F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – contributo di solidarietà – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie adottato a Zurigo, in Svizzera il 23 febbraio 2007, e comprendeva Mr Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Mr. Philippe Diallo (Francia), membro ESSA Mr. M. Saleh Al-Housani (UAE), gli Mr. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Mick Mc Guire (Inghilterra), membro della controversia avviata dal club, rappresentato da AA (avvocato) come “ricorrente” contro la il club, rappresentato da V (avvocato) e “imputato” per contributo di solidarietà derivanti dal trasferimento del giocatore, R. / I. … Atti

F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - contributo di solidarietà - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie adottato a Zurigo, in Svizzera il 23 febbraio 2007, e comprendeva Mr Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Mr. Philippe Diallo (Francia), membro ESSA Mr. M. Saleh Al-Housani (UAE), gli Mr. Michele Colucci (Italia), membro Mr. Mick Mc Guire (Inghilterra), membro della controversia avviata dal club, rappresentato da AA (avvocato) come "ricorrente" contro la il club, rappresentato da V (avvocato) e "imputato" per contributo di solidarietà derivanti dal trasferimento del giocatore, R. / I. ... Atti 1. Un giocatore nato il 24 giugno 1978 ed è stato ufficialmente registrato dal club per 6 stagioni di A dal 22 Marzo 1990 fino al 12 settembre 1996, tra i 12 ei 18 anni come un passaporto rilasciato da l'Associazione A. 2. Nell'agosto del 2005, il giocatore è stato trasferito da club R spagnolo al club spagnolo V. B 3. Il 24 gennaio 2006, il club ha presentato alla Fifa una richiesta di pagamento del contributo del club in solidarietà contro il V. Club A ha detto che il trasferimento del giocatore V R il club ha pagato la somma di euro 7.400.000 al club B. 4. Dato che questo caso comporta una richiesta di pagamento del contributo di solidarietà a seguito di un trasferimento interno tra due club spagnoli, il club A è stato segnalato che, sulla base della nuova legge sembrava aver diritto a ricevere qualsiasi importo la solidarietà come contributo da club del nuovo giocatore. 5. Il club di rispondere a FIFA esprimere disaccordo con la posizione adottata dalla Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC), che fonda la sua • non vi è dubbio che ilposizione sulla base delle censure seguenti: diritto che assiste il richiedente per raccogliere contributi solidarietà in questo caso non solo sulla base dell'articolo 21 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (di seguito: il Regolamento), ma anche all'articolo 26 comma 3 del medesimo, il quale stabilisce che ciascuna associazione membro attuerà nel loro regolamenti regole certe ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 3 bis) dal 1 ° luglio 2005, che sarà obbligatoria a livello nazionale.  l'Istituto di meccanismo di solidarietà è prevista nel quadro delle disposizioni che sono vincolanti per le associazioni membro della FIFA, l'articolo 1, comma 3) del Regolamento fa riferimento agli articoli 2-8, 10, 11 e 18. In particolare l'articolo 10 del regolamento si riferisce ai giocatori di prestito e di cui al paragrafo 1, dispone che "tutti i giocatori di prestito è soggetto alle stesse disposizioni che si applicano al trasferimento di giocatori, comprese le disposizioni in materia di compensazione ed il meccanismo di formazione di solidarietà ". Così, se dal 1 ° luglio 2005 (data di entrata in vigore di nuove normative) in prestito nazionale è obbligatoria per pagare il contributo di solidarietà è obbligatoria anche nel caso di trasferimento definitivo. l'articolo 22 sottolinea d) del Regolamento in cui si afferma che la FIFA è competente a trattare le controversie relative al risarcimento di formazione e meccanismo di solidarietà fra società appartenenti a diverse associazioni. Così nasce la RDC ha chiaramente incompetente a risolvere questo problema, dato che è un conflitto tra due società appartenenti a federazioni nazionali diverse e questa è l'unica condizione richiesta dal regolamento da istituire elemento internazionale. Inoltre, che il predetto articolo 22 d) non fa alcun riferimento ai trasferimenti nazionali o internazionali e quindi non limita in alcun modo la competenza del CRD per questo tipo di caso. non è possibile per un club che non è associato con un pagamento associazione nazionale esigente del meccanismo di solidarietà in una Federazione che non gli appartiene. Inoltre, una associazione nazionale non è competente a risolvere le richieste dei club affiliati ad altre associazioni, ma decide solo sui conflitti interni. In breve, il club di A. andrebbe perduta in un paradosso che, anche se possiede un credito legittimo (diritto di addebitare contributo di solidarietà) non poteva correre perché ci sarebbe una giurisdizione dove andare. 