• Stagione sportiva: 2005/2006
TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2005-2006) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico –
CAS arbitrale 2005/A/983 984 Club Atletico Penarol & c. Heber Carlos Bueno Suarez, Cristian Gabriel Rodríguez e Barrotti Paris Saint-Germain, Premio del 12 luglio 2006
Formazione: Me Juan Jose Pinto (Spagna), Presidente, signor Omar Alejandro Vergara (Argentina), Jean-Pierre Morand (Svizzera)
Calcio un’opzione unilaterale di rinnovare il sistema dei contratti chiamato Choice “ribellione” della legge legge elettorale tacita o indiretto riferimento al campo di applicazione del diritto svizzero gli accordi ambito suppletive o di altre disposizioni di portata nazionale della prenotazione ordine pubblico internazionale e l’arte. 19 PILA
TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2005-2006) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico -
CAS arbitrale 2005/A/983 984 Club Atletico Penarol & c. Heber Carlos Bueno Suarez, Cristian Gabriel Rodríguez e Barrotti Paris Saint-Germain, Premio del 12 luglio 2006
Formazione: Me Juan Jose Pinto (Spagna), Presidente, signor Omar Alejandro Vergara (Argentina), Jean-Pierre Morand (Svizzera)
Calcio un'opzione unilaterale di rinnovare il sistema dei contratti chiamato Choice "ribellione" della legge legge elettorale tacita o indiretto riferimento al campo di applicazione del diritto svizzero gli accordi ambito suppletive o di altre disposizioni di portata nazionale della prenotazione ordine pubblico internazionale e l'arte. 19 PILA 1. L'applicazione di s. 187 PILA ha come conseguenza che le norme del diritto applicabile nel contesto di arbitrato internazionale sono determinati dalla priorità sulla base della scelta del partito. Le parti hanno, nel contesto di arbitrato internazionale, una libertà nella scelta della legge più estesa che nei procedimenti giudiziari ordinari: si possono rendere tali norme applicabili ai non-stato, il diritto di elezione può quindi essere effettuato a favore di un impianto sportivo di regolazione. I soli limiti a questa libertà di scelta di seguire dalla riserva di ordine pubblico, sia per il requisito di cui all'art. 190 PILA che, per analogia con l'arte. PILA 19, se si tiene conto delle disposizioni imperative di una legge diversa da quello normalmente applicabile. 2. Una legge elettorale può essere tacito o indiretta, in particolare quando le parti presentano una soluzione dell'arbitrato che contiene in sé delle disposizioni relative alla designazione della legge applicabile. Quando le parti una legge elettorale significa che, se non diversamente indicato, questo è un disposizioni sostanziali, non un conflitto di norme che intendono presentare. Ciò è particolarmente vero quando l'elezione è un principio a favore di una federazione di norme internazionali: questi ultimi sono stati, ovviamente, non intendeva fare riferimento alle specifiche norme nazionali per regolamentare, ma materialmente e questioni uniformi che mirano a trattare.
3. Dobbiamo vedere il riferimento al diritto svizzero come suppletive Gestito dallo Statuto della FIFA la volontà di colmare eventuali lacune nella filiale di riferimento ad un sistema statale, per l'ipotesi più completa. Tuttavia, se le regole della FIFA espressamente risolvere un problema, non c'è bisogno di cercare un'altra soluzione potrebbe essere sancito dal diritto svizzero. L'arte. PILA 187 permette una tale scelta, anche se è di derogare a una norma imperativa del diritto svizzero. Ciò premesso, la riserva dell'ordine pubblico rimane. Pertanto, le norme applicabili di FIFA come
preponente non può validamente derogare a una norma imperativa del diritto svizzero se il risultato che otteniamo i valori fondamentali e ampiamente riconosciuto come svizzeri concetti giuridici. 4. L'obiettivo del regolamento FIFA è di stabilire regole uniformi valide per tutti i casi di trasferimenti internazionali e che tutti i giocatori della famiglia del calcio è sottoposto. Questo obiettivo non sarebbe raggiunto se si dovesse riconoscere come applicabili alle diverse regole adottate in ogni paese. E 'inconcepibile che tali norme nazionali possono influenzare le parti non soggette alla legge di quel paese. Questo significa che se minare lo scopo fondamentale delle regole da parte della FIFA autorità internazionali, accordi o altre disposizioni di portata nazionale non può essere applicato se sono coerenti o complementari con le norme della FIFA, ma certamente non se sono in contrasto con quest'ultima. 5. L'incompatibilità del sistema uruguaiano con i principi del Regolamento FIFA riflette in gran parte la possibilità per il club in modo da trasformare il lettore un legame contrattuale durata iniziale breve relazione in un rapporto molto a lungo termine. Un sistema che consente, a beneficio di un club, di estendere il contratto di un giocatore con limitati aggiustamenti di stipendio, fino a quando il giocatore raggiunge l'età di 27 anni, è in linea di principio non è compatibile con il quadro tempo che il regolamento FIFA prevede che: implica un termine che può essere imposto sul giocatore superamento della durata massima di cinque anni previsti. Inoltre, ha l'effetto di eludere i principi di base dei nuovi regolamenti della FIFA, che protegge gli interessi di ogni club in particolare la formazione attraverso le indennità di formazione e di contributo di solidarietà e gli interessi della tutti i club, attraverso il mantenimento della stabilità contrattuale tra società e giocatori professionisti. 6. Il sistema uruguaiano di estensione unilaterale dei contratti è in contrasto con principi fondamentali del diritto del lavoro svizzero. Tale meccanismo ha la forma di contratto. E 'comunque il club per il beneficio di una "tassa" sulla base di una negoziazione del contratto preliminare condotto al momento o il giocatore è nella posizione più debole. Il fatto che questo squilibrio è radicato nelle norme contrattuali collettive, che si applicherebbero nel obbligatoria ai sensi della legge Uruguay non la rende più accettabile. Piuttosto, è proprio la sua natura obbligatoria e la conseguenza che i giocatori non hanno via di scampo che lo rende totalmente inaccettabile. Tale sistema, perché il lavoratore ha il libro arbitrariamente del suo datore di lavoro, è immorale e quindi incompatibili con i valori fondamentali del sistema giuridico svizzero.
7. Il meccanismo messo in "rivolta" con cui viene privato il giocatore che si rifiuta di firmare un nuovo contratto di alcun beneficio dal suo club, non è solo il suo stipendio, ma anche anche la possibilità di esercitare la sua professione, anche questo
di formare, pur rimanendo pienamente vincolante è un club, svuotare completamente il rapporto contrattuale di qualsiasi elemento che caratterizza il lavoro come un contratto, vale a dire la fornitura di lavoro contro salario. La pratica per un datore di lavoro di rifiutare un giocatore contratto ha alcun beneficio, inclusa la possibilità di esercitare la sua professione, è una terminazione de facto del presente contratto. Impostazione di "ribellione" è un inaccettabile legale e aberrante, in contraddizione con i principi fondamentali della concezione giuridica di diritto svizzero. Non siamo in grado di riconoscere alcuna validità e fargli distribuire alcun valido effetto. Di conseguenza, anche supponendo che il contratto tra il club ed i giocatori hanno persistito oltre la data della sua scadenza, la dichiarazione di "ribellione" è stata pronunciata dal club contro i giocatori devono essere legalmente considerata come la cessazione del rapporto di lavoro. Club Atletico Penarol ("caller" o "Penarol") è una società calcistica con sede a Montevideo, Uruguay. Egli è un membro della Football Association uruguaiano (Asociacion Uruguaya de Futbol, AUF), che è affiliata alla FIFA dal 1923. Heber Carlos Bueno Suarez ("Mr. Bueno") non è 10 Maggio 1980. Lui è un calciatore professionista, come il signor Cristian Gabriel Rodriguez Barrotti, ("Rodriguez") che non è il 30 settembre 1985. Entrambi sono di nazionalità uruguaiana. Paris Saint-Germain FC (il "PSG") è una società calcistica con sede a Parigi, Francia. Egli è un membro della Fédération Française de Football, che è affiliata alla FIFA dal 1904. Contratti stipulati tra il, ricorrente il signor Rodriguez e Mr. Bueno partire dal 5 febbraio 2004, il signor Bueno ha firmato con il Club Atletico Penarol il seguente contratto (tradotto dallo spagnolo da parte del chiamante): "(...) Stagione : 2004 In Montevideo, 5 febbraio 2004, tra il sottoscritto, il Club Atletico Penarol, (...) da un lato, e il signor Heber SUAREZ Carlos Bueno (...) D'altra parte, è stato concesso come segue: in primo luogo : Con questi doni, il giocatore Heber SUAREZ Carlos Bueno accetta di giocare a calcio come un giocatore professionista, e in esclusiva per il Club A. Penarol 1 ° gennaio 2004 al 31 dicembre 2004, impegnandosi, inoltre, di rispettare la Costituzione e lo Statuto del Club e l'appaltatore individuale, l'uruguaiano Football Association, la Confederazione sudamericana di calcio, FIFA e qualsiasi altra associazione, Lega o Confederazione a cui l'imprenditore può essere affiliato del club al momento, direttamente o indirettamente. Secondo: Il Club Atletico Penarol si impegna a pagare al giocatore per i suoi servizi nel modo seguente:
Stipendio mensile da pagare prima che i primi dieci giorni di ogni mese non riesce: $ 100,000 - Cento mila pesos uruguayani.. Premium alla presenza (annuale, semestrale, trimestrale, mensile o match): / bianco / premio accordato alla presenza in Premiere Division: / bianco / prezzi minimi per i punti segnati: / bianco / (...) Terzo: il 'Sia il club e il giocatore, anche un impegno di adempiere fedelmente il loro obblighi reciproci, come dettagliato nel regolamento di gioco del calcio uruguaiano di associazione, nonché quelli delle rispettive condizioni nazionali come un club giocatore di football professionista, rispettivamente. Quarto: Il giocatore accetta / non accetta che questo contratto sia prorogata fino al 31 gennaio, tuttavia, se il Club avrebbe partecipato ha qualche campionato ufficiale per essere giocato durante quel periodo. Tutto ciò fatti salvi eventuali adeguamenti che potrebbero essere utili nel caso si rinnova il contratto. Quinto: Il sistema dei prezzi deve essere stabilito dal comitato direttivo del Club A. Penarol sarà applicabile a quel giocatore. " Il 9 febbraio 2004, ricorrente ha firmato un contratto con il signor Rodriguez che, ad eccezione dei salari e dei dati personali, è del tutto identico a quello raggiunto con il signor Bueno quattro giorni prima.
E 'pacifico che i contratti tra la ricorrente ed i due giocatori sono in parte disciplinati dalla del Estatuto del Futbol Jugador Uruguayo ("Stato Player"), che prevede in parte come segue (tradotto dal Spagnolo da parte del chiamante): "Articolo 9. Una definizione dell'effetto stagione di questa sezione, la stagione è il periodo tra il 1 gennaio e il 31 dicembre di ogni anno. Alla fine dei contratti, salvo accordo esplicito delle parti, comprende una stagione il periodo compreso tra il 1 ° febbraio e 31 dicembre di ogni anno per i club della Prima Divisione Professional e il periodo tra il 1 febbraio e il 30 novembre ogni anno per i club di seconda divisione professionisti. (...) L'articolo 15. Durata dei contratti I contratti sarà un segno fino a prolungare la seconda 31 dicembre successivo alla data di scadenza del contratto iniziale. Alla fine del contratto, il giocatore sarà nella cosiddetta "free", al di fuori delle disposizioni di cui all'articolo 19. Per quanto riguarda i contratti firmati nel secondo periodo dell'anno, esse possono essere prorogate fino al terzo 31 dicembre successivo alla data di scadenza del contratto iniziale. (...) Articolo 18. Aumento automatico e nuovi contratti di ogni primo (1) gennaio successivo alla data della firma del contratto, gli aumenti salariali da parte di ogni giocatore durante l'anno precedente, sarà automaticamente aumentato tenendo conto dei prezzi al consumo pubblicato dalla Direzione Nazionale di Statistica e Censimento.
I giocatori con arretrati contrattuali, che hanno già 24 anni nella stagione precedente avrà la stagione subito dopo formalizzare un contratto con il club per un periodo di due anni, sulla base dello stipendio mensile dell'anno precedente. Una volta che il contratto viene eseguito o il periodo della ribellione è echu quando la sua durata è più lunga la durata del contratto iniziale, il giocatore sarà nella cosiddetta "libera" e possono assumere in qualsiasi istituzione uruguaiano o straniera. Tuttavia, il club avrà l'opportunità di mantenere il giocatore per una stagione in più in carica in questo caso, una volta e mezza il CPI. Questa opzione deve essere fatta entro il 15 gennaio successivo alla scadenza del contratto. I club che partecipano a una competizione ufficiale appartenente alla stagione anteriore farà questa opzione in una busta chiusa che avrà un carattere pubblico, alla fine dell'attività. Se le parti contraenti concordano gli aumenti superiori a quelli stabiliti dal presente articolo, si firmerà un nuovo contratto che sarà alle stesse condizioni anteriore. La scadenza dei contratti di giocatori che sono sotto i 24 anni non sarà una condizione di districarsi dai suoi obblighi nei confronti del club. Su obblighi economici derivanti da contratti, si è stabilito che la stagione si svolge tra 1 febbraio e il 31 dicembre di ogni anno, salvo quanto stabilito all'articolo 9 per i club di seconda divisione professionisti. (...) Articolo 19. Opportunità per i club di ignorare aumenti automatici Club avranno la possibilità di ignorare gli aumenti automatici in relazione al precedente articolo, essi comunicano la loro decisione al AUF. La suddetta comunicazione deve avvenire entro il 15 gennaio dell'anno o si decide di utilizzare l'opzione e, in questo caso, il giocatore sarà nella cosiddetta "free". Per esercitare l'opzione, i club verranno illustrate congiuntamente con lei, una dichiarazione dei debiti che hanno con il giocatore. Il diritto di un club ignorare aumenti automatici, non disciplina il caso dei contratti a tempo determinato superiore a un anno, per i giocatori di età superiore ai 24 anni, il ritardo totale sarà, di conseguenza, essere realizzato. Articolo 20. Se le estensioni automatiche o requisiti formali per quanto riguarda le disposizioni di cui sopra entro il termine stabilito non sono rispettate, tale termine può essere prorogato, il contratto si intenderà automaticamente prorogato con l'aumento della percentuale di cui all'articolo 18. (...) Articolo # 22. Il giocatore sarà free agent ha detto in uno stato di libertà, alla fine di ogni stagione, per i seguenti motivi: a) per il compimento della durata del suo contratto quando si tratta di giocatori di età compresa tra 24 anni (articolo 18 sulla alla fine della rivolta). b) Se l'età superiore ai 21 anni a inizio stagione e non ottenere un contratto durante esso. c) Se è minore durante la stagione e lui non gioca più di sei partite ufficiali in ogni divisione, ad eccezione delle disposizioni di cui all'articolo 37. d) Se è minorenne e lui gioca più di 5 giochi in Premiere Division senza un contratto. e) Se un contratto discografico con la società e si comunica nel periodo previsto utilizzando l'opzione stabilito nell'articolo 19. f) Se le condizioni di cui al 41 ° bis. (...)
Articolo # 23. Il pagamento degli importi stanziati ricompense per i giocatori professionisti sotto forma di stipendi mensili secondo quanto stabilito nei rispettivi contratti, saranno pagati dai club entro dieci giorni del mese successivo. (...) L'articolo 25. Metodo di forme contrattuali dei contratti saranno realizzati secondo il modello riportato dopo: (...) a) ... Il giocatore accetta di giocare a calcio come un giocatore professionista, ed esclusivamente per la ... (nome del club) ha ... dal ... (data) ... e promette anche di rispettare lo statuto ei regolamenti, generali e speciali del club che formano il contratto, l'uruguayano Football Association, la Confederazione sudamericana di calcio, FIFA e qualsiasi associazione, Lega o Confederazione a cui il club è affiliato direttamente o indirettamente, in questa ora. (...) D) ... Il giocatore accetta che questo contratto è stato prorogato fino al 31 gennaio prossimo quando l'istituzione partecipa a qualsiasi gioco ufficiale del torneo in questo periodo. Questa estensione è vincolante per entrambe le parti e sarà applicabile l'adeguamento a norma dell'articolo 18. (...) Articolo 37. I giocatori che si rifiutano di stipulare contratti o di giocare a qualsiasi giocatore che si rifiuta di stipulare un contratto in conformità con quanto è stato previste dal presente statuto o che si rifiuta di giocare per l'istituzione, a condizione di aver completato gli obblighi strettamente normativo , sarà soggetto associazione dispone di un club che ha presentato una dichiarazione in ribellione. La dichiarazione sarà valida in ribellione o nella stagione ed è formulato nelle due stagioni immediatamente successive, fatte salve le compensazioni che potrebbero corrispondere. Per i giocatori di età superiore ai 24 anni, il periodo della ribellione non può superare la durata del contratto, a meno che non vi sono cause gravi, nel qual caso la rivolta può essere estesa ha ancora un anno dalla scadenza del periodo contrattuale. Questa disposizione non si applica ai giocatori liberi. Quando un giocatore minore non registrerà contratto, e si rifiuta di giocare per la società a cui appartiene, deve documentare il tempo e modellare il comportamento del giocatore e se questo giocatore vuole essere trasferito ad un'altra istituzione, essa deve presentare il consenso del suo club. Detta penalità non può superare il periodo di 3 anni. In qualsiasi altra dichiarazione della ribellione Club stabilisce il periodo di questi ultimi. Durante il periodo di tempo o il giocatore è in rivolta, l'istituzione è esonerato da tutti gli obblighi contrattuali (...) 41 ° articolo. I salari saranno pagati entro 10 giorni successivi gli arretrati mese. In caso contrario, il giocatore può presentare al AUF di pretendere il pagamento del suo stipendio. Se vengono superati 90 giorni senza che il giocatore potrebbe ricevere stipendi, avrà le seguenti possibilità. a) Soggiorno in condizione libera. In questo caso, osserva l'adempimento di tutti gli obblighi e non influenzerà le ricompense concesse dal suo contratto e possono chiedere un trasferimento nelle condizioni prescritte.
b) continuano ad essere legato al club, nel qual caso deve svolgere tutte le sue obbligazioni e continuerà ad avere effetto. Fermo restando quanto è stato stabilito, le parti possono convenire di nuovi termini contrattuali, nel qual caso i cambiamenti contratto deve essere registrato al AUF ed ha tutti gli effetti degli Statuti del contratto originario. Alla fine dell'anno il giocatore acquisirà la qualità gratuita senza pregiudicare il diritto di recuperare le sue attività. Questa opzione può essere esercitata dal giocatore in qualsiasi momento dal titolare la conferma della sua condizione libera ". Tra giugno e agosto 2004, uruguaiano di calcio è stata paralizzata da uno sciopero. Alla fine di agosto 2004, Club Atletico Penarol vuole accettare l'offerta di Monaco FC per il trasferimento del giocatore Bueno per un importo di EUR 2,5 milioni. Quest'ultimo, tuttavia, si rifiuta di entrare in materia sulla proposta del club monegasco. Alla scadenza dei contratti in essere formalmente scade il 31 dicembre 2004, i giocatori non ha firmato nuovi contratti. Con l'applicazione della clausola di estensione, questi contratti sono stati prorogati fino al 31 gennaio 2005. Sembra che i giocatori stanno cercando di rinegoziare i contratti ha diversi termini finanziari, ma un accordo non è stato trovato. Per tutta la durata di queste discussioni, i giocatori hanno continuato ad allenarsi con il club anche dopo il 31 gennaio 2005 e hanno giocato con il Club di ciascuno, rispettivamente, due partite nel febbraio 2005. Queste discussioni non hanno portato. 8 Marzo 2005, il ricorrente ha dichiarato che entrambi i giocatori "in rivolta" a causa della "condotta in s. 'Status' 37 giocatori. Anche se il parere del ricorrente non sono stati in grado di confermare una audizione, il record mostra e tutti i fatti del caso che la dichiarazione di ribellione è stata pronunciata dal rifiuto di ai giocatori di firmare contratti nei termini proposti dal ricorrente. Dal marzo 8, 2005, i giocatori erano più coinvolti in Team Club Atletico Penarol, né percepito stipendio. 14 marzo 2005, i giocatori sono stati visti da atto notarile con il reciproco dei giocatori professionisti uruguaiani ("Mutual") che gli importi erano dovuti per i mesi di febbraio e parte di marzo non era stato pagato . 17 marzo 2005, ricorrente è stata indirizzata al Presidente della Mutual per chiedere il suo arbitrato sugli stipendi dei giocatori per il mese di febbraio. Egli ha sostenuto in particolare che i giocatori non ha firmato contratti per questo periodo.
