F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2004-2005) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 novembre 2004, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Philippe Piat (Francia), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro del reclamo presentato dal giocatore, X, Tunisia, come attore contro il Club Y, Libia, come convenuto e Counterclaimant una vertenza contrattuale tra il giocatore e il club, Fatti all’origine della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2004-2005) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 novembre 2004, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Philippe Piat (Francia), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro del reclamo presentato dal giocatore, X, Tunisia, come attore contro il Club Y, Libia, come convenuto e Counterclaimant una vertenza contrattuale tra il giocatore e il club, Fatti all'origine della controversia - Il 14 luglio 2002 la X giocatore e il club Y firmato un contratto di lavoro per due stagioni sportive. - In base al presente contratto, nel corso della stagione 2002/03 il giocatore ha diritto ad un compenso di 60.000 LYD da pagare come segue: o LYD 10.000 alla data della firma del contratto o LYD 10.000 alla fine della prima parte del campionato (cioè 18.01.03) o LYD 10.000 a metà della seconda parte del campionato (vale a dire circa 15.04.03) stipendio o mensile di LYD 3000, da cui ammontare LYD 500 è dovuta in Libia e in Tunisia LYD 2500 - Inoltre, il giocatore ha diritto a quattro aerei biglietti aerei-Tunisi-Jamahiriya libica durante la stagione sportiva. - Il contratto di lavoro specifica inoltre le condizioni alle quali il giocatore ha il diritto a ricevere bonus o premi. - L'articolo 14 del contratto di lavoro prevede che il contratto è concluso per un periodo di 2 stagioni e che alla fine della prima stagione le parti trovare un accordo sulla revisione del valore del contratto per la seconda stagione. - Secondo l'articolo 16 del contratto di lavoro tutte le controversie tra le parti di competenza della giurisdizione libica e tunisina. - Il 5 novembre 2003 il giocatore si rivolse a FIFA, sostenendo che dopo la fine della prima stagione, il club ha agito in violazione del contratto di lavoro senza giusta causa. - Questo è, secondo il giocatore, dopo la fine della prima stagione è tornato in Tunisia per le sue vacanze, dove è stato in attesa di una chiamata o una lettera dal club nei confronti dei (contrattuale), i dettagli per la seconda stagione ( 2003/04). - X afferma che il club non avendo contatto con il giocatore, è tornato in Libia il 15 agosto 2003 al fine di entrare nel club. - Secondo X, fu poi verbalmente informato dal club che non intende più avvalersi dei suoi servizi. - Inoltre, egli afferma di aver ricevuto, il 21 agosto 2003, di un attestato scritto rilasciato dalla società nello stesso giorno "a chi può interessare", per mezzo del quale il club conferma che il giocatore è libero di iscriversi a qualsiasi altro club al di fuori del territorio libico. Inoltre, nello stesso certificato il club conferma che il documento è stato emesso su richiesta del giocatore e in conformità con l'accordo concluso tra le parti coinvolte. Infine, secondo lo stesso documento, le parti non hanno obblighi finanziari verso l'altro. - Il giocatore afferma che egli non era d'accordo con i contenuti di questo attestato e che egli ha cercato di ricevere una spiegazione dal club, mentre il club era in un campo di addestramento in Tunisia. A questo proposito, X ha presentato un documento rilasciato da un notaio pubblico tunisino, per mezzo del quale quest'ultimo conferma che, il 27 agosto 2003, il club ha rifiutato di ricevere il giocatore affermando che le trattative con il giocatore avrebbe avuto luogo in Libia. - X afferma di aver tentato di entrare nel club in Libia per la terza volta il 30 agosto 2003 al fine di ottemperare ai suoi obblighi contrattuali, ma il club ha nuovamente rifiutato di riceverlo. - Il giocatore afferma di aver messo il club adempie ai suoi obblighi contrattuali per posta raccomandata nel settembre 2003. - X sostiene che il contratto è stato validamente concluso per un periodo di due anni di tempo e poteva essere risolto per mutuo consenso o per motivi addotti dalla legge. - Il giocatore ricorda che, secondo l'articolo 14 detta i negoziati alla fine della prima stagione solo in relazione alla revisione del valore del contratto per la prossima stagione. - Secondo il giocatore e facendo riferimento ai suddetti articoli 14 e 16 del contratto di lavoro, in conformità alla legge tunisina, tutte le condizioni sono state soddisfatte al fine di designare la risoluzione del contratto dal club abusivo. - Il giocatore è del parere che, oltre alle relative clausole del contratto e al Regolamento FIFA, si può invocare tunisino diritto nazionale. - Egli sostiene che, in conformità con la legge tunisina avrebbe diritto a un indennizzo pari all'importo delle retribuzioni che sarebbero stati dovuti al giocatore fino alla scadenza del contratto di lavoro alla fine della stagione 2003/04 (LYD 60.000), più un importo di denaro per danni, come pure un importo di risarcimento per "danno morale" non meno di 30.000 LYD. - Il giocatore sostiene inoltre che il club ha anche agito in violazione