F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – contributo di solidarietà – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 novembre 2006, e comprendeva: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), il Sig. Ivan Gazidis membro (USA), membro Carlos Soto (Cile), gli Mr. John Didulica (Australia), un membro del caso di X e Y, e Z come “interveniente” solidarietà contributo derivante dal trasferimento del giocatore A. I. Atti
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - contributo di solidarietà - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 novembre 2006, e comprendeva: Mr. Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), il Sig. Ivan Gazidis membro (USA), membro Carlos Soto (Cile), gli Mr. John Didulica (Australia), un membro del caso di X e Y, e Z come "interveniente" solidarietà contributo derivante dal trasferimento del giocatore A. I. Atti 1. Secondo una lettera della Association Football Club X, il giocatore A, nata il 14 dicembre 1979, è stato firmato come un club amatoriale nel X (in prosieguo: il richiedente) del 4 marzo 1992 al 6 aprile 1995, cioè per 3 stagioni da 12 a 15 anni di età. 2. Secondo l'Association Football Club X, il giocatore è stato trasferito il 26 agosto 2003 Club Z (in prosieguo: la terza squadra), la Y club (in prosieguo: il convenuto). 3. Il ricorrente richiede il 20% del totale del contributo di solidarietà deve essere distribuito. La denuncia è stata presentata dalla FIFA Association Football Club X in una lettera datata 22 luglio 2005. Nel frattempo, i Club Football Association note X che il giocatore è stato trasferito dal terzo club a club citato in giudizio per il risarcimento pari a trasferire USD 450.000. 4. Il 5 settembre 2005, la convenuta ha affermato che a suo parere, non era tenuto a distribuire un contributo di solidarietà, dal momento che secondo il contratto di cessione stipulato con la terza squadra, la compensazione per i pagamenti incluso trasferimento ad altri club sulla base di disposizioni di legge. Clausola 3 § 2 del contratto di cessione stipulato il 21 agosto 2003 si legge: "Tale importo comprende ogni modo, [.....] pagamento di royalty in base alla formazione regolamento FIFA, ecc da pagare da parte le disposizioni statali, internazionale e / o sport. " Di conseguenza, come il club ha sostenuto che, mentre il terzo club per distribuire i contributi di solidarietà. 5. Il 4 gennaio 2006, la FIFA ha detto alle parti che, ai sensi della giurisprudenza della Camera di Risoluzione delle Controversie , nuovo club del giocatore dovrebbe, in linea di principio, dedurre il 5% del compenso pattuito per il trasferimento la sua ex squadra per la circolazione tra le società interessate. Allo stesso tempo, la società di provenienza è tenuta a rimborsare il club restituire le somme da distribuire, a condizione che la società convenuta ha già pagato il 100% del compenso pattuito per il trasferimento ex squadra del giocatore. 6. Con lettera del 22 marzo 2006, la FIFA ha chiesto l'attore, se il caso era già stato risolto. 7. Con lettera del 27 aprile 2006, la ricorrente ha risposto che l'intervento della Fifa era ancora necessaria. 8. Con lettera del 17 maggio 2006, la FIFA ha chiesto la terza squadra la sua posizione sulla questione e la Federazione del Football club, e rivelare la data esatta in cui il giocatore è stato registrato con il club citato. 9. Di conseguenza, il club FIFA Football Federation e inviato la documentazione altro che l'imputato aveva ricevuto dal club, vale a dire: - un contratto di lavoro firmato il 27 agosto 2003 il giocatore e il club citato, - un accordo prestito dal 27 agosto 2003, firmato dal giocatore, il club citato in giudizio il country club e la Y, M, - e un contratto di prestito del 9 agosto 2005, firmato dal club convenuto e country club Club X, L. 10. Con lettera del 5 giugno 2006, l'Associazione dei Club X Calcio FIFA informato decisionale posizione del terzo club. Quest'ultimo ha dichiarato che, in base all'accordo con l'imputato, non era tenuta a prendere contributi di solidarietà. In particolare, e la terza squadra, perché la clausola 3 dell'accordo firmato con il club di parte convenuta prevedeva espressamente che l'indennità di trasferimento concordato incluso "... il pagamento dei diritti di formazione come le regole FIFA" e, nel caso che occupa la nostra attenzione, non è l'indennità di formazione del giocatore, ma la ripartizione del contributo al meccanismo di solidarietà. Inoltre, si ritiene che la legge regolamento e le cause stabiliscono chiaramente che la FIFA è sempre il nuovo club che dovrebbe essere responsabile della distribuzione del contributo al meccanismo di solidarietà, anche in quei casi in cui la società di provenienza e il nuovo club Player diverso accordo. 