La ricorrente sostiene di aver ricevuto tra marzo e luglio 2005, gare d'appalto per il trasferimento dei giocatori. Nello stesso periodo, il signor Bueno ha pubblicamente espresso il suo desiderio di essere trasferito dal chiamante. 8 Giugno 2005, il signor Rodriguez ha chiesto Mutua di intervenire con il ricorrente per il pagamento dei salari per la prima parte del mese di marzo 2005. 15 giugno 2005, la ricorrente conferma la Corte Arbitrale del calcio uruguaiano professionale che lo stipendio corrispondente ai 7 giorni lavorativi nel marzo del 2005 era quello di fornire il signor Rodriguez con il tesoriere del club. Con decisione del 28 giugno 2005, emessa da un tribunale arbitrale la responsabilità di determinare le conseguenze economiche derivanti dal movimento di sciopero si è verificato nel 2004, il Club Atletico Penarol è stato condannato a 14 giorni di tempo per pagare gli stipendi dei giocatori. Durante il mese di agosto 2005, il ricorrente deve pagare alla Football Association uruguaiane stipendi dei giocatori per i mesi di febbraio e marzo 2005, e un importo corrispondente a 14 giorni di salario attribuito la decisione il tribunale arbitrale del 28 giugno 2005. Ha anche stato licenziato dal Detto Associazione la somma equivalente al aumento di stipendio per il mese di gennaio 2005. I contratti tra PSG, il signor Rodriguez e il signor Bueno 19 luglio 2005, il signor Bueno e il signor Rodriguez hanno firmato ognuna un contratto di lavoro in qualità di un giocatore professionista con il club francese PSG. Si tratta di contratti entrano in vigore il 1 ° luglio 2005 e arriverà al loro mandato alla fine della stagione 2008/2009. Il 20 luglio 2005 la ricorrente ha scritto al presidente del PSG che indica che si oppose al trasferimento di giocatori, citando che "il 100% della formazione federativo diritti e appartengono alla nostra istituzione." Il 22 luglio 2005, la Fédération française de Football Association ha richiesto uruguaiana di calcio al rilascio del certificato internazionale di trasferimento dei giocatori in questione. Dato il rifiuto della Football Association uruguaiano a rispondere favorevolmente alla sua richiesta, la Federazione Francaise de Football ha indirizzato una FIFA 4 agosto 2005, per ottenere tali certificati. Il 18 agosto 2005, il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori della FIFA ha emesso decisioni che autorizzano la Federation Francaise de Football di procedere immediatamente con la registrazione provvisoria di MM. Bueno e Rodriguez per il PSG. Il 31 agosto 2005, Club Atletico Penarol ha presentato al giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori della FIFA una petizione per il riesame di tali decisioni.
Il 1 ° settembre 2005, il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori della FIFA ha sospeso con effetto immediato le sue decisioni del 18 agosto 2005. Il 23 settembre 2005, ha negato la Federation Francaise de Football ha il diritto di effettuare la registrazione provvisoria di giocatori e ha precisato che "Il rifiuto di registrazione provvisoria è condizionato al risultato come definito nella disputa contrattuale tra il giocatore e il uruguaiano club, che deve essere slice controversie nel merito dalla Camera di Risoluzione delle Controversie ". Per quanto riguarda Mr. Bueno, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha 24 ottobre 2005 la seguente decisione: "1. La richiesta del giocatore Heber Carlos Bueno Suarez è parzialmente accettata. 2. L'esistenza di un rapporto contrattuale tra il giocatore e il Club Atletico Penarol è stata respinta. 3. La Federation Francaise de Football è autorizzato a registrare il giocatore in questione al suo club affiliato, Paris Saint-Germain FC. 4. Nessun risarcimento è concessa al giocatore. 5. La domanda riconvenzionale presentata dal Club Atletico Penarol è respinta nella sua interezza. 6. Ai sensi dell'articolo 60 paragrafo 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi al Tribunale Arbitra1 per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro dieci giorni dalla notifica della presente decisione (...) ". Lo stesso giorno, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha preso una decisione analoga per quanto riguarda il signor Rodriguez. Entrambe le decisioni sono state notificate alle parti tramite fax del 28 ottobre 2005. Dichiarazioni chiamando il 4 novembre 2005, Club Atletico Penarol appello contro le decisioni rese dalla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA con la Corte Arbitrale dello Sport (CAS). Il CAS ha avviato due procedure arbitrali di cui riferimenti TAS/2005/A/983, relative a M. Bueno, e TAS 2005/A/984 in materia di Mr. Rodriguez.
DESTRA
Competenza di un CAS. La giurisdizione dei risultati CAS dall'arte. R47 del Codice, che nella parte che: "Un ricorso contro una decisione della federazione d.une, associazione o altra organizzazione sportiva può essere depositata presso il CAS se gli statuti o regolamenti di tale organizzazione dello sport in modo da fornire o se le parti hanno stipulato un accordo d.arbitrage particolare e per quanto l.appelant o ha esaurito il precedente rimedi l.appel a cui essa ha diritto dallo statuto o regolamenti di tale organizzazione sport ".
2. L'arte. 60 al. Uno degli statuti della FIFA prevede che "CAS è solo competente per i ricorsi contro qualsiasi decisione o azione disciplinare definitiva presa da qualunque autorità giudiziaria della FIFA, confederazione d.une, D.UN membro o d.une League. Il ricorso deve essere depositato presso CAS entro dieci giorni dalla notifica della decisione. " 3. Che mette in discussione qui sono le decisioni prese dalla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA, che ha il giudice finale. Il precedente rimedi fare appello al CAS sono stati pertanto esauriti. Inoltre, le condizioni previste dall'art. R47 del Codice sono soddisfatte. 4. Va aggiunto che le parti hanno espressamente riconosciuto la giurisdizione del CAS nei loro scritti e con la firma della fine della procedura. Sulla ricevibilità chiama 5. Chiamare le dichiarazioni sono state indirizzate al CAS Novembre 4, 2005, o entro il termine di 10 giorni fissato dall'art. 60 dello Statuto FIFA. 6. Inoltre, le dichiarazioni di ricorso soddisfa i requisiti formali sotto ss. R48 e R51 del Codice. 7. Quindi le chiamate sono ammissibili, che non è anche in discussione. Questioni procedurali A. Riunione 8. Decisioni impugnate in entrambi i ricorsi sono stati fatti dalla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA, in parallelo e simultaneamente. Firmando l'ordine del procedimento, le parti hanno espressamente convenuto di unire le due cause, e che deve essere approvato. B. Replica, DVD e comunicazione del diritto presentata dalla ricorrente 9. Con lettera del 7 febbraio 2006, la Corte Ufficio CAS riconosciuto dal ricevimento delle risposte presentati e ha attirato l'attenzione delle parti sull'arte. R56 del Codice, il quale stabilisce che "salvo patto contrario o diversamente deciso dal Presidente della formazione comandata da circostanze eccezionali, le parti non sono autorizzati a completare il loro argomento, o per produrre nuove parti, o di formulare nuove le offerte di prova dopo la presentazione del ricorso e la motivazione della risposta. "
10. A dispetto di quanto precede, l'indirizzo ricorrente al CAS: - 30 marzo 2006, una replica che è stata accompagnata da nuove parti - due DVD nel mese di aprile 2006 - aprile 21, 2006, uno pareri legali. 11. Su indicazione del presidente della formazione, l'Ufficio CAS Corte ha trasmesso copia della risposta ai convenuti, fissandogli un termine al 24 aprile 2006 per determinare l'ammissibilità e il contenuto di questo documento. 12. Altri documenti prodotti dal ricorrente durante il mese di aprile 2006 è stato inoltre inviato ai convenuti, il parere di legge era stata discorso del chiamante direttamente ai consigli dei giocatori e PSG. 13. All'inizio dell'udienza il 26 aprile 2006, sentite le parti, la formazione arbitrale si è ritirato per deliberare sul destino di nuove prove dalla ricorrente. Esso ha deciso che: - Per quanto riguarda la replica, il Collegio Arbitrale accoglie la sua produzione fuori tempo massimo date le circostanze eccezionali che circondano questo caso. La formazione ha sottolineato la natura straordinaria l'ammissione di questi nuovi elementi. La formazione arbitrale ha anche considerato l'importanza relativa del documento e del suo contenuto e la possibilità concessa alle altre parti di rispondere. - Per quanto riguarda la produzione di DVD, note arbitrali formazione che questi erano alcune delle camere nel fascicolo della Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA, che aveva richiesto la produzione 24 marzo 2006. 5 aprile 2006, su richiesta del Presidente della formazione arbitrale, che delibera ai sensi dell'art. R57 del Codice, la FIFA ha inviato una copia del suo fascicolo al Registro CAS dallo stato del DVD, che intende trasmettere solo se la formazione arbitrale espressamente richiesti. Come questi DVD avrebbero potuto essere raggiunti da copia della FIFA del file, la loro ammissibilità non può essere messa in discussione semplicemente perché era la ricorrente che le ha prodotte.
- Per quanto riguarda il parere legale presentato 21 aprile 2006, di formazione potrebbero, in linea di principio, che la partenza come un pezzo. Questo importante documento è stato prodotto solo pochi giorni prima dell'udienza, senza il consenso di altri soggetti. Non ha avuto il tempo ragionevole per studiare, per non parlare di una presa di posizione o di organizzare e produrre un altro parere legale. La formazione, tuttavia, ricorda il principio di "giurato novit curia", che deve essere applicato automaticamente qualificati, indipendentemente dalle spiegazioni fornite dalle parti. Questo presuppone che la formazione arbitrale tiene conto di tutte le fonti esistenti al momento della sua condanna. Formazione note arbitrali, che il parere giuridico in questione è stato pubblicato in una rivista, dopo l'audizione (W. Portmann, Einseitige Optionsklauseln in Arbeitsvertragen von Fussballspielern. Beurteilung eine aus der Sicht der internationalen
Schiedsgerichtsbarkeit im Sport, Sport Causa 2/2006, p. 200 e segg) e quindi fa parte del servizio pubblico le fonti giuridiche che sono a sua disposizione. Come l'articolo pubblicato dal prof. Portman ha stretto accordi con questioni affrontate nel contesto di questo caso, la formazione arbitrale non ha ritenuto opportuno per lei di ignorarlo. Il fondo 14. Innanzitutto, ricordiamo che ai sensi dell'Art. R57 del Codice, il CAS ha piena facoltà di rivedere fatto e di diritto. Questo potere gli ha permesso di riascoltare le parti su tutti i fatti e le circostanze degli argomenti giuridici che le parti desiderano raccogliere e di pronunciarsi definitivamente sulla questione in questione (CAS 99/A/252, p. 22, CAS 98/211, p 19., SAD 2004/A/549, p. 8). 15. Fondamentalmente, la questione fondamentale che deve essere deciso qui è se i giocatori erano ancora vincolati da un contratto di lavoro valido per il chiamante al momento di firmare i loro contratti di lavoro con il PSG. Altrimenti, le chiamate deve essere respinto. Tuttavia, se i giocatori erano in realtà ancora sotto contratto con la ricorrente, dovrebbe esaminare le conseguenze che ne derivano per i giocatori e, se del caso, per il PSG, una possibile violazione degli obblighi contrattuali. 16. Per rispondere alle questioni sollevate dal ricorso, la formazione deve considerare la legge applicabile al caso di specie, comprese le norme eventualmente con un riferimento al contratto tra le parti e determinare le conseguenze che ne discendono. A. La legge 17. La sede CAS si trova in Svizzera e nessuna delle parti ha, a conclusione della convenzione d'arbitrato né il domicilio né la residenza abituale in Svizzera, le disposizioni del capitolo 12 relativo all'arbitrato internazionale di Legge federale sul diritto internazionale privato (PILA) sono applicabili a questo arbitrato ai sensi dell'art. 176 al. PILA 1. 18. Nel Capitolo 12 PILA, la questione delle norme di legge applicabile alla sostanza è disciplinata dall'art. 187 PILA. Questa disposizione prevede che "il tribunale arbitrale decide secondo le norme di legge scelta dalle parti o, in mancanza di scelta, secondo le norme di diritto con cui la fattispecie presenta il collegamento più stretto". Il paragrafo 2 dell'art. PILA 187 specifica che le parti possono autorizzare il tribunale arbitrale di decidere a patrimonio netto.
19. Come l'arte. 116 PILA regolato in modo che la legge elettorale generale dei contratti, a condizione che il contratto è regolato dalla legge scelta dalle parti, art. 187 PILA si basa sul principio del primato della scelta del partito. È importante notare
che tale disposizione stabilisce un regime di arbitrato sulla legge applicabile, che è specifico e diverso da quello stabilito dalle norme generali del PILA in materia (vedi Rigozzi A., Arbitrato internazionale per lo sport, Basel 2005 , No. 1166 ss.). 20. Questa specificità e questa differenza è particolarmente evidente nel fatto che s. PILA 187 attribuisce alle parti in misura maggiore libertà come previsto dalle regole generali di Pila. Così, mentre una legge elettorale ai sensi dell'art. 116 PILA può un designer e non norme di diritto stato di natura privata, anche come associazione sportiva (DTF 132 III 285, ha circa una elezione fa riferimento alle regole FIFA in un riesame del contratto in parte di una procedura ordinaria), art. 187 PILA non limita alle parti la scelta di una legge dello stato particolare. 21. Il fatto che le parti potrebbero includere permettendo arbitri di decidere secondo equità, vale a dire senza alcun riferimento alle norme statali particolari, illustra la libertà concessa ai soggetti di cui s. 187 PILA quanto riguarda la scelta delle norme applicabili alla sostanza della loro controversia. Se l'arte. PILA 187 consente l'utilizzo del patrimonio netto al posto di un particolare sistema di norme statali, è logico concludere che consente a maggior ragione di riferirsi ad un sistema di non-statali standard. L'argomento semplice majorises, meno giustifica questa conclusione. 22. Una parte importante della dottrina ritiene che s. 187 PILA fanno riferimento a "norme di diritto". e non "il diritto". scelto dalle parti, indicando che essi non sono limitati alla scelta di una precisa legge dello Stato, ma può invece optare per la non-standard nazionali, quali principi generali del diritto o della lex mercatoria (B Dutoit ., Diritto Internazionale Privato Svizzera, Basilea 2005, n ° 5 su Art. 187, pag. 657, Rigozzi A., op. cit., No. 1177). 23. Più in particolare nel campo del diritto sportivo, la dottrina non sottolineare l'importanza della mancanza di standard deve utilizzare un particolare sistema stato trascendente particolare. La possibilità di norme in via di sviluppo individuati, per quanto possibile, ogni riferimento ad un sistema di norme statali risposte particolari ha davvero un bisogno specifico derivante dalla organizzazione dello sport (Rigozzi A., op. Cit., Il nostro 1177 ff., e riferimenti ivi). 24. Arbitrato formazione, ritenuto in questo contesto che lo sport è per sua natura un fenomeno che trascende le frontiere. Non è solo auspicabile, ma indispensabile che le norme che disciplinano lo sport a livello internazionale hanno un carattere uniforme e in tutto il mondo in gran parte coerenti. Per garantire la conformità con le normative globali non dovrebbe essere applicata in modo diverso da un paese all'altro, soprattutto a causa delle interferenze tra legge statale e sport regolazione. Il principio di applicazione universale delle norme della FIFA. o qualsiasi altra Federazione Internazionale. risponde alle esigenze di razionalità, sicurezza e certezza del diritto. Tutti i membri della famiglia in tutto il mondo del calcio e sono soggetti alle stesse regole, che sono pubblicati. L'uniformità risultante tende a garantire la parità di trattamento tra tutti i destinatari di tali norme, indipendentemente dal paese in cui si trovano.
25. L'arte. PILA 187 consente alle parti di scegliere la legge applicabile come legge dello Stato, come, ad esempio, la legge applicabile presso la sede della Federazione Internazionale in questione (cfr. art. R58 del Codice). Tuttavia, l'applicazione diretta del sistema giuridico di un paese non deve necessariamente organizzata sport nel mondo. L'arte. PILA 187 permette una meno nazionale, riservando la possibilità di un rinvio di un non-statali norme di legge. Come ha giustamente rilevato Rigozzi (op. cit., 1178), "le regole sportive rappresentano il tipico esempio. Norme di legge. le parti e gli arbitri possono decidere ai sensi dell'art. 187 al. A PILA ". 26. Questa grande libertà di scelta del non-statali norme si applicano, tuttavia, è limitata dalla compatibilità di queste norme con il determinante di ordine pubblico. La formazione ha autorizzato un lodo arbitrale del patrimonio sarebbero soggetti alle stesse limitazioni (si veda B. Dutoit, op. Cit., P. 658, No. 11 su Art. 187). 27. Dottrina e la Corte federale d'accordo sul fatto che l'ordine pubblico che è qui in questione non è politica svizzera pubblica, ordine pubblico o di una politica estera specifica, ma un pubblico internazionale o universale (Dutoit B. , op. cit., p. 657, No. 9 su Art. 187). In una recente sentenza (ATF 8 marzo 2006, 4P.278/2005, consi. 2, sezione 2.2.2), il Tribunale federale ha condotto una sintesi del concetto di ordine pubblico. Dopo aver citato le qualificazioni della dottrina circa la sua giurisprudenza in materia, come "Valzer delle definizioni", "giurisprudenza fluttuante", "colorato", ecc., Il Tribunale federale riconosce un "trial and error", e ammette che il nozione di ordine pubblico applicabili nel contesto di arbitrato internazionale "resterà per sempre sfuggente in una certa misura". Tuttavia egli finisce per concludere nel modo seguente: "Questa breve panoramica del concetto di ordine pubblico dimostra, ancora una volta, sul sequestro della stessa. Partendo dal presupposto che è necessario risolvere per formulare una definizione, si potrebbe dire che una frase è incompatibile con l'ordine pubblico se ignora i valori essenziali e ampiamente riconosciuto che, secondo il legale prevalant concezioni in Svizzera, dovrebbero costituire la base di ogni ordinamento giuridico ". 28. E 'chiaro da questa sentenza della Corte federale che l'ordine pubblico applicabili nel contesto di arbitrato internazionale (1) non si fonde con il diritto interno svizzero e l'ordine pubblico o di ordini con cittadino straniero, ma (2) basata su su valori transnazionali e (3) si basa sui valori che costituiscono il fondamento della civiltà della Svizzera. Come ben mette il Tribunale federale: "Questa è la caratteristica della riserva elvetica di ordine pubblico". 29. Troviamo questa stessa "Helvetic caratteristica" ha art. 19 PILA, che si applica mutatis mutandis alla procedura d'arbitrato internazionale, può portare alla presa in considerazione delle disposizioni di ordine pubblico di un paese terzo. (Dutoit B., op. Cit., P. 658, No. 9 su Art. 187 PILA). Tale disposizione prevede quanto segue: 1 Quando gli interessi legittimi e manifestamente preponderante nell'ambito del design svizzero l.exigent legge, un imperativo legge D.UN disposizione diverso da quello designato dalla presente legge possono essere presi in considerazione solo se il situazione di cui è strettamente connessa con tale diritto.
