• Stagione sportiva: 2005/2006
F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 settembre 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Michele Colucci (Belgio), membro David Mayebi (Camerun), membro John Didulica (Australia), membro Philippe Diallo (Francia), membro Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), membro Eissa M. Selah Al-Housaini (UAE), membro Peter Friend (Australia), membro sulla domanda presentata dalla X Player, rappresentata dal Sig. Z come querelanti nei confronti del Club Y, come convenuto in merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro. / … I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 settembre 2005, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Michele Colucci (Belgio), membro David Mayebi (Camerun), membro John Didulica (Australia), membro Philippe Diallo (Francia), membro Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), membro Eissa M. Selah Al-Housaini (UAE), membro Peter Friend (Australia), membro sulla domanda presentata dalla X Player, rappresentata dal Sig. Z come querelanti nei confronti del Club Y, come convenuto in merito delle retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro. / ... I. Fatti della controversia 1. Il giocatore, X, attore e il club, Y, Resistente concluso un contratto di lavoro il 14 giugno 2003 valida fino al 31 maggio 2005. Per la stagione 2003/2004 l'attore aveva il diritto di ricevere dal Resistente: - Imbarco sul prezzo: USD 150'000 (da pagare in tre rate: USD 50'000 alla firma del contratto, USD 50'000 prima di partire per la pre-season camp e USD 50'000 dopo il ritorno dalla pre-season camp) - stipendio mensile: USD10'000 (per dieci mesi, a partire dalla fine di agosto 2003) Per la stagione 2004/2005 l'attore aveva il diritto di ricevere dal Resistente: - L'importo di USD 100'000 (scadenza il 15 giugno 2004) - Stipendio mensile: USD15'000 (per dieci mesi, a partire dalla fine di agosto 2004) 2. Il ricorrente, ha affermato che, nonostante i numerosi e lesioni non gravi, in particolare, i problemi con il ginocchio e un unghia incarnita, ha sempre fatto del suo meglio per rispettare correttamente le istruzioni del Resistente e rispettare i suoi obblighi. Ha anche consultato, con il Resistente espressa autorizzazione, uno specialista, al fine di ricevere il miglior trattamento possibile. Eppure, dopo una sconfitta nel derby e il cambio di allenatore della squadra, il convenuto aveva deciso di espellerlo dalla squadra della prima squadra. Pertanto, non aveva alternative, ma di formare da sola. Inoltre, l'attore ha sostenuto che egli non è stato chiamato per la Resistente pre-season camp in inverno. L'attore ha inoltre sostenuto che il convenuto ha cercato di costringerlo ad accettare una risoluzione anticipata del contratto di lavoro alla base della controversia di comune accordo. 3. Secondo la ricorrente, il convenuto ha solo lo paghi parte dello stipendio di ottobre 2003 (USD 4'000 USD invece di 10'000) e non lo paga il suo stipendio per i mesi di novembre e dicembre 2003 a tutti. Inoltre, egli non ha potuto incassare l'assegno di USD 50'000 corrispondente alla rata della firma-on a pagamento. 4. In considerazione di quanto sopra, l'attore ha chiesto il pagamento di tutti gli stipendi in sospeso fino alla risoluzione unilaterale del contratto di lavoro da parte del Resistente, cioè il 29 dicembre 2003, così USD 76'000. Per la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa, l'attore ha chiesto un risarcimento corrispondente al valore residuo del contratto di lavoro fino alla scadenza ordinaria il 31 maggio 2005, in modo da USD 300'000. Inoltre, ha chiesto una sanzione da imporre al convenuto ai sensi dell'art. 23 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001). 5. L'attore ha sottolineato che nella sua lettera di disdetta il Resistente non ha comunque spiegare la sua colpa presunta, che ha portato alla risoluzione del contratto. In particolare, il relativo documento non contiene valide ragioni per una cessazione senza preavviso. Inoltre, nessun documento corroborare la posizione del Resistente sono stati rimessi alla sua attenzione insieme con la comunicazione, che ha posto fine al rapporto di lavoro. In considerazione di quanto precede, l'attore considerato che l'annullamento è nullo, a causa della giustificazione mancante. A questo proposito, ha sottolineato che il Resistente ha spiegato la sua risoluzione anticipata del contratto di lavoro per la prima volta essendo stato chiesto dalla FIFA per rispondere alla richiesta che aveva presentato. 6. L'attore ha ricordato di aver sollecitato il convenuto a pagargli gli stipendi in sospeso così come risarcimento per la violazione del contratto il 26 gennaio 2004, quindi già prima di presentare una denuncia alla FIFA. Il Resistente ha, tuttavia, non offre alcuna reazione alla sua corrispondenza. 