TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2004-2005) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico – CAS arbitrale 2005/A/916 AS Roma c. Federation Internationale de Football Association (FIFA), Premio del 5 dicembre 2005 Istruzione: Mr. Olivier Carrard (Svizzera), Presidente; il signor Juan José Pinto (Spagna), Michele Bernasconi (Svizzera) Responsabilità Football club nella cessazione ingiustificata del contratto di lavoro come un professionista dimensioni Sanzione Lotto giocatore sport delle circostanze eccezionali penalità
TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2004-2005) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico -
CAS arbitrale 2005/A/916 AS Roma c. Federation Internationale de Football Association (FIFA), Premio del 5 dicembre 2005
Istruzione: Mr. Olivier Carrard (Svizzera), Presidente; il signor Juan José Pinto (Spagna), Michele Bernasconi (Svizzera)
Responsabilità Football club nella cessazione ingiustificata del contratto di lavoro come un professionista dimensioni Sanzione Lotto giocatore sport delle circostanze eccezionali penalità 1. L'articolo 23 cpv. 2 lett. c del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori, nella sua versione del 2001, stabilisce una presunzione legale di indurre la rottura del contratto contro il club acquirente che desidera registrare un giocatore che ha rottura unilaterale del contratto durante il periodi protette definite dalla normativa. Tuttavia, secondo il diritto svizzero, presunzioni legali parzialmente l'effetto di invertire l'onere della prova, solo il fatto-premise di essere provato dal ricorrente, l'onere della prova del fatto (o legge) sono stati riportati presunta il convenuto, che deve quindi provare a dimostrare il contrario. Il fatto-premise, cioè la rescissione unilaterale del contratto senza giusta causa da parte del giocatore, è stato istituito dalla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ed è stato quindi per il club acquirente per dimostrare di non aver incoraggiato la detto giocatore di rottura. 2. Quando un club è stato ritenuto responsabile per incitare un giocatore a rompere il suo contratto durante il periodo protetto, l'articolo 23 del Regolamento prevede una registrazione fissa penale che vieta di nuovi operatori nazionali e internazionali nel corso di due transfer consecutivo. Tuttavia, secondo la sistematica della legge che per la valutazione della durata della sanzione, "circostanze eccezionali" può rivolgersi al club come giocatore, ma l'attenuazione della pena prevista per tale "circostanze eccezionali" deve essere l'eccezione.
Questo premio riguarda esclusivamente la questione della possibile responsabilità del Club AS Roma per indurre la rottura del contratto tra il giocatore Philippe Mexes al club di AJ Auxerre. Nella sentenza del 11 marzo 2005 (2004/A/708/709/713 CAS), CAS ha dichiarato la questione della rottura unilaterale del contratto senza giusta causa o giusta causa sportiva senza per Philippe Mexes. Sulla questione del risarcimento per violazione di contratto, il CAS ha trattato in un premio separato fatto 5 dic 2005 anche (TAS e TAS 2005/A/902
2005/A/903). Pertanto, la discussione di questioni rilevanti sarà limitata alla determinazione del potenziale responsabilità per l'AS Roma nella incentivo a rompere il contratto con Philippe Mexes. Il 10 maggio 1998, Philippe Mexes ha firmato il suo primo contratto con la speranza lettore AJ Auxerre per un periodo di cinque stagioni. Il 20 giugno 2000, ha firmato un contratto da professionista con il Club per un periodo di cinque anni che scade a fine della stagione 2004-2005. Il giocatore e il club ha fissato 15 dicembre 2002 un memorandum d'intesa per includere l'estensione del contratto per una stagione supplementare, rinviando la scadenza del 30 giugno 2006. L'accordo prevedeva inoltre per il miglioramento delle condizioni salariali di Philippe Mexes, il pagamento di un bonus speciale lorda pari a [...] sviluppa nel tempo e l'impegno del Club a pagare un premio di mutazione sul trasferimento. 16 DICEMBRE 2002, Philippe Mexes e AJ Auxerre rappresentata dal suo Presidente, Jean-Claude Hamel, ha istituito un secondo documento intitolato "Accordo". Un contenuto di esso, l'impegno del giocatore di onorare il suo contratto irrevocabile fino al termine della stagione 2004-2005, almeno. Le parti hanno convenuto inoltre che, in caso di risoluzione anticipata del consenso dopo la stagione 2004-2005, il giocatore potrebbe beneficiare di set partecipazione pari all'8% della quota di trasferimento a carico del Club dell'acquirente. È stato dichiarato che questo impegno sarebbe nullo al momento del trasferimento del giocatore prima della fine della stagione 2004-2005 dello sport, decisione unilaterale del club. I mesi successivi alla firma di questi accordi, Philippe Mexes ha parlato ripetutamente di Jean-Claude Hamel per ottenere informazioni sulla tassa di trasferimento richiesto dal Club in caso di rilascio del giocatore prima della scadenza contratto (lettera del 28 novembre 2003, lettera del 26 aprile 2004, lettera di Mr. Dupont del 3 giugno 2004). Il Club non ha mai preso una posizione su questo tema, semplicemente rispondendo al giocatore era sotto contratto fino al 30 giugno 2006 (lettera del 18 dicembre 2003, lettera del 5 maggio 2004, lettera del 3 giugno 2004). 25 maggio 2004, Franco Baldini, direttore sportivo della AS Roma, ha inviato un fax a Jean-Claude Hamel per informarlo degli interessi nel club AS Roma giocatore Philippe Mexes e la sua intenzione di avviare discussioni, da un lato, con il giocatore e, dall'altro, con AJ Auxerre. 26 maggio 2004, Jean-Claude Hamel notato che il contatto era stato stabilito con Philippe Mexes. Allo stesso tempo, Franco Baldini ha detto che la Roma aveva il solo scopo di stabilire un contatto con il giocatore ha detto, ma non aveva ancora fatto. Con fax del 4 giugno 2004, Franco Baldini, a nome della AS Roma, ha fatto una proposta di AJ Auxerre 4,5 milioni di euro per il trasferimento di Philippe Mexes AS Roma. Il 7 giugno 2004, Jean-Claude Hamel accusato ricevuta della offerta da club italiano nei seguenti termini: "E 'chiaro che la AS Roma è interessata a reclutare un giocatore che è sotto contratto con il club fino al nel 2006 "e ha proposto un incontro tra i leader dei due club.
9 Giugno 2004, Franco Baldini ha confermato AJ Auxerre la sua presenza alla riunione presso il Sofitel Roissy Airport e ha ribadito l'offerta del Club di EUR 4,5 milioni specificando che l'importo s 'indennità di formazione destinato inclusa. I funzionari di entrambi i club, signori
Hamel Baldini e poi incontrato 10 giu 2004 per negoziare l'ammontare delle indennità di trasferimento, ma non ha raggiunto un accordo. Con lettera datata 11 giugno 2004, Philippe Mexes, pregiudichi l'AJ Auxerre per non aver accettato la proposta di AS Roma per il suo trasferimento e non di comunicare l'importo della compensazione dovrebbe essere richiesto a come tale, ha comunicato Jean-Claude Hamel che egli considerava suo contratto di lavoro era stata infranta. Egli ha inoltre indicato la sua intenzione di presentare le loro osservazioni per la determinazione delle conseguenze del "fallimento" nel suo contratto, secondo lui causato da AJ Auxerre. Lo stesso giorno, il giocatore è entrato alla Casa di risoluzione delle controversie (CRL) dalla FIFA in tal senso. Il giorno successivo, 12 giugno 2004, Philippe Mexes e AS Roma hanno firmato un contratto da professionista per quattro stagioni sportive, sia dal 2004/2005 fino alla stagione 2007/2008. Il contratto prevede uno stipendio più di quattro anni, è pari a [...] il primo anno, pari a [...] il secondo anno, pari a [...] il terzo anno e pari a [...] il quarto anno. Il 16 giugno 2004, Jean-Claude Hamel inviato un fax a Franco Baldini, lo informava che era ancora in attesa di notizie dal club romano, lo ha dimostrato, al termine della riunione del 10 giugno 2004, doveva consultare la scheda e ricordare AJ Auxerre Sabato 12 Giugno, 2004. 21 giugno 2004, Jean-Claude Hamel ha risposto alla lettera del contratto di Philippe Mexes risoluzione del 11 giugno 2004 e gli disse che la firma del contratto da professionista con AS Roma, appreso attraverso la stampa, è stato a gravi violazioni normative esistenti e una violazione degli impegni contrattuali. AJ Auxerre Philippe Mexes ha chiesto di riprendere gli allenamenti immediatamente. 1 luglio 2004, AJ Auxerre ha rinnovato la sua richiesta, esigendo l'immediato ritorno del giocatore. 8 lug 2004, AJ Auxerre ha chiesto la sua Federazione di portare la controversia dinanzi agli organi competenti della FIFA in modo che possa escludere dall'applicazione delle norme in materia di status e trasferimento dei giocatori. È stata sottoposta la controversia, il LRC governato 31 Agosto 2004 in cui ha ammesso che il giocatore aveva violato unilateralmente il suo contratto di lavoro con AJ Auxerre senza giusta causa e il periodo di stabilità ai sensi dei regolamenti della FIFA . Ciò ha portato alla CRL rottura ingiustificata qualsiasi disciplinare nei confronti di Philippe Mexes, vale a dire la sospensione del giocatore limitato a sei settimane dopo la ripresa del Campionato Italiano, o dal 12 settembre 2004, per riflettere circostanze eccezionali del caso.
