F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie nella seduta del 23 Marzo 2006, a Zurigo, in Svizzera, la seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro di una denuncia presentata da Player X, il seguente , l’attore e il Club Y, di seguito, l’interveniente Z contro il Club, di seguito, il convenuto contrattuale relativa ad una controversia sorta tra l’attore e convenuto.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie nella seduta del 23 Marzo 2006, a Zurigo, in Svizzera, la seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro di una denuncia presentata da Player X, il seguente , l'attore e il Club Y, di seguito, l'interveniente Z contro il Club, di seguito, il convenuto contrattuale relativa ad una controversia sorta tra l'attore e convenuto. I. Infatti 1. 12 luglio 2003, Player X, ricorrente, e il Club Z, convenuta ha firmato un contratto di lavoro. Questo contratto di lavoro entrato in vigore a partire dalla data della firma e fornisce una validità fino al 11 luglio 2007. 2. 18 Ottobre 2003, convenuto e una A Club hanno firmato un trasferimento come quella di un prestito ricorrente, Club Z Club A. Il contratto prevedeva il trasferimento del giocatore pronto per la stagione 2003/2004. 3. 29 ottobre 2004, convenuto e un club di B hanno firmato un accordo di trasferimento come un prestito a quella persona di andare a Club B fino alla fine della stagione 2004/2005. 4. 17 GENNAIO 2005, convenuto e un club di C, e secondo il convenuto con il consenso del Club B, hanno firmato un trasferimento in prestito a quella persona per andare da questo club e per le stagioni 2004 / 2005 e 2005/2006, e quindi per 18 mesi. 5. Il 25 ottobre 2005, la ricorrente e la C Club hanno risolto di comune accordo il contratto di lavoro che li legava e che hanno dato luogo all'accordo trasferimento di cui al paragrafo precedente. 6. 14 Dicembre 2005, l'imputato e il Club di B hanno firmato un accordo di trasferimento come un prestito in modo che il giocatore X va a Club B e per un periodo di sei mesi, fino alla fine della stagione 2005 / 2006. 7. Il 1 ° gennaio 2006, l'attore ha firmato un contratto di lavoro con la Y Club, interveniente. Questo contratto di lavoro entrato in vigore a partire dalla data della firma e fornisce una validità fino al termine della stagione 2005/2006. 8. Il 9 febbraio 2006, il Giudice unico del Comitato per lo Status dei Calciatori, nell'ambito della procedura per la registrazione provvisoria del richiedente rifiutato la richiesta della Federazione dei Club Y in favore di questo club, l'interveniente, per procedere con la registrazione provvisoria del richiedente e in seguito al rifiuto del convenuto motivato sostenendo che un contratto di lavoro era ancora valido tra essa e la ricorrente. 9. Il 24 febbraio 2006 e dopo la fine della procedura per la registrazione provvisoria del giocatore, il richiedente ha presentato una richiesta formale ai sensi della presente procedura contrattuale. 10. Nella denuncia, l'attore ammette di aver firmato un contratto di lavoro 12 luglio 2003 con l'imputato. Ammette anche che il presente contratto prevede valido fino al 11 luglio 2007. 11. Il ricorrente sostiene che, ai sensi del contratto di lavoro stipulato con la convenuta, quest'ultima era quello di pagare uno stipendio e mettere a disposizione una macchina, una residenza ufficiale, nonché di gestire tutte le misure amministrative da fare per le autorizzazioni soggiornare nel territorio del convenuto. 12. L'attore dice di aver effettivamente giocato due partite con l'imputato, dal momento che ha immediatamente e sistematicamente trasferiti come un prestito senza prima accertare il suo consenso. Riconosce i vari prestiti. La ricorrente afferma che l'ultimo prestito, che ha partecipato con il Club e la C. 13. Il ricorrente afferma che il 25 ottobre 2005, il contratto di lavoro firmato con il Club C è stata interrotta di comune accordo tra il richiedente e il club, in modo che le parole del giocatore che deve essere reintegrato nel club convenuta in data 26 ottobre 2005 e continuano a vedere gli obblighi contrattuali nell'ambito del contratto di lavoro firmato con il convenuto e oggetto del presente procedimento. 14. Nella sua denuncia, la ricorrente afferma che il 1 ° novembre 2005, non avendo notizie del convenuto, gli scrisse una mail, dare avviso alla parte convenuta di reintegrarlo al club. Il ricorrente afferma che questa lettera rimasta senza risposta da parte del convenuto. Il giocatore sostiene inoltre che dal 25 ottobre 2005, la convenuta ha preso la maggior parte del nuovo richiedente. 15. Pertanto nella sua argomentazione, il ricorrente afferma che il contratto di lavoro stipulato con la convenuta è stata applicata da quest'ultimo e dal 25 ottobre 2005. Infatti, la ricorrente sostiene che il contratto di lavoro prevede la fornitura di un lavoro per i salari, o nessun stipendio è stato pagato dal 25 ottobre 2005, d'altra parte egli menziona anche che la società convenuta non ha rilasciato un, alloggio e una macchina visto un'azienda come contratto di lavoro di questa primavera. 16. L'attore sostiene nella sua denuncia alla FIFA, pensava che il contratto di lavoro stipulato con la convenuta aveva fallito nella sua giusta causa sportiva e che pertanto si è impegnata a credere che l'interveniente era contrattualmente libero. 17. La ricorrente chiede che la Camera degli Stati risoluzione delle controversie che il contratto di lavoro firmato 12 Luglio 2003 con il convenuto è stato terminato su iniziativa del convenuto, che non ha adempiuto ai suoi obblighi contrattuali, del 25 ottobre 2005 evitando di rilasciare il visto, non avendo previsto né lavoro né i salari, gli stipendi o accessori. 18. 24 Febbraio 2006, Club Y ha presentato la sua posizione di interveniente. 