delle norme vigenti FIFA. - Secondo il giocatore, ha diritto di presentare la presente domanda all'organismo competente che decide di FIFA. - Alla luce di quanto sopra, sulla base degli articoli 21, 23,2 e 42 del Regolamento FIFA sullo status e sui trasferimenti di giocatori, il giocatore chiede il pagamento di risarcimento per violazione del contratto alla quantità di LYD 60.000 (stipendi per il stagione 2003/04) e il risarcimento dei danni morali alla quantità di LYD 30.000. - Il 17 dicembre 2003, il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con un club tunisino valida fino al 30 giugno 2004. - Il club, da parte sua, sostiene che è stato convenuto tra le parti di rivedere il valore del contratto per la seconda stagione al termine della stagione sportiva prima. Il club è del parere che ai sensi dell'articolo 14, il contratto non sarà rinnovato per la seconda stagione a meno che le parti trovare un accordo. - Inoltre, il club afferma che secondo libico diritto del lavoro, i contratti stipulati per un predeterminato periodo di tempo ("durata limitata") scade automaticamente al termine dello stesso periodo di tempo. - Infine, il club sottolinea che il contratto di lavoro sia stato risolto su richiesta del giocatore. - Il club libico ha presentato una copia di una procura, che è stato firmato dal giocatore, a quanto pare ai primi di luglio del 2002, per mezzo del quale Z X autorizzato ad agire per suo conto in tutte le procedure amministrative, legali e finanziari in Libia durante la stagione 2002/03. - Y ha presentato una copia di un addendum datata dell'articolo 9 del contratto di lavoro (che l'articolo tratta di una sanzione pecuniaria in caso di un calo delle prestazioni del giocatore con conseguente sua non-selezione per un match), che specifica a quali condizioni il club avrebbe diritto, tra l'altro, risolvere il contratto in caso di un calo continuo delle prestazioni tecniche e fisiche del giocatore. Questo documento è stato firmato dal club e il già menzionato Y. - Il club sostiene che già nel maggio 2003, il giocatore è stato informato del calo nelle sue prestazioni e che il club aveva deciso di non avvalersi dei suoi servizi per il secondo stagione. A questo proposito, un documento firmato dal citato Z è stato presentato dal club. - Tuttavia, secondo il club, ha fatto un'offerta al giocatore, con la quale presumibilmente non era soddisfatto. Pertanto, egli avrebbe chiesto al club C oncludere il suo rapporto di lavoro con il club. - Il 23 agosto 2003 la squadra libica ha pubblicato un documento "a chi può interessare" in cui gli stati del club che il giocatore ha rifiutato di accettare l'offerta del club appartenente alla revisione del contratto per la seconda stagione che corrisponde alla sua performance e che egli è stato rilasciato a partire dal 21 agosto 2003. Questo documento è stato firmato dal suddetto Z come procuratore del giocatore. - Un altro documento datato 27 agosto 2003 è stato emesso dal club relative al rilascio del giocatore in questione indica che il giocatore e il club non hanno pretese amministrative o finanziarie verso l'altro. Questo documento è stato firmato dal detto Z come "procuratore legale" del giocatore . - Alla luce di quanto sopra, il club rigetta la domanda avanzata dal giocatore. - Con riferimento all'articolo 11 del contratto di lavoro rilevante, il club chiede che il giocatore ripaga tutti i soldi che ha ricevuto dal club, oltre ad una somma di denaro a titolo di risarcimento. - Il giocatore afferma che è stato uno dei giocatori migliori della squadra per tutta la stagione e per confermare questo fatto, ha presentato una dichiarazione scritta dal coach, A. - Per quanto riguarda il sopra Z, il giocatore osserva che il relativo procura è limitata nel tempo, cioè fino alla fine della stagione 2002/03, e che è diventato vuoto come dal momento che il giocatore ha firmato il relativo contratto di lavoro con il club, vale a dire dal 2002. Di conseguenza, secondo il giocatore, tutti i documenti firmati da questo Z dopo l'anno 2002 deve essere considerato nullo e non impegnano il giocatore. Il giocatore sottolinea anche che ha avuto alcuna conoscenza dei contatti tra Z e il club libico. - Il giocatore insiste sul fatto che ai sensi dell'articolo 9 del contratto di lavoro una diminuzione delle sue prestazioni porterebbe a certe conseguenze, che a quanto pare non sono stati applicati dal club. Inoltre, prendendo in considerazione le clausole contrattuali, una diminuzione delle prestazioni del giocatore può essere alcun motivo per la rescissione del contratto. