TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2004-2005) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico – CAS arbitrale 2004/A/708 Philippe Mexes c. Federation Internationale de Football Association (FIFA) e TAS 2004/A/709 AS Roma c. FIFA e TAS 2004/A/713 AJ Auxerre c. AS Roma e Philippe Mexes, Premio dell’11 marzo 2005 Istruzione: Jean Philippe Rochat (Svizzera), presidente, François Klein (Francia) Jean-Pierre Morand (Svizzera) Calcio Estendere la vita di un contratto da professionista nuovo periodo di stabilità a causa della proroga del contratto da professionista Determinazione del punto di partenza per il nuovo periodo di stabilità contrattuale unilaterale rescissione del contratto del giocatore professionista senza causa e senza giusta causa sportiva esistenza di circostanze eccezionali tali da giustificare una riduzione Nessun interesse disciplinare a portare la parte richiedente un aggravamento della sanzione

TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2004-2005) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico - CAS arbitrale 2004/A/708 Philippe Mexes c. Federation Internationale de Football Association (FIFA) e TAS 2004/A/709 AS Roma c. FIFA e TAS 2004/A/713 AJ Auxerre c. AS Roma e Philippe Mexes, Premio dell'11 marzo 2005 Istruzione: Jean Philippe Rochat (Svizzera), presidente, François Klein (Francia) Jean-Pierre Morand (Svizzera) Calcio Estendere la vita di un contratto da professionista nuovo periodo di stabilità a causa della proroga del contratto da professionista Determinazione del punto di partenza per il nuovo periodo di stabilità contrattuale unilaterale rescissione del contratto del giocatore professionista senza causa e senza giusta causa sportiva esistenza di circostanze eccezionali tali da giustificare una riduzione Nessun interesse disciplinare a portare la parte richiedente un aggravamento della sanzione 1. Per determinare se estendere la durata di un contratto da professionista fatto o non scattare un nuovo periodo di stabilità per il giocatore in questione, è necessario analizzare ogni singolo caso alla luce di tutte le circostanze, a norma il metodo applicato dalla Commissione europea nell'ambito della giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee. Così, il legittimo obiettivo della stabilità della squadra può giustificare un nuovo periodo di stabilità associato con l'estensione del contratto di un giocatore, a condizione che i mezzi impiegati siano proporzionati all'obiettivo perseguito. 2. Nei casi in cui né le circostanze che hanno portato alla firma di accordi, né gli obiettivi esatti di estendere la durata del contratto del giocatore è permesso di fare una base chiara e legittima per un nuovo periodo di stabilità, ratio legis delle norme che regolano i rapporti tra le parti dovrebbe essere cercato. L'interpretazione fatta da regole FIFA prevedere nella sua versione 2001, che estende la durata di un contratto da professionista automaticamente scattare un nuovo periodo di stabilità per il giocatore in questione. Quindi, possiamo considerare che la firma del contratto si estende la durata del contratto ha l'effetto di innescare un nuovo periodo di stabilità per il giocatore. 3. Il nuovo periodo di stabilità è quello di prendere effetto dal momento in cui il nuovo accordo entra in vigore. 4. Quando un club non ha alcun interesse meritevole di tutela ("Rechtschutzinteresse") da applicare in relazione alla durata della sanzione, non è qualificato per formare una conclusione sulla parte della pena e che tale ha fatto in questo caso deve essere considerato irricevibile. In assenza di una conclusione validamente formata tendente al aggravamento della pena, che è in relazione Training dagli accertamenti in forza del principio "ne ultra petita" non può prendere una decisione al di là della Camera. Philippe Mexes ("Mexes Signor" o "Player") è un calcio francese. Dopo aver giocato per AJ Auxerre nella stagione 1997-1998, Mexes Mr. firmato con il club un giocatore di primo contratto in allenamento ha dichiarato: "La speranza contratto" nel 1998, quando aveva 16 anni. Il 20 giugno 2000, il sig Mexes è stato assunto da AJ Auxerre, come un giocatore professionista, nell'ambito di un contratto che scade alla fine della stagione 2004-2005. 15 DICEMBRE 2002, AJ Auxerre, rappresentata dal suo Presidente e il giocatore hanno firmato un protocollo che prevede la proroga del contratto per una stagione supplementare, fino al termine della stagione 2005-2006, così come migliorata condizioni salariali e l'impegno del Club a pagare un premio di giocatore di trasferimento in caso di trasferimento in cambio dei suoi anni di servizio nel club. L'articolo 5 del protocollo stabilisce inoltre che: 5. Legal. Il club e il giocatore d'accordo che il contratto professionale tra le parti dal 1 ° luglio 2000 e, ora, fino al 30 giugno 2006, è, nella sua interezza, disciplinata da norme FIFA per quanto riguarda lo status e il trasferimento di I giocatori è entrato in vigore il 1 ° settembre 2001. L'emendamento sostituisce accordi precedenti. Questa dicitura indica l'intero accordo tra le parti. Il protocollo è stato seguito il giorno successivo, 16 dicembre 2002, un secondo documento intitolato "contratto", il cui scopo era quello di chiarire le regole per il pagamento del premio di trasferimento ai sensi dell'articolo 4 del protocollo, in seguenti termini: Player Philippe Mexes è legato al Club AJA Auxerre contratto da professionista entro il 1 ° luglio 2000 (...) fino alla fine della stagione 2005-2006. Il giocatore si impegna a realizzare il suo contratto, irrevocabilmente, alla fine della stagione 2004-2005, almeno. Nel caso in cui il Club e il giocatore decide di risolvere il contratto dopo questa stagione 2004-2005 e di trasferire al giocatore il beneficio di un altro club, il giocatore riceverà una partecipazione è pari all'8% la tassa di trasferimento a carico del club acquirente. Si è già stato stabilito che questa parte del compenso dovuto per il giocatore sarà pagato direttamente dal club acquirente il giocatore. Le parti firmatarie del presente regolamento si impegnano a rendere i loro migliori sforzi per raggiungere questo obiettivo. Tali impegni sarebbe diventato nullo al momento del trasferimento del giocatore prima della fine della stagione 2004-2005 dello sport, unilaterale Club AJA Calcio. Nei giorni che seguirono, AJ Auxerre mandò a dire al signor Mexes e il suo agente, J., che il club ha rifiutato di trascrivere questi accordi su apposito modulo del Professional Football League (LFP), ma formalità indispensabile la loro approvazione. Il club invocato a tal fine l'incertezza giuridica, istituito dall'articolo 5 del protocollo del 15 dicembre 2002. Infatti, in assenza di giurisprudenza su questo punto, AJ Auxerre visto che c'era il rischio che la presentazione di tutto il rapporto contrattuale ab initio Regolamento FIFA sullo status e sui trasferimenti dei calciatori riveduta del 1 ° settembre 2001 ("regolamento del 2001") hanno l'effetto che il periodo di stabilità contrattuale ai sensi dell'articolo 21 del regolamento scade il 1 ° luglio 2003. Di fronte a questo rifiuto, il signor Mexes ha avviato la procedura agli organi giudiziari della LFP, al fine di ottenere l'approvazione per i nuovi accordi tra le parti. Il 16 luglio 2003, il National Joint commissione di ricorso diretto l'AJ Auxerre per trascrivere i due accordi sul modulo ufficiale ad hoc al fine di consentire l'approvazione. Alla fine stato un pilota professionista al contratto che è stato firmato dalle parti il 3 agosto 2003 e sono state approvate dal LFP 12 agosto 2003. Nella sua decisione del 16 luglio 2003, i ricorsi Paritetica Nazionale ha dichiarato che l'emendamento del 16 dicembre 2002 è stato l'unico oggetto e servono solo a chiarire le norme per l'attuazione dell'articolo 4 del protocollo firmato alla vigilia e fu da questo punto di vista che una clausola che prevede che l'impegno del giocatore di onorare il suo contratto irrevocabile fino al termine della stagione 2004-2005 è stato progettato. Pertanto, la Commissione ha rilevato che le modalità nel contratto del 16 dicembre 2002 non erano un'opzione per entrambe le parti di prevedere rottura prematura del rapporto contrattuale. Mexes ha chiesto a Mr. AJ Auxerre per comunicare l'importo della tassa di trasferimento che avrebbe cercato di risoluzione di comune accordo del contratto di lavoro li lega. AJ Auxerre ha ricordato il giocatore che il suo contratto di lavoro scaduto il 30 giugno 2006 e ha richiesto che il signor Mexes adempia ai propri obblighi contrattuali. AS Roma inviato a AJ Auxerre un'offerta trasferimento da Mexes sig. Funzionari di entrambi, MM club. Hamel e Baldini, poi si sono incontrati per negoziare l'ammontare della tassa di trasferimento. Nessun accordo è stato ancora trovato. In assenza di risposta e concordare l'ammontare dell'indennità di trasferimento richiesto da AJ Auxerre, il sig Mexes lo informò che avrebbe ricorso alla giurisdizione competente a pronunciarsi sulle conseguenze della rottura del contratto di lavoro. E 'stato in tal senso prima di quel giorno la Camera di Risoluzione delle Controversie della Commissione per lo Status dei Calciatori FIFA ("Camera"). Il 12 giugno 2004, il sig Mexes ha firmato un contratto da professionista con la AS Roma per quattro stagioni sportive, fino al 30 giugno 2008. Nonostante le lettere di diffida del 21 giugno e il 1 ° luglio 2004, il giocatore ha più unità presentata AJ Auxerre. Il club poi a sua volta, prima alla Camera per decidere la controversia. Con decisione del 31 agosto 2004, la Camera (i) l'opinione che il sig Mexes aveva violato unilateralmente il suo contratto di lavoro con AJ Auxerre senza giusta causa e la stabilità durante il periodo di cui all'articolo 23 cpv. 1 lettera. Regolamenti 2001 e ha (ii) ha emesso una sospensione del giocatore, limitato a sei settimane dopo la ripresa del campionato italiano, è il 12 settembre 2004, per riflettere le circostanze eccezionali del caso. La Camera non ha escluso d'altra parte la compensazione finanziaria dovuta per violazione del contratto da parte del giocatore colpevole, o le conseguenze delle azioni di AS Roma e J. per il loro presunto comportamento illecito. Il 3 settembre 2004, il sig Mexes della Roma e hanno depositato un ricorso contro la decisione della Camera il 31 agosto 2004. Nella sua dichiarazione di ricorso, il sig Mexes conclude, con costi a carico della AJ Auxerre e / o la parte convenuta, (i) che la formazione annulla sanzione sportiva approvata dalla Camera, ( ii) di dichiarare che la condotta del ricorrente non è esente da colpa, e (iii) si riserva il diritto di reclamare i danni successivamente ricorrente è AJ Auxerre. AS Roma conclude in mano, con costi a carico del Resistente, la ricevibilità del ricorso e ha annullato la decisione del 31 agosto 2004 della Camera e quindi della sanzione sportiva della M . Mexes. 