F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2004-2005) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 aprile 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Philippe Diallo (Francia), membro Jean-Marie Philips (Belgio), membro sulla domanda presentata dal Club G. come querelanti nei confronti Player GF Resistente come 1 e Club St.G. Resistente come 2 in merito al trasferimento del giocatore, GF, e la violazione di un contratto di lavoro. / … Fatti all’origine della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2004-2005) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 aprile 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Philippe Diallo (Francia), membro Jean-Marie Philips (Belgio), membro sulla domanda presentata dal Club G. come querelanti nei confronti Player GF Resistente come 1 e Club St.G. Resistente come 2 in merito al trasferimento del giocatore, GF, e la violazione di un contratto di lavoro. / ... Fatti all'origine della controversia • La questione attuale è stato deferito dal giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori alla Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC ) nel contesto della richiesta di liquidazione internazionale del giocatore, GF, per il club, St.G. Tale richiesta è stata negata dal giudice unico alla luce della disputa contrattuale tra il giocatore e il club • G. Nel gennaio 2005 il giocatore, GF, e la G. club, ha firmato un contratto di lavoro valido dal 29 gennaio 2005 fino al 29 gennaio 2009. Il relativo contratto non indica la data precisa della sua conclusione. E 'stato, tuttavia, depositate presso la Federcalcio del club G. il 28 gennaio 2005. • In base al contratto, il giocatore aveva diritto al salario minimo legale. Nonostante le varie richieste da parte dell'amministrazione FIFA della Federcalcio G. club non indica in che quantità questo corrisponde. • Il 20/21 gennaio 2005, il giocatore , GF, ha firmato un contratto di lavoro con il club, St.G., valido dal 1 ° febbraio 2005 al 30 giugno 2009. Il contratto è stato co-firmata dai genitori del giocatore. • Per mezzo di una lettera non datata indirizzata al club, G., il giocatore , GF, ha dichiarato la sua volontà irrevocabile di rescindere il contratto del calciatore professionista che aveva concluso con tale entità. Il club, St.G., confermate per iscritto nei confronti della Federcalcio del club St.G. questo fatto. • Il 17 febbraio 2005 il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori ha respinto la richiesta della Federcalcio del club St.G. per essere autorizzati a registrare provvisoriamente il giocatore, GF, per il suo club affiliato, St.G.. Posizione del club, G.: • Il giocatore è stato registrato per il club dal 29 gennaio 2002. • Il 26 aprile 2004 veniva stipulato un contratto tra il club ed i genitori del giocatore, GF, in qualità di legali rappresentanti del giocatore. Per mezzo del relativo accordo le parti hanno confermato la registrazione del giocatore per il G. club, e quest'ultimo ha accettato di pagare l'importo di USD 10'000 ai genitori del giocatore. Inoltre, è stato concordato che in caso di trasferimento del giocatore, il club avrebbe diritto al 80% del risarcimento ottenuto, mentre i genitori del giocatore avrebbe raccolto il restante 20%. Infine, si è convenuto che il giocatore avrebbe firmato un contratto di lavoro con il club quando sarebbe raggiungere la sua maggioranza. Il 15 novembre 2004 un secondo accordo è stato firmato dalle parti stesse, per mezzo del quale i genitori del giocatore acconsentito a vendere a G. il restante 20% dei diritti finanziari al giocatore per [moneta] 40'000'000 ( ca. USD 6'500). Il secondo contratto è stato firmato anche dal giocatore personalmente. Copie di entrambi i contratti sono stati rimessi all'attenzione dell'amministrazione FIFA. • Da allora il club detiene il 100% dei diritti federativi del giocatore, GF. • Circa il 13 gennaio 2005 un contratto di lavoro è stato firmato con il giocatore, GF. Lo spazio per la data di conclusione è stata lasciata aperta con l'obiettivo di completarla dopo il ritorno del giocatore dal suo viaggio con la squadra nazionale U-20. Questo modo di procedere era stato scelto in considerazione del fatto che il giocatore avrebbe festeggiare il suo 18 compleanno il 28 gennaio 2005. • Il club G. conferma che, come regola generale, secondo la legislazione nazionale applicabile, tutte le persone che hanno raggiunto l'età di 18 anni possono esercitare i loro diritti legali da solo, senza bisogno l'assistenza di un rappresentante. Inoltre, spiega che la capacità di concludere validamente un contratto di lavoro coincide con le maggioranze di legge. Tuttavia, il club G . sottolinea che la legislazione civile nazionale prevede che, fino a quando non è stato dichiarato nullo da una sentenza formale dall'organo giudiziario competente, un contratto concluso tra le parti è valido e alleva i suoi effetti giuridici. Dal momento che il giocatore, GF, non ha contestato la validità del contratto di lavoro ha firmato con G., il relativo accordo è valido e vincolante. Infine, il club G . evoca il principio di buona fede e afferma che nessuna delle parti possono utilizzare la propria imperizia, al fine di derivato dei diritti in suo favore. • Il 27 gennaio 2005 il giocatore tornato dal suo stadio con la squadra nazionale U-20. Tuttavia, egli non ha nemmeno lasciare l'aeroporto e, accompagnato dal padre, partì per il paese del club St.G. • Il 28 gennaio 2005 il contratto di lavoro è stato depositato presso l'Associazione calcio del club • G. La St.G. G. mai informato che stava trattando con il giocatore un impegno possibile. • Il club, G., sostiene che il giocatore, GF, ha un contratto valido con il G. club, che deve rispettare. Il club G. sostiene che, sulla base del contratto di lavoro rilevante, il giocatore ha diritto ad una retribuzione media mensile (stipendi e bonus) di [moneta] 6'500'000 (circa USD 1'000). • Nel corso del procedimento alla FIFA, il club G . offerto di rilasciare il giocatore e amichevole per risolvere la questione nel caso in cui il club, St.G., dovrebbero versare l'importo di USD 1'100'000 a titolo di risarcimento. La posizione del giocatore, GF: • Il giocatore sostiene che fino a quando ha deciso di firmare il contratto di lavoro con il club, St.G., era stato registrato come giocatore dilettante con il club G. Per mezzo di un attestato rilasciato il 21 gennaio 2005 la Federcalcio del circolo G. aveva confermato che nessun contratto di lavoro tra il giocatore e G. erano stati depositati presso l'associazione e che il giocatore è stato registrato con il club Riferimento come un dilettante. Inoltre, il giocatore ha sottolineato