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie Tenendo conto dell'articolo 16 del contratto di lavoro competente, i membri della Camera ha ritenuto che, in primo luogo, la questione se la Camera ha competenza in materia in esame deve essere risolta. A questo proposito, i membri della Camera hanno convenuto che in assenza di un tribunale arbitrale nazionale sportiva composta da membri scelti in numero uguale da giocatori e club, nonché di un presidente indipendente (cfr. articolo 42 del Regolamento di cui sopra), la controversia Camera di Risoluzione delle Commissione per lo Status dei Calciatori è competente a trattare una disputa, anche se firmati accordi scritti tra le parti coinvolte nella controversia contenere una clausola mediante la quale viene scelto la giurisdizione di un altro corpo. Di conseguenza, i membri della Camera ha proceduto a confermare che, ai sensi dell'articolo 42 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori della Camera è competente a trattare la questione in esame. Si è preso atto che, secondo il giocatore, il club ha agito in violazione del contratto di lavoro dato che il club non ha rispettato i termini del contratto relativo alla seconda stagione sportiva. Cioè, X sostiene che dopo la fine della prima stagione sportiva del club verbalmente lo informò che non era più interessato a fare uso dei suoi servizi. Successivamente, il 21 agosto 2003, il club ha emesso un attestato scritto conferma che il giocatore era libero di firmare con un altro club al di fuori del territorio libico e che le parti non hanno crediti reciproci. Concorsi X il contenuto di questo documento e ha cercato di ricevere una spiegazione da parte del club, a quanto pare invano. Nel settembre 2003, il giocatore mettere il club in default l'esecuzione dei suoi obblighi e si chiede il risarcimento per la presunta abusività della cessazione del contratto di lavoro. Y, da parte sua, smentisce l'affermazione del giocatore affermando che il giocatore è stato informato per iscritto già nel maggio 2003, del fatto che il club avrebbe considerato X libero da obblighi a partire dalla fine della stagione 2002/03. Inoltre, il 23 agosto 2003, il club pubblicò un altro documento attestante, tra l'altro, che il giocatore è stato rilasciato a partire dal 21 agosto 2003. Questi due documenti sono stati firmati dal rappresentante del giocatore, Z. Inoltre, in base al club libico, le parti hanno convenuto di rivedere il valore del contratto per la seconda stagione al termine della stagione sportiva prima. In conformità con l'interpretazione del club dello stesso articolo 14, il contratto di lavoro non sarebbe stato rinnovato per la seconda stagione a meno che le parti trovare un accordo. Y ha presentato una domanda riconvenzionale, in base alla quale il club libico chiede che il giocatore è tenuto a restituire tutti i soldi che ha ricevuto dal club, oltre ad una somma di denaro a titolo di risarcimento. A questo proposito, il club si riferisce all'articolo 11 del contratto di lavoro. Per quanto riguarda il contro-ricorso presentato dal club libico, i membri della Camera debitamente studiato l'articolo 11 del contratto di lavoro, in conformità con cui il giocatore è tenuto a rimborsare gli importi determinati al club in caso di giocatore che ha violato sui termini del contratto. Alla luce del fatto che questa clausola non è reciproca, cioè il club l'obbligo a risarcire il giocatore nel caso in cui il club A gire in violazione del contratto, la Camera ha concluso che tale causa non può essere considerata valida. Di conseguenza, la Camera ha deciso di respingere la domanda riconvenzionale presentata dal club, Y. La Camera si voltò verso la questione se il contratto di lavoro rilevante può essere considerato valido per un periodo di due anni di tempo. Cioè, la Camera ha riconosciuto che il contratto di lavoro contiene tutti gli elementi necessari al fine per essere vincolante per le parti per la prima stagione (ad esempio retribuzione, durata del contratto, feste, ecc.) Tuttavia, lo stesso contratto non prevede alcuna retribuzione per la stagione successiva. I membri hanno convenuto che l'inclusione dello stipendio del giocatore, da pagare a titolo di risarcimento per i servizi resi, nel contratto è un prerequisito affinché il contratto venga considerato valido e vincolante per le parti coinvolte per il periodo di tempo specifico. Prendendo in considerazione la formulazione dell'articolo 14, i membri della Camera ha approvato all'unanimità che il contratto di collocamento competente deve essere considerato valido e vincolante per le parti per il periodo di un anno, con la possibilità per entrambe le parti di estenderlo a condizione che un di comune accordo si trova. Da quanto sopra, si può notare che il club libica non ha voluto prolungare il rapporto contrattuale con la X. Di conseguenza, la Camera d'accordo che il rapporto contrattuale tra le parti coinvolte chiuso al termine della prima stagione sportiva. Per quanto riguarda la posizione di X rispetto alla suddetta Z, la Camera ha preso atto che Z in effetti era stata autorizzata dal giocatore ad agire per suo conto nel corso della stagione 2002/03 sport. X non smentisce di aver autorizzato questa persona a rappresentarlo, ma secondo il giocatore, la rappresentazione Z si è conclusa dopo aver firmato il suo contratto con il club libico nel 2002. Dopo attento studio del relativo potere di rappresentanza, la Camera ha deciso di respingere la tesi X a questo riguardo, dal momento che la procura non prevede alcuna limitazione nel tempo o in qualsiasi altra precisione a questo riguardo. Il giocatore ha sottolineato che non era a conoscenza dei contatti tra Z e il club libico. A questo proposito, la Camera ha convenuto che il club libico non può essere ritenuta responsabile per l'apparente mancanza di comunicazione tra il giocatore e il suo rappresentante. Alla luce di quanto sopra, la Camera ha deciso di respingere il ricorso presentato dal giocatore, la decisione X. della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, X, viene rifiutato. 