolto e tenendo conto delle circostanze specifiche del caso di specie, il giudice unico determinato spese legali per tali procedimenti per un importo di CHF 8'000 e ha detto che dovrebbe essere pagato dal entrambe le parti. 27. In conclusione, il giudice unico ha deciso che le spese legali da pagare da entrambe le parti nel modo seguente, il richiedente deve pagare un importo di CHF 3000 e il convenuto deve pagare l'importo di CHF 5'000. 28. Infine, il giudice unico ha osservato che, dato che la ricorrente aveva già versato l'importo di CHF 3000 come spese processuali un anticipo all'inizio di questa procedura, è stato esentato dal pagamento delle spese processuali di cui sopra. Decisione Giudice unico del III lo Status dei Calciatori Comitato 1. La richiesta del ricorrente, Club A, è parzialmente accolta. 2. La convenuta, Club X, il richiedente deve pagare club di A, la somma di $ 35.000 più gli interessi del 5% annuo a decorrere dal 15 febbraio 2011 fino alla data del pagamento effettivo, entro i 30 giorni successivi la data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali altre richieste di parte attrice, club A, è respinta. 4. Nel caso in cui le somme dovute non vengono versate entro il termine stabilito, su richiesta dell'attore, Club A, il caso si sposta al Comitato Disciplinare della FIFA per l'esame e la decisione formale. 5. L'importo finale a titolo di spese legali per un importo di CHF 8,000 dovrà essere effettuato entro i successivi 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione come segue: 5.1. L'importo di 5000 franchi per l'imputato, Club X, FIFA mediante deposito nella seguente conto bancario indicando il numero di riferimento: UBS Zurigo conto n 366.677.01U (Statuto dei Calciatori) Clearing 230 Numero IBAN: CH27 U 0023 0230 3666 7701 SWIFT: UBSWCHZH80A 5.2. L'importo di CHF 3000 per l'attore, club di A. Considerato che il richiedente ha già versato l'importo di CHF 3000 a titolo di anticipo delle spese, all'inizio della presente controversia, è esente dal pagamento delle spese processuali di cui sopra. 6. L'attore, club A, devono comunicare direttamente e immediatamente alla convenuta, club X, il numero di conto da depositare dei debiti al punto 2 sopra citati, nonché informa Commissione per lo Status dei Calciatori su qualsiasi pagamento effettuato. ** Nota sulla decisione informata (ricorso legale) In conformità con quanto previsto dall'art. 67 coppie. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS nel suo acronimo francese). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive del TAS, una copia della quale si allega alla presente. La ricorrente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine di appello, per presentare le proprie osservazioni scritte, descrivendo i fatti e gli argomenti di diritto su cui fonda il suo fascino con il CAS (vedi punto 4 delle linee guida allegate). Per contattare il CAS sono i seguenti: Corte Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www . tas-cas.org giudice unico del Commissione per lo Status dei Calciatori: Segretario Generale Jérôme Valcke Adj. (Linee guida TAS) ________________________________________ F.I.F.A. - Players' Status Committee (2012-2013) – club vs. club disputes – official version by www.fifa.com - Decisión del Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador adoptada en Zúrich, Suiza, el 18 de julio de 2012, por Geoff Thompson (Inglaterra) Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador, conoció de la controversia planteada por el club, A, en adelante, “el demandante” contra el club, X, en adelante, “el demandado” respecto a una disputa contractual surgida entre las partes en relación con el jugador E. I Hechos 1. El 14 de enero de 2011, el club A (en adelante, “el demandante”) y el club X (en adelante, “el demandado”) firmaron un contrato de transferencia (en adelante: “el contrato”) por el jugador E (en adelante: “el jugador”). 2. La cláusula segunda del contrato establece que el demandado debía abonarle al demandante la suma total de USD 70,000 pagadera en dos cuotas iguales de USD 35,000 cada una con vencimiento el 14 de enero de 2011 y el 14 de febrero de 2011 respectivamente. 3. La cláusula cuarta del contrato establece que en caso de incumplimiento en las fechas y términos de los pagos por parte del demandado, dicho accionar dará origen a una indemnización a favor del demandante por la suma de USD 100,000. 4. El mismo día de la celebración del contrato, el demandante y el jugador firmaron un documento denominado “Finiquito de Contrato de Servicios Profesionales” por medio del cual rescindieron el contrato de trabajo que estaba vigente a ese momento. 5. La cláusula primera del finiquito establece que “Se tiene por interpuesta por el JUGADOR la solicitud de rescisión ante club A del Contrato de Servicios Profesionales suscrito entre las partes para el Torneo Unafut Verano 2011 Fútbol de la Primera División, por lo que de manera libre y espontanea se acuerda rescindir el Contrato por Servicios Profesionales, mismo sujeto al estricto cumplimiento del convenio de cesión suscrito” entre el demandante y el demandado. 