F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 marzo 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), gli Mick McGuire (Inghilterra), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro per il reclamo presentato dal Giocatore A, come attore contro il Club B, come convenuto in merito a una controversia circa l’ contratto di lavoro concluso tra le parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2005-2006) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 marzo 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), gli Mick McGuire (Inghilterra), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro per il reclamo presentato dal Giocatore A, come attore contro il Club B, come convenuto in merito a una controversia circa l' contratto di lavoro concluso tra le parti. I. Fatti della controversia 1. Il 28 marzo 2005, il giocatore A (di seguito, il giocatore) e il club di B (in prosieguo: il club) ha firmato un contratto di lavoro (in prosieguo: il primo contratto), valido dalla data della firma fino al 28 settembre 2007. 2. Il primo contratto stipulato una remunerazione per il giocatore: • firma, il bonus USD 35.000 • stipendio mensile da aprile a giugno 2005 USD 5000 • bonus per la 06/05 stagione (pagabile a inizio stagione) USD 40.000 • stipendio mensile per il 05 / 06 stagione (10 mesi) USD 6000 • bonus per la stagione 06/07 (da pagare all'inizio della stagione) USD 40.000 • stipendio mensile per la stagione 06/07 (10 mesi) USD 6.000 3. Il 19 agosto 2005, il giocatore e il club ha firmato un secondo contratto di lavoro (di seguito, il secondo contratto) con la stessa data di scadenza del primo contratto, pianificare una remunerazione per il giocatore: bonus • per la 06/05 stagione (a pagamento all'inizio della stagione) USD 30.000 • stipendio mensile per la stagione 05/06 (10 mesi) USD 4000 • bonus per la 07/06 stagione (pagabile a inizio stagione) USD 30.000 • stipendio mensile per la stagione 06/07 (10 mesi) USD 4000 • bonus (per un totale non superiore a USD 30.000) USD 1.200 4. Clausola 8.2 del secondo contratto recita come segue: "Altri contratti concordati fra le parti non sono più validi (ad eccezione del contratto che è stato confermato alla Associazione delle federazioni calcistiche dei club di B)." 5. Il 21 ottobre 2005, il giocatore contattato FIFA, chiedendo che egli sia liberato dal suo contratto di lavoro con il club, in quanto quest'ultimo non gli aveva pagato i seguenti importi: • stipendio mensile per aprile 2005 USD 5000 • stipendio mensile per maggio 2005 USD 5000 • stipendio mensile per il giugno 2005 USD 5000 • bonus per 06/05 stagione USD 40.000 • stipendio mensile per agosto 2005 USD 6000 • stipendio mensile di settembre 2005 USD 6.000 totale 67.000 USD 6. Il 2 dicembre 2005, il club ha contattato FIFA indipendentemente dalla richiesta del giocatore del 21 ottobre 2005, come il giocatore aveva lasciato il club il 19 ottobre 2005 senza autorizzazione, e ha chiesto il rientro immediato del giocatore. 7. Il 30 dicembre 2005, il club ha espresso il suo risposta alla FIFA in merito alla denuncia del giocatore, sostenendo che i seguenti importi erano stati versati al giocatore fino ad oggi: • al primo contratto: la firma o il bonus di USD 35.000 stipendio o mensile aprile 2005 per USD 5.000 o stipendio mensile per maggio 2005 USD 5.000 stipendio o mensile per il giugno 2005 USD 5000 • ai sensi del secondo contratto: bonus o per la 06/05 stagione USD 30.000 o stipendio mensile di agosto 2005 USD 4.000 o stipendio mensile di settembre 2005 USD 4.000 o due match bonus di 1.200 USD USD USD 2.400 totale 90.400 8. Con riferimento a tali pagamenti, il club ha presentato copie di ricevute di pagamento firmati. 9. Inoltre, il club ha sostenuto che il giocatore era stato assente senza autorizzazione dal 13 giugno al 8 agosto 2005. 10. Di conseguenza, il club di nuovo chiamato per il giocatore di tornare immediatamente. 11. Il 20 gennaio 2006, di fronte la dichiarazione del club, il giocatore ha ripetuto che il club aveva solo lui pagato la firma, il bonus di USD 35.000. 12. Per quanto riguarda le ricevute di pagamento presentate dal club, il giocatore ha sottolineato che le firme erano identici. Per questo motivo si presume che la sua firma era stata eseguita la scansione. 13. Per quanto riguarda il secondo contratto, il giocatore ha sostenuto che non aveva mai firmato. Inoltre, questo contratto non contiene uno di autenticazione della firma. 14. Il 1 ° febbraio 2006, su richiesta della FIFA, il club ha inviato l'originale del secondo contratto, che conteneva la firma del giocatore. 15. Per quanto riguarda la richiesta da parte della FIFA da inviare gli originali delle ricevute di pagamento, il club ha dichiarato che questi originali erano stati precedentemente fornito al giocatore a sua richiesta, come aveva detto che con la presentazione di questi documenti a un terzo club il suo trasferimento potrebbe essere completata a beneficio del club. Di conseguenza, il club non aveva più i documenti originali. 