6. Club V da parte sua ha sostenuto che la posizione del club di A è irrilevante per i seguenti motivi: il regolamento, all'articolo 1, paragrafo 1 è evidente quando si fa riferimento stabilisce le norme applicabili ai casi di trasferimento tra club varie associazioni, che l'articolo 1, paragrafo 3 bis) precisa alcune disposizioni che sono obbligatorie a livello nazionale e che l'articolo sia per l'anteriore e dei regolamenti21 non è tra queste norme; attualmente in vigore e la giurisprudenza della CRD affermare che il meccanismo di solidarietà non si applica ai bonifici ilnazionali, anche se il richiedente club è di un paese diverso, riferimento nel club argentino all'articolo 21 (che non è incluso negli standard obbligatori) sarebbe obbligatoria con riferimento all'articolo 10 (che, se inclusi nelle norme obbligatorie) è privo di realtà giuridica e irrilevante. Che se il legislatore non ha incluso l'articolo 21, entro le norme di cui all'articolo 1, paragrafo 3) è che, poiché non aveva nessuna intenzione di farlo. Il meccanismo di solidarietà e indennità di formazione è applicato alla luce delle nuove regole e di trasferimenti di crediti finali, ma non quando i bonifici nazionali.  che l'art 22 d) afferma che la FIFA è competente per le controversie meccanismo di solidarietà tra società appartenenti a diverse associazioni. In questo caso, mentre i partiti sono diversi club associazioni non vi è alcun diritto di assistere il club argentino di chiedere un contributo di solidarietà e il trasferimento del giocatore in questione è stata interna. che rifiuta il club in A che ci sia un vuoto normativo e soffre uno stato di impotenza, perché, non frequentando il club non ha alcun diritto di rivendicare un credito legittimo. 7. Il club Una richiesta alla Camera di Risoluzione delle Controversie V ordinò il club a pagare 185.000 euro nel concetto di contributo di solidarietà per il trasferimento del giocatore al club di B R V. 8. V Club si sta allontanando le richieste di esigere la squadra A. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 24 gennaio 2006 la Camera ha quindi concluso che le regole delle procedure (edizione 2005) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 par. 1 del Regolamento di cui sopra procedura indica che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la sua competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 coppia. 1, in connessione con l'arte. 22 (d) del suddetto regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie devono decidere sulle controversie relative al meccanismo di solidarietà tra società appartenenti a diverse associazioni. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere la controversia sulla distribuzione del meccanismo di solidarietà sostenuto dal club contro il Club A V in connessione con il trasferimento della R professionale prima della scadenza del contratto. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere applicato fino in fondo questo caso. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26 coppia. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo con la FIFA Circolare n ° 995 datata 23 settembre, 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che il trasferimento alla base della presente controversia si sarebbe verificata nel mese di agosto 2005. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la richiesta è stata sottoposta alla FIFA il 24 gennaio 2006. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che i regolamenti attuali per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Sotto e di entrare nell'analisi del merito, la Camera ha osservato che in questo caso era di fondamentale importanza per stabilire a priori se un trasferimento interno, vale a dire un giocatore che cambia da un club all'altro entrambi appartenenti alla stessa associazione, possono o non possono far reclamare contributo di solidarietà. In altre parole, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha riconosciuto che, in vista della insoddisfazione della ricorrente con la giurisprudenza esistente, prima di tutto, ancora una volta, il CRD dovrebbe essere avocar determinare una questione di principio. Riassumendo il CRD deve considerare se continuare o meno mantenere la propria giurisprudenza, che in precedenza applicata più volte in casi analoghi. CRD ha anche aggiunto che se si segue la tesi sostenuta dalla convenuta non debba contributo di solidarietà quando un giocatore viene trasferito da un club ad un altro appartenente sia alla stessa associazione in base ad una rigorosa applicazione del regolamento. Inoltre, l'intervistato ha aggiunto che questo principio si applica a prescindere dal fatto che il richiedente è una società affiliata ad una associazione diversa, come in questo caso, o la stessa associazione in cui sono affiliati entrambi i club coinvolti nel trasferimento. 6. Di conseguenza, i membri di organo decisionale ha osservato che la risposta alla questione centrale per quanto riguarda la questione che è fatto esplodere prima di tutto devono essere risolti globalmente l'analisi del contenuto e la struttura del regolamento. A questo proposito, la sezione di cui il contenuto del layout preliminare dei regolamenti e in particolare l'art. 1, par. 1 che si riferisce al regolamento "prevede norme generali e vincolanti relative allo status dei giocatori e la loro idoneità a partecipare al gioco del calcio organizzata, e il loro trasferimento fra società appartenenti a diverse associazioni." Come in precedenti decisioni, l'organo decisionale ha sottolineato il contenuto della seconda parte del citato articolo e ha ribadito che si tratta di un dato di fatto che il regolamento non si applica ai trasferimenti di calciatori fra società appartenenti alla stessa associazione. Pertanto, i membri decisionali corpo ha concluso che nessun avviso nessuna ragione che giustifichi partenza da questa comprensione, che è stata evidenziata come è il risultato concreto della rigorosa analisi dei contenuti del regolamento. 7. Successivamente, la sezione ancora precisare che il principio del meccanismo di solidarietà non è incluso nel art. 1, par. 3 del regolamento e quindi le disposizioni del regolamento riguardanti il meccanismo non sono obbligatori a livello nazionale. 8. Secondo quanto sopra, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che conferma la giurisprudenza della CRD principio di solidarietà per quanto concerne il contenuto nel Regolamento non si applica a livello nazionale, anche in casi come questo in cui il club pagamento richiesto il relativo contributo di solidarietà è affiliato ad una associazione diversa. 9. Di conseguenza, la Camera ha ribadito il proprio fermo e costante giurisprudenza applicabile in casi come questo, dove la base per chiedere il versamento del contributo di solidarietà è il trasferimento di un giocatore tra due squadre appartenenti alla stessa associazione. 10. Qui e in modo da mantenere un buon ordine amministrativo della Camera ha ritenuto opportuno fare riferimento a talune accuse formulate dal ricorrente. In particolare ha detto che contrariamente a quanto la ricorrente sembra di aver capito, la RDC non è mai sfidato la sua autorità per risolvere controversie relative al meccanismo di solidarietà in cui l'attore e il convenuto appartengono a diverse associazioni. Questo principio è sempre stato applicato anche nei casi in cui il trasferimento del giocatore che è alla base del credito avviene tra due squadre appartenenti alla stessa associazione. Tuttavia, in questi casi (trasferimenti interni) alla luce del regolamento, art. 1 paio. 1 e la giurisprudenza richiamata al principio di meccanismo di solidarietà previsto dal regolamento non si applica. 11. In questo quadro si applica anche ai sensi dell'art. 10 par. 1 del regolamento, vale a dire dal momento che il regolamento si applica soltanto nei casi di trasferimenti internazionali, art. 10 par. 1 del regolamento è applicabile contro l'interpretazione dell'attore, solo i trasferimenti internazionali, in particolare per pagare professionisti tra società appartenenti a diverse associazioni. 