F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – contributo di solidarietà – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 novembre 2006, e comprendeva: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), il Sig. Ivan Gazidis membro (USA), membro Carlos Soto (Cile), gli Mr. John Didulica (Australia), un membro del caso di X e Y, e Z come “interveniente” solidarietà contributo derivante dal trasferimento del giocatore A. I.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - contributo di solidarietà - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 novembre 2006, e comprendeva: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), il Sig. Ivan Gazidis membro (USA), membro Carlos Soto (Cile), gli Mr. John Didulica (Australia), un membro del caso di X e Y, e Z come "interveniente" solidarietà contributo derivante dal trasferimento del giocatore A. I. Atti 1. Secondo l'Associazione dei Club X, il giocatore A, nato il 1 ° febbraio 1980, è stato iscritto al X club (in prosieguo: il richiedente): - dal 22 aprile 1992 al 5 novembre 1994, vale a dire , 30 mesi, 12 a 14 anni di età - dal 31 dicembre 1994 al 5 marzo 1996, vale a dire 14 mesi, da 14 a 16 anni - dal 6 gennaio 1998 al 13 gennaio 1998, cioè otto giorni all'età di 17 anni - dal 28 dicembre 1998 al gennaio 29, 1999, vale a dire 1 mese a 18 anni - 4 agosto 1999, per un giorno, a 19 anni di età - dal 5 luglio 2000 al 6 Settembre, 2000, vale a dire 2 mesi a 20 anni di età. 2. Il giocatore è stato trasferito dal Club Z (in prosieguo: la terza squadra), la Y club (in prosieguo: il convenuto). 3. Il 1 ° agosto 2003, il giocatore è stato registrato con il club citato. 4. Il club ricorrente, che ha presentato la sua denuncia con la FIFA il 25 luglio 2005, chiede contributo di solidarietà pari al 20% dal 5% per la distribuzione (di cui 5% di interesse). 5. In data 21 dicembre 2005, ha comunicato alla società che, in base al contratto di cessione raggiunto tra lui e la terza squadra, questi ultimi sono stati costretti a distribuire il contributo di solidarietà al richiedente club. 6. Con lettera del gennaio 3, 2006, FIFA ha informato il club richiedente, la terza squadra e il club ha sostenuto che, ai sensi della giurisprudenza della Camera di Risoluzione delle Controversie, il club convenuto deve distribuire il 5% di compensazione trasferimento tra i club hanno convenuto che il giocatore è stato registrato tra i 12 ei 23 anni di età. Inoltre, la FIFA ha chiesto la terza squadra, nel caso che l'imputato avrebbe ricevuto il club 100% del compenso pattuito il trasferimento, il rimborso a quest'ultimo la somma corrispondente. 7. Con lettera del 7 marzo 2006, consulente per il club ricorrente ha notificato che non avevano ancora ricevuto il corrispondente contributo di solidarietà. 8. Con lettera del 5 giugno 2006, la società citava nuovamente notificato che, a causa del contratto di cessione firmato con la terza squadra, dovrebbe avere, infatti, prendersi cura di tutti i contributi di solidarietà, nonché un risarcimento per la formazione. Tuttavia, dato che il club non voleva convenuto di avere debiti con nessuno disposto a pagare le somme necessarie, a condizione che siano conformi alcune disposizioni fiscali ai sensi della legge del country club e applicabili. Il club ha anche chiesto che il terzo convenuto a rimborsare il club somma in questione. Allo stesso tempo, resistente ha comunicato alla società che il calciatore è stato trasferito al country club e una indennità di trasferimento pari a USD 1,6 milioni e offerto come contributo di solidarietà di US $ 10,333.33 al club attore. 9. Con lettera dell'8 giugno 2006, la terza squadra riferito di aver arrivati con la società convenuta ha convenuto che tale domanda sarebbe risolta unicamente ed esclusivamente dalla società convenuta. Di conseguenza, si dovrebbe rinunciare al processo. 10. Con lettera del 7 luglio 2006, convenuta informato il club che il club si trasformerebbe ricorrente la somma corrispondente al contributo di solidarietà, a condizione che la terza squadra di impegnarsi a rimborsare l'importo corrispondente. Allo stesso tempo, ha affermato che, come indicato nella sua lettera precedente, è necessario soddisfare alcune disposizioni fiscali di legge del country club e applicabili. 