F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 marzo 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), gli Mick McGuire (Inghilterra), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro per il reclamo presentato dal giocatore, X come querelanti nei confronti del club, Y come convenuto in merito a una controversia sul contratto di lavoro concluso tra le parti I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 marzo 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), gli Mick McGuire (Inghilterra), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro per il reclamo presentato dal giocatore, X come querelanti nei confronti del club, Y come convenuto in merito a una controversia sul contratto di lavoro concluso tra le parti I. Fatti della controversia 1. L'11 luglio 2005, dopo una indennità di trasferimento pari a 300.000 euro era stata pagata a favore del club A , Club Y e il giocatore X, nato il 31 luglio 1976, ha concluso un contratto di lavoro scade il 30 giugno 2006. 2. Per mezzo del citato accordo, il club si è impegnato a versare al giocatore la somma di EUR 460.000 come un sign-on a pagamento, oltre a uno stipendio di 500.000 euro da versare in undici rate, vale a dire 40.000 euro al mese da agosto 2005 a maggio 2006 e 100.000 euro nel giugno 2006. 3. Inoltre, il club si è impegnata a fornire al giocatore con un sistemazioni completamente arredate e tre biglietti di business class per il giocatore e la sua famiglia. 4. Il 6 gennaio e 19 gennaio 2006, la Federazione B ha richiesto il certificato internazionale di trasferimento (ITC) dall'Associazione C per il giocatore in questione. 5. Il 12 gennaio 2006, il giocatore in questione ha firmato un contratto di lavoro con il club D . 6. Il 23 gennaio 2006, C risposto per iscritto alle richieste di cui sopra affermando che, a causa di una disputa contrattuale tra il giocatore e il X Y squadra non poteva rilasciare il CTI richiesto. 7. Il 23 gennaio 2006, la Federazione B rivolto alla Fifa per chiedere l'autorizzazione a registrare provvisoriamente il giocatore in questione per il suo socio del club, D. 8. Il 6 febbraio 2006, il giudice unico della Commissione per lo Status dei Calciatori ha autorizzato la B per registrare provvisoriamente il giocatore, X, per il suo club affiliato D. 9. Considerando che la materia della registrazione provvisoria del giocatore è stata decisa, la controversia in questione si trova sul merito della controversia contrattuale e, in particolare, sulle condizioni finanziarie della risoluzione contrattuale. 10. Per quanto riguarda la controversia contrattuale tra il giocatore e il club è interessato, il 23 gennaio 2006 il giocatore FIFA ha informato che non era stato pagato gli stipendi di novembre e dicembre 2005 e non era stato permesso di prendere parte alle sessioni di formazione con il prima squadra, a partire dalla seconda settimana di novembre. 11. Inoltre, per mezzo della sua petizione il signor X fornito FIFA con un documento datato 23 novembre 2005, e firmato da Y Segretario Generale, per cui è stato afferma che il contratto di lavoro tra il club e il giocatore è stato terminato e che il giocatore era libero di concludere un contratto di lavoro con una società di sua scelta. 12. Per mezzo di questa dichiarazione, Y ha inoltre affermato che, per tutta la durata del contratto di lavoro, il giocatore ha sempre mantenuto un livello di comportamento impeccabile. 13. Le prove dimostrano che il club ancora fornito il giocatore con i documenti necessari a lasciare il paese a partire dal 24 novembre 2005. 14. Il giocatore sostiene che, in considerazione delle circostanze di cui sopra, è stato lasciato senza altra scelta che considerarsi libero da ogni obbligo contrattuale e di concludere un contratto di lavoro con D. 15. In considerazione di quanto sopra, il 23 gennaio 2006 il sig X ha chiesto alla Camera di Risoluzione delle Controversie per condannare Y a pagargli i seguenti importi: 80.000 euro corrispondenti agli stipendi eccezionali di novembre e dicembre 2005 oltre tasso di interesse del 5%; 300.000 euro corrispondente al stipendi avrebbe ricevuto fino alla scadenza del contratto il 30 giugno 2006, se il club non aveva commesso unilaterale violazione; EUR 51,640.08 come anticipo versato dal giocatore per la sua sistemazione in USD corrispondente ai biglietti non pagati in business class per il giocatore 21557 e la sua famiglia, 4.590 euro corrispondente alle spese sostenute dal giocatore per il suo passaggio al Paese Y. 16. Il giocatore chiede inoltre la Camera di Risoluzione delle Controversie di concedergli l'importo corrispondente a sei mesi di stipendio in riparazione dei danni fisici e psicologici subiti come conseguenza di una tale cessazione anticipata. 17. Infine, il sig X richiede la Camera di Risoluzione delle Controversie di imporre alla Y le sanzioni applicabili sportive per la rottura unilaterale del contratto di lavoro. 