TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2005-2006) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico – CAS arbitrato 2005/A/958 R. c. Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA), Ordine del 9 novembre 2005, formazione: Prof. Karaquillo Jean-Pierre (Francia), presidente, Jean-Pierre Morand (Svizzera), Mr. Denis Oswald (Svizzera) Calcio Antidoping (benzoilecgonina) le misure provvisorie di soggiorno un rischio di danno irreparabile. Risulta da costante giurisprudenza che il CAS di ordinare la sospensione degli effetti di una decisione, si deve considerare il rischio di danni irreparabili qu’encourt il ricorrente, la probabilità di successo sul merito della domanda e importanza degli interessi del ricorrente rispetto a quelli del convenuto

TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2005-2006) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico - CAS arbitrato 2005/A/958 R. c. Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA), Ordine del 9 novembre 2005, formazione: Prof. Karaquillo Jean-Pierre (Francia), presidente, Jean-Pierre Morand (Svizzera), Mr. Denis Oswald (Svizzera) Calcio Antidoping (benzoilecgonina) le misure provvisorie di soggiorno un rischio di danno irreparabile. Risulta da costante giurisprudenza che il CAS di ordinare la sospensione degli effetti di una decisione, si deve considerare il rischio di danni irreparabili qu'encourt il ricorrente, la probabilità di successo sul merito della domanda e importanza degli interessi del ricorrente rispetto a quelli del convenuto. 2. Nel doping, la sospensione del provvedimento impugnato deve essere ordinato con parsimonia. Tuttavia, il rischio che il giocatore che serve la pena per intero prima l'intervento di una decisione definitiva e, soprattutto, la non opposizione della controparte al provvedimento richiesto sono argomenti convincenti tanti lungo le linee di la sospensione della decisione impugnata. Visto il ricorso datato 15 settembre 2005, presentata da R. contro la decisione del 30 agosto 2005 dal Corpo di Appello di UEFA, condannandolo a otto mesi sospesi per doping; Considerando la richiesta di misure provvisorie presentate il 27 settembre 2005 dalla ricorrente; Vista la risposta della UEFA del 4 ottobre 2005; Con s. R37 del Codice di Arbitrato per lo Sport (Codice); 3 maggio 2005, a seguito della riunione del campionato europeo under 17 tra la Croazia e Paesi Bassi, due giocatori di ciascuna squadra, tra cui R., sono state elaborate al fine di controllo antidoping. Le analisi eseguite 25 marzo 2005 dal Laboratorio Nazionale per doping rilevazione di Chatenay-Malabry (Francia) ha rivelato la presenza di benzoilecgonina (metabolita della cocaina) nei campioni di urine "A" e "B" prodotto da parte del giocatore . 7 luglio 2005, il Controllo e Disciplina UEFA ha sospeso il giocatore per un periodo di un anno e ha chiesto alla FIFA di estendere la misura a livello mondiale. 30 set 2005, l'Organismo di Appello ha ridotto la pena a otto mesi. DESTRA 1. Ai sensi dell'art. R37 del Codice, è per l'arbitrato Training di pronunciarsi su questa richiesta di effetto sospensivo. 2. La giurisdizione dei risultati CAS, a meno che una decisione successiva di Formazione su questo punto, di arte. 56 e 57 degli Statuti UEFA. 3. Risulta da costante giurisprudenza che il CAS di ordinare la sospensione degli effetti di una decisione, si deve considerare il rischio di danni irreparabili qu'encourt il ricorrente, la probabilità di successo sul merito della domanda e importanza degli interessi del ricorrente rispetto a quelli del convenuto. 4. Il giocatore ha impugnato tale decisione e ha chiesto la sospensione dei suoi effetti per le seguenti censure: - Le possibilità di successo del ricorso nel merito sono reali. - Il rifiuto del presidente del Corpo Appello di concedere l'effetto sospensivo, sulla base di convalida dell'apprendimento non capillare test WADA, i proventi di un grave errore di giudizio nella misura in cui norme di legge UEFA consentire le prove contro tutti i rimedi giuridici consentiti dalla legge in Svizzera. - Il giocatore ha già scontato più di tre mesi della sospensione e quindi non ha potuto partecipare alla Coppa del Mondo under 17. - Il giocatore ha chiesto una serie di indagini. 5. UEFA non si oppone alla concessione del provvedimento richiesto per il solo fatto che il giocatore potrebbe aver scontato la sua sospensione totale a meno che una decisione sul merito è stato reso dal CAS. 6. Le circostanze del rifiuto di concedere l'effetto sospensivo presa dal presidente della commissione d'appello della UEFA non può essere considerata qui in quanto non è la decisione che oggetto di ricorso. 7. Inoltre, le probabilità di successo non può essere pesato in confronto con una precedente decisione del CAS, ma tenendo conto degli elementi oggettivi del caso. 8. La formazione è del parere che la procedura di doping, la sospensione del provvedimento impugnato deve essere ordinato con parsimonia. 9. Tuttavia, in questo caso, il rischio che il giocatore che serve la pena per intero prima dell'intervento e una decisione definitiva, soprattutto non l'opposizione del provvedimento richiesto alla UEFA, tutti gli argomenti sono decisivi lungo le linee della sospensione della decisione impugnata. Il Tribunale Arbitrale dello Sport, recitazione e fotocamera attraverso una misura di emergenza: 1. Riceve la richiesta nella forma di effetto sospensivo presentata da R. 2. In fondo, permettendo così, ha ordinato la sospensione della decisione impugnata fino all'intervento di una decisione definitiva. (...)