2. La domanda riconvenzionale di Club Y, è stata respinta. 3. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 10 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de l'Elysée 28 1006 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www. tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale allegato: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2004-2005) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 26 November 2004, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Jean-Marie Philips (Belgium), member Mario Gallavotti (Italy), member Philippe Piat (France), member Theo van Seggelen (Netherlands), member on the claim presented by the player, X, Tunisia, as Claimant against Club Y, Libya, as Respondent and Counterclaimant regarding a contractual dispute between the player and the club, Facts of the case - On 14 July 2002 the player X and the club Y signed an employment contract for two sportive seasons. - According to this contract, during the 2002/03 season the player is entitled to a fee of LYD 60,000 payable as follows: o LYD 10,000 on the date of signature of the contract o LYD 10,000 at the end of the first part of the championship (i.e. 18.01.03) o LYD 10,000 at the half of the second part of the championship (i.e. around 15.04.03) o Monthly salary of LYD 3,000, from which amount LYD 500 is payable in Libya and LYD 2,500 in Tunisia - Moreover, the player is entitled to four air flight tickets Jamahiriya-Tunis-Jamahiriya during the sports season. - The employment contract also specifies the conditions under which the player shall be entitled to receive bonuses or premiums. - Article 14 of the employment contract stipulates that the contract is concluded for a period of 2 seasons and that at the end of the first season the parties shall find agreement on the revision of the value of the contract for the second season. - According to article 16 of the employment contract any disputes between the parties shall fall under the competence of Libyan and Tunisian jurisdiction. - On 5 November 2003 the player turned to FIFA claiming that after the end of the first season, the club acted in breach of the employment contract without just cause. - That is, according to the player, after the end of the first season he returned to Tunisia for his holidays, where he has been awaiting a call or a letter from the club in respect of the (contractual) details for the second season (2003/04). - X affirms that, the club having failed to contact the player, he returned to Libya on 15 August 2003 in order to join the club. - According to X, he was then verbally informed by the club that it no longer wished to make use of his services. - Furthermore, he affirms having received, on 21 August 2003, a written attestation issued by the club on the same day “to whom it may concern”, by means of which the club confirms that the player is free to register with any other club outside of the Libyan territory. In addition, in the same attestation the club confirms that the document was issued at the player’s request and in accordance with the agreement concluded between the parties involved. Finally, according to the same document, the parties have no financial obligations towards each other. - The player affirms that he did not agree with the contents of this attestation and that he has tried to receive an explanation from the club while the club was on a training camp in Tunisia. In this respect, X submitted a document issued by a Tunisian notary public, by means of which the latter confirms that, on 27 August 2003, the club has refused to receive the player stating that negotiations with the player would take place in Libya. - X affirms having tried to join the club in Libya a third time on 30 August 2003 in order to fulfil his contractual obligations, but the club again refused to receive him. - The player asserts having put the club in default of its contractual obligations by registered mail in September 2003. - X maintains that the contract has been validly concluded for a two years’ period of time and could only be terminated by mutual consent or for reasons given by law. - The player points out that according to the said article 14 the negotiations at the end of the first season would only relate to the revision of the value of the contract for the next season. - According to the player and referring to the above-mentioned articles 14 and 16 of the employment contract, in accordance with Tunisian law, all conditions have been fulfilled in order to designate the termination of the contract by the club as abusive. - The player is of the opinion that, in addition to the relevant clauses in the contract and to the FIFA Regulations, he may invoke Tunisian national law. - He claims that in accordance with Tunisian law he would be entitled to receive compensation equalling the amount of salaries which would have been payable to the player until the expiry of the employment contract at the end of the 2003/04 season (LYD 60,000), plus an amount of money for damages as well as an amount of compensation for “moral prejudice” not less then LYD 30,000. - The player further maintains that the club has also acted in breach of