11. Con lettera del 3 luglio 2006, la Federazione di calcio del club e ha riportato il seguente: - del 26 agosto 2003, la Federazione di calcio del club e ha chiesto il certificato internazionale di trasferimento del giocatore alla convenuta, - 29 agosto 2003, la Football Association Club X ha rilasciato il certificato, - il 27 agosto 2003, il convenuto ha firmato un accordo di prestito con il giocatore club Country Club di Y, M, per la stagione 2003/2004 . 12. Con lettera del 19 luglio 2006, la FIFA è stato notato che, secondo l'Association Football Club X, l'indennità corrispondente trasferimento pari a USD 450.000. Nella stessa lettera chiedendo alle parti di inviare eventuali osservazioni entro e non oltre il 31 luglio 2006. Né l'attore, né il convenuto ha risposto a tale lettera, né ha contestato l'ammontare del trasferimento indennità menzionato. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 22 luglio 2005 la Camera ha quindi concluso che le regole delle procedure (edizione 2005) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 par. 1 del Regolamento di cui sopra procedura indica che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la sua competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 coppia. 1, in connessione con l'arte. 22 (d), del regolamento e di cui la Camera di Risoluzione delle Controversie devono decidere sulle controversie tra due società appartenenti a diverse associazioni legate al meccanismo di solidarietà. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere la controversia sulla distribuzione del meccanismo di solidarietà sostenuto dal club, X, in connessione con il trasferimento del giocatore dalla A alla Z a Y prima della scadenza del il suo contratto di lavoro. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbe essere applicato alla sostanza della questione. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26 coppia. 1 e coppia. 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo senza FIFA Circolare. 995 del 23 settembre 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che il giocatore era stato firmato per il club e nell'agosto del 2003. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la domanda è stata presentata alla FIFA il 22 luglio 2005. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Allora, una volta che la giurisdizione della Camera di risoluzione delle controversie e dei regolamenti applicabili è stata stabilita, la Camera ha passato per affrontare i meriti. In primo luogo di cui al capitolo IX del Regolamento FIFA prevede che se un calciatore non dilettante lascia durante il periodo di un contratto di lavoro è stata assegnata una percentuale del 5% del compenso percepito dal trasferimento tra club di ex squadre precedentemente formato ed educato il giocatore. 6. Ai sensi dell'art. 10 del regolamento di esecuzione del regolamento FIFA (edizione settembre 2001, in prosieguo: regolamento di attuazione), i club che possono vantare contributo di solidarietà sono quelli che hanno formato ed educato il giocatore tra i 12 ei 23 anni di età, tenendo conto della quantità di tempo il giocatore è stato effettivamente formato dal club in questione. 7. La Camera ha sottolineato che il giocatore A, nato il 14 dicembre 1979, è stato registrato con il richiedente in quanto il 4 Marzo 1992 fino al 6 aprile 1995, tra i 12 ei 15 anni di età. 8. Di conseguenza, la Camera è giunta alla conclusione che il periodo di efficacia della formazione dal club ricorrente alla luce del regolamento è di 3 anni dal 1992 al 1995. A questo proposito, ritenuto importante menzionare Camera secondo Art. 10 del regolamento di attuazione per i primi due anni, cioè tra 12 e 13 e tra i 13 ei 14 anni di età del giocatore, l'importo del contributo di solidarietà corrisponde al 5% del 5% del trasferimento di compensazione, ed altri anni, cioè dai 14 ai 23 anni, il 10% del 5% di compensazione per il trasferimento. 9. Successivamente, la Camera ha osservato che il club ritiene imputato non è obbligato a pagare un contributo di solidarietà al richiedente del club a causa della clausola 3 § 2 del contratto di trasferimento concluso con la terza squadra durante il trasferimento del giocatore in questione da Country Club al Country Club Z Y. In particolare, i membri della Camera ha osservato che il convenuto sia il club club terza dovete distribuire il relativo contributo di solidarietà e di trasferire il compenso concordato con quest'ultimo, come sostenuto dalla convenuta, incluso qualsiasi importo che sarebbe guadagnato in base ai regolamenti della FIFA. 10. La Camera ha preso in considerazione il fatto che la terza squadra ha rifiutato di essere obbligato a pagare il contributo di solidarietà al ricorrente, in primo luogo sostenendo che il club è sempre richiesto il giocatore a fare nuovi contributi di solidarietà e, soprattutto, dal comma 3 § 2 del contratto di cessione stipulato con il club citato in giudizio, e che si riferiva al club e le parti contraenti di cui solo a versamenti di compensazione possibili per la formazione e il meccanismo di solidarietà. La Camera ha osservato che non è mai la terza squadra ha affermato che la società convenuta non avrebbe pagato tutti i relativi indennizzi di trasferimento. 