10 settembre 2004, AJ Auxerre ha presentato un ricorso contro il sig Mexes e AS Roma in seguito alla decisione del 31 agosto 2004 dalla FIFA. Nel suo breve appello, AJ Auxerre si conclude, con costi a carico Mexes Mr e AS Roma (i) confermare che il contratto di Mexes sig era coperto da un periodo di stabilità chiuso al 30 giugno 2006, (ii) per confermare che il sig Mexes aveva violato unilateralmente il contratto che lo legava a AJ Auxerre senza giusta causa e senza giusta causa sportiva, (iii) per invertire la decisione della Casa senso che la sanzione sportiva della Mexes Mr. dovrebbe essere fissato a 4 mesi di sospensione e (iv) confermano che l'AS Roma si presume colpevole di aver causato la rescissione unilaterale del contratto tra Mexes a Mr AJ Auxerre. FIFA ha presentato le proprie risposte il 27 ottobre 2004. Ha concluso, con costi e spese, il rigetto del ricorso del sig Mexes e la conferma della decisione della Casa. FIFA ha fatto riferimento alla decisione della Camera del 31 agosto 2004. Ha sottolineato la necessità di una sanzione sportiva anche come un esempio per il mondo del calcio, per prevenire il verificarsi di situazioni analoghe. L'udienza processo si è svolto a Losanna, 23 gennaio 2005 (l '"ascolto"). DESTRA 1 CAS giurisdizione. Ai sensi dell'articolo R47 del Codice di Arbitrato per lo Sport, "un appello contro una decisione di una federazione, associazione o altra organizzazione sportiva può essere depositata presso il CAS se gli statuti o regolamenti di organizzazione sportiva o se il piano parti hanno concluso un accordo arbitrale e, in particolare per quanto riguarda la ricorrente ha esaurito i rimedi prima della chiamata che essa ha diritto dallo statuto o regolamenti di tale organizzazione sport ". 2. In termini di cui all'articolo 60 cpv. 1 dello Statuto della FIFA, "il CAS hanno competenza esclusiva a conoscere i ricorsi contro qualsiasi decisione o azione disciplinare definitiva presa da qualsiasi autorità giurisdizionale della FIFA, una confederazione, o un membro di una lega ". 3. Così com'è, la decisione impugnata della Camera viene a contenzioso, che è l'autorità suprema della FIFA, contro la decisione che ha aperto la strada per appello alla CAS. 4. Le parti firmatarie del presente procedimento hanno anche incondizionatamente CAS accettato la competenza a conoscere dei ricorsi presentati contro la decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA, firmando ogni ordine procedurale del 17 novembre, 2004. Sulla ricevibilità 5. Gli appelli di Philippe Mexes, AS Roma e Auxerre sono ricevibili in tale forma, anche essendo stata prodotta in tempo utile prima che l'autorità competente. Legge 6. In questioni procedurali, le regole sono quelle contenute nel Codice di Arbitrato per lo Sport, in riferimento all'articolo 59 cpv. 2, prima frase, dello Statuto FIFA. 7. Per quanto riguarda la soluzione della controversia di merito, all'articolo 59, comma 2, seconda frase, dello Statuto della FIFA prevede che "il CAS applica diverse regole emanate dalla FIFA o, se del caso, per la Confederations, membri, leghe, club e, in subordine, il diritto svizzero ". 8. Art R58 del Codice di Arbitrato per lo Sport, a sua volta prevede che "la Commissione decide in base alle norme e alle regole di legge scelta dalle parti, o l'assenza di scelta, secondo la legge del paese che l'organizzazione federazione, associazione o altri sport che ha emesso la decisione impugnata è domiciliato o secondo le norme di diritto che considera la formazione l'applicazione appropriata. In quest'ultimo caso, la decisione della formazione deve essere motivato. " 9. In questo caso, tutte le parti direttamente o indirettamente accettato dello Statuto FIFA. Le regole per giudicare i meriti di questo caso sono quelli previsti dall'articolo 59 dello Statuto della FIFA, il Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori appartiene. Resta da verificare quale versione del Regolamento si applica a questo caso, il 1997 o 2001. La formazione in questo contesto si riferisce alla decisione della Commissione europea del 28 maggio 2002 nella causa SETCA-FGTB/FIFA. La Commissione europea ha affermato lì che: "L'attuazione dell'impegno della FIFA dato il 5 marzo 2001 con l'adozione di nuove regole [cioè Regolamento modificato da ultimo nel 2001] ha messo fine ai crimini di cui il vostro reclamo. (...) [T] a possibile persistenza degli effetti della criminalità per qualche tempo potrebbe essere fatto a causa della continuità dei contratti firmati con le vecchie regole se gli organi della FIFA Arbitri della FIFA avrebbe continuato a pagare in base alle vecchie regole del potenziali conflitti derivanti da contratti sottoscritti prima del 1 ° settembre [2001]. Le nuove regole della FIFA non prevede tali controversie saranno risolte in base alle vecchie regole o le nuove regole si applicano solo ai contratti stipulati dopo il 1 ° settembre 2001. E ', inoltre improbabile che i nuovi organi degli arbitri FIFA applicare le vecchie regole per risolvere le controversie derivanti da contratti conclusi anteriormente al 1o settembre 2001 la nuova Casa del contenzioso all'interno della Commissione lo Status dei Calciatori è un corpo e che l'arbitrato in FIFA è ora volontaria "(punto 53 della decisione). Dato quanto sopra, risulta che l'applicazione del regolamento del 1997 violerebbe la legge. La domanda può comunque essere lasciata aperta come nel caso, il sig Mexes e Auxerre hanno espressamente previsto l'applicazione dei regolamenti 2001 e successive modifiche (articolo 5 del protocollo firmato il 15 dicembre 2002). Così, e in conformità con l'articolo 46 cpv. 3 del regolamento 2001, solo la versione 2001 del presente regolamento è applicabile a questo caso. 10. Il contratto professionale di Philippe Mexes espressamente dichiarato che "Club Player e si impegnano a rispettare tutte le disposizioni della Carta calcio professionistico" dei francesi Professional Football League, che si fa espresso riferimento al Codice del lavoro francese. E 'in base alla Carta calcio professionistico e il diritto del lavoro francese che il contratto professionale di Mr Mexes sarà interpretato e / o apprezzato per il resto. 11. Altre questioni di merito, alle quali non risposta potrebbe essere adottati ai sensi del regolamento 2001 o la Carta calcio professionistico e il diritto del lavoro francese, sarà risolto di diritto svizzero, nonché ai sensi dell'articolo 59 cpv. 2, seconda frase, dello Statuto della FIFA (applicazione del diritto svizzero come suppletive) e l'articolo R58 del Codice di Arbitrato per lo Sport (legge del paese in cui il corpo sportivo che ha emesso la decisione impugnata domiciliati, FIFA, con sede a Zurigo). Potere di riesame 12. Ai sensi dell'articolo R57 del Codice di Arbitrato per lo Sport, Istruzione esamina i fatti e la legge con pieni poteri di revisione. Fondamentalmente A. Decisione del 31 agosto 2004 13. Ritenendo che le parti hanno sensibilmente modificato le condizioni finanziarie, nonché le ore di contratto da professionista con gli accordi firmati il 15 e 16 dicembre 2002, la Camera ha ritenuto che questi accordi costituivano una novazione del rapporto contrattuale precedente. Come tali, hanno avuto l'effetto di esecuzione di un nuovo periodo di stabilità, ai sensi dell'articolo 23 cpv. 1 lettera. Regolamento 2001 ha. 14. Con il Protocollo del 16 dicembre 2002, il signor AJ Auxerre e Mexes sono contrattualmente fissati periodo di durata di stabilità a giugno 2005. 15. Rescissione unilaterale del contratto con AJ Auxerre e la successiva firma del sig Mexes un nuovo contratto professionale con AS Roma nel giugno 2004, pertanto, si è verificato durante il periodo di stabilità contrattuale, che giustifica la imposizione di sanzioni sportive, tuttavia, limitato a sei settimane a causa di circostanze eccezionali. 16. In ogni caso, e se la controversia doveva essere valutata in base al regolamento del 1997, il sig Mexes avrebbe dovuto rispettare il contratto a termine fino a giugno 2005. 17. AS Roma e l'agente del giocatore, J., si presume che hanno spinto il sig Mexes a rompere il suo contratto con AJ Auxerre. Il processo di tale questione sarà comunque una procedura distinta. B. Ambito di applicazione dell'articolo 23 cpv. 1 lettera. un regolamento sullo status e il trasferimento di giocatori (versione 2001) in caso di proroga del periodo contrattuale di 18 giocatore professionista. Una formazione preliminare far notare che non è vincolata dal parere espresso su questo tema da parte del Presidente della Commissione per lo Status dei Calciatori, come indicato nella lettera del Segretario Generale FIFA alla Federazione francese di calcio del 12 giugno 2003. Si tratta semplicemente di una posizione che non ha alcun effetto vincolante e quindi non può legare la formazione. 19. Nei loro rispettivi ricorsi contro la decisione della Camera del 31 agosto 2004, le parti hanno sviluppato lunghe discussioni sugli effetti degli accordi del 15 e 16 dicembre 2002, se coinvolto una novazione o una semplice estensione del contratto giocatore professionista di Mr Mexes. Training ritiene che la questione può essere lasciata aperta. Anzi, intende analizzare le conseguenze di estendere la durata di un contratto da professionista, indipendentemente dalla sua forma, da una prospettiva globale, il risultato è lo stesso in entrambe le situazioni. 20. Regolamento del 2001 non contiene alcuna esplicita o implicita, circa le implicazioni di estendere un contratto da professionista, e in particolare il fatto che tale estensione è o non è in esecuzione un nuovo periodo di stabilità. E 'di diritto svizzero di allenamento colmare questa lacuna nella regolazione delle parti. Secondo la giurisprudenza sviluppata dal Tribunale federale svizzero, il giudice deve trovare in tal caso, se una soluzione può venire dalla interpretazione della legge (DTF 124 V 271, 127, 439 V ATF), alla ricerca di ciò che è il suo scopo di fondo . Essa deve quindi confrontare gli interessi in gioco in base ai valori stessi che lo scopo e difende i suoi obiettivi perseguiti (DTF 88 II 477). 21. In questo caso, la versione 2001 del Regolamento è il risultato di lunghi negoziati tra la FIFA e la Commissione europea. La spinta principale di questi negoziati sono contenute nella decisione di quest'ultimo del 28 maggio 2002 in SETCA-FGTB/FIFA Case. La Commissione europea erano stati sequestrati da parte dell'Unione dei dipendenti, tecnici e dirigenti della Federazione generale dei lavoratori in Belgio di una denuncia in discussione la compatibilità con gli articoli 39 e 81 delle disposizioni del trattato riguardanti la Circolare n 616 di FIFA, 4 giugno 1997, i regolamenti 1997. 