Su ricorso di Philippe Mexes della AS Roma e del 3 settembre 2004, chiedendo l'annullamento della sanzione nei confronti del giocatore, il CAS ha confermato la decisione della Fifa del 31 agosto 2004 nella sua decisione 11 marzo 2005 (TAS 2004/A/708/709/713). Anche se non è stato affrontato in questa occasione sul tema della responsabilità per AS Roma per indurre la violazione del contratto, tuttavia, ha convalidato la presunzione di colpevolezza utilizzato dal CRL, affermando che: "Data la portare lei è successo, la formazione non può che confermare la presunzione di colpevolezza tenuto dalla Camera, ma ha detto che la questione dovrebbe essere considerata per i suoi meriti come parte del procedimento attualmente pendente
prima della FIFA "(presumibilmente 85, pagina 19, frase 2004/A/708/709/713 TAS). In considerazione della concessione e, a norma dell'articolo 4 della decisione del CRL del 31 agosto 2004, AJ Auxerre è stato invitato a presentare agli strumenti finanziari della FIFA contro il giocatore per violazione del contratto. Inoltre, l'AJ Auxerre prese il CRL stesso una denuncia contro AS Roma sulla questione di indurre una violazione del contratto. Con decisione del 13 maggio 2005, notificata del 9 giugno 2005, il CRL ha condannato il giocatore Philippe Mexes al pagamento della somma di euro [...] a AJ Auxerre, ai sensi dell'articolo 22 del Regolamento sullo status e sul il trasferimento dei giocatori, come modificata nel 2001 (il "Regolamento"). 17 giugno 2005, ciascuna parte ha fatto appello tale decisione al CAS. In una decisione del 23 giugno 2005, notificata alle parti il 30 giugno 2005, il CRL, in risposta alla questione della responsabilità per l'AS Roma in violazione di Philippe Mexes a AJ Auxerre, ha mantenuto la responsabilità Club italiano, dicendo che aveva incoraggiato il giocatore a rompere il suo contratto con la sua ex squadra. La LRC considerato in particolare che il brevissimo periodo di tempo tra la lettera di annuncio per violazione del contratto inviato da Philippe Mexes a AJ Auxerre, 11 giugno 2004, firmando il suo nuovo contratto per un periodo di quattro anni consecutive con AS Roma, 12 giugno 2004, ha mostrato che il giocatore era in trattative con l'AS Roma per un lungo periodo e che la firma del contratto era solo la realizzazione di un accordo già trovato da tempo tra il giocatore e proprietario del club. Inoltre, il CRL, sulla base del fascicolo, ha detto che la Roma aveva mostrato un interesse per il giocatore per un certo tempo prima di firmare il contratto, in modo che la ricorrente era pienamente consapevole vincoli contrattuali che uniscono Philippe Mexes a AJ Auxerre per altri due anni. A sostegno di quanto precede, la LRC scoperto che AS Roma non si è limitato a incoraggiare Philippe Mexes a disporre del suo contratto di lavoro con AJ Auxerre, ma aveva anche giocato un ruolo nella violazione del contratto stesso avendo causato. Il laboratorio ha anche insistito sul fatto che la AS Roma Club era a conoscenza di livello internazionale e la regolamentazione delle conseguenze previste per violazione di contratto, quindi era consapevole delle sanzioni sportive che s ' esibita dal incoraggiando il giocatore a rompere il contratto. Sulla base di queste considerazioni, il CRL è stato rilasciato uno sport disciplinari nei confronti del Club Italiano ai sensi dell'articolo 23 cpv. 2 lett. Regolamento ha, vale a dire un divieto di registrazione di nuovi giocatori nazionali o internazionali fino alla fine del periodo di trasferimento successivo alla notifica della sua decisione. Per quanto riguarda la parte della pena, la LRC scoperto che era ingiustificato a favore del Club "circostanze eccezionali" concesso a Philippe Mexes (CAS 2004/A/708/709/713). 4 luglio 2005, AS Roma Club ha inviato un ricorso al CAS contro la decisione del CRL del 23 giugno 2005.
Una richiesta di effetto sospensivo è stata contenuta nel ricorso, sostenendo il Club l'esistenza di un danno irreparabile nel caso in cui la sanzione avrebbe continuato finché il diritto statuito nel merito. Invitato dalla formazione per determinare su tale richiesta, la FIFA ha presentato osservazioni il 18 luglio 2005. Ha concluso respingendo la domanda di AS Roma, affermando in sostanza che non ha impedito ai giocatori di club di trasferimento attualmente sotto contratto con altri club, ma solo il divieto di reclutare nuovi giocatori. Del 25 luglio 2005, il presidente della Camera d'appello del CAS ha emesso un ordinanza di rigetto della domanda di effetto sospensivo della AS Roma, tra l'altro, che il rinvio di tale sanzione potrebbe consentire il Club sanzionato costruire la sua squadra, al fine di far fronte a un divieto di futuro possibile per l'assunzione. 2 agosto 2005, intervistato ha presentato una nuova richiesta di effetto sospensivo prima della CAS compiuti nel frattempo, citando in particolare una serie di sviluppi. 5 Agosto 2005, la FIFA ha presentato osservazioni sulla nuova richiesta di effetto sospensivo della AS Roma e l'ho trovato inammissibile, l'alternativa al suo rifiuto. Dopo un richiamo chiaro che la formazione non funzionava come una corte d'appello contro gli ordini di effetto sospensivo da parte del Presidente della Camera d'appello del CAS e che quindi non aveva alcun potere in quanto tale Riformatorio, la formazione che è dichiarato competente a esaminare la nuova richiesta di effetto sospensivo a causa degli sviluppi in quanto l'ordine originale. 8 Agosto 2005, il Presidente del Collegio ha comunicato la sua fine alle parti informandole che l'effetto sospensivo richiesta dalla AS Roma è stata concessa e che le motivazione dell 'ordinanza sarebbe seguita. Con ordinanza del 23 agosto 2005, il CAS, recitazione e fotocamera attraverso azioni urgenti, concesso effetto sospensivo sulla decisione della FIFA il 23 giugno 2005. A sostegno della sua decisione, il CAS ha rilevato che, sulla base di sviluppi avanzati della nuova query, AS Roma è stata plausibilmente il danno potrebbe essere irreparabile che potrebbe causare l'immediata di assenso alla CRL. La formazione ha stimato che gli interessi delle parti sono stati tutelati da una sospensione del divieto di assunzione durante i periodi di trasferimento fino a essere giudicato nel merito. La formazione si è svolta il 7 ottobre 2005, quando ha tenuto audizioni con i rappresentanti di entrambe le parti.
DESTRA
La giurisdizione del CAS
1. Ai sensi dell'articolo R.47 Codice di Arbitrato per lo Sport (il Codice), un ricorso contro una decisione di una federazione, associazione o altra organizzazione sportiva può essere depositata presso l'CAS se gli statuti o regolamenti di organizzazione sportiva disponga o che le parti hanno concluso un accordo specifico di arbitrato e nella misura in cui il ricorrente
ha esaurito i rimedi prima della chiamata che essa ha diritto dallo statuto o regolamenti di tale organizzazione sport. 2. In questo caso, il regolamento della FIFA fornisce il modo di fare appello alla CAS all'articolo 60 cpv. 1 del suo statuto in base al quale: "Il CAS ha competenza esclusiva per trattare i ricorsi contro qualsiasi decisione o azione disciplinare definitiva presa da qualsiasi autorità giurisdizionale della FIFA, una confederazione, un membro o un League. Il ricorso deve essere depositato presso CAS entro dieci giorni dalla notifica della decisione. " 3. In questo caso, il ricorso del 4 luglio 2005 Come Roma è contro la decisione del CRL della FIFA il 23 giugno 2005, che istituisce uno sport disciplinari nei confronti del Club Italiano sulla base di L'articolo 23 cpv. 2 lett. ai regolamenti o il divieto di registrazione di nuovi attori nazionali e internazionali alla scadenza del periodo di trasferimento successivo alla notifica della sua decisione. 4. La FIFA ha stabilito CRL qualità di autorità giudiziaria di ultima istanza in modo che il ricorso è ricevibile CAS. Inoltre, le parti hanno sottoscritto l'ordine procedurale del 29 settembre 2005, ammettendo e presenta incondizionatamente al CAS per giudicare il ricorso contro la decisione del CRL del 23 giugno 2005. Di conseguenza, ai sensi dell'articolo R.47 codice e all'articolo 60 dello statuto della FIFA, note di formazione che il CAS ha giurisdizione sulla presente controversia. Sulla ricevibilità del ricorso 5. L'articolo 60 al. Uno degli statuti della FIFA prevede che il ricorso deve essere presentato con CAS entro dieci giorni dalla notifica della decisione. 6. La decisione aziendale è stata notificata dal CRL della FIFA al ricorrente a mezzo fax del 30 giugno 2005, in modo che l'appello di AS Roma 4 luglio 2005 sono ricevibili in forma, essendo stata depositata in tempo utile. 7. Inoltre, il ricorso soddisfa i requisiti di forma prescritti dagli articoli R.48 e R.51 del Codice. 8. Pertanto, il ricorso sia stato accolto.