11. In questo contesto, i membri della Camera appello per l'arte. Articolo 10 nel suo complesso. 11 del regolamento di esecuzione in cui si afferma chiaramente che è il club che è stato trasferito il giocatore nel corso del suo contratto di lavoro, che è responsabile per la distribuzione del meccanismo di solidarietà ai club di formazione in materia. 12. Quindi, i membri della Camera ha ritenuto opportuno chiarire che né il convenuto né il club sostiene la terza squadra era giuridicamente significativo perché, in base alle regole e la prassi consolidata di tribunali di obblighi FIFA è sempre nuovo club del giocatore detrarre la solidarietà del 5% relativa al meccanismo di trasferimento del corrispettivo concordato con la società di provenienza e distribuire tra i club che hanno formato ed educato il giocatore. Allo stesso tempo, e l'applicazione rigorosa degli strumenti, e la giurisprudenza della FIFA, club il nuovo club dell'ex giocatore può esigere il rimborso del pertinente tasso del 5% per il contributo di solidarietà pagato ai club che si sono formate il giocatore, a condizione che la società convenuta ha già pagato il 100% del compenso pattuito per il trasferimento ex squadra del giocatore a quest'ultimo. In particolare, la Camera ha deciso all'unanimità che i due club in questione non potevano contrattualmente modificare la procedura, nel senso che l'indennità di trasferimento concordato nel contratto di cessione, incluso il contributo di solidarietà ed è stato interamente dovuto alla sua ex squadra , perché è stato il dovere di ex club per distribuire i contributi di solidarietà tra società di formazione del giocatore. In altre parole, solo la Camera, in questo caso specifico, l'articolo 3 § 2 del contratto di cessione stipulato tra la società di provenienza e nuovo club del giocatore non ha alcuna validità giuridica, almeno, come la clausola modificato le disposizioni applicabili della FIFA riguardante la distribuzione del meccanismo di solidarietà. 13. Sotto tutto quanto sopra, la Camera ha ritenuto che in base a giurisprudenza e in particolare l'applicazione rigorosa dell'art. 11 del regolamento di esecuzione è di competenza del club ha sostenuto la proporzione rilevante della retribuzione come contributo al richiedente comune di club, anche se il club fosse d'accordo con la sua ex squadra che l'indennizzo per il trasferimento di includere qualsiasi pagamento per il meccanismo di solidarietà. 14. Poi la Camera continuò per determinare il calcolo del contributo di solidarietà pertinente. In primo luogo, la Camera ha osservato che, come il passaporto giocatore, quest'ultimo è stato registrato dalla società ricorrente per tre stagioni, da 12 a 15 anni di età. Pertanto, in conformità con la distribuzione descritta nella tecnica. 10 del regolamento di attuazione, ed ha espresso le basi prima il passaporto giocatore, la Camera ha deciso che il club di attore proper citato in giudizio il club riceve il 20% ha dichiarato 5% dell'importo trasferito d'accordo con la terza squadra in occasione del trasferimento internazionale il giocatore interessato. 15. In questo contesto, la Camera ha osservato che l'indennità di trasferimento in questione ammontava, in base alle informazioni ricevute dalla Association Football Club X, la somma di $ 450.000, e, soprattutto, che non ha mosso obiezioni alle informazioni ricevute dal Association Football Club X. Pertanto, così la Camera, il calcolo del meccanismo di solidarietà si basa sulla compensazione per il trasferimento di $ 450.000. 16. Di conseguenza, la Camera ha concluso che tenendo in considerazione quanto sopra, il club ha sostenuto il club deve pagare all'attore l'importo di USD 4.500 (20% del 5% di $ 450.000) a fronte del contributo di solidarietà. 17. Infine, la Camera ha sottolineato che la terza squadra è tenuto a rimborsare il club ha sostenuto l'importo dovuto da lui al richiedente club. 18. Pertanto, la Camera ha detto che, in linea con tutto ciò di cui sopra, il convenuto è legittimato al club la terza squadra a ricevere la somma di USD 4.500 a titolo di rimborso per il contributo di solidarietà al club dovuto attore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La domanda di X club è accettata. 