2 Per giudicare se tale disposizione debba essere presa in considerazione, si prenderà in considerazione lo scopo e le conseguenze destinati qu.elle qu.aurait la sua applicazione per arrivare a una decisione per quanto riguarda la progettazione adeguata di diritto svizzero. 30. Così anche "sotto la concezione svizzera del diritto" che deve stabilire se un norme imperative "altra legge", come indicate dal PILA deve essere preso in considerazione il fatto che perseguono interessi legittimo e manifestamente preponderante. Questa nozione di diritto design svizzero corrisponde a quella dell'ordine pubblico definito nella sentenza della Corte federale citata. 31. Per riassumere, l'applicazione di s. 187 PILA ha come conseguenza che: - le norme del diritto applicabile nel contesto di arbitrato internazionale sono determinati in base alla priorità in base alla scelta delle parti - le parti hanno, nel contesto di arbitrato internazionale, un libertà nella scelta della legge più estesa che nei procedimenti giudiziari ordinari - tra cui le parti possono fare norme applicabili ai non statale: la legge elettorale e può essere effettuato a favore di uno sport regolamento - la uniche limitazioni a tale libertà di scelta di seguire dalla riserva di ordine pubblico, sia per il requisito di cui all'art. 190 PILA che, per analogia con l'arte. PILA 19, se si tiene conto delle disposizioni imperative di una legge diversa da quello normalmente applicabile, - in tutti i casi, il rispetto della legge e dell'ordine dipende dalla compatibilità del risultato ottenuto con i valori fondamentali e ampiamente riconosciuto che, secondo le concezioni prevalant legale in Svizzera, dovrebbero costituire la base di ogni ordinamento giuridico. 32. Quanto sopra presuppone, ovviamente, le parti hanno una legge elettorale opera. In caso contrario, l'arte. 187 PILA prevede che la legge applicabile è quella che presenta il collegamento più stretto con la causa. Pertanto, nel caso ora cercano una soluzione applicabile nel caso di specie, la formazione la priorità deve accertare se c'è una legge elettorale buona. 33. Formazione constata anzitutto che non esiste un diritto espressamente di elezione. 34. Tuttavia, la scelta delle parti può essere indiretta, in particolare al momento della presentazione di una soluzione della stessa di arbitrato contenente le disposizioni relative alla designazione della legge applicabile. Una legge elettorale con riferimento tacito o indirettamente l'insediamento di un'istituzione arbitrale è ammessa dalla dottrina prevalente (Karrer P. Basler Kommentar zum Internationalen Privatrecht, Bale 1996, n 92 e 96 sulla Art 187 PILA;. Poudret / BESSON, confronta legge sulla International Arbitration, Zurigo et al, 2002, No. 683, p 613 e riferimenti in esso;..... Dutoit B., op cit, No. 4 su Art 187 PILA, pag 657;. 2.004 CASE / A/574). 35. Per quanto riguarda la procedura applicabile ad arbitrato dinanzi alla CAS, art. R58 del Codice dispone quanto segue:
"Il Panel si pronuncia secondo le norme vigenti e alle norme di legge scelta dalle parti o, in mancanza di eleggere, come la legge del paese in cui l'organizzazione federazione, associazione o altri sport che ha emesso la decisione impugnata è domiciliato o secondo le norme di diritto che considera una formazione adeguata l.application. In quest'ultimo caso, la decisione della formazione deve essere motivato. " 36. Nel caso di specie, le norme applicabili sono senza dubbio le regole della FIFA, in quanto il ricorso è diretto contro le decisioni prese dalla federazione internazionale. 37. L'arte. 59 cpv. 2 dello Statuto della FIFA prevede che la "procedura di arbitrato è disciplinato dalle disposizioni del codice di l.arbitrage nel campo dello sport CAS. Il CAS si applica in primo luogo i vari regolamenti della FIFA e la legge svizzera come suppletive ". 38. MM. Bueno e Rodriguez sono giocatori professionisti. Club Atletico Penarol e PSG sono entrambe società di calcio, i membri delle loro rispettive federazioni nazionali, si sono affiliate alla FIFA. In tale veste, si sono impegnati a rispettare le norme stabilite dalle loro federazioni nazionali, e così facendo, essi sono soggetti indirettamente con i regolamenti della FIFA (DTF 119 II 271; Riemer M., Berner Kommentar, ad art 60. - CC 79, No. 511 e 515; 2004/A/574 CAS). 39. In ogni caso, tutte le parti hanno espressamente convenuto di procedere alla FIFA e alla CAS. In tal modo, essi hanno accettato di sottoporre alle regole della FIFA e del CAS. 40. Dovrebbe anche essere chiaro che, quando le parti ad una legge elettorale significa che, se non diversamente indicato, questo è un disposizioni sostanziali, non un conflitto di norme che intendono presentare ( Poudret / Besson, op cit, No. 684, pag 614;... CAS 2003/O/486, decisione preliminare del 15 settembre 2003). Ciò è particolarmente vero quando l'elezione è fatta, come in questo caso, un principio in favore di una federazione di norme internazionali: questi ultimi sono stati, ovviamente, non intende fare riferimento alle specifiche norme nazionali, ma bene a regolare e uniforme materialmente questioni che mirano a trattare. 41. Risulta da quanto precede che le norme applicabili sono i primi regolamenti della FIFA. Diritto svizzero si applica in modo complementare. 42. Per quanto riguarda la versione in vigore del Regolamento FIFA, art. 26 del Regolamento FIFA 2005 prevede quanto segue: "Come regola generale, tutti gli altri casi viene valutata in conformità del presente regolamento, ha le seguenti eccezioni: a. Controversie relative alla formazione di compensazione b. Le controversie relative al meccanismo di solidarietà c. Le controversie relative al diritto del lavoro, che si basano su un contratto firmato prima del 1 settembre 2001. I casi non soggetti a questa regola generale saranno valutate in base alle normative in vigore al momento della firma del contratto in questione o al verificarsi dei fatti contestati ".
43. Nessuna delle eccezioni previste dal s. 26 del Regolamento FIFA 2005 non è raggiunta, questo è ciò che i regolamenti FIFA 2005 che è applicabile in linea di principio. 44. Il ricorrente, tuttavia, che i regolamenti FIFA 2005 non si applica perché è entrato in vigore dopo la firma e il presunto rinnovo dei contratti di lavoro. 45. Ma l'arte. 26 del Regolamento FIFA 2005 fa riserva l'applicazione delle norme precedenti, solo i contratti segni prima del 1 settembre 2001. Contratti di lavoro tra le parti essendo stato firmato dopo il 1 settembre 2001, è del 2005 Regolamento FIFA ad essi applicabili. 46. Per avere una formazione completa osserva che, contrariamente a quanto sostenuto dal ricorrente, l'applicazione del Regolamento FIFA 2005 non è contestato dal tempo consentito dall'art. 26 al. Tre associazioni nazionali per adeguare i propri regolamenti. L'arte. 26 al. 3 del Regolamento prevede in effetti che: "I paesi membri sono obbligati d.amender propri regolamenti in conformità l.art. 1, per garantire qu.ils rispetto di queste regole, e li trasmette alla FIFA per l'approvazione entro il 30 giugno 2007. Tuttavia, ciascuna associazione membro attua l.art. 1, al. 3 (a) dal 1 ° luglio 2005 ". 47. In effetti, questo ritardo non influisce il campo di applicazione dei regolamenti diretti ed esclusivi FIFA, vale a dire che i trasferimenti internazionali tra le associazioni per i quali le norme transitorie sono quelli d'arte. 26 al. 1 e 2 del Regolamento FIFA. Essa riguarda l'adattamento, a livello nazionale, le norme applicabili ai trasferimenti nazionali, che continuano ad essere soggetti alle norme nazionali, che devono però essere coerenti con i regolamenti 2005 FIFA. L'arte. A al. 2 del Regolamento FIFA prevede, inoltre, che queste regole si applicano ai trasferimenti interni, e il loro adeguamento, deve ottenere l'approvazione della FIFA. B. Portata del rinvio al diritto svizzero come suppletive 48. Come già detto, l'arte. 59 dello Statuto della FIFA prevede, oltre ad applicare le regole della FIFA, la legge svizzera come suppletive. 49. Dobbiamo vedere questo riferimento al diritto svizzero la volontà della FIFA per colmare eventuali lacune nella filiale di riferimento ha un sistema statale, per l'ipotesi più completa. Detto questo, le regole della FIFA continuano ad applicarsi in via prioritaria. Se si trattano in modo esplicito un problema, non c'è bisogno di cercare un'altra soluzione potrebbe essere sancito dal diritto svizzero.
50. Questa scelta è perfettamente accettabile, data la libertà riservata dall'art. 187 PILA, anche se si tratta di derogare a una norma imperativa del diritto svizzero. Ciò premesso, la riserva dell'ordine pubblico rimane. Pertanto, le norme applicabili al capitale, i regolamenti della Fifa in questo caso, non può validamente derogare a una norma imperativa del diritto svizzero se il risultato che porterebbe possa modificare il
valori fondamentali e ampiamente riconosciuto come concetti giuridici svizzeri, vale a dire un ordine pubblico. C. Ambito di applicazione dell'art. 25 c. 6 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori 51. Sempre a proposito delle norme applicabili, art. 25 c. 6 del regolamento FIFA prevede che "Commissione per lo Status dei Calciatori, la Camera di Risoluzione delle controversie, il giudice unico o il giudice DRC (a seconda dei casi) tiene conto, quando si prendono decisioni, i regolamenti attuali, tenendo conto di tutti gli accordi, le leggi e / o nei pertinenti accordi collettivi a livello nazionale, e la specificità dello sport ". 52. Tale disposizione fa parte delle norme sostanziali previste dal regolamento FIFA. Anche se si rivolge formalmente come gli organi interni della FIFA, CAS, in qualità di un organo giudiziario di controllare le decisioni di questi organi, ne verifica la conformità e deve quindi tener conto anche delle norme che tale disposizione si riferisce. 53. L'arte. 25 c. 6 del Regolamento FIFA, dopo aver ricordato che il corpo FIFA competente ad applicare le norme e, ai sensi dell'art. 1 del Regolamento che prevede: "Il presente regolamento stabilisce le reges globale e vincolante per [...] [il] trasferimento ENTRATO società appartenenti a diverse associazioni." 54. Sezione 25 c. 6 precisa, tuttavia, che l'applicazione delle regole è: "tenendo conto di tutte le pertinenti disposizioni, le leggi e / o nei pertinenti accordi collettivi a livello nazionale, e la specificità dello sport". 55. Il campo di applicazione di questa disposizione prevista come parte di un articolo intitolato "Linee Procedurali" dovrebbe essere interpretata. 56. In primo luogo, non mette in discussione la preponderanza del regolamento FIFA, che invece è espressamente confermata. Si può solo portare ad uno quando le norme previste che sono contrarie ai regolamenti FIFA nella sua lettera o lo spirito. L'arte. 25 al. 6 stabilisce una gerarchia di fatto tra i regolamenti FIFA, che deve essere applicato, e di altri testi, che devono essere considerati. Inoltre, l'art. 1 del Regolamento prevede espressamente che, anche nel loro campo di applicazione, le norme nazionali devono essere coerenti con i principi del Regolamento FIFA.
57. A questo proposito, l'ambito più ampio per la formazione arbitrato sembra essere concesso, nel caso di CAS 2003/O/530, ha art. 43 del Regolamento FIFA precedenti. corrispondente di cui all'art. 25 al. Corrente 6. chiamato riflessione. Come già detto, l'obiettivo del Regolamento FIFA è di stabilire regole uniformi valide per tutti i casi di trasferimenti internazionali e che tutti i giocatori della famiglia del calcio è sottoposto. Questo obiettivo non sarebbe raggiunto se si dovesse riconoscere come applicabili alle diverse regole adottate in ogni paese. Sarebbe
inconcepibile che tali norme nazionali possono influenzare le parti non soggette alla legge di quel paese. 58. Questo significa che se minare lo scopo fondamentale delle regole da parte della FIFA autorità internazionali, accordi o altre disposizioni di portata nazionale non può essere applicato se sono coerenti o complementari con le norme della FIFA, ma certamente non se sono in contrasto con quest'ultima. Questa esigenza di uniformità è legale inoltre uno dei più evidenti "specificità dello sport", che s. 25 al. 6 del regolamento FIFA si riferisce anche. D. Norme applicabili nel caso di specie 59. In sintesi, le norme applicabili nell'ambito del presente procedimento sono: - un titolo principale, il regolamento FIFA - inoltre, le disposizioni del diritto svizzero, e come complemento per quanto sopra indicato, si può contenere conto delle norme nazionali a cui s. 25 al. 6 del regolamento FIFA si riferisce. E. Campo di applicazione della riserva di ordine pubblico internazionale e l'arte. PILA 19 60. Come già indicato, la prenotazione di ordine pubblico internazionale può portare ad allontanarsi una soluzione derivante da una legge elettorale è entrato ai sensi dell'art. 187 applicabile PILA. 61. A prima vista, i regolamenti della FIFA non contengono una disposizione che potrebbe offendere i valori fondamentali e ampiamente riconosciuti come svizzeri concetti giuridici. Tuttavia, se una norma nazionale in s. 25 al. 6 del Regolamento FIFA sarebbe contraria all'ordine pubblico, sarebbe necessario non devono essere considerati. Sarebbe la stessa cosa, una norma imperativa del diritto nazionale, che per ipotesi si potrebbe prendere in considerazione ai sensi dell'art. PILA 19, il che sarebbe contrario al disegno di legge svizzera. 62. La ricorrente sostiene che esiste un legame tra la legge uruguaiano e la causa in quanto quest'ultima si riferisce ad un contratto stipulato tra le parti in Uruguay uruguaiano. Egli sostiene inoltre che le disposizioni del contratto collettivo di carattere uruguaiano sono indispensabili ai sensi del diritto uruguaiano. 63. La formazione arbitrale è giunta alla conclusione che non è opportuno prendere in considerazione la legge uruguaiano. Se possiamo al massimo riconoscere un legame tra causa e diritto uruguayano, almeno per quanto riguarda il chiamante ed i giocatori, gli altri requisiti di cui all'art. 19 al. PILA 1 non sono rispettate. Il ricorrente non ha dimostrato l'esistenza di interessi legittimi e manifestamente preponderante richiede, sotto il concetto svizzero di diritto, applicando una norma imperativa del diritto uruguaiano.
64. In realtà, al di là della chiusura degli elementi a causa della sfera del diritto uruguayano, non siamo qui in presenza di una disputa locale tra le parti contraenti soltanto, ma una disputa per un trasferimento internazionale che coinvolge anche diretto alcuni totalmente estraneo alla sfera puramente interno. In questo contesto, vi è in realtà un interesse legittimo di sottoporre la controversia di cui alle norme unificate con ambito globale. Il carattere internazionale della controversia è preponderante rispetto al locale nesso di causa contrattuale della controversia. L'applicazione di s. PILA 19 è quindi di nessun aiuto al chiamante per consentire di prendere in considerazione la legge uruguaiano. 65. Ai sensi dell'art. 19 al. PILA 2, questa soluzione sarebbe necessario, soprattutto se di applicazione della legge uruguaiana imperativo era quello di portare ad un risultato incompatibile con la struttura del diritto svizzero. Senza voler anticipare le considerazioni più dettagliate di cui oltre, l'arbitrato Training osserva che le disposizioni impugnate della legge uruguaiano avrebbe obbligatorie, vale a dire l'opzione unilaterale di rinnovare i contratti dei giocatori e il sistema ha detto che la "ribellione "dubbi molto seri sulla loro compatibilità con gli standard minimi di tutela dei lavoratori ai sensi del diritto svizzero. Ciò significa che anche se era legge uruguaiana di applicazione diretta o se il suo contenuto è conforme ai requisiti di interesse legittimo e preponderante previsto dall'art. 19 al. A PILA, formazione di arbitrato dovrebbe quindi prendere in considerazione concretamente di rifiutare l'applicazione delle norme potenzialmente contrari all'ordine pubblico nel senso sopra definito. 66. La formazione arbitrale unito su questo punto l'analisi del prof. Portmann (Causa Sport 2/2006, p 200, in particolare 208 ss.): Nel caso di specie, il regolamento in questione non ha praticamente nessuna delle risposte che i criteri prof. Portmann vale per un sistema di un'opzione unilaterale. che il prof. Portmann ha confermato di non essere rilevante ai sensi del diritto svizzero. essere considerato, secondo lui, come non essere, tuttavia, non contrario all'ordine pubblico. Questi criteri sono che la lunghezza potenziale della durata massima del rapporto di lavoro non è eccessiva, la possibilità di rinnovare il contratto di lavoro deve essere esercitato entro un termine accettabile prima della scadenza, tale parte non sia un ringraziamento dall'altra in merito al contenuto del contratto di lavoro, i contro-benefici salariali derivanti dal diritto di opzione sono definiti nel contratto originale e la clausola di rinnovo unilaterale o chiaramente dimostrato che il giocatore è a conoscenza al momento della firma del contratto. Si noti en passant che l'esame del prof. Portmann da una conclusione sulla legge applicabile diversa da quella della formazione arbitrale. Ha detto che la legge uruguaiana è direttamente applicabile. Se un tale regolamento dovrebbe essere spostato lontano dal punto di vista delle politiche pubbliche se applicato direttamente, dimostra a maggior ragione non può vincere in termini di arte. 19 PILA.
67. Dobbiamo anche notare che il semplice fatto che la ricorrente ha sostenuto, tutte le norme che disciplinano uruguaiani sport professionistico è stato formalmente dichiarato l'ordine pubblico non è sufficiente per elevare gli standard con il rango di ordine pubblico ai sensi di Pila. Qualunque sia l'angolo si avvicina a questo concetto di ordine pubblico, i suoi contenuti non potranno essere sotto forma di materiale di regole e principi che abbiano un valore particolarmente elevato. Non è sufficiente
a proclamare come delle norme di ordine pubblico perché riguardano un certo tipo di rapporto per la loro conferiscono una qualità. 68. In conclusione, anche ricorrendo all'arte. 19 PILA, l'arbitro ritiene che la qualifica di formazione del giocatore non deve essere considerata nel caso di specie. F. Questione dell'esistenza di un rapporto contrattuale al momento della firma dei contratti con PSG 69. Come già indicato, il destino delle pretese del chiamante dipende dal fatto che i giocatori sono stati ancora contrattualmente legato al club uruguaiano al momento di firmare i loro contratti con PSG 19 luglio 2005. Se qualcuno, da tali contratti, avrebbero violato i loro obblighi contrattuali nei confronti del ricorrente, ai sensi dell'art. 17 del Regolamento FIFA. Questo ha delle conseguenze a condizione che la sezione, o la particolare frase a pagare indennizzi per violazione del contratto, e la responsabilità collegata al PSG. 70. I contratti effettivamente firmati solo da parte della ricorrente e le due giocatori hanno scadenza 31 dicembre 2004. La domanda che si pone è se un contratto tra le parti è proseguito oltre tale data. 71. Segni contratti prevedono un periodo determinato di un anno, con estensione fino al 31 gennaio successivo alla scadenza annuale. Per consentire il proseguimento dei rapporti contrattuali oltre tale data, la formazione dovrebbe consentire l'applicazione del sistema obbligatorio di rinnovo dei contratti previsti da lo Status dei Calciatori. Se del caso, avremmo trovato i giocatori e le case siano correttamente collegati e il club sarebbe ancora 19 lug 2005 al momento di firmare nuovi contratti con il PSG. 72. Formazione ritiene che questo non è il caso. 73. Per quanto riguarda i primi contratti a lungo termine, s. 18 al. 2 del regolamento FIFA prevede che: "Il giocatore contratto D.UN professionale è stabilita per un periodo minimo dalla data della sua entrata in vigore jusqu.a la fine della stagione e per un periodo massimo di cinque anni. D.une contratti a termine sono diverse da quelle autorizzate s.ils conformi alla normativa nazionale vigente [...] ". 74. Un sistema che consente, a beneficio di un club, di estendere il contratto di un giocatore con limitati aggiustamenti di stipendio, fino a quando il giocatore raggiunge l'età di 27 anni, è in linea di principio non è compatibile con il quadro tempo che il regolamento FIFA prevede che: implica un termine che può essere imposto sul giocatore supera il massimo consentito. 75. Per quanto riguarda i calciatori, con una carriera di durata limitata, la durata di 5 anni deve infatti essere considerato come un termine massimo di giocatori di protezione contro gli impegni eccessivi, nonostante la riserva a favore del rispetto del diritto nazionale del contratto più lunga durata.
76. Allenare gli occhi di arbitrato, il sistema uruguaiano di incompatibilità con i principi del regolamento FIFA deriva soprattutto dalla possibilità per il club in modo da trasformare il lettore un legame contrattuale durata iniziale breve relazione in un rapporto molto a lungo termine. Non è nella stessa situazione in cui le parti concordano sul fatto che un rapporto diretto di lunga durata. In quest'ultimo caso, infatti, le parti di valutare attentamente le conseguenze di un contratto per un corso di durata particolarmente lunga, ma definito in via preliminare e che li costringe entrambi. Essi possono quindi prevedere adattamenti o meccanismi che tengano conto. 77. Nel sistema uruguaiano dell'estensione automatica, il rapporto può iniziare a lavorare per un breve periodo iniziale. Tenuto conto delle specificità della carriera di un calciatore, non c'è dubbio che i termini contrattuali sono stabilite in un momento in cui il giocatore, a inizio carriera, non è normalmente in grado di ottenere condizioni favorevoli. Una volta che il rapporto e ha istituito il sistema in questione ha come conseguenza che il giocatore è ora in ringraziamento al club, che può scegliere di rinnovare o non rinnovare il contratto per diversi anni, sulla base di una tassa che n 'evoluto più di un tasso di indice di indicizzazione dei prezzi al consumo. Tale adeguamento delle retribuzioni non riflette necessariamente il modo equo il progresso di un giocatore e il suo valore per un periodo significativo e decisivo nella sua carriera. 78. Questo vantaggio, il club gode senza alcuna considerazione in quanto è libero di rinunciarvi i lavori di ampliamento del contratto. Il giocatore che non riesce a progredire comporta il rischio di essere tornato anno dopo anno. Il giocatore medio supporta un buon rischio o, peggio ancora, uno finendo vincolante per il club per gran parte della sua carriera ha cambiamenti progressivi delle condizioni finanziarie in relazione alle sue condizioni di ingaggio. 79. Solo i giocatori di maggior talento può sperare un giorno di sfuggire alla situazione di stallo: quando il club ritiene di ottenere un trasferimento di compensazione interessante: egli proporrà ad accettare il trasferimento del giocatore che il club sarà negoziato. Sarà giocatore molto difficile da rifiutare questa offerta, il rischio di essere ritenuta condizioni finanziarie che il sistema di rinnovo automatico può imporre. 80. Questo sistema sembra reintrodurre in realtà Uruguay, in un'altra forma, una tassa di trasferimento per i club simili a quelli che sono stati aboliti dalle successive riforme dei regolamenti della FIFA nel 1997, 2001 e 2005. Accettate il fatto che tali sistemi siano a posto e continuare ad essere applicato sarebbe sviscerare le principali riforme successive che hanno portato l'abrogazione del precedente sistema di trasferimento.
