F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 2 novembre 2005, e comprende: Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Ivan Gazidis (USA), membro Mick McGuire (Inghilterra), Philippe Piat membro (Francia), membro sulla domanda sollevata dal Sig. M, rappresentata da C, di seguito “ricorrente” contro la E in seguito Club “Resistente” in relazione alla violazione del contratto che legava
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 2 novembre 2005, e comprende: Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Ivan Gazidis (USA), membro Mick McGuire (Inghilterra), Philippe Piat membro (Francia), membro sulla domanda sollevata dal Sig. M, rappresentata da C, di seguito "ricorrente" contro la E in seguito Club "Resistente" in relazione alla violazione del contratto che legava I. Atti 1. Il 10 gennaio 2005, il M lettore, attore, e la E club, convenuto ha firmato un contratto valido per il "Closing 2005" stagione e "Apertura 2005". 2. In base a tale contratto le parti hanno convenuto di una retribuzione mensile l'importo di 55.000 e un bonus per un importo di 20.000 per ogni volta che il record di giocatore 5 gol in ciascuno dei tornei. Il contratto prevede inoltre che l'imputato deve mettere a disposizione del ricorrente durante il periodo di dimora un auto e un appartamento. 3. Clausola 13 di detto contratto afferma: "Risoluzione: E 'motivo speciale per il recesso: La colpa grave o di recidiva per i reati di indisciplina. La mancanza apparente o la perdita del potere del giocatore per giocare a calcio. Fallo le regole di lavoro del Club, di comune accordo. "4. Inoltre, la clausola 16 delle condizioni generali di contratto di cui sopra si legge: "Arbitrato: Per quanto riguarda le disposizioni della sezione XIII delle parti dello Statuto FIFA accettano di sottomettersi all'interpretazione e all'applicazione del presente accordo, alla giurisdizione e competenza della Federazione X (attraverso la conciliazione e collegio arbitrale che ritiene opportuni in termini di regolamenti), nel senso che lo stesso atto e di intervenire come arbitro in amichevole ... "5. Dopo la conclusione del contratto, il ricorrente ha partecipato a quattro partite fino alla fine del febbraio 2005, ha subito un infortunio alla gamba sinistra. 6. Il 16 aprile 2005, la convenuta ha inviato alla ricorrente una lettera attraverso la quale ha chiuso il rapporto contrattuale per i seguenti motivi: A) La perdita o la notevole riduzione del suo lettore potere alla pratica del calcio professionistico. B) Non prendere la terapia ordinata dallo staff medico del club e il trattamento ingiustificatamente assente, per il restauro totale che provoca un danno ad entrambe le parti. C) le recidive di indisciplina da parte di mancato rispetto della Stagione Rules 2004/2005, E, che si sa in termini della sezione 10 del Contratto di Lavoro Sport, concluso tra le parti. 7. Il denunciante ha espresso la sua insoddisfazione con la cessazione della scrittura a mano aggiungendo la frase "Non accetto" nel breve presentata dal convenuto unsigned. Per trovare una soluzione alla situazione, la ricorrente ha chiesto l'aiuto dell'Associazione calciatori membri della gilda di X, senza ottenere alcuna risposta da quest'ultimo. 8. L'imputato, a sua volta ha chiesto il 22 aprile 2005, la R intervento della Commissione a dichiarare che la risoluzione del contratto. 9. Il procedimento dinanzi alla Commissione R è stata sviluppata come segue: - Il 2 maggio 2005 un udienza è stata tenuta prima della R Commissione di cui solo il rappresentante del convenuto ha partecipato, mentre il ricorrente non era presente. La Commissione ha concluso che l'assenza dell'attore R era dovuto alla sua insoddisfazione per l'accordo transattivo, e quindi impostare una nuova udienza per il 5 maggio 2005 per le parti a presentare le loro posizioni e le prove. - All'udienza del 5 maggio 2005 la Commissione ha uno R mano offerto e accettato dalla documentazione presentata dalla convenuta impostando una nuova udienza per l'11 maggio 2005 al fine di produrre le prove confessionale e testimonial offerto dalla convenuta e, d'altra parte, aveva citato dal proprio incarico dal richiedente. - All'udienza in data 11 maggio 2005 la Commissione ha respinto la R testimonianza richiesta dal convenuto in quanto non sembra in udienza o di presentare i testimoni. La Commissione ha inoltre dichiarato che R ha permesso alle mostre, che hanno per una maggiore e migliore. Poi R Commissione ha espresso l'intenzione di analizzare i documenti e convocare le parti per informarli in merito alla decisione in questa materia. 10. Il 10 maggio 2005, la ricorrente ha chiesto l'intervento della FIFA, affermando che la convenuta ha risolto il contratto unilateralmente e senza motivo. Di conseguenza, la ricorrente ha chiesto la somma di tre stipendi mensili a titolo di risarcimento. 11. In particolare, la ricorrente precisa che non è stato adeguatamente affrontato dal convenuto dopo aver subito un infortunio alla gamba sinistra. La ricorrente ricorda, inoltre, che il convenuto gli ha impedito di giocare negare gli abiti allenamento e aveva smesso di pagare il suo stipendio dal mese di aprile 2005. 12. Il ricorrente sostiene ragioni che convenuta per la rescissione non sono validi e infondate, e pertanto la convenuta ha commesso il recesso unilaterale senza giusta causa o sportive legale. La ricorrente afferma che non ha mai perso i suoi poteri di giocatore o ha mai impegnato in violazioni della disciplina. Inoltre, il ricorrente afferma che il convenuto non aveva fornito le regole interne del club in cui la cessazione Basa convenuto del contratto. 13. Il 10 giugno 2005, il Football Federation X (di seguito: FX) ha informato FIFA che l'attore non è riuscito a individuare. Inoltre, la Commissione ritiene FX R è l'organo dirigente e competente in questo caso. 14. Inoltre, la convenuta ha inviato alla posizione di FIFA e ha dichiarato che il contratto risolto per giusta causa dai seguenti fattori: l'imputato sostiene che la perdita del ricorrente o di una notevole riduzione del suo potere per giocare grazie al suo basso rendimento. Inoltre, la convenuta sostiene che l'attore non si sia presentato alla sua terapia fisica pur avendo consigliato più volte oralmente e per iscritto. A questo proposito, la convenuta ha inviato cinque avvisi di medici della FIFA che avrebbe inviato alla ricorrente nel corso del periodo dal 30 marzo al 5 aprile 2005. Inoltre, la convenuta menzionato come una ragione di recedere dal presente contratto che l'attore sia ferito e addestrato sapendo che potrebbe influenzare il recupero o addirittura peggiorare la situazione. La convenuta ha spiegato che la ricorrente non ha rispettato la terapia prescritta, e ha mostrato una cattiva condotta e di aver commesso reati ripetuti di indisciplina. Infine, la convenuta sostiene che l'attore è stato presentato in formazione per uscire da disturbo del ritmo e gli altri giocatori. 