6. La cláusula quinta del finiquito establece que “En todo caso renunciamos, las partes a cualquier reclamación presente o futura sea de índole laboral, comercial, administrativa, y/o penal directa o indirectamente relacionada con los Contratos de Servicios Profesionales al modo indicado que hemos convenido ponerle termino, salvo lo dispuesto en la claúsula primera que corresponde al fiel cumplimiento de pago del club X por la cesión y traspaso de los derechos deportivos del JUGADOR a club A”. 7. El 13 de octubre de 2011, el demandante presentó una demanda contra el demandado ante la FIFA solicitando el pago de la suma total de USD 135,000 más intereses y costas procesales estimándolas en un 25% del monto que se decida en la resolución final. El demandante especificó que el monto de USD 135,000 se compone de la siguiente manera: (1) USD 35,000 en concepto de segunda cuota adeudada (cf. cláusula segunda del contrato) y; (2) USD 100,000 en concepto de indemnización (cf. cláusula cuarta del contrato). 8. En este sentido, el demandante alegó que el demandado canceló la primera cuota de USD 35,000 pero que aún le adeuda la segunda por el mismo monto. Asimismo, el demandante manifestó que ante el incumplimiento por parte del demandado y estando bien definidas las condiciones en el contrato tiene derecho a la indemnización establecida en la cláusula cuarta del mismo (USD 100,000). 9. En particular, el demandante alegó que con motivo de la negociación efectuada con el demandado por el traspaso del jugador, el 14 de enero de 2011 el demandante y el jugador firmaron el finiquito del contrato de trabajo pertinente. 10. El demandado presentó su posición con respecto al presente caso rechazando la demanda interpuesta por el demandante por improcedente e infundada y además manifestó que no efectuaron el segundo pago conforme el contrato porque el jugador solo prestó servicios al demandado durante seis meses incumpliendo de ese modo el contrato celebrado con el demandante, ya que, el contrato de trabajo celebrado entre el jugador y el demandado fue por un periodo de un año. 11. Asimismo, el demandado manifestó que el demandante incumplió el contrato, ya que, el jugador sólo prestó sus servicios por seis meses y no por un año como se había estipulado y que además luego el jugador regresó a prestar servicios al demandante. 12. El demandante reaccionó a la posición del demandado y manifestó que este último no cuestiona ni la celebración del contrato ni el pago de la suma de USD 70,000. Sin embargo, el demandante considera que el hecho que el demandado rescindiera el contrato de trabajo con el jugador no le otorga ningún derecho para desconocer las obligaciones que surgen del contrato, es decir, pago de la segunda cuota (USD 35,000) más la indemnización de USD 100,000. 13. En particular, el demandante destacó que la defensa del demandado no tiene fundamento, ya que, ambos clubes celebraron un contrato y que en consecuencia el demandado debe cumplirlo. 14. El demandado no envió ningún comentario adicional a pesar de haber tenido la oportunidad de presentar su posición final con respecto al presente asunto. II Consideraciones del Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador 1. En primer lugar, el Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador (en adelante: “el Juez Único”) analizó si era competente para tratar el presente caso. A este respecto, el Juez Único confirmó que en base al art. 3 par. 1 del Reglamento de Procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas (edición 2008) en conexión con el art. 23 par. 1 y 3, así como también con el art. 22 lit. f) del Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores (edición 2010) la Comisión del Estatuto del Jugador incluido su Juez Único, son competentes para tratar el presente asunto, concerniente a una disputa entre clubes pertenecientes a distintas asociaciones, más precisamente, un club del país C y un club del país M. 2. Asimismo, el Juez Único analizó cuales son las reglas de procedimiento aplicables al presente asunto. En este sentido, se refirió al art. 21 par. 2 y 3 de la edición 2008 del Reglamento de Procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas. En consecuencia, teniendo en cuenta que el presente asunto fue sometido a la FIFA el 13 de octubre de 2011, el Juez Único concluyó que la edición 2008 del Reglamento de Procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas (en adelante: “el Reglamento de Procedimiento”) es aplicable al presente asunto. 3. Subsecuentemente, el Juez Único analizó cual edición del Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores debe ser aplicable al fondo del presente asunto. En este sentido, el Juez Único se refirió por una parte al art. 26 par. 1 y 2 de la edición 2010 del Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores y por otra parte al hecho que la presente demanda fue entablada ante la FIFA el 13 de octubre de 2011. En virtud de lo antes expuesto, el Juez Único concluyó que la edición 2010 del Reglamento sobre el Estatuto y la Transferencia de Jugadores (en adelante: “el Reglamento”) es aplicable al fondo del presente caso. 4. Una vez que la competencia del Juez Único y los reglamentos aplicables fueron establecidos, el Juez Único entró en el análisis del fondo del presente caso y comenzó tomando nota que el demandante y el demandado celebraron el contrato por la transferencia definitiva del jugador pactando un monto de transferencia de USD 70,000 pagadero en dos cuotas iguales de USD 35,000 cada una. 5. Asimismo, el Juez Único tomó nota que el demandante reclamaba el monto de USD 35,000 en concepto de segunda cuota de transferencia con vencimiento original el 14 de febrero de 2011 y además reclamaba el monto de USD 100,000 en concepto de indemnización por incumplimiento del contrato. 