16. Inoltre, il club ha inviato un elenco con i dettagli di somme che il giocatore in questione era presumibilmente trasferiti dal Paese del club in patria tra il 23 agosto e il 26 settembre 2005, come prova che il giocatore aveva ricevuto i contributi a carico del club. A questo proposito, il club ha anche annunciato di fornire presto una lista emessa da una banca in merito al trasferimento di tali somme. 17. Il 20 febbraio 2006, il giocatore impugnata, che le ricevute di pagamento originali erano in suo possesso. 18. Il giocatore non ha rilasciato alcuna dichiarazione ulteriore per quanto riguarda il secondo contratto, in particolare non per quanto riguarda l'originale del secondo contratto, che è stata debitamente fornito dal club e conteneva la firma del giocatore. 19. Inoltre, il giocatore ha ribadito la sua posizione come spiegato in precedenza e ha chiesto il rigetto di tutte le richieste da parte del club basati su documenti che non erano stati forniti in originale. 20. Inoltre, il giocatore ha dichiarato che lui era del parere che la produzione di estratti conto bancari di un individuo da una banca su richiesta di un terzo senza l'autorizzazione della persona interessata non poteva essere accettato come mezzo di prova. 21. Infine, il giocatore ha chiesto che, in aggiunta alla sua domanda iniziale, il club avrebbe dovuto pagargli i danni di 100.000 dollari come gli era stato impedito di proseguire la sua carriera a causa delle macchinazioni del club. 22. Il 2 marzo 2006, nella sua posizione finale, il club ha ribadito le sue posizioni precedenti e, quindi, sostenuto che il giocatore aveva lasciato il club perché non poteva far fronte con la rivalità all'interno del team, come ha cercato di vincere il titolo nazionale. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha dovuto analizzare se fosse competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 21 ottobre 2005, di conseguenza, il DRC ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della RDC, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la RDC esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la CRC decide in materia di occupazione legate controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la RDC è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club e un giocatore di nazionalità diverse per quanto riguarda una controversia in relazione a un contratto di lavoro. 4. Successivamente, la RDC ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, al contrario, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 28 marzo 2005, rispettivamente il 19 agosto 2005, e la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 21 ottobre 2005. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili nel caso in esame nel merito. 5. Entrando nel merito della questione, la RDC ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file, e in considerazione delle circostanze del caso di specie, si è concentrata sulla questione se il club avesse commesso una violazione unilaterale del contratto di lavoro senza giusta causa. La RDC ha anche dichiarato che se fosse stato il caso, avrebbe dovuto verificare e decidere se il club è responsabile per i pagamenti in sospeso e la compensazione. 6. Il primo DRC rivolto alla domanda se ci fosse una violazione ingiustificata del contratto, e in questo senso, ha riconosciuto in primo luogo che le parti in disaccordo circa l'esatto ammontare degli obblighi finanziari del club verso il giocatore, in particolare dato che il giocatore ha contestato la validità conclusione del secondo contratto. 7. A questo proposito, dopo aver analizzato l'originale del secondo contratto, che è stata debitamente fornito dal club e conteneva la firma del giocatore, la RDC ha dichiarato che oltre accusa infondata del giocatore che non aveva mai firmato il secondo contratto, nulla in discussione la sua validità. 8. A causa di ciò, la DRC ha concluso che a partire dal 19 agosto 2005, modificati gli obblighi finanziari previsti dal contratto secondo sostituito gli obblighi finanziari del primo contratto e devono essere presi in considerazione. 9. Pertanto, durante la durata di fatto del rapporto di lavoro tra il club e il giocatore dal 28 marzo al 19 ottobre 2005, il club ha avuto i seguenti obblighi finanziari verso il giocatore: firma o il bonus USD 35.000 stipendio mensile o per aprile 2005 o 5000 USD stipendio mensile per maggio 2005 USD 5.000 stipendio o mensile per il giugno 2005 bonus di 5.000 USD o per la 06/05 stagione USD 30.000 o stipendio mensile per agosto 2005 USD 4.000 stipendio o mensile di settembre 2005 USD 4.000 10. In seguito, il DRC ha riconosciuto che, secondo il giocatore, il club non gli aveva pagato gli stipendi di aprile, maggio, giugno, agosto e settembre 2005 e il bonus per la stagione 2005/06. 