18. D'altra parte, Y sostiene che il giocatore in questione è responsabile di aver violato unilateralmente il contratto di lavoro firmato con loro il 11 luglio 2005. 19. In particolare, il club del giocatore accusa di aver ripetutamente violato le norme disciplinari previste dal contratto di lavoro e di non aver per tornare dopo il congedo di Natale. 20. Pertanto, le richieste Y la Camera di Risoluzione delle Controversie di imporre al signor X le sanzioni applicabili sportive per la rottura unilaterale del contratto di lavoro. 21. In aggiunta a ciò, le richieste di Y la Camera di Risoluzione delle Controversie di condannare il giocatore di cui sopra a rimborsare il club l'importo di euro 460.000, che è stato pagato come un sign-on a pagamento, oltre a 210.000 euro corrispondente all'importo pro rata pagato dal club al club P rovenienza del giocatore come una indennità di trasferimento. 22. Secondo le informazioni a disposizione della FIFA, anche se vari tentativi sono stati fatti a questo riguardo, le parti non sono d'accordo sui termini finanziari della cessazione contrattuale, come il club aveva inizialmente offerto al giocatore la somma di EUR 40.000, corrispondente al salario di novembre 2005, come compenso per la cessazione anticipata del contratto, mentre il giocatore aveva chiesto l'importo del risarcimento corrispondente al valore residuo del contratto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 23 gennaio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della Fifa si applicano alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club e un giocatore straniero in merito a una controversia in connessione con un contratto di lavoro 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato in data 11 luglio 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA dal giocatore il 23 gennaio 2006. Alla luce delle suddette circostanze, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) si applicano al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file e, soprattutto, ha focalizzato l'attenzione sul documento del 23 novembre 2005, e firmato da Y Segretario Generale, per cui è stato dichiarato che l'occupazione contratto tra il club e il giocatore è stato terminato e che il giocatore era libero di concludere un contratto di lavoro con una società di sua scelta. 6. Inoltre, il corpo di decidere ha preso atto del fatto che il signor X non fu mai pagato gli stipendi di novembre e dicembre 2005, né gli fu permesso di prendere parte alle sessioni di allenamento con la prima squadra, a partire dalla seconda settimana di novembre. 7. È stato osservato, in particolare, che il signor X non ha firmato la rescissione contrattuale ed è rimasto a disposizione del club fino alla fine del dicembre 2005, quando ha lasciato in occasione del suo congedo di Natale. 8. Secondo la Camera l'atteggiamento del giocatore mostra chiaramente la sua intenzione di non accettare la risoluzione anticipata contrattuale. Quanto sopra è corroborata dal fatto che il giocatore ha presentato la sua domanda con la FIFA il 23 gennaio 2006, prima obiezione del club per l'emissione di ITC del giocatore. 9. Tuttavia, la Camera ha osservato che, dopo il suddetto documento, così come il fatto che il signor X non è stato pagato gli stipendi di novembre e dicembre 2005, né gli fu permesso di partecipare alle sessioni di allenamento con la prima squadra a partire dalla seconda settimana di novembre, nonostante lui restare a disposizione del club fino alla fine del dicembre 2005, il giocatore è stato lasciato senza altra scelta che considerarsi libero da ogni obbligo contrattuale e di concludere un contratto di lavoro con D. 10. I soci hanno preso atto inoltre della posizione Y, per cui il giocatore in questione sarebbe responsabile di aver unilateralmente violato il contratto di lavoro firmato con loro il 11 luglio 2005, nonché della loro domanda contro il giocatore per aver ripetutamente violato le norme disciplinari previste dal contratto di lavoro e di aver omesso di tornare dopo il congedo di Natale. 11. In questo contesto, la Camera ha sottolineato che tale affermazione non è coerente con il documento già firmato da parte del club il 23 novembre 2005, con cui, tra l'altro, il club accertato che, per tutta la durata del contratto di lavoro, il giocatore aveva sempre mantenuto una livello di comportamento impeccabile. 12. Prendendo in considerazione quanto sopra, i membri della Camera è giunto alla conclusione che il documento datato 23 novembre 2005 deve essere considerato come la rescissione unilaterale ingiustificata del contratto di lavoro perpetrato dal club. 13. La Camera ha continuato ad analizzare gli aspetti finanziari della controversia derivanti dalla conclusione di cui sopra. In primo luogo, essa ha sostenuto che il giocatore è senza dubbio a causa degli stipendi di novembre e dicembre 2005, corrispondenti a 80.000 euro, in particolare tenendo conto del fatto che il signor X è rimasta a disposizione del club fino alla fine del dicembre 2005, quando ha lasciato in occasione del suo Natale andarsene. 