che nella sua lettera del 27 gennaio 2005 il club, G., aveva espressamente dichiarato che, a tale data, il giocatore, GF, è stato registrato come giocatore dilettante con il club. Pertanto, il giocatore ritiene che il club aveva ammesso che il 27 gennaio 2005 esisteva alcun contratto valido tra le parti. • Nonostante quanto sopra, il 28 gennaio 2005 il club, G., depositato un contratto di lavoro concluso tra il giocatore e il club G . per la registrazione. Eppure, quel giorno, il giocatore, GF, non era nemmeno nel paese interessato. Il giocatore conclude che, alla luce di quanto sopra, la posizione del club sembra essere contraddittoria. • Inoltre, il giocatore ritiene che il contratto di lavoro, apparentemente concluso tra lui e il club, G., come non valido. E 'evidente che il club, G., ha confermato che il 27 gennaio 2005 esisteva alcun contratto. Inoltre, è dimostrato che il giocatore non era nel paese in questione il 28 gennaio 2005. Poiché il contratto depositato presso la Federcalcio del club G. non contiene alcuna data di conclusione, conformemente alla legislazione nazionale, si deve presumere che si è concluso il giorno della registrazione, che non è possibile. • Tenuto conto che solo la data della registrazione del contratto può essere considerata come la data della conclusione del contratto, il giocatore sottolinea che il contratto con G. avrebbe in ogni caso sono stati conclusi dopo di lui hanno firmato il contratto con il St.G. il 20/21 gennaio 2005. • Inoltre, il giocatore spiega che se, come sostenuto dalla G. club, il contratto di lavoro tra il sig GF e G. sarebbe stato firmato intorno al 13 gennaio 2005, non sarebbe valido per un altro motivo. In realtà, a quel tempo, il giocatore non era ancora 18 anni. Di conseguenza, conformemente alla legislazione nazionale, i suoi genitori dovrebbero essere co-firmato il documento, che evidentemente non era il caso. • A questo proposito, il giocatore si riferisce alla pertinente legislazione nazionale del lavoro ed espone che solo le persone che hanno raggiunto l'età di 18 anni possono stipulare un contratto di lavoro valido, senza bisogno dell'autorizzazione di chiunque altro. Le persone di età compresa tra 12 ei 18 anni possono firmare contratti di lavoro solo con l'espressa autorizzazione del suo rappresentante legale. Tale principio è confermato anche nel Codice nazionale in materia di infanzia e la gioventù, in particolare nella sezione relativa alla tutela dei giovani lavoratori. • Per quanto riguarda la validità del contratto di lavoro, il giocatore afferma infine che secondo le norme applicabili della Federcalcio G. unico club giocatori che hanno raggiunto l'età di 18 anni possono firmare un contratto di lavoro valido con un club. Poiché il contratto tra lui e G. era in ogni caso firmato prima del suo 18 compleanno, che è valido anche sulla base delle norme della Federcalcio del G. club • Inoltre, il giocatore sottolinea che G. mantiene aver sottoscritto il contratto con lui il 13 gennaio 2005. Eppure, quel giorno, non era in quel paese, ma già in C. con la squadra nazionale U-20. • Sig. G.F. spiega che, ipotizzando un contratto di lavoro valido sarebbe in realtà esistono tra lui e il club, G., quest'ultimo avrebbe dovuto rispettare una serie di requisiti amministrativi in conformità della legislazione nazionale. Eppure, questo non era il caso. In particolare, assumendo che il contratto era stato concluso il 13 gennaio 2005, il club avrebbe dovuto informare le autorità competenti di aver firmato un contratto con un minore. Supponendo che il contratto è stato concluso il 28 gennaio 2005, il club avrebbe dovuto registrare il giocatore presso il Ministero della Giustizia e del Lavoro, nonché con il corpo per la sicurezza sociale. Tuttavia, nessuna di queste azioni sono state prese. • Il giocatore sostiene che la sua lettera di disdetta inviata al G. club non ha fatto riferimento al contratto di lavoro, ma gli accordi finanziari, stipulato tra i genitori e il club in questione. Come risultato, il detto avviso non può essere considerato riconoscimento dell'esistenza di un contratto di lavoro. • Infine, il giocatore sottolinea che la decisione negativa del giudice unico penalizza eccessivamente lui. In realtà, egli non è attualmente in grado di proseguire la sua carriera né nel paese del G. Club né in quello del club St.G. Pertanto, il suo diritto al lavoro è stato mancato di rispetto. Inoltre, egli è del parere che, in ragione di quanto sopra, non vertenza contrattuale, nel senso dell'arte. 6 par. 5 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori esiste tra lui e il club, G.. Egli ritiene che la RDC deve pertanto decidere se deve compensare l'G. club per una possibile violazione di un contratto di lavoro e, in caso affermativo, decidere il relativo importo. Tuttavia, egli non può essere impedito di giocare con il St.G.. • Il giocatore supporta la posizione del club, St.G., secondo la quale il G. club, ha solo il diritto all'indennità di formazione per un importo di Euro 90'000. • Solo nel caso in cui la RDC dovrebbe giungere alla conclusione che il giocatore ha violato il contratto di lavoro con il club, G., il signor GF ritiene che il club G. Club devono avere il diritto ad un risarcimento pari a 7'456 USD 0,20, sulla base dell'art. 22 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. In particolare, il giocatore fa notare che, secondo la normativa nazionale applicabile, il club avrebbe diritto ad un indennizzo corrispondente al valore residuo del contratto. In altre parole, il club avrebbe diritto al totale degli stipendi, che avrebbe dovuto versare al giocatore se il contratto fosse stato adempiuto regolarmente. Il giocatore spiega che attualmente, il salario minimo legale nel paese del club G. corrisponde a [moneta] 972,413 (circa USD 155). • Infine, il giocatore è del parere che le sanzioni sportive non devono essere applicate. A questo proposito, egli sostiene di aver firmato il contratto di lavoro con il club, St.G., in buona fede sulla base dell'attestato rilasciato dalla Federcalcio del G. Club conferma che nessun contratto di lavoro era stato depositato sul sig GF. Posizione del club, St.G.: • Il club St.G. contesta l'esistenza di un contratto di lavoro associare il giocatore , GF, al club, G.. • Il St.G. sottolinea che nella sua giustificazione per il suo rifiuto di autorizzare il rilascio del certificato internazionale di trasferimento di tesseramento (IRTC) per il giocatore in questione, il 27 gennaio 2005 il G. club aveva indicato che era titolare del 100% dei diritti federativi a il giocatore. Tuttavia, nella stessa lettera del club, G., aveva dichiarato che il giocatore è stato