La legge applicabile 9. Ai sensi dell'articolo R.58 Codice: "La formazione agisce in conformità alle normative vigenti e alle norme di legge scelta dalle parti o, se non la scelta in base alla legge del paese in cui il corpo federazione, associazione o altro atleta che ha preso la decisione impugnata è domiciliato o secondo le norme di diritto che considera la formazione l'applicazione appropriata. In quest'ultimo caso, la decisione della formazione deve essere motivato. " 10. Qui, oltre agli statuti della FIFA, il regolamento è regolamento applicabili per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori, edizione 2001, ei suoi regolamenti. Le parti hanno espressamente convenuto di sottoporre la controversia alla normativa, rendendole entrambe si riferiscono nelle loro osservazioni al regolamento nella sua versione 2001. 11. I nuovi regolamenti per lo Status ed il trasferimento dei giocatori è entrato in vigore il 1 ° luglio 2005 non è applicabile, fornisce nelle sue disposizioni transitorie, in particolare la sezione 26 para. 1: "Tutti i casi sottoposti alla FIFA prima dell'entrata in vigore del presente regolamento sono disciplinate dalla precedente versione del presente regolamento". 12. Inoltre, la FIFA ha sede a Zurigo, il diritto svizzero come suppletive in una controversia ai sensi dell'articolo R.58 codice. 13. Questa procedura è inoltre disciplinata dagli articoli R.47 Codice ss. Fondamentalmente A. La responsabilità per l'AS Roma nella cessazione ingiustificata del contratto da Mexes a Mr AJ Auxerre 14. Come affermato nel preambolo, il contenzioso è limitata alla determinazione della potenziale responsabilità del chiamante club in violazione del contratto da parte del giocatore contro l'Auxerre ed opportune azioni disciplinari nei confronti sostenuti, essendo osservato che la responsabilità il giocatore è stato selezionato dal CAS in una precedente decisione (TAS 2004/A/708/709/713). 15. Afferma di formazione che ha pieno potere di rivedere, in quanto possono liberamente esaminare i fatti e la legge ai sensi dell'articolo R.57 del Codice di arbitrato. Quindi, non si considera strettamente vincolato dalla presunzione di colpevolezza accettata dal CAS con l'assegnazione del 11 marzo 2005 (TAS 2004/A/708/709/713). 16. Per questi ultimi e il contenuto dell'articolo 23 para. 2 del Regolamento, una sanzione sportiva è imposto solo "nel caso di una violazione del contratto da parte del club o se il club promuove una violazione del contratto".
17. Il CRL ha considerato nella sua decisione del 23 giugno 2005 Come Roma non era stata limitata solo per ottenere Mexes MR per rompere il suo contratto con AJ Auxerre, ma lei aveva causato la rottura in modo che la sua responsabilità è stato istituito. 18. Formazione d'accordo. 19. Contrariamente a quanto affermato dalla AS Roma, i colloqui tra il club romano e giocatore non sono stati identificati come una mancanza di essa, ma come fondamentale per stabilire che la violazione del contratto con il AJ Auxerre 11 giugno 2004 è stata dettata dalla firma del contratto quadriennale raggiunta dopo meno di un giorno. In altre parole, il giocatore non avrebbe risolto il suo contratto se non fosse raggiunto un accordo con la AS Roma con cui era in discussione per più di 17 giorni, secondo le osservazioni fatte dal club ricorrente stesso. 20. Si ricorda che il giocatore godeva di una situazione relativamente confortevole per AJ Auxerre sia atleticamente e finanziariamente. Infatti, il sig Mexes stava giocando molte partite con il suo primo club e aveva negoziato un aumento di stipendio di due anni fa e il pagamento di un premio per l'estensione del suo contratto. 21. In questo contesto e tenuto conto delle realtà del calcio mondiale, ritiene che la formazione non è plausibile che un giocatore della qualità del sig Mexes accetta di correre il rischio di rompere il suo contratto prima che l'assicurazione essere coinvolti nel club acquirente. 22. La cronologia degli eventi, la lettera è di violazione del contratto dal sig Mexes Venerdì 11 giugno 2004 e il contratto è stato firmato 12 Giugno 2004 lo conferma. 23. Inoltre, secondo le dichiarazioni della signora Mazzolini, CFO di AS Roma, ascoltati in udienza processo, che il giocatore è stato assistito dal suo Consiglio, il signor Smith e il suo agente, Jouanneaux signor, questa Quest'ultimo essendo presente durante le discussioni svoltesi dal 10 al 12 Giugno 2004 a Roma. 24. Violazione del contratto dal sig Mexes sembra piuttosto che si sono verificati per scopi strategici, al fine di costruire un argomento per attenuare la responsabilità del club italiano. 25. Inoltre, per quanto riguarda la censura della ricorrente avverso la decisione impugnata per la formazione "errore sulla data di negoziazione", sottolinea che la questione se la ricorrente primo approccio il club che impiega o lettore, o entrambi contemporaneamente può essere lasciata aperta, non le sanzioni sono state imposte sulla AS Roma dal CRL, sulla base dell'articolo 13 del Regolamento dei regolamenti. 26. AS Roma non può essere seguito nel suo ragionamento, quando afferma che credeva il sig Mexes aveva il diritto di recedere dal contratto e quindi era libero di firmare 12 giugno 2004.
AS Roma e Auxerre hanno negoziato per quasi tre settimane prima della AJ Auxerre non si confronta con la violazione del contratto da parte del giocatore. 28. I due club si sono scambiati diverse lettere e hanno anche incontrato 10 Giugno, 2004, in modo che il club italiano sapeva la restante durata del contratto tra il giocatore con AJ Auxerre. Non poteva ignorarlo dato il fatto che, per precauzione, il signor Hamel aveva espressamente dichiarato nel suo fax datato 7 giugno 2004: "E 'chiaro che la Roma è interessata a reclutare un giocatore che è sotto contratto con il club fino al 2006. " 29. Quindi, sapendo che l'AS Roma ha fatto un'offerta a AJ Auxerre di EUR 4.500.000 4 giugno 2004. 30. Il Club Italiano, inoltre, non nega che al momento della sua offerta di AJ Auxerre, il giocatore era ancora sotto contratto. Per suggerire altrimenti non avrebbe senso, perché l'AS Roma non si preoccupa di negoziare con AJ Auxerre se il giocatore era libero. 31. AS Roma, che è un club di fama internazionale e che non è il suo primo trasferimento dei giocatori, non è credibile quando dice che solo due giorni dopo l'incontro con Mr. Hamel il 10 giugno 2004 aeroporto di Roissy per negoziare il trasferimento del giocatore, pensava che il giocatore non era più sotto contratto. 32. Anche allora, la responsabilità di AS Roma non sarebbe ridotto perché non avendo la precauzione di chiamare i rappresentanti di Auxerre per assicurare che il giocatore non era più sotto contratto prima di firmare, il ricorrente è stato negligente e ha accettato di esporsi alle sanzioni previste nei regolamenti in materia di status e trasferimento dei calciatori. 33. L'evidenza mostra che la AS Roma ha fatto un calcolo del rischio, accettando le eventuali penali. 34. A sostegno di quanto precede, è chiaro che la ricorrente ha spinto il giocatore a rompere il suo contratto con AJ Auxerre. 35. Secondo l'articolo 23 cpv. 2 lett. Regolamento c: "Un club che desiderano registrare un giocatore che ha rottura unilaterale del contratto durante il" periodo protetto ", come definito nella sezione 21,1 si presumono di aver indotto una violazione del contratto". 36. I regolamenti stabiliscono anche una presunzione legale o di incitamento a rompere il contratto. 37. Il chiamante crede erroneamente che il diritto svizzero, applicabile in una suppletive ai sensi dell'articolo R.58 del Codice, in particolare l'articolo 8 CC, vietato mettere l'onere della prova a carico di AS Roma.
38. Tuttavia, secondo il diritto svizzero, quando vi è una presunzione legale, appartiene a chi non è per il beneficio della presunzione di dimostrare il contrario del fatto presunto, solo il fatto-premise da dimostrare da parte del destinatario della presunzione. Secondo la dottrina:
"Presunzioni legali sono in parte un effetto di invertire l'onere della prova solo il fatto-premise deve essere dimostrata dal ricorrente, l'onere della prova del fatto (o legge) sono stati riportati sostenuto l'imputato, che devono poi tentare di dimostrare il contrario. A prova contraria di essere un caso in capo, deve raggiungere lo standard di prova richiesto per questo tipo di prove e quindi convincere il giudice della esistenza del fatto (o legge) asserito. Non è sufficiente a sollevare dubbi nella mente del giudice "a. 39. In questo caso, il fatto-premise, o la rescissione unilaterale del contratto senza giusta causa da parte del giocatore, è stato istituito dalla resistente. 40. Pertanto, il CRL ha giustamente ritenuto che apparteneva a AS Roma per dimostrare che non aveva incoraggiato Mr. Mexes a rompere il suo contratto con AJ Auxerre. 41. La formazione ha già stabilito in precedenza che le argomentazioni fatte chiamando il club non ha permesso di superare la presunzione. 42. AS Roma assume il rischio di mancanza di prove, mentre era in carica. 43. Pertanto, la decisione del CRL del 23 giugno 2005 è confermato il principio della responsabilità del chiamante club, che ha evidentemente indotto il sig Mexes a rompere il suo contratto senza giusta causa con AJ Auxerre, allora che fu legato per altri due anni. B. 44 sanzioni. Il laboratorio ha condannato il club italiano alle sanzioni sportive ai sensi dell'articolo 23 cpv. 2 lett. al Regolamento. In base a tale disposizione: "Se la violazione si verifica alla fine del primo o secondo anno del contratto, la sanzione sarà il divieto di registrazione di nuovi giocatori nazionali o internazionali, alla scadenza del secondo periodo dopo il trasferimento la data in cui la rottura è divenuta definitiva. In ogni caso, nessuna restrizione per la rottura unilaterale del contratto non potrà superare un periodo di 12 mesi dopo la violazione o incoraggiamento alla violazione. " 45. Il CRL ha quindi ritenuto che la violazione era avvenuta durante il periodo protetto di cui all'articolo 23 cpv. 2 lett. al Regolamento.