11. A questo proposito, la RDC ha osservato che il club ha fornito copia delle ricevute di pagamento firmati riguardo agli importi presumibilmente in sospeso. Inoltre, la RDC ha riconosciuto che il giocatore contestato aver firmato questi ricevute di pagamento, ma ha dichiarato che la sua firma era probabilmente stata eseguita la scansione. Infine, la RDC ha osservato che, su richiesta della FIFA da inviare gli originali delle ricevute di pagamento, il club ha affermato che gli originali non erano più pertinenti a sua disposizione, dal momento che era stata precedentemente fornita al giocatore a sua richiesta, come egli aveva detto che con la presentazione di questi documenti a un terzo club il suo trasferimento potrebbe essere completata a beneficio del club di B. 12. Considerando queste spiegazioni, la RDC ha affermato che in base al principio dell'onere della prova, che è un principio basilare di ogni ordinamento giuridico, una parte di una procedura è tenuto a fornire le prove dimostrare le sue accuse presentate in un'azione legale se lo desidera usarli come base per la sua posizione. In altre parole, ogni parte di un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova (art. 12. Par 3 del Regolamento che disciplinano le procedure di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle controversie). 13. A questo proposito, la RDC era del parere che, poiché il giocatore contestato l'autenticità della sua firma sulle ricevute di pagamento in questione, era l'obbligo procedurale del club a fornire gli originali dei documenti rilevanti al fine di prova la sua posizione e per confutare l'affermazione del giocatore. Dal momento che il club, però, non ha presentato gli originali detto, su richiesta della FIFA, si deve concludere che l'affermazione del giocatore che non aveva mai firmato le ricevute di pagamento in questione non è stata annullata e quindi persiste. 14. Inoltre, per quanto riguarda l'affermazione del club che gli originali dei documenti in questione sono stati forniti al giocatore e quindi non erano più a sua disposizione, il club ha fatto come se non fornisce alcuna prova che conferma tale posizione. A questo proposito, la RDC ha anche dichiarato che la spiegazione del club perché gli originali in questione erano stati forniti al giocatore non è affidabile, e, inoltre, lascia dubbi sulla serietà del club. 15. Di conseguenza a quanto sopra, la RDC ha concluso che il club non è riuscito a dimostrare che gli importi richiesti dal giocatore sono stati pagati, e quindi considerato che gli importi sono ancora dovuti. 16. La RDC ha poi sottolineato che il club, a quanto pare, non ha avuto alcuna ragione che giustifichi il mancato pagamento degli importi relativi. 17. In seguito, il DRC ha dichiarato che la persistente incapacità di un club per adempiere ai propri obblighi finanziari nei confronti di un giocatore senza giusta causa, è generalmente considerato come una violazione unilaterale di un contratto di lavoro. 18. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha affermato che il comportamento del club in questione, vale a dire il mancato pagamento degli stipendi del giocatore nel corso di cinque mesi senza giusta causa, così come il mancato pagamento di un bonus stagione, anche senza giusta causa , deve essere considerato come un fallimento persistente di un club per adempiere ai propri obblighi finanziari nei confronti di un giocatore, e quindi come una violazione ingiustificata del contratto. 19. Di conseguenza, la DRC ha concluso che il contratto di lavoro tra il giocatore e il club è risolto per responsabilità del club, e il giocatore viene rilasciato da tale contratto. Inoltre, e alla luce di tali conclusioni, la RDC ha dovuto verificare e decidere se il club è responsabile per i pagamenti in sospeso e di compensazione nei confronti del giocatore. 20. A questo proposito, la RDC in primo luogo ha dichiarato che il club deve pagare gli stipendi in sospeso del giocatore per aprile, maggio e giugno 2005 (in conformità con il contratto prima), così come per agosto e settembre 2005 (in conformità con il contratto secondo) per un importo complessivo di USD 23.000. 21. Inoltre, il club deve pagare al giocatore la quantità pro rata del bonus per la stagione 2005/06 (in conformità con il contratto secondo) per il periodo di tempo che il giocatore effettivamente speso con il club durante quella stagione, cioè da l'inizio della stagione 2005/06 fino al 19 ottobre 2005, che è ¼ di tutta la stagione. ¼ del bonus di 30.000 USD per la stagione 2005/06 è pari a USD 7.500 22. Di conseguenza a quanto sopra, la RDC ha deciso che il club ha dovuto versare al giocatore l'importo di USD 30.500. 23. Infine, la RDC ha dovuto verificare e decidere se il club è responsabile di risarcimento per violazione ingiustificata del contratto. 24. A questo proposito, la RDC ha sottolineato che il fatto che il giocatore ha tentato di indurre in errore il DRC con mala fede, affermando di non aver mai firmato il secondo contratto, nonostante che l'originale della stessa è stata debitamente firmata da lui, è da considerarsi come un colpa grave da parte del giocatore, che richiede adeguate conseguenze. Pertanto, la RDC ha deciso che il giocatore non è concesso alcun risarcimento per la violazione ingiustificata del contratto. 