7. Il Resistente ha spiegato che in base all'art. 5 del contratto di lavoro, che recita: "Il giocatore accetta di rispettare le norme ei regolamenti. Calcio Professionistico disciplinare "e sull'arte. 20 e 21 del regolamento interno del club e regolamenti, che, secondo il Resistente, l'attore aveva firmato e accettato, il 19 dicembre 2003 il suo consiglio multato l'attore con la quantità di USD 20'000 e lo espulse dalla lista dei convocati per non aver partecipato ad allenamenti e partite di campionato senza validi motivi. In particolare, il Resistente è del parere che un un'unghia incarnita non giustifica le sue assenze. Vari rapporti certificati sono stati rimessi alla FIFA, a testimoniare l'assenza del ricorrente dalla formazione 8-13 dicembre 2003, dal match di campionato contro A il 14 dicembre 2003, dal campo di addestramento tenutosi a Adana il 15/16 dicembre 2003 nonché dalla partita di coppa contro la B il 17 dicembre 2003. La relativa decisione è stata trasmessa al richiedente il 25 dicembre 2003. 8. Come risultato, il Resistente è del parere che, a causa del ricorrente ripetuto inadempimento dei suoi obblighi, essa aveva il diritto di recedere dal contratto di lavoro il 29 dicembre 2003. 9. Per quanto riguarda il terzo capitolo della firma, sul prezzo, il Resistente ha sostenuto che il controllo del 30 luglio 2003 è stato consegnato all'attore il 14 giugno 2003. Successivamente, avrebbe potuto incassare USD 34'000 il 1 ° settembre 2003 e USD 10'000 il 3 ottobre 2003. Copie dei relativi introiti nonché firmata dal ricorrente sono stati rimessi all'attenzione della FIFA. Un equilibrio di USD 6000 è ammesso. Eppure, l'attore non ha restituito l'assegno in questione. Di conseguenza, il convenuto ha sottolineato che l'attore è ancora in grado di incassare l'importo residuo. 10. Per quanto riguarda gli stipendi, il convenuto ha sostenuto di aver pagato l'importo dovuto per agosto, settembre, ottobre e novembre 2003, ossia 40'000 USD. A questo proposito, ha presentato due ricevute firmata dal ricorrente per il pagamento di USD 39'930 e TRL 100'000'000 datato 24 novembre 2003. 11. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che, anche se non era stato contrattualmente pattuito, ha pagato 10'200 dollari per l'affitto di alloggi del richiedente, USD 2'000 a garanzia di padrone di casa del ricorrente e USD 850 alla commissione immobiliare. Tali importi sono più a carico del Richiedente. 12. Il Resistente ha ritenuto che di aver pienamente rispettato i suoi obblighi contrattuali, e che era il Resistente che ha violato l'accordo. Di conseguenza, il convenuto ha chiesto un indennizzo pari a USD 250'000. 13. Per quanto riguarda la decisione della Resistente di infliggere un'ammenda alla ricorrente, quest'ultimo ha sottolineato che non era stata data la possibilità di difendersi prima che la decisione è stata presa. Di conseguenza, il suo diritto di essere ascoltato erano state ignorate e la decisione è stata nulla. Inoltre, a parere del ricorrente l'importo dell'ammenda sembra essere sproporzionata, dal momento che corrisponde a due stipendi mensili. 14. Riferendosi all'affermazione del Resistente che aveva lasciato il club senza permesso l'8 dicembre 2003, l'attore ha presentato una dichiarazione del 15 luglio 2004 dal signor E, membro dell'ambasciata, affermando che egli aveva guidato l'attore alle sessioni di formazione nel corso del mese del dicembre 2003, in quanto, a causa della neve, l'attore non era in grado di raggiungere le strutture di formazione solo. Tuttavia, il relativo documento non indica alcuna data precisa, su cui sono stati effettuati i servizi di trasporto fuori. Inoltre, l'attore ha spiegato che ha lasciato la Turchia il 23 dicembre 2003 solo per le festività natalizie. Questo fatto può essere verificato per mezzo del timbro sul suo passaporto. 15. La ricorrente è del parere che, anche se fosse rimasto assente dagli allenamenti certi, la risoluzione unilaterale del contratto di lavoro non sarebbe valido. In realtà, non la Resistente lo avvertì che in caso di ulteriori assenze ingiustificate il suo contratto sarebbe stato risolto. 16. Il Richiedente, contestava l'autenticità delle ricevute presentate dal Resistente per corroborare i pagamenti sul suo favore. Alcuni di loro portano una firma falsificata. Inoltre, l'attore ha affermato che la ricezione del 1 ° settembre 2003 era stata alterata. In realtà, in origine ha confermato il pagamento di USD 4'000 e non 34'000 USD. L'attore ha sottolineato che gli importi indicati nelle ricevute non corrispondono a quelle previste nel contratto di lavoro. Allo stesso modo, le modalità di pagamento scelto dal Resistente, pagamenti in contanti ovvero con le entrate, lascia spazio per falsificazioni dei documenti pertinenti. Infine, l'attore ha ritenuto che, se le entrate fossero veri, il Resistente li avrebbe già presentato a lui in risposta alla sua lettera del 26 gennaio 2004. 17. Il 16 febbraio 2004 FIFA, nelle circostanze date, in particolare, la mancanza di interesse di entrambe le parti a continuare con il rapporto di lavoro, ha consigliato le parti a considerare il loro rapporto di lavoro estinto e l'attore era libero di firmare per un altro club S ua scelta . 18. Nelle sue osservazioni finali del convenuto, ha ribadito che le sanzioni imposte alla ricorrente, in particolare la fine, erano giustificati e nel pieno rispetto del contratto di lavoro e le regole del club ei regolamenti. Il ricorrente, era stato informato della relativa decisione in tempo utile attraverso un notaio. Inoltre, il convenuto ha sottolineato che, prima delle osservazioni del suo legale rappresentante alla risposta da essa presentata il richiedente non ha mai contestato la validità della multa. 