81. In questo senso, la normativa regimi di proroga unilaterale dei contratti. e soprattutto chi lo impone. sono almeno contraria allo spirito del Regolamento FIFA. Hanno l'effetto di eludere i principi di base dei nuovi regolamenti della FIFA, che protegge gli interessi di ogni club in particolare la formazione, con sussidi
la formazione e il contributo di solidarietà (capitolo VI del Regolamento FIFA 2005), nonché gli interessi di tutti i club, attraverso il mantenimento della stabilità contrattuale tra calciatori professionisti e club (capitolo IV del Regolamento FIFA 2005) . 82. Il principio della stabilità contrattuale vale il regolamento FIFA riconosce e difende proprio sotto i nuovi regolamenti. Non è ammissibile che la protezione del contenuto di un contratto tra società e calciatori non possono essere dirottati per servire gli interessi di un partito che, in questo caso il club, che, senza impegno.
83. La formazione arbitrale ritiene pertanto che il sistema di rinnovo unilaterale del contratto non è compatibile, anche in linea di principio, con il quadro giuridico che le nuove norme della FIFA sono stati destinati a stabilire. 84. In ogni caso, non è possibile considerare tale sistema come parte della tecnica. 25 al. 6 del Regolamento. Come abbiamo visto, questa disposizione non tiene conto delle regole che sono, come in questo caso, incompatibili con quelle del Regolamento FIFA. 85. Per eccesso, si deve rilevare che, nonostante l'assenza nel Regolamento FIFA, una disposizione che espressamente escluso il sistema di un'opzione unilaterale obbligatoria per rinnovare, tale sistema è in ogni caso contrario al diritto svizzero in vigore il suppletive FIFA governa quando non sono dello stesso COMPLETO. 86. Infatti, tale sistema ha restituito aspettiamo i ritardi di terminazioni diversi per ciascuna parte. Ciò è contrario al principio di parità dei termini di preavviso previsti dall'art. 335a al. 1 CO (cf. WYLER R., Diritto del Lavoro, Berna 2002, pag. 328 s.). Questa disposizione prevede quanto segue: "I periodi di congedo di assenza deve essere identico per entrambe le parti se l'accordo prevede diversi periodi di tempo, il periodo più lungo è applicabile ad entrambe le parti". 87. Anche se questa disposizione riguarda il caso inverso o le parti non avrebbero lo stesso periodo di risolvere il contratto, questa regola è applicabile anche nel caso di una opzione unilaterale di rinnovare. Infatti, questa opzione dipenderà alla durata del contratto, e quindi anche la sua estremità, il desiderio di solo una parte sulla base di una condizione potestativa. Contrariamente a quanto previsto dall'art. 335a CO, il contratto non può essere risolto da ciascuna parte secondo gli stessi ritardi. 88. Formazione sottolinea che l'arbitrato, se il sistema è già previsto per il rinnovo in linea di principio contraria al principio di parità di cessazione ritardi di espressione attraverso l'arte. 335a CO, presenta anche alcune peculiarità che lo rendono in realtà ancora più critica.
89. In effetti, ha le linee di ciò che è stato detto sopra circa l'incompatibilità di fondo tra i regolamenti moderni della FIFA e il sistema uruguaiano di estensione unilaterale dei contratti (cfr. punti da 76 a 83), il meccanismo di Uruguay in controversia è contrario , allo stesso modo, i fondamenti del diritto del lavoro svizzero. Tale meccanismo deve
la forma contrattuale. E 'comunque il club per il beneficio di una "tassa" sulla base di una negoziazione del contratto preliminare condotto al momento o il giocatore è nella posizione più debole. Il fatto che questo squilibrio è radicato nelle norme contrattuali collettive, che si applicherebbero nel obbligatoria ai sensi della legge Uruguay non la rende più accettabile. Piuttosto, è proprio la sua natura obbligatoria e la conseguenza che i giocatori non hanno via di scampo che lo rende totalmente inaccettabile. 90. Attraverso una catena di estensioni che il giocatore può essere caricate, il sistema conferisce obbligatorio piena padronanza del club della carriera di un giocatore fino all'età di 27 anni. Si applica alla lettera e in combinazione con il sistema di "ribellione" che sarà discusso in seguito, questo sistema porta alla stessa posizione del Tribunale federale è stato considerato inaccettabile nel 1972 in una sentenza sul trasferimento del sistema l'Associazione Svizzera di Football, che è stato modellato sul sistema scende dalla FIFA nel 1997. 91. I principi formulati in quella sentenza (DTF 102 II 211) non sono diversi da quelli su cui si fondano altre autorità ed enti in diverse decisioni che alla fine hanno portato alla riforma delle disposizioni sui trasferimenti ai regolamenti FIFA 2005 è l'espressione corrente. Vale la pena di citare: "Tutte queste disposizioni hanno l'effetto di chiamare il club a discrezione la decisione relativa al trasferimento dei suoi giocatori di un'altra squadra. Se il club non è disposto a dare il consenso scritto dei quali dipende da questo trasferimento, il giocatore che intende tuttavia cambiare datore di lavoro non ha alternative, ma di rinunciare esercizio di attività sportive in National League per due anni. Nessuna eccezione è prevista in caso di risoluzione del contratto da parte del club, il giocatore può essere, senza il suo controllo, privi di ogni possibilità di giocare per una squadra di Lega Nazionale in quel periodo. C'è anche il pericolo di dover accettare, per sfuggire a questo periodo di inattività e di ottenere la sua qualifica, le condizioni meno favorevoli di quanto si possa imporre la sua ex squadra. Può anche, pur essendo favorevole a rilasciare la lettera di rilascio, impostare la quantità di trasferimento in modo tale che le probabilità del giocatore di cambiare club siano compromesse o soppressi.
L'istituzione di una lettera di dimissione in bianco, vale a dire, manca l'indicazione del nuovo club, è vietata (art. 7 in regolazione fine per la qualificazione), il club ha il potere di decidere non solo il principio di trasferimento, ma il nuovo datore di lavoro del giocatore si è separato. Questo regolamento - accompagnato da sanzioni severe per i club ei giocatori per le violazioni - inammissibilmente limita la libertà di "non-giocatori dilettanti" National Football League per praticare la loro attività sportiva. Anche se la legge prevede per questi giocatori l'obbligo di "esercitare la loro professione salario minimo garantito" (art. 2). Ma questa disposizione, a condizione che venga rispettata, non può giustificare una grave interferenza con la libertà di portata per i giocatori di praticare uno sport che dà loro una fonte di reddito è il meno importante. L'arte. 27 al. 2 CC tutela anche la libertà non solo in campo economico, che si oppone a danni eccessivi alla libertà personale in generale (DTF 95 II 57). Il regolamento in esame appare particolarmente scioccante quando il contratto è stato risolto dal club, senza un motivo è stato fermato per il giocatore. Ma questo è il caso nella fattispecie. Il REFER giudizio trova un modo per collegare il Tribunale federale che l'attore "era grato per il nuovo allenatore del FC Servette era cambiato lo stile di gioco della squadra" e "non può essere accusato di fatti specifici nel suo comportamento di gioco ". Certo, l'autorità cantonale aggiunge: "Tuttavia Perroud sarebbe stato inscatolato se avesse accettato una riduzione dei salari". Ma un contratto di lavoro che consente al datore di lavoro di licenziare un lavoratore, mentre di diniego di rilascio
un documento dipende dall'accesso al lavoro altri e, quindi, a dettare i termini di un nuovo impegno, la libertà limitata del lavoratore in modo incompatibile con s. 27 al. 2 CC. Ci possono essere legittimi benefici finanziari concessi al lavoratore al momento del contratto, questi benefici possono anche essere parziale, per l'effetto delle nuove condizioni imposte dal datore di lavoro. Il regolamento in questione è di immorale in quanto consente ai club di NHL per evitare la scadenza di un contratto di un giocatore di esercitare la sua attività sportiva al servizio di un altro club e di imporre condizioni un nuovo impegno. " 92. Il Tribunale federale non si limita a notare che il regolamento sarebbe contraria disposizione questo o quel particolare di diritto svizzero, ma sottolinea che queste sono questioni di rispetto dei valori fondamentali: un sistema che fornisce un lavoratore ha arbitrarietà del suo datore di lavoro, per usare lo stesso termine utilizzato dalla Corte federale, "immorale" e quindi incompatibili con i valori fondamentali del sistema giuridico svizzero. 93. Questo è anche il caso di opzione unilaterale di rinnovare il contratto ad esclusivo beneficio del club. Il fatto che l'esercizio di tale diritto di essere accompagnato di "prezzo" di dover pagare un indice dei salari, che, infatti, non sarà regolarmente adattato al valore del giocatore, non cambia nulla. 94. Pertanto, la formazione arbitrale non può che approvare la conclusione raggiunta dalla Camera di risoluzione delle controversie da parte della FIFA. Questo è supportato in questo da una precedente CAS (CAS 2004/A/678) conferma che una nuova decisione della FIFA nella stessa direzione su un sistema simile a un'opzione unilaterale di rinnovare il contratto. 95. Nel caso di specie, questa conclusione è tanto più che l'applicazione di questo sistema si basa su un meccanismo di sanzione, l'impostazione "ribellione", che viola sostanzialmente elementari principi di protezione della personalità lavoratori nel diritto svizzero. Secondo questo sistema in vigore, il giocatore che si rifiuta di firmare un nuovo contratto è privo di alcun beneficio dal suo club, non è solo il suo stipendio, ma anche anche la possibilità di esercitare la sua professione, sia che per allenarsi. Al tempo stesso, il giocatore rimane completamente legato al club. 96. Un contenuto d'arte. Commissione per lo Status 37 calciatori, la durata dello stato di "ribellione" può estendersi su più stagioni e più anni. La disposizione specifica che, tuttavia, a un minore, il termine non può superare i 3 anni. 97. Tale meccanismo richiede al giocatore di un vincolo che ha la scelta di resa alla pressione esercitata dal club accettando di firmare un nuovo contratto o si perde ogni possibilità di esercitare la sua professione per molti anni. Questo tipo di vincolo non è certamente ammissibile.
98. In primo luogo, viola i regolamenti FIFA che definisce le sanzioni sportive possono derivare dalla risoluzione abusiva del contratto tra il giocatore e il suo club. Tuttavia, queste sanzioni, che vanno dai quattro ai sei mesi, sono limitate nel tempo. Inoltre, esse
non prevede la facoltà per un club di privare di un giocatore di tutti i benefici per i dipendenti e la possibilità di allenarsi. Regole che prevedono una pena oltre i limiti stabiliti dal regolamento FIFA nella loro durata e gli effetti, non sono compatibili con esso. 99. In secondo luogo, questa misura è in diretta violazione delle disposizioni del diritto svizzero, applicabile in un suppletive e più in particolare viola l'art. CO 328, che richiede al datore di lavoro di garantire la protezione della personalità del lavoratore. Per privare di un giocatore di eventuali risorse finanziarie e impedendole di esercitare la sua professione, il club viola gli obblighi che l'art. CO 328 richiede. 100. Tale provvedimento viola anche i valori fondamentali accettati in Svizzera. Si può fare riferimento qui alle considerando della ATF 102 II 211 già citati: un sistema che possa derubare un giocatore del suo reddito e della sua attività per diversi anni è chiaramente contraria ai principi più elementari del diritto. 101. Training rileva infine che lo "stato di ribellione" svuotare completamente il rapporto contrattuale di qualsiasi elemento che caratterizza il lavoro come un contratto, vale a dire la fornitura di lavoro contro salario. Inoltre, Training Club arbitrale ritiene che quando un giocatore dichiara lo stato di "ribellione", non possiamo più riconoscere queste parti ha un rapporto contrattuale ha paragonato rapporti di lavoro. In altre parole, l'applicazione della ribellione in sé non crea un rapporto che potrebbe essere definito un contratto di lavoro. La pratica per un datore di lavoro di rifiutare un giocatore contratto ha alcun beneficio, inclusa la possibilità di esercitare la sua professione, è una terminazione de facto del presente contratto. 102. In conclusione, l'impostazione "ribellione" di cui lo Status dei Calciatori è una persona giuridica aberrante e inaccettabile agli occhi di arbitrato Training. Essa contraddice i principi più fondamentali della concezione giuridica di diritto svizzero. Non siamo in grado di riconoscere alcuna validità e fargli distribuire alcun valido effetto. 103. Di conseguenza, anche supponendo che il contratto tra il club ed i giocatori hanno persistito oltre il 31 gennaio 2005, alla sua data di scadenza, la dichiarazione di "ribellione" pronunciato 8 Marzo 2005 dalla società contro i giocatori, deve essere considerato legalmente come la cessazione del rapporto di lavoro. Gli obblighi contrattuali dei giocatori e si è conclusa entro il marzo 8, 2005. 104. Sulla base di questa conclusione, non è necessario esaminare la natura delle relazioni che possono, secondo la ricorrente, sono esistite tra le parti tra il 31 Gennaio 2005 e il marzo 8, 2005. Per essere completa, la formazione vuole comunque trattare l'argomento del ricorrente alternativa, che i contratti di durata limitata, scaduto 31 gennaio 2005, sono stati fatti per prolungare dopo tale data, trasformando in contratti a tempo indeterminato.
105. I giocatori hanno effettivamente continuato a giocare per il club e per la formazione tra il 31 gennaio e 8 marzo 2005. Basandosi su art. 334 al. CO 2, la ricorrente sostiene che i contratti sarebbero poi stati ritenuti contratti tacitamente rinnovati a tempo indeterminato. L'arte. 334 al. CO 2 dispone che "Se, dopo la scadenza del periodo concordato, contratto a termine si rinnova automaticamente, viene considerato un contratto a tempo indeterminato". Per il ricorrente, nel senso che i giocatori non hanno formalmente chiuso i contratti in conformità con i termini previsti a questo scopo, erano ancora in vigore 19 LUGLIO 2005. 106. Allenare l'arbitro si trova per il carattere meno artificiale di questo argomento: 19 luglio 2005, infatti, i giocatori e il club non ha avuto ulteriore verbale per più di quattro mesi. Sostenere che le parti avevano a quel tempo ancora legato da un contratto è di poco significato. Questa costruzione si affaccia anche il fatto che marzo 8, 2005, il ricorrente cessare ogni beneficio e quindi porre fine a se stesso qualsiasi rapporto. 107. Formazione osserva inoltre che la conclusione di un contratto a tempo indeterminato è incompatibile con le norme della FIFA, in primo luogo applicabile. Infatti, il regolamento FIFA prevede che i contratti di durata fissa di almeno un anno. Quindi non si può presumere che un contratto da professionista nel calcio, nel periodo di un'essenza fissa, può essere tacitamente prorogato per diventare un contratto di lavoro a tempo indeterminato. 108. Inoltre, il fatto che un contratto a tempo determinato si ritiene di continuare come un contratto a tempo indeterminato ai sensi dell'art. 334 al. CO 2 è solo una presunzione semplice. (Cfr. WYLER R., op. Cit., P. 324). 109. In questo caso, i giocatori hanno continuato ad allenarsi e giocare per il club durante il periodo in cui sono svolti i negoziati per il rinnovo eventuale del contratto per un ulteriore periodo determinato. In questo contesto, non possiamo presumere che le parti hanno tacitamente prorogato i contratti di lavoro maturati ogni 31 gennaio 2005 per un periodo indeterminato. Il fallimento delle trattative tra giocatori e club dimostra che le parti abbiano raggiunto alcun accordo e, come tali non possiamo presumere un accordo per una durata indeterminata. Durante il periodo dei negoziati, il rapporto contrattuale è certamente anteriore a continuare, ma in modo provvisorio per un periodo che va fino a oltre la possibile conclusione del nuovo accordo. Dato che i negoziati non hanno avuto successo, questo rapporto è finito e servizi provvisori forniti deve essere onorata sia come relazione di fatto, o un'estensione ad hoc del rapporto precedente. 110. Questo è quanto è successo nel caso di specie e la dichiarazione di "messa in ribellione" è stata in ogni caso, segna la fine di qualsiasi rapporto tra le parti senza una formale abrogazione appare necessario.
111. Con sovrabbondanza di legge, osserva formazione arbitrali, che, anche ammettendo lo Status dei Calciatori è applicabile, si tratta anche alla conclusione che i giocatori erano liberi al momento della firma contratti con PSG, ai sensi dell'art . 41 dello stesso
Player Stato. Questa disposizione esclude gli effetti del club rimane per quanto riguarda il pagamento degli stipendi ai giocatori. La sua validità solleva alcun problema. Esso è applicabile come sfondo incorporate per riferimento nel contratto, senza la necessità di ricorrere all'arte. 25 al. 6 del Regolamento FIFA per la deduzione. 112. In base a tale disposizione, i salari devono essere pagate entro dieci giorni, altrimenti il giocatore interessato può presentare al mutuo a reclamare il pagamento. Poi, se entro 90 giorni il pagamento non è ancora finito, il giocatore può considerarsi come libero. 113. In questo caso, lo stipendio per il mese di febbraio era scaduto 10 Marzo 2005. Quando Marzo 14, 2005, i giocatori hanno scoperto che i salari per il mese di febbraio non era stato risolto e non erano a loro disposizione con la Mutual, hanno messo l'avviso ricorrente al pagamento salario minimo di questo mese. 114. Questa casa non è messa in discussione dallo sviluppo "in rivolta" dei giocatori marzo 8, 2005. Indipendentemente dal fatto che la formazione non concede una dichiarazione che l'eventuale effetto di ribellione valida, questo meccanismo non potrebbe in nessun caso avere l'effetto di liberare i salari dei debiti del club nati prima, anche se tali debiti sono che diventa esigibile dopo il marzo 8, 2005. A questo proposito, va osservato che quando si rivolge a un mutuo il 17 marzo e ha chiesto una domanda circa gli importi dovuti per febbraio 2005, il ricorrente non ha invocato il meccanismo di ribellione, ma afferma che questo periodo non è stato in realtà solo coperti da un contratto. E 'stato solo pochi mesi ad agosto 2005 che la ricorrente ha pagato gli importi Mutual. Nel momento in cui viene raggiunto tale pagamento, il termine di 90 giorni era scaduto molto tempo fa. 115. Tale periodo è stato anche echu quando i giocatori hanno firmato i loro contratti con PSG 19 Luglio 2005. Pertanto, anche in base alle disposizioni dello status dei calciatori, i giocatori aveva in ogni caso essere considerata come libera a causa del fatto che il club era stato per oltre 90 giorni di preavviso per il pagamento dello stipendio per il mese di febbraio. 116. La formazione arbitrale tiene poco conto delle obiezioni fatte valere dalla ricorrente su questo, soprattutto quando sostiene che l'andatura dei giocatori il 14 marzo, con reciproco non era quella prevista nello statuto dell'arte 0,41 giocatore. La formazione non vede come si possa interpretare questo passo altrimenti chiaro che tendeva a mettere l'avviso di club per pagare lo stipendio di febbraio. La lettera del 17 marzo 2005, il ricorrente Mutual ha anche dimostrato che non capiva l'andatura degli altri giocatori. 117. La formazione non dà più credito a quanto sostenuto dalla ricorrente, che i salari sarebbero stati disponibili per i giocatori presso la propria sede e che i giocatori dovevano andare al club per raccoglierli. Per andare nella direzione del ricorrente, dobbiamo ammettere che la convinzione è probabile che a pagare querable. Ma l'arte. 74 al. 2 c. CO prevede che la debiti pecuniari mobile in natura.