the relevant FIFA regulations. - According to the player, he is entitled to submit the present claim to the competent deciding body of FIFA. - In the light of the above, on the basis of articles 21, 23.2 and 42 of the FIFA regulations for the status and transfer of players, the player claims payment of compensation for breach of contract to the amount of LYD 60,000 (salaries for the 2003/04 season) and compensation for moral damages to the amount of LYD 30,000. - On 17 December 2003, the player signed an employment contract with a Tunisian club valid until 30 June 2004. - The club, for its part, maintains that it was agreed between the parties to revise the contract value for the second season at the end of the first sport season. The club is of the opinion that according to article 14, the contract will not be renewed for the second season unless the parties find agreement. - Furthermore, the club asserts that according to Libyan labour law, contracts concluded for a pre-determined period of time (“duration-limited”) automatically expire at the end of the same period of time. - Finally, the club points out that the employment contract has been terminated at the player’s request. - The Libyan club submitted a copy of a power of attorney, which was signed by the player, apparently in early July 2002, by means of which X authorised Z to act on his behalf in all administrative, legal and financial procedures in Libya during the 2002/03 season. - Y submitted a copy of a undated addendum to article 9 of the employment contract (which article deals with a financial penalty in the event of a decrease in the player’s performance resulting in his non-selection for a match), which specifies under which conditions the club would be entitled to, inter alia, terminate the contract in the event of a continuous decrease in the player’s technical and physical performance. This document was signed by the club and the aforementioned Y. - The club maintains that as early as in May 2003, the player was informed of the decrease in his performances and that the club had decided not to make use of his services for the second season. In this respect, a document signed by the aforementioned Z has been presented by the club. - However, according to the club, it made an offer to the player, with which he was allegedly not satisfied. Therefore, he allegedly asked the club to end his employment relationship with the club. - On 23 August 2003 the Libyan club issued a document “to whom it may concern” in which the club states that the player refused to accept the club’s offer pertaining to the revision of the contract for the second season corresponding to his performance and that he has been released as from 21 August 2003. This document was signed by the aforementioned Z as the player’s attorney. - Another document dated 27 August 2003 was issued by the club pertaining to the release of the player in question indicating that the player and the club have no administrative or financial claims towards each other. This document was signed by the said Z as the “legal attorney” of the player. - In the light of the above, the club rejects the claim put forward by the player. - Referring to article 11 of the relevant employment contract, the club asks that the player pays back all monies that he received from the club in addition to an amount of money as compensation. - The player asserts that he has been one of the better players of the team throughout the season and to corroborate this fact, he submitted a written statement by the coach, A. - As regards the aforementioned Z, the player points out that the relevant power of attorney is limited in time, i.e. until the end of the 2002/03 season, and that it has become void as from the moment that the player signed the relevant employment contract with the club, i.e. since 2002. Consequently, according to the player, all documents signed by this Z after the year 2002 must be considered null and void and do not bind the player. The player also points out that he has had no knowledge of the contacts between Z and the Libyan club. - The player insists that according to article 9 of the employment contract a decrease in his performance would lead to certain consequences, which apparently have not been applied by the club. Furthermore, taking into consideration the contractual clauses, a decrease in the player’s performance can be no motive for the rescission of the contract. Considerations of the Dispute Resolution Chamber Taking into account article 16 of the relevant employment contract, the members of the Chamber deemed that, firstly, the question as to whether the Chamber has jurisdiction in the present matter must be answered. In this regard, the members of the Chamber agreed that in the absence of a national sports arbitration tribunal composed of members chosen in equal numbers by players and clubs as well as an independent chairman (cf. Article 42 of the aforementioned Regulations), the Dispute Resolution Chamber of the FIFA Players’ Status Committee is competent to deal with a dispute, even if written agreements signed between the parties involved in the dispute contain a clause by means of which the jurisdiction of another body is chosen. Consequently, the members of the Chamber proceeded