11. Con lettera dell'11 luglio 2006, la terza squadra ancora una volta ha riferito che nell'ambito di un accordo nel frattempo tra lui e il club ha sostenuto, aveva promesso di pagare la somma corrispondente al club richiedente. Di conseguenza, la terza squadra non dovrebbe fare alcun rimborso, e non dovrebbe essere imporre un obbligo di questo tipo. 12. Con lettera del 12 luglio 2006, la società ricorrente ha chiesto di ricevere l'importo di USD 16.000 fino al 17 luglio, 2006. A questo proposito, ha detto che c'era piccola somma offerta dal club convenuto (USD 10,333.33) perché il giocatore era stato registrato nei paesi candidati club 22 Aprile 1992 al 5 novembre 1994, vale a dire, secondo la ricorrente per 3 stagioni. 13. Con lettera del 17 luglio 2006, il club ha annunciato che sarebbe convenuto pagare l'importo solo dalle dimensioni dell'offerta. Tale importo era stato verificato dal Club Football Y. Inoltre, dovrebbe rispettare le leggi fiscali e corrispondente del club paiís. 14. La resistente club non ha presentato una copia del contratto di trasferimento concluso con la terza squadra, ma è stato ripetutamente invitato a farlo dalla FIFA. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 25 luglio 2005 la Camera ha quindi concluso che le regole delle procedure (edizione 2005) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 par. 1 del Regolamento di cui sopra procedura indica che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la sua competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 coppia. 1, in connessione con l'arte. 22 (d), del regolamento e di cui la Camera di Risoluzione delle Controversie devono decidere sulle controversie tra due società appartenenti a diverse associazioni legate al meccanismo di solidarietà. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere la controversia sulla distribuzione del meccanismo di solidarietà sostenuto dalla ricorrente in relazione al giocatore di club trasferimento dalla A alla Z club di club e prima della scadenza del il suo contratto di lavoro. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbe essere applicato alla sostanza della questione. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26 coppia. 1 e coppia. 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo senza FIFA Circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che il giocatore era stato firmato per il club ha sostenuto il 1 ° agosto 2003. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la domanda è stata presentata alla FIFA il 25 luglio 2005. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, in prosieguo: il regolamento FIFA) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Allora, una volta che la giurisdizione della Camera di risoluzione delle controversie e dei regolamenti applicabili è stata stabilita, la Camera ha passato per affrontare i meriti. In primo luogo di cui al capitolo IX del Regolamento FIFA prevede che se un calciatore non dilettante lascia durante il periodo di un contratto di lavoro è stata assegnata una percentuale del 5% del compenso percepito dal trasferimento tra club di ex squadre che addestrato ed educato il giocatore. 6. Ai sensi dell'art. 10 del regolamento di esecuzione del regolamento FIFA (edizione settembre 2001, in prosieguo: regolamento di attuazione), i club che possono vantare contributo di solidarietà sono quelli che hanno formato ed educato il giocatore tra i 12 ei 23 anni di età, tenendo conto della quantità di tempo il giocatore è stato effettivamente formato dal club in questione. 7. La Camera ha sottolineato che il giocatore A, nato il 1 ° febbraio 1980, è stato registrato con il richiedente club per la prima volta dal 22 aprile 1992 fino al 5 novembre 1994, poi dal 31 dicembre 1994 fino al 5 marzo 1996, dal 6 gennaio 1998 al gennaio 13, 1998, dal 28 dicembre 1998 al gennaio 29, 1999, il 4 agosto 1999 e 5 luglio 2000 al 6 settembre 2000, tra i 12 ei 20 anni di età. 8. Di conseguenza, la Camera è giunta alla conclusione che il periodo di efficacia della formazione dal club ricorrente alla luce del Regolamento FIFA, in breve, tre stagioni, tra il 1993 e il 2000. A questo proposito, ritenuto importante menzionare Camera secondo Art. 10 del regolamento di attuazione per i primi due anni, vale a dire tra i 12 ei 13 anni e tra 13 e 14 anni di età del giocatore, l'importo del contributo di solidarietà corrisponde al 5% del 5 trasferimento% di compensazione, e di altri anni, cioè dai 14 ai 23 anni, il 10% del 5% di compensazione per il trasferimento. La Camera ha ritenuto opportuno sottolineare che in questo caso specifico, il giocatore in questione aveva 11 anni quando iniziò la prima stagione che è stato firmato dal club ricorrente e che, come la ripartizione di cui all'art. 10 del regolamento di applicazione del contributo di solidarietà è dovuto solo dopo la stagione in cui il giocatore ha festeggiato il suo compleanno duodenario. 