19. In questa posizione, l'interveniente che la controversia tra l'attore e il convenuto è stato portato alla sua attenzione, mentre lui è stato rivelato agli organi della FIFA, perché secondo le sue conclusioni, la ricorrente ha segnalato da il club dicendo che era contrattualmente libero. Per il resto, l'interveniente sostiene che lei è d'accordo con la posizione della ricorrente. 20. L'interveniente sottolinea anche il danno subito dal ricorrente e di per sé, senza quantificare, vale a dire senza una domanda chiara e precisa alla Camera di Risoluzione delle Controversie. 21. 8 mar 2006, la convenuta ha trasmesso la sua posizione nell'ambito del presente procedimento. 22. In questa posizione, la convenuta afferma che con lettera del 9 dicembre 2005, ha chiesto l'associazione a cui appartiene il Club Z di riservare il diritto al ricorrente a seguito della risoluzione del contratto tra il richiedente e Club C . 23. Informazioni sulle retribuzioni corrisposte al richiedente e per il periodo a partire dal 25 ottobre 2005 e fino ad oggi, la convenuta sostiene che questi salari sono stati coperti nel periodo di contratto di cessione di un prestito stipulato con il Club per un B sei mesi, in modo da ottobre 2005 a giugno 2006. Così, la convenuta sostiene, tuttavia, che la ricorrente non ha ottemperato a tale cessione del contratto di un prestito e se ne andò nel paese senza informare il Club Y o Z o il Club Club B, rompendo così il contratto di lavoro in conflitto con il club firmato convenuto. 24. Sul permesso di soggiorno nel paese di Club Z, la convenuta afferma che la ricorrente era a favore di un permesso di soggiorno valido fino al 14 luglio 2006. 25. La convenuta sostiene che il Club C abbia risolto il contratto di lavoro con la ricorrente a causa del comportamento intollerabile di questi ultimi verso l'amministrazione del club e staff tecnico. Egli afferma che il contratto era stato firmato per due stagioni 2004/2005 e 2005/2006, quindi 24 mesi e il richiedente ha giocato appena 18 mesi. 26. Convenuta sostiene quindi che l'attore aveva violato il suo contratto di lavoro vincolare la Z Club, perché in violazione del contratto di lavoro è entrato in trattative con il Club di Y senza il preventivo consenso scritto del convenuto. Inoltre dice che l'attore ha rotto il contratto non conforme con gli ultimi accordi modulo di trasferimento Contratto di prestito con il Club di B e firmata nel dicembre 14, 2005. 27. La convenuta sostiene inoltre che il Club Y, interveniente, ha violato il regolamento FIFA in quanto ha concluso un contratto con il richiedente, senza il controllo dello stato contrattuale di quest'ultimo e senza verificare se il ricorrente è stato già registrato con un altro club. 28. 14 marzo 2005 e in virtù di una precisione richiesta dalla FIFA, il convenuto ha indicato che chiede il risarcimento finanziario di 300 mila USD al ricorrente per violazione del contratto di lavoro tra voi e l'imputato per violazione di contratto trasferimento del 14 dicembre 2005 stipulato tra l'imputato e un terzo. 29. Nella parte interveniente, la convenuta ha la somma di 150.000 dollari relativo al fatto che l'interveniente ha sostenuto il giocatore nella sua domanda di registrazione sapendo che un contratto esisteva tra attore e convenuto. Infine, la convenuta sostiene spese varie (traduzioni, le spese legali) derivanti da questo contenzioso. 30. Il 21 marzo 2005 senza essere stato richiesto dalla FIFA, l'interveniente ha comunicato alla conoscenza FIFA avere di un contratto tra l'attore ed il convenuto solo dopo aver letto la decisione di rifiuto del giudice unico di registrazione provvisoria del giocatore in questione. Inoltre, l'interveniente che il contratto tra il ricorrente e non è stato concesso in licenza e non paga lo stipendio al giocatore e quindi non sostenere la ricorrente. 31. Il 21 marzo 2005 senza essere stato richiesto dalla FIFA, il richiedente ha presentato una comunicazione in cui viene portato nessun elemento nuovo e in cui l'attore afferma che l'accordo di trasferimento come un prestito sottoscritto tra l'imputato e il Club B 14 dicembre 2005, era un accordo bipartisan in modo senza la firma del richiedente. II. Considerando della Casa di risoluzione delle controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare questo problema è stato dato. A questo proposito, la sezione di cui all'articolo 18, paragrafi 2 e 3 del regolamento di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di risoluzione delle controversie. Questa vertenza contrattuale è stata presentata alla FIFA il 24 febbraio 2006. Di conseguenza, e ai sensi del presente regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie è giunta alla conclusione che il regolamento di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005), modifica delle norme procedurali, è applicabile a questo caso. 2. In relazione alla competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie, all'articolo 3, paragrafo 1 del Regolamento di cui sopra prevede che la Casa verifica la propria competenza ai sensi delle sezioni 22 e 24 del vigente Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) (in prosieguo: il Regolamento FIFA). Ai sensi dell'articolo 24 paragrafo 1, del Regolamento FIFA, in relazione all'articolo 22 b dello stesso regolamento letteratura, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide le controversie relative al rapporto contrattuale tra un club e un giocatore, che hanno una dimensione internazionale. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che è l'organo di governo competente a pronunciarsi su questo caso tra un giocatore del club X alla Z così come un Club Y, di una disputa sul rapporto contrattuale tra le parti. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato quale edizione dello status e trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili per quanto riguarda il materiale. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, l'articolo 26, paragrafo 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, in secondo luogo sul fatto che il contratto lavoro in contestazione è stato firmato 12 luglio 2003 e la denuncia è stata depositata presso FIFA 24 febbraio 2006. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che i regolamenti attuali per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) è applicabile al caso di specie per quanto riguarda la sostanza. 5. Una continuazione della Camera di Risoluzione delle Controversie osserva che un contratto di lavoro è stato firmato tra l'attore e convenuto 12 LUGLIO 2003. La Camera osserva inoltre che il contratto di lavoro entrato in vigore dalla data della firma e prevede il completamento in 11 luglio 2007. 6. La Camera di Risoluzione delle Controversie constata che il 18 ottobre 2003, appena tre mesi dopo la firma del contratto di lavoro in contestazione, al 25 ottobre 2005 la ricorrente è stata oggetto di vari prestiti e contratti a causa trasferire un prestito stipulato tra il club e club vari convenuto terzo. Pertanto, ad oggi, il lettore viene lasciato con l'imputato per un periodo molto breve della controversia contratto. Con la stessa, la Camera rileva che tali contratti non includono il trasferimento si intende la firma del richiedente, ma in nessun modo stata contestata da quest'ultimo al momento della loro firme. Inoltre, il giocatore ha dato la sua approvazione tacita per questi prestiti, accettando di giocare in questi club. 7. I membri della Camera anche notare che non è pacifico tra le parti il 25 ottobre 2005, la ricorrente e l'ultimo club terzo che ha ricevuto il prestito del giocatore, vale a dire il Club C, sono stati chiusi di comune accordo il contratto di lavoro con il resto della stagione 2005/2006. 8. La Camera osserva che lo stesso 14 Dicembre, 2005, il club convenuto e un nuovo club terza hanno raggiunto un nuovo contratto per il trasferimento in prestito il giocatore in questione per un periodo di sei mesi e senza il consenso esplicito del richiedente , e la parallela, 1 gennaio 2006 il ricorrente e l'interveniente hanno firmato un contratto di lavoro. 9. La Camera di Risoluzione delle Controversie osserva che il giocatore X chiede che il contratto di lavoro in contestazione viene dichiarato interrotto a causa del fatto che la convenuta non ha adempiuto ai propri obblighi contrattuali, e che dal 25 ottobre 2005. 10. La Camera di Risoluzione delle Controversie l'interveniente rileva che menziona solo che lei non era a conoscenza di questa situazione durante la procedura per salvare temporaneamente il giocatore dal riferimento e il ricorrente è stato presentato con lui come contrattualmente libero. 11. La Camera di Risoluzione delle Controversie accerta che il convenuto afferma che l'attore era contrattualmente legato a lui fino all'11 luglio 2007 e che la ricorrente non ha rispettato il contratto di trasferimento a titolo di contratti di finanziamento tra l'imputato e il Club B, firmata nel dicembre 14, 2005, e ha anche violato la controversia contratto di lavoro. 12. La Camera osserva inoltre che il convenuto sostiene che i salari da pagare al ricorrente dal 25 ottobre 2005 sono stati oggetto del contratto di trasferimento come un prestito di cui al paragrafo precedente. 13. E i membri della Camera ha osservato che il convenuto, in riconvenzionale chiede il pagamento di USD 300.000 dal ricorrente per violazione del contratto di lavoro in controversia e per violazione di cessione del contratto a titolo di contratti di finanziamento 14 Dicembre 2005 con il Club B. 14. Infine, le note Camera che la convenuta chiede il risarcimento di USD 150,000 da parte dell'interveniente, e che a causa del fatto che essa ha firmato un contratto con un giocatore già contrattualmente vincolati. 15. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie si voltò verso la questione della responsabilità per questa violazione del rapporto contrattuale di lavoro tra l'attore e convenuto in materia di concessione, se questo fosse il caso, di compensazione e l'importo dovuto in ragione di una tale situazione. 16. A questo proposito, la Camera rileva che solo tre mesi in seguito alla quale il ricorrente è stato effettivamente registrato per il convenuto club, dal 12 luglio 2003 al 18 ottobre 2003 e che precede i periodi di prestito diversi, questo elemento dimostra senza dubbio che il convenuto non è realmente interessato a vantaggi puramente sportive del giocatore nella sua squadra, ma piuttosto l'aspetto finanziario di investire al richiedente di altri club sul trasferimento di questi ultimi. 17. La Camera ritiene inoltre che un contratto di lavoro valido era vincolante per l'attore ed il convenuto, anche dopo la cessazione, 25 ottobre 2005, il contratto di lavoro stipulato tra la ricorrente e il Club C, e per questo contratto di lavoro firmato inizialmente 12 luglio 2003 che prevedeva la validità fino al 11 luglio 2007. Infatti, la Camera ha stabilito che i diversi contratti per il trasferimento come un prestito sottoscritto da parte del convenuto con i vari club terzi hanno sempre avuto la tacita approvazione del richiedente che rispetti tali contratti volontariamente il trasferimento e quindi riconosciuto la validità del soggetto contratto di lavoro la controversia e la validità dei contratti di trasferimento varie menzionato. 