to confirm that in accordance with Article 42 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players the Chamber is competent to deal with the present matter. It was duly noted that according to the player, the club has acted in breach of the employment contract given that the club has failed to respect the terms of the contract pertaining to the second sportive season. That is, X maintains that after the end of the first sportive season the club verbally informed him that it was no longer interested in making use of his services. Thereafter, on 21 August 2003, the club issued a written attestation confirming that the player was free to sign on with another club outside of the Libyan territory and that the parties do not have any mutual claims. X contests the contents of this document and he has tried to receive an explanation from the club, allegedly in vain. In September 2003, the player put the club in default of the execution of its obligations and he claims compensation for the alleged abusive termination of the employment contract. Y, for its part, refutes the player’s claim asserting that the player was informed in writing as early as in May 2003 of the fact that the club would consider X free from any obligations as from the end of the 2002/03 season. Furthermore, on 23 August 2003, the club issued another document stating, inter alia, that the player was released as from 21 August 2003. These two documents were signed by the player’s representative, Z. In addition, according to the Libyan club, the parties agreed to revise the contract value for the second season at the end of the first sporting season. In accordance with the club’s interpretation of article 14, the employment contract would not be renewed for the second season unless the parties find agreement. Y has lodged a counter-claim, in accordance with which the Libyan club asks that the player be obliged to pay back all monies that he received from the club in addition to an amount of money as compensation. In this respect, the club refers to article 11 of the employment contract. With respect to the counter-claim lodged by the Libyan club, the members of the Chamber duly studied article 11 of the employment contract, in accordance with which the player is obliged to reimburse certain monies to the club in the event of the player having infringed upon the terms of the contract. In the light of the fact that this clause is not mutual, i.e. the club being obliged to compensate the player in the event of the club acting in breach of the contract, the Chamber concluded that such cause cannot be considered valid. Consequently, the Chamber decided to reject the counter-claim lodged by the club, Y. The Chamber turned to the question as to whether the relevant employment contract can be considered valid for a two years’ period of time. That is, the Chamber acknowledged that the employment contract contains all elements required in order for it to be binding on the parties for the first season (e.g. salary, contract duration, parties, etc.). However, the same contract does not include any salary for the subsequent season. The members agreed that the inclusion of the player’s salary, payable in compensation for the services rendered, in the contract is a prerequisite in order for the contract to be considered valid and binding upon the parties involved for the specific period of time. Taking into consideration the wording of article 14, the members of the Chamber unanimously agreed that the relevant employment contract must be considered valid and binding upon the parties for the period of one year, with the option for both parties to extend it on condition that a mutual agreement be found. From the above, it can be noted that the Libyan club did not wish to prolong the contractual relation with X. Consequently, the Chamber concurred that the contractual relationship between the parties involved ended at the conclusion of the first sports season. As regards X’s position with respect to above-mentioned Z, the Chamber took note that Z had in fact been authorised by the player to act on his behalf during the 2002/03 sports season. X does not refute having authorised this person to represent him, but according to the player, Z’s representation ended after he signed his contract with the Libyan club in 2002. After careful study of the relevant power of attorney, the Chamber decided to reject X’s argument in this respect, since the power of attorney does not include any such limitation in time or any other precision in this regard. The player has pointed out that he had no knowledge of the contacts between Z and the Libyan club. In this regard, the Chamber agreed that the Libyan club cannot be held liable for the apparent miscommunication between the player and his representative. In the light of the above, the Chamber decided to reject the claim lodged by the player, X. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, X, is rejected. 2. The counter-claim of Club Y, is rejected. 3. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 10 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de l’Elysée 28 1006 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Enclosed: CAS directives
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