14. In secondo luogo, e per quanto riguarda l'indennizzo richiesto per un importo di 300.000 euro corrispondente agli stipendi il giocatore avrebbe ricevuto fino alla scadenza del contratto il 30 giugno 2006, se il club non avesse commesso una violazione unilaterale, la Camera ha osservato che il signor X trovato quasi subito lavoro con un altro club, D, a condizioni finanziarie meno favorevoli eccezionalmente, cioè con uno stipendio mensile di 500 USD. 15. A tal fine, la Camera era ansioso di sottolineare che il giocatore a quanto pare hanno deciso di accettare un trattamento finanziario e, di conseguenza, non può rivendicare alcuna perdita proveniente dalla notevole differenza di stipendio tra i contratti stipulati con il club e quello concluso con il nuovo club. 16. La Camera ha aggiunto che, come regola generale, in tali circostanze, quando si conclude un nuovo contratto di lavoro a seguito della cessazione del contratto di lavoro esistente, il giocatore ha l'obbligo di limitare i danni possibili finanziario derivante dalla conclusione di tale contratto. 17. Secondo la Camera, il signor X era evidentemente ben consapevole delle condizioni contrattuali previste sposi e del conseguente riduzione drastica di stipendio e, di conseguenza, non può pretendere dal club qualsiasi danno sproporzionato legato ad una perdita finanziaria. 18. La Camera di Risoluzione delle Controversie ha anche preso in considerazione il fatto che il valore totale degli importi relativi contratti di lavoro a EUR 960.000. Indubbiamente, prima del suo congedo, il giocatore ha ricevuto l'importo di euro 460.000 come un sign-on a pagamento, più l'importo di 120.000 euro come stipendi mensili da agosto a ottobre 2005. Appare pertanto chiaro che il giocatore ha ricevuto già oltre la metà dell'intero valore del suo contratto. 19. Alla luce delle considerazioni sopra esposte, la Camera ha deciso di accogliere parzialmente la richiesta del giocatore ad ottenere detto risarcimento e considerato che il club deve pagare al signor X l'importo di euro 75.000. 20. Al contrario, e grazie al fatto che il suddetto importo sufficientemente la riparazione dei danni subiti dal ricorrente, la Camera abbia respinto la richiesta del giocatore ad essere erogato l'importo corrispondente a sei mesi di stipendio in riparazione dei danni fisici e psicologici subiti in conseguenza di tale terminazione. 21. La Camera di Risoluzione delle Controversie in seguito esaminato la richiesta del signor X ad essere rimborsato EUR 51,640.08 come anticipo versato per il suo alloggio, oltre che USD 21.557 corrispondente ai biglietti non pagati in business class per il giocatore e la sua famiglia, come previsto nel contratto di lavoro concluso con il club il 11 luglio 2005. 22. A seguito di una lettura approfondita delle ricevute di pagamento forniti da parte del giocatore, la Camera ha concluso che Y è tenuto a rimborsare il signor X del valore di 224.400, corrispondente al pagamento anticipato fatta dal giocatore per la sua sistemazione così come i biglietti non pagati per la business class il giocatore e la sua famiglia, cioè 18.470, più 16.472 USD. 23. D'altra parte, e per quanto riguarda la domanda del giocatore da rimborsare euro corrispondente alle spese sostenute per il suo trasferimento a paese Y 4590, il corpo decide rilevato che il rimborso di tali spese non è stato previsto nel contratto di lavoro stipulato con il club 11 luglio 2005 e, di conseguenza, ha respinto la richiesta. 24. Per concludere con la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che Y deve pagare al signor X gli importi di: euro 155 mila, vale a dire 80.000 euro corrispondenti agli stipendi eccezionali di novembre e dicembre 2005 e euro 75.000 a titolo di risarcimento per violazione contrattuale, corrispondente a 242.870 l'anticipo versato dal giocatore per la sua sistemazione e uno non retribuito biglietto in business class per il giocatore e la sua famiglia; USD 16.472 corrispondenti ai rimanenti tre biglietti non pagati in business class per il giocatore e la sua famiglia. 25. Al contrario, la Camera di Risoluzione delle Controversie esaminato richiesta di Y di condannare il giocatore a rimborsare il club l'importo di euro 460.000, che è stato pagato come un sign-on a pagamento, oltre a euro 210.000, corrispondente all'importo pro rata pagato dal club per l'ex giocatore club come indennità di trasferimento. 26. Coerentemente con la suddetta conclusione, che il club ha commesso una violazione ingiustificata del contratto, la Camera ha deciso di respingere la richiesta Y di condannare il giocatore a pagare un risarcimento per violazione contrattuale. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta del giocatore, il signor X, è parzialmente accolta. 