46. AS Roma critica la CRL di aver ammesso che era irrilevante che la violazione era avvenuta durante o fuori di un periodo protetto, considerando che la
1 Hohl F., Procedura Civile, Volume II [rect: Volume I], Bern 2002 [rect: 2001], p. 228.
periodo protetto ha una influenza decisiva sulle sanzioni, in riferimento all'articolo 23 cpv. 2 lett. b del Regolamento. 47. A sostegno delle sue asserzioni, il chiamante del club ha ricordato un passo del premio CAS dell'11 marzo 2005, in cui la formazione aveva indicato che era difficile fare una chiara valutazione della legittimità o illegittimità di iniziare un nuovo periodo di stabilità per la firma di questi accordi (CAS 2004/A/708/709/713, cpv. pag 61., 15). La ricorrente non riesce tuttavia a indicare che il CAS ha concluso che la firma del contratto di estendere la durata del contratto nel dicembre 2002 aveva portato consigliabile eseguire un nuovo periodo di stabilità per il sig Mexes (SAD 2004 / A / 708/709/713, cpv. pag 63. e 15 cpv. p 67. 16). 48. Questa domanda è già stato deciso dal CAS in modo permanente in modo che l'applicazione dell'articolo 23 cpv. 2 lett. Regolamenti b invocate da AS Roma deve essere respinto. 49. Deve essere vero anche di conclusioni concernenti la ricorrente convinzione di un'alternativa fine. 50. Infatti, ai sensi dell'articolo 23 capoverso 2 lettera. c del Regolamento, la multa fa parte delle sanzioni sportive che possono imporre commissione disciplinare della FIFA. Non è quindi un'alternativa alla pena di cui all'articolo 23 cpv. 2 lett. ha l'ordine, ma una sanzione supplementare. 51. AS Roma quindi procedere ad una cattiva interpretazione del Regolamento. C. Percentuale della pena di 52. Quanto sopra si evince che la LRC aveva regolarmente rilasciato un disciplinare sulla base dell'articolo 23 cpv. 2 lett. del Regolamento, tale disposizione a titolo di penale il divieto di registrazione di nuovi giocatori per due periodi di trasferimento nazionali o internazionali. 53. Il regolamento prevede una sanzione fissata per due periodi consecutivi di trasferimento, con l'obiettivo di scoraggiare i club per ottenere il trasferimento di giocatori con la forza incoraggiandoli a rompere il loro contratto, al fine di preservare il principio della stabilità contrattuale . 54. Quando un club è stato ritenuto responsabile di aver istigato il giocatore a rompere il suo contratto durante il periodo protetto, e la regola è il divieto di registrazione di nuovi operatori nazionali e internazionali per due periodi consecutivi. 55. Articolo 23 del Regolamento, nella sua lingua introduttiva precedenti paragrafi 1 e 2, recita: "le sanzioni disciplinari per violazione unilaterale del contratto senza giusta causa o giusta causa sportiva deve essere imposta se non in circostanze eccezionali".
56. Risulta dagli sistematica della legge che tali circostanze eccezionali può valere sia per il giocatore al club. 57. Per quanto riguarda la valutazione della durata della pena per "circostanze eccezionali" ai sensi dell'articolo 23 del Regolamento, il problema è stato discusso e deciso dal CAS nella sua decisione 11 marzo 2005 nella quale ammesso che se le regole di una penale fissa, il riferimento a circostanze eccezionali aperto la porta alla flessibilità. 58. Va notato che la nozione di "circostanze eccezionali" è stata completamente abolita dal nuovo regolamento, il divieto di registrare i giocatori per due periodi di tesseramento sono ormai la regola assoluta (art. 17 cpv. 4 del Regolamento per lo Status e il trasferimento di giocatori, edizione 2005). 59. Ciò premesso, la mitigazione della pena per "circostanze eccezionali" deve essere l'eccezione, il divieto di registrare i giocatori per due periodi di registrazione, il principio. Questi due periodi successivi sono però al massimo. 60. AS Roma sostiene nelle sue memorie che la sanzione inflitta era sproporzionata e accusa la RDC di non aver messo il beneficio di circostanze eccezionali ai sensi dell'articolo 23 del regolamento, che sono stati attribuiti a M Mexes. nella decisione del CRL del 31 agosto 2004, questa decisione è stata affermata dal CAS nella sua decisione del 11 marzo 2005. 61. Era stato incluso in quanto tali circostanze eccezionali, la durata del rapporto contrattuale tra il sig Mexes e AJ Auxerre (7 anni), l'età in cui il giocatore era arrivato al club (15 anni), il buon rapporto tra il giocatore e AJ Auxerre e le circostanze che porta alla risoluzione del contratto. 62. Nella decisione oggetto del ricorso, la LRC ha deciso che non era giustificato concedere una riduzione della sanzione del club sulla base di queste "circostanze eccezionali", che riguardano soltanto la relazione che lega M . Mexes a Auxerre. 63. Training conferma questi risultati, le circostanze sopra descritte non implica in alcun modo per il club romano. 64. AS Roma, inoltre, non mostrare come queste circostanze eccezionali dovrebbero essere applicabile, ma si limita a richiamare alcune regole del Codice penale svizzero relativo alla iniziativa. 65. Su questa base, la ricorrente ha affermato che come un istigatore, il club può essere punito più severamente il giocatore.
66. Questo ragionamento non può essere seguito a causa del fatto che circostanze eccezionali possono applicarsi indipendentemente al paragrafo 1 e / o del paragrafo 2 dell'articolo 23 del Regolamento. 67. L'applicazione di circostanze eccezionali specifiche per il giocatore ha quindi alcun effetto per l'esame delle stesse domande circa la squadra che ha portato alla violazione del contratto. 68. Per quanto superfluo, anche se hanno seguito la distinzione tra AS Roma la sua capacità di "istigatore" e Mexes Mr. come "colpevole" sulla base di un riavvicinamento con la L'articolo 24 del Codice penale svizzero, il risultato non sarebbe diverso. Infatti, l'articolo 26 del codice penale svizzero prevede che: "Le relazioni, qualità personali e circostanze particolari il cui effetto è quello di incrementare, ridurre o escludere la pena, questo avrà effetto solo in relazione alla preoccupazione trasgressore, istigatore o loro ". 69. Di conseguenza, data questa disposizione, l'AS Roma non può contare su proprio conto le circostanze eccezionali specifiche per il giocatore e il suo rapporto con la sua ex squadra. 70. Tuttavia, nonostante il principio riaffermato la rigida applicazione della sanzione di cui all'articolo 23 cpv. 2 lett. Regolamento ha, Formazione ritiene che AS Roma gode di circostanze eccezionali che sono specifici, in questo caso. 71. Infatti, il club ricorrente ha ricevuto 30 Giugno 2005 decisione del CRL FIFA gli proibiva di registrare i giocatori, vale a dire il giorno prima dell'apertura del mercato estivo. 72. Il dispositivo della decisione, a condizione che il divieto di registrazione per due periodi consecutivi comincia a decorrere dalla notifica della decisione. 73. Come discusso nella parte di fatto, la ricorrente ha presentato una prima richiesta di effetto sospensivo, contenuta nel suo appello del 4 luglio 2004, il presidente della Camera d'appello del CAS, che è stata respinta con ordinanza del 25 luglio 2005, tre settimane più tardi. 74. Del 2 agosto 2005, ricorrente ha presentato una nuova richiesta di effetto sospensivo prima della CAS citando in particolare una serie di sviluppi. 8 Agosto 2005, il CAS ha fatto un ordine nel quale ha concesso l'effetto sospensivo richiesta dalla AS Roma a causa di tali sviluppi. 75. Sapendo che il trasferimento d'estate si svolge in Europa dal 1 ° luglio al 31 agosto, la notifica della decisione dalla FIFA prima dell'inizio del periodo di trasferimento ha portato alla corsa verso la sanzione concessione l'effetto sospensivo 8 agosto 2005.
76. Sarebbe ingiusto non considerare questo periodo il club romano era in grado di registrare i nuovi giocatori, anche se il periodo che va dal 8 Agosto 2005
31 Agosto 2005 potrebbe avere un "guaritore" riducendo così i rischi di questa prima fase del divieto. 77. Infatti, se il club può chiamare, dopo l'abolizione temporanea della sanzione 8 Agosto 2005, sarà attiva nel mercato del trasferimento nelle ultime tre settimane di agosto e di completare la registrazione dei giocatori, ha tutto Parimenti, è stato penalizzato, i giocatori ambiti dai grandi club di solito sono avvicinato fin dall'inizio del periodo di rimozione. 78. AS Roma ha in qualche modo disturbato in questo periodo di trasferimento parziale che costituiscono una forma di punizione. 79. Si tratta di circostanze eccezionali che la formazione deve tener conto nella determinazione della sanzione. 80. Considerato che le norme prevedono un massimo di due consecutive trasferimento, la manutenzione della porzione della sanzione inflitta dal CRL avrebbe l'effetto di sottoporre AS Roma una pena al di là del massimo consentito dalla legge, il club ha già subito cinque settimane di divieto di registrazione di giocatori durante il periodo 1o luglio 2005 all'8 agosto 2005. 81. Formazione e ritiene che sia giustificato limitare il divieto di registrazione di nuovi giocatori al trasferimento nazionale o internazionale di un intero periodo, o durante la prossima stagione dopo la notifica della decisione. 82. Formazione sottolinea che non intende procedere con spaccature all'interno dei periodi di trasferimento, lo scopo della sanzione potrebbe essere raggiunto se il club è sanzionato nel corso di un trasferimento completo. 83. Infatti, in caso contrario, le squadre consapevoli della pena su una parte limitata della notifica periodo di trasferimento successivo della decisione potrebbe firmare ai giocatori ambita e la registrazione quando la revoca delle sanzioni, distruggendo così il vero scopo le sanzioni sportive. 84. Infine, si osserva anche che la AS Roma non ha contestato il punto di partenza della pena.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport pronuncia:
1. L'appello di AS Roma 4 lug 2005 contro la decisione del 23 giugno 2005 CRL FIFA è ammissibile al form. 2. L'appello è parzialmente consentito sulla questione della quantità di pena e lo sport è respinta.
3. La pena inflitta dal CRL 23 GIUGNO 2005 è ridotto ad un periodo pieno di trasferimento. 4. Sotto c. 3 di cui sopra, AS Roma è vietato tesserare nuovi calciatori a livello nazionale o internazionale durante il periodo successivo trasferimento dopo la notifica della decisione.