22. Nella sua decisione del 28 maggio 2002, la Commissione europea ha in particolare rilevato quanto segue: Articolo 39 CE ha effetto diretto, la risoluzione unilaterale del contratto deve essere l'eccezione non la regola a causa dello specifico settore e per garantire il legittimo obiettivo della integrità delle competizioni; il risultato finale dei negoziati con le federazioni portato ad un impegno da parte del presidente della FIFA di modificare i regolamenti, in particolare sulla base dei seguenti principi generali: a) determinare la durata dei contratti al minimo 1 anno e massimo 5 anni b) contratti di protezione durante i primi tre anni prima dei 28 anni e nei primi due anni dopo 28 anni c) violazione unilaterale del contratto possibili solo al termine della stagione sportiva, al fine di mantenere la regolarità e il corretto funzionamento delle competizioni d) eventuali sanzioni proporzionate gli sportivi, club e agli agenti dei giocatori in caso di violazione unilaterale senza giusta causa o giusta causa sportiva durante il periodo protetto. Al di fuori di una rescissione unilaterale per giusta causa sportiva, e per garantire l'integrità delle competizioni - scopo legittimo, riconosciuto dalla Corte nella sentenza Lehtonen (CJ, 13.04.2000, causa C 174/96, Rec.. 2000, pag I-2681) -. risolvere il contratto per due anni per i giocatori sotto 28 anni può portare a una sospensione. Limitazioni di recesso unilaterale introdotte dalla nuove disposizioni sembrano trovare giustificazione in relazione all'articolo 39 CE per motivi imperativi di interesse generale. Si potrebbe certamente ostacolare la libera circolazione dei giocatori, ma questa restrizione (i) potrebbero essere giustificate da una finalità legittima già riconosciuto dalla Corte nella sentenza Lehtonen - la stabilità delle squadre per garantire la regolarità delle competizioni e l'integrità dei campionati - e (ii) i mezzi utilizzati sono proporzionati. A causa del settore specifico riguardava la durata del periodo protetto e sanzioni sembra essere proporzionate all'obiettivo legittimo che cercano di raggiungere. 23. E 'chiaro da quanto precede che lo scopo delle limitazioni è stato introdotto per garantire la stabilità delle squadre per garantire la regolarità delle competizioni e l'integrità dei campionati. 24. Per determinare se estendere la durata di un contratto da professionista fatto o non scattare un nuovo periodo di stabilità per il lettore interessato (art. 21 cpv. 1 lettera. A e 23 cpv. 1 lettera. Ha regolamenti 2001) È pertanto necessario utilizzando il metodo applicato dalla Commissione europea sulla base della giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, ossia in due fasi: (i) la nuova limitazione potrebbe essere giustificata dalla scopo legittimo di garantire la stabilità delle squadre per garantire la regolarità delle competizioni e l'integrità dei campionati? e, se del caso, (ii) i mezzi impiegati siano proporzionati? 25. L'introduzione di un periodo limitato di stabilità nel tempo ha trovato la sua giustificazione e legittimazione ai sensi del diritto europeo in quanto permette la costruzione di un team stabile e di conseguenza la regolarità delle competizioni. Ciò solleva la questione se questo obiettivo è ancora - e se possono essere ancora realizzati - quando un giocatore ha già giocato per diversi anni in una squadra e che il suo contratto viene prorogato per un ulteriore? Si potrebbe sostenere che in un primo momento il giocatore avrebbe in tal caso già contribuito alla stabilità del team e la regolarità delle competizioni nel corso della durata del contratto iniziale, e di conseguenza che l'obiettivo sarebbe stato finalmente raggiunto. Non ci sarebbe spazio per l'introduzione di una limitazione ulteriore della sua libertà contrattuale entro l'inizio di un nuovo periodo di stabilità. La formazione è del parere che la situazione deve essere analizzata in modo più sfumato. In effetti, non sembra che l'obiettivo di garantire la stabilità di un team è necessariamente raggiunto con scadenza finale del primo periodo di stabilità. È pertanto necessario analizzare ogni caso in tutte le circostanze. Prendendo l'esempio di casi in cui un club come la ricostruzione di una squadra attorno ad un protagonista che ha già sviluppato nell'arco di diversi anni in essa, sembrerebbe giustificato che un nuovo periodo di protezione è calcolata in modo da stabilità della nuova squadra. Ma che dire quando la squadra rimane la stessa o in gran parte composta dai giocatori stessi? Dovrebbe probabilmente in questo caso di analizzare in dettaglio le circostanze che hanno portato alla firma della proroga della durata del contratto e verificare se sono principalmente destinato a garantire che il gruppo di costruzione per il futuro . Si tratta, tuttavia, tenere presente che il motivo per cui la Commissione ha imposto un massimo di cinque anni i contratti e un periodo di protezione di tre anni è proprio quello di evitare l'elusione delle risultanze della sentenza Bosman (CJ del 15.12.1995, aff. C-415/93, Rec., 1995, p. I-4921, decisione della Commissione europea del 28 maggio 2002), il pagamento di indennità di trasferimento sistematico quando si cambia club. In particolare, si deve quindi garantire che lo scopo della costruzione e della stabilità di una squadra non viene richiamato con grande enfasi da parte dei club per cercare di distogliere l'attenzione dal loro vero scopo: assicurare la possibilità di trasferire il giocatore facendo pagare una tassa di trasferimento per il periodo di proroga del contratto. In termini di principio della parità di trattamento e se confrontiamo la situazione di un giocatore che prorogare o rinnovare il suo contratto con il club è stato in continua evoluzione per qualche tempo e che - come - quello che ha lasciato il suo club per firmare un nuovo contratto con un terzo club, è chiaro che in quest'ultimo caso, un nuovo periodo di stabilità sarebbe vincolante per il giocatore per il nuovo club. Non vi sarebbe quindi alcun motivo per favore del giocatore il cui contratto periodo è prorogato, il rischio di creare disparità di trattamento. 26. In tutti i casi, se l'analisi è stato quello di portare alla conclusione che l'obiettivo legittimo di stabilità della squadra può essere realizzato restringendo, ci sarà ancora verificare che i mezzi utilizzati siano proporzionate, sia in Per quanto riguarda la durata del nuovo periodo protetto che le sanzioni sportive possono essere imposte. Si ricorda che tale ammissibilità senza riserve l'inizio di un nuovo periodo di stabilità ad ogni proroga della durata del contratto sarebbe de facto giocatori di collegamento per periodi non limitati, che possono in alcuni casi fino 'sei o nove anni, raddoppiare o triplicare la durata che la Commissione aveva ritenuto adeguata nel 2002. Ma probabilmente sarebbe sproporzionato rispetto agli obiettivi legittimi che il periodo protetto e sanzioni sportive ammesse dalla Commissione europea allo scopo di raggiungere (cfr. Decisione della Commissione Europea del 28 maggio 2002). Anche in questo caso, la formazione che pongono ogni situazione viene analizzata alla luce di tutte le circostanze di fatto che circondano il rinnovo dei contratti. 27. In questo caso, né le circostanze che hanno portato alla firma del 15 e 16 dicembre 2002 o gli obiettivi esatti di estendere il contratto di Mexes Mr sono stati istituiti per il quadro giuridico necessario dalle parti. Il risultato dell'indagine, sia scritta che orale, una situazione poco chiara, che rende difficile per la formazione per rendere una chiara valutazione della legittimità o illegittimità di iniziare un nuovo periodo di stabilità con la firma di tali accordi. 28. Tuttavia, è stato portato all'attenzione del comitato per l'istruzione che l'Esecutivo FIFA ha risolto la questione nel contesto della revisione delle sue regole nel 2001, entrato in vigore nella sua nuova forma dal 1 ° luglio 2005. In questa nuova versione, estendendo la vita di un contratto da professionista automaticamente scattare un nuovo periodo di stabilità per il giocatore in questione. Nel suo comunicato stampa del 19 dicembre 2004, la FIFA è stato specificato che i cinque principi su cui quest'ultimo si è impegnato con la Commissione europea nel marzo 2001 sono tenuti sotto controllo. 29. Come accennato in precedenza, in assenza di norme specifiche, la formazione deve cercare il fondamento delle norme che disciplinano i rapporti tra le parti. Dato quanto sopra, e se le disposizioni della nuova versione del regolamento non sono ancora in vigore, né retroattivamente applicabile alla fattispecie, la formazione ritenga opportuno nel caso specifico di attingere l'interpretazione data dalla FIFA motu proprio regolamento 2001, che sarà presto riflette l'adozione di disposizioni specifiche riguardanti la problematica. Così, indipendentemente dal metodo proposto e sviluppato sopra, il Istruzione ritiene che nel caso della firma accordo prolungamento della durata del contratto nel dicembre 2002 ha avuto l'effetto di esecuzione di un nuovo periodo di stabilità per Mexes sig. 30. La formazione si stima di avere ancor meno interesse a deviare da una interpretazione coerente con il nuovo regolamento che la sanzione inflitta in questo caso (sei settimane) solleva alcun problema fondamentale per quanto riguarda il movimento europeo libero: il applicazione di tale sanzione non richiede chiaramente in discussione la libera circolazione dei Mr. Mexes. Quest'ultimo ha effettivamente esercitato la libertà e la sanzione inflitta non rimette in discussione il suo impegno da parte di AS Roma. 31. Essendo un prolungamento di contratto, la questione di quando il nuovo periodo di stabilità comincia a correre non è inoltre espressamente deciso di non dalle parti nelle loro nuove disposizioni contrattuali o dalle disposizioni del regolamento del 2001. 32. Il Club sostiene che il periodo di stabilità dovrebbero essere applicate a decorrere dalla data dell'accordo è stato approvato, nel mese di agosto 2003. La formazione non può accettare una simile soluzione. Il periodo di stabilità è una condizione contrattuale relativo alla durata del contratto. L'approvazione, che, non pregiudica le condizioni del contratto in questione. Esso conferma soltanto il riconoscimento da parte delle parti del corpo che disciplinano di un contratto già esistente e valido in termini di diritto civile e permette al giocatore interessato a partecipare alle riunioni ufficiali. Come dimostra questo caso, l'approvazione può richiedere mesi dopo che il contratto ha effetto, e dipende da procedure che possono essere sostenute da entrambe le parti, più o meno lentamente. Sospendere l'approvazione come criterio per avviare l'attuazione del periodo di stabilità pertanto mantenere un criterio arbitrarie conseguenti differenze di trattamento, anche ad abusi, e non effettua alcuna logica correlate alle finalità del periodo stabilità. 33. L'applicazione di un nuovo periodo di stabilità in caso di estensione contratto è giustificata dal fatto che tale estensione può essere paragonata alla conclusione di un nuovo contratto. Quindi Training ritiene che il nuovo periodo di stabilità è quello di prendere effetto dalla data del nuovo accordo entra in vigore. In questo caso, il nuovo accordo ha effetto retroattivo all'inizio della stagione 2002/03. Il periodo di stabilità e copre le stagioni 2002/03, 2003/04 e 2004/05. 34. Formazione osserva che la Camera ha raggiunto lo stesso risultato con un percorso diverso, vale a dire attraverso l'interpretazione dell'accordo tra le parti. Su questo punto, per l'istruzione ha approvato l'apprezzamento della Casa. Il fatto che l'accordo prevede espressamente un impegno vincolante per l'esecuzione del contratto fino alla fine della stagione 2004/05 e che un bonus speciale è applicabile per i trasferimenti che si verificano dopo tale data non sarebbe comprensibile se il partiti in generale e in particolare il Club aveva ammesso che il giocatore era vincolato da un periodo obbligatorio di stabilità al di là di questo limite. Sembra quindi legittimo supporre che Vi è in effetti implicitamente d'accordo che questo periodo è stato, almeno non è applicabile dopo la fine della stagione 2004/05. 