G. Conclusione 118. Per diverse ragioni spiegate in precedenza, la formazione arbitrale conclude che il ricorso deve essere respinto e la decisione oggetto del ricorso, pienamente confermata. 119. Formazione osserva infine che la sua decisione non pregiudica la possibilità per il ricorrente di presentare una domanda a norma s. 22 del Regolamento FIFA per richiedere il pagamento di compensazioni relative alla formazione dei giocatori.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport pronuncia:
1. I ricorsi presentati dal Club Atletico Penarol contro le decisioni prese il 24 ottobre 2005 dalla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA, ha su Carlos Bueno Heber Suarez e Cristian Gabriel Rodriguez Barroti vengono respinte. 2. Le decisioni prese il 24 ottobre 2005 dalla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA su un Heber Carlos Bueno e Cristian Gabriel Rodriguez Suarez Barroti sono confermate. 3. (...). 4. (...). 5. Tutte le altre conclusioni o più parti vengono respinte. ______________________________
TAS-CAS - Tribunal Arbitral du Sport - Court of Arbitration for Sport (2005-2006) - official version by www.tas-cas.org -
Arbitrage TAS 2005/A/983 & 984 Club Atletico Penarol c. Carlos Heber Bueno Suarez, Cristian Gabriel Rodriguez Barrotti & Paris Saint-Germain, sentence du 12 juillet 2006
Formation: Me Jose Juan Pinto (Espagne), President; Me Omar Alejandro Vergara (Argentine), Me Jean-Pierre Morand (Suisse)
Football Option unilaterale de reconduction de contrat et systeme dit “de la rebellion” Choix du droit applicable Election de droit tacite et indirecte Portee de la reference au droit suisse a titre suppletif Portee des arrangements ou autres dispositions de niveau national Portee de la reserve de l'ordre public international et de l'art. 19 LDIP 1. L'application de l'art. 187 LDIP a pour consequence que les regles de droit applicables dans le cadre d'un arbitrage international se determinent en priorite sur la base du choix des parties. Les parties disposent, dans le cadre de l'arbitrage international, d'une liberte dans le choix du droit applicable plus etendue que dans les cas soumis aux tribunaux ordinaires: elles peuvent notamment rendre applicables des regles non etatiques; l'election de droit peut etre ainsi faite en faveur d'une reglementation sportive. Les seules limites a cette liberte de choix decoulent de la reserve de l'ordre public, tant en raison de l'exigence posee par l'art. 190 LDIP que par application analogique de l'art. 19 LDIP, lorsque l'on prend en consideration des dispositions imperatives d'un autre droit que celui normalement applicable. 2. Une election de droit peut etre tacite et indirecte, notamment lorsque les parties se soumettent a un reglement d'arbitrage qui contient lui-meme des dispositions au sujet de la designation du droit applicable. Lorsque les parties font une election de droit, il faut entendre par-la, sauf indication contraire, que c'est a des dispositions materielles et non pas a des regles de conflit qu'elles entendent se soumettre. Cela est d'autant plus vrai lorsque l'election est faite a titre principal en faveur de regles d'une federation internationale: ces dernieres n'ont evidemment pas pour vocation de renvoyer a des regles nationales particulieres mais bien de regler materiellement et de maniere uniforme les questions qu'elles pour objectif de traiter.
3. Il faut voir dans la reference au droit suisse a titre suppletif operee par les Statuts de la FIFA la volonte de combler toute lacune eventuelle par le renvoi subsidiaire a un systeme etatique, par hypothese plus complet. Toutefois, si les regles de la FIFA traitent expressement d'une question, il n'y a pas lieu de rechercher une autre solution eventuelle prevue en droit suisse. L'art. 187 LDIP permet un tel choix, meme si c'est pour deroger a une disposition imperative du droit suisse. Cela etant, la reserve de l'ordre public demeure. Par consequent, les regles de la FIFA applicables a titre
principal ne peuvent pas valablement deroger a une norme imperative du droit suisse si le resultat auquel on aboutit porte atteinte aux valeurs essentielles et largement reconnues selon les conceptions juridiques suisses. 4. Le but du Reglement FIFA est d'instaurer des regles uniformes valant pour tous les cas de transferts internationaux et auxquelles l'ensemble des acteurs de la famille du football est soumis. Ce but ne serait pas atteint si on devait reconnaitre comme applicables des regles differentes adoptees dans tel ou tel pays. Il ne serait pas concevable que de telles regles nationales puissent affecter des parties non soumises au droit de ce pays. C'est dire qu'a moins de remettre en cause le but fondamental de regles internationales instituees par la FIFA, les arrangements ou autres dispositions de portee nationale ne peuvent trouver application que s'ils sont conformes, voire complementaires aux regles de la FIFA, mais certainement pas s'ils sont contraires a ces dernieres. 5. L'incompatibilite du systeme uruguayen avec les principes du Reglement FIFA decoule surtout de la possibilite reservee au club de transformer de maniere contraignante pour le joueur une relation contractuelle initiale de courte duree en une relation de tres longue duree. Un systeme permettant, au benefice du seul club, de prolonger le contrat d'un joueur avec des adaptations limitees de salaire, jusqu'a ce que le joueur atteigne l'age de 27 ans, n'est en principe pas compatible avec le cadre temporel que le Reglement FIFA prevoit: il implique en effet une duree pouvant etre imposee au joueur excedant la duree maximale de 5 ans prevue. En outre, il a pour effet de contourner les principes de base de la nouvelle reglementation de la FIFA qui protege tout particulierement les interets des clubs formateurs par le biais des indemnites de formation et de la contribution de solidarite, ainsi que les interets de l'ensemble des clubs, par le biais du maintien de la stabilite contractuelle entre clubs et joueurs professionnels. 6. Le systeme uruguayen de prolongation unilaterale des contrats est contraire aux principes fondamentaux du droit suisse du travail. Un tel mecanisme n'a de contractuel que la forme. Il met en revanche le club au benefice d'un “tarif” fonde sur une negociation contractuelle initiale menee au moment ou le joueur se trouve dans la position la plus faible. Le fait que ce desequilibre contractuel soit ancre dans des regles collectives qui seraient applicables de maniere imperative au regard du droit uruguayen ne le rend pas plus acceptable. Bien au contraire, c'est precisement son caractere obligatoire et la consequence que les joueurs n'ont aucune maniere d'y echapper qui le rend totalement inacceptable. Un tel systeme, parce qu'il livre le travailleur a l'arbitraire de son employeur, est immoral et donc incompatible avec les valeurs fondamentales de l'ordre juridique suisse.
7. Le mecanisme de mise en “rebellion” par lequel le joueur qui refuse de signer un nouveau contrat est prive de toute prestation de la part de son club, soit non seulement de son salaire, mais aussi de la possibilite meme d'exercer son metier, ne serait-ce que
de s'entrainer, tout en demeurant pleinement lie a son club, vide completement la relation contractuelle de tout element qui la caracterise comme un contrat de travail, c'est a dire la fourniture d'un travail contre un salaire. Le fait pour l'employeur de refuser a un joueur sous contrat toute prestation, y compris la possibilite d'exercer son metier, constitue une resiliation de fait de ce contrat de travail. La mise en “rebellion” est donc une construction juridique inacceptable et aberrante, en contradiction avec les principes les plus fondamentaux de la conception juridique suisse du droit. On ne saurait lui reconnaitre la moindre validite et lui faire deployer le moindre effet valable. Partant, meme a supposer que le contrat entre le club et les joueurs ait perdure au-dela de la date de son echeance, la declaration de “rebellion” prononcee par le club a l'encontre des joueurs doit etre consideree juridiquement comme la resiliation des rapports de travail. Le Club Atletico Penarol (“l'appelant” ou “Penarol”) est un club de football dont le siege social est a Montevideo, Uruguay. Il est membre de l'Association Uruguayenne de Football (Asociacion Uruguaya de Futbol, AUF), laquelle est affiliee a la FIFA depuis 1923. M. Carlos Heber Bueno Suarez (“M. Bueno”) est ne le 10 mai 1980. Il est un joueur professionnel de football, tout comme M. Cristian Gabriel Rodriguez Barrotti, (“M. Rodriguez”) lequel est ne le 30 septembre 1985. Tous deux sont de nationalite uruguayenne. Le Paris Saint-Germain F.C. (le “PSG”) est un club de football dont le siege social est a Paris, France. Il est membre de la Federation Francaise de Football, laquelle est affiliee a la FIFA depuis 1904. Contrats entre l'appelant, M. Bueno et M. Rodriguez En date du 5 fevrier 2004, M. Bueno a signe avec le Club Atletico Penarol le contrat suivant (traduit de l'espagnol par l’appelant): “(…) Saison: 2004 A Montevideo, le 5 fevrier 2004, entre les soussignes, Club Atletico Penarol, (…) d'une part, et M. Carlos Heber BUENO SUAREZ (…) d'autre part; il a ete accorde ce qui suit: Premierement: Par ces presents, le joueur Carlos Heber BUENO SUAREZ s'engage a pratiquer le football en tant que joueur professionnel, en exclusivite pour et au Club A. Penarol des le 1er janvier 2004 au 31 decembre 2004, en s'engageant, de meme, a respecter les Statuts et Reglements generaux et particuliers du Club contractant, de l'Association uruguayenne de Football, de la Confederation sud-americaine de Football, de la FIFA et de toute autre Association, ligue ou Confederation a laquelle le Club contractant pourrait etre affilie a present, directement ou indirectement. Deuxiemement: Le Club Atletico Penarol s'engage a remunerer le joueur pour ses services, de la facon suivante:
Salaire mensuel, a etre paye avant les dix premiers jours suivant chaque mois echoue: $ 100'000.- Cent mille pesos uruguayens. Prime a la presence (annuelle, semestrielle, trimestrielle, mensuelle ou pour match): /en blanc/ Prime a la presence accordee en Premiere Division: /en blanc/ Prix minimums pour points obtenus: / en blanc/ (…) Troisiemement: L'un et l'autre, le Club et le joueur, s'engagent de meme a remplir fidelement leurs obligations reciproques, telles que detaillees sur le Reglement de l'Association uruguayenne de Football ainsi que celles ressortissant des respectives conditions en tant que club de football et joueur professionnel, respectivement. Quatriemement: Le joueur accepte /n'accepte pas que le present contrat soit proroge jusqu'au 31 janvier suivant, si toutefois le Club participerait a quelque championnat officiel a etre dispute pendant ladite periode. Tout ceci, sans prejudice des ajustements que pourraient etre relevants au cas ou ce contrat soit renouvele. Cinquiemement: Le systeme de prix a etre etabli par le Comite directeur du Club A. Penarol sera applicable a ce joueur”. Le 9 fevrier 2004, l'appelant a signe avec M. Rodriguez un contrat qui, hormis les donnees personnelles et salariales, est en tout point identique a celui conclu avec M. Bueno quatre jours plus tot.
Il n'est pas conteste que les contrats conclus entre l'appelant et les deux joueurs sont en partie regis par le Estatuto del Jugador del Futbol Uruguayo (le “Statut du Joueur”), qui prevoit notamment ce qui suit (traduit de l'espagnol par l'appelant): “Article 9eme. Definition de saison A l'effet de cet article, la saison est la periode comprise entre le 1 janvier et 31 decembre de chaque annee. A l'effet des contrats, sauf accord expres des parties, on comprend par saison la periode comprise entre le 1 fevrier et le 31 decembre de chaque annee pour les clubs de la Premiere Division Professionnelle et la periode entre le 1 fevrier et le 30 novembre de chaque annee pour les clubs de la Deuxieme Division Professionnelle. (…) Article 15eme. Duree des contrats Les contrats a souscrire pourront etre prolonges au maximum jusqu'au deuxieme 31 decembre qui suit la date de fin du contrat initial. A la fin du contrat, le joueur sera en situation dite “libre”, en dehors des dispositions de l'article 19. S'agissant de contrats signes dans la deuxieme periode de l'annee, ils pourront etre prolonges au maximum jusqu'au troisieme 31 decembre suivant la date de fin du contrat initial. (…) Article 18eme. Augmentation automatique et nouveaux contrats A partir de chaque premier (1) janvier qui suit la date de souscription du contrat, le salaire gagne par chaque joueur durant l'annee anterieure sera automatiquement augmente en tenant compte de l'IPC publie par la Direction Nationale des Statistiques et Recensements.
Les joueurs avec contrat echu, qui auraient deja 24 ans dans la saison anterieure devront a la saison immediatement suivante formaliser un contrat avec leur club pour une periode de 2 annees, sur la base du salaire mensuel percu l'annee anterieure. Une fois le contrat accompli ou que le delai de la rebellion est echu lorsque la duree de celle-ci est plus longue que le delai initial du contrat, le joueur sera en situation dite “libre” et pourra s'engager dans n'importe quelle institution uruguayenne ou etrangere. Cependant, le club aura la possibilite de retenir le joueur pour une saison supplementaire en payant dans ce cas, une fois et demie l'IPC. Cette option devra etre faite avant le 15 janvier suivant l'echeance du contrat. Les clubs qui participent a une competition officielle appartenant a la saison anterieure pourront faire cette option dans une enveloppe fermee qui aura un statut public a la fin de l'activite. Si les parties contractantes accordent des augmentations superieures a celles etablies dans cet article, elles signeront un nouveau contrat qui aura les memes conditions que l'anterieur. L'echeance des contrats des joueurs qui ont moins de 24 ans ne sera pas une condition pour se delier de ses obligations vis-a-vis du club. Concernant les obligations economiques qui naissent des contrats, il est etabli que la saison se deroule entre le 1 fevrier et le 31 decembre de chaque annee, sauf exception etablie dans l'article 9 pour les clubs de la Deuxieme Division Professionnelle. (…) Article 19eme. Possibilite pour les clubs de ne pas tenir compte des augmentations automatiques Les clubs auront la possibilite de ne pas tenir compte des augmentations automatiques en rapport avec l'article precedent; ils devront communiquer ladite decision a l'AUF. La dite communication devra s'effectuer avant le 15 janvier de l'annee ou il est decide de faire usage de l'option et, dans ce cas, le joueur sera en situation dite “libre”. Pour faire usage de l'option, les clubs devront presenter conjointement avec elle, un etat des dettes qu'ils ont avec le joueur. Le droit pour un club de ne pas tenir compte des augmentations automatiques, ne regira pas les cas des contrats a delai superieur a un an, pour les joueurs ages de plus de 24 ans; le delai complet devra, en consequence, etre accompli. Article 20eme. Prorogations automatiques Dans le cas ou les conditions de forme concernant les dispositions citees precedemment dans le delai etabli ne sont pas respectees, delai qui pourra etre proroge, le contrat sera considere automatiquement proroge avec l'augmentation du pourcentage etabli dans l'article 18. (…) Article 22eme. Joueurs libres Le joueur sera dit en etat de liberte, a la fin de chaque saison, pour les causes suivantes: a) Par l'accomplissement du delai de son contrat lorsqu'il s'agit de joueurs ages de 24 ans (article 18 relatif a la fin de la rebellion). b) S'il est age de plus de 21 ans en debut de saison et qu'il n'obtient pas de contrat durant celle-ci. c) S'il est mineur pendant la saison et qu'il ne joue pas plus de 6 matchs officiels dans n'importe quelle division, a l'exception des dispositions concernant l'article 37. d) S'il est mineur et qu'il joue plus de 5 matchs en Premiere division sans contrat. e) S'il a un contrat enregistre avec le club et qu'il communique dans le delai prevu pour utiliser l'option etablie dans l'article 19eme. f) S'il est dans les conditions etablies a l'article 41eme. (…)
Article 23eme. Paiement de retributions Les montants affectes pour les joueurs professionnels sous la forme de salaires mensuels conformement a ce qui a ete etabli dans leurs contrats respectifs, seront payes par les clubs dans les dix jours du mois suivant. (…) Article 25eme. Methode de contrat Les formulaires de contrats seront faits suivant le modele ci-apres: (…) a) Le joueur … s'engage a pratiquer le football en tant que joueur professionnel, exclusivement dans et pour le… (nom du club) …a partir du … (indiquer la date) … et il promet en outre de respecter les Statuts et les reglements generaux et particuliers du club qui forment le contrat, de l'Association Uruguayenne de Football, de la Confederation Sud Americaine de Football, de la FIFA et toute Association, ligue ou Confederation a laquelle le club est affilie directement ou indirectement a cette heure. (…) d) Le joueur … accepte que ce contrat se proroge jusqu'au 31 janvier suivant si l'institution participe a quelque tournoi officiel a disputer durant cette periode. Cette prorogation est obligatoire pour les deux parties et sera applicable avec l'ajustement concernant l'article 18. (…) Article 37eme. Joueurs qui refusent de passer des contrats ou de jouer Tout joueur qui refuse de passer un contrat en accord avec ce qui a ete stipule dans ces Statuts ou qui refuse de jouer pour l'institution, pourvu que celle-ci ait accompli strictement les obligations reglementaires, sera lie a son club sous reserve que celui-ci presente une declaration en rebellion. La declaration en rebellion sera valable dans la saison ou elle est formulee et dans les deux saisons immediatement suivantes, sans prejudice des indemnisations qui pourraient y correspondre. Pour les joueurs ages de plus de 24 ans, le delai de la rebellion ne pourra pas exceder le delai contractuel, sauf s'il y a des causes graves; dans ce cas la rebellion pourra se prolonger encore une annee a partir de l'echeance du delai contractuel. Cette disposition ne pourra pas s'appliquer aux joueurs libres. Lorsqu'un joueur mineur n'enregistrera pas de contrat, et refuse de jouer pour le club auquel il appartient, celui-ci doit documenter en temps et forme la conduite du joueur et si ce joueur souhaite etre transfere dans une autre institution, il doit presenter le consentement de son club. La dite sanction ne pourra pas depasser le delai de 3 ans. Dans toute autre declaration de rebellion le club etablira le delai de celle-ci. Pendant le laps de temps ou le joueur se trouve en rebellion, l'institution sera relevee de toutes ses obligations contractuelles (…) Article 41eme. Les salaires seront payes dans les 10 jours suivants le mois echu. Dans le cas contraire, le joueur pourra se presenter a l'AUF afin de reclamer le paiement de son salaire. Si 90 jours sont depasses sans que le joueur ait pu toucher son salaire, celui-ci aura les possibilites suivantes. a) Rester en condition de libre. Dans ce cas, il est releve de l'accomplissement de toutes ses obligations; il ne touchera pas les retributions accordees par son contrat et il pourra demander un transfert dans les conditions reglementaires.
b) Continuer a etre lie au club; dans ce cas il devra accomplir toutes ses obligations et cela continuera a produire ses effets. Sans prejudice de ce qui a ete etabli, les parties pourront convenir de nouvelles conditions contractuelles; dans ce cas le contrat modifie devra etre enregistre a l'AUF et celui-ci aura tous les effets des Statuts du contrat originel. A la fin de l'annee le joueur acquerra la qualite de libre sans prejudice du droit au recouvrement de ses avoirs. Cette option pourra etre exercee par le joueur a tout moment a partir de la confirmation de sa condition libre”. Entre juin et aout 2004, le monde du football uruguayen a ete paralyse par un mouvement de greve. A la fin du mois d’aout 2004, le Club Atletico Penarol a souhaite accepter l’offre du FC Monaco concernant le transfert du joueur Bueno pour une somme de EUR 2'500'000. Ce dernier a toutefois refuse d'entrer en matiere sur la proposition du club monegasque. A l'echeance des contrats en cours formellement valables jusqu'au 31 decembre 2004, les joueurs n'ont pas signe de nouveaux contrats. Par application de la clause d'extension, ces contrats etaient proroges jusqu'au 31 janvier 2005. Il apparait que les joueurs ont tente de renegocier des contrats a des conditions financieres differentes mais qu'un accord n'a pas pu etre trouve. Pendant la duree de ces discussions, les joueurs ont continue de s'entrainer aupres du Club meme apres le 31 janvier 2005 et ont joue chacun avec le Club un, respectivement deux matches en fevrier 2005. Ces discussions n'ont pas abouti. Le 8 mars 2005, l'appelant a declare les deux joueurs “en rebellion” en raison d'une “conduite etablie a l'art. 37 du Statut du Joueur”. Bien que les conseils de l'appelant n'aient pas ete en mesure de le confirmer a l'audience, il ressort du dossier et de l'ensemble des faits de la cause que cette declaration de rebellion a ete prononcee en raison du refus des joueurs de signer les contrats aux conditions proposees par l'appelant. Depuis le 8 mars 2005, les joueurs ne se sont plus entraines au sein de l'equipe du Club Atletico Penarol, ni n'ont percu de salaire. Le 14 mars 2005, les Joueurs ont fait constater par acte notarie aupres de la Mutuelle Uruguayenne des Joueurs Professionnels (“la Mutuelle”) que les montants qui leur etaient dus pour les mois de fevrier et une partie de mars n'avaient pas ete payes. Le 17 mars 2005, l'appelant s'est adresse au President de la Mutuelle pour lui demander son arbitrage relatif aux salaires des joueurs pour le mois de fevrier. Il a notamment fait valoir que les joueurs n'avaient pas signe de contrats pour cette periode-la.