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Arbitrage TAS 2005/A/916 AS Roma c. Fédération Internationale de Football Association (FIFA), sentence du 5 décembre 2005
Formation: Me Olivier Carrard (Suisse), Président; Me José Juan Pintó (Espagne), Me Michele Bernasconi (Suisse)
Football Responsabilité du club dans la rupture injustifiée du contrat de travail de joueur professionnel Sanction sportive Quotité de la sanction Circonstances exceptionnelles 1. L'article 23 al. 2 let. c du Règlement FIFA sur le statut et le transfert des joueurs, dans sa version de 2001, instaure une présomption légale d'incitation à la rupture du contrat à l'encontre du club acquéreur souhaitant enregistrer un joueur convaincu de rupture unilatérale de contrat pendant les périodes protégées définies par le Règlement. Or, selon le droit suisse, les présomptions légales ont partiellement pour effet de renverser le fardeau de la preuve, seul le fait-prémisse devant être prouvé par le demandeur, le fardeau de la preuve du fait (ou du droit) présumé étant reporté sur le défendeur, qui doit alors tenter la preuve du contraire. Le fait-prémisse, à savoir la rupture unilatérale du contrat sans juste cause par le joueur, a été établi par la Chambre de résolution des litiges de la FIFA; il appartenait donc au club acquéreur de prouver qu'il n'avait pas incité le joueur à ladite rupture. 2. Lorsqu'un club a été reconnu responsable d'avoir incité un joueur à rompre son contrat durant la période protégée, l'article 23 du Règlement prévoit une sanction fixe interdisant d'enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux durant deux périodes consécutives de transfert. Il ressort toutefois de la systématique de la loi qu'en ce qui concerne l'appréciation de la durée de la sanction, des “circonstances exceptionnelles” peuvent s'appliquer au joueur comme au club, mais l'atténuation de la sanction pour de telles “circonstances exceptionnelles” doit rester l'exception.
La présente sentence a uniquement trait à la question de l’éventuelle responsabilité du Club de l’AS Roma pour l’incitation à la rupture du contrat qui liait le joueur Philippe Mexès au Club de l’AJ Auxerre. Dans une sentence du 11 mars 2005 (TAS 2004/A/708/709/713), le TAS a jugé la question de la rupture unilatérale du contrat sans justes motifs ou sans juste cause sportive par Philippe Mexès. Quant à la question de l’indemnité pour rupture de contrat, le TAS l'a traitée dans une sentence séparée rendue le 5 décembre 2005 également (TAS 2005/A/902 et TAS
2005/A/903). Dès lors, l’examen des questions pertinentes sera limité à la détermination d’une éventuelle responsabilité de l'AS Roma dans l’incitation à rompre le contrat de Philippe Mexès. Le 10 mai 1998, Philippe Mexès a signé son premier contrat de joueur espoir avec l’AJ Auxerre pour une durée de cinq saisons. Le 20 juin 2000, il a signé un contrat de joueur professionnel avec le Club pour une période de cinq années expirant à la fin de la saison 2004-2005. Le joueur et le Club ont établi le 15 décembre 2002 un protocole d’accord prévoyant notamment la prolongation du contrat pour une saison additionnelle, reportant ainsi l’échéance au 30 juin 2006. Cet accord prévoyait également une amélioration des conditions salariales de Philippe Mexès, le versement d’une prime exceptionnelle brute de EUR […] échelonnée dans le temps et l’engagement du Club de verser une prime de mutation en cas de transfert. Le 16 décembre 2002, Philippe Mexès et l’AJ Auxerre représenté par son Président, Jean-Claude Hamel, ont établi un deuxième document intitulé “Contrat”. A teneur de celui-ci, le joueur s’engageait à honorer son contrat de manière irrévocable jusqu’à la fin de la saison 2004-2005 au minimum. Les parties convenaient également que, dans l’hypothèse d’une résiliation anticipée consensuelle au terme de la saison 2004-2005, le joueur bénéficierait d’une participation fixée à 8% de l’indemnité de transfert versée par le Club acquéreur. Il était précisé que cet engagement serait caduc en cas de transfert du joueur avant le terme de la saison sportive 2004-2005, sauf décision unilatérale du Club. Les mois suivant la signature de ces accords, Philippe Mexès s’est adressé à plusieurs reprises à Jean-Claude Hamel afin d’obtenir des informations relatives à l’indemnité de transfert souhaitée par le Club en cas de libération du joueur avant l’échéance contractuelle (lettre du 28 novembre 2003, lettre du 26 avril 2004, lettre de Me Dupont du 3 juin 2004). Le Club n’a jamais pris position à ce sujet, se contentant de répondre au joueur qu’il était sous contrat jusqu’au 30 juin 2006 (lettre du 18 décembre 2003, lettre du 5 mai 2004, lettre du 3 juin 2004). Le 25 mai 2004, Franco Baldini, Directeur sportif de l’AS Roma, a adressé une télécopie à Jean-Claude Hamel pour l’informer de l’intérêt porté par le Club AS Roma au joueur Philippe Mexès et de son intention d’initier les discussions, d’une part, avec le joueur et, d’autre part, avec l’AJ Auxerre. Le 26 mai 2004, Jean-Claude Hamel a pris note du fait qu’un contact avait été établi avec Philippe Mexès. A la même date, Franco Baldini a précisé que l’AS Roma avait uniquement pour intention d’établir un contact avec le joueur indiqué, mais qu’elle ne l’avait pas encore fait. Par télécopie du 4 juin 2004, Franco Baldini, pour le compte de l’AS Roma, a fait une proposition à l’AJ Auxerre à hauteur de EUR 4'500'000 pour le transfert de Philippe Mexès à l’AS Roma. Le 7 juin 2004, Jean-Claude Hamel a accusé réception de l’offre du club italien dans les termes suivants: “Il apparaît clairement que l’AS Roma est intéressée par le recrutement de ce joueur qui est sous contrat avec notre club jusqu’en 2006” et a proposé une rencontre entre les dirigeants des deux Clubs.
Le 9 juin 2004, Franco Baldini a confirmé à l’AJ Auxerre sa présence à la réunion au Sofitel de l’Aéroport de Roissy et a réitéré l’offre du Club à hauteur de EUR 4'500'000 en précisant que ce montant s’entendait indemnité de formation comprise. Les responsables des deux Clubs, Messieurs
Hamel et Baldini se sont ensuite rencontrés le 10 juin 2004 en vue de négocier le montant de l’indemnité de transfert, mais ne sont pas parvenus à un accord. Par lettre recommandée du 11 juin 2004, Philippe Mexès, faisant grief à l’AJ Auxerre de ne pas avoir accepté la proposition de l’AS Roma pour son transfert et de ne pas vouloir lui communiquer le montant de l’indemnité qui serait réclamée à ce titre, a informé Jean-Claude Hamel qu’il considérait que son contrat de travail avait été rompu. Il a également indiqué son intention de saisir les instances compétentes pour qu’il soit statué sur les conséquences de la “rupture” de son contrat, provoquée selon lui par l’AJ Auxerre. Le jour même, le joueur a saisi la Chambre des règlements des litiges (CRL) de la FIFA à cet effet. Le lendemain, soit le 12 juin 2004, Philippe Mexès et l’AS Roma ont signé un contrat de joueur professionnel pour quatre saisons sportives, soit dès la saison 2004/2005 et jusqu’à la saison 2007/2008. Le contrat prévoit un salaire échelonné sur quatre ans, soit EUR […] la première année, EUR […] la deuxième année, EUR […] la troisième année et EUR […] la quatrième année. Le 16 juin 2004, Jean-Claude Hamel a adressé une télécopie à Franco Baldini, l’informant qu’il restait dans l’attente des nouvelles du club romain, celui-ci lui ayant indiqué, à l’issue de la réunion du 10 juin 2004, qu’il devait consulter le conseil d’administration et rappeler l’AJ Auxerre le samedi 12 juin 2004. Le 21 juin 2004, Jean-Claude Hamel a réagi à la lettre de rupture de contrat de Philippe Mexès du 11 juin 2004 et lui a indiqué que la signature du contrat de joueur professionnel avec l’AS Roma, apprise par voie de presse, constituait une contravention grave aux règlements en vigueur et une violation des engagements contractuels. L’AJ Auxerre a demandé à Philippe Mexès de reprendre l’entraînement sans délai. Le 1er juillet 2004, l’AJ Auxerre a renouvelé sa mise en demeure en exigeant le retour immédiat du joueur. Le 8 juillet 2004, l’AJ Auxerre a demandé à sa Fédération de porter ce litige devant les instances compétentes de la FIFA afin que celle-ci statue par application de son Règlement concernant le statut et le transfert des joueurs. Saisie du litige, la CRL a rendu une décision le 31 août 2004 dans laquelle elle a admis que le joueur avait unilatéralement rompu son contrat de travail avec l’AJ Auxerre sans justes motifs et pendant la période de stabilité prévue par le Règlement de la FIFA. Cette rupture injustifiée a amené la CRL à prononcer une sanction disciplinaire à l’encontre de Philippe Mexès, à savoir une suspension du joueur limitée à six semaines à compter de la reprise du Championnat italien, soit dès le 12 septembre 2004, pour tenir compte des circonstances exceptionnelles du cas.