35. Il calcolo esatto del periodo di stabilità non è di importanza decisiva in questo caso. Violazione del contratto è in effetti si è verificato nel corso di quest'ultima, indipendentemente da come è stabilito. Al massimo, possiamo vedere che, in termini di sanzione, può essere significativo che la rottura si verifica all'inizio ovvero nell'ultimo terzo del periodo. 36. Formazione sottolinea l'opportunità di FIFA chiarisce come il periodo di stabilità dovrebbero essere applicate nei casi in cui l'estensione (o anche un nuovo contratto) è efficace per una stagione. Dato che l'estremità di un contratto non può intervenire in linea di principio e fine della stagione e il fatto che la stabilità di una squadra gioca un ruolo in relazione alla stagione sportiva, la soluzione più logica sembrerebbe che collega il periodo di stabilità in un numero di stagioni (completo o incompleto) e non anni contrattuali, che può dipendere da particolari circostanze. C. Responsabilità della risoluzione del contratto del signor suo Mexes 37. Mexes Mr aveva risolto unilateralmente il contratto da professionista con AJ Auxerre 11 giugno 2004 o durante il nuovo periodo di stabilità. Si deve considerare se tale violazione unilaterale può essere giustificato da un accordo tra le parti di giusta causa o giusta causa sportiva, ai sensi dell'articolo 21 cpv. 1 lettera. Regolamento 2001 ha. 38. Mr Mexes sostiene che c'era un accordo verbale con AJ Auxerre, inoltre, che il sig Mexes ha dovuto lasciare il club alla fine della stagione 2004. Mr Mexes cita come prova una serie di comunicati stampa delle dichiarazioni di Mr. Guy Roux, direttore sportivo e tecnico e allenatore di Auxerre. Sentito parlare per telefono durante l'audizione, Mr. Roux ha negato di aver fatto queste dichiarazioni alla stampa e messo in discussione la credibilità del giornale in questione. Mr. Piat, anche all'udienza per telefono, ha confermato che era stato sollevato dal sig Hamel all'udienza dell'8 luglio 2003, che il sig Mexes avrebbe lasciato alla fine della stagione 2004, quello che il signor Hamel per la sua parte in discussione. Training ritiene che gli elementi addotti dal giocatore non può fornire prove sufficienti dell'esistenza di un accordo verbale. Infatti, in assenza di conferma per mezzo di testimonianze dirette sulla contestata dalle parti, la testimonianza non può costituire prova sufficiente. Inoltre, la formazione è che anche se Mr. Roux è stata espressa come è stato riferito, non è dimostrato che egli aveva l'autorità di impegnare formalmente il Club, che sarebbe stato necessario per la posizione che avrebbe così espresso può modificare un accordo scritto per conto del club. Per quanto riguarda la testimonianza del signor Piat, si basa su ricordi lontani e vaghi e non di per sé convincente. 39. Sui fatti accertati per l'istruzione, la formazione ritiene che sia incoerente sostenere che entrambe le parti hanno firmato un accordo scritto sulla questione di ore e anche un accordo verbale per contenimento dei conflitti senza trovare necessario modificare formalmente l'accordo firmato allora. Sembra contraddittorio firmare o lasciare un accordo per un prolungamento di contratto fino al termine della stagione 2006 e concentrandosi in particolare su un impegno irrevocabile alla fine della stagione 2004/05 s se le parti avevano concordato sul fatto che tale contratto possa essere rescisso alla fine della stagione 2004. Se questo fosse il caso, le parti avrebbero necessariamente sono stati attenti a formalizzare tale modifica al loro accordo. Ciò premesso, la formazione che il signor Mexes non ha dimostrato l'esistenza di un accordo verbale con AJ Auxerre per la sua partenza alla fine della stagione 2004. Per la Formazione, l'argomento del signor Mexes non è coerente con la fornitura del contratto di estensione che prevede un bonus speciale, se ne vanno dopo il giugno 2005, tale disposizione avrebbe poco senso se l'AJ Auxerre aveva già accettato di lasciare il giocatore lasciare alla fine della scorsa stagione. 40. Quindi, la formazione non può seguire le argomentazioni di Mexes, che il sig Auxerre aveva violato il principio di buona fede le prestazioni delle convenzioni e commesso una violazione del contratto, rifiutando di rivelare l'importo del risarcimento ragionevole voleva trasferire il potere di toccare per compensare le conseguenze della rescissione consensuale del contratto, sostenendo fantasiose affermazioni in questo senso e, successivamente, rifiutando l'offerta ragionevole, che è stata presentata come tale dalla AS Roma. La ripartizione del contratto professionale Mexes MR non può quindi essere attribuita a AJ Auxerre. Invece, la decisione della Camera deve essere accolto su questo punto, in quanto il sig Mexes aveva violato unilateralmente il suo contratto di lavoro senza giusta causa e senza giusta causa sportiva. D. Percentuale della sanzione sportiva 41. Secondo l'articolo 23 cpv. 1 lettera. Regulations 2001 ha, per la violazione disciplinare lo sport unilaterale senza giusta causa o giusta causa sportiva non deve, salvo circostanze eccezionali, tramandate nei confronti del giocatore se la cessazione del suo contratto giunge al termine del primo o secondo anno Contratto. In tali casi, la pena è per un periodo di quattro mesi restrizione efficace sulla loro ammissibilità a partecipare partite ufficiali, e questo all'inizio del campionato nazionale della nuova stagione del nuovo club. 42. Nella sua decisione del 31 agosto 2004, la Camera ha ritenuto che a causa di circostanze eccezionali della fattispecie, il sig Mexes dovrebbe essere imposto una sospensione dalla concorrenza limitata a sei settimane. 43. La FIFA ha logicamente concluso per mantenere la sanzione inflitta dalla Casa. 44. L'unico partito che entra in un aggravamento della pena è AJ Auxerre. Ma su questo punto, per l'istruzione ritiene che la conclusione di Auxerre nel senso che la sanzione sportiva del giocatore è fissato a quattro mesi di sospensione non possono essere ricevuti. Infatti, se il club è direttamente interessato alla questione se la violazione del contratto è la colpa e se il periodo di stabilità è applicabile quando si affrontano questi problemi influisce direttamente sulla sua situazione giuridica, la durata della sanzione che coinvolge un giocatore che non è più parte della manodopera non ha alcun effetto sulla. Pertanto, il Auxerre AJ non ha interesse degno di protezione ("Rechtschutzinteresse") per applicare in relazione alla durata della sanzione. Non è quindi qualificato per formare una conclusione sulla parte della pena e che aveva fatto in questo caso deve essere considerato irricevibile. 45. In assenza di una conclusione validamente formata tendente al aggravamento della pena, la formazione che è vincolata dagli accertamenti in forza del principio "ne ultra petita" non può prendere una decisione al di là del House. 46. Training rileva inoltre che questa decisione non sembra comunque insostenibile. Mentre i regolamenti stabiliscono una pena fissa, il riferimento a circostanze eccezionali aprire la porta alla flessibilità, la Casa ha utilizzato in questo caso. 47. In questo caso, la formazione d'accordo con la Casa che la durata del rapporto contrattuale tra Mexes e il signor Auxerre e le circostanze che hanno portato alla risoluzione del suo contratto da parte il giocatore deve essere considerato come circostanza eccezionale nella valutazione della durata della sanzione. Si ricorda in questo contesto che il sig Mexes si è evoluto per AJ Auxerre per sette anni prima di terminare il suo contratto. Inoltre, anche se Mexes Mr. e non sono stati in grado di fornire il livello di prova sufficiente per svolgere la convinzione della formazione sull'esistenza di un accordo orale tra le parti sulla partenza di Mexes sig alla fine del la stagione 2004, per l'istruzione ritiene che il continuo rifiuto di collaborazione di AJ Auxerre nei confronti di un giocatore in completa buona fede devono essere presi in considerazione nella valutazione della durata della sanzione. Grandi tensioni generate dal processo di registrazione che il sig Mexes ha dovuto citare in giudizio per approvazione di nuovi accordi devono essere considerati come circostanze attenuanti. E. Punto di partenza della pena di 48. Training ritiene che la sospensione del sig Mexes è quello di prendere effetto e iniziano a maturare dalla data di notifica del dispositivo del lodo alle parti. 49. Ciò è giustificato data l'impossibilità di applicare alla lettera dell'articolo 23 cpv. 1 lettera. in definitiva Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (versione 2001), dal momento che il campionato italiano è iniziata il 12 settembre 2004. Formazione osserva che la durata della pena è fissata nel Regolamento per lo Status e Trasferimento dei Calciatori (versione 2001) in termini di mesi, non molti giochi. Quindi dobbiamo considerare che se la sanzione è stata inizialmente concesso un effetto sospensivo reso con l'articolo 23 cpv. 1 lettera. in definitiva Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (2001 version) inapplicabile alla lettera, la sanzione deve entrare in vigore alla data della notifica. Inoltre, la FIFA non ha preso alcuna orale o scritta trovare nel senso che la sanzione entrerà in vigore da un altro tempo. Infine, il dispositivo è stato fornito durante il torneo, vale a dire la proprietà durante il periodo di attività del lettore. In ogni caso, alla luce dell'articolo 34 del Regolamento Disciplinare FIFA, la sospensione non poteva correre o durante una tregua, o per un periodo di stagioni. F. Responsabilità della AS Roma e J.? 50. La questione della responsabilità di AS Roma e J. per indurre la rottura del contratto tra Philippe Mexes a AJ Auxerre non è stato educato in udienza. 51. Visto il risultato che è successo, la formazione non può che confermare la presunzione di colpevolezza tenuto dalla Camera, ma ha detto che la questione dovrebbe essere considerata per i suoi meriti nella causa pendente dinanzi FIFA. Il Tribunale Arbitrale dello Sport, in qualità di contraddittorio: 1. Ha detto che gli appelli di Philippe Mexes, AS Roma e AJ Auxerre, contro la decisione del 31 agosto 2004 della Casa di Commissione per lo Status di risoluzione delle controversie della Fifa Player della forma è ammissibile. 2. Respinge le conclusioni fatte da Philippe Mexes, AS Roma e AJ Auxerre contro la decisione della Camera di risoluzione delle controversie della Commissione per lo Status dei Calciatori FIFA il 31 agosto 2004. 3. Conferma la decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della Commissione per lo Status dei Calciatori FIFA il 31 agosto 2004. (...)