18. Pertanto, la Camera constata che il ricorrente a seguito della cessazione del contratto di lavoro con la C Club 25 ottobre 2005 dovrebbe unirsi il convenuto club per continuare gli obblighi contrattuali derivanti dal contratto controverso e perché che nessuna responsabilità del convenuto la risoluzione del contratto di lavoro tra il ricorrente C Club non può essere determinato, o è sostenuto dalla ricorrente. 19. A questo proposito, la Camera sottolinea che la ricorrente non conferma adesione convenuto a seguito della risoluzione ai sensi del contratto di lavoro 25 Ottobre 2005. Tuttavia, egli continua ad offrire i suoi servizi per mezzo di una lettera datata 1 novembre 2005, ha inviato al convenuto. A questo proposito, la Camera ritiene che la lettera apparentemente inviata dalla ricorrente e del convenuto datato 1 novembre 2005, relativa alla presunta comunicazione alla parte convenuta di reintegrarlo al club non può essere considerata causa della mancanza di prova elementi che stabiliscono la ricezione di questo documento da parte del convenuto. 20. Inoltre, la Camera di Risoluzione delle Controversie mette in evidenza il fatto che il ricorrente non ha accettato l'accordo di trasferimento come un prestito sottoscritto il 14 dicembre 2005 da parte del convenuto con un B Club, perché il giocatore ha firmato un nuovo contratto di lavoro con l'interveniente il 1 ° gennaio 2006. La Camera conclude pertanto che l'articolo 10 paragrafo 1 del Regolamento FIFA pronto per i giocatori professionisti è soggetto al consenso del giocatore stesso, anche se questo può, a seconda delle circostanze del caso, comportare responsabilità contratto del giocatore come in questo caso. Infatti, qualsiasi trasferimento di un giocatore ad un altro club nel corso di un contratto esistente, è possibile solo con l'accordo del giocatore di cambiare datore di lavoro. 21. Alla luce di queste considerazioni, la Camera rileva che la ricorrente non può essere colpevolizzata per aver rifiutato di accettare un nuovo prestito. D'altra parte, il rifiuto del prestito non garantisce il diritto di firmare un contratto con l'interveniente. Inoltre, la ricorrente avrebbe dovuto insistere nel offrendo i suoi servizi al convenuto. 22. Inoltre, la Camera ritiene che la società convenuta venuta meno ai suoi obblighi contrattuali, non pagando i salari al ricorrente dal 25 ottobre 2005 e non richiedendo così determinabile, della ricorrente di ritorno al club da questa data. Infatti, la Casa dimostra che la convenuta avrebbe dovuto rispettare tali obblighi, perché ha riconosciuto la validità anche a dicembre 2005, il contratto di lavoro controverso e perché firmato il 14 dicembre 2005, una nuovo contratto trasferire un prestito con un terzo club sul giocatore di riferimento. 23. In conformità con punti precedenti, la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che sia l'attore e il convenuto abbia violato gli obblighi contrattuali, con conseguente cessazione di un contratto che vincola le due parti. La Camera di Risoluzione delle Controversie non ha altra scelta che dichiarare che tale violazione del contratto di lavoro deve essere attribuita ai torti reciproci attribuibili sia l'attore e convenuto. 24. I membri della Camera decidere che a causa di questa responsabilità condivisa, nessun compenso è attribuito al convenuto con domanda riconvenzionale. 25. Così, la Camera decide che il contratto di lavoro in controversia deve essere considerato chiuso e che dal 1 ° gennaio 2006, data della firma un nuovo contratto con il richiedente dall'interveniente. La Camera decide che il giocatore dovrebbe essere considerata libera e il club non è più convenuto contrattualmente legato. 26. La Camera di Risoluzione delle Controversie anche deciso che nessuna responsabilità in merito alla cessazione del contratto di lavoro in controversia non può essere attribuito al interveniente e per i motivi di cui ai punti precedenti e, pertanto, nessun compenso è attribuito club come un imputato in una domanda riconvenzionale. 27. Infine, e per il buon ordine, la Camera di Risoluzione delle Controversie insiste sul fatto che la giusta causa sportiva invocato dalla ricorrente non è applicabile in questo caso, e grazie al fatto che una violazione del contratto Lavorare per giusta causa sportiva si terrà conto solo alla fine della stagione calcistica (cfr. articolo 15 del regolamento sullo status e il trasferimento dei calciatori). III. Decisione della Camera di risoluzione delle controversie 1. Richiedi il giocatore X è parzialmente accettata. 2. La domanda riconvenzionale Club Z è stata respinta. 3. Il contratto di lavoro tra il giocatore X al Club Z è considerato spezzato per danni reciproca sostenute da entrambe le parti. 4. Player X è permesso di continuare la sua carriera sportiva ad un nuovo club di sua scelta. 5. Ai sensi dell'articolo 60 paragrafo 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al paragrafo 2 delle linee guida emanate dal CAS e annessi alla presente. Entro dieci giorni dopo la scadenza del termine di ricorso, il ricorrente deve depositare presso la CAS una memoria contenente una descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici, che la chiamata (vedere la sezione 4 degli orientamenti). L'indirizzo completo del CAS è: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 email: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Segretario Generale Urs Linsi Appendice: Linee guida del CAS