registrato come un dilettante e che non aveva ancora firmato alcun contratto di lavoro con essa. • Inoltre, il club St.G. si riferisce al attestato dalla Federcalcio del G. Club datato 21 gennaio 2005 secondo cui, per tale data, nessun contratto di lavoro concluso tra il giocatore, GF, e il club, G., era stato depositato e che il giocatore era registrato per il club ha detto come un dilettante. Inoltre, ricorda di aver firmato il contratto di lavoro con il giocatore il giorno della Federcalcio del club G. rilasciato l'attestato detto e che essa ha richiesto un permesso di lavoro per il giocatore in questione il 24 gennaio 2005. • Il St.G. sottolinea che il 28 gennaio 2005 il giocatore era nel paese del club St.G. e non in quello del club G. Nonostante questo fatto, in quel giorno, il club, G., depositato un contratto di lavoro datata alla Federcalcio G. club, che, secondo il club, era stato firmato da il giocatore già 15 giorni prima. Sulla base di tale atto, il 1 ° febbraio 2005 la Federcalcio del club G. negato il rilascio del IRTC per il giocatore, GF. Il club St.G. si chiede: se il 27 gennaio 2005 non esisteva contratto di lavoro e il 28 gennaio 2005, il giocatore non era in paese del G. club, quando è stato depositato il contratto firmato? • Il club St.G. ritiene che il contratto di lavoro, apparentemente concluso tra il giocatore, GF, e il club, G., non è valida. Dal momento che il relativo contratto non contiene alcuna data di conclusione, conformemente alla legislazione nazionale, si deve presumere che si è concluso il giorno della registrazione, vale a dire il 28 gennaio 2005. Tuttavia, a causa di assenza del giocatore dal paese del G. club, questo non è possibile. G. Il club non ha offerto alcun evidenze corroboranti la sua affermazione che il contratto era stato firmato 15 giorni prima, vale a dire circa 13 gennaio 2005. Inoltre, a tale data il giocatore era ancora sotto i 18 anni. Di conseguenza, il contratto avrebbe dovuto essere firmato dai genitori, che evidentemente non è accaduto. • Inoltre, il St.G. sottolinea che se, come sostenuto da G., il contratto era stato firmato il 13 gennaio 2005 e le parti avevano accettato di inserire la data di conclusione diversa, vale a dire 28 gennaio 2005, tali procedimenti costituirebbe la simulazione di atti giuridici e, quindi, il contratto non poteva essere considerata valida. • Per quanto riguarda la validità del contratto di lavoro, il club St.G. afferma infine che secondo le norme applicabili della Federcalcio G. unico club giocatori che hanno raggiunto l'età di 18 anni possono firmare un contratto di lavoro valido con un club. Poiché il contratto tra il sig G.F. e G. è stato in ogni caso firmato prima del giocatore 18 compleanno, è valido anche sulla base delle norme della Federcalcio del club G. • In linea con la posizione del giocatore, il club St.G. sostiene che la disdetta, che il giocatore avesse rivolto al G. club, non ha fatto riferimento al contratto di lavoro, ma per i due accordi finanziari, stipulato tra i genitori del giocatore e il club in questione. La denominazione errata utilizzato nella lettera rilevante è dovuto alla scarsa conoscenza legale del giocatore e dei suoi genitori. Come risultato, il detto avviso non può essere considerato riconoscimento dell'esistenza di un contratto di lavoro. Per il buon ordine delle cose, il club S t.G. spiega che la lettera ha detto non era nemmeno trasmessa al club • G. La St.G. è del parere che, in ragione di quanto sopra, non vertenza contrattuale ai sensi dell'art. 6 par. 5 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori esiste tra il giocatore, GF, e il club, G.. Si ritiene che la RDC dovrebbe quindi solo decidere se il giocatore deve compensare la G. club per una possibile violazione di un contratto di lavoro e, in caso affermativo, decidere il relativo importo. Tuttavia, il giocatore non può essere impedito di giocare con il St.G.. Secondo il St.G. club, la decisione del giudice unico, che aveva respinto la richiesta della Federcalcio del club St.G. per registrare provvisoriamente il giocatore per il suo club, penalizza eccessivamente il giocatore. In realtà, egli non è attualmente in grado di proseguire la sua carriera né nel paese del G. Club né in quello del club St.G. Pertanto, il diritto del giocatore di lavorare è stato mancato di rispetto. • Il St.G. non può escludere che, abusando del giovane età e la poca esperienza del giocatore, il club, G., aveva ottenuto la firma del giocatore su un contratto di lavoro. Tuttavia, tale azione avrebbe certamente avuto luogo molto tempo prima e non solo 15 giorni prima del giocatore 18 compleanno, in modo da avere il documento pronto in caso di necessità. Tale abuso della posizione dominante del club non possono essere protetti. A questo proposito, il club St.G. sottolinea che il 13 gennaio 2005, il giorno della presunta firma del contratto di lavoro tra il giocatore e il G. club, il giocatore non era in paese del G. club, ma già in C. con la squadra nazionale U-20 . • Infine, il club St.G. sottolinea che il G. club non ha specificato alcun compenso lo ritenga opportuno per il giocatore di pagare in caso di violazione del contratto di lavoro è stabilito. In realtà, G. solo chiesto indennità di trasferimento da parte del club St.G. • Il St.G. riconosce che dovrà pagare un'indennità di formazione, ed ha espresso la sua disponibilità a pagare 90'000 euro in conformità al Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori e la Circolare n. 826. • Nel caso in cui la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il giocatore ha violato il contratto con il club, G., senza valide ragioni, il St.G. sottolinea che, a questo proposito, alcun compenso dovrebbe essere pagato dal giocatore. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie I membri della Camera di Risoluzione delle Controversie sono stati convocati per passare una decisione su tale questione dal presidente ai sensi dell'art. 1 punto 6) del Regolamento prassi e procedure della Camera di Risoluzione delle Controversie. Il corpo di decidere ha iniziato le sue deliberazioni, indicando che, come stabilito dall'art. 42 par. 1 lit. (B) (i) del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori (in prosieguo: il Regolamento), rientra nella competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) per determinare se una delle parti abbia commesso una violazione unilaterale del contratto senza giusta causa. Nel caso in cui il contratto di lavoro è stato violato da una parte, la RDC è responsabile di verificare se questo partito è responsabile per i pagamenti in sospeso e la compensazione. Inoltre, il DRC stabilirà l'importo della compensazione da versare e decidere se sanzioni sportive deve essere imposta (cfr. art. 42 par. 1 (b) (ii) e (iii) in connessione con l'art. 22 e 23 del Regolamenti). In considerazione di quanto sopra, la DRC ha concluso che era competente a decidere sul contenzioso in esame. Successivamente, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha riconosciuto che la questione centrale del caso in questione sarebbe quello di stabilire se il contratto concluso tra il giocatore, GF, e il club, G., è valido e giuridicamente vincolante o Non. A questo proposito, è stato sottolineato che la data esatta della firma del relativo contratto non può essere stabilita. Infatti, il club G. sostiene che è stato firmato intorno al 13 gennaio 2005. Eppure, quel giorno, il giocatore non era in paese del G. club, ma in C. con la squadra nazionale U-20. Tuttavia, il corpo di decidere ha preso atto del fatto che, in ogni caso, il contratto di lavoro tra il giocatore e G. è stato firmato prima del giocatore 18 compleanno, vale a dire prima del 28 gennaio 2005. Questo fatto non viene contestata da nessuna delle due parti e, in particolare, non dal club G. Inoltre, i membri della Camera presenti alla riunione hanno riconosciuto che il contratto di lavoro in questione era stata firmata dal giocatore e dai rappresentanti dei G. solo. Il documento in questione, tuttavia, non portano la firma dei genitori del giocatore. In questa fase, il corpo decide di cui al principio generale di diritto secondo cui solo una persona che ha raggiunto il suo / la sua maggioranza gode della capacità giuridica di agire. Prima di aver raggiunto il limite relativo età, una persona ha bisogno l'autorizzazione esplicita del suo / sua rappresentante legale per firmare validamente atti giuridici che legano lui / lei. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del fatto che la pertinente normativa nazionale di lavoro riferisce che il principio. In particolare, si afferma che le persone di età compresa tra 12 e 18 possono firmare un contratto di lavoro solo con l'autorizzazione espressa dei loro rappresentanti legali. In considerazione di quanto sopra, il corpo di decidere ha concluso che il contratto di lavoro firmato tra il giocatore, GF, e il club, G., non può essere considerata valida, in quanto non è stato co-firmata dai genitori del giocatore. A questo proposito, la Camera ha sottolineato il fatto che il club G. indirettamente ammesso che la conclusione raggiunta corrisponde alla realtà concreta della legge. In effetti, G. esplicitamente spiegato che, il giorno è stato firmato il relativo accordo, avevano deliberatamente scelto di non includere la data di conclusione del contratto in considerazione del fatto che il giocatore avrebbe festeggiare il suo compleanno 18 solo in una fase successiva , cioè il 28 gennaio 2005. Il club G. così ammesso di aver cercato di trovare un modo per aggirare l'attuale base giuridica. Tale punto di vista è anche corroborata dal fatto che il contratto è stato depositato presso la Federcalcio del club G. il 28 gennaio 2005, quindi esattamente il giorno del giocatore 18 compleanno. In prosecuzione, il corpo decide sottolineato che, oltre alla normativa nazionale pertinente, anche l'applicazione delle norme pertinenti della Federcalcio del club G. porterebbe alla conclusione che il contratto di lavoro firmato tra il giocatore, GF, e il club, G., non è valida. Le disposizioni pertinenti sembrano consentire solo ai giocatori che hanno raggiunto l'età di 18 a firmare un contratto di lavoro valido con un club. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha deciso che il contratto firmato tra il giocatore, GF, e il club, G., non è valida e non può quindi sollevare alcun effetto giuridico. Eppure, la Camera ha ritenuto opportuno affermare che il giocatore dovrebbe comunque essere censurato per aver firmato il documento in questione. Allo stesso tempo, il corpo decide però sottolineato che il principio in precedenza evocata giuridica è stata introdotta proprio per tutelare i giovani e inesperti di entrare in obblighi contrattuali senza aver prima attentamente considerato tutte le possibili conseguenze. Il DRC ha dichiarato che, a causa delle conclusioni raggiunte, la violazione del contratto non produce gli effetti previsti dall'art. 21 e 23 del Regolamento, cioè che né la compensazione né sono applicabili le sanzioni sportive. Eppure, il G. club ha diritto a chiedere un risarcimento di formazione da parte del club St.G. per il periodo di tempo ha contribuito alla formazione del giocatore e la formazione. Nella sua posizione, il club, St.G., già segnalato la propria disponibilità a pagare l'indennizzo in questione. A questo proposito, il corpo decide ricordato che, in caso di litigio per quanto riguarda il relativo pagamento dell'indennità di formazione, il G. club sarebbe libero di deferire la questione alla Camera di risoluzione delle controversie per l'esame e una decisione formale. In conclusione, il corpo decide di cui al contratto, il calciatore ha firmato con il club, St.G., il 20/21 gennaio 2005, e ha sottolineato che il club aveva deciso di firmare il giocatore, GF, solo dopo aver ricevuto l'attestato rilasciato dalla Federcalcio del club G . il 21 gennaio 2005, e confermando che, a tale data, nessun contratto di lavoro firmato tra il giocatore in questione e il club, G., era stato depositato e che il giocatore è stato registrato per detta del club come un dilettante. Di conseguenza, il St.G. circolo è stato ritenuto di aver agito in buona fede. Inoltre, la Camera ha sottolineato che, contrariamente a quanto il contratto con G., l'accordo con l'St.G. è stato debitamente firmata dai genitori del giocatore. Di conseguenza, il relativo contratto è valido e giuridicamente vincolante per entrambe le parti interessate. Come risultato, la Camera Club G. / Player G.F. e il Club St.G. Pagina 8 di 10 ha stabilito che al momento in cui il contratto nullo con la G. club è stato registrato con la Federcalcio del G. club, vale a dire il 28 gennaio 2005, un contratto di lavoro valido con il club St.G. esisteva già. Alla luce delle considerazioni che precedono, la RDC ha deciso che, attualmente, il giocatore, GF, è contrattualmente legato esclusivamente al club, St.G.. Di conseguenza, la Federcalcio del club St.G. è autorizzato a registrare lui per il suo club affiliato con effetto immediato. Inoltre, la Federcalcio del G. club deve rilasciare il IRTC rilevante per conto della Federcalcio del club St.G. senza ulteriori indugi. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del G. club è respinta. 2. La Federcalcio del club St.G. è autorizzato a registrare il giocatore , GF, per il suo club affiliato, St.G., con effetto immediato dopo la notifica della presente decisione. 