Sur appel de Philippe Mexès et de l’AS Roma du 3 septembre 2004, tendant à l’annulation de la sanction imposée au joueur, le TAS a confirmé la décision de la FIFA du 31 août 2004 dans sa sentence du 11 mars 2005 (TAS 2004/A/708/709/713). Bien que ne s'étant pas penché à cette occasion sur la question de la responsabilité de l’AS Roma pour incitation à la rupture du contrat, il a toutefois validé la présomption de culpabilité retenue par la CRL en indiquant que: “Compte tenu du résultat auquel elle aboutit, la Formation ne peut que confirmer la présomption de culpabilité retenue par la Chambre, tout en précisant que cette question devra être examinée au fond dans le cadre de la procédure actuellement pendante
devant la FIFA” (allégué 85, page 19, sentence TAS 2004/A/708/709/713). Au vu de la sentence et conformément à l’article 4 du dispositif de la décision de la CRL du 31 août 2004, l’AJ Auxerre était invitée à soumettre à la FIFA ses prétentions financières contre le joueur pour rupture de contrat. Par ailleurs, l’AJ Auxerre a saisi cette même CRL d’une plainte contre l’AS Roma concernant la question de l’incitation à la rupture du contrat. Par décision du 13 mai 2005, notifiée aux parties le 9 juin 2005, la CRL a condamné le joueur Philippe Mexès à payer la somme de EUR […] à l'AJ Auxerre, conformément à l’article 22 du Règlement sur le statut et le transfert des joueurs, dans sa version de 2001 (le “Règlement”). Le 17 juin 2005, chacune des parties a fait appel de cette décision au TAS. Dans une décision datée du 23 juin 2005, notifiée aux parties le 30 juin 2005, la CRL, statuant sur la question de la responsabilité de l’AS Roma dans la rupture du contrat de Philippe Mexès envers l’AJ Auxerre, a retenu la responsabilité du Club italien, estimant que ce dernier avait incité le joueur à rompre son contrat avec son ancien club. La CRL a notamment considéré que le laps de temps extrêmement court séparant la lettre d’annonce de rupture du contrat envoyée par Philippe Mexès à l’AJ Auxerre, le 11 juin 2004, de la signature de son nouveau contrat pour une période de quatre années consécutives avec l’AS Roma, le 12 juin 2004, démontrait que le joueur était en négociation avec l’AS Roma depuis une longue période et que la signature du contrat n’était que la concrétisation d'un accord déjà trouvé depuis un certain temps entre le joueur et le Club acquéreur. Au surplus, la CRL, se basant sur les pièces versées au dossier, a estimé que l’AS Roma avait démontré de l’intérêt pour le joueur un certain temps déjà avant de signer le contrat, de sorte que l’appelant était parfaitement conscient des liens contractuels unissant Philippe Mexès à l'AJ Auxerre pour deux années encore. A l’appui de ce qui précède, la CRL a estimé que l’AS Roma ne s’était pas limitée à inciter Philippe Mexès à se départir de son contrat de travail avec l’AJ Auxerre, mais qu’elle avait même joué un rôle déterminant dans la rupture du contrat en l’ayant elle-même provoquée. La CRL a également insisté sur le fait que l’AS Roma était un Club de rang international conscient de la réglementation applicable et des conséquences prévues pour la rupture d’un contrat, de sorte qu’il avait conscience des sanctions sportives auxquelles il s’exposait en incitant le joueur à rompre le contrat. Sur la base de ces considérations, la CRL a prononcé une sanction disciplinaire sportive à l’encontre du Club italien en application de l’article 23 al. 2 let. a du Règlement, à savoir l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux jusqu’à l’échéance de la deuxième période de transfert suivant la notification de sa décision. S’agissant de la quotité de la sanction, la CRL a estimé qu’il ne se justifiait pas de faire bénéficier le Club des “circonstances exceptionnelles” accordées à Philippe Mexès (TAS 2004/A/708/709/713). Le 4 juillet 2005, le Club AS Roma a envoyé une déclaration d’appel au TAS dirigée contre la décision de la CRL du 23 juin 2005.
Une requête d’effet suspensif était contenue dans la déclaration d’appel, le Club faisant valoir l’existence d’un dommage irréparable pour le cas où la sanction infligée serait maintenue jusqu’à droit jugé sur le fond du litige. Invitée par la Formation à se déterminer sur ladite requête, la FIFA a déposé des observations le 18 juillet 2005. Elle concluait au rejet de la demande de l’AS Roma, indiquant en substance que celle-ci n’empêchait pas le Club de transférer des joueurs actuellement sous contrat vers d’autres Clubs, mais uniquement l’interdiction de recruter de nouveaux joueurs. En date du 25 juillet 2005, le Président de la Chambre d’appel du TAS a rendu une ordonnance rejetant la demande d’effet suspensif de l’AS Roma, estimant notamment que le report d’une telle sanction pourrait permettre au Club sanctionné de constituer son équipe de manière à pouvoir faire face à une éventuelle future interdiction de recrutement. Le 2 août 2005, l’intimée a soumis une nouvelle requête d’effet suspensif devant la Formation du TAS constituée dans l’intervalle, invoquant notamment un certain nombre de faits nouveaux. Le 5 août 2005, la FIFA a déposé des observations concernant la nouvelle requête d’effet suspensif de l’AS Roma et a conclu à son irrecevabilité, subsidiairement à son rejet. Après avoir rappelé clairement que la Formation ne fonctionnait pas comme juridiction d’appel contre les ordonnances sur effet suspensif rendues par le Président de la Chambre d’appel du TAS et que, partant, elle n’avait à ce titre aucun pouvoir réformatoire, la Formation s’était déclarée compétente pour examiner la nouvelle requête d’effet suspensif en raison des faits nouveaux survenus depuis la première ordonnance. Le 8 août 2005, le Président de la Formation a communiqué son ordonnance aux parties, les informant que l’effet suspensif demandé par l’AS Roma était accordé et que la motivation de l’ordonnance suivrait. Par ordonnance du 23 août 2005, le TAS, statuant à huis clos et par voie de mesures urgentes, a accordé l’effet suspensif portant sur la décision de la FIFA du 23 juin 2005. A l’appui de sa décision, le TAS a considéré que, sur la base des faits nouveaux avancés dans sa nouvelle requête, l’AS Roma avait rendu vraisemblable l’existence d’un dommage pouvant être irréparable que lui causerait l’exécution immédiate de la sanction de la CRL. La Formation a ainsi estimé que les intérêts des parties étaient sauvegardés par une mesure de suspension de l’interdiction de recrutement durant les périodes de transfert jusqu’à droit jugé sur le fond du litige. La Formation s’est réunie le 7 octobre 2005, date à laquelle elle a tenu audience en présence des représentants des deux parties.
DROIT
La compétence du TAS
1. En vertu de l’article R.47 du Code de l'arbitrage en matière de sport (le Code), un appel contre une décision d’une fédération, d’une association ou d’un autre organisme sportif peut être déposé au TAS si les statuts ou règlements dudit organisme sportif le prévoient ou si les parties ont conclu une convention d’arbitrage particulière et dans la mesure aussi où l’appelant
a épuisé les voies de droit préalables à l’appel dont il dispose en vertu des statuts ou règlements dudit organisme sportif. 2. Dans le présent cas, la réglementation de la FIFA prévoit la voie de l’appel au TAS à l’article 60 al. 1 de ses statuts en vertu duquel: “Le TAS est seul compétent pour traiter des recours interjetés contre toute décision ou sanction disciplinaire prises en dernier ressort par toute autorité juridictionnelle de la FIFA, d’une confédération, d’un membre ou d’une ligue. Le recours doit être déposé au TAS dans les dix jours suivant la communication de la décision”. 3. En l’espèce, la déclaration d’appel du 4 juillet 2005 de l’AS Roma est dirigée contre la décision de la CRL de la FIFA du 23 juin 2005 infligeant une sanction disciplinaire sportive à l’encontre du Club italien sur la base de l’article 23 al. 2 let. a du Règlement, soit l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux jusqu’à l’échéance de la deuxième période de transfert suivant la notification de sa décision. 4. La CRL de la FIFA a statué en qualité d’autorité juridictionnelle de dernière instance de sorte que l’appel au TAS est recevable. Au surplus, les parties ont signé l’ordonnance de procédure datée du 29 septembre 2005, admettant ainsi sans réserve la compétence du TAS pour juger de l’appel formé contre la décision de la CRL du 23 juin 2005. Partant, en vertu de l’article R.47 du Code et de l’article 60 des statuts de la FIFA, la Formation constate que le TAS est compétent pour connaître du présent litige. La recevabilité de l’appel 5. L’article 60 al. 1 des statuts de la FIFA dispose que le recours doit être déposé au TAS dans les dix jours suivant la communication de la décision. 6. La décision entreprise a été notifiée par la CRL de la FIFA à l’appelant par télécopie du 30 juin 2005 de sorte que l’appel formé par l’AS Roma le 4 juillet 2005 est recevable à la forme, celui-ci ayant été déposé dans les délais utiles. 7. Au surplus, la déclaration d’appel satisfait aux conditions de forme requises par les articles R.48 et R.51 du Code. 8. Par conséquent, l’appel est recevable.
Le droit applicable 9. Conformément à l’article R.58 du Code: “La formation statue selon les règlements applicables et selon les règles de droit choisies par les parties ou, à défaut de choix, selon le droit du pays dans lequel la fédération, association ou autre organisme sportif ayant rendu la décision attaquée a son domicile ou selon les règles de droit dont la Formation estime l’application appropriée. Dans ce dernier cas, la décision de la Formation doit être motivée”. 10. En l’espèce, en sus des statuts de la FIFA, le règlement applicable est le Règlement concernant le statut et le transfert des joueurs, édition 2001, et son Règlement d’application. Les parties ont expressément accepté de soumettre le litige à cette réglementation, celles-ci faisant toutes deux référence dans leurs écritures au Règlement dans sa version 2001. 11. Le nouveau Règlement concernant le statut et le transfert des joueurs entré en vigueur le 1er juillet 2005 n’est pas applicable, celui-ci prévoyant dans ses dispositions transitoires, soit l’article 26 al. 1: “Tous les cas soumis à la FIFA avant l’entrée en vigueur du présent règlement sont régis par la version précédente du présent règlement”. 12. Par ailleurs, la FIFA ayant son siège social à Zurich, le droit suisse est applicable à titre supplétif au fond du litige en vertu de l’article R.58 du Code. 13. La présente procédure est au demeurant régie par les articles R.47 ss du Code. Au fond A. Responsabilité de l’AS Roma dans la rupture injustifiée du contrat par M. Mexès envers l’AJ Auxerre 14. Comme allégué en préambule, le cadre du litige est limité à la détermination d’une éventuelle responsabilité du club appelant dans la rupture du contrat par le joueur envers l’AJ Auxerre et le cas échéant à la sanction disciplinaire encourue, étant rappelé que la responsabilité du joueur a été retenue par le TAS dans une précédente décision (TAS 2004/A/708/709/713). 15. La Formation précise qu’elle a un pouvoir d’examen complet, celle-ci pouvant librement revoir les faits et le droit selon l’article R.57 du Code de l’arbitrage. Ainsi, elle ne s’estime pas formellement liée par la présomption de culpabilité retenue par le TAS dans la sentence du 11 mars 2005 (TAS 2004/A/708/709/713). 16. Pour ce dernier et à teneur de l’article 23 al. 2 du Règlement, une sanction sportive n’est infligée que “Dans le cas d’une rupture de contrat de la part du club ou dans le cas où le club incite à une rupture de contrat ”.