15. La ricorrente respinge con veemenza le accuse della convenuta e la FX per i seguenti motivi: - Il ricorrente afferma di aver appreso che il procedimento dinanzi alla Commissione R per la prima volta attraverso FIFA con lettera datata 5 luglio 2005, - insiste sul fatto che il convenuto, la Commissione e il R FX sapevano esattamente dove avrebbero potuto notare, dato che la convenuta ha ricevuto la documentazione dal giocatore che ha espressamente incluso l'indirizzo del suo legale rappresentante - l'FX spiega che conosceva il suo indirizzo ricevendo copia della domanda del ricorrente comprese le copie di tutta la documentazione che comprendeva anche l'indirizzo del legale rappresentante del giocatore. 16. Inoltre, la ricorrente afferma che la posizione del club è molto contraddittoria, perché da una parte l'imputato dichiara terminato il rapporto di lavoro (cfr. lettera del 15 aprile 2005 indirizzata al giocatore), mentre, d'altra parte, accusa il giocatore non partecipa senza una buona ragione per allenamenti e partite (cfr Lettera del 22 maggio 2005 indirizzata al FX). 17. Il denunciante sostiene inoltre che il procedimento dinanzi la Commissione ha commesso molti R violazioni delle norme procedurali, compreso il diritto di essere ascoltato e garantisce la parità di trattamento alle parti del giusto processo e di equità. In particolare, la ricorrente sottolinea che non aveva alcuna possibilità di difendersi dinanzi alla R. Commissione Infine, la ricorrente afferma che la convenuta non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali, perché non ha pagato alcun salario dal mese di aprile 2005 e non ha fornito né l'auto né l'appartamento, tutte le questioni contrattuali. 18. Contattato dalla somministrazione di FIFA, la FX ha inviato ai regolamenti FIFA della R. Commissione Di particolare interesse per questo caso sono i seguenti elementi (sinossi): • art. 1 paio. 2: R Commissione è l'organo competente a conoscere, ascoltare e risolvere i reclami che possono sorgere tra giocatori e club, club con l'altro e spesso tra i membri della Federazione. • Art. 2: R Commissione è composta da: un Presidente. Una segretaria. Un rappresentante del club designato dal Consiglio Nazionale su proposta dei club. Un rappresentante giocatore, nominato dal Consiglio Nazionale su proposta dei giocatori. Il presidente e segretario del R sono nominati dal Consiglio Nazionale. • Art. 7: In base alle disposizioni dello Statuto della Federazione, art. 91, i suoi membri hanno l'obbligo di presentare eventuali controversie, la R, Commissione, e le sue deliberazioni sono vincolanti per la forma ed i termini di cui in esso. Il procedimento dinanzi alla Commissione R è diviso in due fasi: 1) Polemica Riconciliazione 2). • Art. 8 par. 1: Sia la fase di conciliazione e nella Disputa, se del caso, la conclusione delle audizioni sono valide se le parti sono state debitamente convocate e tenuto alla presenza del Presidente, Segretario e rappresentanti che erano presenti. • Art. 9 par. 2: Alla prima udienza deve assistere personalmente il giocatore e, nel caso di legale rappresentante di un club, debitamente accreditato presso la Federazione. Non dovrebbe essere possibile fase di conciliazione, inizierà polemiche in cui le parti devono presentare le loro posizioni e le prove. • Art. 14: Le decisioni rese dalla R Commissione sarà inappellabile. • Art. 16: In caso di controversia tra club e / o giocatori affiliati ai club e / o giocatori di un'altra associazione nazionale, saranno risolte da organismi arbitrali che comprende FIFA, in base alle norme sullo status e sul Trasferimenti Giocatori provenienti da quel corpo. 19. In relazione agli articoli di cui sopra, il ricorrente rileva in particolare che - R Commissione è costituita da dipendenti della FX e, di conseguenza, nessuna di queste persone sarebbe agire in modo imparziale, cioè non imporre decisioni contro le squadre affiliate FX. A questo proposito, la ricorrente afferma che alcune persone sono giudici e partiti alla volta nella stessa procedura. - Non avendo correttamente citati R Commissione ha violato l'art. 8,1. Regolamento R (vedi immagine sopra). - Il fatto che le decisioni della Commissione sono oggetto di ricorso R (. Cfr. art 14 del regolamento R) va contro l'intero sistema giuridico. 20. In data 27 luglio 2005, la FX ha presentato alla Fifa una copia della decisione resa dalla Commissione R del 26 luglio 2005 al quale il detto organo decisionale ha detto recedere dal presente contratto senza responsabilità nei confronti del convenuta. 21. Nella sua seconda posizione della convenuta ribadisce che la chiusura era per giusta causa. Il club sostiene inoltre che la controversia era stata portata alla giurisdizione esclusiva (Commissione R), che ha preso una decisione definitiva ed inappellabile il 26 luglio 2005, che dichiara risolto il contratto. 22. La FX respinge con veemenza le osservazioni presentate dal ricorrente il ruolo e la costituzione della Commissione R affermando che: - al momento della nomina di Commissari R, essi devono dichiarare, sullo statuto FX - I membri della Commissione non economicamente dipendenti membri R (club e giocatori), ma la FX. - A sostegno delle sue spiegazioni, la FX ha presentato alla FIFA copia di un elenco di controversie o Controversie che la Commissione si è riunita R nel corso di riunioni nel corso del 2004 per dimostrare che la maggior parte dei problemi sono stati risolti a favore dei giocatori. 23. L'attore insiste sul fatto che la R Commissione non è un organo decisionale accettabile, perché il presidente, segretario e rappresentante dei club sono pronti e le persone che hanno completato una laurea, mentre il rappresentante giocatore è una persona impreparata. In relazione alle statistiche fornite dal FX, il ricorrente sostiene che la mancanza di piena trasparenza e certezza. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. I membri della Camera di Risoluzione delle controversie sono stati convocati dal presidente per prendere una decisione in questo caso, ai sensi dell'articolo 1.6. del regolamento di FIFA sulla pratica e la procedura della Camera di Risoluzione delle Controversie. 2. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha detto che dovrebbe stabilire se è dichiarato competente a pronunciarsi sulla questione, dato che la convenuta aveva espresso il suo disaccordo con la decisione di sottoporre la controversia agli organi competenti della FIFA, perché aveva già preso provvedimenti R dinanzi alla Commissione e che la detta Commissione organo decisionale è l'unica giurisdizione nel caso di specie. 3. A questo proposito, la Camera ha osservato che l'esame della litispendenza argomento proposto dal club deve anzitutto esaminare se le parti hanno convenuto la possibilità di andare in un altro arbitrato nazionale campo sportivo e in caso affermativo, se il tribunale arbitrale si riunisce condizioni di cui all'art. 42 b (i) del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori Cup (Settembre edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento). 