2. Il club e il club deve pagare una quantità X di USD 4.500 entro i prossimi 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Qualora il club, e non è conforme con il versamento stabilito nella presente decisione il club di X entro il termine stabilito si applica un tasso d'interesse del 5% annuo che si applica dal 31 giorni dalla notifica della presente decisione e anche il caso sia rinviato al Comitato Disciplinare della FIFA ha imposto alle sanzioni disciplinari. 4. Club X si impegna a comunicare direttamente al club e il numero di conto che deve pagare l'importo dovuto, e ne informa la Camera di Risoluzione delle controversie in materia di pagamenti ricevuti. 5. Il club Z pagherà il club e l'equilibrio di USD 4.500 entro i prossimi 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 6. Se il club non riesce a soddisfare il pagamento Z determinato questa decisione al club ed entro il termine prescritto, si applica un tasso d'interesse del 5% annuo, che si applica a decorrere 31 giorni dalla notifica della presente decisione e anche il caso sia rinviato al Comitato Disciplinare della FIFA ha imposto alle sanzioni disciplinari. 7. E il club si impegna a comunicare direttamente con il numero di conto del club Z che deve pagare l'importo dovuto, e ne informa la Camera di Risoluzione delle controversie in materia di pagamenti ricevuti. 8. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in inglese). Il ricorso deve essere presentato entro 21 giorni dalla notifica della decisione, ai sensi del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia allegato. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine per il ricorso a presentare la loro dichiarazione scritta con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda la propria azione (cfr. punto 4 delle direttive .) Per contattare il CAS deve essere indirizzata a: Avenue de Beaumont febbraio 1012 Lausanne, Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Norme procedurali CAS)
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F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) - la contribución de solidaridad – la versión oficial www.fifa.com - Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zurich, Suiza, el 21 de noviembre 2006, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Túnez), Presidente Sr. Paulo Rogerio Amoretty Souza (Brasil), miembro Sr. Ivan Gazidis (Estados Unidos), miembro Sr. Carlos Soto (Chile), miembro Sr. John Didulica (Australia), miembro en el asunto entre X, y Y, y Z, como “parte interviniente” respecto de la contribución solidaria derivada de la transferencia del jugador A. I. Hechos 1. Según un escrito de la Asociación de Fútbol del club X, el jugador A, nacido el 14 de diciembre de 1979, estuvo inscrito como aficionado en el club X (en lo sucesivo: el demandante) del 4 de marzo de 1992 al 6 de abril de 1995, es decir, durante 3 temporadas, de los 12 a los 15 años de edad. 2. Según la Asociación de Fútbol del club X, el jugador fue transferido el 26 de agosto de 2003 del club Z (en lo sucesivo: el tercer club) al club Y (en lo sucesivo: el demandado). 3. El demandante exige el 20% del total de la contribución de solidaridad que se distribuirá. La demanda fue presentada ante la FIFA por la Asociación de Fútbol del club X mediante carta del 22 de julio de 2005. Al mismo tiempo, la Asociación de Fútbol del club X constata que el jugador fue transferido del tercer club al club demandado por una indemnización de transferencia que ascendía a USD 450,000. 4. El 5 de septiembre de 2005, el demandado manifestó que, en su opinión, no tenía la obligación de distribuir una contribución de solidaridad, ya que según el acuerdo de transferencia celebrado con el tercer club, la indemnización de transferencia incluyó cualquier pago a otros clubes en base a normativas jurídicas. La cláusula 3 § 2 del acuerdo de transferencia concertado el 21 de agosto de 2003 reza: “Dicha cantidad comprende cualquier porcentaje, […..] pagos por derechos de formación según reglamentación FIFA, etc. que deba pagarse por normativa estatal, internacional y/o deportiva”. En consecuencia, según el club demandado, compete al tercer club distribuir eventuales contribuciones de solidaridad. 5. El 4 de enero de 2006, la FIFA indicó a las partes involucradas que, conforme a la jurisprudencia de la Cámara de Resolución de Disputas, el club nuevo del jugador debía, por principio, deducir el 5% de la indemnización de transferencia acordada con el club anterior del jugador a fin de distribuirlo entre los clubes que corresponda. Al mismo tiempo, el club anterior tiene la obligación de reembolsar al club nuevo los importes por distribuir, siempre que el club demandado ya haya abonado el 100% de la indemnización de transferencia acordada con el club antiguo del jugador. 