2. Y deve pagare gli importi di EUR 155.000, 242.870 e 16.472 USD per il giocatore, il signor X, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% annuo si applica, e la questione presente da sottoporre al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Il giocatore, il signor X, è diretta ad informare la Club Y immediatamente il numero di conto in cui le rimesse devono essere effettuati, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di qualsiasi pagamento ricevuto. 5. La domanda riconvenzionale presentata da Y è stata respinta. 6. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org, www. tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2005-2006) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 23 March 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), Member Peter Friend (Australia), Member Mick McGuire (England), Member Gerardo Movilla (Spain), Member on the claim presented by the player, X as Claimant against the club, Y as Respondent regarding a dispute about the employment contract concluded between the parties I. Facts of the case 1. On 11 July 2005, after a transfer compensation amounting to EUR 300,000 had been paid in favour of the club A, the club Y and the player X, born on 31 July 1976, concluded an employment contract due to expire on 30 June 2006. 2. By means of the aforementioned agreement, the club undertook the obligation to pay the player the amount of EUR 460,000 as a sign-on fee, plus a salary of EUR 500,000 to be paid in eleven instalments, i.e. EUR 40,000 per month from August 2005 to May 2006 and EUR 100,000 in June 2006. 3. Furthermore, the club committed itself to provide the player with a fully furnished accommodation and three business class tickets for the player and his family. 4. On 6 January and 19 January 2006, the B Federation requested the international transfer certificate (ITC) from the C Association for the player in question. 5. On 12 January 2006, the player concerned signed an employment contract with the club D. 6. On 23 January 2006, C replied in writing to the above requests stating that, due to a contractual dispute between the player X and the club Y it could not issue the requested ITC. 7. On 23 January 2006, the B Federation turned to FIFA asking for the authorisation to provisionally register the player concerned for its member club, D. 8. On 6 February 2006, the Single Judge of the Players’ Status Committee authorised the B to provisionally register the player, X, for its affiliated club D. 9. Whereas the matter of the player’s provisional registration has been decided upon, the dispute at stake lies on the substance of the contractual dispute and, in particular, on the financial conditions of the contractual termination. 10. As far as the contractual dispute between the player and the club is concerned, on 23 January 2006 the player informed FIFA that he had not been paid the salaries of November and December 2005 and had not been allowed to take part in the training sessions with the first team, as from the second week of November. 11. Furthermore, by means of his petition Mr X provided FIFA with a document dated 23 November 2005, and signed by Y’s Secretary General, whereby it was stated that the employment contract between the club and the player was terminated and that the player was free to conclude an employment contract with a club of his choice. 12. By means of this declaration, Y also stated that, throughout the duration of the employment contract, the player had always maintained an impeccable level of behaviour. 13. Evidence shows that the club even provided the player with the necessary documents to leave the country as from 24 November 2005. 14. The player maintains that, in view of the above-mentioned circumstances, he was left with no other choice than to consider himself free from any contractual obligation and to conclude an employment contract with D. 15. In view of the above, on 23 January 2006 Mr X requested the Dispute Resolution Chamber to condemn Y to pay him the following amounts: EUR 80,000 corresponding to the outstanding salaries of November and December 2005 plus 5% interest rate; EUR 300,000 corresponding to the salaries he would have received until the expiry of the contract on 30 June 2006, if the club had not committed unilateral breach; EUR 51,640.08 as advance payment made by the player for his accommodation; USD 21,557 corresponding to the unpaid business class tickets for the player and his family; EUR 4,590 corresponding to the expenses borne by the player for his move to Y’s country. 16. The player further asks the Dispute Resolution Chamber to grant him the amount corresponding to six months of salary in reparation of the physical and psychological damages suffered as a consequence of such a premature termination. 17. Finally, Mr X requests the Dispute Resolution Chamber to impose on the Y the applicable sporting sanctions for the unilateral breach of the employment contract. 18. On the other hand, Y maintains that the player in question is responsible for having unilaterally breached the employment contract signed with them on 11 July 2005. 