4. La Casa rivolto la sua attenzione alla clausola 16 delle condizioni generali di contratto, in cui le parti stabiliscono che "convengono di sottoporre l'interpretazione e l'esecuzione del presente contratto alla giurisdizione del FX (attraverso il corpo conciliante e l'arbitrato è ritenuto rilevante in termini di regolamenti), nel senso che lo stesso atto e di intervenire come arbitro in amichevole ... "e analizzando la clausola correttamente concluso che le parti hanno concordato che la clausola in forma scritta la possibilità di andare a un tribunale arbitrale dello sport in X. 5. Poi i membri della Camera ha esaminato se il tribunale arbitrale M., cioè R Commissione soddisfa le condizioni di cui all'articolo 42 b (i) del Regolamento. Secondo tale articolo, il tribunale arbitrale sportivo nazionale è composto da un ugual numero di rappresentanti eletti dai giocatori e club, nonché da un presidente indipendente. 6. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che la convenuta non ha presente prove sufficienti che dimostrano la costituzione della Commissione mista o la funzione R indipendente dal presidente. La Camera è arrivata dopo ampie discussioni ha concluso all'unanimità che il regolamento R fa anche riferimento specifici per gli addebiti evidenziati in precedenza. Facendo riferimento all'art. 2 di tale regolamento, la Casa ha dichiarato che la R Commissione non è una base di parità, perché i rappresentanti dei club e giocatori sono nominati da un ente non definito ("National Council") e la mancanza della garanzia di pari rappresentanza . Inoltre, la Camera rilevato che l'art. 16 del regolamento, il quale stabilisce che "in caso di controversia tra club affiliati alla Federazione ... con altri giocatori ... Associazione Nazionale, sono regolate da organismi arbitrali che comprende FIFA, in base alle norme sullo status e il trasferimento di giocatori di quel corpo. "la FX delegato il potere per risolvere i conflitti internazionali a FIFA. 7. Dato quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle controversie concluso che la Commissione non soddisfa le condizioni d'arte R. 42 b (i) del Regolamento e pertanto ha respinto l'ammissione della Commissione e R come l'organismo competente a prendere decisioni in questo caso. La Camera ha respinto un litispendenza invocate dal convenuto. 8. Successivamente, la Camera di Risoluzione delle Controversie proceduto a stabilire la propria competenza a decidere della presente controversia. 9. A questo proposito, la Camera ha osservato che questo caso sia stata presentata alla FIFA prima del 1 luglio 2005. Pertanto, e ai sensi dell'Art. 26 coppia. 1 nuovo Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), il regolamento deve essere quella corrispondente alla edizione 2001 di settembre. 10. Successivamente, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha dichiarato che questo caso riguarda una controversia tra un giocatore e un club in relazione alla prestazione finanziaria di un obbligo derivante da un contratto di lavoro. 11. Ai sensi dell'art. 42 del regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie è responsabile di decidere sulle controversie derivanti sulla scena internazionale e in relazione alle controversie contrattuali tra giocatori e squadre di lavoro resultadas. Di conseguenza, spetta al Parlamento di decidere le controversie derivanti dalla violazione di un contratto di lavoro. 12. Dato quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che è competente a decidere in questo caso. 13. Poi la casa ha proceduto a esaminare il caso nel merito, affermando che, ai sensi del suddetto articolo 42 del regolamento è stato richiesto di determinare se una parte aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro senza giusta causa e, data la necessario, può decidere l'importo da pagare a titolo di risarcimento. 14. La Camera ha osservato che l'attore e il convenuto ha stipulato un contratto il 10 gennaio, valida per il "Closing 2005" stagione e "Apertura 2005" 2005. 15. La Casa recensione tutti i documenti nel record e ha rilevato che la ricorrente era posizioni antagoniste, perché, in primo luogo, l'attore afferma di essere stato ingiustamente licenziato per scarso rendimento o la mancata osservanza delle istruzioni della professione medica e, un altro, la convenuta sostiene che il rapporto di lavoro risolto sulla base delle clausole contrattuali 11 e 13 e 4. condizioni ° °, 8. e 12. del contratto di lavoro e sulla base dell'articolo 17, f k letterale letterale in connessione con il regolamento di procedura del convenuto e, infine, sulla base dell'articolo P frazioni XI, XII, XV e l'articolo Q del diritto del lavoro nazionale. 16. Per quanto riguarda la causa di rescissione per scarso rendimento del richiedente, la Camera ha proceduto ad analizzare la Q articolo II del diritto del lavoro nazionale "motivi particolari per la cessazione e la cessazione dei rapporti di lavoro: la perdita di funzione" e venne a la conclusione che la situazione di questo articolo si riferisce alla grave perdita di abilità fisiche, quali la perdita di un arto o la perdita delle facoltà mentali come un disturbo mentale. Tenendo questo in mente, la Camera ha detto che, ovviamente, l'attore non ha subito alcuna perdita o capacità fisiche o psichiche, e hanno quindi dichiarato l'articolo in questione non si applica a questo caso. 17. Poi, la Casa rivolto la sua attenzione alla clausola 13, comma 2 del contratto di lavoro, il quale prevede che "causa speciale per la terminazione: La perdita o diminuire l'autorità apparente del giocatore per la pratica del calcio" in connessione con la 12. Nessuna condizione generale del contratto, che recita "Il rapporto di lavoro può essere rescisso per aver commesso qualsiasi della generale mancanza di stabilita diritto del lavoro nazionale nel rispettivo capitolo e dalla cessazione speciale viene iscritto nel Q articolo della legge costituito da (i) l'indisciplina ripetuti fallimenti o di comportamento e (ii) perdita della funzione. Ai fini delle disposizioni della sezione II di cui sopra si intende per perdita di potenza ridotta capacità fisica o mentale, atletica Player per riprodurre il normale prestazione di questi servizi stimato in base alla loro categoria all'interno dell'ambiente sportivo e relazione ai salari guadagnati, a condizione che la diminuzione della capacità e quindi la loro performance non è dovuta al lavoro pregiudizio subito durante il periodo del loro rapporto con il club. "18. Dopo ampie discussioni, la Camera all'unanimità, è giunta alla conclusione che l'interpretazione fatta dal club di Q dell'articolo II della suddetta legge espressamente sancito clausole 13 e 12. ° (condizione), crea uno squilibrio tra i diritti e obblighi del ricorrente e del convenuto. Di conseguenza, i regolamenti di cui sono da classificare come non ammissibili, è pari a zero. Inoltre, la Camera ha osservato che lo scarso rendimento di un giocatore non di per sé un buon motivo di licenziamento, soprattutto come base per questo sono puramente soggettive e si basano esclusivamente sulla visione di una delle parti. 19. Inoltre, la Casa ha esaminato le argomentazioni del convenuto sulla performance dell'attore e ha scoperto che non conteneva alcun riferimento alla mancanza di giocatori precisi e specifici. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che la convenuta non ha raggiunto la FIFA qualsiasi prova che dimostri di aver intimato lettore appercepito o addirittura penalizzato. La Camera ha ritenuto che l'espulsione del ricorrente di una parte non è un motivo valido per rescindere unilateralmente un contratto di lavoro, tanto meno senza preavviso. Pertanto, la Camera ha concluso che le accuse fatte a tale proposito dal convenuto non poteva essere considerato. 20. Considerato tutto quanto sopra, e in particolare le clausole contrattuali contenuti inammissibili 13 e 12 punto 2. ° (condizione) in base al quale il club ha proceduto a rescindere il contratto, il Camera di Risoluzione delle Controversie ritenuto che l'imputato risolto unilateralmente il rapporto contrattuale con il denunciante, senza giustificazione. 21. Su un altro punto, che è la causa di risoluzione per mancata osservanza delle istruzioni della professione medica da parte della ricorrente, la Camera di Risoluzione delle Controversie proceduto ad analizzare le disposizioni seguenti, in cui il convenuto fonda la sua rescissione unilaterale: L'articolo QI del diritto del lavoro nazionale "motivi particolari per la cessazione e la cessazione dei rapporti di lavoro: La colpa grave o di ripetuti fallimenti di disciplina" P e l'articolo di tale legge "sono motivo di cessazione del rapporto lavoro, senza responsabilità nei confronti del datore di lavoro ", sezione XI" Disobbedire il lavoratore al datore di lavoro oi suoi rappresentanti, senza motivo, a condizione che tale contratto di lavoro ", sezione XII" il lavoratore rifiuta di adottare misure di prevenzione o di seguire le procedure per evitare incidenti o malattie ", e la sezione XV" La analoghe a quelle nelle sezioni precedenti, conseguenze altrettanto gravi come il lavoro è interessato. " Inoltre, l'articolo 17 del Regolamento dei convenuti "I giocatori devono corrispondere ai seguenti disposizioni" comma f k "I giocatori durante il periodo di recupero o trattamento deve seguire rigorosamente le istruzioni e il trattamento." Letterale "in Se un giocatore non riesce a conformarsi alle disposizioni di cui ai punti a, b, c, d, e, f, g, h, i, del presente articolo, essere considerato come una colpa e sarà soggetto ad una sanzione prevista dalla direttiva e in situazioni estreme, sarà motivo di cessazione dell'attività lavorativa sport "Ed infine la clausola 13 del contratto in cui si afferma:." E 'motivo speciale per la terminazione: "Sezione 1" La colpa grave o di ripetuti fallimenti di disciplina "e il punto 3 "fallo le regole di lavoro del Club, di comune accordo." 22. A questo proposito, la Camera all'unanimità, è giunta alla conclusione che una condizione necessaria per il contenuto degli articoli precedentemente citati non provano gli abusi, il pre-avvertire il giocatore delle conseguenze della sua presunta cattiva condotta potrebbe portare e comunicare per iscritto la decisione . In caso contrario, privare il giocatore secondo la Camera del suo diritto di difesa e / o ricorso contro la decisione, che contrastino con i principi giuridici di base. A questo proposito, la sezione di cui all'articolo XV frazione P in fine del diritto del lavoro nazionale, che afferma: "La mancanza di preavviso al lavoratore o dal Consiglio, di per sé sufficiente per concludere che il licenziamento era ingiustificato", che conferma quanto sopra. 23. Dopo un esame approfondito di tutti i documenti in suo possesso, i membri della Camera ha dichiarato che l'imputato non aveva fornito prove conclusive per suffragare le loro affermazioni, come c'era nel record di ogni elemento atto a dimostrare l'avvio del procedimento nei confronti richiedente per la condotta disordinata o notifica al richiedente segnalazioni o sanzioni per motivi disciplinari, ma solo cinque si accorge che i medici convenuti presumibilmente inviate alla ricorrente durante il periodo 30 marzo-5 aprile 2005, che non hanno record di ricevimento da parte della ricorrente e che, di conseguenza, non potrebbe essere presa in considerazione come prova inconfutabile. 24. In assenza di un procedimento disciplinare nei confronti del ricorrente, la Camera ha ritenuto che le affermazioni della convenuta non aveva elementi probatori e, quindi, concluso che la convenuta aveva risolto unilateralmente il rapporto contrattuale con il denunciante senza giustificazione anche Come in questo proposito. 25. Per queste ragioni, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso all'unanimità che l'attore ha diritto al risarcimento per rottura ingiustificata del contratto di lavoro. 26. Per quanto riguarda l'importo del risarcimento, la Casa unanimemente considerato che l'importo reclamo equivalente a tre mensilità di 55.000 concordato al punto 9 del contratto, vale a dire la somma totale di 165.000 corrisponde alla legge messicana (cfr 48, diritto del lavoro nazionale: "Il lavoratore può chiedere al Consiglio di conciliazione e di arbitrato, a sua discrezione, essere reintegrato sul lavoro svolto o per essere compensato con l'ammontare dello stipendio di tre mesi.") e appropriato in questo caso. 27. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha accolto la domanda del ricorrente e ha deciso che il convenuto è tenuto a pagare la quantità totale di 165.000. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Accettare la denuncia. 2. Richiedi la convenuta a risarcire all'attore la somma di 165.000 entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Informare il club che, se non rispettare il termine stabilito nel paragrafo precedente, l'ammontare di 165,000 applicano interessi di mora del 5% annuo. Inoltre, l'amministrazione FIFA è autorizzato a trasferire il caso al Comitato Disciplinare della FIFA. 4. Il giocatore si impegna a comunicare il numero di conto del club da pagare l'importo dovuto, e ne informa la Camera di Risoluzione delle controversie sui pagamenti effettuati dal club. 5. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 60, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in inglese) Il ricorso deve essere presentato entro 10 giorni dopo notifica della decisione, ai sensi del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia allegato. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine per il ricorso a presentare la loro dichiarazione scritta con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda la propria azione (cfr. punto 4 delle direttive .) Per contattare il CAS deve essere indirizzata a: Avenue de Beaumont febbraio 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Norme procedurali CAS) ______________________________ F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2005-2006) - los conflictos laborales – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zurich, Suiza, el 2 de noviembre de 2005, e integrada por: Slim Aloulou (Túnez), Presidente Jean-Marie Philips (Bélgica), miembro Ivan Gazidis (USA), miembro Mick McGuire (Inglaterra), miembro Philippe Piat (Francia), miembro conoció de la controversia planteada por el Sr. M, representado por C, en adelante, “el Demandante” contra el Club E en adelante, “el Demandado” en relación con la ruptura del contrato laboral que los vinculaba I. Hechos 1. El 10 de enero de 2005, el jugador M, demandante, y el club E, demandado, suscribieron un contrato laboral válido por las temporadas “Clausura 2005” y “Apertura 2005”. 