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F.I.F.A. - Chambre de Résolution de Litiges (2005-2006) - conflits de travail – version officielle par www.fifa.com – Décision de la Chambre de Résolution des Litiges ayant siégé le 23 mars 2006, à Zurich, Suisse dans la composition suivante: Slim Aloulou (Tunisie), Président Mario Gallavotti (Italie), membre Peter Friend (Australie), membre Gerardo Movilla (Espagne), membre Mick Mc Guire (Angleterre), membre au sujet d’une plainte soumise par le Joueur X, ci-après, le demandeur et le Club Y, ci-après, la partie intervenante à l’encontre du Club Z, ci-après, le défendeur concernant un litige contractuel survenu entre le demandeur et le défendeur. I. En fait 1. Le 12 juillet 2003, le joueur X, demandeur, et le club Z, défendeur, ont signé un contrat de travail. Ce contrat de travail prenait effet au jour de la signature et prévoit une validité jusqu’au 11 juillet 2007. 2. Le 18 octobre 2003, le défendeur et un Club A ont signé un contrat de transfert sous forme de prêt du demandeur, du Club Z au Club A. Ce contrat de transfert prévoyait le prêt du joueur pour la saison 2003/2004. 3. Le 29 octobre 2004, le défendeur et un Club B ont signé un contrat de transfert sous forme de prêt afin que le demandeur se rende au Club B et ce jusqu’à la fin de la saison 2004/2005. 4. Le 17 janvier 2005, le défendeur et un Club C, et selon le défendeur avec l’accord du Club B, ont signé un contrat de transfert sous forme de prêt afin que le demandeur se rende à ce club et ce pour les saisons 2004/2005 et 2005/2006, donc pour un total de 18 mois. 5. Le 25 octobre 2005, le demandeur et le Club C ont résilié d’un commun accord le contrat de travail qui les liaient et qui découlait du contrat de transfert mentionné au point précédent. 6. Le 14 décembre 2005, le défendeur et le Club B ont signé un contrat de transfert sous forme de prêt afin que le joueur X se rende au Club B et ce pour une durée de six mois, donc jusqu’à la fin de la saison 2005/2006. 7. Le 1er janvier 2006, le demandeur a signé un contrat de travail avec le Club Y, partie intervenante. Ce contrat de travail prenait effet au jour de la signature et prévoit une validité jusqu’à la fin de la saison 2005/2006. 8. Le 9 février 2006, le Juge Unique de la Commission du Statut du Joueur, dans le cadre de la procédure concernant l’enregistrement provisoire du demandeur, a refusé la demande de la Fédération du Club Y en faveur de ce club, la partie intervenante, de procéder à l’enregistrement provisoire du demandeur et ce suite au refus motivé du défendeur arguant qu’un contrat de travail était toujours valable entre ce dernier et le demandeur. 9. Le 24 février 2006 et suite à la fin de la procédure concernant l’enregistrement provisoire du joueur, le demandeur a transmis une demande formelle dans le cadre de la présente procédure contractuelle. 10. Dans cette plainte, le demandeur reconnaît avoir signé un contrat de travail le 12 juillet 2003 avec le défendeur. Il admet également que ce contrat de travail prévoit une validité jusqu’au 11 juillet 2007. 11. Le demandeur affirme que selon les termes du contrat de travail signé avec le défendeur, ce dernier devait verser un salaire et mettre à sa disposition une voiture, un logement de fonction de même que se charger de tous les pas administratifs à accomplir pour les autorisations de séjour sur le territoire du défendeur. 12. Le demandeur mentionne qu’il n’a en réalité joué que deux matches avec le défendeur, puisque ce dernier l’a immédiatement et systématiquement transféré sous forme de prêt sans s’assurer au préalable de son consentement. Il reconnaît les divers prêts. Le demandeur mentionne que le dernier prêt auquel il a pris part et celui avec le Club C. 13. Le demandeur indique que le 25 octobre 2005, le contrat de travail signé avec le Club C a été résilié d’un commun accord entre le demandeur et ce club, de telle sorte que selon les dires du joueur il aurait dû être réintégré dans le club défendeur dès le 26 octobre 2005 et ainsi voir continuer les obligations contractuelles découlant du contrat de travail signé avec le défendeur et objet du présent litige. 14. Dans sa plainte, le demandeur ajoute que le 1er novembre 2005, n’ayant aucune nouvelle du défendeur, il écrivait à ce dernier un courrier recommandé, afin de mettre en demeure le défendeur de le réintégrer au sein du club. Le demandeur mentionne que ce courrier est resté sans réponse de la part du défendeur. Le joueur affirme également que depuis le 25 octobre 2005, le défendeur n’a plus pris de nouvelles du demandeur. 15. Par conséquent dans son argumentation, le demandeur mentionne que le contrat de travail signé avec le défendeur n’a plus été appliqué par ce dernier et ce depuis le 25 octobre 2005. En effet, le demandeur affirme que le contrat de travail implique la fourniture d’un travail en contrepartie d’un salaire, or aucun salaire ne lui a été versé depuis le 25 octobre 2005, d’autre part il mentionne également que le club défendeur n’a nullement délivré un visa, un logement et une voiture de fonction comme ceci ressort du contrat de travail. 16. Le demandeur affirme, dans sa plainte à la FIFA, qu’il pensait que le contrat de travail signé avec le défendeur était rompu selon lui pour juste cause sportive et que par conséquent, il s’est engagé envers la partie intervenante estimant qu’il était contractuellement libre. 17. Le demandeur demande que la Chambre de Résolution des Litiges déclare que le contrat de travail signé le 12 juillet 2003 avec le défendeur a été rompu à l’initiative du défendeur, qui n’a pas respecté ses obligations contractuelles à partir du 25 octobre 2005, en ne délivrant pas de visa, en ne lui fournissant plus ni travail ni salaires, ni accessoires de salaires. 18. Le 24 février 2006, le Club Y a transmis sa position en tant que partie intervenante. 19. Dans cette position, la partie intervenante mentionne que le litige entre le demandeur et le défendeur a été porté à sa connaissance en même temps qu’il a été révélé aux instances de la FIFA, car selon ses affirmations le demandeur s’est présenté auprès de ce club en affirmant qu’il était contractuellement libre. Pour le surplus, la partie intervenante affirme qu’elle se rallie à la position du demandeur. 