______________________________ TAS-CAS - Tribunal Arbitral du Sport - Court of Arbitration for Sport (2004-2005) - official version by www.tas-cas.org - Arbitrage TAS 2004/A/708 Philippe Mexès c. Fédération Internationale de Football Association (FIFA) & TAS 2004/A/709 AS Roma c. FIFA & TAS 2004/A/713 AJ Auxerre c. AS Roma & Philippe Mexès, sentence du 11 mars 2005 Formation: Me Jean Philippe Rochat (Suisse), Président; Me François Klein (France); Me Jean-Pierre Morand (Suisse) Football Extension de la durée d’un contrat de joueur professionnel Nouvelle période de stabilité due à l’extension du contrat de joueur professionnel Détermination du point de départ de la nouvelle période de stabilité contractuelle Résiliation unilatérale du contrat de joueur professionnel sans juste motif et sans juste cause sportive Existence de circonstances exceptionnelles justifiant une réduction de la sanction disciplinaire Absence d’intérêt à agir de la partie requérant une aggravation de la sanction 1. Pour déterminer si l’extension de la durée d’un contrat de joueur professionnel fait ou non courir une nouvelle période de stabilité pour le joueur concerné, il convient d’analyser chaque cas d’espèce au regard de l’ensemble des circonstances, conformément à la méthode appliquée par la Commission Européenne en application de la jurisprudence développée par la Cour de Justice des Communautés Européennes. Ainsi, l’objectif légitime de la stabilité de l’équipe peut justifier une nouvelle période de stabilité liée à l’extension d’un contrat du joueur, à condition que les moyens utilisés soient proportionnés au but recherché. 2. Lorsque ni les circonstances ayant amené à la signature des accords, ni les objectifs exacts de l’extension de la durée du contrat du joueur n’ont permis de procéder à une appréciation claire et légitime du départ d’une nouvelle période de stabilité, la ratio legis de la réglementation régissant les relations entre les parties doit être recherchée. L’interprétation faite par la FIFA de son propre Règlement prévoit dans sa version 2001, que l’extension de la durée d’un contrat de joueur professionnel fait automatiquement courir une nouvelle période de stabilité pour le joueur concerné. En conséquence, on peut considérer que la signature de l’accord étendant la durée du contrat a pour effet de faire courir une nouvelle période de stabilité pour le joueur. 3. La nouvelle période de stabilité doit prendre effet à partir du moment où le nouvel accord déploie ses effets. 4. Lorsqu’un club n’a aucun intérêt digne de protection (“Rechtschutzinteresse”) à faire valoir en relation avec la durée de la sanction, il n’a pas qualité pour former une conclusion portant sur la quotité de la sanction et celle qu’il a formulée en l’occurrence doit être considérée comme irrecevable. En l’absence d’une conclusion valablement formée tendant à l’aggravation de la sanction, la Formation qui est liée par les conclusions en vertu du principe “ne ultra petita”, ne saurait prendre une décision allant au-delà de celle de la Chambre. Monsieur Philippe Mexès (“M. Mexès” ou le “Joueur”) est un footballeur professionnel français. Après avoir évolué pour l’AJ Auxerre pendant la saison 1997-1998, M. Mexès a signé avec ce club un premier contrat de joueur en formation dit “contrat Espoir” en 1998, alors qu’il était âgé de 16 ans. Le 20 juin 2000, M. Mexès a été engagé par l’AJ Auxerre en qualité de joueur professionnel, aux termes d’un contrat expirant à la fin de la saison 2004-2005. Le 15 décembre 2002, l’AJ Auxerre, représenté par son Président et le Joueur ont signé un protocole prévoyant notamment la prolongation du Contrat pour une saison additionnelle, soit jusqu’au terme de la saison 2005-2006, ainsi qu’une amélioration des conditions salariales et l’engagement du Club de verser au Joueur une prime de mutation en cas de transfert, en contrepartie de ses années d’ancienneté dans le Club. L’article 5 du Protocole stipulait en outre ce qui suit: 5. Mentions. Le club et le joueur conviennent que le contrat professionnel liant les parties depuis le 1er juillet 2000 et ce, désormais, jusqu’au 30 juin 2006, est, dans son intégralité, régi par le règlement de la FIFA concernant le statut et le transfert des joueurs entré en vigueur le 1er septembre 2001. Cet avenant annule et remplace les accords précédents. Cet avenant relate l’intégralité des accords entre les parties. Le Protocole a été suivi le lendemain, soit le 16 décembre 2002, d’un deuxième document intitulé “contrat” dont l’objet était de préciser les modalités du versement de la prime de mutation prévue à l’article 4 du Protocole, dans les termes suivants: Le Joueur Philippe Mexès est lié au Club A.J.A. Auxerre par Contrat Professionnel du 1er juillet 2000 (…) jusqu’à la fin de la saison 2005-2006. Le Joueur s’engage à honorer son contrat, de manière irrévocable, jusqu’à la fin de la saison 2004-2005 au minimum. Dans l’hypothèse où le Club et le Joueur décideraient de mettre fin au contrat au terme de cette saison 2004-2005 et de procéder au transfert du Joueur au profit d’un autre club, le Joueur bénéficiera d’une participation fixée à 8 % de l’indemnité de transfert versée par le club acquéreur. Il est d’ores et déjà convenu que cette part de l’indemnité due au Joueur sera versée directement par le club acquéreur au Joueur. Les parties signataires aux présentes s’engagent à faire leurs meilleurs efforts afin d’atteindre cet objectif. Cet engagement deviendrait caduc en cas de transfert du joueur avant le terme de la saison sportive 2004-2005, sauf décision unilatérale du Club A.J.A. Football. Dans les jours qui suivirent, l’AJ Auxerre fit savoir à M. Mexès et à son agent, J., que le Club refusait de transcrire ces accords sur le formulaire ad hoc de la Ligue de Football Professionnel (LFP), formalité pourtant indispensable à leur homologation. Le Club invoquait à cet effet l’incertitude juridique créée par l’article 5 du Protocole du 15 décembre 2002. En effet, en l’absence de jurisprudence sur ce point, l’AJ Auxerre considérait qu’il existait un risque que la soumission de l’intégralité de la relation contractuelle ab initio au règlement de la FIFA concernant le Statut et le Transfert des Joueurs dans sa version au 1er septembre 2001 (le “Règlement 2001”) ait pour effet que la période de stabilité contractuelle prévue à l’article 21 dudit règlement vienne à échéance le 1er juillet 2003. Face à ce refus, M. Mexès a entamé une procédure auprès des instances juridictionnelles de la LFP afin de faire homologuer les nouveaux accords passés entre les parties. Le 16 juillet 2003, la Commission Nationale paritaire d’appel a enjoint à l’AJ Auxerre de transcrire les deux accords susmentionnés sur le formulaire officiel ad hoc afin d’en permettre l’homologation. Ils ont finalement fait l’objet d’un avenant au contrat professionnel qui a été signé par les parties le 3 août 2003 et ont été homologués par la LFP le 12 août 2003. Dans sa décision du 16 juillet 2003, la Commission Nationale paritaire d’appel a considéré que l’Avenant du 16 décembre 2002 avait pour seul objet et pour seul effet de préciser les modalités d’exécution de l’article 4 du Protocole signé la veille et que c’était dans cette perspective qu’une clause stipulant que le Joueur s’engageait à honorer son contrat de manière irrévocable jusqu’à la fin de la saison 2004-2005 avait été prévu. Ainsi, la Commission a jugé que les modalités prévues dans le contrat du 16 décembre 2002 ne constituaient pas une faculté pour l’une ou l’autre des parties de prévoir avant terme la rupture de la relation contractuelle. M. Mexès a demandé à l’AJ Auxerre de lui communiquer le montant de l’indemnité de transfert que ce dernier solliciterait en cas de résiliation à l’amiable du contrat de travail les liant. L’AJ Auxerre a rappelé au Joueur que ce contrat de travail prenait fin le 30 juin 2006 et requis que M. Mexès respecte ses obligations contractuelles. L’AS Roma a fait parvenir à l’AJ Auxerre une offre de transfert de M. Mexès. Les responsables des deux clubs, MM. Hamel et Baldini, se sont ensuite rencontrés en vue de négocier le montant de l’indemnité de transfert. Aucun accord n’a cependant pu être trouvé. En l’absence de réponse et d’accord sur le montant de l’indemnité de transfert souhaitée par l’AJ Auxerre, M. Mexès a informé ce dernier qu’il allait saisir les instances compétentes pour statuer sur les conséquences de la rupture du contrat de travail. Il a à cet effet saisi ce même jour la Chambre de Règlement des Litiges de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA (“la Chambre”). Le 12 juin 2004, M. Mexès a signé un contrat de joueur professionnel avec l’AS Roma pour quatre saisons sportives, soit jusqu’au 30 juin 2008. Malgré les mises en demeure des 21 juin et 1er juillet 2004, le Joueur ne s’est plus présenté aux entraînements de l’AJ Auxerre. Le club a alors à son tour saisi la Chambre pour statuer sur le litige. Par décision du 31 août 2004, la Chambre a (i) considéré que M. Mexès a unilatéralement rompu son contrat de travail avec l’AJ Auxerre sans juste motif et pendant la période stabilité telle que définie à l’article 23 al. 1 let. a du Règlement 2001 et (ii) prononcé une suspension du Joueur, limitée à six semaines à compter de la reprise du championnat italien, soit dès le 12 septembre 2004, pour tenir compte des circonstances exceptionnelles du cas. La Chambre n’a en revanche pas statué sur l’indemnité financière due pour rupture fautive du contrat par le Joueur, ni sur les conséquences des agissements de l’AS Roma et de J. pour leur comportement présumé fautif. Le 3 septembre 2004, M. Mexès et l’AS Roma ont chacun déposé une déclaration d’appel contre la décision rendue par la Chambre le 31 août 2004. Dans sa déclaration d’appel, M. Mexès conclut, avec frais et dépens à la charge de l’AJ Auxerre et/ou de l’Intimée, (i) à ce que la Formation annule la sanction sportive adoptée par la Chambre, (ii) qu’elle dise pour droit que la conduite de l’Appelant n’est pas fautive et (iii) qu’elle réserve le droit de l’Appelant de réclamer ultérieurement des dommages-intérêts à l’AJ Auxerre. L’AS Roma conclut pour sa part, avec frais et dépens à la charge de l’Intimée, à la recevabilité de son appel et à l’annulation de la décision du 31 août 2004 de la Chambre et donc de la sanction sportive de M. Mexès. Le 10 septembre 2004, l’AJ Auxerre a déposé une déclaration d’appel dirigée contre M. Mexès et l’AS Roma à la suite de la décision rendue le 31 août 2004 par la FIFA. Dans son mémoire d’appel, l’AJ Auxerre conclut, avec frais et dépens à la charge de M. Mexès et de l’AS Roma, (i) de confirmer que le contrat de M. Mexès était couvert par une période de stabilité qui prenait fin le 30 juin 2006, (ii) de confirmer que M. Mexès a unilatéralement rompu le contrat qui le liait à l’AJ Auxerre sans juste motif et sans juste cause sportive, (iii) de réformer la décision de la Chambre en ce sens que la sanction sportive de M. Mexès doit être fixée à 4 mois de suspension et (iv) de confirmer que l’AS Roma est présumé coupable d’avoir provoqué la rupture unilatérale du contrat qui liait M. Mexès à l’AJ Auxerre. La FIFA a déposé ses réponses le 27 octobre 2004. Elle a conclu, avec frais et dépens, au rejet de l’appel de M. Mexès et à la confirmation de la décision rendue par la Chambre. La FIFA s’est référée aux considérants de la décision de la Chambre du 31 août 2004. Elle a insisté sur la nécessité d’une sanction sportive également à titre d’exemple pour le monde du football, afin d’empêcher la survenance de situations similaires. L’audience de jugement s’est tenue à Lausanne le 23 janvier 2005 (l’“Audience”). DROIT Compétence du TAS 1. Selon l’article R47 du Code de l’Arbitrage en matière de Sport, “un appel contre une décision d’une fédération, association ou autre organisme sportif peut être déposé au TAS si les statuts ou règlements dudit organisme sportif le prévoient ou si les parties ont conclu une convention d’arbitrage particulière et dans la mesure aussi où l’appelant a épuisé les voies de droit préalables à l’appel dont il dispose en vertu des statuts ou règlements dudit organisme sportif”. 