9. Successivamente, la Camera ha osservato che, all'inizio, il club ha negato imputato deve pagare un contributo di solidarietà al club di parte civile sostenendo che il contratto di trasferimento concluso con la terza squadra, sarà compito della distribuzione dell'ultimo ai formatori locali giocatore. In questo contesto, abbiamo anche preso in considerazione il fatto che, più tardi, il club ha convenuto essere disposto a distribuire la quota di competenza, se vengono rispettate alcune disposizioni con la normativa fiscale applicabile e il club, e se la terza squadra a rimborsare l'importo dovuto al club richiedente . In particolare, la Camera ha osservato che la società convenuta ha offerto alla ricorrente una tassa per un importo di $ 10,333.33. 10. A questo proposito, i membri della Camera ha anche tenuto conto del fatto che la terza squadra ha chiesto di essere esonerato in questo caso, citando un accordo raggiunto con la convenuta la quale quest'ultimo ha accettato di assumere la distribuzione di solidarietà rilevante. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che la terza squadra ha chiesto di non imporre l'obbligo di rimborsare il club ha sostenuto l'importo dovuto al club richiedente. I membri hanno inoltre osservato che non è mai la terza squadra ha affermato che la società convenuta non avrebbe pagato tutti i relativi indennizzi di trasferimento. 11. In questo contesto, i membri della Camera appello per l'arte. 10 in combinazione con l'arte. 11 del regolamento di esecuzione in cui si afferma chiaramente che è il club che è stato trasferito il giocatore nel corso del suo contratto di lavoro, che è responsabile per la distribuzione del meccanismo di solidarietà ai club di formazione in materia. 12. Quindi, i membri della Camera ha ritenuto opportuno chiarire che in base alle regole e la prassi consolidata dei tribunali di precetto FIFA è sempre nuovo club del giocatore detrarre la solidarietà del 5% relativa al meccanismo di trasferimento di compensazione concordato con la società di provenienza e distribuire tra i club che formati e istruiti il giocatore. Allo stesso tempo, e l'applicazione rigorosa degli strumenti, e la giurisprudenza della FIFA, club il nuovo club dell'ex giocatore può esigere il rimborso del pertinente tasso del 5% per il contributo di solidarietà pagato ai club che si sono formate il giocatore, a condizione che la società convenuta ha già pagato il 100% del compenso pattuito per il trasferimento ex squadra del giocatore a quest'ultimo. In particolare, la Camera ha deciso all'unanimità che i due club in questione non potevano contrattualmente modificare la procedura, nel senso che l'indennità di trasferimento concordato nel contratto di cessione, incluso il contributo di solidarietà ed è stato interamente dovuto alla sua ex squadra , perché è stato il dovere di ex club per distribuire i contributi di solidarietà tra società di formazione del giocatore, o che il club ha assunto la convenuta al pagamento del relativo contributo di solidarietà, anche se ha pagato il risarcimento integrale alla cessione del club ex giocatore e club non richiederà il rimborso terzo della somma in questione. 13. Sotto tutto quanto sopra, la Camera ha ritenuto che in base a giurisprudenza e in particolare l'applicazione rigorosa dell'art. 11 del regolamento di esecuzione è di competenza del club ha sostenuto la proporzione rilevante della retribuzione come contributo al completo club, nonostante la solidarietà, in origine, avrebbe concordato con la sua ex squadra il secondo distribuire i relativi contributi di solidarietà e, di conseguenza, ha pagato questo club l'intero trasferimento del compenso pattuito nel contratto di trasferimento. Allo stesso tempo, l'organo decisionale ha detto che la sua giurisprudenza consolidata in relazione a casi come questo, che la società di provenienza del giocatore nuovo club può esigere il rimborso della quota di competenza della somma corrispondente al 5% pagato tempestivamente. 14. Poi la telecamera si fermò ad analizzare gli argomenti presentati dalla società convenuta la quale ha chiesto rispetto di alcune disposizioni fiscali di legge del country club e applicabili. 15. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che il Regolamento FIFA non prevede alcun tipo di rispetto delle disposizioni fiscali nazionali, perché non può concedere tale richiesta. 16. Poi la Camera continuò per determinare il calcolo del contributo di solidarietà pertinente. In primo luogo, la Camera ha osservato che secondo le informazioni ricevute dall 'Associazione Football Club X, il giocatore A è stato registrato dal club X durante i periodi di tempo di cui sopra (vedi sezione 7). Pertanto, in conformità con la distribuzione descritta nella tecnica. 