3. La Federcalcio del G. club è incaricato di rilasciare il certificato internazionale di trasferimento per il giocatore, GF, a nome della Federcalcio del club, St.G. 4. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 10 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: www.tas-info@tas-cas.org cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. ______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2004-2005) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 12 April 2005, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Michele Colucci (Italy), member Theo van Seggelen (Netherlands), member Philippe Diallo (France), member Jean-Marie Philips (Belgium), member on the claim presented by Club G. as Claimant against Player G.F. as Respondent 1 and Club St.G. as Respondent 2 regarding the transfer of the player, G.F., and the breach of an employment contract ./… Facts of the case • The present matter has been referred by the Single Judge of the Players’ Status Committee to the Dispute Resolution Chamber (DRC) in the context of the request for the international clearance of the player, G.F., for the club, St.G. Such request was denied by the Single Judge in the light of the contractual dispute between the player and the club G. • In January 2005 the player, G.F., and the club G., signed an employment contract valid as from 29 January 2005 until 29 January 2009. The relevant contract does not indicate the precise date of its conclusion. It was, however, deposited at the Football Association of the club G. on 28 January 2005. • According to the contract, the player was entitled to the minimum legal salary. Despite various requests from the FIFA administration the Football Association of the club G. did not indicate to what amount this corresponds. • On 20/21 January 2005 the player, G.F., signed an employment contract with the club, St.G., valid from 1 February 2005 to 30 June 2009. The contract was co-signed by the player’s parents. • By means of an undated letter addressed to the club, G., the player, G.F., declared his irrevocable will to rescind the professional football player’s contract he had concluded with the said entity. The club, St.G., confirmed in writing towards the Football Association of the club St.G. that fact. • On 17 February 2005 the Single Judge of the Players’ Status Committee rejected the request of the Football Association of the club St.G. to be authorised to provisionally register the player, G.F., for its affiliated club, St.G.. Position of the club, G.: • The player has been registered for the club since 29 January 2002. • On 26 April 2004 a contract was concluded between the club and the parents of the player, G.F., acting as legal representatives of the player. By means of the relevant agreement the parties confirmed the registration of the player for the club G., and the latter agreed to pay the amount of USD 10’000 to the player’s parents. Furthermore, it was agreed that in case of a transfer of the player, the club would be entitled to 80% of the compensation received, while the player’s parents would collect the other 20%. Finally, it was agreed that the player would sign an employment contract with the club when he would be reaching his majority. On 15 November 2004 a second agreement was signed by the same parties, by means of which the parents of the player consented to sell to G. the remaining 20% of the financial rights to the player for [currency] 40’000’000 (approx. USD 6’500). The second contract was signed also by the player personally. Copies of both contracts have been remitted to the attention of the FIFA administration. • Since then the club is holding 100% of the federative rights to the player, G.F.. • Around the 13 of January 2005 an employment contract was signed with the player, G.F.. The space for the date of conclusion was left open with the aim to complete it after the player’s return from his trip with the U-20 national team. This way of proceeding had been chosen in view of the fact that the player would celebrate his 18 birthday on 28 January 2005. • The club G. confirms that, as a general rule, according to the applicable national legislation, all persons that have reached the age of 18 may exercise their legal rights alone, without needing the assistance of a representative. Furthermore, it explains that the capacity to validly conclude an employment contract coincides with the legal majority. However, the club G. emphasises that the national civil legislation provides that, as long as it has not been declared null and void by a formal sentence of the competent judicial body, a contract concluded between the parties is valid and raises its legal effects. Since the player, G.F., did not contest the validity of the employment contract he signed with G., the relevant agreement is valid and binding. Finally, the club G. evokes the principle of good faith and states that no party may use its own unskilfulness in order to derivate rights in its favour. • On 27 January 2005 the player returned from his stage with the U-20 national team. However, he did not even leave the airport and, accompanied by his father, he left for the country of the club St.G. • On 28 January 2005 the employment contract was deposited at the Football Association of the club G. • The St.G. never informed G. that it was negotiating with the player a possible engagement. • The club, G., maintains that the player, G.F., has a valid contract with the club G., which he has to respect. The club G. maintains that, on the basis of the relevant employment contract, the player is entitled to an average monthly remuneration (salaries and bonuses) of [currency] 6’500’000 (approx. USD 1’000). • During the course of the procedure at FIFA, the club G. offered to release the player and to amicable settle the matter in case the club, St.G., would pay the amount of USD 1’100’000 as compensation. Position of the player, G.F.: • The player claims that until he decided to sign the employment contract with the club, St.G., he had been registered as amateur player with the club G. By means of an attestation issued on 21 January 2005 the Football Association of the club G. had confirmed that no employment contract between the player and G. had been deposited at the association and that the player was registered with the relevant club as an amateur. Furthermore, the player emphasised that in its letter of 27 January 2005 the club, G., had expressly stated that, to that date, the player, G.F., was registered as an amateur player with the club. Therefore, the player deems