2. A teneur de l’article 60 al. 1 des Statuts de la FIFA, “le TAS est seul compétent pour traiter des recours interjetés contre toute décision ou sanction disciplinaire prises en dernier ressort par toute autorité juridictionnelle de la FIFA, d’une confédération, d’un membre ou d’une ligue”. 3. En l’état, la décision attaquée émane de la Chambre de règlement des litiges, qui constitue l’autorité de dernier ressort de la FIFA, contre la décision de laquelle est ouverte la voie d’appel au TAS. 4. Les parties à la présente procédure ont en outre admis sans réserve la compétence du TAS pour juger des appels formés contre la décision de la Chambre de règlement des litiges de la FIFA, en signant chacune l’ordonnance de procédure datée du 17 novembre 2004. Recevabilité 5. Les appels formés par Philippe Mexès, l’AS Roma et l’AJ Auxerre sont recevables en la forme, ayant notamment été produits en temps utile devant l’autorité compétente. Droit applicable 6. En matière procédurale, les règles applicables sont celles contenues dans le Code de l’arbitrage en matière de Sport, par renvoi de l’article 59 al. 2 première phrase des Statuts de la FIFA. 7. S’agissant de la résolution du litige sur le fond, l’article 59 alinéa 2, seconde phrase des Statuts de la FIFA dispose que “le TAS applique les diverses règles émises par la FIFA ou, le cas échéant, par les confédérations, les membres, les ligues, les clubs et, à titre supplétif, le droit suisse”. 8. L’article R58 du Code de l’Arbitrage en matière de Sport prévoit quant à lui que “la Formation statue selon les règlements applicables et selon les règles de droit choisies par les parties, ou à défaut de choix, selon le droit du pays dans lequel la fédération, association ou autre organisme sportif ayant rendu la décision attaquée a son domicile ou selon les règles de droit dont la Formation estime l’application appropriée. Dans ce dernier cas, la décision de la Formation doit être motivée”. 9. En l’espèce, toutes les parties ont directement ou indirectement accepté les Statuts de la FIFA. Les règles applicables sur le fond pour juger de la présente affaire sont donc celles prévues par l’article 59 des Statuts de la FIFA, dont le Règlement sur le Statut et le Transfert des Joueurs fait partie. Reste à déterminer quelle version de ce Règlement est applicable au cas d’espèce, celle de 1997 ou de 2001. La Formation se réfère à cet égard à la décision de la Commission Européenne du 28 mai 2002 dans l’affaire SETCA-FGTB/FIFA. La Commission Européenne y faisait valoir ce qui suit: “La mise en oeuvre de l’engagement de la FIFA donnée le 5 mars 2001 par l’adoption des nouvelles règles [i.e. le Règlement dans sa version 2001] vient mettre fin aux infractions visées par votre plainte. (…) [L]a persistance éventuelle des effets des infractions pour un certain temps pourrait avoir lieu en raison de la continuité de contrats signés sous les anciennes règles FIFA au cas où les organes arbitraux de la FIFA continueraient de régler selon les anciennes règles les conflits éventuels résultant de contrats signés avant le 1er septembre [2001]. Les nouvelles règles de la FIFA ne prévoient ni que ces conflits seront réglés selon les anciennes règles ni que les nouvelles règles s’appliquent uniquement aux contrats signés après le 1er septembre 2001. Il est, d’ailleurs, peu probable que les nouveaux organes arbitraux de la FIFA appliquent les anciennes règles au règlement de conflits résultant de contrats signés avant le 1er septembre 2001 du fait que la nouvelle Chambre de règlement des litiges créée au sein de la Commission du Statut du joueur est un organe paritaire et que l’arbitrage au sein de la FIFA est dorénavant volontaire” (paragraphe 53 de la décision). Compte tenu de ce qui précède, il paraît que l’application du Règlement 1997 violerait le droit communautaire. La question peut toutefois être laissée ouverte puisque dans le cas d’espèce, M. Mexès et l’AJ Auxerre ont expressément prévu l’application du Règlement dans sa version 2001 (article 5 du Protocole signé le 15 décembre 2002). Ainsi, et conformément à l’article 46 al. 3 du Règlement 2001, seule la version 2001 de ce Règlement est donc applicable au cas d’espèce. 10. Le contrat de joueur professionnel de Philippe Mexès précisait expressément que “Club et Joueur s’engagent à respecter toutes les dispositions de la Charte du football Professionnel” de la Ligue de Football Professionnel française, laquelle se réfère expressément au Code du travail français. C’est donc en application de la Charte du football Professionnel et du droit du travail français que le contrat de joueur professionnel de M. Mexès devra être interprété et/ou apprécié pour le surplus. 11. Les autres questions sur le fond du litige, auxquelles aucune réponse ne pourrait être apportée en application du Règlement 2001 ou de la Charte du football Professionnel et du droit du travail français, seront résolues en application du droit suisse, conformément tant bien à l’article 59 al. 2, seconde phrase des Statuts de la FIFA (application du droit suisse à titre supplétif) qu’à l’article R58 du Code de l’arbitrage en matière de Sport (droit du pays dans lequel l’organisme sportif ayant rendu la décision attaquée a son domicile, la FIFA ayant son siège à Zurich). Pouvoir d’examen 12. Conformément à l’article R57 du Code de l’arbitrage en matière de Sport, la Formation revoit les faits et le droit avec plein pouvoir d’examen. Au fond A. La décision du 31 août 2004 13. Estimant que les parties ont considérablement modifié tant bien les conditions financières que la durée du contrat de joueur professionnel par les accords signés les 15 et 16 décembre 2002, la Chambre a considéré que ces accords constituaient une novation de la relation contractuelle précédente. A ce titre, ils avaient pour effet de faire courir une nouvelle période de stabilité au sens de l’article 23 al. 1 let. a du Règlement 2001. 14. Par l’Avenant du 16 décembre 2002, l’AJ Auxerre et M. Mexès ont contractuellement fixé l’échéance de cette période de stabilité à juin 2005. 15. La rupture unilatérale de son contrat avec l’AJ Auxerre et la signature subséquente par M. Mexès d’un nouveau contrat de joueur professionnel avec l’AS Roma en juin 2004 est donc intervenue pendant la période de stabilité contractuelle, ce qui justifie l’imposition d’une sanction sportive, toutefois limitée à six semaines en raison de circonstances exceptionnelles. 16. En tout état de cause, et si le litige devait être apprécié selon le Règlement 1997, M. Mexès aurait dû respecter le contrat jusqu’à son terme, soit jusqu’en juin 2005. 17. L’AS Roma et l’agent du Joueur, J., sont présumés avoir incité M. Mexès à rompre son contrat avec l’AJ Auxerre. L’instruction de cette question fera toutefois l’objet d’une procédure séparée. B. Portée de l’article 23 al. 1 let. a du Règlement sur le Statut et le Transfert des Joueurs (version 2001) en cas d’extension de la durée du contrat de joueur professionnel 18. A titre préliminaire, la Formation tient à préciser qu’elle n’est pas liée par l’avis exprimé sur cette question par le Président de la Commission du Statut des Joueurs de la FIFA, tel qu’exposé dans le courrier du Secrétaire Général de la FIFA à la Fédération Française de Football du 12 juin 2003. Il s’agit là d’une simple prise de position qui n’a aucun effet obligatoire et qui ne saurait donc lier la Formation. 19. Dans leurs appels respectifs contre la décision de la Chambre du 31 août 2004, les parties ont développé de longs arguments sur l’effet des accords des 15 et 16 décembre 2002, à savoir s’ils impliquaient une novation ou une simple prolongation du contrat de joueur professionnel de M. Mexès. La Formation considère que la question peut être laissée ouverte. Elle analysera en effet les conséquences de l’extension de la durée d’un contrat de joueur professionnel, quelle qu’en soit la forme, dans une perspective globale, le résultat étant le même dans les deux situations. 20. Le Règlement 2001 ne contient aucune disposition expresse, ni même tacite, sur les conséquences de l’extension d’un contrat de joueur professionnel, et en particulier sur le fait qu’une telle extension fasse ou non courir une nouvelle période de stabilité. C’est en application du droit suisse que la formation devra combler cette lacune de la réglementation des parties. Selon la jurisprudence développée par le Tribunal Fédéral Suisse, le juge doit dans un tel cas rechercher si une solution peut se dégager de l’interprétation de la loi (ATF 124 V 271, ATF 127 V 439), en recherchant quelle est sa ratio legis. Il doit ensuite comparer les intérêts en présence en se fondant sur les valeurs mêmes que la ratio legis défend et les buts auxquels elle tend (ATF 88 II 477). 21. Dans le cas d’espèce, la version 2001 du Règlement est le résultat d’importantes négociations entre la FIFA et la Commission Européenne. Les grandes lignes de ces négociations sont reproduites dans la décision de cette dernière du 28 mai 2002 dans l’affaire SETCA-FGTB/FIFA. La Commission Européenne avait été saisie par le Syndicat des Employés, Techniciens et Cadres de la Fédération Générale des Travailleurs de Belgique d’une plainte mettant en cause la compatibilité avec les articles 39 et 81 du Traité des dispositions de la Circulaire n° 616 de la FIFA, du 4 juin 1997, soit du Règlement 1997. 22. Dans sa décision du 28 mai 2002, la Commission Européenne avait notamment relevé ce qui suit: l’article 39 CE a un effet direct; la résiliation unilatérale d’un contrat doit rester l’exception et non la règle en raison des spécificités du secteur et afin d’assurer l’objectif légitime d’intégrité des compétitions; le résultat final des négociations avec les fédérations s’est traduit par un engagement du Président de la FIFA de modifier le Règlement, notamment sur la base des principes généraux suivants: a) fixation de la durée des contrats à minimum 1 an et maximum 5 ans; b) contrats protégés pendant les trois premières années avant les 28 ans et les deux premières années après les 28 ans; c) ruptures unilatérales de contrat uniquement possibles à la fin de la saison sportive afin de préserver la régularité et le bon fonctionnement des compétitions; d) sanctions sportives proportionnées possibles des joueurs, clubs et agents de joueurs en cas de rupture unilatérale sans juste cause ou juste cause sportive pendant la période protégée. En-dehors d’une rupture unilatérale pour juste cause sportive, et afin de garantir l’intégrité des compétitions – objectif légitime reconnu par la Cour dans l’arrêt Lehtonen (CJ, 13.04.2000, aff. C 174/96, Rec. 2000, p. I-2681) - la résiliation du contrat pendant deux ans pour les joueurs de moins de 28 ans peut donner lieu à une suspension. Les limitations à la résiliation unilatérale introduites par les nouvelles dispositions semblent trouver justification à l’égard de l’article 39 CE pour des raisons impérieuses d’intérêt général. Elles pourraient certes constituer une entrave à la liberté de circulation des joueurs, mais cette entrave (i) pourrait être justifiée par un objectif légitime déjà reconnu par la Cour dans l’arrêt Lehtonen – assurer la stabilité des équipes afin de garantir la régularité des compétitions et l’intégrité des championnats – et (ii) les moyens utilisés sont proportionnés. En raison des spécificités du secteur en cause la durée de la période protégée et des sanctions semble être proportionnée aux objectifs légitimes qu’elles visent à atteindre. 