17. La CRL a considéré dans sa décision du 23 juin 2005 que l’AS Roma ne s’était pas seulement bornée à inciter M. Mexès à rompre son contrat avec l’AJ Auxerre mais qu’elle avait provoqué cette rupture de sorte que sa responsabilité était établie. 18. La Formation est du même avis. 19. Contrairement à ce que soutient l’AS Roma, les pourparlers entre le club romain et le joueur n’ont pas été retenus comme une faute de celui-ci, mais comme un élément déterminant pour établir le fait que la rupture du contrat avec l’AJ Auxerre le 11 juin 2004 a été dictée par la signature du contrat de quatre ans intervenue moins d’un jour après. En d’autres termes, le joueur n’aurait pas résilié son contrat s’il n’était pas parvenu à un accord avec l’AS Roma avec lequel il était en discussions depuis plus de 17 jours, selon les propos tenus par le club appelant lui-même. 20. Il est rappelé que le joueur bénéficiait d’une situation relativement confortable à l’AJ Auxerre tant sur le plan sportif que sur le plan financier. En effet, M. Mexès disputait de nombreux matchs avec son club formateur et avait négocié une augmentation de son salaire deux ans auparavant ainsi que le versement d’une prime pour la prolongation de son contrat. 21. Dans ce contexte et au vu des réalités du monde footballistique, la Formation estime qu’il n’est pas plausible qu’un joueur de la qualité de M. Mexès accepte de prendre le risque de rompre son contrat avant d’avoir l’assurance d’être engagé dans le club acquéreur. 22. La chronologie des faits, soit la lettre de rupture du contrat de M. Mexès le vendredi 11 juin 2004 et la signature du contrat le 12 juin 2004 le confirme. 23. Par ailleurs, il résulte des déclarations de Mme Mazzolini, directrice financière de l’AS Roma, entendue lors de l’audience de jugement, que le joueur était assisté de son Conseil, Me Dupont, et de son agent, M. Jouanneaux, ce dernier étant présent lors des discussions du 10 au 12 juin 2004 à Rome. 24. La rupture de contrat de M. Mexès semble donc plutôt être intervenue à des fins stratégiques afin de construire une argumentation tendant à atténuer la responsabilité du club italien. 25. En outre, s’agissant du grief de l’appelant à l’encontre de la décision attaquée portant sur l’“erreur sur les temps de négociation”, la Formation souligne que la question de savoir si l’appelant a d’abord approché le club employeur ou le joueur ou encore les deux simultanément peut être laissée ouverte, aucune sanction n’ayant été infligée à l’AS Roma par la CRL sur la base de l’article 13 du règlement d’application du Règlement. 26. L’AS Roma ne peut non plus être suivie dans son raisonnement lorsqu’elle indique qu’elle croyait que M. Mexès avait le droit de rompre son contrat et partant qu’il était libre de signer le 12 juin 2004.
de l’AS Roma et de l’AJ Auxerre ont négocié durant près de trois semaines avant que l’AJ Auxerre ne soit confronté à la rupture du contrat par le joueur. 28. Les deux clubs ont échangé plusieurs correspondances et se sont même rencontrés le 10 juin 2004, de sorte que le club italien connaissait la durée résiduelle du contrat liant le joueur à l’AJ Auxerre. Il ne pouvait l’ignorer compte tenu du fait que, par mesure de précaution, Monsieur Hamel l’avait expressément précisé dans son fax du 7 juin 2004: “Il apparaît clairement que l’AS Roma est intéressée par le recrutement de ce joueur qui est sous contrat avec notre club jusqu’en 2006”. 29. C’est ainsi en connaissance de cause que l’AS Roma a fait une offre à l’AJ Auxerre de EUR 4'500'000 le 4 juin 2004. 30. Le Club italien ne conteste d’ailleurs pas qu’au moment de son offre à l’AJ Auxerre, le joueur était toujours sous contrat. Prétendre le contraire n’aurait aucun sens car l’AS Roma n’aurait pas pris la peine de négocier avec l’AJ Auxerre si le joueur avait été libre. 31. L’AS Roma, qui est un club de renommée internationale et qui n’en est pas à son premier transfert de joueurs, n’est pas crédible lorsqu’il affirme que deux jours seulement après avoir rencontré M. Hamel le 10 juin 2004 à l’aéroport de Roissy pour négocier le transfert du joueur, il pensait que le joueur n’était plus sous contrat. 32. Même dans cette hypothèse, la responsabilité de l’AS Roma n’en serait pas moindre, car en s’abstenant de prendre la précaution d’appeler les représentants de l’AJ Auxerre pour s’assurer que le joueur n’était plus sous contrat avant la signature, l’appelant a fait preuve de négligence et a accepté de s’exposer aux sanctions prévues dans le Règlement sur le statut et le transfert des joueurs. 33. Les éléments du dossier démontrent que l’AS Roma a procédé à un calcul de risques en acceptant les éventuelles sanctions encourues. 34. A l’appui de ce qui précède, il est manifeste que l’appelant a incité le joueur à rompre son contrat avec l’AJ Auxerre. 35. Selon l’article 23 al. 2 let. c du Règlement: “Un club souhaitant enregistrer un joueur convaincu de rupture unilatérale de contrat pendant les ”périodes protégées”, telles que définies à l’article 21.1 sera présumé avoir incité à une rupture de contrat”. 36. Le Règlement instaure ainsi une présomption légale, soit l’incitation à rompre le contrat. 37. L’appelant estime à tort que le droit suisse, applicable à titre supplétif selon l’article R.58 du Code, en particulier l’article 8 CC, interdit de mettre le fardeau de la preuve à la charge de l’AS Roma.
38. Or, selon le droit suisse, dès lors qu’il existe une présomption légale, il appartient à celui qui n’est pas au bénéfice de la présomption d’apporter la preuve du contraire du fait présumé, seul le fait-prémisse devant être prouvé par le bénéficiaire de la présomption. En effet, selon la doctrine:
“Les présomptions légales ont partiellement un effet de renversement du fardeau de la preuve: seul le fait-prémisse doit être prouvé par le demandeur, le fardeau de la preuve du fait (ou du droit) présumé étant reporté sur le défendeur, qui doit alors tenter la preuve du contraire. La preuve du contraire étant une preuve principale, elle doit atteindre le degré de preuve requis pour ce genre de preuve et donc convaincre le juge de l’inexistence du fait (ou du droit) présumé. Il ne suffit donc pas de susciter des doutes dans l’esprit du juge”1. 39. En l’espèce, le fait-prémisse, soit la rupture unilatérale du contrat sans juste cause par le joueur, a été établi par l’intimé. 40. Dès lors, la CRL a retenu à bon droit qu’il appartenait à l’AS Roma de prouver qu’elle n’avait pas incité M. Mexès à rompre son contrat avec l’AJ Auxerre. 41. La Formation a déjà établi ci-dessus que les arguments avancés par le club appelant ne permettaient pas de renverser la présomption. 42. L’AS Roma supporte ainsi le risque de l’absence de preuve alors qu’il en avait la charge. 43. Par conséquent, la décision de la CRL du 23 juin 2005 doit être confirmée quant au principe de la responsabilité du club appelant, celui-ci ayant manifestement incité M. Mexès à rompre son contrat sans juste cause avec l’AJ Auxerre, alors qu’il était lié pour encore deux ans. B. Sanction applicable 44. La CRL a condamné le club italien à la sanction sportive prévue à l’article 23 al. 2 let. a du Règlement. Selon cette disposition: “Si la rupture intervient à la fin de la première ou de la deuxième année du contrat, la sanction sera l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux, jusqu’à échéance de la deuxième période de transfert suivant la date à laquelle la rupture est devenue définitive. Dans tous les cas, aucune restriction pour rupture unilatérale de contrat n’excèdera une période de 12 mois suivant la rupture ou l’incitation à la rupture”. 45. La CRL a ainsi considéré que la rupture du contrat était intervenue durant la période protégée visée par l’article 23 al. 2 let. a du Règlement.