6. Mediante carta del 22 de marzo de 2006, la FIFA preguntó al demandante si el caso ya se había resuelto. 7. Mediante carta del 27 de abril de 2006, el demandante respondió que la intervención de la FIFA aún era necesaria. 8. Mediante carta del 17 de mayo de 2006, la FIFA exigió al tercer club su toma de posición sobre el asunto y a la Federación de Fútbol del club Y revelar la fecha exacta en que el jugador fue inscrito en el club demandado. 9. Consecuentemente, la Federación de Futbol del club Y hizo llegar a la FIFA otra documentación que había recibido del club demandado, a saber: - un contrato de trabajo firmado el 27 de agosto de 2003 por el jugador y el club demandado, - un acuerdo de préstamo del 27 de agosto de 2003, firmado por el jugador, el club demandado y el club del país Y, M, - así como un acuerdo de préstamo del 9 de agosto de 2005, firmado por el club demandado y el club del país del club X, L. 10. Mediante carta del 5 de junio de 2006, la Asociación de Futbol del club X comunicó a la FIFA la toma de posición del tercer club. Este último declaró que, según el acuerdo firmado con el demandado, no tenía la obligación de asumir las contribuciones solidarias. Concretamente, así el tercer club, porque la cláusula 3 del acuerdo firmado con el club demandado estipulaba expresamente que la indemnización de transferencia acordada incluyó "…pago por derechos de formación según normativa FIFA" y, en el caso que ocupa nuestra atención, no se trata de la indemnización por formación del jugador, sino más bien de la distribución de la contribución al mecanismo de solidaridad. Además, se considera que la reglamentación y la jurisprudencia de la FIFA determinan claramente que es siempre el club nuevo lo que debe hacerse cargo de la distribución de la contribución al mecanismo de solidaridad, incluso en aquellos casos en que el club anterior y el club nuevo del jugador hayan acordado algo distinto. 11. Mediante carta del 3 de julio de 2006, la Federación de Futbol del club Y comunicó lo siguiente: - el 26 de agosto de 2003, la Federación de Futbol del club Y solicitó el certificado de transferencia internacional del jugador para el demandado, - el 29 de agosto de 2003, la Asociación de Futbol del club X expidió dicho certificado, - el 27 de agosto de 2003, el demandado firmó un acuerdo de préstamo del jugador con el club del país del club Y, M, por la temporada 2003/2004. 12. Mediante un escrito de fecha 19 de julio de 2006, la FIFA hizo constar que, según la Asociación de Futbol del club X, la indemnización de transferencia correspondiente ascendía a USD 450,000. En el mismo escrito solicitaba a las partes hacer llegar cualquier comentario adicional a más tardar el 31 de julio de 2006. Ni el demandante ni el demandado respondieron a este escrito y tampoco objetaron el importe de la indemnización de transferencia mencionado. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas. El presente asunto fue sometido a la FIFA el 22 de julio de 2005 por lo tanto la Cámara concluyó que las reglas de procedimiento revisadas (edición 2005) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 par. 1 del Reglamento de procedimiento arriba mencionado indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005). De acuerdo con el art. 24 par. 1 en conexión con el art. 22 (d) del Reglamento ya mencionado la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas entre dos clubes que pertenecen a asociaciones distintas relacionadas con el mecanismo de solidaridad. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa referente a la distribución del mecanismo de solidaridad reclamada por el club, X, en relación con la transferencia del jugador A de Z a Y antes del vencimiento de su contrato laboral. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicada al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26 par. 1 y par. 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en acuerdo a la circular FIFA no. 995 del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el jugador había sido inscrito para el club Y en agosto del año 2003. Igualmente, la Cámara tomó nota de que la demanda fue sometida a la FIFA el 22 de julio de 2005. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el anterior Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2001, en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente caso. 5. Acto seguido y una vez que la competencia de la Cámara de Resolución de Disputas y la normativa aplicable fue establecida, la Cámara pasó a tratar el fondo del asunto. En primer lugar hizo referencia a que el capitulo IX del Reglamento FIFA establece que si un jugador no aficionado se marcha durante el periodo de vigencia de un contrato laboral se distribuirá un porcentaje del 5% de la indemnización de transferencia pagada al club anterior entre los clubes que antes formaron y educaron al jugador. 