10 del regolamento di esecuzione, la Camera ha deciso che l'attore del club corretta citato il club riceve il 20% ha dichiarato 5% dell'importo trasferito d'accordo con la terza squadra in occasione del trasferimento internazionale del giocatore in questione. 17. In questo contesto, membri hanno constatato che né il convenuto né il club terzo club ha presentato una copia del contratto di cessione stipulato presumibilmente a causa del trasferimento del giocatore in questione. Tuttavia, i membri della Camera ha osservato che la società convenuta ha riferito che l'indennità di trasferimento in questione ammontava alla somma di 1,6 milioni dollari. I membri hanno inoltre osservato che né la ricorrente né il club terzo club contestato tale importo. Di conseguenza, la sezione ha deciso che il calcolo del meccanismo di solidarietà si basa sulla compensazione per il trasferimento di 1,6 milioni dollari. 18. Di conseguenza, la Camera ha concluso che tenendo in considerazione quanto sopra, il club ha sostenuto il club deve pagare all'attore l'importo di USD 16.000 (20% del 5% di USD 1,6 milioni) a fronte del contributo di solidarietà. 19. Inoltre, la Camera ha preso in considerazione che la ricorrente ha chiesto club per pagare gli interessi per il ritardo nel pagamento del contributo di solidarietà. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 11 par. 1 del regolamento di applicazione, che prevede che l'importo dovuto a titolo di contributo di solidarietà deve essere pagato entro e non oltre entro 30 giorni dalla data di registrazione del giocatore. 20. Di conseguenza, la Camera ha concluso che tenendo in considerazione quanto sopra, il club ha sostenuto il club deve pagare all'attore l'importo di USD 16.000 a titolo di contributo di solidarietà oltre interessi del 5% annuo a partire dal 31 giorni dopo la registrazione del giocatore il club citato. 21. Infine, la Camera ha sottolineato che la terza squadra è tenuto a rimborsare il club ha sostenuto l'importo dovuto da lui al richiedente club. 22. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha dichiarato che, in linea con tutto ciò di cui sopra, il convenuto è legittimato al club la terza squadra a ricevere la somma di USD 16.000 a titolo di rimborso del contributo di solidarietà al club dovuto attore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La domanda di X club è accettata. 2. Il club e il club deve pagare una quantità X di USD 16.000, più un interesse del 5% annuo calcolato in base ai 31 giorni dalla registrazione del giocatore per il club ed entro i prossimi 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Qualora il club, e non è conforme con il versamento stabilito nella presente decisione il club di X entro il termine, il caso verrà deferito alla commissione disciplinare FIFA ha imposto alle sanzioni disciplinari. 4. Club X si impegna a comunicare direttamente al club e il numero di conto che deve pagare l'importo dovuto, e ne informa la Camera di Risoluzione delle controversie in materia di pagamenti ricevuti. 5. Il club Z pagherà il club e l'equilibrio di USD 16.000 entro i prossimi 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 6. Se il club non riesce a soddisfare il pagamento Z determinato questa decisione al club ed entro il termine prescritto, sono soggette a una quota del 5% annuo e il caso viene deferito alla commissione disciplinare FIFA in modo che irrogazione di sanzioni disciplinari. 7. E il club si impegna a comunicare direttamente con il numero di conto del club Z che deve pagare il saldo di USD 16.000, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie in materia di pagamenti ricevuti. 8. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS suo acronimo in inglese). Il ricorso deve essere presentato entro 21 giorni dalla notifica della decisione, ai sensi del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia allegato. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine per il ricorso a presentare la loro dichiarazione scritta con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda la propria azione (cfr. punto 4 delle direttive .) Per contattare il CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont febbraio 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org . Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Direttive CAS)