______________________________ TAS-CAS - Tribunal Arbitral du Sport - Court of Arbitration for Sport (2005-2006) - official version by www.tas-cas.org - Arbitrage TAS 2005/A/958 R. c. Union des Associations Européennes de Football (UEFA), ordonnance du 9 novembre 2005 Formation: Prof. Jean-Pierre Karaquillo (France), Président; Me Jean-Pierre Morand (Suisse); Me Denis Oswald (Suisse) Football Dopage (benzoylecgonine) Mesures provisionnelles Effet suspensif Risque de dommage irréparable 1. Il résulte d'une jurisprudence constante du TAS que pour prononcer la suspension des effets d'une décision, il convient de prendre en considération le risque de dommage irréparable qu'encourt le demandeur, les chances de succès de la demande au fond et l'importance des intérêts du demandeur par comparaison à ceux du défendeur. 2. En matière de dopage, la suspension des effets de la mesure contestée doit être ordonnée de façon parcimonieuse. Toutefois, le risque de voir le joueur purger l'intégralité de la sanction avant l'intervention d'une décision définitive et, surtout, la non opposition de la partie adverse à la mesure sollicitée sont autant d'arguments décisifs allant dans le sens de la suspension des effets de la décision entreprise. Vu l’appel en date du 15 septembre 2005, déposé par R., contre la décision rendue le 30 août 2005 par l’Instance d’appel de l’UEFA, le condamnant à 8 mois de suspension pour dopage; Vu la requête de mesures provisionnelles déposée le 27 septembre 2005 par l’appelant; Vu la réponse de l’UEFA en date du 4 octobre 2005; Vu l'art. R37 du Code de l'arbitrage en matière de sport (Code); Le 3 mai 2005, à la suite de la rencontre du championnat d’Europe des moins de 17 ans entre la Croatie et les Pays-Bas, deux joueurs de chacune des équipes, dont R., ont été tirés au sort en vue d’un contrôle antidopage. Les analyses effectuées le 25 mars 2005 par le Laboratoire National de Dépistage du Dopage de Châtenay-Malabry (France) ont révélé la présence de Benzoylecgonine (métabolite de la cocaïne) dans les échantillons “A” et “B” des urines produites par le joueur. Le 7 juillet 2005, l’Instance de contrôle et de discipline de l’UEFA a suspendu le joueur pour une durée d’un an et demandé à la FIFA l’extension de la mesure dans le monde entier. Le 30 septembre 2005, l’Instance d’appel a réduit la sanction à 8 mois. DROIT 1. Conformément aux dispositions de l'art. R37 du Code, il appartient à la Formation arbitrale de se prononcer sur la présente demande d'effet suspensif. 2. La compétence du TAS résulte, sous réserve d'une décision ultérieure de la Formation sur ce point, des art. 56 et 57 des Statuts de l'UEFA. 3. Il résulte d'une jurisprudence constante du TAS que pour prononcer la suspension des effets d'une décision, il convient de prendre en considération le risque de dommage irréparable qu'encourt le demandeur, les chances de succès de la demande au fond et l'importance des intérêts du demandeur par comparaison à ceux du défendeur. 4. Le joueur a fait appel de ladite décision et sollicité la suspension de ses effets pour les griefs suivants: - Les chances de succès de l’appel au fond sont réelles. - Le refus du Président de l’Instance d’appel d’accorder l’effet suspensif, fondé sur la non validation du test capillaire par l’AMA, procède d’une grave erreur d’appréciation juridique dans la mesure où les règlements de l’UEFA autorisent la contre preuve par tous les moyens de droit légalement acceptés en Suisse. - Le joueur a déjà purgé plus de trois mois de la suspension et n’a pas pu ainsi participer à la Coupe du Monde des moins de 17 ans. - Le joueur a sollicité un certain nombre de mesures d’instruction. 5. L’UEFA ne s’est pas opposée à l’octroi de la mesure sollicitée pour le seul motif que le joueur peut avoir purgé entièrement sa suspension sans qu’une décision sur le fond ait été rendue par le TAS. 6. Les circonstances de la décision de refus d’octroi de l’effet suspensif prises par le Président de l’Instance d’appel de l’UEFA ne sauraient être prises en considération ici dans la mesure où ce n’est point cette décision qui a fait l’objet d’un recours. 7. En outre, les chances de succès ne peuvent être pesées en comparaison à une décision antérieure du TAS mais en tenant en considération les éléments objectifs du dossier. 8. La Formation est d'avis qu'en matière de dopage, la suspension des effets de la mesure contestée doit être ordonnée de façon parcimonieuse. 9. Toutefois, en l'espèce, le risque de voir le joueur purger l'intégralité de la sanction avant l'intervention d'une décision définitive et, surtout la non opposition de l'UEFA à la mesure sollicitée, sont autant d'arguments décisifs allant dans le sens de la suspension des effets de la décision entreprise. Le Tribunal Arbitral du Sport, statuant à huis clos et par voie de mesure urgente: 1. Reçoit en la forme la demande d’effet suspensif déposée par R. 2. Au fond, y faisant droit, ordonne la suspension des effets de la décision contestée jusqu’à l’intervention d’une décision définitive. (…) _______________________________
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