19. Il Resistente ha sottolineato che l'attore non ha partecipato alle attività del club, anche dopo essere stato sanzionato. Pertanto, consiglio direttivo del club ha deciso di terminare prematuramente il contratto. Inoltre, il convenuto ha spiegato che anche se la Turchia Richiedente sinistra il 23 dicembre 2003, questa voce non prova che ha frequentato gli allenamenti e le partite durante il mese in questione. 20. Il Resistente ha sottolineato che, previa autorizzazione della FIFA di firmare per un nuovo club S ua scelta, l'attore ha trovato un nuovo datore di lavoro in Norvegia entro la fine di marzo 2004. Di conseguenza, dal punto di vista Resistente, l'obiettivo l'attore è ora di ottenere reddito doppio per lo stesso periodo di tempo. 21. Infine, il Resistente riferimento alla relazione medica presentata dal ricorrente e ha sottolineato che è datato 6 ottobre 2003. Secondo la convenuta, l'attore ha partecipato alla partita contro D il 25 ottobre 2003 e faceva parte della squadra anche per la partita contro il G il 22 novembre 2003. Di conseguenza, il convenuto ha ritenuto che il rapporto rimesso medico non può giustificare le assenze del ricorrente nel dicembre 2003. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La Camera di Risoluzione delle Controversie recensioni di controversie rientranti nella propria giurisdizione ai sensi dell'art. 42 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001), su richiesta di una delle parti della controversia. 2. Ai sensi dell'art. 42, par. 1 lit. (B) (i) del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001), gli elementi scatenanti della controversia (cioè se il contratto è stato violato, con o senza giusta causa o giusta causa sportiva), sarà decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Se un contratto di lavoro è violato da una parte, la Camera di Risoluzione delle Controversie è tenuto a verificare se una parte è responsabile per i pagamenti di compensazione e di eccezionale così come se le sanzioni sportive devono essere imposte. 4. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club e un giocatore per quanto riguarda retribuzioni arretrate e di compensazione in relazione ad un contratto di lavoro. 5. Successivamente, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che l'attore e il convenuto aveva firmato un contratto di lavoro il 14 giugno 2003 valida fino al 31 maggio 2005. 6. Secondo il contratto di lavoro relativo al Resistente ha accettato di pagare al richiedente per la stagione 2003/2004 una sign-on a pagamento per un importo di USD 150'000 (da pagare in tre rate: USD 50'000 alla firma del contratto, USD 50 '000 prima di partire per la pre-season camp e USD 50'000 dopo il ritorno dalla pre-season camp), così come uno stipendio mensile pari a USD 10.000 durante dieci mesi a partire dalla fine di agosto 2003. Per la stagione 2004/2005 il convenuto ha accettato di pagare al ricorrente l'importo di USD 100.000 in data 15 giugno 2004 e uno stipendio mensile pari a USD 15.000 per dieci mesi a decorrere dalla fine di agosto 2004. 7. In continuazione, la Camera ha riconosciuto che l'attore ha chiesto il pagamento di tutti gli stipendi a partire da ottobre 2003 fino alla risoluzione unilaterale del contratto di lavoro da parte del Resistente, cioè il 29 dicembre 2003 e l'importo di USD 50'000 corrispondente alla rata del firma-sul prezzo, così USD 76'000, un indennizzo pari a USD 300'000 (pari al valore residuo del contratto di lavoro fino alla scadenza ordinaria il 31 maggio 2005) e una sanzione da imporre al convenuto sostenendo che il Resistente venuta meno ai suoi obblighi finanziari verso di lui e pertanto, ha violato il contratto di lavoro. 8. Rivolgendo la propria attenzione alla posizione del Resistente, la Camera ha riconosciuto che, da un lato, il Resistente fornito ricevute firmata dal ricorrente per il pagamento di USD 39'930 e TRL 100'000'000 datato 24 novembre 2003 concernente gli stipendi per il mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre 2003. D'altra parte, per quanto riguarda la presunta firma-sul prezzo per un importo di 50.000 USD, la Camera ha osservato che la Resistente ha sostenuto che il controllo del 30 luglio 2003 è stato consegnato all'attore il 14 giugno 2003 e che quest'ultima non ha contestato questo fatto e non anche restituito. 9. Inoltre, la Camera ha preso atto che il Resistente richiedere il risarcimento per un importo di 250.000 dollari a causa della violazione del ricorrente del contratto. 10. Successivamente, la Camera ha osservato che il 29 dicembre 2003 il Resistente risolto il contratto di lavoro, dal momento che a suo parere l'attore ha lasciato il club senza autorizzazione l'8 dicembre 2003. D'altra parte, la Camera ha riconosciuto che l'attore ha affermato che aveva cercato di rispettare i suoi obblighi, ma a causa delle condizioni meteo non era in grado di raggiungere le strutture di formazione e partecipare al campo di addestramento. Come risultato, l'attore è del parere che il Resistente risolto il relativo contratto di lavoro senza giusta causa. 11. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla cessazione del rapporto contrattuale delle parti coinvolte e per l'indennizzo richiesto per la violazione del contratto da ciascuna parte. 12. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che, da un lato, l'attore ha presentato una dichiarazione del 15 luglio 2004 dal signor E, membro dell'ambasciata, affermando che egli aveva guidato l'attore alle sessioni di formazione durante il mese di dicembre 2003, poiché, a causa della neve, l'attore non era in grado di raggiungere le strutture di formazione solo. Tuttavia, il relativo documento non indica alcuna data precisa, su cui sono stati effettuati i servizi di trasporto fuori. Inoltre, la Camera ha preso atto del fatto che l'attore ha spiegato che la Resistente non lo ha avvertito che in caso di ulteriori assenze ingiustificate il suo contratto sarebbe stato risolto. D'altra parte, la Camera debitamente esaminato le varie relazioni certificati forniti dal Resistente, dando evidenza l'assenza del ricorrente dalla formazione a partire dall'8 dicembre 2003, così come quella basata sulle assenze del ricorrente al Resistente alla rescissione del contratto di lavoro il 29 dicembre del 2003. 13. Dopo lunghe discussioni e tenendo conto di quanto precede, nonché tutte le osservazioni presentate da entrambe le parti a tale riguardo, la Camera è giunta alla conclusione che il comportamento di entrambe le parti portano alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro pertinente e che nessuna delle due parti può essere detenute esclusivamente responsabile per la violazione del contratto di lavoro in questione. 14. Come risultato, la Camera ha deciso all'unanimità che il contratto di lavoro alla base della controversia è giunta al termine nel dicembre 2003 a causa del comportamento reciprocamente colpa di entrambe le parti e, quindi, nessuna parte può essere tenuta a pagare alcun indennizzo né sanzionato ai sensi dell'art. 23 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione settembre 2001). 15. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla pretesa del ricorrente per quanto riguarda la remunerazione presunta straordinaria in relazione agli stipendi dei mesi di ottobre 2003 fino al dicembre 2003. A questo proposito e prima di tutto, la Camera ha sottolineato che in base al fatto che il contratto di lavoro deve essere considerato estinto dal dicembre 2003 a causa della responsabilità reciproca di entrambe le parti, l'attore non ha diritto a ricevere lo stipendio per il ha detto il mese. Allo stesso tempo, la Camera per gli stessi motivi non ha ritenuto l'ammenda inflitta dal Resistente alla ricorrente. 16. Poi, la Camera ha sottolineato che per quanto riguarda la presunta falsificazione delle ricevute di pagamento previste dal Resistente per quanto riguarda gli stipendi per i mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre 2003, l'attore espressamente rinunciato nella sua corrispondenza del 22 novembre 2004 per fornire un grafologo competenza. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che il corpo attuale non è competente a decidere se un documento è falso o autentico. Inoltre, la Camera ha sottolineato che ciascuna parte è responsabile per corroborare le sue accuse e che in relazione con la presunta falsificazione l'attore astenersi dal fornire elementi di prova pertinenti. 17. Come risultato, la Camera ha sottolineato che sulla base dei documenti forniti e per mancanza di prove del contrario si deve concludere che il Resistente pagato tutti gli stipendi al richiedente fino a quando il relativo contratto di lavoro è stato terminato. 18. Successivamente, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla pretesa del ricorrente per un importo di USD 50.000 corrispondente alla rata della firma, sul prezzo e ha sottolineato che un controllo del 30 luglio 2003 è stato consegnato all'attore il 14 giugno 2003 e che il quest'ultima non ha contestato questo fatto e anche non è mai tornato. Tuttavia, la Camera ha sottolineato che il Resistente ha ammesso che a questo proposito l'importo di USD 6000 è ancora in sospeso. 19. Come risultato, la Camera ha concluso che il Resistente deve pagare l'importo di USD 6.000 all'attore e che quest'ultimo deve restituire il controllo del 30 luglio 2003, l'importo di 50.000 USD al Resistente. 20. Tenendo conto di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie stabilito che il contratto di lavoro alla base della controversia era giunto a scadenza nel dicembre 2003 e che, a parte la quantità di USD 6.000 a carico del convenuto all'attore, nessuna delle due parti dovrebbe essere ritenuto responsabile a pagare qualsiasi ulteriore importo all'altro. Infine, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il richiedente deve restituire il controllo del 30 luglio 2003 alla Resistente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Il reclamo presentato dal ricorrente, il signor X, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente deve pagare l'importo complessivo di USD 6.000 al Richiedente, entro 30 giorni dalla data di comunicazione della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagata entro il termine indicato, un tasso di interesse del 5% all'anno si applica e la questione presente da sottoporre al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Il Richiedente è incaricato di informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Eventuali ulteriori richieste presentate dal Richiedente vengono respinte. 