25. In conclusione, la RDC ha deciso che il club aveva violato il contratto di lavoro senza giusta causa. Di conseguenza, il rapporto contrattuale tra le parti è considerato estinto e il giocatore viene rilasciato dal contratto di lavoro che lo lega al club. Inoltre, il club deve pagare al giocatore l'importo di USD 30.500 a causa degli arretrati. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del giocatore è parzialmente accettata. 2. Il rapporto contrattuale tra il giocatore e il club è chiuso e il giocatore viene rilasciato dal contratto di lavoro che lo lega al club. 3. Il club deve pagare al giocatore l'importo di USD 30.500 entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 4. Nel caso in cui il debito del club non viene pagata entro la scadenza fissata, un tasso di interesse del 5% all'anno si applica. 5. Nel caso in cui il debito del club non viene pagata entro la scadenza fissata, la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Qualsiasi ulteriore richiesta del giocatore è stata respinta. 7. La richiesta del club è stata respinta. 8. Il giocatore è diretto ad informare il club immediatamente il numero di conto in cui le rimesse devono essere effettuati, e di informare la Camera di Risoluzione delle Controversie di ogni pagamento ricevuto. 9. Ai sensi dell'art. 60 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org www.tas- cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2005-2006) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 23 March 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), Member Peter Friend (Australia), Member Mick McGuire (England), Member Gerardo Movilla (Spain), Member on the claim presented by Player A, as Claimant against Club B, as Respondent regarding a dispute about the employment contract concluded between the parties. I. Facts of the case 1. On 28 March 2005, the player A (hereinafter; the player) and the club B (hereinafter; the club) signed an employment contract (hereinafter; the first contract) valid from the date of signature until 28 September 2007. 2. The first contract stipulated the following remuneration for the player: • signing on bonus USD 35,000 • monthly salary from April to June 2005 USD 5,000 • bonus for the 05/06 season (payable at start of season) USD 40,000 • monthly salary for the 05/06 season (10 months) USD 6,000 • bonus for the 06/07 season (payable at start of season) USD 40,000 • monthly salary for the 06/07 season (10 months) USD 6,000 3. On 19 August 2005, the player and the club signed a second employment contract (hereinafter; the second contract) with the same expiry date as the first contract, scheduling the following remuneration for the player: • bonus for the 05/06 season (payable at start of season) USD 30,000 • monthly salary for the 05/06 season (10 months) USD 4,000 • bonus for the 06/07 season (payable at start of season) USD 30,000 • monthly salary for the 06/07 season (10 months) USD 4,000 • match bonus (total not exceeding USD 30,000) USD 1,200 4. Clause 8.2 of the second contract reads as follows: "Other contracts agreed by the parties are no longer valid (except for the contract that was confirmed to the Association of Football Federations of club B)." 5. On 21 October 2005 the player contacted FIFA, requesting that he be released from his employment contract with the club, as the latter had not paid him the following amounts: • monthly salary for April 2005 USD 5,000 • monthly salary for May 2005 USD 5,000 • monthly salary for June 2005 USD 5,000 • bonus for 05/06 season USD 40,000 • monthly salary for August 2005 USD 6,000 • monthly salary for September 2005 USD 6,000 total USD 67,000 6. On 2 December 2005, the club contacted FIFA independently of the player's request dated 21 October 2005, as the player had left the club on 19 October 2005 without authorisation, and called for the immediate return of the player. 7. On 30 December 2005, the club delivered its response to FIFA with regard to the player's complaint, maintaining that the following amounts had been paid to the player up to the present: • under the first contract: o signing on bonus USD 35,000 o monthly salary for April 2005 USD 5,000 o monthly salary for May 2005 USD 5,000 o monthly salary for June 2005 USD 5,000 • under the second contract: o bonus for the 05/06 season USD 30,000 o monthly salary for August 2005 USD 4,000 o monthly salary for September 2005 USD 4,000 o two match bonuses of USD 1,200 USD 2,400 total USD 90,400 8. With regard to these payments, the club presented copies of signed payment receipts. 9. Furthermore, the club claimed that the player had been absent without authorisation from 13 June to 8 August 2005. 10. In consequence, the club again called for the player to return immediately. 11. On 20 January 2006, confronted by the club's statement, the player repeated that the club had only paid him the signing on bonus of USD 35,000. 12. Concerning the payment receipts presented by the club, the player pointed out that the signatures were identical. For this reason he presumed that his signature had been scanned. 