6. En este estado, el Juez Único decidió primero detenerse en el análisis de la demanda del demandante por el importe de USD 35,000 en concepto de segunda cuota adeudada conforme la cláusula segunda del contrato. 7. En este sentido, el Juez Único advirtió que las partes mantenían posiciones antagónicas con respecto a esta parte del reclamo. El Juez Único puntualizó que por una parte, el demandante consideraba que el demandado le adeudaba la segunda cuota del contrato independientemente de la relación laboral entre el demandado y el jugador y por la otra parte, el demandado alegaba que teniendo en cuenta que el jugador había terminado su contrato de trabajo con ellos a los seis meses de su celebración y que además el jugador había regresado con el demandante, el demandado consideraba que no debía pagar la segunda cuota del contrato al demandante. 8. A este respecto, el Juez Único tomó nota que conforme a la información contenida en el sistema TMS, el jugador había sido transferido “libre de cargos” el 30 de septiembre de 2011 del demandado a otro club del país C, club D (en adelante: “club D”). 9. Asimismo, el Juez Único constató que dentro de los documentos adjuntos al sistema TMS se encontraba el contrato de trabajo celebrado entre el demandado y el jugador de fecha 29 de diciembre de 2010 con una vigencia para la temporada 2010-2011 y con opción de renovar por una temporada adicional. 10. El Juez Único agregó que conforme la información que constaba en el sistema TMS quedaba claramente establecido que el jugador había estado vinculado con el demandado desde el 29 de diciembre de 2010 hasta el 19 de septiembre de 2011 fecha en que había sido registrado para el club D. 11. En consecuencia, el Juez Único destacó que conforme a las evidencias mencionadas surgía que el jugador luego de finalizar su relación laboral con el demandado había sido transferido al club D y no al demandante. 12. En aras de mantener un buen orden administrativo, el Juez Único consideró que como regla general, los efectos legales de un contrato de trabajo y de un contrato de transferencia son independientes. 13. Por lo tanto, el Juez Único concluyó que el demandado le adeudaba al demandante el monto de USD 35,000 en concepto de segunda cuota del contrato. 14. A continuación, el Juez Único se detuvo en el análisis del reclamo del demandante por un monto de USD 100,000 en concepto de indemnización en base a la cláusula cuarta del contrato. 15. El Juez Único se detuvo en el análisis de dicha cláusula contractual y constató que dicha cláusula establecía que para el caso de incumplimiento por parte del demandado de los términos acordadas en el contrato se generaría una indemnización por un monto de USD 100,000 a favor del demandante. 16. En este sentido, el Juez Único manifestó que la cláusula cuarta del contrato no especificaba que tipo de incumplimiento daría lugar a la aplicación de la indemnización por ej. falta de pago de la totalidad del monto de transferencia; demora en una cuota, etc. 17. El Juez Único puntualizó, que en el asunto de marras, el motivo por el cual el demandante solicitaba dicha indemnización era la demora por parte del demandado en el pago de la segunda cuota de USD 35,000, ya que, la primera cuota había sido cancelada por el demandado sin inconvenientes. 18. En este contexto, el Juez Único agregó, que si bien la indemnización reclamada por el demandante estaba pactada en el contrato, la redacción de la cláusula cuarta era muy general y no contemplaba situaciones especificas. 19. En este orden de ideas, el Juez Único destacó que este tipo de clausulas indemnizatorias como la que nos ocupa en el presente caso, no se pueden considerar válidas por el solo hecho de estar incluidas en un contrato sino que además deben respetar los principios generales del derecho como por ej. el de la proporcionalidad al daño sufrido. 20. En virtud de todo lo expuesto, el Juez Único concluyó que si bien el demandado no había cumplido con el pago de la segunda cuota del contrato, la aplicación de una indemnización de USD 100,000 devenía abusiva y desproporcionada. 21. Por lo tanto, el Juez Único decidió que la demanda del demandante por un monto de USD 100,000 en concepto de indemnización era rechazada. 22. Sin embargo, el Juez Único destacó que teniendo en cuenta la demora en el pago de la segunda cuota (USD 35,000) por parte del demandado cuyo vencimiento original era el 14 de febrero de 2011, la aplicación de un interés compensatorio era justo y razonable para el demandante. 