23. Il ressort de ce qui précède que la ratio legis des limitations introduites était d’assurer la stabilité des équipes afin de garantir la régularité des compétitions et l’intégrité des championnats. 24. Pour déterminer si l’extension de la durée d’un contrat de joueur professionnel fait ou non courir une nouvelle période de stabilité pour le joueur concerné (art. 21 al. 1 let. a et 23 al. 1 let. a Règlement 2001), il convient donc de procéder selon la méthode appliquée par la Commission Européenne sur la base de la jurisprudence développée par la Cour de Justice des Communautés Européennes, à savoir en deux temps: (i) cette nouvelle limitation pourrait-elle être justifiée par l’objectif légitime d’assurer la stabilité des équipes afin de garantir la régularité des compétitions et l’intégrité des championnats? et, le cas échéant, (ii) les moyens utilisés sont-ils proportionnés? 25. L’introduction d’une période de stabilité limitée dans le temps a trouvé sa justification et sa légitimité au regard du droit européen par le fait qu’elle permet la construction d’une équipe stable et par voie de conséquence la régularité des compétitions. Se pose alors la question de savoir si cet objectif existe encore – et s’il peut encore être atteint – lorsqu’un joueur a déjà évolué pendant plusieurs années dans une équipe et que son contrat est étendu pour une durée supplémentaire? L’on pourrait de prime abord soutenir que le joueur aurait dans un tel cas déjà contribué à la stabilité de l’équipe et à la régularité des compétitions pendant la durée initiale du contrat, et par voie de conséquence que l’objectif aurait ainsi été définitivement atteint. Il n’y aurait alors pas de place pour l’introduction d’une limitation supplémentaire de sa liberté contractuelle par le départ d’une nouvelle période de stabilité. La Formation est toutefois d’avis que la situation doit être analysée de manière plus nuancée. En effet, il n’apparaît pas que l’objectif d’assurer la stabilité d’une équipe soit nécessairement atteint de manière définitive avec l’échéance d’une première période de stabilité. Il convient donc d’analyser chaque cas d’espèce au regard de l’ensemble des circonstances. En prenant l’exemple du cas où un club souhaiterait assurer la reconstruction d’une équipe autour d’un joueur clé ayant déjà évolué pendant plusieurs années en son sein, il paraîtrait justifié qu’une nouvelle période de protection commence à courir afin d’assurer la stabilité de la nouvelle équipe. Qu’en serait-il cependant lorsque l’équipe demeure identique ou très largement composée des mêmes joueurs? Il conviendrait probablement dans un tel cas d’analyser en détail les circonstances ayant amené à la signature de l’extension de la durée du contrat et de vérifier si ces dernières ont pour objectif principal de garantir la construction de l’équipe pour l’avenir. L’on gardera toutefois à l’esprit que la raison pour laquelle la Commission a imposé une durée maximale des contrats de cinq ans et une période de protection de trois ans est précisément d’empêcher le contournement des conclusions de l’arrêt Bosman (CJ, 15.12.1995, aff. C-415/93, Rec. 1995, p. I-4921; Décision de la Commission Européenne du 28 mai 2002), soit le versement systématique d’indemnités de transfert lors de changement de club. En particulier, il conviendra donc de s’assurer que l’objectif de la construction et de la stabilité d’une équipe ne soit pas invoqué à grand fracas par les clubs pour chercher à détourner l’attention de leur objectif réel: s’assurer la possibilité de transférer le joueur en percevant une indemnité de transfert pendant la durée prolongée du contrat. Sous l’angle du principe de l’égalité de traitement et si l’on compare la situation d’un joueur qui prolongerait ou renouvellerait son contrat avec le club dans lequel il évolue depuis une certaine période et celle - analogue - de celui qui quitterait son club pour conclure un nouveau contrat avec un club tiers, force est de constater que, dans ce dernier cas, une nouvelle période de stabilité lierait le joueur en faveur du nouveau club. Il n’y aurait ainsi pas de raison de privilégier le joueur dont la durée du contrat est étendue, au risque de créer une inégalité de traitement. 26. Dans tous les cas, si l’analyse devait amener à la conclusion que l’objectif légitime de la stabilité de l’équipe peut être atteint par la limitation, devra-t-on encore vérifier que les moyens utilisés sont proportionnés, tant en ce qui concerne la durée de la nouvelle période protégée que des sanctions sportives pouvant être prononcées. Il est rappelé à cet effet que l’admissibilité sans réserve du départ d’une nouvelle période de stabilité à chaque extension de la durée d’un contrat permettrait de facto de lier des joueurs pendant des périodes non limitées, pouvant aller dans certains cas jusqu’à six ou neuf ans, soit le double ou le triple de la durée que la Commission avait considéré comme proportionnée en 2002. Or cela serait probablement disproportionné aux objectifs légitimes que la période protégée et les sanctions sportives admises par la Commission Européenne visent à atteindre (cf. Décision de la Commission Européenne du 28 mai 2002). A nouveau, la Formation postule donc que chaque situation soit analysée au regard de l’ensemble des circonstances de faits ayant entouré le renouvellement des contrats. 27. Dans le cas d’espèce, ni les circonstances ayant amené à la signature des accords des 15 et 16 décembre 2002, ni les objectifs exacts de l’extension de la durée du contrat de M. Mexès n’ont été établis à suffisance de droit par les parties. Il est résulté de l’instruction, tant écrite qu’orale, une situation floue, laquelle rend difficile pour la Formation de procéder à une appréciation claire de la légitimité ou de l’illégitimité du départ d’une nouvelle période de stabilité par la signature de ces accords. 28. Il a toutefois été porté à la connaissance de la Formation que le Comité Exécutif de la FIFA a tranché cette question dans le cadre de la révision de son Règlement 2001, lequel entrera en vigueur dans sa nouvelle mouture au 1er juillet 2005. Dans cette nouvelle version, l’extension de la durée d’un contrat de joueur professionnel fait automatiquement courir une nouvelle période de stabilité pour le joueur concerné. Dans son communiqué de presse du 19 décembre 2004, la FIFA a cependant précisé que les cinq principes sur lesquels elle s’est entendue avec la Commission européenne en mars 2001 sont maintenus dans le cadre de la révision. 29. Comme rappelé plus haut, en l’absence de règles spécifiques, la Formation doit rechercher la ratio legis de la réglementation régissant les relations entre les parties. Compte tenu de ce qui précède, et quoique les dispositions de la nouvelle version du Règlement ne soient ni encore entrées en vigueur, ni rétroactivement applicables au cas d’espèce, la Formation considère qu’il convient dans le cas particulier de s’inspirer de l’interprétation faite par la FIFA de son propre Règlement 2001, laquelle sera prochainement concrétisée par l’adoption de dispositions particulières réglant la question. Ainsi, et indépendamment de la méthode proposée et développée ci-dessus, la Formation considère que dans le cas d’espèce la signature de l’accord étendant la durée du contrat en décembre 2002 a bien eu pour effet de faire courir une nouvelle période de stabilité pour M. Mexès. 30. La Formation estime avoir d’autant moins de raison de s’écarter d’une interprétation conforme au nouveau Règlement que la sanction prononcée en l’espèce (six semaines) ne soulève pas de question fondamentale au regard de la libre circulation européenne: l’application d’une telle sanction ne remet manifestement pas en cause la liberté de circulation de M. Mexès. Ce dernier a d’ailleurs effectivement exercé cette liberté et la sanction prononcée ne remet pas en cause son engagement par l’AS Roma. 31. S’agissant d’une extension de contrat, la question de savoir quand la nouvelle période de stabilité commence à courir n’est également pas expressément réglée ni par les parties dans leurs nouvelles dispositions contractuelles ni par les dispositions du Règlement 2001. 32. Le Club soutient que la période de stabilité doit s’appliquer depuis la date à laquelle l’accord en question a été homologué, soit en août 2003. La Formation ne saurait se rallier à une telle solution. La période de stabilité est une condition contractuelle touchant à la durée du contrat. L’homologation, elle, ne touche en rien aux conditions du contrat concerné. Elle confirme simplement la reconnaissance par l’autorité de tutelle des parties d’un contrat d’ores et déjà existant et valable sur le plan du droit civil et permet au joueur concerné de prendre part aux rencontres officielles. Comme la présente affaire le démontre, l’homologation peut intervenir des mois après que le contrat ait pris effet et dépend de procédures qui peuvent être engagées par l’une ou l’autre des parties, plus ou moins tardivement. Retenir l’homologation comme critère de départ pour l’application de la période de stabilité reviendrait en conséquence à retenir un critère conduisant à des différences de traitement arbitraires, voire à des abus, et ne procède d’aucune logique liée au but de la période de stabilité. 33. L’application d’une nouvelle période de stabilité en cas d’extension d’un contrat se justifie par le fait qu’une telle extension peut être assimilée à la conclusion d’un nouveau contrat. Partant, la Formation considère que la nouvelle période de stabilité doit prendre effet à partir du moment où ce nouvel accord déploie ses effets. En l’occurrence, le nouvel accord a pris rétroactivement effet au début de la saison 2002/03. La période de stabilité couvre ainsi sur les saisons 2002/03, 2003/04 et 2004/05. 34. La Formation relève que la Chambre est parvenue au même résultat par une voie différente, à savoir en interprétant l’accord des parties. Sur ce point, la Formation fait sienne l’appréciation de la Chambre. Le fait que l’accord prévoit expressément un engagement irrévocable à exécuter le contrat jusqu’à la fin de la saison 2004/05 et le fait qu’une prime spéciale serait applicable en cas de transfert intervenant après cette échéance ne serait pas compréhensible si les parties en général et le Club en particulier avaient admis que le joueur était lié par une période de stabilité obligatoire au-delà de cette limite. Il semble donc légitime d’admettre qu’il y avait bien implicitement accord sur le fait qu’une telle période n’était en tout cas pas applicable après la fin de la saison 2004/05. 