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F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) - la contribución de solidaridad – la versión oficial www.fifa.com - Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zurich, Suiza, el 21 de noviembre 2006, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Túnez), Presidente Sr. Paulo Rogerio Amoretty Souza (Brasil), miembro Sr. Ivan Gazidis (Estados Unidos), miembro Sr. Carlos Soto (Chile), miembro Sr. John Didulica (Australia), miembro en el asunto entre X, y Y, y Z, como “parte interviniente” respecto de la contribución solidaria derivada de la transferencia del jugador A. I. Hechos 1. Según la Asociación del club X, el jugador A, nacido el 1 de febrero de 1980, estuvo inscrito en el club X (en lo sucesivo: el demandante): - del 22 de abril de 1992 al 5 de noviembre de 1994, es decir, 30 meses, de los 12 a los 14 años de edad, - del 31 de diciembre de 1994 al 5 de marzo de 1996, es decir, 14 meses, de los 14 a los 16 años de edad, - del 6 de enero de 1998 al 13 de enero de 1998, es decir, 8 días a la edad de 17 años, - del 28 de diciembre de 1998 al 29 de enero de 1999, es decir, 1 mes, a los 18 años de edad, - el 4 de agosto de 1999, por un día, a los 19 años de edad, - del 5 de julio de 2000 al 6 de septiembre de 2000, es decir, 2 meses, a los 20 años de edad. 2. El jugador fue transferido del club Z (en lo sucesivo: el tercer club) al club Y (en lo sucesivo: el demandado). 3. El 1 de agosto de 2003, el jugador fue inscrito en el club demandado. 4. El club demandante, que interpuso su demanda ante la FIFA el 25 de julio de 2005, exige una contribución de solidaridad que asciende al 20% del 5% por distribuir (incluido el 5% de intereses). 5. El 21 de diciembre de 2005, el club demandado notificó que, según el acuerdo de transferencia concertado entre él y el tercer club, este último se obligaba a distribuir la contribución de solidaridad al club demandante. 6. Mediante carta de fecha 3 de enero de 2006, la FIFA comunicó al club demandante, al tercer club y al club demandado que, conforme a la jurisprudencia de la Cámara de Resolución de Disputas, el club demandado debía distribuir el 5% de la indemnización de transferencia acordada entre los clubes en que el jugador estuvo inscrito entre los 12 y 23 años de edad. Además, la FIFA solicitó al tercer club, en caso de que recibiese del club demandado el 100% de la indemnización de transferencia acordada, reembolsar a este último la suma correspondiente. 7. Mediante carta del 7 de marzo de 2006, el abogado del club demandante notificó que aún no había recibido la contribución de solidaridad correspondiente. 8. Mediante carta del 5 de junio de 2006, el club demandado notificó de nuevo que, debido al contrato de transferencia firmado con el tercer club, le correspondía, de hecho, hacerse cargo de todas las contribuciones de solidaridad así como de las indemnizaciones por formación. No obstante, visto que el club demandado no quería tener deudas con nadie, estaba dispuesto a pagar las sumas necesarias, siempre que se cumpliese con ciertas disposiciones fiscales de acuerdo con el derecho del país del club Y aplicable. Además, el club demandado solicitó que el tercer club le reembolse la suma correspondiente. Al mismo tiempo, el club demandado comunicó que el jugador fue transferido al país del club Y por una indemnización de transferencia que asciende a USD 1,600,000 y ofreció como contribución de solidaridad la suma de USD 10,333.33 al club demandante. 9. Mediante carta del 8 de junio de 2006, el tercer club notificó haber llegado con el club demandado al acuerdo de que la presente demanda sería saldada exclusiva y únicamente por el club demandado. En consecuencia, se le debería dispensar del proceso. 10. Mediante carta del 7 de julio de 2006, el club demandado comunicó que giraría al club demandante la suma correspondiente a la contribución de solidaridad, siempre que el tercer club se comprometiese a reembolsarle la suma correspondiente. Al mismo tiempo declaró que tal como había mencionado en su carta anterior, se debía cumplir con ciertas disposiciones fiscales del derecho del país del club Y aplicable. 11. Mediante carta del 11 de julio de 2006, el tercer club comunicó de nuevo que, conforme a un acuerdo concertado en el ínterin entre él y el club demandado, se había comprometido a sufragar la suma que correspondía al club demandante. En consecuencia, el tercer club no debe efectuar ningún reembolso, y no se le debe imponer una obligación de este tipo. 12. Mediante carta del 12 de julio de 2006, el club demandante solicitó recibir el monto de USD 16,000 hasta el 17 de julio de 2006. En este sentido, afirmó que era escasa la suma ofrecida por el club demandado (USD 10,333.33), ya que el jugador había estado inscrito en el club demandante del 22 de abril de 1992 al 5 de noviembre de 1994, es decir, según el demandante, durante 3 temporadas. 