20. La partie intervenante met également en avant le préjudice subi par le demandeur et par elle-même, sans le quantifier, c’est-à-dire sans faire une demande claire et précise à la Chambre de Résolution des Litiges. 21. Le 8 mars 2006, le défendeur a transmis sa position dans la présente procédure. 22. Dans cette position, le défendeur affirme que par une lettre datée du 9 décembre 2005, il a demandé à l’Association à laquelle appartient le Club Z de réserver son droit envers le demandeur suite à la résiliation du contrat entre le demandeur et le Club C. 23. Au sujet des salaires versés au demandeur et concernant la période partant du 25 octobre 2005 et jusqu’à ce jour, le défendeur affirme que ces salaires ont été couverts sous la période du contrat de transfert sous forme de prêt conclus avec le Club B pour une période de six mois, donc d’octobre 2005 à juin 2006. Ainsi, le défendeur maintient que cependant le demandeur n’a pas respecté ce contrat de transfert sous forme de prêt et s’est rendu dans le pays du Club Y sans informer ni le Club Z ni le Club B, rompant ainsi le contrat de travail objet du litige signé avec le club défendeur. 24. Concernant le permis de résidence dans le pays du Club Z, le défendeur affirme que le demandeur était au bénéfice d’un permis de résidence valable jusqu’au 14 juillet 2006. 25. Le défendeur affirme que le Club C a résilié le contrat de travail avec le demandeur en raison du comportement intolérable de ce dernier envers l’administration du club et le personnel technique. Il affirme que ce contrat avait été conclus pour deux saisons 2004/2005 et 2005/2006, donc 24 mois et que le demandeur a joué seulement 18 mois. 26. Le défendeur maintient donc que le demandeur a rompu son contrat de travail le liant au Club Z, car en violation de ce contrat de travail il est entré en négociation avec le Club Y sans un accord écrit préalable du défendeur. Egalement il affirme que le demandeur a rompu ce contrat en ne respectant pas le dernier contrat de transfert sous forme de prêt conclus avec le Club B et signé le 14 décembre 2005. 27. Le défendeur affirme également que le Club Y, partie intervenante, a violé la Réglementation FIFA car il a conclus un contrat avec le demandeur sans vérifier le statut contractuel de ce dernier et sans vérifier si le demandeur était déjà enregistré avec un autre club. 28. Le 14 mars 2005 et conformément à une précision requise par la FIFA, le défendeur a indiqué qu’il réclame une indemnité financière de USD 300'000 au demandeur pour rupture du contrat de travail conclus entre le joueur et le défendeur et pour violation du contrat de transfert du 14 décembre 2005 conclus entre le défendeur et une tierce partie. 29. A la partie intervenante, le défendeur réclame la somme de USD 150'000 alléguant que la partie intervenante a soutenu le joueur dans sa demande d’enregistrement tout en sachant qu’un contrat valable existait entre le demandeur et le défendeur. Finalement, le défendeur fait valoir des frais divers (traductions, frais d’avocat) engendrés par le présent litige. 30. Le 21 mars 2005 et sans avoir été sollicité par la FIFA, la partie intervenante a communiqué à la FIFA avoir eu connaissance d’un contrat liant le demandeur et le défendeur seulement après la lecture de la décision prise par le Juge Unique du refus d’enregistrement provisoire du joueur en question. De plus, la partie intervenante mentionne que le contrat entre le demandeur et lui n’était pas homologué et qu’il ne verse aucun salaire au joueur et ainsi ne soutient aucunement le demandeur. 31. Le 21 mars 2005 et sans avoir été sollicité par la FIFA, le demandeur a transmis une communication dans laquelle aucun élément nouveau n’est apporté et dans laquelle le demandeur affirme que le contrat de transfert sous forme de prêt signé entre le défendeur et le Club B le 14 décembre 2005, n’était qu’un contrat bipartite donc sans la signature du demandeur. II. Considérants de la Chambre de Résolution des Litiges 1. En premier lieu, la Chambre de Résolution des Litiges a analysé si sa compétence à traiter le présent litige était donnée. A cet égard, la Chambre s’est référée à l’article 18 alinéa 2 et 3 du Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges. Le présent litige contractuel a été soumis à la FIFA le 24 février 2006. Par conséquent et en application de ce Règlement, la Chambre de Résolution des Litiges a conclus que le Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges (édition 2005), réglementation procédurale révisée, est applicable au présent litige. 2. En relation avec la compétence de la Chambre de Résolution des Litiges, l’article 3 alinéa 1 du Règlement susmentionné dispose que cette Chambre vérifie sa compétence en vertu des articles 22 à 24 de l’actuel Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005) (ci-après: le Règlement FIFA). En application de l’article 24 alinéa 1 du Règlement FIFA, en relation avec l’article 22 litera b de ce même Règlement, la Chambre de Résolution des Litiges tranchera des litiges relatifs à la relation contractuelle de travail entre un club et un joueur, qui présentent des éléments internationaux. 3. Par conséquent, la Chambre de Résolution des Litiges conclut qu’elle est l’organe décisionnel compétent pour trancher sur le présent cas opposant un club Z à un joueur X ainsi qu’à un Club Y, au sujet d’un litige relatif à la relation contractuelle de travail entre les parties. 