19. In particular, the club accuses the player of having repeatedly breached the disciplinary rules provided by the employment contract and of having failed to return after the Christmas leave. 20. Therefore, Y requests the Dispute Resolution Chamber to impose on Mr X the applicable sporting sanctions for the unilateral breach of the employment contract. 21. In addition to that, Y requests the Dispute Resolution Chamber to condemn the aforementioned player to refund the club the amount of EUR 460,000 which was paid as a sign-on fee, plus EUR 210,000 corresponding to the pro rata amount paid by the club to the player’s former club as a transfer compensation. 22. According to the information at FIFA’s disposal, although several attempts were made in this respect, the parties could not agree upon the financial terms of the contractual termination, as the club had initially offered the player the amount of EUR 40,000, corresponding to the salary of November 2005, as a compensation for the early termination of the contract, whereas the player had requested the amount of compensation corresponding to the remaining value of the contract. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 23 January 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA apply to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above-mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a club and a foreign player regarding a dispute in connection with an employment contract 4. Subsequently, the members of the Chamber analysed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 11 July 2005 and the claim was lodged at FIFA by the player on 23 January 2006. In view of the aforementioned circumstances, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) apply to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the Chamber acknowledged the documentation contained in the file and, primarily, focussed its attention on the document dated 23 November 2005, and signed by Y’s Secretary General, whereby it was stated that the employment contract between the club and the player was terminated and that the player was free to conclude an employment contract with a club of his choice. 6. Besides, the deciding body took note of the fact that Mr X was never paid the salaries of November and December 2005 nor was he allowed to take part in the training sessions with the first team, as from the second week of November. 7. It was noted, in particular, that Mr X never signed the contractual termination and remained at the club’s disposal until the end of December 2005, when he left on occasion of his Christmas leave. 8. According to the Chamber the player’s attitude clearly shows his intention not to accept the early contractual termination. The above is corroborated by the fact that the player lodged his claim with FIFA on 23 January 2006, prior to the club’s objection to the issuance of the player’s ITC. 9. However, the Chamber observed that, following the above-mentioned document, as well as the fact that Mr X was not paid the salaries of November and December 2005 nor was he allowed to take part in the training sessions with the first team as from the second week of November, despite him remaining at the club’s disposal until the end of December 2005, the player was left with no other choice than to consider himself free from any contractual obligation and to conclude an employment contract with D. 10. The members took further note of Y’s position, whereby the player in question would be responsible for having unilaterally breached the employment contract signed with them on 11 July 2005 as well as of their claim against the player for having repeatedly breached the disciplinary rules provided by the employment contract and of having failed to return after the Christmas leave. 11. In this context, the Chamber underscored that such an allegation is not consistent with the document previously signed by the club on 23 November 2005 whereby, inter alia, the club ascertained that, throughout the duration of the employment contract, the player had always maintained an impeccable level of behaviour. 12. Taking the above into consideration, the members of the Chamber came to the conclusion that the document dated 23 November 2005 has to be regarded as the unjustified unilateral termination of the employment contract perpetrated by the club. 13. The Chamber went on to analyse the financial aspects of the dispute deriving from the above conclusion. Firstly, it maintained that the player is undoubtedly due the salaries of November and December 2005, corresponding to EUR 80,000, especially taking into account that Mr X remained at the club’s disposal until the end of December 2005, when he left on occasion of his Christmas leave. 