L'appelant soutient avoir recu, entre mars et juillet 2005, des offres en vue du transfert des joueurs. Durant la meme periode, M. Bueno a publiquement exprime son souhait d’etre transfere par l’appelant. Le 8 juin 2005, M. Rodriguez a prie la Mutuelle d’intervenir aupres de l’appelant pour le paiement du salaire du pour la premiere partie du mois de mars 2005. Le 15 juin 2005, l’appelant a confirme au Tribunal Arbitral du football professionnel uruguayen que le salaire correspondant aux 7 jours travailles en mars 2005 etait a la disposition de M. Rodriguez aupres du tresorier du club. Par decision du 28 juin 2005, rendue par un tribunal arbitral charge de determiner les consequences economiques decoulant du mouvement de greve intervenu en 2004, le club Atletico Penarol a ete condamne a payer aux joueurs 14 jours de salaires. Au cours du mois d'aout 2005, l'appelant a verse a l'Association Uruguayenne de Football les salaires des deux joueurs afferents aux mois de fevrier et mars 2005, ainsi qu'une somme correspondant aux 14 jours de salaires attribues par la decision du tribunal arbitral du 28 juin 2005. Il a egalement fait virer aupres de ladite Association le montant equivalent a l'augmentation de salaire pour le mois de janvier 2005. Contrats entre le PSG, M. Bueno et M. Rodriguez Le 19 juillet 2005, M. Bueno et M. Rodriguez ont chacun signe un contrat de travail en qualite de joueur professionnel avec le club francais PSG. Ces contrats sont entres en vigueur le 1er juillet 2005 et arriveront a leur terme a la fin de la saison 2008/2009. Le 20 juillet 2005, l’appelant a ecrit au President du PSG pour lui indiquer qu'il s'opposait au transfert des joueurs, en invoquant que “100% des droits federatifs et de formation appartiennent a notre Institution”. Le 22 juillet 2005, la Federation Francaise de Football a requis de l’Association Uruguayenne de Football la delivrance du certificat international de transfert des joueurs en question. Devant le refus de l’Association Uruguayenne de Football de donner une suite favorable a sa requete, la Federation Francaise de Football s’est adressee a la FIFA le 4 aout 2005 afin d’obtenir lesdits certificats. Le 18 aout 2005, le Juge Unique de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA a rendu des decisions autorisant la Federation Francaise de Football a proceder immediatement a l'enregistrement provisoire de MM. Bueno et Rodriguez en faveur du PSG. Le 31 aout 2005, le Club Atletico Penarol a soumis au Juge Unique de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA une requete en reconsideration de ces decisions.
Le 1er septembre 2005, le Juge Unique de la Commission du Statut du Joueur de la FIFA a suspendu avec effet immediat ses decisions du 18 aout 2005. Le 23 septembre 2005, il a refuse a la Federation Francaise de Football le droit de proceder a l'enregistrement provisoire des joueurs et a precise que “Ce refus d'enregistrement provisoire est conditionne au resultat defini quant au litige contractuel entre le joueur et le club uruguayen, litige qui devra etre tranche quant a la substance par la Chambre de Resolution des Litiges”. En ce qui concerne M. Bueno, la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA a rendu le 24 octobre 2005 la decision suivante: “1. La demande du joueur Carlos Heber Bueno Suarez est partiellement admise. 2. L'existence d'une relation contractuelle entre le joueur et le Club Atletico Penarol est rejetee. 3. La Federation Francaise de Football est autorisee a enregistrer le joueur en question pour son club affilie, le Paris Saint-Germain FC. 4. Aucune indemnite n'est accordee au joueur. 5. La demande reconventionnelle presentee par le Club Atletico Penarol est rejetee dans sa totalite. 6. Selon l'article 60 alinea 1 des Statuts de la FIFA, cette decision peut faire l'objet d'un appel devant le Tribunal Arbitra1 du Sport (TAS). La declaration d'appel doit etre soumise directement au TAS dans les dix jours apres notification de cette decision (…)”. Le meme jour, la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA a rendu une decision similaire en ce qui concerne M. Rodriguez. Les deux decisions ont ete notifiees aux parties par fax du 28 octobre 2005. Par declarations d'appel du 4 novembre 2005, le Club Atletico Penarol a recouru contre les decisions rendues par la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA aupres du Tribunal Arbitral du Sport (TAS). Le TAS a ouvert deux procedures d'arbitrage sous les references TAS/2005/A/983, relative a M. Bueno, et TAS 2005/A/984, relative a M. Rodriguez.
DROIT
Competence du TAS 1. La competence du TAS resulte de l’art. R47 du Code, qui stipule notamment ce qui suit: “Un appel contre une decision d.une federation, association ou autre organisme sportif peut etre depose au TAS si les statuts ou reglements dudit organisme sportif le prevoient ou si les parties ont conclu une convention d.arbitrage particuliere et dans la mesure aussi ou l.appelant a epuise les voies de droit prealables a l.appel dont il dispose en vertu des statuts ou reglements dudit organisme sportif”.
2. L'art. 60 al. 1 des statuts de la FIFA prevoit que “Le TAS est seul competent pour traiter des recours interjetes contre toute decision ou sanction disciplinaire prises en dernier ressort par toute autorite juridictionnelle de la FIFA, d.une confederation, d.un membre ou d.une ligue. Le recours doit etre depose au TAS dans les dix jours suivant la communication de la decision”. 3. Les appels dont il est ici question visent des decisions rendues par la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA, qui a juge en dernier ressort. Les voies de droit prealables a l’appel devant le TAS ont donc ete epuisees. Aussi, les conditions fixees a l’art. R47 du Code sont remplies. 4. Il convient d’ajouter que les parties ont expressement reconnu la competence du TAS dans leurs ecritures ainsi que par la signature de l’ordonnance de procedure. Recevabilite des appels 5. Les declarations d’appel ont ete adressees au TAS le 4 novembre 2005, soit dans le delai de 10 jours fixe par l’art. 60 des statuts de la FIFA. 6. Au surplus, les declarations d’appel satisfont aux conditions de forme requises par les art. R48 et R51 du Code. 7. Partant, les appels sont recevables, ce qui n'est d'ailleurs pas conteste. Questions procedurales A. Jonction des causes 8. Les decisions contestees dans le cadre des appels ont toutes deux ete rendues par la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA, parallelement et simultanement. Par la signature de l'ordonnance de procedure, les parties ont expressement accepte la jonction des deux causes, qui doit ainsi etre enterinee. B. Replique, DVD et avis de droit deposes par l'Appelant 9. Par lettre du 7 fevrier 2006, le Greffe du TAS a accuse reception des reponses deposees et a attire l'attention des parties sur l'art. R56 du Code, en vertu duquel “Sauf accord contraire des parties ou decision contraire du President de la Formation commandee par des circonstances exceptionnelles, les parties ne sont pas admises a completer leur argumentation, ni a produire de nouvelles pieces, ni a formuler de nouvelles offres de preuves apres la soumission de la motivation d’appel et de la reponse”.
10. En depit de ce qui precede, l'appelant a adresse au TAS: - le 30 mars 2006, une replique a laquelle etaient jointes de nouvelles pieces; - deux DVD au cours du mois d'avril 2006; - le 21 avril 2006, un avis de droit. 11. Sur instructions du President de la Formation, le Greffe du TAS a transmis un exemplaire de la replique aux defendeurs en leur fixant un delai au 24 avril 2006 pour se determiner sur la recevabilite et sur le contenu de ce document. 12. Les autres pieces produites par l'appelant au cours du mois d'avril 2006 ont egalement ete transmises aux defendeurs, l'avis de droit ayant ete adresse par l'appelant directement aux conseils des joueurs et au PSG. 13. Au debut de l'audience du 26 avril 2006 et apres avoir entendu les parties, la Formation arbitrale s'est retiree pour deliberer sur le sort des nouveaux elements produits par l'appelant. Elle a decide ce qui suit: - En ce qui concerne la replique, la Formation arbitrale a accepte sa production hors delai au vu des circonstances exceptionnelles entourant la presente affaire. La Formation a insiste sur la nature extraordinaire de l'admission de ces elements nouveaux. La Formation arbitrale a aussi tenu compte de l'importance relative du document et de son contenu ainsi que de la possibilite accordee aux autres parties d'y repondre. - En ce qui concerne la production des DVD, la Formation arbitrale releve que ces derniers faisaient partie des pieces versees au dossier de la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA, dont elle avait requis la production le 24 mars 2006. Le 5 avril 2006, a la requete du President de la Formation arbitrale, agissant conformement a l'art. R57 du Code, la FIFA a adresse une copie de son dossier au Greffe du TAS en faisant etat des DVD, qu'elle se proposait de ne transmettre que si la Formation arbitrale en faisait la demande expresse. Comme ces DVD auraient pu etre joints par la FIFA a la copie de son dossier, leur recevabilite ne peut pas etre remise en cause du simple fait que c'est l'appelant qui les a produits.
- En ce qui concerne l'avis de droit transmis le 21 avril 2006, la Formation ne pourrait, sur le principe, que l'ecarter en tant que piece. Ce document important a ete produit quelques jours seulement avant l'audience, sans l'accord des autres parties. Celles-ci n'ont pas dispose du temps raisonnable pour l'etudier, prendre position ou a fortiori organiser et produire un autre avis de droit. La Formation rappelle toutefois le principe “jura novit curia”, selon lequel il lui appartient d'appliquer d'office le droit, quelles que soient les explications fournies par les parties. Cela suppose que la Formation arbitrale prenne en compte toutes les sources existant au moment de sa sentence. La Formation arbitrale releve que l'avis de droit en question a ete publie dans une revue posterieurement a l'audience (PORTMANN W., Einseitige Optionsklauseln in Arbeitsvertragen von Fussballspielern . eine Beurteilung aus der Sicht der internationalen
Schiedsgerichtsbarkeit im Sport, Causa Sport 2/2006, p. 200 ss) et fait donc partie des sources juridiques publiques qui sont a sa disposition. Comme l'article publie par le Prof. Portman porte sur des questions a traiter dans le cadre de cette affaire, la Formation arbitrale estime qu'il serait inadequat pour elle de l'ignorer. Le fond 14. A titre liminaire, on rappelle qu'en vertu de l'art. R57 du Code, le TAS jouit d’un plein pouvoir d’examen en fait et en droit. Ce pouvoir lui permet d’entendre a nouveau les parties sur l’ensemble des circonstances de faits ainsi que sur les arguments juridiques que les parties souhaitent soulever et de statuer definitivement sur l’affaire en cause (TAS 99/A/252, p. 22; TAS 98/211, p. 19; TAS 2004/A/549, p. 8). 15. Au fond, la question fondamentale qui doit etre tranchee ici est celle de savoir si les joueurs etaient encore valablement lies par un contrat de travail a l'appelant lorsqu'ils ont signe leurs contrats de travail avec le PSG. Dans le cas contraire, les appels devraient etre rejetes. En revanche, si les joueurs etaient effectivement toujours sous contrat avec l'appelant, il conviendrait d'examiner les consequences decoulant pour les joueurs et, le cas echeant, pour le PSG, d'une eventuelle violation des obligations contractuelles. 16. Pour repondre aux questions soulevees par l'appel, la Formation doit examiner la question du droit applicable a la presente cause, y compris des normes applicables eventuellement par reference au contrat conclu entre les parties, puis determiner les consequences qui en decoulent. A. Le droit applicable 17. Le siege du TAS se trouvant en Suisse et aucune des parties n'ayant, au moment de la conclusion de la convention d'arbitrage ni son domicile ni sa residence habituelle en Suisse, les dispositions du chapitre 12 relatif a l'arbitrage international de la Loi federale sur le droit international prive (LDIP) sont applicables au present arbitrage conformement a l'art. 176 al. 1 LDIP. 18. Dans le chapitre 12 de la LDIP, la question des regles de droit applicable au fond est regie par l'art. 187 LDIP. Cette disposition prevoit que le “tribunal arbitral statue selon les regles de droit choisies par les parties ou, a defaut de choix, selon les regles de droit avec lesquelles la cause presente les liens les plus etroits”. L'alinea 2 de l'art. 187 LDIP precise que les parties peuvent autoriser le tribunal arbitral a statuer en equite.
19. Tout comme l'art. 116 LDIP qui regle de maniere generale l'election de droit en matiere contractuelle en prevoyant que le contrat est regi par le droit choisi par les parties, l'art. 187 LDIP est fonde sur le principe de la primaute du choix des parties. Il est important de relever
que cette disposition institue pour l'arbitrage un regime relatif au droit applicable qui est specifique et different de celui institue par les regles generales de la LDIP en la matiere (cf. RIGOZZI A., L'Arbitrage International en matiere de sport, Bale 2005, no 1166 ss.). 20. Cette specificite et cette difference se marquent notamment dans le fait que l'art. 187 LDIP confere aux parties une liberte plus etendue que ce que prevoient les regles generales de la LDIP. Ainsi, alors qu'une election de droit au sens de l'art. 116 LDIP ne peut designer qu'un droit etatique et non des regles de nature privee, comme notamment celles d'une association sportive (cf. ATF 132 III 285, a propos d'une election se referant aux regles FIFA dans un contrat examine dans le cadre d'une procedure ordinaire), l'art. 187 LDIP ne limite pas les parties au choix d'un droit etatique particulier. 21. Le fait que les parties puissent notamment permettre aux arbitres de decider en equite, c'est-a-dire en dehors de toute reference a des normes etatiques particulieres, illustre la liberte accordee aux parties par l'art. 187 LDIP en ce qui concerne le choix des regles applicables au fond de leur litige. Si l'art. 187 LDIP permet le recours a l'equite en lieu et place d'un systeme particulier de normes etatiques, il est logique de conclure qu'il permet a fortiori de se referer a un systeme de normes non etatiques. Le simple argument a majore, minus justifie cette conclusion. 22. Une partie importante de la doctrine considere que l'art. 187 LDIP vise les “regles de droit” . et non pas “le droit” . choisies par les parties, indiquant par la que celles-ci ne sont pas limitees au choix d'un droit etatique precis, mais peuvent au contraire opter pour des normes non nationales, telles que les principes generaux du droit ou la lex mercatoria (DUTOIT B., Droit International Prive Suisse, Bale 2005, no 5 ad art. 187, p. 657, RIGOZZI A., op. cit., no 1177). 23. Dans le domaine plus particulier du droit du sport, la doctrine n'a pas manque de souligner l'importance de pouvoir recourir a des normes transcendant tel ou tel systeme etatique particulier. Cette possibilite de developper des regles degagees, autant que faire se peut, de toute reference a un systeme de normes etatiques particulieres repond en effet a un besoin specifique decoulant de l'organisation du sport (RIGOZZI A., op. cit., nos 1177 ss., ainsi que les references citees). 24. La Formation arbitrale considere a cet egard que le sport est par nature un phenomene transcendant les frontieres. Il est non seulement souhaitable, mais indispensable que les regles regissant le sport au niveau international aient un caractere uniforme et largement coherent dans le monde entier. Pour en assurer un respect au niveau mondial, une telle reglementation ne doit pas etre appliquee differemment d'un pays a l'autre, notamment en raison d'interferences entre droit etatique et reglementation sportive. Le principe de l'application universelle des regles de la FIFA . ou de toute autre federation internationale . repond a des exigences de rationalite, de securite et de previsibilite juridique. Tous les membres de la famille mondiale du football sont ainsi soumis aux memes regles, qui sont publiees. L'uniformite qui en resulte tend a assurer l'egalite de traitement entre tous les destinataires de ces normes, quel que soit le pays ou ils se trouvent.
25. L'art. 187 LDIP permet aux parties de choisir comme droit applicable un droit etatique, tel que, par exemple, le droit applicable au siege de la federation internationale concernee (voir art. R58 du Code). Neanmoins, l'application directe de l'ordre juridique d'un seul pays ne convient pas forcement au sport organise au niveau mondial. L'art. 187 LDIP permet une approche moins nationale, en reservant la possibilite d'un renvoi a des regles de droit non etatiques. Comme le souligne a juste titre Rigozzi (op. cit., no 1178), “les reglementations sportives representent l'exemple typique de .regles de droit. que les parties ou les arbitres peuvent choisir en application de l'art. 187 al. 1 LDIP”. 26. Cette grande liberte du choix des regles non etatiques applicables est cependant limitee par la compatibilite de ces regles avec l'ordre public determinant. Une Formation arbitrale autorisee a statuer en equite serait soumise aux memes limitations (cf. DUTOIT B., op. cit., p. 658, no 11 ad art. 187). 27. La doctrine et le Tribunal federal s'accordent sur le point que l'ordre public dont il est ici question n'est ni l'ordre public suisse, ni un ordre public etranger specifique, mais un ordre public international ou universel (DUTOIT B., op. cit., p. 657, no 9 ad art. 187). Dans un arret recent (ATF du 8 mars 2006, 4P.278/2005, consid. 2, chiffre 2.2.2), le Tribunal federal a procede a une synthese de cette notion de l'ordre public. Apres avoir cite les qualificatifs de la doctrine a propos de sa jurisprudence en la matiere, tels que “valse des definitions”, “jurisprudence fluctuante”, “bigarree”, etc., le Tribunal federal reconnait un certain “tatonnement” et admet que la notion d'ordre public applicable dans le contexte de l'arbitrage international “demeurera toujours insaisissable jusqu'a un certain point”. Il finit neanmoins par conclure de la maniere suivante: “Ce bref survol de la notion d'ordre public demontre, une fois de plus, la relative insaisissabilite de celle-ci. A supposer qu'il faille se resoudre a formuler une definition, on pourrait dire qu'une sentence est incompatible avec l'ordre public si elle meconnait les valeurs essentielles et largement reconnues qui, selon les conceptions juridiques prevalant en Suisse, devraient constituer le fondement de tout ordre juridique”. 28. Il ressort de cet arret du Tribunal federal que l'ordre public applicable dans le cadre de l'arbitrage international (1) ne se confond pas avec l'ordre public interne suisse, ni avec des ordres publics nationaux etrangers, mais (2) repose sur des valeurs transnationales et (3) se base sur les valeurs constituant le fondement de la civilisation de la Suisse. Comme le dit joliment le Tribunal federal: “c'est le trait helvetique de la reserve de l'ordre public”. 29. On retrouve ce meme “trait helvetique” a l'art. 19 LDIP, qui, applicable par analogie a une procedure d'arbitrage international, peut conduire a la prise en consideration des dispositions d'ordre public d'un pays tiers. (DUTOIT B., op. cit., p. 658, no 9 ad art. 187 LDIP). Cette disposition prevoit ce qui suit: 1 Lorsque des interets legitimes et manifestement preponderants au regard de la conception suisse du droit l.exigent, une disposition imperative d.un droit autre que celui designe par la presente loi peut etre prise en consideration, si la situation visee presente un lien etroit avec ce droit.