12. Per il bene della Camera ha detto che l'art. 1 paio. 2 stabilisce che le norme che disciplinano specificamente i bonifici nazionali emesse dalla competente Federazione deve anche considerare un sistema per premiare i club coinvolti nella formazione e nella formazione dei giovani calciatori. Inoltre, la Camera ha sottolineato che le associazioni aderenti FIFA sono liberi di decidere quale sistema intenzione di adottare al fine di premiare i club che investono nella formazione di quei giocatori. In altre parole, le associazioni nazionali dovrebbero organizzare un sistema di ricompensa, ma non necessariamente devono organizzare un meccanismo di solidarietà a immagine del Regolamento della FIFA. 13. A questo proposito, i membri della Camera ha spiegato che se un'associazione decide di applicare il meccanismo di solidarietà a livello nazionale nel proprio regolamento, come previsto nel Regolamento FIFA, il sistema deve ovviamente essere applicato ai club di formazione appartenenti a diverse associazioni. La Camera di Risoluzione delle Controversie sarà quindi in grado di proteggere i diritti dei club stranieri anche nei casi in cui il trasferimento è la base della denuncia erano interno. 14. Infine, la Camera ha sottolineato che l'art. 26 coppia. 3 normativa vigente fissa il 30 giugno 2007 Scadenza per le associazioni nazionali di presentare le proprie normative alla FIFA per l'approvazione. 15. Sotto tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il credito nei confronti del Club To Club V per il pagamento contributo di solidarietà deve essere respinto. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Demand Club Juniors A è respinta. 2. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in francese). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione, e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle norme di procedura stabilite dal CAS, una copia allegata al presenti. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine di appello, per presentare la sua lettera di appello con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda il suo ricorso al CAS (cfr. punto # 4 delle norme procedurali allegate). Per contattare il CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41-21/613 5000 Fax: +41-21/613 5001 Email: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Camera di Risoluzione delle Controversie il Segretario Generale Urs Linsi Allegati: Regolamento interno del TAS ______________________________ F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) – la contribución de solidaridad – la versión oficial www.fifa.com - Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas adoptada en Zurich, Suiza, el 23 de febrero de 2007, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Tunez), Presidente Sr. Philippe Diallo (Francia), miembro Sr. Essa M. Saleh Al-Housani (U.A.E.), miembro Sr. Michele Colucci (Italia), miembro Sr. Mick Mc Guire (Inglaterra), miembro en la disputa iniciada por el club, AA representado por el Sr. (abogado) como “demandante” contra el club, V representado por el Sr. (abogado) como “demandado” respecto de la contribución solidaria derivada de la transferencia del jugador, R ./… I. Hechos 1. El jugador R nació el 24 de junio de 1978 y fué inscrito oficialmente por el club A por 6 temporadas desde el 22 de marzo de 1990 hasta el 12 de septiembre de 1996, entre los 12 y los 18 años conforme el pasaporte expedido por la Asociación de A. 2. En el mes de agosto de 2005, el jugador R fué transferido desde el club español B al club español V. 3. El 24 de enero de 2006, el club A presentó ante la FIFA una reclamación por el pago de la contribución solidaria en contra del club V. El club A informó que por la transferencia del jugador R el club V abonó la suma de EUR 7,400,000 al club B. 4. En vista que el presente caso se trata de un reclamo por el pago de la contribución solidaria como consecuencia de una transferencia nacional entre dos clubes españoles, el club A fué informado que sobre la base de la nueva jurisprudencia parecía no estar legitimado a recibir ningún monto en concepto de contribución solidaria por parte del nuevo club del jugador. 5. El club A respondió a la FIFA manifestando desacuerdo con la postura adoptada por la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) y que fundamenta su posición en base a las siguientes alegaciones: • que es indudable el derecho que le asiste al demandante de cobrar contribución solidaria en el presente caso no sólo se basa en el articulo 21 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (en adelante: el Reglamento) sino también en el articulo 26 párrafo 3 del mismo Reglamento cuando estipula que cada asociación miembro implementará en su reglamento ciertas normas de acuerdo al articulo 1 párrafo 3 a) a partir del 1 de julio de 2005 las cuales serán obligatorias en el ámbito nacional. • que el