6. Il Richiedente è condannata a tornare immediatamente al Resistente ha ricevuto l'assegno pari a 50.000 USD. 7. La domanda riconvenzionale presentata dal Resistente, Club Y, è stata respinta. 8. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 10 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive___________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2005-2006) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 23 September 2005, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (Netherlands), member Michele Colucci (Belgium), member David Mayebi (Cameroon), member John Didulica (Australia) , member Philippe Diallo (France), member Paulo Rogerio Amoretty Souza (Brazil), member Eissa M. Selah Al-Housaini (U.A.E.) , member Peter Friend (Australia), member on the claim presented by the Player X, represented by Mr Z as Claimant against the Club Y, as Respondent regarding outstanding remuneration on the basis of an employment contract ./… I. Facts of the case 1. The player, X, Claimant and the club, Y, Respondent concluded an employment agreement on 14 June 2003 valid until 31 May 2005. For the 2003/2004 season the Claimant was entitled to receive from the Respondent: - Signing-on fee: USD 150’000 (to be paid in three instalments: USD 50’000 upon signing the contract, USD 50’000 before leaving for the pre-season camp and USD 50’000 after returning from the pre-season camp) - Monthly salary: USD10’000 (for ten months, starting by the end of August 2003) For the 2004/2005 season the Claimant was entitled to receive from the Respondent: - The amount of USD 100’000 (due on 15 June 2004) - Monthly salary: USD15’000 (for ten months, starting by the end of August 2004) 2. The Claimant, claimed that, despite several minor injuries in particular, problems with his knee and an ingrown toenail, he has always done his best to properly respect the Respondent’s instructions and comply with his obligations. He even consulted, with the Respondent’s express authorisation, a specialist, in order to receive the best possible treatment. Yet, after a defeat in the derby and the change of the team’s coach, the Respondent had decided to expel him from the first team’s squad. Therefore, he had no alternative but to train alone. Furthermore, the Claimant maintained that he was not called for the Respondent’s pre-season camp in winter. The Claimant claimed also that the Respondent tried to force him to accept a premature termination of the employment contract at the basis of the dispute on mutual agreement. 3. According to the Claimant, the Respondent did only pay him part of the October 2003 salary (USD 4’000 instead of USD 10’000) and did not pay him his salary for the months of November and December 2003 at all. Moreover, he could not cash the check of USD 50’000 corresponding to the last instalment of the signing-on fee. 4. On account of the above, the Claimant demanded the payment of all outstanding salaries until the unilateral termination of the employment contract by the Respondent, i.e. 29 December 2003, thus USD 76’000. For the unilateral termination of the employment contract without just cause, the Claimant asked for compensation corresponding to the remaining value of the employment contract until ordinary expiration on 31 May 2005, thus USD 300’000. Furthermore, he asked for a sanction to be imposed on the Respondent in accordance with art. 23 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001). 5. The Claimant stressed that in its termination letter the Respondent did not anyhow explain his alleged misconduct, which led to the cancellation of the contract. In particular, the relevant document does not contain valid reasons for a termination without notice. Moreover, no documents corroborating the Respondent’s position were remitted to his attention together with the communication, which put an end to the labour relation. On account of the foregoing, the Claimant considered that the cancellation is null and void, due to the missing justification. In this respect, he pointed out that the Respondent explained its early termination of the employment contract for the first time when having been asked by FIFA to reply to the claim he had lodged. 6. The Claimant recalled that he had urged the Respondent to pay him the outstanding salaries as well as compensation for the breach of the contract on 26 January 2004, thus already prior to lodging a complaint at FIFA. The Respondent did, however, not offer any reaction to his correspondence. 