2. Según el mencionado contrato laboral las partes acordaron un salario mensual en la cantidad de 55,000, así como un bono en la cantidad de 20,000 por cada vez que el jugador anote 5 goles en cada uno de los torneos. Además, el contrato estipula que el demandado debía poner a disposición del demandante durante el periodo de su estadía un auto y un apartamento. 3. La cláusula 13 del mencionado contrato estipula lo siguiente: “Rescisión: Es causa especial de rescisión: La indisciplina grave o las faltas repetidas de indisciplina. La perdida o disminución ostensible de facultades del jugador para la practica del Fútbol. Faltas al reglamento de trabajo del Club, por mutuo acuerdo.” 4. Asimismo, la cláusula 16 de las condiciones generales del contrato arriba mencionado reza así: “Arbitraje: En términos de lo establecido por la sección XIII del Estatuto de la FIFA las partes se obligan a someter la interpretación y cumplimiento del presente Contrato a la jurisdicción y competencia de la Federación X (a través del órgano conciliador y arbitral que esta considere pertinente en términos de su normatividad), a efectos de que la misma actúe e intervenga como un arbitro en amigable composición…” 5. Desde la celebración del contrato laboral el demandante participó en cuatro partidos hasta que a finales del mes de febrero de 2005 sufrió una lesión en la pierna izquierda. 6. El 16 de abril de 2005, el demandado remitió al demandante una carta por medio de la cual terminaba la relación contractual por las siguientes razones: A)La perdida o disminución ostensible de sus facultades de jugador para la practica del fútbol profesional. B) No someterse a las terapias ordenadas por el cuerpo medico del Club, y faltar injustificadamente a su tratamiento, para su total restablecimiento lo cual le causa perjuicios a ambas partes. C) Las faltas repetidas de indisciplina, al incumplir con el Reglamento Interno Temporada 2004/2005, de E,, el cual es de su conocimiento en términos de punto 10 del Contrato Deportivo de Trabajo, celebrado entre las partes. 7. El demandante expresó su disconformidad con la rescisión agregando de puño y letra la frase “No acepto” en el escrito presentado por el demandado sin firmar. A fin de encontrar una solución a la situación el demandante solicitó la asistencia de la Asociación de Futbolistas Agremiados de X, sin obtener ninguna respuesta por parte de esta última. 8. El demandado por su parte solicitó el día 22 de abril de 2005 la intervención de la Comisión R a fin de que la misma declare por terminada la relación contractual. 9. El procedimiento ante la Comisión R se desarrolló de la siguiente manera: - El 2 de mayo de 2005 se celebró una audiencia ante la Comisión R a la cual únicamente el representante del demandado asistió, mientras el demandante no estuvo presente. La Comisión R concluyó que la ausencia del demandante se debía a su disconformidad con el arreglo conciliatorio y en consecuencia fijó una nueva audiencia para el 5 de mayo de 2005 a fin de que las partes presenten sus respectivas posiciones y evidencias. - En la audiencia del 5 de mayo de 2005 la Comisión R por un lado tomó por ofrecidas y aceptadas las pruebas presentadas por el demandado fijando una nueva audiencia para el 11 de mayo de 2005 con el objeto que se produzcan las pruebas confesionales y testimoniales ofrecidas por el demandado y, por otro lado, tuvo por citado de oficio al demandante. - En la audiencia del 11 de mayo de 2005 la Comisión R rechazó la prueba testimonial solicitada por el demandado porque no compareció a la audiencia ni presentó los testigos ofrecidos. Asimismo, la Comisión R manifestó que se admiten las pruebas documentales, las cuales tienen por agregadas y cumplidas. A continuación, la Comisión R expresó su intención de analizar los documentos y de citar a las partes para darles a conocer la resolución en este asunto. 10. El 10 de mayo de 2005, el demandante solicitó la intervención de la FIFA, informando que el demandado rescindió el contrato laboral unilateralmente y sin justa causa. En consecuencia, el demandante reclama la cantidad de tres salarios mensuales en concepto de indemnización. 11. Particularmente, el demandante afirma que no ha sido atendido debidamente por el demandado después de sufrir una lesión en la pierna izquierda. Además, el demandante informa que el demandado le impidió jugar negándole la ropa de entrenamiento, así como que le había dejado de pagar su salario a partir del mes de abril de 2005. 12. El demandante asegura que las razones del demandado de la rescisión son nulas e infundadas, y por lo tanto el demandado efectuó la rescisión unilateralmente sin justa causa legal o deportiva. El demandante manifiesta que nunca perdió sus facultades de jugador ni ha incurrido jamás en faltas disciplinarias. Además, el demandante explica que el demandado nunca le había proporcionado el reglamento interno del club en el cual basa el demandado la terminación del contrato. 13. El 10 de junio de 2005, la Federación X de Fútbol (en adelante: FX) informa a la FIFA que no logró localizar al demandante. Además, la FX considera que la Comisión R es el órgano decisorio y competente en el presente caso. 14. A continuación, el demandado envió su posición a la FIFA y manifestó que rescindió el contrato con justa causa por los siguientes factores: el demandado reprocha al demandante la perdida o disminución ostensible de sus facultades de jugador debido a su bajo rendimiento. Además, el demandado alega que el demandante no se presentó a sus terapias físicas a pesar de haberle avisado en varias ocasiones oralmente y por escrito. A este respecto, el demandado envió a la FIFA cinco avisos médicos que supuestamente dirigió al demandante durante el periodo del 30 de marzo hasta 5 de abril de 2005. Asimismo, el demandado menciona como razón para terminar el presente contrato que el demandante entrenó estando herido y sabiendo que eso le podría afectar en su recuperación o hasta empeorar su lesión. El demandado explica que el demandante no cumplió con la terapia ordenada, y mostró una pésima conducta, así como que cometió repetidas faltas de indisciplina. Por último, el demandado alega que el demandante se presentó en los entrenamientos a perturbar y sacar de ritmo a los demás jugadores. 15. El demandante rechaza vehementemente las alegaciones del demandado y de la FX por las siguientes razones: - El demandante asegura que se enteró del proceso ante la Comisión R por primera vez a través de la FIFA mediante del escrito de fecha 5 de julio de 2005, - insiste en que el demandado, la Comisión R así como la FX conocían perfectamente donde podían notificarlo, ya que el demandado recibió documentación de parte del jugador donde figuraba expresamente la dirección de su representante legal y - explica que la FX conocía su dirección mediante la recepción del copia del reclamo del demandante incluyendo copia de toda la documentación donde también figuraba la dirección del representante legal del jugador. 