46. L’AS Roma reproche à la CRL d’avoir admis qu’il était irrelevant de déterminer si la rupture du contrat était intervenue pendant ou en dehors d’une période protégée, estimant que la
1 HOHL F., Procédure civile, Tome II [recte: Tome I], Berne 2002 [recte: 2001], p. 228.
période protégée a une influence déterminante sur la sanction et faisant référence à l’article 23 al. 2 let. b du Règlement. 47. A l’appui de ses allégués, le club appelant rappelle un passage de la sentence du TAS du 11 mars 2005 dans lequel la Formation avait indiqué qu’il lui était difficile de procéder à une appréciation claire de la légitimité ou de l’illégitimité du départ d’une nouvelle période de stabilité pour la signature de ces accords (TAS 2004/A/708/709/713, para. 61 p. 15). L’appelant omet toutefois d’indiquer que le TAS avait conclu que la signature de l’accord étendant la durée du contrat en décembre 2002 avait bien eu pour effet de faire courir une nouvelle période de stabilité pour M. Mexès (TAS 2004/A/708/709/713, para. 63 p. 15 et para. 67 p. 16). 48. Cette question a ainsi déjà été tranchée par le TAS de manière définitive de sorte que l’application de l’article 23 al. 2 let. b du Règlement invoquée par l’AS Roma doit être rejetée. 49. Il doit en aller de même des conclusions de l’appelant concernant sa condamnation subsidiaire à une amende. 50. En effet, en vertu de l’article 23 al 2 let. c du Règlement, l’amende fait partie des sanctions sportives supplémentaires que peut prononcer la Commission de Discipline de la FIFA. Il ne s’agit ainsi pas d’une alternative à la sanction prévue à l’article 23 al. 2 let. a du Règlement, mais d’une sanction additionnelle. 51. L’AS Roma procède dès lors à une mauvaise interprétation du Règlement. C. Quotité de la sanction 52. Il a été établi ci-dessus que la CRL avait à juste titre prononcé une sanction disciplinaire sur la base de l’article 23 al. 2 let. a du Règlement, cette disposition prévoyant à titre de sanction l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux durant deux périodes de transfert. 53. Le Règlement prévoit ainsi une sanction fixe durant deux périodes consécutives de transfert, l’objectif recherché étant de dissuader les clubs d’obtenir le transfert de joueurs par la force en les incitant à rompre leur contrat, ceci afin de préserver le principe de stabilité contractuelle. 54. Lorsqu’un club a été reconnu responsable d’avoir incité le joueur à rompre son contrat durant la période protégée, la règle est ainsi l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux durant deux périodes consécutives. 55. L’article 23 du Règlement, dans son libellé introductif précédant les alinéas 1 et 2, stipule que: “Des sanctions disciplinaires pour rupture unilatérale de contrat sans juste motif ou juste cause sportive seront sauf circonstances exceptionnelles prononcées”.
56. Il ressort de la systématique de la loi que ces circonstances exceptionnelles peuvent s’appliquer tant au joueur qu’au club. 57. S’agissant de l’appréciation de la durée de la sanction pour les “circonstances exceptionnelles” prévues à l’article 23 du Règlement, la question a déjà été débattue et tranchée par le TAS dans sa sentence du 11 mars 2005 dans laquelle il a été admis que si le Règlement prévoyait une sanction fixe, la référence à des circonstances exceptionnelles ouvrait la porte à une certaine flexibilité. 58. Il convient de noter que la notion de “circonstances exceptionnelles” a été totalement supprimée dans le nouveau Règlement, l’interdiction d’enregistrer des joueurs durant deux périodes d’enregistrement étant désormais la règle absolue (article 17 al. 4 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs, édition 2005). 59. Compte tenu de ce qui précède, l’atténuation de la sanction pour “circonstances exceptionnelles” doit rester l’exception, l’interdiction d’enregistrer des joueurs durant deux périodes d’enregistrement étant le principe. Ces deux périodes successives constituent en revanche un maximum. 60. L’AS Roma allègue dans ses écritures que la sanction qui lui a été infligée est disproportionnée et reproche à la CRL de ne pas l’avoir mise au bénéfice des circonstances exceptionnelles prévues à l’article 23 du Règlement, lesquelles ont été accordées à M. Mexès dans la décision de la CRL du 31 août 2004, cette décision ayant été confirmée par le TAS dans sa sentence du 11 mars 2005. 61. Avaient notamment été retenues à titre de circonstances exceptionnelles la durée de la relation contractuelle entre M. Mexès et l’AJ Auxerre (7 ans), l’âge auquel le joueur était arrivé au club (15 ans), les bonnes relations entre le joueur et l’AJ Auxerre et les circonstances ayant amené à la résiliation de son contrat. 62. Dans la décision dont il est fait appel, la CRL a jugé qu’il ne se justifiait pas d’accorder une réduction de la sanction du club sur la base de ces “circonstances exceptionnelles”, celles-ci ne concernant que la relation liant M. Mexès à l’AJ Auxerre. 63. La Formation confirme ces conclusions, les circonstances évoquées ci-dessus ne concernant en aucune façon le club romain. 64. L’AS Roma ne démontre d’ailleurs pas en quoi ces circonstances exceptionnelles devraient lui être applicables mais se contente d’évoquer certaines règles du Code pénal suisse concernant l’instigation. 65. Sur cette base, l’appelante indique qu’en sa qualité d’instigateur, le club ne peut être sanctionné plus sévèrement que le joueur.
66. Ce raisonnement ne peut être suivi compte tenu du fait que les circonstances exceptionnelles peuvent s’appliquer de façon indépendante à l’alinéa 1 et/ou à l’alinéa 2 de l’article 23 du Règlement. 67. L’application de circonstances exceptionnelles propres au joueur n’a ainsi aucun effet sur l’examen de la même question concernant le club ayant incité à la rupture du contrat. 68. A titre superfétatoire, même si l’on suivait la distinction faite par l’AS Roma entre sa qualité d’“instigateur” et celle de M. Mexès comme “auteur de l’infraction” sur la base d’un rapprochement opéré avec l’article 24 du Code pénal suisse, le résultat ne serait pas différent. En effet l’article 26 du Code pénal suisse prévoit que: “Les relations, qualités et circonstances personnelles spéciales dont l’effet est d’augmenter, de diminuer ou d’exclure la peine, n’auront cet effet qu’à l’égard de l’auteur, instigateur ou complice qu’elles concernent”. 69. Dès lors, eu égard à cette disposition, l’AS Roma ne peut invoquer pour son propre compte les circonstances exceptionnelles propres au joueur et à sa relation avec son ancien club. 70. Toutefois et malgré le principe réaffirmé de l’application stricte de la sanction prévue à l’article 23 al. 2 let. a du Règlement, la Formation considère que l’AS Roma bénéficie de circonstances exceptionnelles qui lui sont propres dans le présent cas. 71. En effet, le club appelant a reçu le 30 juin 2005 la décision de la CRL de la FIFA lui interdisant d’enregistrer des joueurs, à savoir la veille de l’ouverture du marché estival des transferts. 72. Le dispositif de la décision prévoyait que l’interdiction d’enregistrement durant deux périodes consécutives commençait à courir dès la notification de la décision. 73. Comme examiné dans la partie en fait, l’appelant a soumis une première requête d’effet suspensif, contenue dans son appel du 4 juillet 2004, au Président de la Chambre d’appel du TAS qui l’a rejetée par ordonnance du 25 juillet 2005, soit 3 semaines plus tard. 74. En date du 2 août 2005, l’appelant a soumis une nouvelle requête d’effet suspensif devant la Formation du TAS invoquant notamment un certain nombre de faits nouveaux. Le 8 août 2005, le TAS a rendu une ordonnance dans laquelle il a accordé l’effet suspensif demandé par l’AS Roma en raison desdits faits nouveaux. 75. Sachant que la période estivale de transfert a lieu en Europe du 1er juillet au 31 août, la notification de la décision de la FIFA la veille du début de la période de transfert a eu pour conséquence de faire courir la sanction jusqu’à l’octroi de l’effet suspensif le 8 août 2005.
76. Il serait inéquitable de ne pas tenir compte de cette période durant laquelle le club romain n’a pu procéder à l’enregistrement de nouveaux joueurs même si la période allant du 8 août 2005
au 31 août 2005 a pu avoir un effet “guérisseur” atténuant par là même les aléas de cette première phase d’interdiction. 77. En effet, si le club appelant a pu, suite à la levée provisoire de la sanction le 8 août 2005, être actif sur le marché des transferts dans les trois dernières semaines d’août et procéder à l’enregistrement de joueurs, il a tout de même été pénalisé, les joueurs convoités par les grands clubs étant généralement approchés dès le début de la période de transferts. 78. L’AS Roma a ainsi d’une certaine manière subi des inconvénients dans le cadre de cette période partielle de transfert qui équivalent à une forme de sanction. 79. Il s’agit de circonstances exceptionnelles dont la Formation doit tenir compte dans l’appréciation de la sanction. 80. Compte tenu du fait que le Règlement prévoit un maximum de deux périodes consécutives de transfert, le maintien de la quotité de la sanction prononcée par la CRL aurait pour effet de faire subir à l’AS Roma une sanction allant au-delà du maximum légal, le club ayant déjà subi 5 semaines d’interdiction d’enregistrement de joueurs durant la période du 1er juillet 2005 au 8 août 2005. 81. La Formation considère ainsi qu’il se justifie de limiter l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux à une période entière de transfert, soit durant la prochaine saison à compter de la notification de la décision. 82. La Formation souligne qu’elle ne souhaite pas procéder à des fractionnements à l’intérieur des périodes de transfert, le but de la sanction n’étant atteint que si le club est sanctionné sur une période pleine de transfert. 83. En effet, dans le cas contraire, les clubs avertis de la sanction sur une partie limitée de la période de transfert suivant la notification de la décision pourraient signer avec les joueurs convoités et les enregistrer dès la levée de la sanction, annihilant ainsi le but même de la sanction sportive. 84. Enfin, il est également relevé que l’AS Roma n’a pas contesté le point de départ de la sanction.
Le Tribunal Arbitral du Sport prononce:
1. L’appel déposé par l’AS Roma le 4 juillet 2005 à l’encontre de la décision du 23 juin 2005 de la CRL de la FIFA est recevable à la forme. 2. L’appel est partiellement admis sur la question de la quotité de la sanction sportive et est rejeté pour le surplus.
3. La sanction prononcée par la CRL le 23 juin 2005 est réduite à une période entière de transfert. 4. En application du ch. 3 ci-dessus, l’AS Roma a l’interdiction d’enregistrer de nouveaux joueurs nationaux ou internationaux durant la prochaine période de transfert suivant la notification de la décision.
(…)
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