2 Pour juger si une telle disposition doit etre prise en consideration, on tiendra compte du but qu.elle vise et des consequences qu.aurait son application pour arriver a une decision adequate au regard de la conception suisse du droit. 30. C'est ainsi egalement “au regard de la conception suisse du droit” qu'il faut determiner si des normes imperatives d'un “droit autre” que celui designe par la LDIP doivent etre prises en consideration du fait qu'elles poursuivent des interets legitimes et manifestement preponderants. Cette notion de la conception suisse du droit correspond a celle de l'ordre public defini dans l'arret precite du Tribunal federal. 31. Pour resumer, l'application de l'art. 187 LDIP a pour consequence que: - les regles de droit applicables dans le cadre d'un arbitrage international se determinent en priorite sur la base du choix des parties; - les parties disposent, dans le cadre de l'arbitrage international, d'une liberte dans le choix du droit applicable plus etendue que dans les cas soumis aux tribunaux ordinaires; - les parties peuvent notamment rendre applicables des regles non etatiques; - l'election de droit peut etre ainsi faite en faveur d'une reglementation sportive; - les seules limites a cette liberte de choix decoulent de la reserve de l'ordre public, tant en raison de l'exigence posee par l'art. 190 LDIP que par application analogique de l'art. 19 LDIP, lorsque l'on prend en consideration des dispositions imperatives d'un autre droit que celui normalement applicable; - dans tous les cas, le respect de l'ordre public depend de la compatibilite du resultat atteint avec les valeurs essentielles et largement reconnues qui, selon les conceptions juridiques prevalant en Suisse, devraient constituer le fondement de tout ordre juridique. 32. Ce qui precede suppose bien entendu, que les parties aient opere une election de droit. A defaut, l'art. 187 LDIP prevoit que le droit applicable est celui qui presente les liens les plus etroits avec la cause. C'est pourquoi, s'agissant maintenant de rechercher la solution applicable en l'espece, la Formation doit examiner en priorite s'il existe bien une election de droit. 33. La Formation constate tout d'abord qu'il n'existe pas d'election expresse de droit. 34. Toutefois, le choix des parties peut etre indirect, notamment lorsqu'elles se soumettent a un reglement d'arbitrage qui contient lui-meme des dispositions au sujet de la designation du droit applicable. Une election de droit tacite et indirecte par renvoi au reglement d'une institution d'arbitrage est admise par la doctrine dominante (KARRER P., Basler Kommentar zum Internationalen Privatrecht, Bale 1996, no 92 et 96 ad art. 187 LDIP; POUDRET/BESSON, Droit compare de l'arbitrage international, Zurich et al. 2002, no 683, p. 613 et references citees; DUTOIT B., op. cit., no 4 ad art. 187 LDIP, p. 657; CAS 2004/A/574). 35. S'agissant de la procedure applicable aux arbitrages devant le TAS, l'art. R58 du Code prevoit ce qui suit:
“La Formation statue selon les reglements applicables et selon les regles de droit choisies par les parties, ou a defaut de choix, selon le droit du pays dans lequel la federation, association ou autre organisme sportif ayant rendu la decision attaquee a son domicile ou selon les regles de droit dont la Formation estime l.application appropriee. Dans ce dernier cas, la decision de la Formation doit etre motivee”. 36. En l'espece, les reglements applicables sont indiscutablement les regles de la FIFA, puisque l'appel est dirige contre des decisions rendues par cette federation internationale. 37. L'art. 59 al. 2 des Statuts de la FIFA prevoit que la “procedure arbitrale est regie par les dispositions du Code de l.arbitrage en matiere de sport du TAS. Le TAS applique en premier lieu les divers reglements de la FIFA ainsi que le droit suisse a titre suppletif”. 38. MM. Bueno et Rodriguez sont des joueurs professionnels. Le Club Atletico Penarol et le PSG sont tous deux des clubs de football, membres de leurs federations nationales respectives, elles-memes affiliees a la FIFA. En cette qualite, ils ont pris l'engagement de respecter la reglementation etablie par leurs federations nationales et ce faisant, ils se sont soumis indirectement aux Reglements de la FIFA (ATF 119 II 271; RIEMER M., Berner Kommentar, ad art. 60 - 79 CC, no 511 et 515; CAS 2004/A/574). 39. En tout etat de cause, toutes les parties ont expressement accepte de proceder devant la FIFA, puis devant le TAS. Ce faisant, elles ont consenti a se soumettre a la reglementation de la FIFA et a celle du TAS. 40. Il convient encore de preciser que, lorsque les parties font une election de droit, il faut entendre par-la, sauf indication contraire, que c'est a des dispositions materielles et non pas a des regles de conflit qu'elles entendent se soumettre (POUDRET/BESSON, op. cit., no 684, p. 614; CAS 2003/O/486, decision preliminaire du 15 septembre 2003). Cela est d'autant plus vrai lorsque l'election est faite, comme en l'espece, a titre principal en faveur de regles d'une federation internationale: ces dernieres n'ont evidemment pas pour vocation de renvoyer a des regles nationales particulieres mais bien de regler materiellement et de maniere uniforme les questions qu'elles pour objectif de traiter. 41. Il resulte de ce qui precede que les regles applicables sont en premier lieu les reglements de la FIFA. Le droit suisse s'applique a titre suppletif. 42. S'agissant de la version du Reglement FIFA applicable, l'art. 26 du Reglement FIFA 2005 prevoit ce qui suit: “En regle generale, tout autre cas est evalue conformement a ce reglement, a l'exception des cas suivants: a. Litiges concernant l'indemnite de formation b. Litiges concernant le mecanisme de solidarite c. Litiges lies au droit du travail, qui se fondent sur un contrat signe avant le 1er septembre 2001. Tout cas non soumis a cette regle generale sera evalue conformement au reglement en vigueur au moment de la signature du contrat litigieux ou au moment de l'apparition des faits litigieux”.
43. Aucune des exceptions prevues par l'art. 26 du Reglement FIFA 2005 n'etant realisee, c'est bien ce Reglement FIFA 2005 qui est applicable en principe. 44. L'appelant soutient toutefois que le Reglement FIFA 2005 ne serait pas applicable, car il est entre en vigueur apres la signature et la pretendue reconduction des contrats de travail. 45. Or, l'art. 26 du Reglement FIFA 2005 ne reserve l'application des reglements anterieurs qu'aux contrats signes avant le 1er septembre 2001. Les contrats de travail entre les parties ayant ete signes apres le 1er septembre 2001, c'est bien le Reglement FIFA 2005 qui leur est applicable. 46. Pour etre complet, la Formation observe que, contrairement a ce que soutient l'appelant, l'application du Reglement FIFA 2005 n'est pas remise en cause par le delai accorde par l'art. 26 al. 3 aux associations nationales pour adapter leurs propres reglements. L'art. 26 al. 3 du Reglement prevoit en effet ce qui suit: “Les associations membres sont tenues d.amender leurs reglements conformement a l.art. 1 afin de garantir qu.ils sont conformes au present reglement et de les soumettre a la FIFA pour approbation avant le 30 juin 2007. Neanmoins, chaque association membre devra mettre en oeuvre l.art. 1, al. 3 (a) a partir du 1er juillet 2005”. 47. En effet, ce delai ne concerne pas le champ d'application direct et exclusif du Reglement FIFA, soit celui des transferts internationaux entre associations pour lesquels les regles transitoires sont celles de l'art. 26 al. 1 et 2 du Reglement FIFA. Il concerne l'adaptation, au plan national, des regles applicables aux transferts nationaux, qui continuent a etre soumis aux regles nationales, lesquelles doivent toutefois etre conformes au Reglement FIFA 2005. L'art. 1 al. 2 du Reglement FIFA prevoit au demeurant que ces regles applicables aux transferts internes, ainsi que leur adaptation, doivent obtenir l'approbation de la FIFA. B. Portee de la reference au droit suisse a titre suppletif 48. Comme deja dit, l'art. 59 des Statuts de la FIFA prevoit, outre l'application des regles de la FIFA, que le droit suisse est applicable a titre suppletif. 49. Il faut voir dans cette reference au droit suisse la volonte de la FIFA de combler toute lacune eventuelle par le renvoi subsidiaire a un systeme etatique, par hypothese plus complet. Cela dit, les regles des la FIFA demeurent applicables en priorite. Si elles traitent expressement d'une question, il n'y a pas lieu de rechercher une autre solution eventuelle prevue en droit suisse.
50. Un tel choix est parfaitement admissible, compte tenu de la liberte reservee par l'art. 187 LDIP, meme si c'est pour deroger a une disposition imperative du droit suisse. Cela etant, la reserve de l'ordre public demeure. Par consequent, les regles applicables a titre principal, le Reglement de la FIFA en l'occurrence, ne peuvent pas valablement deroger a une norme imperative du droit suisse si le resultat auquel on aboutirait devait porter atteinte aux
valeurs essentielles et largement reconnues selon les conceptions juridiques suisses, c'est a dire a l'ordre public. C. Portee de l'art. 25 ch. 6 du Reglement FIFA du Statut et du Transfert des Joueurs 51. S'agissant toujours des regles applicables, l'art. 25 ch. 6 du Reglement FIFA precise que la “Commission du Statut du Joueur, la Chambre de Resolution des Litiges, le juge unique ou le juge de la CRL (selon le cas) appliqueront, lors de la prise de decisions, le present reglement tout en tenant compte de tous les arrangements, lois et/ou accords de conventions collectives pertinents existant au niveau national, ainsi que la specificite du sport”. 52. Cette disposition fait partie des regles materielles prevues par le Reglement FIFA. Meme si elle ne s'adresse formellement qu'aux organes internes de la FIFA, le TAS, intervenant comme instance juridictionnelle de controle des decisions de ces organes, doit en verifier le respect et devra donc egalement prendre en consideration les regles auxquelles cette disposition se refere. 53. L'art. 25 ch. 6 du Reglement FIFA rappelle d'abord que l'organe de la FIFA competent doit appliquer le Reglement et ce, conformement a l'art. 1 du Reglement qui prevoit: “Le present reglement etablit des reges universelles et contraignantes concernant […] [le] transfert entres clubs appartenant a differentes associations”. 54. L'article 25 ch. 6 precise cependant que l'application du Reglement se fait: “tout en tenant compte de tous les arrangements, lois et et/ou accords de conventions collectives pertinents existant au niveau national, ainsi que de la specificite du sport”. 55. La portee de cette disposition prevue dans le cadre d'un article intitule “Directives Procedurales” doit etre interpretee. 56. Tout d'abord, elle ne remet pas en cause la preponderance du Reglement FIFA, qui est au contraire expressement confirmee. Elle ne peut des lors conduire a une application des regles visees qui seraient contraires au Reglement FIFA dans sa lettre ou son esprit. L'art. 25 al. 6 etablit en effet une hierarchie entre le Reglement FIFA, qui doit etre applique, et les autres textes, dont on doit tenir compte. Par ailleurs, l'art. 1 du Reglement prevoit expressement que, meme dans leur domaine d'application, les regles nationales doivent etre conformes aux principes du Reglement FIFA.
57. A ce propos, la portee large que la Formation arbitrale semble avoir accordee, dans l'affaire TAS 2003/O/530, a l'art. 43 de l'ancien Reglement FIFA . correspondant a l'art. 25 al. 6 actuel . appelle une reflexion. Comme deja dit, le but du Reglement FIFA est d'instaurer des regles uniformes valant pour tous les cas de transferts internationaux et auxquelles l'ensemble des acteurs de la famille du football est soumis. Ce but ne serait pas atteint si on devait reconnaitre comme applicables des regles differentes adoptees dans tel ou tel pays. Il ne serait
pas concevable que de telles regles nationales puissent affecter des parties non soumises au droit de ce pays. 58. C'est dire qu'a moins de remettre en cause le but fondamental de regles internationales instituees par la FIFA, les arrangements ou autres dispositions de portee nationale ne peuvent trouver application que s'ils sont conformes, voire complementaires aux regles de la FIFA, mais certainement pas s'ils sont contraires a ces dernieres. Ce besoin d'uniformite juridique est au demeurant l'une des plus evidentes “specificites du sport”, auxquelles l'art. 25 al. 6 du Reglement FIFA fait egalement reference. D. Regles applicables en l'espece 59. En resume, les regles applicables dans le cadre de la presente procedure sont les suivantes: - a titre principal, le Reglement FIFA - a titre suppletif, les dispositions du droit suisse - en complement et dans la mesure indiquee ci-dessus, on pourra tenir compte des normes nationales auxquelles l'art. 25 al. 6 du Reglement FIFA fait reference. E. Portee de la reserve de l'ordre public international et de l'art. 19 LDIP 60. Comme deja indique, la reserve de l'ordre public international peut conduire a ecarter une solution decoulant d'une election de droit formee en application de l'art. 187 LDIP applicable. 61. A premiere vue, le Reglement FIFA ne comporte pas de disposition qui pourrait heurter les valeurs essentielles et largement reconnues selon les conceptions juridiques suisses. Cependant, si une norme nationale visee a l'art. 25 al. 6 du Reglement FIFA devait etre contraire a l'ordre public, il s'imposerait de ne pas en tenir compte. Il en irait de meme, d'une norme imperative de droit national, dont on pourrait par hypothese tenir compte en vertu de l'art. 19 LDIP, qui serait contraire a la conception suisse du droit. 62. L'appelant fait valoir qu'il existe un lien entre le droit uruguayen et la cause puisque cette derniere est liee a un contrat passe en Uruguay entre des parties uruguayennes. Il soutient egalement que les dispositions de la convention collective uruguayenne sont de caractere imperatif en vertu du droit uruguayen. 63. La Formation arbitrale est parvenue a la conclusion qu'il ne convient pas de prendre en consideration le droit uruguayen. Si l'on peut tout au plus reconnaitre un lien entre la cause et le droit uruguayen, du moins en ce qui concerne l'appelant et les joueurs, les autres conditions prevues a l'art. 19 al. 1 LDIP ne sont pas respectees. L'appelant n'a pas demontre l'existence d'interets legitimes et manifestement preponderants exigeant, au regard de la conception suisse du droit, l'application d'une norme de droit imperatif uruguayen.
64. En realite, au-dela des elements rapprochant la cause de la sphere du droit uruguayen, on n'est pas ici en presence d'un litige local opposant seulement les parties au contrat, mais bien d'un litige portant sur un transfert international impliquant egalement directement une partie totalement etrangere a cette sphere purement nationale. Dans un tel contexte, il existe en fait un interet legitime a ce que le litige soit soumis a des regles unifiees ayant une portee mondiale. Le caractere international du litige est preponderant par rapport au rattachement local du contrat a l'origine du differend. L'application de l'art. 19 LDIP n'est ainsi d'aucun secours a l'appelant pour permettre de prendre en consideration le droit uruguayen. 65. Conformement a l'art. 19 al. 2 LDIP, cette solution s'imposerait d'autant plus si l'application du droit imperatif uruguayen devait aboutir a un resultat incompatible avec la conception suisse du droit. Sans anticiper sur les considerations plus detaillees figurant plus avant, la Formation arbitrale observe que les dispositions litigieuses du droit uruguayen pretendument imperatif, c'est-a-dire l'option unilaterale de reconduction des contrats des joueurs et le systeme dit de la “rebellion”, soulevent de tres serieux doutes quant a leur compatibilite avec les standards minimaux de protection des travailleurs en droit suisse. C'est dire que meme si ce droit uruguayen etait d'application directe ou si son contenu remplissait les exigences d'interet legitime et preponderant prevues par l'art. 19 al. 1 LDIP, la Formation arbitrale aurait alors du envisager concretement de refuser l'application de regles potentiellement contraires a l'ordre public au sens defini ci-dessus. 66. La Formation arbitrale rejoint sur ce point l'analyse du Prof. Portmann (Causa Sport 2/2006, p. 200, en particulier 208 ss): en l'espece, la reglementation en cause ne repond pratiquement a aucun des criteres que le Prof. Portmann retient pour qu'un systeme d'option unilaterale . que le Prof. Portmann confirme ne pas etre conforme au droit suisse materiel . soit considere, selon lui, comme n'etant cependant pas contraire a l'ordre public. Ces criteres sont que la longueur potentielle de la duree maximale possible des rapports de travail ne soit pas excessive, que l'option de reconduction du contrat de travail doive etre exercee dans un delai acceptable avant l'echeance, qu'une partie ne soit pas a la merci de l'autre en ce qui concerne le contenu du contrat de travail, que les contre-prestations salariales decoulant du droit d'option soient definies dans le contrat original et que la clause de reconduction unilaterale soit clairement mise en evidence pour que le joueur en soit conscient au moment de la signature du contrat. Relevons au demeurant que l'examen du Prof. Portmann part d'une conclusion relative au droit applicable differente de celle de la Formation arbitrale. Selon lui, le droit uruguayen serait d'application directe. Si une telle reglementation doit etre ecartee du point de vue de l'ordre public lorsqu'elle est d'application directe, cela demontre a fortiori qu'elle ne peut pas non plus s'imposer sous l'angle de l'art. 19 LDIP.
67. Relevons enfin que le simple fait que, selon l'appelant, l'ensemble des normes uruguayennes regissant le sport professionnel ait ete formellement declare d'ordre public ne suffit par pour elever ces normes au rang d'ordre public au sens de la LDIP. Quel que soit l'angle sous lequel on aborde cette notion d'ordre public, son contenu materiel ne peut etre forme que de regles et de principes ayant materiellement une valeur particulierement elevee. Il ne suffit donc pas
de proclamer comme etant d'ordre public des regles parce qu'elles concerneraient un certain type de rapports pour leur conferer une telle qualite. 68. En conclusion, meme en recourant a l'art. 19 LDIP, la Formation arbitrale considere que le Statut du Joueur ne doit pas etre pris en compte dans le present cas. F. Question de l'existence d'une relation contractuelle au moment de la signature des contrats avec le PSG 69. Comme deja indique, le sort des pretentions de l'appelant depend de la question de savoir si les joueurs etaient encore lies contractuellement au club uruguayen lorsqu'ils ont signe leurs contrats avec le PSG le 19 juillet 2005. Le cas echeant, en passant de tels contrats, ils auraient viole leurs obligations contractuelles vis-a-vis de l'appelant, au sens de l'art. 17 du Reglement FIFA. Cela entrainerait les consequences prevues a cet article, soit notamment la condamnation au paiement d'indemnites pour la rupture des contrats, ainsi que la responsabilite solidaire du PSG. 70. Les seuls contrats effectivement signes par l'appelant et les deux joueurs sont arrives a echeance le 31 decembre 2004. La question qui se pose est donc de savoir si une relation contractuelle a continue entre les parties au-dela de cette date. 71. Les contrats signes prevoient une duree determinee d'une annee, avec prolongation jusqu'au 31 janvier suivant l'echeance annuelle. Pour admettre la continuation des relations contractuelles au-dela de cette date, la Formation devrait permettre l'application du systeme de reconduction obligatoire des contrats prevu par le Statut du Joueur. Le cas echeant, on constaterait ainsi que les joueurs seraient demeures valablement lies au club et le seraient encore le 19 juillet 2005 au moment ou ils ont signe de nouveaux contrats avec le PSG. 72. La Formation considere que tel n'est pas le cas. 73. S'agissant tout d'abord de la duree des contrats, l'art. 18 al. 2 du Reglement FIFA prevoit: “Le contrat d.un joueur professionnel est etabli pour une duree minimale allant de la date de son entree en vigueur jusqu.a la fin de la saison et au maximum pour une duree de cinq ans. Les contrats d.une duree differente ne sont autorises que s.ils sont conformes au droit national en vigueur […]”. 74. Un systeme permettant, au benefice du seul club, de prolonger le contrat d'un joueur avec des adaptations limitees de salaire, jusqu'a ce que le joueur atteigne l'age de 27 ans, n'est en principe pas compatible avec le cadre temporel que le Reglement FIFA prevoit: il implique en effet une duree pouvant etre imposee au joueur excedant la duree maximale prevue. 75. S'agissant de joueurs de football ayant une carriere de duree limitee, la duree de 5 ans doit etre en effet consideree comme une duree maximale protegeant les joueurs contre des engagements excessifs, nonobstant la reserve en faveur de la conformite au droit national de contrat de duree plus longue.
76. Aux yeux de la Formation arbitrale, l'incompatibilite du systeme uruguayen avec les principes du Reglement FIFA decoule surtout de la possibilite reservee au club de transformer de maniere contraignante pour le joueur une relation contractuelle initiale de courte duree en une relation de tres longue duree. On n'est pas dans la meme situation que lorsque les parties conviennent directement d'une relation de longue duree. Dans ce dernier cas, en effet, les parties sont amenees a soupeser avec soin les consequences d'un contrat d'une duree certes particulierement longue, mais definie d'emblee et qui les oblige toutes les deux. Elles pourront alors prevoir des adaptations ou des mecanismes qui en tiennent compte. 77. Dans le systeme uruguayen de la prolongation automatique, les rapports de travail peuvent debuter pour une courte periode initiale. Compte tenu des specificites de la carriere de joueur de football, il ne fait pas de doute que les conditions contractuelles sont arretees a un moment ou le joueur, en debut de carriere, n'est normalement pas en mesure d'obtenir des conditions favorables. Une fois la relation ainsi engagee, le systeme en question a pour consequence que le joueur est desormais a la merci du club, lequel peut choisir de renouveler ou de ne pas renouveler le contrat pendant plusieurs annees, sur la base d'une remuneration qui n'evolue plus qu'au rythme d'une indexation a l'indice des prix a la consommation. Une telle adaptation salariale ne reflete pas forcement de maniere equitable la progression d'un joueur et de sa valeur pendant une periode significative et determinante de sa carriere. 78. Cet avantage, le club en beneficie sans la moindre contrepartie puisqu'il demeure libre de renoncer a la prolongation du contrat de travail. Le joueur qui ne progresserait pas encourt ainsi le risque de se voir renvoyer annee apres annee. Le joueur de niveau moyen ou bon supporte un risque encore plus grave, celui de se retrouver lie au club pour une bonne partie de sa carriere a des conditions financieres evoluant peu par rapport a ses conditions d'engagement. 79. Seuls les joueurs les plus talentueux pourront esperer echapper un jour a ce blocage: lorsque le club estimera pouvoir obtenir une indemnite de transfert interessante: Il proposera au joueur d'accepter le transfert que le club aura negocie. Il sera alors tres difficile au joueur de refuser cette offre, le risque etant d'etre maintenu aux conditions financieres que le systeme de prolongation automatique permet d'imposer. 80. Ce systeme uruguayen semble en fait reintroduire, sous une autre forme, des droits de transfert en faveur des clubs analogues a ceux qui ont ete abolis par les reformes successives des Reglements de la FIFA en 1997, 2001 et 2005. Accepter que de tels systemes soient mis en place et continuent a etre appliques reviendrait a vider de leur substance principale les reformes successives qui ont conduit a l'abrogation du systeme anterieur de transfert.
81. Dans cette mesure, les regimes normatifs permettant la prolongation unilaterale des contrats . et surtout ceux qui l'imposent . sont a tout le moins contraires a l'esprit du Reglement FIFA. Ils ont pour effet de contourner les principes de base de la nouvelle reglementation de la FIFA qui protege tout particulierement les interets des clubs formateurs par le biais des indemnites
de formation et de la contribution de solidarite (chapitre VI du Reglement FIFA 2005), ainsi que les interets de l'ensemble des clubs, par le biais du maintien de la stabilite contractuelle entre clubs et joueurs professionnels (chapitre IV du Reglement FIFA 2005). 82. Le principe de la stabilite contractuelle est une valeur que le Reglement FIFA reconnait et defend justement dans le cadre des nouveaux reglements. Il n'est pas admissible que cette protection du contenu d'un contrat entre clubs et joueurs puisse etre detournee pour ne servir les interets que d'une partie, le club en l'occurrence, qui lui, ne s'engage pas.