4. Par la suite, la Chambre a analysé quelle édition du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs devrait être appliquée quant au droit matériel. A cet égard, la Chambre s’est référée, d’une part, à l’article 26 alinéa 1 et 2 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005) et, d’autre part sur le fait que le contrat de travail objet du litige a été signé le 12 juillet 2003 et que la plainte a été déposée auprès de la FIFA le 24 février 2006. Au vu de ce qui précède, la Chambre a conclus que l’actuel Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005) est applicable au présent litige quant au droit matériel. 5. A continuation, la Chambre de Résolution des Litiges prend note du fait qu’un contrat de travail a été signé entre le demandeur et le défendeur le 12 juillet 2003. La Chambre prend également note du fait que ce contrat de travail prenait effet au jour de la signature et prévoit une finalisation au 11 juillet 2007. 6. La Chambre de Résolution des Litiges constate que du 18 octobre 2003, soit seulement trois mois après la signature du contrat de travail objet du litige, au 25 octobre 2005, le demandeur a fait l’objet de divers prêts et ce en raison de contrats de transfert sous forme de prêt conclus entre le club défendeur et différents clubs tiers. Par conséquent, à ce jour, le joueur est resté avec le défendeur durant une très courte période du contrat objet du litige. Par la même, la Chambre note que ces contrats de transfert ne comportent nullement la signature du demandeur mais n’ont nullement été contestés par ce dernier au moment de leurs signatures. De plus, le joueur a donné son accord tacite à ces prêts en acceptant de jouer pour ces différents clubs. 7. Les membres de la Chambre prennent également note qu’il n’est nullement contesté par les parties que le 25 octobre 2005, le demandeur et le dernier club tiers ayant bénéficié du prêt du joueur, c’est-à-dire le Club C, ont résilié d’un commun accord le contrat de travail les liant jusqu’à la fin de la saison 2005/2006. 8. La Chambre observe par la même que le 14 décembre 2005, le club défendeur et un nouveau club tiers ont conclus un nouveau contrat de transfert sous forme de prêt du joueur en question pour une période de six mois et ce sans l’accord expresse du demandeur, et que parallèlement, le 1er janvier 2006 le demandeur et la partie intervenante ont signé un contrat de travail. 9. La Chambre de Résolution des Litiges note que le joueur X demande que le contrat de travail objet du litige soit déclaré rompu en raison du fait que le défendeur n’a pas respecté ses obligations contractuelles, et ce à partir du 25 octobre 2005. 10. La Chambre de Résolution des Litiges constate que la partie intervenante mentionne uniquement qu’elle n’a eu connaissance de la présente situation que lors de la procédure concernant l’enregistrement provisoire du joueur de la référence et que le demandeur s’est présenté auprès de lui comme étant contractuellement libre. 11. La Chambre de Résolution des Litiges constate que le défendeur affirme que le demandeur était contractuellement lié à lui jusqu’au 11 juillet 2007 et que le demandeur n’a ainsi pas respecté le contrat de transfert sous forme de prêt conclus entre le défendeur et le Club B, signé le 14 décembre 2005, et a ainsi également rompu le contrat de travail objet du litige. 12. La Chambre observe également que le défendeur prétend que les salaires à verser au demandeur à partir du 25 octobre 2005 étaient couverts par le contrat de transfert sous forme de prêt mentionné au considérant précédent. 13. Ainsi les membres de la Chambre notent que le défendeur, au titre de demande reconventionnelle, réclame le versement de USD 300,000 de la part du demandeur pour rupture du contrat de travail objet du litige ainsi que pour violation du contrat de transfert sous forme de prêt conclus le 14 décembre 2005 avec le Club B. 14. Finalement, la Chambre observe que le défendeur réclame une indemnité de USD 150,000 de la part de la partie intervenante et ce en raison du fait que cette dernière a signé un contrat de travail avec un joueur contractuellement déjà lié. 15. Par conséquent, la Chambre de Résolution des Litiges s’est tournée vers la question de la responsabilité de la présente rupture de la relation contractuelle de travail liant le demandeur au défendeur et de la question de l’octroi, si tel devait être le cas, d’une indemnité et de son montant due en raison d’une telle situation. 16. A cet égard, la Chambre conclut que suite aux seuls trois mois auxquels le demandeur a réellement été enregistré pour le club défendeur, soit du 12 juillet 2003 au 18 octobre 2003 précédent ainsi les diverses périodes de prêt, cet élément démontre sans nul doute que le défendeur n’est pas vraiment intéressé par les prestations purement sportives du joueur au sein de son équipe, mais plutôt par l’aspect financier que représente l’investissement du demandeur vers d’autres clubs au moment du transfert de ce dernier. 17. La Chambre conclut également qu’un contrat de travail valide liait le demandeur et le défendeur et ce même à la suite de la résiliation, le 25 octobre 2005, du contrat de travail signé entre le demandeur et le Club C, et ce en raison du contrat de travail initialement signé le 12 juillet 2003 qui prévoyait une validité jusqu’au 11 juillet 2007. En effet, la Chambre statue que les divers contrats de transfert sous forme de prêt signé par le défendeur avec divers clubs tiers ont toujours comporté l’accord tacite du demandeur qui remplissait volontairement ces contrats de transfert et reconnaissait ainsi la validité du contrat de travail objet du litige ainsi que la validité des divers contrats de transfert mentionnés. 18. Par conséquent, la Chambre conclut que le demandeur à la suite de la résiliation du contrat de travail avec le Club C le 25 octobre 2005 aurait dû rejoindre le club défendeur afin de poursuivre les obligations contractuelles qui découlaient du contrat objet du litige et ce en raison du fait qu’aucune responsabilité du défendeur dans la résiliation du contrat de travail liant le demandeur au Club C ne peut être déterminée, ni est prétendu par le demandeur. 