16. Adicionalmente, el demandante manifiesta que la posición del club es sumamente contradictoria, ya que por un lado el demandado declara la relación laboral por terminada (cf. escrito del 15 de abril de 2005 dirigido al jugador), mientras que, por otro lado, acusa al jugador de no asistir sin justa causa a los entrenamientos y a los partidos (cf. escrito del 22 de mayo de 2005 dirigido a la FX). 17. Asimismo, el demandante alega que en el procedimiento ante la Comisión R se cometieron varias violaciones de reglas procesales, como el derecho a ser oído y las garantías de trato igualitario a las partes, del debido proceso y de imparcialidad. En particular, el demandante recalca que no tenía posibilidad alguna de defenderse ante dicha Comisión R. Por último, el demandante afirma que el demandado no cumplió con sus obligaciones contractuales porque no le pagó salario alguno desde abril de 2005 y porque no le proporcionó ni el auto, ni el apartamento, todas cuestiones contractualmente acordadas. 18. Contactado por la administración de la FIFA, la FX envió a la FIFA el reglamento de la Comisión R. De particular interés para el caso presente son los siguientes artículos (sinopsis): • art. 1 par. 2: La Comisión R es el órgano encargado para conocer, atender y resolver las reclamaciones que se susciten, entre jugadores y clubes, clubes entre sí y en general entre afiliados a la Federación. • art. 2: La Comisión R se integra por: Un presidente. Un secretario. Un representante de los clubes, designado por el Consejo Nacional a propuesta de los clubes. Un representante de los jugadores, designado por el Consejo Nacional a propuesta de los jugadores. El presidente y el secretario de la Comisión R serán designados por el Consejo Nacional. • art. 7: En base a lo dispuesto por el Estatuto de la Federación, art. 91, sus afiliados tienen la obligación de someter las diferencias que surjan, a la Comisión R, y sus resoluciones serán obligatorias en la forma y términos previstos en la misma. El procedimiento ante la Comisión R está dividido en dos fases: 1) Conciliación 2) Controversia. • art. 8 par. 1: Tanto en la etapa de Conciliación como en la de Controversia en su caso, la celebración de las audiencias tendrán validez si las partes han sido debidamente citadas y se celebrarán con la presencia del Presidente, Secretario y los representantes que estuvieran presentes. • art. 9 par. 2: A la primera audiencia deberá asistir personalmente el jugador y en el caso de un club su representante legal, debidamente acreditado ante la Federación. En caso de no ser posible una Conciliación, se iniciará la fase de Controversia donde las partes deberán presentar sus posiciones y sus evidencias. • art. 14: Las resoluciones que dicte la Comisión R serán inapelables. • art. 16: En el caso de controversias que surjan entre clubes y/o jugadores afiliados a la Federación con clubes y/o jugadores de otra Asociación nacional, se resolverá por los órganos de arbitraje que contempla FIFA, en base al Reglamento sobre el Estatuto y las Transferencias de Jugadores de ése organismo. 19. En relación con los artículos arriba citados, el demandante específicamente destaca que - la Comisión R está constituida únicamente por empleados de la FX y, en consecuencia, ninguna de estas personas actuarían imparcialmente, es decir, que no dictarían fallos en contra de los clubes afiliados a la FX. A este respecto, el demandante afirma que ciertas personas son jueces y parte a la vez en el mismo procedimiento. - al no haber sido citado debidamente la Comisión R violó el art. 8.1. del Reglamento de la Comisión R (cf. arriba citado). - el hecho que las decisiones de la Comisión R sean inapelables (cf. art. 14 del Reglamento de la Comisión R) va en contra de todo sistema jurídico. 20. El 27 de julio de 2005, la FX presentó a la FIFA una copia de la decisión dictada por la Comisión R el 26 de julio de 2005 a través de la cual el mencionado órgano decisorio declaró el presente contrato laboral por terminado sin responsabilidad alguna para el demandado. 21. En su segunda posición el demandado reitera que la terminación del contrato fue con justa causa. Asimismo, el club afirma que la presente disputa había sido entablada ante el único órgano competente (Comisión R), el cual tomó una decisión definitiva e inapelable el 26 de julio de 2005 declarando el contrato laboral por terminado. 22. La FX rechaza vehementemente los comentarios presentados por el demandante acerca de la función y la constitución de la Comisión R manifestando que: - en el momento de la designación de los miembros de la Comisión R, estos últimos deben declarar respecto a los Reglamentos de la FX, - los miembros de la Comisión R no dependen económicamente de los afiliados (clubes y jugadores), sino de la FX. - Para corroborar sus explicaciones, la FX presentó a la FIFA copia de una lista de las controversias o disputas que conoció la Comisión R en reuniones durante el año 2004 a fin de demostrar que la mayoría de los asuntos se resolvieron a favor de los jugadores. 23. El demandante insiste en que la Comisión R no es un órgano decisorio aceptable porque el presidente, el secretario y el representante de los clubes son personas preparadas y que han cursado carreras universitarias, mientras que el representante de los jugadores es una persona poco preparada. En relación con las estadísticas presentadas por la FX, el demandante alega que carecen de la total transparencia y certidumbre. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. Los miembros de la Cámara de Resolución de Disputas fueron convocados por el presidente a tomar una decisión en el presente caso de conformidad con el artículo 1.6. de las Reglas de FIFA sobre la Práctica y el Procedimiento de la Cámara de Resolución de Disputas. 2. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas expresó que debía establecer si era competente para resolver sobre el asunto, dado que el demandado había mostrado su disconformidad con la decisión de someter el litigio a las instancias competentes de la FIFA porque ya había iniciado trámites ante la Comisión R y porque dicha Comisión era el único órgano decisorio competente en el presente caso. 3. En este sentido, la Cámara señaló que examinando el argumento de litispendencia invocado por el club debe analizar en primer lugar si las partes acordaron la posibilidad de acudir a otro tribunal de arbitraje deportivo nacional y en caso afirmativo, si ese tribunal de arbitraje cumple con las condiciones necesarias estipuladas en art. 42 b (i) del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores de la FIFA (edición septiembre 2001; en adelante: el Reglamento). 