6. De acuerdo al art. 10 del Reglamento de aplicación del Reglamento FIFA (edición Septiembre 2001, en adelante: Reglamento de aplicación), los clubes que podrán reclamar contribución solidaria son los que formaron y educaron al jugador entre los 12 y los 23 años de edad teniendo en cuenta la cantidad de tiempo que el jugador fue efectivamente formado por el club en cuestión. 7. La Cámara subrayó que el jugador A, nacido el 14 de diciembre de 1979, estuvo inscrito con el demandante desde el 4 de marzo de 1992 hasta el 6 de abril de 1995, entre los 12 y los 15 años de edad. 8. Consecuentemente, la Cámara arribó a la conclusión que el período de efectiva formación por parte del club demandante bajo la luz del Reglamento es de 3 años, desde el año 1992 hasta el año 1995. A este respecto, la Cámara consideró importante mencionar que según el art. 10 del Reglamento de aplicación, por los primeros dos años, es decir entre los 12 y los 13 así como entre los 13 y los 14 años de edad del jugador, el monto de la contribución solidaria corresponde a 5% de los 5% de la indemnización de transferencia y, por los otros años, es decir a partir de los 14 hasta los 23 años de edad, a 10% de los 5% de la indemnización de transferencia. 9. A continuación, la Cámara notó que el club demandado opina no estar obligado a pagar una contribución de solidaridad al club demandante a causa de la cláusula 3 § 2 del contrato de transferencia celebrado con el tercer club en ocasión de la transferencia del jugador en cuestión del país del club Z al país del club Y. En particular, los miembros de la Cámara notaron que según el club demandado es el tercer club el que tiene que distribuir la relevante contribución de solidaridad ya que la indemnización de transferencia acordada con éste último, según el demandado, incluyó cualquier cantidad que tendría ser devengado en base a las normativas de la FIFA. 10. Asimismo, la Cámara tomó en consideración que el tercer club negó estar obligado de pagar la contribución de solidaridad al demandante, principalmente alegando que siempre es obligación del club nuevo del jugador de efectuar las contribuciones de solidaridad y, sobre todo, porque en la cláusula 3 § 2 del contrato de transferencia celebrado con el club demandado, y al cual se refirió el club Y, las partes contractuales únicamente hicieron referencia a posibles pagos de indemnización de formación y no del mecanismo de solidaridad. Asimismo, la Cámara notó que el tercer club nunca hizo valer que el club demandado no le hubiera pagado la totalidad de la relevante indemnización de transferencia. 11. En este contexto, los miembros de la Cámara apelaron al art. 10 en conjunto el art. 11 del Reglamento de aplicación los cuales claramente establecen que es el club, al cual el jugador fue transferido durante el transcurso de su contrato laboral, el que es responsable de la distribución del mecanismo de solidaridad a los clubes formadores pertinentes. 12. Seguidamente, los miembros de la Cámara consideraron oportuno clarificar que ni las alegaciones del club demandado ni las del tercer club eran legalmente significativas, ya que, en base a la normativa y a la constante jurisprudencia de los tribunales competentes de la FIFA, es siempre obligación del club nuevo del jugador deducir el 5% referente al mecanismo de solidaridad de la indemnización de transferencia acordada con el club anterior y distribuirlo entre los clubes que formaron y educaron al jugador. Al mismo tiempo, y en estricta aplicación de las normativas mencionadas y de la jurisprudencia de la FIFA, el club nuevo del jugador puede requerir del club anterior el reembolso de la relevante proporción del 5% correspondiente a la contribución solidaria abonada a los clubes que formaron al jugador, siempre que el club demandado ya haya abonado el 100% de la indemnización de transferencia acordada con el club antiguo del jugador a este último. En particular, la Cámara decidió por unanimidad que los dos clubes en cuestión no podían modificar contractualmente dicho procedimiento en el sentido que la indemnización de transferencia acordada en el contrato de transferencia incluía la contribución de solidaridad y era adeudada en su totalidad al club anterior del jugador, razón por la cual era obligación del club anterior de distribuir las contribuciones solidarias entre los clubes formadores del jugador. En otras palabras, así la Cámara, en este caso específico, la cláusula 3 § 2 del contrato de transferencia celebrado entre el club anterior y el club nuevo del jugador carece de validez legal, por lo menos, en cuanto dicha cláusula alteró las provisiones aplicables de la FIFA concerniente la distribución del mecanismo de solidaridad. 