7. The Respondent explained that based on art. 5 of the employment contract, which stipulates: “Player accepts to obey the rules and regulations of . Professional Football Disciplinary Regulations” and on art. 20 and 21 of the club’s rules and regulations, which, according to the Respondent, the Claimant had signed and agreed to, on 19 December 2003 its board fined the Claimant with the amount of USD 20’000 and expelled him from the squad for not having participated to trainings and league matches without valid reasons. In particular, the Respondent is of the opinion that an ingrown toenail does not justify his absences. Various certified reports were remitted to FIFA, giving evidence for the Claimant’s absence from training from 8 to 13 December 2003, from the league match against A on 14 December 2003, from the training camp held in Adana on 15/16 December 2003 as well as from the cup match against B on 17 December 2003. The relevant decision was sent to the Claimant on 25 December 2003. 8. As a result, the Respondent is of the opinion that due to the Claimant’s repeated non-fulfilment of his obligations, it was entitled to rescind the employment contract on 29 December 2003. 9. With regard to the third instalment of the signing-on fee, the Respondent maintained that the check dated 30 July 2003 was handed out to the Claimant on 14 June 2003. Subsequently, he could cash USD 34’000 on 1 September 2003 and USD 10’000 on 3 October 2003. Copies of the relevant receipts signed by the Claimant were remitted to the attention of FIFA. A balance of USD 6’000 is admitted. Yet, the Claimant did not return the relevant check. Consequently, the Respondent pointed out that the Claimant is still in a position to cash the outstanding amount. 10. With regard to the salaries, the Respondent claimed having paid the amount due for August, September, October and November 2003, i.e. USD 40’000. In this respect, it presented two receipts signed by the Claimant for the payment of USD 39’930 and TRL 100’000’000 dated 24 November 2003. 11. Furthermore, the Respondent stated that, although it was not contractually agreed, it paid USD 10’200 for the renting of the Claimant’s accommodation, USD 2’000 as guarantee to the Claimant’s landlord and USD 850 to the real estate commission. These amounts were than charged to the Claimant. 12. The Respondent deemed that it fully respected its contractual obligations, and that it was the Respondent who breached the agreement. Consequently, the Respondent requested compensation amounting to USD 250’000. 13. With regard to the Respondent’s decision to impose a fine on the Claimant, the latter emphasised that he had not been given the opportunity to defend himself before the decision was taken. Consequently, his right to be heard had been disregarded and the decision was null and void. Furthermore, in the Claimant’s opinion the amount of the fine appears to be disproportionate, since it corresponds to two monthly salaries. 14. Referring to the Respondent’s allegation that he had left the club without permission on 8 December 2003, the Claimant presented a declaration dated 15 July 2004 from Mr E, member of the Embassy, stating that he had driven the Claimant to the training sessions during the month of December 2003, since, due to the snow, the Claimant was not able to reach the training facilities alone. Yet, the relevant document does not indicate any precise dates, on which the transportation services were carried out. Furthermore, the Claimant explained that he left Turkey on 23 December 2003 only, for Christmas holidays. This fact can be verified by means of the stamp in his passport. 15. The Claimant is of the opinion that, even if he had remained absent from certain training sessions, the unilateral termination of the employment contract would not be valid. In fact, the Respondent never warned him that in case of further unexcused absences his contract would be rescinded. 16. The Claimant, contested the authenticity of the receipts presented by the Respondent in order to corroborate the payments on his favour. Some of them bear a forged signature. Moreover, the Claimant claimed that the receipt dated 1 September 2003 had been altered. In fact, originally it confirmed the payment of USD 4’000 only and not USD 34’000. The Claimant emphasised that the amounts indicated on the receipts do not correspond to those stipulated in the employment contract. Equally, the modalities of payment chosen by the Respondent, i.e. cash payments with receipts, leave space for falsifications of the relevant documents. Finally, the Claimant deemed that, if the receipts were genuine, the Respondent would have presented them to him already in reply to his letter of 26 January 2004. 17. On 16 February 2004 FIFA, under the given circumstances in particular, the lack of interest of both parties to continue with the employment relationship, advised the parties to consider their labour relationship as terminated and the Claimant was free to sign for another club of his choice. 