23. En consecuencia, el Juez Único decidió que al monto adeudado por el demandado de USD 35,000, debía aplicársele un interés anual del 5% a partir del 15 de febrero de 2011. 24. Finalmente, el Juez Único se refirió al art. 25 par. 2 del Reglamento en conexión con el art. 18 par. 1 del Reglamento de Procedimiento, según los cuales las costas procesales máximas ante la Comisión del Estatuto del Jugador (incluido su Juez Único), serán en cuantía de CHF 25,000. Las costas procesales deberán ser asumidas teniendo en consideración el grado de éxito de las partes en el procedimiento y por regla general corren a cargo de la parte condenada. 25. De acuerdo con el Anexo A del Reglamento de Procedimiento, las costas del procedimiento serán impuestas tomando como base la cuantía del litigio. El monto del presente litigio a considerar es de USD 135,000. Por lo tanto, el Juez Único advirtió que las costas procesales según el Reglamento de Procedimiento pueden ascender hasta la suma de CHF 15,000. 26. Considerando que en el presente caso las demandas del demandante habían sido parcialmente aceptadas y además tomando en consideración las circunstancias específicas del presente caso, el Juez Único determinó las costas procesales para el presente procedimiento en la suma de CHF 8,000 y sostuvo que debían ser abonadas por ambas partes. 27. En conclusión, el Juez Único decidió que las costas procesales debían ser pagadas por ambas partes de la siguiente manera, el demandante debía pagar un monto de CHF 3,000 y el demandado debía pagar la suma de CHF 5,000. 28. Finalmente, el Juez Único destacó que teniendo en cuenta que el demandante ya había abonado el monto de CHF 3,000 en concepto de anticipo de costas procesales al inicio del presente procedimiento, era exceptuado de pagar las costas procesales antes mencionadas. III Decisión del Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador 1. La demanda del demandante, club A, es parcialmente aceptada. 2. El demandado, club X, debe pagarle al demandante club A, la suma de USD 35,000 más intereses del 5% por año aplicable desde el 15 de febrero de 2011 y hasta la fecha del efectivo pago, dentro de los próximos 30 días a partir de la fecha de notificación de la presente decisión. 3. Cualquier otra demanda del demandante, club A, es rechazada. 4. En caso de que las cantidades adeudadas no fueran pagadas dentro del plazo establecido, a solicitud del demandante, club A, el caso se trasladará a la Comisión Disciplinaria de la FIFA, para su consideración y decisión formal. 5. El monto final en concepto de costas procesales por la suma de CHF 8,000 deben ser pagados dentro de los próximos 30 días a partir de la fecha de notificación de la presente decisión de la siguiente manera: 5.1. El monto de CHF 5,000 por el demandado, club X, a la FIFA mediante depósito en la siguiente cuenta bancaria indicando el número de referencia: UBS Zurich Nro. de cuenta 366.677.01U (Estatuto del Jugador de la FIFA) Clearing number 230 IBAN: CH27 0023 0230 3666 7701U SWIFT: UBSWCHZH80A 5.2. El monto de CHF 3,000 por el demandante, club A. Teniendo en cuenta que el demandante ya pagó el monto de CHF 3,000 como anticipo de costas procesales al inicio de la presente disputa, es exceptuado de abonar los costos procesales antes mencionados. 6. El demandante, club A, deberá comunicar directa e inmediatamente al demandado, club X, el número de cuenta en la que deberán depositarse las sumas adeudadas de conformidad con el punto 2 más arriba referido, así como informar a la Comisión del Estatuto del Jugador sobre cualquier pago efectuado. ** Nota sobre la decisión fundamentada (recurso legal) De acuerdo con lo previsto por el art. 67 par. 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá ser apelada ante el Tribunal Arbitral del Deporte (TAS, en sus siglas en francés). La apelación deberá interponerse directamente ante el TAS en un plazo de 21 días contados desde la notificación de esta decisión, y deberá contener todos los elementos de conformidad con el punto nº 2 de las directrices del TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El apelante dispone de 10 días adicionales, a partir del vencimiento del plazo para apelar, para presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso de apelación ante el TAS (véase el punto nº 4 de las directrices adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Tribunal Arbitral del Deporte Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por el Juez Único de la Comisión del Estatuto del Jugador: Jérôme Valcke Secretario General Adj. (directrices del TAS)
Share the post "F.I.F.A. – Commissione per lo Status dei Calciatori (2012-2013) – controversie tra società – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione del Giudice Unico della Commissione per lo Status dei Calciatori a Zurigo, in Svizzera, il 18 luglio 2012, da Geoff Thompson (Inghilterra) Giudice Unico della Commissione per lo status dei Calciatori, sulla domanda sollevata dal club, A , di seguito “ricorrente” contro il club, X, in prosieguo: “convenuto” su una disputa contrattuale dovesse insorgere tra le parti in relazione al giocatore E."