instituto del mecanismo de solidaridad está contemplado dentro de las disposiciones que son obligatorias para las asociaciones miembro de la FIFA, ya que el articulo 1 párrafo 3 a) del Reglamento se refiere a los artículos 2-8, 10, 11 y 18. Específicamente el articulo 10 del Reglamento se refiere a préstamo de jugadores y en su apartado 1 establece que “cualquier préstamo de jugadores esta sujeto a las mismas disposiciones que se aplican a al transferencia de jugadores, incluidas las estipulaciones sobre la indemnización por formación y el mecanismo de solidaridad”. En consecuencia si a partir del 1 de julio de 2005 (fecha de entrada en vigor del nuevo reglamento) en todo préstamo a nivel nacional es de obligado cumplimiento el pago de la contribución solidaria lo es también obligatorio para el caso de transferencias definitivas. • destaca el articulo 22 d) del Reglamento que establece que la FIFA es competente para tratar disputas relacionadas con la indemnización por formación y el mecanismo de solidaridad entre clubes que pertenecen a asociaciones distintas. En consecuencia surge evidente que la CRD es competente para tratar este asunto, ya que, es un conflicto entre dos clubes pertenecientes a distintas asociaciones nacionales y éste es el único requisito que exige el Reglamento para quede configurado el elemento de internacionalidad. Asimismo, que el citado articulo 22 d) no hace referencia a que las transferencias sean nacionales o internacionales y en consecuencia no limita de modo alguno la competencia de la CRD para este tipo de casos. • que no es posible para un club formador no asociado a una asociación nacional reclamar el pago del mecanismo de solidaridad en una Federación a la que no pertenece. Mas aún, una asociación nacional no tiene competencia para resolver pretensiones de clubes afiliados a otras asociaciones sino que sólo decide sobre conflictos internos. • En síntesis el club A. estaría sumido en una paradoja en la que si bien es titular de un legitimo crédito (derecho a cobrar contribución solidaria) no podría ejecutarlo porque no existiría una jurisdicción a donde acudir. 6. El club V por su parte sostuvo que la posición del club A es improcedente por las siguientes razones: • que el Reglamento en su articulo 1 párrafo 1 es claro cuando hace referencia a que el mismo establece las normas aplicables para casos de transferencia entre clubes de distintas asociaciones; • que el articulo 1 párrafo 3 a) especifica algunas disposiciones que son obligatorias a nivel nacional y que el articulo 21 no se encuentra entre dichas normas; • que tanto el reglamento anterior como el actualmente vigente así como la jurisprudencia de la CRD establecen que el mecanismo de solidaridad no es aplicable a transferencias nacionales ni siquiera aunque el club demandante sea de otro país distinto; • que la referencia que hace el club argentino a que el articulo 21 (que no esta incluido en las normas obligatorias) sería obligatorio por referencia al articulo 10 (que si esta incluído en las normas obligatorias) es carente de realidad jurídica e improcedente. Que si el legislador no incluyo al articulo 21 dentro de las normas especificadas en el articulo 1 párrafo 3 a) es que porque no tuvo la intención de hacerlo. Que el mecanismo de solidaridad e indemnización por formación se aplica bajo la luz del nuevo reglamento a transferencias definitivas y a préstamo pero no cuando son transferencias nacionales. • que el articulo 22 d) establece que la FIFA es competente para disputas sobre mecanismo de solidaridad entre clubes que pertenecen a asociaciones distintas. Que en este caso si bien las partes son clubes de asociaciones distintas no hay un derecho que asista al club argentino para reclamar una contribución solidaria ya que la transferencia del jugador en cuestión fué interna. • que rechaza el argumento del club A en cuanto a que hay un vacío legislativo y que sufre un estado de indefensión, ya que, a dicho club no le asiste ningún derecho no tiene un crédito legitimo para reclamar. 7. El club A solicita a la Cámara de Resolución de Disputas condene al club V al pago de EUR 185,000 en concepto de contribución solidaria por la transferencia del jugador R del club B al V. 8. El club V solicita se rechaze la demanda del club A. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas. El presente asunto fue sometido a la FIFA el 24 de enero de 2006 por lo tanto la Cámara concluyó que las reglas de procedimiento revisadas (edición 2005) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 par. 1 del Reglamento de procedimiento arriba mencionado indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005). De acuerdo con el art. 24 par. 1 en conexión con el art. 22 (d) del Reglamento ya mencionado, la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas relacionadas con el mecanismo de solidaridad entre clubes que pertenecen a asociaciones distintas. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa referente a la distribución del mecanismo de solidaridad reclamada por el club A contra el club V en relación con la transferencia del jugador profesional R antes del vencimiento de su contrato laboral. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cuál es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicado al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26 par. 1 y 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en conformidad con la circular FIFA N° 995 con fecha del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomo en cuenta que la transferencia a la base del presente litigio habría ocurrido en el mes de agosto de 2005. Igualmente, la Cámara tomó nota de que la demanda fué sometida a la FIFA el 24 de enero de 2006. En vista de lo antedicho, la Cámara concluyó que el actual Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005, en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente caso. 5. A continuación y entrando en el análisis del fondo del asunto, la Cámara advirtió que en el presente caso fué de fundamental importancia establecer a priori si una transferencia interna, es decir un jugador que cambia de un club a otro pertenecientes ambos a la misma asociación, podría ser o no la causa para reclamar contribución solidaria. En otras palabras, la Cámara de Resolución de Disputas (CRD) reconoció que en vista de la disconformidad del demandante con la jurisprudencia existente, primero que nada, nuevamente la CRD se debía avocar a determinar una cuestión de principios. Resumiendo la CRD debía considerar si debe continuar o no manteniendo su propia jurisprudencia, la cual previamente aplicó reiteradamente en casos similares. Asimismo la CRD agregó, que si se siguiera el argumento planteado por el demandado no se adeudaría contribución solidaria cuando un jugador es transferido desde un club a otro pertenecientes ambos a la misma asociación de conformidad con una aplicación estricta del Reglamento. Mas aún, el demandado agregó que este principio sería aplicable sin importar si el demandante es o no un club afiliado a una asociación diferente, como en el presente caso, o a la misma asociación en la cual ambos clubes involucrados en la transferencia están afiliados. 6. Consecuentemente, los miembros del órgano decisorio destacaron que la respuesta a la pregunta central relacionada con el asunto de marras necesita primero y principal ser resuelta analizando exhaustivamente el contenido y estructura del Reglamento. En este sentido, la Cámara se refirió al contenido de la Disposición Preliminar del Reglamento y en particular al art. 1, par. 1 que hace referencia a que este Reglamento “establece las normas mundiales y obligatorias concernientes al estatuto de los jugadores y su elegibilidad para participar en el fútbol organizado, así como su transferencia entre clubes de distintas asociaciones”. Como en decisiones anteriores, el órgano decisorio enfatizó el contenido de la última parte del artículo antes referido y reiteró, que es un hecho, que el Reglamento no es aplicable a transferencias de jugadores entre clubes afiliados a la misma asociación. Por lo tanto los miembros del órgano decisorio concluyeron que no advertían ninguna razón que pudiera justificar apartarse de dicho entendimiento el cual como fué remarcado es el resultado concreto del análisis estricto del contenido del Reglamento. 7. A continuación, la Cámara puntualizó nuevamente que el principio del mecanismo de solidaridad no esta incluído en el art. 1, par. 3 del Reglamento y por lo tanto las disposiciones del Reglamento referidas a dicho mecanismo no son obligatorias en el ámbito nacional. 8. En virtud de lo antes expuesto, los miembros de la Cámara concluyeron unánimemente que confirmando la jurisprudencia de la CRD el principio referente al mecanismo de solidaridad contenido en el Reglamento no es aplicable a nivel nacional ni siquiera en casos como el presente en el que el club que demanda el pago de la contribución solidaria pertinente está afiliado a una asociación distinta. 