14. Secondly, and as regards the claimed compensation amounting to EUR 300,000 corresponding to the salaries the player would have received until the expiry of the contract on 30 June 2006, if the club had not committed unilateral breach, the Chamber observed that Mr X found almost immediately employment with another club, D, at exceptionally less favourable financial conditions, i.e. at a monthly salary of USD 500. 15. To this effect, the Chamber was eager to emphasise that the player apparently agreed to accept such a financial treatment and, consequently, cannot claim any loss originating from the considerable difference in salary between the contracts stipulated with the club and the one concluded with the new club. 16. The Chamber added that, as a general rule, in such circumstances, when concluding a new employment contract following the termination of an existing employment contract, the player has the obligation to mitigate any possible financial damage deriving from the conclusion of such a contract. 17. According to the Chamber, Mr X was apparently well aware of the newly stipulated contractual conditions and of the subsequent drastic reduction in salary and, consequently, cannot claim from the club any disproportionate damage linked with such a financial loss. 18. The Dispute Resolution Chamber also took into consideration the fact that the total value of the relevant employment contract amounts to EUR 960,000. Undisputedly, prior to his leave, the player received the amount of EUR 460,000 as a sign-on fee, plus the amount of EUR 120,000 as monthly salaries from August to October 2005. It thus appears clear that the already player received over the half of the entire value of his contract. 19. In view of the above-mentioned considerations, the Chamber decided to partially accept the player’s request to be awarded compensation and deemed that the club has to pay to Mr X the amount of EUR 75,000. 20. Conversely, and due to the fact that the above amount sufficiently repairs the damages suffered by the claimant, the Chamber rejected the player’s claim to be granted the amount corresponding to six months of salary in reparation of the physical and psychological damages suffered as a consequence of such a termination. 21. The Dispute Resolution Chamber subsequently considered Mr X’s request to be refunded EUR 51,640.08 as advance payment made for his accommodation, as well as USD 21,557 corresponding to the unpaid business class tickets for the player and his family, as provided for in the employment contract concluded with the club on 11 July 2005. 22. Following a thorough perusal of the payment receipts supplied by the player, the Chamber concluded that Y has to reimburse Mr X of the amount of 224,400, corresponding to the advance payment made by the player for his accommodation as well as the unpaid business class tickets for the player and his family, i.e. 18,470, plus USD 16,472. 23. On the other hand, and as regards the player’s demand to be reimbursed EUR 4,590 corresponding to the expenses borne for his move to Y’s country, the deciding body noted that the refund of such expenses was not stipulated in the employment contract concluded with the club on 11 July 2005 and, therefore, rejected the request. 24. To conclude with, the Dispute Resolution Chamber decided that Y has to pay to Mr X the amounts of: EUR 155,000, i.e. EUR 80,000 corresponding to the outstanding salaries of November and December 2005, and EUR 75,000 as compensation for contractual breach; 242,870 corresponding to the advance payment made by the player for his accommodation and one unpaid business class ticket for the player and his family; USD 16,472 corresponding to the remaining three unpaid business class tickets for the player and his family. 25. In contrast, the Dispute Resolution Chamber scrutinised Y’s request to condemn the player to refund the club the amount of EUR 460,000 which was paid as a sign-on fee, plus EUR 210,000 corresponding to the pro rata amount paid by the club to the player’s former club as a transfer compensation. 26. Consistently with the above-mentioned conclusion, that the club has committed unjustified breach of contract, the Chamber decided to reject Y’s request to condemn the player to pay compensation for contractual breach. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the player, Mr X, is partially accepted. 2. Y has to pay the amounts of EUR 155,000, 242,870 and USD 16,472 to the player, Mr X, within 30 days of notification of this decision. 3. If the aforementioned amount is not paid within the aforementioned deadline, a 5% interest rate per annum will apply, and the present matter will be submitted to the FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The player, Mr X, is directed to inform the club Y immediately of the account number to which the remittances are to be made, and to notify the Dispute Resolution Chamber of any payment received. 5. The counterclaim lodged by Y is rejected. 6. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org, www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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