13. En virtud de todo lo antes expuesto, la Cámara consideró que en base a su jurisprudencia y en particular a la estricta aplicación del art. 11 del Reglamento de aplicación es responsabilidad del club demandado de pagar la proporción pertinente en concepto de contribución solidaria al club demandante aun cuando dicho club había acordado con el club anterior del jugador que la indemnización de transferencia incluyera cualquier pago en concepto del mecanismo de solidaridad. 14. A continuación, la Cámara pasó a determinar el cálculo de la contribución solidaria pertinente. En primer lugar, la Cámara destacó que conforme el pasaporte del jugador, éste último estuvo registrado por el club demandante durante tres temporadas, desde los 12 a los 15 años de edad. Por lo tanto, y de conformidad con el desglose descrito en el art. 10 del Reglamento de aplicación, los fundamentos antes expresados y el pasaporte del jugador, la Cámara decidió apropiado que el club demandante recibe del club demandado los reclamados 20% del 5% del monto de transferencia acordada con el tercer club en ocasión de la transferencia internacional del jugador en cuestión. 15. En este contexto, la Cámara notó que la indemnización de transferencia relevante ascendió, según información recibida de la Asociación de Futbol del club X, a la suma de USD 450,000, y, sobre todo, que las partes involucradas nunca objetaron a tal información recibida de la Asociación de Futbol del club X. Por lo tanto, así la Cámara, el cálculo del mecanismo de solidaridad se basa en una indemnización de transferencia de USD 450,000. 16. En consecuencia, la Cámara concluyó que tomando en consideración todo lo expuesto anteriormente, el club demandado debe abonar al club demandante el monto de USD 4,500 (20% de 5% de USD 450,000) en concepto de contribución solidaria. 17. Por último, la Cámara recalcó que el tercer club está obligado a reembolsar al club demandado la suma adeudada por este último al club demandante. 18. Por lo tanto, la Cámara manifestó que en línea con todo lo más arriba expresado, el club demandado tiene derecho a recibir del tercer club la suma de USD 4,500 como reembolso de la contribución de solidaridad adeudada al club demandante. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. La demanda del club X es aceptada. 2. El club Y deberá abonar al club X la cantidad de USD 4,500 dentro de los próximos 30 días contados desde la notificación de la presente decisión. 3. En caso de que el club Y no cumpliera con el pago resuelto en la presente decisión al club X dentro del plazo establecido, se le aplicará un interés del 5% anual el cual será aplicable desde el 31 día desde la notificación de la presente decisión y además el caso será derivado a la Comisión Disciplinaria de la FIFA a fin que se impongan las sanciones disciplinarias correspondientes. 4. El club X se compromete a comunicar directamente al club Y el número de cuenta en el que deberá abonar la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos recibidos. 5. El club Z deberá abonar al club Y el saldo de USD 4,500 dentro de los próximos 30 días contados desde la notificación de la presente decisión. 6. En caso de que el club Z no cumpliera con el pago resuelto en la presente decisión al club Y dentro del plazo establecido, se le aplicará un interés del 5% anual el cual será aplicable desde el 31 día desde la notificación de la presente decisión y además el caso será derivado a la Comisión Disciplinaria de la FIFA a fin que se impongan las sanciones disciplinarias correspondientes. 7. El club Y se compromete a comunicar directamente al club Z el número de cuenta en el que deberá abonar la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos recibidos. 8. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal de Arbitraje Deportivo (CAS, en sus siglas en inglés). El recurso deberá interponerse en un plazo de 21 días tras la notificación de la decisión, en conformidad con el punto nº 2 de las normas procesales publicadas por el CAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales a partir del vencimiento del plazo para recurrir a fin de presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso (véase el punto nº 4 de las normas procesales adjuntas). Para ponerse en contacto con el CAS deberán dirigirse a: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana, Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del CAS)
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