13. Mediante carta del 17 de julio de 2006, el club demandado comunicó que pagaría la suma sólo en el volumen de la propia oferta. Este monto había sido comprobado por la Federación de Fútbol del club Y. Además, se debía acatar las leyes fiscales del paiís del club Y correspondientes. 14. El club demandado nunca presentó una copia del contrato de transferencia celebrado con el tercer club aunque fue varias veces invitado a hacerlo por la FIFA. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas. El presente asunto fue sometido a la FIFA el 25 de julio de 2005 por lo tanto la Cámara concluyó que las reglas de procedimiento revisadas (edición 2005) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 par. 1 del Reglamento de procedimiento arriba mencionado indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005). De acuerdo con el art. 24 par. 1 en conexión con el art. 22 (d) del Reglamento ya mencionado la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas entre dos clubes que pertenecen a asociaciones distintas relacionadas con el mecanismo de solidaridad. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa referente a la distribución del mecanismo de solidaridad reclamada por el club demandante en relación con la transferencia del jugador A del club Z al club Y antes del vencimiento de su contrato laboral. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicada al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26 par. 1 y par. 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en acuerdo a la circular FIFA no. 995 del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el jugador había sido inscrito para el club demandado el 1 de agosto de 2003. Igualmente, la Cámara tomó nota de que la demanda fue sometida a la FIFA el 25 de julio de 2005. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el anterior Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2001, en adelante: el Reglamento FIFA) es aplicable al fondo del presente asunto. 5. Acto seguido y una vez que la competencia de la Cámara de Resolución de Disputas y la normativa aplicable fue establecida, la Cámara pasó a tratar el fondo del asunto. En primer lugar hizo referencia a que el capitulo IX del Reglamento FIFA establece que si un jugador no aficionado se marcha durante el periodo de vigencia de un contrato laboral se distribuirá un porcentaje del 5% de la indemnización de transferencia pagada al club anterior entre los clubes que formaron y educaron al jugador. 6. De acuerdo al art. 10 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA (edición Septiembre 2001, en adelante: Reglamento de aplicación), los clubes que podrán reclamar contribución solidaria son los que formaron y educaron al jugador entre los 12 y los 23 años de edad teniendo en cuenta la cantidad de tiempo que el jugador fue efectivamente formado por el club en cuestión. 7. La Cámara subrayó que el jugador A, nacido el 1 de febrero de 1980, estuvo inscrito con el club demandante por primera vez desde el 22 de abril de 1992 hasta el 5 de noviembre de 1994, a continuación, desde el 31 de diciembre de 1994 hasta el 5 de marzo de 1996, desde el 6 de enero de 1998 hasta el 13 de enero de 1998, desde el 28 de diciembre de 1998 hasta el 29 de enero de 1999, el día 4 de agosto de 1999 así como del 5 de julio de 2000 hasta el 6 de septiembre de 2000, entre los 12 y los 20 años de edad. 8. Consecuentemente, la Cámara arribó a la conclusión que el período de efectiva formación por parte del club demandante bajo la luz del Reglamento FIFA es, en resumen, de tres temporadas, entre el año 1993 y el año 2000. A este respecto, la Cámara consideró importante mencionar que según el art. 10 del Reglamento de aplicación, por los primeros dos años, es decir entre los 12 y los 13 años de edad así como entre los 13 y los 14 años de edad del jugador, el monto de la contribución solidaria corresponde a 5% de los 5% de la indemnización de transferencia y, por los otros años, es decir a partir de los 14 hasta los 23 años de edad, a 10% de los 5% de la indemnización de transferencia. Asimismo, la Cámara consideró oportuno subrayar que, en este caso específico, el jugador en cuestión tenía 11 años de edad cuando empezó la primera temporada en la cual fue inscrito por el club demandante y que conforme al desglose descrito en el art. 10 del Reglamento de aplicación la contribución solidaria está adeudada sólo a partir de la temporada en la cual el jugador celebró su duodenario cumpleaños. 