F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 luglio 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Il presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Philippe Diallo (Francia), gli Gerardo Movilla (Spagna), Membro Philippe Piat (Francia), gli Stati membri sulla domanda presentata da Y come querelanti nei confronti Player Y come convenuto in merito a una vertenza contrattuale che ha sorto tra i fatti parti del caso:
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 luglio 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Il presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Philippe Diallo (Francia), gli Gerardo Movilla (Spagna), Membro Philippe Piat (Francia), gli Stati membri sulla domanda presentata da Y come querelanti nei confronti Player Y come convenuto in merito a una vertenza contrattuale che ha sorto tra i fatti parti del caso: Nel mese di aprile 2005, la Y giocatore e il club X hanno concluso un contratto di lavoro scade il 31 dicembre 2006. Nel giugno 2005 il giocatore è stato chiamato a rappresentare il suo U-20 squadra nazionale nella FIFA World Youth Championship in Olanda. Il giocatore non ha ripreso i dazi con il suo club dopo la fine del torneo. Il giocatore dichiara che tornerà a X una sola volta tutti i documenti necessari da permettere a quest'ultimo di rimanere e lavorare nel paese sono stati risolti. X risposte che il giocatore è già stato concesso il visto e permesso di lavoro richiesto. X chiede la Camera di Risoluzione delle Controversie di stabilire che il giocatore deve ripristinare dazi con il suo club in conformità del contratto di lavoro stipulato nel mese di aprile 2005. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie: La Camera di Risoluzione delle Controversie iniziato i suoi lavori riconoscendo che il caso in questione era stato portato alla FIFA dal X nel giugno 2005. Di conseguenza, e in conformità con l'articolo 26 § 1 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione luglio 2005), la Camera ha stabilito che il caso deve essere valutato secondo l'edizione del settembre 2001 del suddetto Regolamento. In continuazione, e dopo un attento studio dei fatti e delle accuse di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle controversie di cui all'articolo 42, par. 1 lit. (B) (i) del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001), secondo la quale, rientra nella competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie per determinare se una delle parti abbia commesso una violazione unilaterale di contratto senza giusta causa. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che è competente ad approvare una decisione in merito. Entrando poi nel merito della questione, la Camera focalizzato la sua analisi sul rapporto contrattuale tra il X e il giocatore. A questo proposito, la Camera accertato il fatto che X e Y firmato un contratto di lavoro nel mese di aprile 2005, valido fino al 31 dicembre 2006. La Camera era ansioso di sottolineare il fatto che, come principio generale, un contratto di lavoro rappresenta un accordo bilaterale, che comporta uno scambio reciproco di obblighi tra le parti coinvolte, mentre il datore di lavoro (nel caso di specie, la squadra di calcio), si impegna il l'obbligo di corrispondere una certa somma di denaro, in cambio del dipendente (in questo caso, il giocatore del calcio) i servizi, per tutta la durata del contratto. In particolare, le prestazioni del giocatore possono essere identificate con le attività calcistiche da svolgere con il club è iscritto con. Alla luce di quanto sopra, la Camera ha riconosciuto il fatto che, non riprendendo doveri con il suo club dopo aver rappresentato il suo U-20 squadra nazionale nella FIFA World Youth Championship in Olanda, Y non è riuscito a svolgere i suoi obblighi contrattuali e, quindi, ha commesso una violazione contrattuale. Inoltre, e rispetto alle esitazioni il giocatore ha dimostrato riguardo al suo visto e permesso di lavoro, la Camera ha osservato che Y è stata debitamente rilasciato il visto e permesso di lavoro richiesto. In considerazione delle circostanze di cui sopra, la Camera ha deciso che il giocatore, deve immediatamente riprendere i doveri con X in conformità del contratto di lavoro stipulato nel mese di aprile 2005. Inoltre, qualora il giocatore non riescono a tornare al suo club, il caso verrà sottoposto alla prossima riunione della Camera, affinché possa prendere le misure appropriate. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione di X è stata accettata. 2. Il giocatore deve riprendere immediatamente doveri con X. 3. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 10 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Jerome Champagne Vice Segretario Generale allegato: CAS direttive_____________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2005-2006) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 28 July 2005, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), President Jean-Marie Philips (Belgium), Member Philippe Diallo (France), Member Gerardo Movilla (Spain), Member Philippe Piat (France), Member on the claim presented by Y as Claimant against Player Y as Respondent regarding a contractual dispute that has arisen between the parties Facts of the case: In April 2005, the player Y and the club X concluded an employment contract expiring on 31 December 2006. In June 2005 the player was called up to represent his U-20 national team in the FIFA World Youth Championship in the Netherlands. The player has not resumed duties with his club after the end of the tournament. The player states that he will return to X only once all the necessary documents allowing him to stay and work in the country have been sorted out. X replies that the player has been already granted the visa and work permit required. X asks the Dispute Resolution Chamber to establish that the player has to resume duties with his club in accordance with the employment contract concluded in April 2005. Considerations of the Dispute Resolution Chamber: The Dispute Resolution Chamber commenced its deliberations by acknowledging that the case at hand had been brought to FIFA by the X in June 2005. As a consequence, and in accordance with Article 26 §1 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition July 2005), the Chamber established that the case shall be assessed according to the September 2001 edition of the said Regulations. In continuation, and after a careful study of the facts and allegations outlined above, the Dispute Resolution Chamber referred to Article 42 par. 1 lit. (b) (i) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001), according to which, it falls within the purview of the Dispute Resolution Chamber to determine whether one of the parties has committed a unilateral breach of contract without just cause. In view of the above, the Chamber concluded that it has jurisdiction to pass a decision on this matter. Entering then into the substance of the matter, the Chamber focussed its analysis on the contractual relationship between X and the player. In this respect, the Chamber ascertained the fact that X and Y signed an employment contract in April 2005, valid until 31 December 2006. The Chamber was eager to emphasise the fact that, as a general principle, an employment contract represents a bilateral agreement, which entails a mutual exchange of obligations between the parties involved, whereas the employer (in the present case, the football club) undertakes the obligation to correspond a certain amount of money, in exchange for the employee’s (in this case, the football player’s) services, throughout the entire duration of the contract. In particular, the player’s performances can be identified with the football activities to be carried out with the club he is registered with. In light of the above, the Chamber has acknowledged the fact that, by not resuming duties with his club after having represented his U-20 national team in the FIFA World Youth Championship in the Netherlands, Y has failed to perform his contractual obligations and, therefore, has committed contractual breach. Furthermore, and with respect to the hesitations the player has shown concerning his visa and work permit, the Chamber noted that Y has been duly granted the visa and work permit required. In view of the above-mentioned circumstances, the Chamber decided that the player, must immediately resume duties with X in accordance with the employment contract concluded in April 2005. Furthermore, should the player fail to return to his club, the case will be submitted to the next meeting of the Chamber, in order for it to take the appropriate measures. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of X is accepted. 2. The player has to immediately resume duties with X. 3. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 10 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jerome Champagne Deputy General Secretary Enclosed: CAS directives
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