COMITATO REGIONALE CALABRIA – STAGIONE SPORTIVA 2011/2012 – Decisione pubblicata sul sito Web: www.crcalabria.it e sul COMUNICATO UFFICIALE N° 119 DEL 20/03/2012 Delibera della Commissione Disciplinare RECLAMO nr.118 della Società LA SPORTIVA TRAFORO avverso il deliberato del Giudice Sportivo Territoriale della Delegazione Distretuale di Rossano di cui al Comunicato Ufficiale nr. 32 del 29.2.2012 (punizione sportiva della perdita della gara La Sportiva Traforo – M.M. Club Sport del 26.2.2012 con il punteggio di 0 – 6, ammenda di € 250,00).
COMITATO REGIONALE CALABRIA – STAGIONE SPORTIVA 2011/2012 – Decisione pubblicata sul sito Web: www.crcalabria.it e sul
COMUNICATO UFFICIALE N° 119 DEL 20/03/2012
Delibera della Commissione Disciplinare
RECLAMO nr.118 della Società LA SPORTIVA TRAFORO
avverso il deliberato del Giudice Sportivo Territoriale della Delegazione Distretuale di Rossano di cui al Comunicato
Ufficiale nr. 32 del 29.2.2012 (punizione sportiva della perdita della gara La Sportiva Traforo – M.M. Club Sport del 26.2.2012
con il punteggio di 0 - 6, ammenda di € 250,00).
LA COMMISSIONE DISCIPLINARE TERRITORIALE
letti gli atti ufficiali ed il reclamo nonché le controdeduzioni della società M.M. Club Sport;
sentita la reclamante e l’arbitro a chiarimenti;
RILEVA
la reclamante chiede l’omologazione del risultato conseguito sul campo fino al momento della sospensione o in subordine la
ripetizione della gara in epigrafe e la riduzione della multa irrogata in primo grado.
Sin dal suo arrivo presso la struttura che avrebbe ospitato la gara, e quindi ben prima che questa avesse inizio, soggetti riconducibili
alla società La Sportiva Traforo ponevano in essere comportamenti minacciosi ai danni del Direttore di gara e della società ospitata.
Il Direttore di gara si adoperava per far sì che la gara, nonostante le premesse non rassicuranti, si potesse svolgere in un clima di
serenità.
Pertanto contattava il Presidente de La Sportiva Traforo, Santoro, che mostrava la più ampia disponibilità, assicurando che pur in
assenza di formale documentazione di richiesta la forza pubblica sarebbe stata, comunque, presente all’incontro.
Il primo tempo si disputava regolarmente, fatta eccezione per un tentativo di aggressione ai danni del portiere ospite posto in atto da
un sostenitore della società di casa sventato ad opera del citato presidente.
Quando pareva plausibile che ricorressero le condizioni, tra cui il risultato ampiamente favorevole alla squadra di casa, perché la
partita fosse portata a termine, avveniva un fatto inspiegabile: una proditoria e ingiustificata aggressione ai danni del calciatore
Molinari da parte di un sostenitore della squadra di casa.
Dopo il parapiglia ed il successivo ritorno alla normalità, l’arbitro, preso atto dell’assenza della forza pubblica, sospendeva la gara.
Qualche minuto dopo, consultato il Commissario di Campo, conveniva con questi che non sussistevano le condizioni per riprendere
la gara.
Nell’audizione a chiarimenti l’arbitro ha ribadito quanto affermato nel rapporto di gara, con ponderazione e imparzialità di giudizio,
per cui questa Commissione ritiene che lo stesso non avrebbe potuto proseguire nella direzione di gara.
Tutto quanto sopra esposto trova conferma anche nel rapporto del Commissario di Campo.
La decisione di sospendere la gara appare conforme alla consolidata giurisprudenza della C.A.F. prima e della Corte di Giustizia
Federale poi, e non va, pertanto. riformata.
La determinazione dell’arbitro è supportata, difatti, da quegli elementi gravi e oggettivi che la legittimano. Ed in effetti dal rapporto di
gara si desume con assoluta certezza che lo stesso non è stato nelle condizioni di porre in essere provvedimenti alternativi alla
sospensione della gara.
Il reclamo va, pertanto, rigettato nella parte in cui si irroga la sanzione della punizione sportiva della gara. Appare, al contrario,
conforme a giustizia, tenuto conto del comportamento fattivo del presidente de La Sportiva Traforo, ridurre l’ammenda a 150 euro.
P.Q.M.
rigetta il reclamo nella parte in cui si irroga la sanzione della punizione sportiva della perdita della gara;
riduce l’ammenda a €150,00 e dispone accreditarsi la tassa reclamo sul conto della società reclamante.
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