83. La Formation arbitrale considere donc que le systeme de reconduction unilaterale du contrat n'est pas compatible, dans son principe meme, avec le cadre juridique que les nouvelles regles de la FIFA avaient pour but d'instaurer. 84. En tout etat de cause, il est exclu de tenir compte d'un tel systeme dans le cadre de l'art. 25 al. 6 du Reglement. Comme on l'a vu, cette disposition ne permet pas de prendre en compte des regles qui sont, comme en l'occurrence, incompatibles avec celles du Reglement FIFA. 85. Par surabondance, on relevera que, malgre l'absence, dans le Reglement FIFA, d'une disposition excluant expressement le systeme de l'option de reconduction unilaterale obligatoire, pareil systeme est en tout etat de cause contraire au droit suisse applicable a titre suppletif lorsque les regles FIFA ne sont pas elles-memes completes. 86. En effet, un tel systeme revient a prevoir des delais de resiliations differents pour chacune des parties. Cela est contraire au principe de la parite des delais de resiliation prevu par l'art. 335a al. 1 CO (cf. WYLER R., Droit du travail, Berne 2002, p. 328 s.). Cette disposition prevoit ce qui suit: “Les delais de conge doivent etre identiques pour les deux parties; si un accord prevoit des delais differents, le delai le plus long est applicable aux deux parties”. 87. Bien que cette disposition traite du cas inverse ou les parties ne disposeraient pas du meme delai pour resilier le contrat, cette regle est egalement applicable dans le cas d'une option unilaterale de renouvellement. En effet, cette option permet de faire dependre la duree du contrat, et donc son terme egalement, de la seule volonte d'une partie en fonction d'une condition potestative. Contrairement a ce que prevoit l'art. 335a CO, le contrat ne peut donc pas etre resilie par chacun des parties selon les memes delais. 88. La Formation arbitrale souligne que, si le systeme de renouvellement prevu est deja dans son principe contraire au principe de la parite des delais de resiliation exprime par l'art. 335a CO, il presente en outre certaines particularites qui le rendent en fait encore bien plus critiquable.
89. En effet, a l'instar de ce qui a ete dit plus haut sur l'incompatibilite fondamentale entre la reglementation moderne de la FIFA et le systeme uruguayen de prolongation unilaterale des contrats (voir paragraphes 76 a 83), le mecanisme uruguayen litigieux est contraire, de la meme maniere, aux principes fondamentaux du droit suisse du travail. Un tel mecanisme n'a de
contractuel que la forme. Il met en revanche le club au benefice d'un “tarif” fonde sur une negociation contractuelle initiale menee au moment ou le joueur se trouve dans la position la plus faible. Le fait que ce desequilibre contractuel soit ancre dans des regles collectives qui seraient applicables de maniere imperative au regard du droit uruguayen ne le rend pas plus acceptable. Bien au contraire, c'est precisement son caractere obligatoire et la consequence que les joueurs n'ont aucune maniere d'y echapper qui le rend totalement inacceptable. 90. Par le biais d'une chaine de prolongations que le joueur peut se voir imposer, ce systeme obligatoire confere au club la maitrise complete de la carriere d'un joueur jusqu'a l'age de 27 ans. Applique a la lettre et en conjonction avec le systeme de “rebellion” dont il sera question plus bas, ce systeme aboutit a la meme situation que celle que le Tribunal federal avait consideree comme inacceptable en 1972 dans arret rendu a propos du systeme de transfert de l'Association suisse de football, lequel etait calque sur le systeme abandonne par la FIFA en 1997. 91. Les principes formules dans cet arret (ATF 102 II 211) ne sont pas differents de ceux sur lesquels se sont fondees d'autres autorites et instances dans diverses decisions qui ont fini par aboutir aux reformes des dispositions sur les transferts dont le Reglement FIFA 2005 est l'expression actuelle. Il n'est pas inutile d'en citer un passage: “L'ensemble de ces dispositions a pour effet de remettre a la discretion du club la decision concernant le transfert de ses joueurs dans une autre equipe. Si le club n'est pas dispose a donner l'accord ecrit dont depend ce transfert, le joueur qui entend neanmoins changer d'employeur n'a d'autre solution que de renoncer a exercer son activite sportive en Ligue nationale pendant deux ans. Aucune exception n'etant prevue en cas de resiliation du contrat par le club, le joueur peut se trouver, sans sa volonte, prive de toute possibilite de jouer pour une equipe de Ligue nationale, pendant ce laps de temps. Il est egalement expose au risque de devoir accepter, pour echapper a cette periode d'inactivite et obtenir sa qualification, les conditions moins favorables que pourrait lui imposer son ancien club. Celui-ci peut en outre, tout en acceptant de delivrer la lettre de sortie, fixer le montant du transfert de telle facon que les chances du joueur de changer de club soient compromises, voire supprimees.
L'etablissement d'une lettre de sortie en blanc, c'est-a-dire depourvue de l'indication du nouveau club, etant prohibee (art. 7 in fine du reglement pour la qualification), le club jouit du pouvoir de decider non seulement du principe du transfert, mais encore du nouvel employeur du joueur dont il se separe. Cette reglementation - assortie de sanctions graves pour les clubs et les joueurs en cas d'infraction - restreint de maniere inadmissible la liberte des “joueurs non amateurs” de football de Ligue nationale d'exercer leur activite sportive. Certes, le statut prevoit pour ces joueurs l'obligation d'“exercer une profession leur garantissant le minimum vital” (art. 2). Mais cette disposition, a supposer qu'elle soit respectee, ne saurait justifier une atteinte aussi grave portee a la liberte des joueurs de pratiquer un sport qui constitue pour eux une source de revenus a tout le moins importante. L'art. 27 al. 2 CC ne protege d'ailleurs pas seulement la liberte dans le domaine economique, il s'oppose aux atteintes excessives a la liberte personnelle en general (ATF 95 II 57). La reglementation litigieuse apparait particulierement choquante lorsque le contrat a ete resilie par le club, sans qu'un motif de conge soit imputable au joueur. Or tel est le cas en l'espece. L'arret defere constate de maniere a lier le Tribunal federal que le demandeur “a ete remercie car le nouvel entraineur du Servette F.C. avait change le style de jeu de l'equipe” et qu'il “ne saurait se voir reprocher des faits precis dans son comportement de joueur”. Certes, l'autorite cantonale ajoute: “cependant Perroud aurait ete conserve s'il avait accepte une reduction de salaire”. Mais un contrat de travail qui permet a l'employeur de congedier un travailleur tout en refusant de lui delivrer
un document dont depend l'acces a un autre emploi, et partant de lui dicter les conditions d'un nouvel engagement, restreint la liberte du travailleur d'une maniere incompatible avec l'art. 27 al. 2 CC. Il ne saurait etre legitime par des avantages financiers accordes au travailleur au moment de la conclusion du contrat, ces avantages pouvant d'ailleurs etre partiellement annules par l'effet de nouvelles conditions imposees par l'employeur. La reglementation litigieuse est des lors immorale dans la mesure ou elle permet aux clubs de Ligue nationale d'empecher a l'expiration d'un contrat un joueur d'exercer son activite sportive au service d'un autre club et de lui imposer les conditions d'un nouvel engagement”. 92. Le Tribunal federal ne se limite pas a constater que la reglementation serait contraire a telle ou telle disposition particuliere du droit suisse mais souligne qu'il s'agit bien de questions touchant au respect des valeurs fondamentales: un systeme qui livre un travailleur a l'arbitraire de son employeur est, pour reprendre le terme meme utilise par le Tribunal federal, “immoral” et donc incompatible avec les valeurs fondamentales de l'ordre juridique suisse. 93. Tel est egalement le cas de l'option unilaterale de reconduction du contrat au seul benefice du club. Le fait que l'exercice de ce droit soit assorti du “prix” de devoir payer un salaire indexe, qui, dans les faits, ne sera pas regulierement adapte a la valeur du joueur, n'y change rien. 94. C'est pourquoi, la Formation arbitrale ne peut que faire sienne la conclusion a laquelle est parvenue la Chambre de resolution des litiges de la FIFA. Elle est confortee en cela par un precedent du TAS (CAS 2004/A/678) qui a confirme une autre decision de la FIFA allant dans le meme sens, concernant un systeme similaire d'option unilaterale de reconduction de contrat. 95. Dans le cas present, cette conclusion s'impose d'autant plus que l'application de ce systeme s'appuie sur un mecanisme de sanction, la mise en “rebellion”, qui contrevient fondamentalement aux principes elementaires de la protection de la personnalite des travailleurs en droit suisse. Selon ce systeme en effet, le joueur qui refuse de signer un nouveau contrat est prive de toute prestation de la part de son club, soit non seulement de son salaire, mais aussi de la possibilite meme d'exercer son metier, ne serait-ce que de s'entrainer. Dans le meme temps, le joueur demeure pleinement lie au Club. 96. A teneur de l'art. 37 du Statut du Joueur, la duree de l'etat de “rebellion” peut s'etendre sur plusieurs saisons et sur plusieurs annees. Cette disposition precise neanmoins que pour un mineur, la duree ne pourra pas depasser 3 ans. 97. Un tel mecanisme impose au joueur une contrainte, selon laquelle celui-ci a le choix entre ceder a la pression exercee par le club, en acceptant de signer un nouveau contrat ou perdre toute chance d'exercer son metier pendant des annees. Ce type de contrainte n'est evidemment pas admissible.
98. Premierement, elle contrevient au Reglement FIFA qui definit les sanctions sportives qui peuvent decouler d'une rupture fautive du contrat entre le joueur et son club. Or, ces sanctions, pouvant aller de quatre a six mois, sont limitees dans le temps. De plus, elles ne
prevoient pas la faculte pour un club de priver un joueur de toutes prestations salariales ainsi que de la possibilite de s'entrainer. Des regles prevoyant des sanctions allant au-dela des limites fixees par le Reglement FIFA, dans leur duree et leurs effets, ne sont pas compatibles avec ce dernier. 99. Deuxiemement, cette mesure contrevient directement aux dispositions du droit suisse, applicable a titre suppletif et viole plus specifiquement l'art. 328 CO, qui oblige l'employeur a assurer la protection de la personnalite du travailleur. En privant un joueur de toute ressource financiere et en l'empechant d'exercer son metier, le club enfreint les obligations que l'art. 328 CO lui impose. 100. Une telle mesure viole en outre les valeurs fondamentales acceptees en Suisse. On peut se referer ici aux considerants de l'ATF 102 II 211 deja cite: un systeme qui permet de priver un joueur de son revenu et de son activite pendant plusieurs annees est clairement contraire aux principes les plus fondamentaux du droit. 101. La Formation note enfin le fait que l'“etat de rebellion” vide completement la relation contractuelle de tout element qui la caracterise comme un contrat de travail, c'est a dire la fourniture d'un travail contre un salaire. Aussi, la Formation arbitrale considere que lorsqu'un club declare un joueur en etat de “rebellion”, on ne peut plus reconnaitre a ces parties un lien contractuel valable assimilable a des rapports de travail. En d'autres termes, l'application de la rebellion ne cree pas en soi une relation que l'on pourrait qualifier de contrat de travail. Le fait pour l'employeur de refuser a un joueur sous contrat toute prestation, y compris la possibilite d'exercer son metier, constitue une resiliation de fait de ce contrat de travail. 102. En conclusion, la mise en “rebellion” prevue par le Statut du Joueur est une construction juridique inacceptable et aberrante aux yeux de la Formation arbitrale. Elle est en contradiction avec les principes les plus fondamentaux de la conception juridique suisse du droit. On ne saurait lui reconnaitre la moindre validite et lui faire deployer le moindre effet valable. 103. Partant, meme a supposer que le contrat entre le club et les joueurs ait perdure au-dela du 31 janvier 2005, date de son echeance, la declaration de “rebellion” prononcee le 8 mars 2005 par le club a l'encontre des joueurs, doit etre consideree juridiquement comme la resiliation des rapports de travail. Les obligations contractuelles des joueurs ont ainsi pris fin au plus tard le 8 mars 2005. 104. Sur la base de cette conclusion, il n'apparait pas indispensable d'examiner la nature des rapports qui pourraient, selon l'appelant, avoir existe entre les parties entre le 31 janvier 2005 et le 8 mars 2005. Pour etre complete, la Formation souhaite neanmoins traiter l'argument subsidiaire de l'appelant, selon lequel les contrats de duree limitee, arrives a echeance le 31 janvier 2005, ont ete prolonges de fait apres cette date, transformant les contrats en des contrats de duree indeterminee.
105. Les joueurs ont effectivement continue a jouer pour le club et a s'entrainer entre le 31 janvier et le 8 mars 2005. Invoquant l'art. 334 al. 2 CO, l'appelant soutient le fait que les contrats auraient alors ete reputes tacitement reconduits pour devenir des contrats de duree indeterminee. L'art. 334 al. 2 CO prevoit en effet que “Si, apres l'expiration de la periode convenue, le contrat de duree determinee est reconduit tacitement, il est repute etre un contrat de duree indeterminee”. Pour l'appelant, des lors que les joueurs n'ont pas formellement resilie les contrats en respectant les delais prevus a cet effet, ceux-ci etaient encore en vigueur le 19 juillet 2005. 106. La Formation arbitrale constate le caractere pour le moins artificiel de cet argument: le 19 juillet 2005 en effet, les joueurs et le club n'avaient plus aucun rapport depuis plus de quatre mois. Soutenir que les parties etaient a cette epoque-la encore liees par un contrat n'a guere de sens. Cette construction se heurte en outre au fait que des le 8 mars 2005, l'appelant a cesse toute prestation et a mis ainsi lui-meme fin a toute relation. 107. La Formation releve par ailleurs que la conclusion d'un contrat de duree indeterminee est incompatible avec la reglementation de la FIFA, applicable au premier chef. En effet, le Reglement FIFA ne prevoit que des contrats de duree determinee d'au moins une annee. Partant, on ne peut pas presumer qu'un contrat de joueur professionnel de football, de duree determinee par essence, puisse etre reconduit tacitement pour devenir un contrat de travail de duree indeterminee. 108. Au demeurant, le fait qu'un contrat de duree determinee soit repute se poursuivre comme un contrat de duree indeterminee selon l'art. 334 al. 2 CO ne constitue qu'une presomption refragable. (cf. WYLER R., op. cit., p. 324). 109. En l'occurrence, les joueurs ont continue de s'entrainer et de jouer pour le club pendant la periode au cours de laquelle avaient lieu des negociations en vue du renouvellement eventuel de leurs contrats pour une nouvelle duree determinee. Dans un tel contexte, on ne peut pas presumer que les parties ont reconduit tacitement les contrats de travail echus le 31 janvier 2005 pour une duree indeterminee. L'echec des negociations entre joueurs et club demontre que les parties ne sont arrivees a aucun accord et qu'a fortiori on ne peut pas presumer un tel accord portant sur une duree indeterminee. Pendant la periode des negociations, la relation contractuelle anterieure s'est certes poursuivie, mais de maniere provisoire, pour une duree allant au plus jusqu'a la conclusion eventuelle du nouvel accord. Comme les negociations n'ont pas abouti, cette relation provisoire a pris fin et les prestations fournies doivent etre honorees soit au titre d'une relation de fait, soit d'une prolongation ad hoc de la relation anterieure. 110. C'est bien ce qui s'est passe en l'espece et la declaration de “mise en rebellion” a en tout etat de cause marque la fin de toute relation entre les parties sans qu'une resiliation formelle apparaisse necessaire.
111. Par surabondance de droit, la Formation arbitrale releve que, meme en admettant que le Statut du Joueur est applicable, on arrive egalement a la conclusion que les joueurs etaient libres au moment de la signature des contrats avec le PSG, en application de l'art. 41 du meme du
Statut du Joueur. Cette disposition regle les effets de la demeure du club s'agissant du paiement des salaires aux joueurs. Sa validite ne souleve aucune question. Elle est applicable en tant qu'element integre par reference au contrat sans qu'il soit necessaire de recourir a l'art. 25 al. 6 du Reglement FIFA pour le deduire. 112. Selon cette disposition, le salaire doit etre paye dans les dix jours, a defaut de quoi le joueur concerne peut se presenter a la Mutuelle pour en reclamer le paiement. Ensuite, si dans les 90 jours le paiement n'est toujours pas effectue, le joueur peut se considerer comme libre. 113. En l'occurrence, le salaire du mois de fevrier etait echu le 10 mars 2005. Lorsque le 14 mars 2005, les joueurs ont fait constater que les salaires du mois de fevrier n'avaient pas ete regles et qu'ils n'etaient pas a leur disposition aupres de la Mutuelle, ils ont mis l'appelant en demeure de payer au moins le salaire de ce mois. 114. Cette demeure n'est pas remise en cause par la mise “en rebellion” des joueurs le 8 mars 2005. Independamment du fait que la Formation exclut d'accorder a cette declaration de rebellion le moindre effet valable, ce mecanisme ne pourrait en tout etat de cause pas avoir pour effet de liberer le club de dettes de salaires nees auparavant, meme si ces dettes sont en fait devenues exigibles apres le 8 mars 2005. A ce propos, il convient de relever que lorsqu'il s'est adresse a la Mutuelle le 17 mars et a pose une question a propos des montants dus pour fevrier 2005, l'appelant n'a pas invoque le mecanisme de rebellion mais a mentionne que cette periode n'etait en fait pas couverte par un contrat. Ce n'est qu'au mois d'aout 2005 que l'appelant a verse les montants correspondants a la Mutuelle. Au moment ou ce paiement est intervenu, le delai de 90 jours etait echu depuis longtemps. 115. Ce meme delai etait egalement echu lorsque les joueurs ont signe leurs contrats avec le PSG le 19 juillet 2005. Par consequent, meme en application des dispositions du Statut du Joueur, les joueurs devaient de toute maniere etre consideres comme libres en raison du fait que le club avait ete pendant plus de 90 jours en demeure pour le paiement du salaire du mois de fevrier. 116. La Formation arbitrale fait peu de cas des objections invoquees par l'appelant a ce sujet, notamment lorsqu'il soutient que la demarche des joueurs du 14 mars aupres de la Mutuelle n'etait pas celle prevue a l'art.41 du Statut du Joueur. La Formation ne voit pas comment on peut interpreter autrement cette demarche qui tendait clairement a mettre le club en demeure de payer le salaire de fevrier. La lettre du 17 mars 2005 de l'appelant a la Mutuelle demontre egalement que celui-ci n'a pas compris autrement la demarche des joueurs. 117. La Formation n'accorde pas plus de credit a l'affirmation de l'appelant, selon laquelle les salaires auraient ete a la disposition des joueurs a son siege et que les joueurs auraient du se rendre au club pour les percevoir. Pour aller dans le sens de l'appelant, il faudrait admettre que la creance de salaire est de nature querable. Or, l'art. 74 al. 2 ch. 1 CO prevoit que les dettes d'argent sont de nature portable.
G. Conclusion 118. Pour les diverses raisons exposees ci-dessus, la Formation arbitrale conclut que l'appel doit etre rejete et la decision dont appel entierement confirmee. 119. La Formation releve en dernier lieu que sa decision ne remet pas en cause la possibilite pour l'appelant de deposer une demande en application de l'art. 22 du Reglement FIFA pour demander le paiement d'une indemnite relative a la formation des joueurs.
Le Tribunal Arbitral du Sport prononce:
1. Les appels deposes par le Club Atletico Penarol contre les decisions rendues le 24 octobre 2005 par la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA, relatives a Carlos Heber Bueno Suarez et Cristian Gabriel Rodriguez Barroti sont rejetes. 2. Les decisions rendues le 24 octobre 2005 par la Chambre de Resolution des Litiges de la FIFA relatives a Carlos Heber Bueno Suarez et a Cristian Gabriel Rodriguez Barroti sont confirmees. 3. (…). 4. (…). 5. Toutes les autres ou plus amples conclusions des parties sont rejetees.
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CAS arbitrale 2005/A/983 984 Club Atletico Penarol & c. Heber Carlos Bueno Suarez, Cristian Gabriel Rodríguez e Barrotti Paris Saint-Germain, Premio del 12 luglio 2006
Formazione: Me Juan Jose Pinto (Spagna), Presidente, signor Omar Alejandro Vergara (Argentina), Jean-Pierre Morand (Svizzera)
Calcio un’opzione unilaterale di rinnovare il sistema dei contratti chiamato Choice “ribellione” della legge legge elettorale tacita o indiretto riferimento al campo di applicazione del diritto svizzero gli accordi ambito suppletive o di altre disposizioni di portata nazionale della prenotazione ordine pubblico internazionale e l’arte. 19 PILA"