that the club had admitted that on 27 January 2005 no valid contract existed between the parties. • Despite the above, on 28 January 2005 the club, G., deposited an employment contract concluded between the player and the club G. for registration. Yet, on that day, the player, G.F., was not even in the relevant country. The player concludes that, in view of all the above, the club’s position appears to be contradictory. • Furthermore, the player considers the employment contract apparently concluded between him and the club, G., as not valid. It is evident that the club, G., confirmed that on 27 January 2005 no contract existed. Furthermore, it is proven that the player was not in the relevant country on 28 January 2005. Since the contract deposited at the Football Association of the club G. does not contain any date of conclusion, in accordance with the national legislation, it has to be assumed that it was concluded on the day of the registration, which is not possible. • Taking into account that only the date of the registration of the contract can be considered as the date of the conclusion of the contract, the player emphasises that the contract with G. would in any case have been concluded after him having signed the contract with the St.G. on 20/21 January 2005. • Furthermore, the player explains that if, as claimed by the club G., the employment contract between Mr G.F. and G. would have been signed around 13 January 2005, it would not be valid for another reason. In fact, at that time, the player was not yet 18 years old. Consequently, in accordance with the relevant national law, his parents should have co-signed the document, which evidently was not the case. • In this respect, the player refers to the relevant national labour law and exposes that only persons that have reached the age of 18 may conclude a valid employment contract without the need of the authorisation of anybody else. Persons between the ages of 12 and 18 may sign employment contracts only with the express authorisation of their legal representative. This principle is confirmed also in the national Code regarding Childhood and Youth, in particular in the section dealing with the protection of young workers. • With regard to the validity of the employment contract, the player finally claims that according to the applicable regulations of the Football Association of the club G. only players who have reached the age of 18 may sign a valid employment contract with a club. Since the contract between him and G. was in any case signed prior to his 18 birthday, it is invalid also on the basis of the regulations of the Football Association of the club G. • Moreover, the player stresses that G. maintains having signed the contract with him on 13 January 2005. Yet, on that day, he was not in that country but already in C. with the U-20 national team. • Mr G.F. explains that, assuming a valid employment contract would actually exist between him and the club, G., the latter would have had to comply with a series of administrative prerequisites in accordance with the relevant national legislation. Yet, this was not the case. In particular, assuming the contract had been concluded on 13 January 2005, the club should have informed the competent authorities that it had signed a contract with a minor. Assuming that the contract was concluded on 28 January 2005, the club should have registered the player at the Ministry for Justice and Labour as well as with the body for social security. However, none of these actions were taken. • The player maintains that his termination notice sent to the club G. did not refer to the employment contract but to the financial agreements concluded between his parents and the relevant club. As a result, the said notice cannot be considered recognition of the existence of an employment contract. • Finally, the player emphasises that the negative decision of the Single Judge excessively penalises him. In fact, he is currently not in a position to pursue his career neither in the country of the club G. nor in the one of the club St.G. Therefore, his right to work is being disrespected. Furthermore, he is of the opinion that, on account of all the above, no contractual dispute in the sense of art. 6 par. 5 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players exists between him and the club, G.. He deems that the DRC should therefore only decide whether he has to compensate the club G. for a possible breach of an employment contract and, in the affirmative, decide on the relevant amount. However, he cannot be prevented from playing with the St.G.. • The player supports the position of the club, St.G., according to which the club G., is only entitled to training compensation in the amount of Euro 90’000. • Just for the case that the DRC should come to the conclusion that the player breached the employment contract with the club, G., Mr G.F. deems that the club G. Club should be entitled to compensation amounting to USD 7’456.20 on the basis of art. 22 of the Regulations for the Status and Transfer of Players. In particular, the player points out that according to the applicable national legislation, the club would be entitled to compensation corresponding to the remaining value of the contract. In other words, the club would be entitled to the total amount of the salaries, which would have been due to the player if the contract had been duly fulfilled. The player explains that currently, the minimum legal salary in the country of the club G. corresponds to [currency] 972.413 (approximately USD 155). • Finally, the player is of the opinion that no sports sanctions should be applied. In this respect, he maintains that he signed the employment contract with the club, St.G., in good faith on the basis of the attestation issued by the Football Association of the club G. confirming that no employment contract had been deposited regarding Mr G.F.. Position of the club, St.G.: • The club St.G. contests the existence of an employment contract binding the player, G.F., to the club, G.. • The St.G. emphasises that in its justification for its refusal to authorise the issuing of the international registration transfer certificate (IRTC) for the player in question, on 27 January 2005 the club G. had indicated that it was the holder of 100% of the federative rights to the player. However, in the same letter the club, G., had stated that the player was registered as an amateur and that he had not yet signed any employment contract with it. • Furthermore, the club St.G. refers to the attestation from the Football Association of the club G. dated 21 January 2005 according to which, to that date, no