18. In its final submissions the Respondent, reiterated that the sanctions imposed on the Claimant, in particular the fine, were justified and in full accordance with the employment contract and the club’s rules and regulations. The Claimant, had been informed of the relevant decision in due time through a notary public. Furthermore, the Respondent emphasised that, prior to the remarks of his legal representative to the answer filed by it the Claimant never contested the validity of the fine. 19. The Respondent stressed that the Claimant did not participate to the club’s activities even after having been sanctioned. Therefore, the club’s board decided to prematurely terminate the contract. Moreover, the Respondent explained that even if the Claimant left Turkey on 23 December 2003 only, this does not prove that he attended the trainings and matches during the relevant month. 20. The Respondent pointed out that, following FIFA’s authorisation to sign for a new club of his choice, the Claimant found a new employer in Norway by the end of March 2004. Consequently, from the Respondent’s point of view, the Claimant’s aim is now to gain double income for the same period of time. 21. Finally, the Respondent referred to the medical report presented by the Claimant and emphasised that it is dated 6 October 2003. According to the Respondent, the Claimant participated to the match against D on 25 October 2003 and was part of the squad also for the match against G on 22 November 2003. As a consequence, the Respondent deemed that the remitted medical report cannot justify the Claimant’s absences in December 2003. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. The Dispute Resolution Chamber reviews disputes coming under its jurisdiction pursuant to Art. 42 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001), at the request of one of the parties to the dispute. 2. According to Art. 42, par. 1 lit. (b) (i) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001), the triggering elements of the dispute (i.e. whether a contract was breached, with or without just cause, or sporting just cause), will be decided by the Dispute Resolution Chamber. 3. If an employment contract is breached by a party, the Dispute Resolution Chamber is responsible to verify whether a party is accountable for compensation and outstanding payments as well as whether sport sanctions must be imposed. 4. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a club and a player regarding outstanding remuneration and compensation in connection with an employment contract. 5. Subsequently, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging that the Claimant and the Respondent had signed an employment contract on 14 June 2003 valid until 31 May 2005. 6. According to the relevant employment contract the Respondent agreed to pay to the Claimant for the 2003/2004 season a signing-on fee amounting to USD 150’000 (to be paid in three instalments: USD 50’000 upon signing the contract, USD 50’000 before leaving for the pre-season camp and USD 50’000 after returning from the pre-season camp) as well as a monthly salary amounting to USD 10,000 during ten months starting by the end of August 2003. For the 2004/2005 season the Respondent agreed to pay to the Claimant the amount of USD 100,000 on 15 June 2004 as well as a monthly salary amounting to USD 15,000 during ten months starting by the end of August 2004. 7. In continuation, the Chamber acknowledged that the Claimant requested the payment of all salaries as from October 2003 until the unilateral termination of the employment contract by the Respondent, i.e. 29 December 2003 and the amount of USD 50’000 corresponding to the last instalment of the signing-on fee, thus USD 76’000, compensation amounting to USD 300’000 (corresponding to the remaining value of the employment contract until the ordinary expiration on 31 May 2005) and a sanction to be imposed on the Respondent arguing that the Respondent failed to fulfil its financial obligations towards him and therefore breached the employment contract. 8. Turning its attention to the Respondent’s position, the Chamber acknowledged that, on the one hand, the Respondent provided receipts signed by the Claimant for the payment of USD 39’930 and TRL 100’000’000 dated 24 November 2003 regarding the salaries for the months of August, September, October and November 2003. On the other hand, regarding the claimed signing-on fee in the amount of USD 50,000, the Chamber noted that the Respondent maintained that the check dated 30 July 2003 was handed out to the Claimant on 14 June 2003 and that the latter did not contest this fact and also never returned it. 9. Moreover, the Chamber took due note that the Respondent request compensation amounting to USD 250,000 due to the Claimant’s breach of the contract. 10. Subsequently, the Chamber observed that on 29 December 2003 the Respondent terminated the employment contract, since in its opinion the Claimant left the club without permission on 8 December 2003. On the other hand, the Chamber acknowledged that the Claimant affirmed that he had tried to comply with his obligations, but due to the weather conditions he was unable to reach the training facilities and attend to the training camp. As a result, the Claimant is of the opinion that the Respondent terminated the relevant employment contract without just cause. 11. In continuation, the Chamber turned its attention to the termination of the contractual relation of the parties involved and to the compensation claimed for the breach of contract by each party. 