9. En consecuencia, la Cámara confirmó nuevamente su jurisprudencia firme y reiterada aplicable en casos como el presente, en los cuales la base para reclamar el pago de la contribución solidaria es la transferencia de un jugador entre dos clubes afiliados a la misma asociación. 10. A continuación y en aras de mantener un buen orden administrativo la Cámara consideró pertinente referirse a ciertas alegaciones formuladas por el demandante. En particular manifestó que contrariamente a lo que el demandante parece haber entendido, la CRD nunca objetó su propia competencia para tratar disputas relacionadas con el mecanismo de solidaridad en las que el demandante y el demandado pertenecen a diferentes asociaciones. Este principio ha sido siempre aplicado aún en casos donde la transferencia del jugador que es la base del reclamo ocurre entre dos clubes pertenecientes a la misma asociación. Sin embargo en dichos casos (transferencias domesticas) bajo la luz del Reglamento, art. 1 par. 1 y la jurisprudencia antes referida el principio del mecanismo de solidaridad contemplado por el reglamento no es aplicable. 11. Dentro de este marco también se aplica el art. 10 par. 1 del Reglamento, es decir, teniendo en cuenta que el Reglamento es aplicable únicamente en casos de transferencias internacionales, el art. 10 par. 1 del Reglamento es aplicable contrario a la interpretación del demandante, solamente a transferencias internacionales, más específicamente a prestamos de profesionales entre clubes pertenecientes a asociaciones distintas. 12. A mayor abundamiento la Cámara destacó que el art. 1 par. 2 establece que los reglamentos nacionales que regulan específicamente las transferencias nacionales emanadas de la asociación pertinente deben también contemplar un sistema a fin de recompensar a los clubes que intervienen en la formación y la educación de jugadores jóvenes. Además, la Cámara subrayó que las asociaciones miembro de la FIFA son libres de decidir que sistema desean adoptar a fin de recompensar a los clubes que invierten en la formación de dichos jugadores. En otras palabras, las asociaciones nacionales deben organizar un sistema de recompensa pero no necesariamente tienen que organizar un mecanismo de solidaridad a imagen y semejanza del establecido en el Reglamento de la FIFA. 13. En este sentido, los miembros de la Cámara explicaron que en caso que una asociación decidiera implementar el mecanismo de solidaridad a nivel nacional en sus propios reglamentos, como el previsto en el Reglamento FIFA, dicho sistema obviamente deberá ser aplicado a clubes formadores pertenecientes a diferentes asociaciones. La Cámara de Resolución de Disputas entonces estará en posición de proteger los derechos de clubes extranjeros aún en casos en los cuales la transferencia que es la base del reclamo fuera interna. 14. Finalmente, la Cámara puntualizó que el art. 26 par. 3 del Reglamento actualmente en vigor fija al 30 de junio de 2007 como plazo de vencimiento para que las asociaciones nacionales envíen sus propios reglamentos a la FIFA para su aprobación. 15. En virtud de todo lo antes expuesto, la Cámara de Resolución de Disputas decidió que el reclamo del club A contra el club V por pago de contribución solidaria debe ser rechazado. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. La demanda del club A Juniors es rechazada. 2. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal Arbitral del Deporte (TAS, en sus siglas en francés). El recurso deberá interponerse directamente ante el TAS en un plazo de 21 días contados desde la notificación de esta decisión, y deberá contener todos los elementos de conformidad con el punto nº 2 de las normas de procedimiento establecidas por el TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales, a partir del vencimiento del plazo para recurrir, a fin de presentar su escrito de apelación con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso de apelación ante el TAS (véase el punto nº 4 de las normas de procedimiento adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Tribunal Arbitral del Deporte Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausana Suiza Tel.: +41-21/613 5000 Fax: +41-21/613 5001 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Se adjuntan: Reglas del procedimiento del TAS ________________________________
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