19. A cet égard, la Chambre met en évidence que le demandeur confirme ne pas avoir rejoint le défendeur à la suite de la résiliation du relevant contrat de travail le 25 octobre 2005. Cependant, il maintient avoir offert ses services par le moyen d’un courrier daté du 1er novembre 2005, transmis au défendeur. A ce sujet, la Chambre conclut que la lettre apparemment transmise par le demandeur au défendeur et datée du 1er novembre 2005 concernant la prétendue mise en demeure faite au défendeur afin de le réintégrer au sein du club ne peut être considérée comme probatoire due au manque d’éléments qui permettraient d’établir la réception de ce document par le défendeur. 20. De plus, la Chambre de Résolution des Litiges met en évidence le fait que le demandeur n’a pas accepté le contrat de transfert sous forme de prêt signé le 14 décembre 2005 par le défendeur avec un Club B, car le joueur a signé un nouveau contrat de travail avec la partie intervenante le 1er janvier 2006. La Chambre conclut donc que selon l’article 10 alinéa 1 du Règlement FIFA tout prêt de joueurs professionnels est soumis à l’accord du joueur lui-même et ce même si ceci peut, suivant les circonstances du cas d’espèce, entraîner une responsabilité contractuelle du joueur comme dans le cas présent. En effet, tout transfert d’un joueur vers un autre club durant le cours d’un contrat existant, est seulement possible avec l’accord du joueur de changer d’employeur. 21. Au vu de ces considérations, la Chambre conclut que le demandeur ne peut être blâmé pour avoir refusé d’accepter un nouveau prêt. D’un autre côté, le refus du prêt ne lui garantit pas le droit de signer un contrat avec la partie intervenante. Qui plus est, le demandeur aurait dû insisté dans le fait d’offrir ses services au défendeur. 22. Egalement, la Chambre conclut que le club défendeur a failli à ses obligations contractuelles en ne versant pas le salaire au demandeur à partir du 25 octobre 2005 et en n’exigeant pas de façon déterminable le retour du demandeur au sein du club à partir de cette date. En effet la Chambre met en évidence que le défendeur aurait dû remplir ces obligations car il reconnaissait encore la validité en décembre 2005, du contrat de travail objet du litige et ce dû au fait qu’il a signé le 14 décembre 2005 un nouveau contrat de transfert sous forme de prêt avec un club tiers portant sur le joueur de la référence. 23. Conformément aux considérants précédents, la Chambre de Résolution des Litiges conclut que, à la fois le demandeur et le défendeur ont commis des violations aux obligations contractuelles, aboutissant ainsi à la rupture du lien contractuel unissant les deux parties. La Chambre de Résolution des Litiges n’a d’autre choix que de statuer que la présente rupture du contrat de travail doit être attribuée à des torts réciproques imputables aussi bien au demandeur qu’au défendeur. 24. Les membres de la Chambre statuent que en raison de cette responsabilité partagée, aucune indemnité ne doit être attribuée au défendeur au titre de demande reconventionnelle. 25. Ainsi, la Chambre décide que le contrat de travail objet du litige doit être considéré comme résilié et ce à partir du 1er janvier 2006, date de la signature d’un nouveau contrat de travail par le demandeur avec la partie intervenante. La Chambre statue donc que le joueur doit être considéré comme libre et non plus lié contractuellement au club défendeur. 26. La Chambre de Résolution des Litiges décide également qu’aucune responsabilité liée à la rupture du contrat de travail objet du litige ne peut être attribuée à la partie intervenante et ce pour les raisons mentionnées aux considérants précédents et que par conséquent aucune indemnité ne doit être attribuée au club défendeur au titre de demande reconventionnelle. 27. Finalement, et pour le bon ordre, la Chambre de Résolution des Litiges insiste sur le fait que la juste cause sportive invoquée par le demandeur n’est pas applicable au cas présent, et ce en raison du fait qu’une rupture d’un contrat de travail pour juste cause sportive serait uniquement tenue en considération à la fin de la saison footballistique (cf. article 15 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs). III. Décision de la Chambre de Résolution des Litiges 1. La demande du joueur X est partiellement admise. 2. La demande reconventionnelle du Club Z est rejetée. 3. Le contrat de travail liant le joueur X au Club Z est considéré rompu pour tort réciproques incombant aux deux parties. 4. Le joueur X est autorisé à poursuivre sa carrière sportive auprès d’un nouveau club de son choix. 5. Selon l’article 60 alinéa 1 des Statuts de la FIFA, cette décision peut faire l’objet d’un appel devant le Tribunal Arbitral du Sport (TAS). La déclaration d’appel doit être soumise directement au TAS dans 21 jours après notification de cette décision et doit contenir tous les éléments conformément au point 2 des directives émises par le TAS, dont copie est annexée. Dans les dix jours suivant l’expiration du délai d’appel, l'appelant doit soumettre au TAS un mémoire contenant une description des faits et des moyens de droit fondant l'appel (cf. point 4 des directives). L'adresse complète du Tribunal Arbitral du Sport est la suivante : Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Suisse Tél : +41 21 613 50 00 Fax : +41 21 613 50 01 e-mail : info@tas-cas.org www.tas-cas.org Au nom de la Chambre de Résolution des Litiges : Urs Linsi Secrétaire Général Annexe : Directives du TAS
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