9. A continuación, la Cámara notó que, a principios, el club demandado negó estar obligado a pagar una contribución de solidaridad al club demandante alegando que según el contrato de transferencia celebrado con el tercer club, será obligación del último de distribuirla entre los clubes formadores del jugador. En este contexto, también tomó en consideración que, más adelante, el club demandado declaró estar dispuesto a distribuir la proporción relevante si se cumpliese con ciertas disposiciones fiscales del derecho del club Y aplicable y si el tercer club le reembolse la suma adeudada al club demandante. En particular, la Cámara notó que el club demandado ofreció al demandante un pago en la cantidad de USD 10,333.33. 10. A este respecto, los miembros de la Cámara igualmente tomaron en consideración que el tercer club solicitó ser dispensado del presente asunto alegando que arribó a un acuerdo con el demandado según el cual el último comprometió hacerse cargo de la distribución de solidaridad relevante. Además, los miembros de la Cámara notaron que el tercer club solicitó que no se le impone la obligación de reembolsar al club demandado la suma adeudada al club demandante. Asimismo, los miembros notaron que el tercer club nunca hizo valer que el club demandado no le hubiera pagado la totalidad de la indemnización de transferencia relevante. 11. En este contexto, los miembros de la Cámara apelaron al art. 10 en conjunto con el art. 11 del Reglamento de aplicación los cuales claramente establecen que es el club, al cual el jugador fue transferido durante el transcurso de su contrato laboral, el que es responsable de la distribución del mecanismo de solidaridad a los clubes formadores pertinentes. 12. Seguidamente, los miembros de la Cámara consideraron oportuno clarificar que en base a la normativa y a la constante jurisprudencia de los tribunales competentes de la FIFA, es siempre obligación del club nuevo del jugador deducir el 5% referente al mecanismo de solidaridad de la indemnización de transferencia acordada con el club anterior y distribuirlo entre los clubes que formaron y educaron al jugador. Al mismo tiempo, y en estricta aplicación de las normativas mencionadas y de la jurisprudencia de la FIFA, el club nuevo del jugador puede requerir del club anterior el reembolso de la relevante proporción del 5% correspondiente a la contribución solidaria abonada a los clubes que formaron al jugador, siempre que el club demandado ya haya abonado el 100% de la indemnización de transferencia acordada con el club antiguo del jugador a este último. En particular, la Cámara decidió por unanimidad que los dos clubes en cuestión no podían modificar contractualmente dicho procedimiento en el sentido que la indemnización de transferencia acordada en el contrato de transferencia incluía la contribución de solidaridad y era adeudada en su totalidad al club anterior del jugador, razón por la cual era obligación del club anterior de distribuir las contribuciones solidarias entre los clubes formadores del jugador, o, que el club demandado se hiciera cargo del pago de la relevante contribución solidaria aunque ya pagó la totalidad de la indemnización de transferencia al club antiguo del jugador y no requerirá del tercer club el reembolso de la suma relevante. 13. En virtud de todo lo antes expuesto, la Cámara consideró que en base a su jurisprudencia y en particular a la estricta aplicación del art. 11 del Reglamento de aplicación es responsabilidad del club demandado de pagar la proporción pertinente en concepto de contribución solidaria al club demandante aun, originariamente, habría acordado con el club anterior del jugador que este último distribuyera las relevantes contribuciones de solidaridad y, consecuentemente, pagó a este club la totalidad de la indemnización de transferencia acordada en el contrato de transferencia. Al mismo tiempo, el órgano decisorio recordó que su jurisprudencia establece en relación a casos como el presente, que el club nuevo del jugador puede requerir del club anterior el reembolso de la proporción relevante del monto correspondiente al 5% oportunamente abonado. 14. Después, la Cámara se detuvo analizar los argumentos presentados por el club demandado según los cuales éste solicitó el cumplimiento con ciertas disposiciones fiscales del derecho del país del club Y aplicable. 15. A este respecto, la Cámara subrayó que el Reglamento FIFA no preve ningún tipo de cumplimiento con nacionales disposiciones fiscales, razón por la cual no puede conceder tal solicitud. 