13. As for the second contract, the player maintained that he had never signed it. Furthermore, this contract did not contain an authentication of the signature. 14. On 1 February 2006, at the request of FIFA, the club sent the original of the second contract, which contained the signature of the player. 15. As for the request by FIFA to be sent the originals of the payment receipts, the club stated that these originals had been previously provided to the player at his request, as he had said that by presenting these documents to a third club his transfer could be completed to the benefit of the club. As a consequence, the club no longer had the original documents. 16. Furthermore, the club sent a list giving details of sums that the player in question had allegedly transferred from the club’s country to his home country between 23 August and 26 September 2005, as proof that the player had received the payments from the club. In this respect, the club also announced to provide soon a list issued by a bank regarding the transfer of these sums. 17. On 20 February 2006, the player contested that the original payment receipts were in his possession. 18. The player did not issue any further statement with regard to the second contract, particularly not with regard to the original of the second contract, which was duly provided by the club and contained the player’s signature. 19. Furthermore, the player reasserted his position as previously explained and demanded the rejection of all claims by the club based on documents which had not been supplied in the original. 20. Moreover, the player stated that he was of the opinion that the production of an individual's bank statements by a bank at the request of a third party without authorisation from the individual concerned could not be accepted as a means of proof. 21. Finally, the player demanded that, in addition to his initial claim, the club should pay him damages of USD 100,000 as he had been prevented from pursuing his career as a result of the machinations of the club. 22. On 2 March 2006, in its final position, the club repeated its previous positions and thereby maintained that the player had left the club because he could not cope with the rivalry within the team as it sought to win the national title. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (DRC) had to analyse whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 21 October 2005, as a consequence the DRC concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the DRC, art. 3 par. 1 of the above-mentioned Rules states that the DRC shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the DRC shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the DRC is the competent body to decide on the present litigation involving an club and a player with different nationalities regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the DRC analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 28 March 2005, respectively 19 August 2005, and the claim was lodged at FIFA on 21 October 2005. In view of the aforementioned, the DRC concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable on the case at hand as to the substance. 5. Entering into the substance of the matter, the DRC acknowledged the documentation contained in the file, and in view of the circumstances of the case, focused on the question whether the club had committed a unilateral breach of the employment contract without just cause. The DRC also stated that if that had been the case, it would have to verify and decide whether the club is accountable for outstanding payments and compensation. 6. The DRC first turned to the question if there was an unjustified breach of contract, and in this respect, acknowledged first of all that the parties disagree about the exact amount of the club’s financial obligations towards the player, in particular since the player contested the valid conclusion of the second contract. 7. In this regard, after having analysed the original of the second contract, which was duly provided by the club and contained the player’s signature, the DRC stated that besides the player’s unfounded allegation that he had never signed the second contract, nothing questioned its validity. 8. On account of this, the DRC concluded that as of 19 August 2005, the modified financial obligations stipulated in the second contract replaced the financial obligations of the first contract and are to be taken into consideration. 9. Therefore, during the factual duration of the employment relationship between the club and the player from 28 March to 19 October 2005, the club had the following financial obligations to the player: o signing on bonus USD 35,000 o monthly salary for April 2005 USD 5,000 o monthly salary for May 2005 USD 5,000 o monthly salary for June 2005 USD 5,000 o bonus for the 05/06 season USD 30,000 o monthly salary for August 2005 USD 4,000 o monthly salary for September 2005 USD 4,000 10. In continuation, the DRC acknowledged that according to the player, the club had not paid him the salaries for April, May, June, August and September 2005 and the bonus for the season 2005/06. 