employment contract concluded between the player, G.F., and the club, G., had been deposited and that the player was registered for the said club as an amateur. Moreover, it points out that it signed the employment contract with the player on the day the Football Association of the club G. issued the said attestation and that it applied for a work permit for the player in question on 24 January 2005. • The St.G. emphasises that on 28 January 2005 the player was in the country of the club St.G. and not in the one of the club G. Notwithstanding this fact, on that day, the club, G., deposited an undated employment contract at the Football Association of the club G., which, according to the club, had been signed by the player already 15 days earlier. On the basis of that act, on 1 February 2005 the Football Association of the club G. denied the issuance of the IRTC for the player, G.F.. The club St.G. wonders: if on 27 January 2005 no employment contract existed and on 28 January 2005 the player was not in the country of the club G., when was the deposited contract signed? • The club St.G. considers that the employment contract apparently concluded between the player, G.F., and the club, G., is not valid. Since the relevant contract does not contain any date of conclusion, in accordance with the national legislation, it has to be assumed that it was concluded on the day of the registration, i.e. on 28 January 2005. Yet, due to the player’s absence from the country of the club G., this is not possible. The club G. did not offer any evidences corroborating its allegation that the contract had been signed 15 days earlier, i.e. around 13 January 2005. Furthermore, at that date the player was still under 18. Consequently, the contract should have been signed by his parents, what evidently did not happen. • Moreover, the St.G. emphasises that if, as claimed by G., the contract had been signed on 13 January 2005 and the parties had agree to include a different date of conclusion, i.e. 28 January 2005, such proceedings would constitute simulation of legal acts and therefore, the contract could not be considered as valid. • With regard to the validity of the employment contract, the club St.G. finally claims that according to the applicable regulations of the Football Association of the club G. only players who have reached the age of 18 may sign a valid employment contract with a club. Since the contract between Mr G.F. and G. was in any case signed prior to the player’s 18 birthday, it is invalid also on the basis of the regulations of the Football Association of the club G. • In line with the player’s position, the club St.G. maintains that the termination notice, which the player had addressed to the club G., did not refer to the employment contract but to the two financial agreements concluded between the player’s parents and the relevant club. The wrong denomination used in the relevant letter is due to the insufficient legal knowledge of the player and his parents. As a result, the said notice cannot be considered recognition of the existence of an employment contract. For the sake of good order, the club St.G. explains that the said letter was not even forwarded to the club G. • The St.G. is of the opinion that, on account of all the above, no contractual dispute in the sense of art. 6 par. 5 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players exists between the player, G.F., and the club, G.. It deems that the DRC should therefore only decide whether the player has to compensate the club G. for a possible breach of an employment contract and, in the affirmative, decide on the relevant amount. However, the player cannot be prevented from playing with the St.G.. According to the club St.G., the decision of the Single Judge, who had rejected the request of the Football Association of the club St.G. to provisionally register the player for its club, excessively penalises the player. In fact, he is currently not in a position to pursue his career neither in the country of the club G. nor in the one of the club St.G. Therefore, the player’s right to work is being disrespected. • The St.G. cannot exclude that, by misusing the young age and the little experience of the player, the club, G., had obtained the player’s signature on an employment contract. However, such action would certainly have taken place much earlier and not only 15 days prior to the player’s 18 birthday, so as to have the document ready in case of necessity. Such abuse of the dominant position of the club cannot be protected. In this respect, the club St.G. emphasises that on 13 January 2005, the day of the alleged signature of the employment contract between the player and the club G., the player was not in the country of the club G. but already in C. with the U-20 national team. • Finally, the club St.G. emphasises that the club G. did not specify any compensation it deems appropriate for the player to pay in case a breach of the employment contract is established. In fact, G. only demanded transfer compensation from the club St.G. • The St.G. acknowledges that it will have to pay training compensation, and it expressed its willingness to pay Euro 90’000 in accordance with the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players and the circular no. 826. • In the case that the Dispute Resolution Chamber decided that the player breached the contract with the club, G., without valid reasons, the St.G. points out that, in that respect, any compensation would have to be paid by the player. Considerations of the Dispute Resolution Chamber The members of the Dispute Resolution Chamber were summoned to pass a decision on this matter by the Chairman pursuant to art. 1 point 6) of the Rules Governing the Practice and Procedures of the Dispute Resolution Chamber. The deciding body started its deliberations by indicating that, as established in art. 42 par. 1 lit. (b) (i) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations), it falls within the purview of the Dispute Resolution Chamber (DRC) to determine whether one of the parties has committed an unilateral breach of contract without just cause. In the case that the employment contract was breached by a party, the DRC is responsible to verify whether this party is accountable for outstanding payments and compensation. Furthermore, the DRC will establish the amount of compensation to be paid and decide whether sports sanctions must be imposed (cf. art. 42 par. 1 (b) (ii) and (iii) in connection with art. 22 and 23 of the Regulations). In view of the above, the DRC concluded that it was competent to decide on the present litigation. Subsequently, and