35. Le calcul exact de la période de stabilité ne revêt pas une importance déterminante en l’espèce. La rupture du contrat est en effet intervenue pendant cette dernière, quelle que soit la manière dont on l’établit. Tout au plus peut-on constater que, du point de vue de la sanction, il peut être significatif que la rupture intervienne au début ou plutôt dans le dernier tiers de la période. 36. La Formation souligne qu’il serait souhaitable que la FIFA clarifie la manière dont la période de stabilité doit s’appliquer dans les cas où une extension (ou même un nouveau contrat) prend effet pendant une saison. Compte tenu du fait que la fin d’un contrat ne peut intervenir en principe qu’en fin de saison et du fait que la stabilité d’une équipe joue un rôle par rapport à la saison sportive, la solution la plus logique semblerait celle liant la période de stabilité à un nombre de saisons (complètes ou incomplètes) et non aux années contractuelles, lesquelles peuvent dépendre de circonstances particulières. C. Imputabilité de la résiliation de son contrat à M. Mexès 37. M. Mexès a unilatéralement résilié son contrat de joueur professionnel avec l’AJ Auxerre le 11 juin 2004, soit pendant la nouvelle période de stabilité. Il convient d’examiner si cette rupture unilatérale peut être justifiée par un accord des parties, de justes motifs ou une juste cause sportive au sens de l’article 21 al. 1 let. a Règlement 2001. 38. M. Mexès prétend qu’il existait un accord verbal complémentaire avec l’AJ Auxerre selon lequel M. Mexès devait quitter le club à la fin de la saison 2004. M. Mexès en veut pour preuve un certain nombre d’articles de presse faisant état de déclarations de M. Guy Roux, Directeur sportif et technique et entraîneur de l’AJ Auxerre. Entendu téléphoniquement à ce sujet en cours d’audience, M. Roux a contesté avoir fait ces déclarations à la presse et mis en doute la crédibilité des journaux en question. M. Piat, également entendu téléphoniquement en cours d’audience, a confirmé qu’il avait été évoqué par M. Hamel à l’audience du 8 juillet 2003 que M. Mexès partirait à la fin de la saison 2004, ce que M. Hamel a pour sa part contesté. La Formation considère que les éléments de preuve apportés par le Joueur ne sauraient apporter la preuve suffisante de l’existence d’un accord verbal. En effet, en l’absence de confirmation par voie de témoignages directs des propos contestés par les intéressés, les témoignages présentés ne peuvent constituer une preuve suffisante. En outre, la Formation relève que, même si M. Roux s’était exprimé comme cela a été rapporté, il n’est pas établi qu’il ait eu les pouvoirs nécessaires pour formellement engager le Club, ce qui aurait été requis pour que la position qu’il aurait ainsi exprimée puisse modifier un accord écrit passé au nom du Club. Quant au témoignage de M. Piat, il repose sur des souvenirs lointains et vagues et ne saurait à lui seul être convaincant. 39. Sur le plan des faits établis par l’instruction, la Formation considère qu’il n’est pas cohérent de soutenir que les parties aient à la fois signé un accord écrit explicite sur la question de la durée et passé par ailleurs un accord verbal d’une teneur incompatible sans juger nécessaire de modifier formellement l’accord alors signé. Il apparaît en effet contradictoire de signer ou de laisser subsister un accord prévoyant une prolongation de contrat jusqu’à la fin de la saison 2006 et insistant expressément sur un engagement irrévocable jusqu’à la fin de la saison 2004/05 si les parties s’étaient entendues sur le fait que ce même contrat pouvait être rompu dès le terme de la saison 2004. Si tel avait été le cas, les parties auraient nécessairement pris soin de formaliser une telle modification de leur accord. Compte tenu de ce qui précède, la Formation considère que M. Mexès n’a pas apporté la preuve de l’existence d’un accord verbal avec l’AJ Auxerre sur son départ à la fin de la saison 2004. Pour la Formation, l’argumentation de M. Mexès n’est pas compatible avec la disposition de l’accord d’extension prévoyant une prime spécifique en cas de départ après juin 2005; une telle disposition ferait peu de sens si l’AJ Auxerre avait d’ores et déjà convenu de laisser le Joueur partir à l’issue de la saison précédente. 40. Partant, la Formation ne saurait suivre l’argumentation de M. Mexès selon laquelle l’AJ Auxerre aurait violé le principe de l’exécution de bonne foi des conventions et commis une inexécution contractuelle en refusant de lui indiquer le montant de l’indemnité raisonnable de transfert qu’il souhaitait pouvoir toucher pour compenser les conséquences de la résiliation amiable du contrat, en faisant valoir des prétentions fantaisistes à cet égard et en refusant par la suite l’offre raisonnable qui lui a été faite à ce titre par l’AS Roma. La rupture du contrat de joueur professionnel par M. Mexès ne saurait par conséquent être imputée à l’AJ Auxerre. Au contraire, la décision de la Chambre doit être confirmée sur ce point, en ce que M. Mexès a unilatéralement rompu son contrat de travail sans juste motif et sans juste cause sportive. D. Quotité de la sanction sportive 41. Selon l’article 23 al. 1 let. a du Règlement 2001, des sanctions disciplinaires sportives pour rupture unilatérale de contrat sans juste motif ou sans juste cause sportive sont, sauf circonstances exceptionnelles, prononcées contre le joueur si la rupture de son contrat intervient à la fin de la première ou de la deuxième année du contrat. Dans un tel cas, la sanction est d’une durée effective de quatre mois de restriction sur son éligibilité à participer à des matchs officiels, et ce, dès le début de la nouvelle saison du championnat national du nouveau club. 42. Dans sa décision du 31 août 2004, la Chambre a considéré qu’en raison des circonstances exceptionnelles du cas d’espèce, M. Mexès devait se voir infliger une suspension de la compétition limitée à six semaines. 43. La FIFA a logiquement conclu au maintien de la sanction prononcée par la Chambre. 44. La seule partie qui a conclu à une aggravation de la sanction est l’AJ Auxerre. Or, sur ce point, la Formation estime que la conclusion de l’AJ Auxerre tendant à ce que la sanction sportive du Joueur soit fixée à quatre mois de suspension ne peut être reçue. En effet, si le Club est directement concerné par la question de savoir si la rupture contractuelle est fautive et si la période de stabilité est applicable dès lors que la résolution de ces questions affecte directement sa position juridique, la durée de la sanction touchant un joueur qui ne fait plus partie de son effectif n’a aucun effet le concernant. Partant, l’AJ Auxerre n’a aucun intérêt digne de protection (“Rechtschutzinteresse”) à faire valoir en relation avec la durée de la sanction. Il n’a dès lors pas qualité pour former une conclusion portant sur la quotité de la sanction et celle qu’il a formulée en l’occurrence doit être considérée comme irrecevable. 45. En l’absence d’une conclusion valablement formée tendant à l’aggravation de la sanction, la Formation qui est liée par les conclusions en vertu du principe “ne ultra petita”, ne saurait prendre une décision allant au-delà de celle de la Chambre. 46. La Formation relèvera en outre que cette décision ne semble de toute façon pas insoutenable. En effet, si le Règlement prévoit une sanction fixe, la référence à des circonstances exceptionnelles ouvre la porte à une certaine flexibilité, dont la Chambre a en l’occurrence fait usage. 47. Dans le cas d’espèce, la Formation partage l’avis de la Chambre en ce que la durée de la relation contractuelle entre l’AJ Auxerre et M. Mexès ainsi que les circonstances ayant amené à la résiliation de son contrat par le Joueur doivent être prises en considération à titre de circonstances exceptionnelles dans l’appréciation de la durée de la sanction. L’on rappelle à cet égard que M. Mexès a évolué pour l’AJ Auxerre pendant sept ans avant de mettre un terme à son contrat. En outre, et bien que M. Mexès n’aie pas su apporter le degré de preuve suffisant pour emporter la conviction de la Formation sur l’existence d’un accord verbal entre les parties sur le départ de M. Mexès à la fin de la saison 2004, la Formation considère que le refus persistant de collaboration de l’AJ Auxerre vis-à-vis d’un joueur de parfaite bonne foi doit être pris en compte dans l’appréciation de la durée de la sanction. Les grandes tensions engendrées par la procédure d’homologation que M. Mexès a dû intenter pour obtenir l’homologation des nouveaux accords doivent également être retenues comme circonstances atténuantes. E. Point de départ de la sanction 48. La Formation considère que la suspension de M. Mexès doit prendre effet et commencer à courir le jour de la notification du dispositif de la sentence arbitrale aux parties. 49. Cela se justifie compte tenu de l’impossibilité d’appliquer à la lettre l’article 23 al. 1 let. a in fine du Règlement concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (version 2001), puisque le championnat italien a débuté le 12 septembre 2004. La Formation relève que la durée de la sanction est fixée dans le Règlement concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (version 2001) en termes de mois, et non de nombre de matchs. Ainsi doit-on considérer que lorsque la sanction a dans un premier temps bénéficié d’un effet suspensif ayant rendu l’article 23 al. 1 let. a in fine du Règlement concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (version 2001) inapplicable à la lettre, la sanction doit prendre effet le jour de sa notification. De surcroît, la FIFA n’a pris aucune conclusion écrite ou orale tendant à ce que la sanction entre en vigueur à partir d’un autre moment. Enfin, le dispositif a été communiqué pendant le championnat, à savoir bien pendant la période d’activité du Joueur. En tout état de cause, au vu de l’article 34 du Règlement disciplinaire de la FIFA, la suspension n’aurait pu courir, ni pendant une trêve, ni pendant une période d’intersaisons. F. Responsabilité de l’AS Roma et de J.? 50. La question de la responsabilité de l’AS Roma et de J. pour incitation à la rupture du contrat qui liait Philippe Mexès à l’AJ Auxerre n’a pas été instruite lors de l’audience. 51. Compte tenu du résultat auquel elle aboutit, la Formation ne peut que confirmer la présomption de culpabilité retenue par la Chambre, tout en précisant que cette question devra être examinée au fond dans le cadre de la procédure actuellement pendante devant la FIFA. Le Tribunal Arbitral du Sport, statuant contradictoirement: 1. Dit que les appels formés par Philippe Mexès, AJ Auxerre et AS Roma à l’encontre de la décision du 31 août 2004 de la Chambre de règlement des litiges de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA sont recevables à la forme. 2. Rejette les conclusions prises par Philippe Mexès, AJ Auxerre et AS Roma à l’encontre de la décision de la Chambre de règlement des litiges de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA du 31 août 2004. 3. Confirme la décision de la Chambre de règlement des litiges de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA du 31 août 2004. (…)
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