12. In this respect, the Chamber acknowledged that, on the one hand, the Claimant presented a declaration dated 15 July 2004 from Mr E, member of the Embassy, stating that he had driven the Claimant to the training sessions during the month of December 2003, since, due to the snow, the Claimant was not able to reach the training facilities alone. Yet, the relevant document does not indicate any precise dates, on which the transportation services were carried out. Furthermore, the Chamber took due note that the Claimant explained that the Respondent never warned him that in case of further unexcused absences his contract would be rescinded. On the other hand, the Chamber duly considered the various certified reports provided by the Respondent, giving evidence for the Claimant’s absence from training as from 8 December 2003, as well as that based on the Claimant’s absences the Respondent rescinded the employment contract on 29 December 2003. 13. After long deliberations and taking into account the above as well as all submissions made by both parties in this respect, the Chamber came to the conclusion that the conduct of both parties lead to the early termination of the relevant employment relation and that neither party can be held exclusively responsibly for the breach of the relevant employment contract. 14. As a result, the Chamber unanimously decided that the employment contract at the basis of the dispute has come to an end in December 2003 due to the reciprocally fault behaviour of both parties, and therefore, neither party can be held liable to pay any compensation nor sanctioned in accordance with art. 23 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition September 2001). 15. In continuation, the Chamber turned its attention to the Claimant’s claim with regard to the alleged outstanding remuneration in relation to the salaries of the months of October 2003 until December 2003. In this respect and first of all, the Chamber emphasised that based on the fact that the employment contract has to be considered as terminated as from December 2003 due to the reciprocally responsibility of both parties, the Claimant is not entitled to receive the salary for the said month. At the same time the Chamber for the same reasons did not consider the fine imposed by the Respondent on the Claimant. 16. Then, the Chamber underlined that with regard to the alleged falsification of the payment receipts provided by the Respondent regarding the salaries for the months of August, September, October and November 2003, the Claimant expressly renounced in his correspondence dated 22 November 2004 to provide a graphologist expertise. In this respect, the Chamber pointed out that the present body is not competent to decided whether a document is forged or genuine. Moreover, the Chamber emphasised that each party is responsible to corroborate its allegations and that in respect with the alleged falsification the Claimant abstain from providing the pertinent evidence. 17. As a result, the Chamber emphasised that based on the documents provided and for lack of evidence of the contrary it has to be concluded that the Respondent paid all salaries to the Claimant until the relevant employment contract was terminated. 18. Subsequently, the Chamber turned its attention to the Claimant’s claim in the amount of USD 50,000 corresponding to the last instalment of the signing-on fee and underlined that a check dated 30 July 2003 was handed out to the Claimant on 14 June 2003 and that the latter did not contest this fact and also never returned it. Nevertheless, the Chamber underlined that the Respondent admitted that in this respect the amount of USD 6,000 is still outstanding. 19. As a result, the Chamber concluded that the Respondent should pay the amount of USD 6,000 to the Claimant and that the latter should return the check dated 30 July 2003 in the amount of USD 50,000 to the Respondent. 20. Taking into account all of the above, the Dispute Resolution Chamber established that the employment contract at the basis of the dispute had come to an end in December 2003 and that apart from the amount of USD 6,000 payable by the Respondent to the Claimant, neither party should be held responsible to pay any further amount to the other. Finally, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant must return the check dated 30 July 2003 to the Respondent. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, Mr X, is partially accepted. 2. The Respondent shall pay the total amount of USD 6,000 to the Claimant, within 30 days following the date of the communication of the present decision. 3. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant is instructed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. Any further claims lodged by the Claimant are rejected. 6. The Claimant is ordered to immediately return to the Respondent the check he received amounting to USD 50,000. 7. The counterclaim lodged by the Respondent, Club Y, is rejected. 8. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 10 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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