entering into the substance of the matter, the Chamber acknowledged that the central issue of the case at hand would be to establish whether the contract concluded between the player, G.F., and the club, G., is valid and legally binding or not. In this respect, it was emphasised that the exact date of the signature of the relevant contract cannot be established. In fact, the club G. maintains that it was signed around the 13 January 2005. Yet, on that day, the player was not in the country of the club G. but in C. with the U-20 national team. However, the deciding body took note of the fact that, in any case, the employment contract between the player and G. was signed prior to the player’s 18 birthday, i.e. before 28 January 2005. This fact is not being contested by neither of the parties and in particular, not by the club G. Furthermore, the members of the Chamber present at the meeting acknowledged that the relevant employment contract had been signed by the player and the representatives of G. only. The document in question does, however, not bear the signature of the player’s parents. At this stage, the deciding body referred to the general legal principle according to which only a person that has reached his/her majority enjoys the legal capacity to act. Prior to having reached the relevant age limit, a person needs the explicit authorisation of his/her legal representative in order to validly sign legal acts that bind him/her. Moreover, the Chamber took into account that the relevant national labour law reports that principle. In particular, it states that persons between the ages of 12 and 18 may sign an employment contract only with the express authorisation of their legal representatives. In view of the above, the deciding body concluded that the employment contract signed between the player, G.F., and the club, G., cannot be considered as valid, since it was not co-signed by the player’s parents. In this respect, the Chamber emphasised the fact that the club G. indirectly admitted that the conclusion reached corresponds to the actual legal reality. In fact, G. explicitly explained that, on the day the relevant agreement was signed, they had deliberately chosen not to include the date of conclusion in the contract in view of the fact that the player would celebrate his 18 birthday only at a later stage, i.e. on 28 January 2005. The club G. thus admitted that it had tried to find a way in order to circumvent the existing legal basis. That point of view is even corroborated by the fact that the contract was deposited with the Football Association of the club G. on 28 January 2005, thus exactly on the day of the player’s 18 birthday. In continuation, the deciding body pointed out that, apart from the relevant national legislation, also the application of the pertinent regulations of the Football Association of the club G. would lead to the conclusion that the employment contract signed between the player, G.F., and the club, G., is not valid. The relevant provisions appear to permit only to players who have reached the age of 18 to sign a valid employment contract with a club. On account of all the above, the DRC decided that the contract signed between the player, G.F., and the club, G., is not valid and can therefore not raise any legal effects. Yet, the Chamber deemed it appropriate to state that the player should nevertheless be censured for having signed the relevant document. At the same time, the deciding body stressed, however, that the previously evoked legal principle has been introduced precisely in order to protect young and inexperienced people from entering into contractual obligations without having first duly considered all possible consequences. The DRC stated that, on account of the reached conclusions, the breach of contract does not produce the consequences as provided for in art. 21 and 23 of the Regulations, i.e. that neither compensation nor sporting sanctions are applicable. Yet, the club G. is entitled to claim training compensation from the club St.G. for the period of time it has contributed to the player’s training and formation. In its position, the club, St.G., already signalised its willingness to pay the relevant compensation. In this respect, the deciding body recalled that, should a dispute arise with regard to the relevant training compensation payment, the club G. would be at liberty to refer the matter to the Dispute Resolution Chamber for consideration and a formal decision. In conclusion, the deciding body referred to the contract the player signed with the club, St.G., on 20/21 January 2005, and emphasised that the club had decided to sign the player, G.F., only after having received the attestation issued by the Football Association of the club G. on 21 January 2005 and confirming that, to that date, no employment contract signed between the player in question and the club, G., had been deposited and that the player was registered for the said club as an amateur. As a consequence, the club St.G. was deemed to have acted in good faith. Moreover, the Chamber pointed out that, contrary to the contract with G., the agreement with the St.G. was duly co-signed by the player’s parents. As a consequence, the relevant contract is valid and legally binding for both the parties concerned. As a result, the Chamber Club G. / Player G.F. and Club St.G. Page 8 of 10 established that at the time when the void contract with the club G. was registered with the Football Association of the club G., i.e. on 28 January 2005, a valid employment contract with the club St.G. already existed. In view of the above considerations, the DRC decided that, currently, the player, G.F., is contractually bound exclusively to the club, St.G.. As a consequence, the Football Association of the club St.G. is entitled to register him for its affiliated club with immediate effect. Furthermore, the Football Association of the club G. should issue the relevant IRTC on behalf of the Football Association of the club St.G. without further delay. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the club G. is rejected. 2. The Football Association of the club St.G. is authorised to register the player, G.F., for its affiliated club, St.G., with immediate effect after notification of the present decision. 3. The Football Association of the club G. is instructed to issue the international registration transfer certificate for the player, G.F., on behalf of the Football Association of the club, St.G. 4. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 10 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl.
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