16. A continuación, la Cámara pasó a determinar el cálculo de la contribución solidaria pertinente. En primer lugar la Cámara destacó que conforme la información recibida por la Asociación de Fútbol del club X, el jugador A estuvo registrado por el club X durante los periodos de tiempo ya mencionados anteriormente (véase punto 7). Por lo tanto, y de conformidad con el desglose descrito en el art. 10 del Reglamento de aplicación, la Cámara decidió apropiado que el club demandante recibe del club demandado los reclamados 20% del 5% del monto de transferencia acordada con el tercer club en ocasión de la transferencia internacional del jugador en cuestión. 17. En este contexto, los miembros notaron que ni el club demandado ni el tercer club presentaron una copia del contrato de transferencia supuestamente celebrado a causa de la transferencia del jugador en cuestión. Sin embargo, los miembros de la Cámara notaron que el club demandado informó que la indemnización de transferencia relevante ascendió a la suma de USD 1,600,000. Asimismo, los miembros notaron que ni el club demandante ni el tercer club objetaron tal monto. Consecuentemente, la Cámara decidió que el cálculo del mecanismo de solidaridad se basa en una indemnización de transferencia de USD 1,600,000. 18. En consecuencia, la Cámara concluyó que tomando en consideración todo lo expuesto anteriormente, el club demandado debe abonar al club demandante el monto de USD 16,000 (20% de 5% de USD 1,600,000) en concepto de contribución solidaria. 19. Además, la Cámara tomó en consideración que el club demandante solicitó el pago de intereses por la dilación en el pago de la contribución solidaria. En este sentido, la Cámara se refirió al art. 11 par. 1 del Reglamento de aplicación el cual estipula que el monto debido en concepto de contribución solidaria debe ser abonado a más tardar dentro de los 30 días de la fecha de inscripción del jugador. 20. En consecuencia, la Cámara concluyó que tomado en consideración todo lo expuesto anteriormente, el club demandado debe abonar al club demandante el monto de USD 16,000 en concepto de contribución solidaria más intereses del 5% anual desde el 31 día posterior a la inscripción del jugador para el club demandado. 21. Por último, la Cámara recalcó que el tercer club está obligado a reembolsar al club demandado la suma adeudada por este último al club demandante. 22. Por lo tanto, la Cámara de Resolución de Disputas manifestó que en línea con todo lo más arriba expresado, el club demandado tiene derecho a recibir del tercer club la suma de USD 16,000 como reembolso de la contribución de solidaridad adeudada al club demandante. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. La demanda del club X es aceptada. 2. El club Y deberá abonar al club X la cantidad de USD 16,000 más un interés anual del 5% contados desde el 31 día de la registración del jugador por el club Y dentro de los próximos 30 días contados desde la notificación de la presente decisión. 3. En caso de que el club Y no cumpliera con el pago resuelto en la presente decisión al club X dentro del plazo establecido, el caso será derivado a la Comisión Disciplinaria de la FIFA a fin que se impongan las sanciones disciplinarias correspondientes. 4. El club X se compromete a comunicar directamente al club Y el número de cuenta en el que deberá abonar la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos recibidos. 5. El club Z deberá abonar al club Y el saldo de USD 16,000 dentro de los próximos 30 días contados desde la notificación de la presente decisión. 6. En caso de que el club Z no cumpliera con el pago resuelto en la presente decisión al club Y dentro del plazo establecido, se le aplicará un interés del 5% anual y además el caso será derivado a la Comisión Disciplinaria de la FIFA a fin que se impongan las sanciones disciplinarias correspondientes. 7. El club Y se compromete a comunicar directamente al club Z el número de cuenta en el que deberá abonar el saldo de USD 16,000, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos recibidos. 8. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal de Arbitraje Deportivo (TAS, en su sigla en inglés). El recurso deberá interponerse en un plazo de 21 días tras la notificación de la decisión, en conformidad con el punto nº 2 de las normas procesales publicadas por el TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales a partir del vencimiento del plazo para recurrir a fin de presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso (véase el punto nº 4 de las normas procesales adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del TAS)
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