4. La Cámara dirigió su atención a la cláusula 16 de las condiciones generales del contrato laboral, en la cual las partes estipularon que “se obligan a someter la interpretación y cumplimiento del presente contrato a la jurisdicción y competencia de la FX (a través del órgano conciliador y arbitral que esta considere pertinente en términos de su normatividad), a efectos de que la misma actúe e intervenga como un arbitro en amigable composición…” y analizando dicha cláusula debidamente llegó a la conclusión de que las partes convinieron en la citada cláusula por escrito la posibilidad de acudir a un tribunal de arbitraje deportivo en X. 5. A continuación, los miembros de la Cámara pasaron a examinar si el tribunal de arbitraje de M., es decir, la Comisión R cumple con las condiciones estipuladas en el articulo 42 b (i) del Reglamento. De acuerdo con dicho articulo el tribunal de arbitraje deportivo nacional deberá estar constituido paritariamente por representantes elegidos por los jugadores y los clubes, así como por un presidente independiente. 6. A este respecto, la Cámara recalcó que el demandado no presentó evidencias suficientes que comprobarían la constitución paritaria de la Comisión R o la función independiente del presidente de la misma. Asimismo, la Cámara llegó tras amplias deliberaciones unánimemente a la conclusión de que el Reglamento de la Comisión R tampoco hace expresa referencia a ninguna de las dos objeciones antes destacadas. Refiriendo al art. 2 del dicho Reglamento, la Cámara consideró que la Comisión R no se constituye de manera paritaria, porque los representantes de los clubes y de los jugadores son designados por un órgano no definido (“Consejo Nacional”) y carecen de la garantía de representación paritaria. Además, la Cámara observó que en el art. 16 del mismo Reglamento, el cual establece que “en el caso de controversias que surjan entre clubes…afiliados a la Federación con … jugadores de otra Asociación Nacional, se resolverá por los órganos de arbitraje que contempla FIFA, en base al Reglamento sobre el Estatuto y las Transferencias de Jugadores de ése organismo.”, la FX delega la competencia para solucionar conflictos internacionales a la FIFA. 7. Habida cuenta de todo lo que precede, la Cámara de Resolución de Disputas concluyó que la Comisión R no cumple con las condiciones establecidas en art. 42 b (i) del Reglamento y en consecuencia rechazó la admisión de la Comisión R como órgano competente y decisorio en el presente caso. Asimismo, la Cámara declaró nula la excepción de litispendencia invocada por el demandado. 8. A continuación, la Cámara de Resolución de Disputas procedió a establecer su propia competencia para decidir sobre la presente disputa. 9. A este respecto, la Cámara tomó nota que el presente caso ha sido sometido ante la FIFA antes del 1 de julio de 2005. Por lo tanto, y de acuerdo con el art. 26 par. 1 del Reglamento revisado de la FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005), el Reglamento aplicable será el correspondiente a la edición Septiembre 2001. 10. A continuación, la Cámara de Resolución de Disputas manifestó que el presente asunto concierne una disputa entre un jugador y un club en relación con el cumplimiento de una obligación financiera derivada de un contrato laboral. 11. De conformidad con art. 42 del Reglamento, a la Cámara de Resolución de Disputas le compete decidir sobre litigios surgidos en el ámbito internacional y referidos a disputas contractuales entre jugadores y clubes resultadas de un empleo. En consecuencia, le compete decidir a la Cámara sobre disputas derivadas del incumplimiento de un contrato de trabajo. 12. Teniendo en cuenta todo cuanto antecede, la Cámara de Resolución de Disputas concluyó que es competente para decidir sobre el presente asunto. 13. A continuación, la Cámara procedió a examinar el litigio en cuanto al fondo, manifestando que, de acuerdo con el mencionado artículo 42 del Reglamento, le incumbía determinar si una de las partes había rescindido unilateralmente el contrato de trabajo sin causa justificada y, dado el caso, decidir la cantidad que deberá pagar en concepto de indemnización. 14. La Cámara tomó nota que el demandante y el demandado celebraron un contrato laboral el 10 de enero de 2005 válido por las temporadas “Clausura 2005” y “Apertura 2005”. 15. La Cámara revisó todos los documentos que figuran en el expediente y observó que las posiciones del demandante eran antagónicas, por cuanto, por una parte, el demandante afirma que fue despedido injustamente por bajo rendimiento o por no cumplir las instrucciones del cuerpo médico y, por otra, el demandado sostiene que rescindió la relación laboral sobre la base de las cláusulas contractuales 11 y 13 y de las 4.°, 8.° y 12.° condiciones generales del contrato de trabajo, así como sobre la base del articulo 17, literal k en conexión con literal f del Reglamento Interno del demandado y por último sobre la base del articulo P, fracciones XI, XII y XV y articulo Q de la ley nacional del trabajo. 16. Con relación a la causa de rescisión por bajo rendimiento del demandante, la Cámara procedió a analizar el articulo Q II de la ley nacional del trabajo “Son causas especiales de rescisión y terminación de las relaciones de trabajo: La pérdida de facultades” y llegó a la conclusión que la situación del articulo se refiere a la perdida de graves facultades físicas como por ejemplo la pérdida de un miembro del cuerpo o a la pérdida de facultades psíquicas como por ejemplo una perturbación mental. Teniendo lo anterior en cuenta, la Cámara expresó que obviamente el demandante no sufrió ni una pérdida física, ni psíquica de sus facultades, y en consecuencia declaró no aplicable el citado articulo al presente caso. 17. A continuación, la Cámara dirigió su atención a la cláusula 13, punto 2 del contrato laboral, que estipula que “Es causa especial de rescisión: La pérdida o disminución ostensible de facultades del jugador para la practica del Fútbol” en conexión con la 12.° condición general del contrato laboral, que reza así “La relación de trabajo puede rescindirse por cometer cualquiera de la faltas de carácter general que establece la ley nacional del trabajo, en el capitulo respectivo así como por las especiales de rescisión que se consignan en el Articulo Q de dicha ley consistentes en (I) la indisciplina o faltas repetidas de indisciplina y (II) la perdida de facultades. Para los efectos a lo dispuesto en la fracción II anterior se entiende por perdida de facultades la disminución de la capacidad física-atlética o psíquica del Jugador para desempeñar la prestación normal de sus servicios estimados estos de acuerdo con su categoría dentro del medio deportivo y en relación con el salario que devengue siempre que dicha disminución de su capacidad y consecuentemente de su rendimiento no sea atribuible a riesgos del trabajo sufridos durante la vigencia de su relación con el club.” 18. Tras amplias deliberaciones, la Cámara llegó unánimemente a la conclusión de que la interpretación realizada por el club del articulo Q II de la ley arriba mencionada plasmada expresamente en las cláusulas 13 y 12.° (condición general), crea un desequilibrio entre los derechos y las obligaciones del demandante y del demandado. Por consecuencia, las disposiciones nombradas han de ser calificadas como no admisibles, es decir nulas. Mas aún, la Cámara puntualizó que el bajo rendimiento de un jugador no constituye en sí un motivo justificado de despido, máxime cuando los criterios para determinarlo son puramente subjetivos y dependen exclusivamente del juicio de una sola parte. 19. Además, la Cámara consideró las alegaciones del demandado sobre el rendimiento del demandante y constató que no contenían referencia alguna a una precisa y concreta falta del jugador. Además, la Cámara reconoció que el demandado no hizo llegar a la FIFA ningún tipo de evidencia estableciendo que hubiese intimado apercibido o incluso sancionado al jugador. Asimismo, la Cámara consideró que la expulsión del demandante de un solo partido no constituye una razón válida para rescindir unilateralmente un contrato de trabajo, mucho menos sin previo aviso. Por consiguiente, la Cámara concluyó que las alegaciones relevantes presentadas por el demandado no podían ser consideradas. 20. Teniendo en cuenta todo lo que antecede, y en particular el contenido inadmisible de las cláusulas contractuales 13 punto 2 y 12.° (condición general) en base a la cual el club procedió a dar por terminado el contrato, la Cámara de Resolución de Disputas juzgó que el demandado rescindió unilateralmente su relación contractual con el demandante sin causa justificada. 21. Pasando a otro punto, es decir a la causa de rescisión por no cumplir las instrucciones del cuerpo médico por parte del demandante, la Cámara de Resolución de Disputas procedió a analizar los siguientes disposiciones, en las cuales el demandado basa su rescisión unilateral: El articulo Q I de la ley nacional del trabajo “Son causas especiales de rescisión y terminación de las relaciones de trabajo: La indisciplina grave o las faltas repetidas de indisciplina”, así como el articulo P de la ley mencionada “Son causas de rescisión de la relación de trabajo, sin responsabilidad para el patrón”, fracción XI “Desobedecer el trabajador al patrón o a sus representantes, sin causa justificada, siempre que se trate del trabajo contratado”, fracción XII “Negarse el trabajador a adoptar las medidas preventivas o a seguir los procedimientos indicados para evitar accidentes o enfermedades” y fracción XV “Las análogas a las establecidas en las fracciones anteriores, de igual manera graves y de consecuencias semejantes en lo que al trabajo se refiere”. Asimismo, el articulo 17 del Reglamento Interno del demandado “Los jugadores se ajustarán siempre a las siguientes disposiciones”, literal f “Los jugadores durante el periodo de recuperación o tratamiento deberán de seguir estrictamente las instrucciones y tratamientos médicos.” y literal k “en caso de que algún jugador incumpla con lo estipulado en los incisos a, b, c, d, e, f, g, h, i, del presente articulo, se considerará como una indisciplina y se hará acreedor a una multa estipulada por la Directiva y en situaciones extremas será motivo de rescisión del contrato de trabajo deportivo.” Y por último la cláusula 13 del contrato laboral que estipula: “Es causa especial de rescisión:” punto 1 “La indisciplina grave o las faltas repetidas de indisciplina” y punto 3 “Faltas al reglamento de trabajo del Club, por mutuo acuerdo”. 22. A este respecto, la Cámara llegó unánimemente a la conclusión que es condición necesaria para que el contenido de los artículos previamente citados no resultara abusivo, la de advertir al jugador previamente de las consecuencias que su supuesta conducta irregular podría originar y notificarle por escrito dicha decisión. Lo contrario privaría según la Cámara al jugador de su derecho a defenderse y/o a recurrir la decisión, lo cual contraviene los principios jurídicos elementales. En este sentido, la Cámara refirió al articulo P fracción XV en fine de la ley nacional del trabajo, según el cual “La falta de aviso al trabajador o a la Junta, por sí sola bastará para considerar que el despido fue injustificado”, lo que confirma lo antedicho. 23. Tras un examen minucioso de todos los documentos en su poder, los miembros de la Cámara manifestaron que el demandado no había proporcionado pruebas contundentes que corroboraran sus afirmaciones, ya que no existía en el expediente elemento alguno que demostrara la apertura de un procedimiento en contra del demandante por su conducta indisciplinada ni notificación al demandante de advertencias o sanciones por motivos disciplinarios, sino únicamente cinco avisos médicos que el demandado supuestamente dirigió al demandante durante el periodo del 30 de marzo hasta el 5 de abril de 2005, los cuales carecen de constancias de la recepción por parte del demandante y que, en consecuencia, no podían ser tomados en consideración como pruebas contundentes. 24. Ante la ausencia de procedimiento disciplinario incoado en contra del demandante, la Cámara juzgó que las alegaciones del demandado carecían de fundamento probatorio y, consecuentemente, llegó a la conclusión de que el demandado había rescindido unilateralmente su relación contractual con el demandante sin causa justificada también en cuanto a este respecto. 25. Por todo lo expuesto, la Cámara de Resolución de Disputas decidió unánimemente que el demandante tiene derecho a una indemnización por la ruptura injustificada del contrato de trabajo. 26. Con respecto a la cantidad de indemnización, la Cámara consideró unánimemente que la cantidad reclamada equivalente a tres meses de salario de 55,000 pactado en la cláusula 9 del contrato laboral, es decir la suma total de 165,000 corresponde a la legislación mexicana (cf. 48 de la ley nacional del trabajo: “El trabajador podrá solicitar ante la Junta de Conciliación y Arbitraje, a su elección, que se le reinstale en el trabajo que desempeñaba, o que se le indemnice con el importe de tres meses de salario.”) y resulta adecuada en el presente caso. 27. Por consecuencia, la Cámara de Resolución de Disputas sostuvo la reclamación del demandante y decidió que el demandado le ha de pagar la cantidad total de 165,000. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. Aceptar la reclamación del demandante. 2. Requerir al demandado que abone al demandante la suma de 165,000 en un plazo de 30 días a contar desde la notificación de la presente decisión. 3. Advertir al club que, en caso de no respetar el plazo establecido en el punto anterior, a la cantidad de 165,000 se aplicarán intereses moratorios del 5% per annum. Además, la administración de la FIFA estará autorizada para trasladar el caso a la Comisión Disciplinaria de la FIFA. 4. El jugador se compromete a comunicar al club el numero de cuenta en la que deberá abonarse la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos efectuados por el club. 5. De acuerdo con lo previsto por el artículo 60, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal de Arbitraje Deportivo (CAS, en sus siglas en inglés) El recurso deberá interponerse en un plazo de 10 días tras la notificación de la decisión, en conformidad con el punto nº 2 de las normas procesales publicadas por el CAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales a partir del vencimiento del plazo para recurrir a fin de presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso (véase el punto nº 4 de las normas procesales adjuntas). Para ponerse en contacto con el CAS deberán dirigirse a: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del CAS)
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