11. In this respect, the DRC noted that the club provided copies of signed payment receipts regarding the allegedly outstanding amounts. Furthermore, the DRC acknowledged that the player contested having signed these payment receipts but stated that his signature had presumably been scanned. Finally, the DRC noted that upon the request of FIFA to be sent the originals of the payment receipts, the club asserted that the relevant originals were no longer at its disposal, since they had been previously provided to the player at his request, as he had said that by presenting these documents to a third club his transfer could be completed to the benefit of the club B. 12. Considering these explanations, the DRC stated that in accordance with the principle of the burden of proof, which is a basic principle to every legal system, a party to a procedure is obliged to provide evidence proving its allegations presented in a legal action if it wishes to use them as the basis for its position. In other words, any party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof (art. 12 par. 3 of the Rules governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber). 13. In this respect, the DRC was of the opinion that since the player contested the authenticity of his signature on the payment receipts in question, it was the procedural obligation of the club to provide the originals of the relevant documents in order to proof its position and to refute the player’s allegation. Since the club, however, did not present the said originals upon request of FIFA, it has to be concluded that the player’s allegation that he never had signed the payment receipts concerned was not set aside and thus persists. 14. Moreover, regarding the club’s allegation that the originals of the documents in question were provided to the player and therefore were no longer at its disposal, the club did as well not provide any prove corroborating such position. In this regard, the DRC also stated that the explanation of the club why the relevant originals had been provided to the player is not reliable, and, moreover, leaves doubts about the seriousness of the club. 15. As a result to the above, the DRC concluded that the club failed to prove that the amounts claimed by the player were paid, and therefore considered that these amounts are still due. 16. The DRC then emphasized that the club, apparently, did not have any reason justifying the non-payment of the relevant amounts. 17. In continuation, the DRC stated that the persistent failure of a club to comply with its financial obligations towards a player without just cause, is generally to be considered as a unilateral breach of an employment contract. 18. On account of the above, the DRC stated that the behaviour of the club in question, i.e. the non-payment of the player’s salaries during five months without just cause, as well as the non-payment of a season bonus, also without just cause, has to be considered as a persistent failure of a club to comply with its financial obligations towards a player, and therefore as an unjustified breach of contract. 19. Consequently, the DRC concluded that the employment contract between the player and the club is terminated due to the club’s responsibility, and the player is released from that contract. Moreover, and in view of these conclusions, the DRC had to verify and decide whether the club is accountable for outstanding payments and compensation towards the player. 20. In this regard, the DRC firstly stated that the club has to pay the player’s outstanding salaries for April, May and June 2005 (in accordance with the first contract), as well as for August and September 2005 (in accordance with the second contract) in the total amount of USD 23,000. 21. Furthermore, the club has to pay to the player the amount pro rata of the bonus for the season 2005/06 (in accordance with the second contract) for the period of time which the player actually spent with the club during that season, i.e. from the beginning of the season 2005/06 until 19 October 2005, which is ¼ of the entire season. ¼ of the bonus of USD 30,000 for the season 2005/06 equals to USD 7,500 22. As a result to the above, the DRC decided that the club had to pay to the player the amount of USD 30,500. 23. Finally, the DRC had to verify and decide whether the club is accountable for compensation for unjustified breach of contract. 24. In this respect, the DRC emphasized that the fact that the player attempted to mislead the DRC with bad faith by stating that he never signed the second contract, despite that the original of the same was duly signed by him, is to be considered as a serious fault by the player, which requires appropriate consequences. Therefore, the DRC decided that the player shall not be granted any compensation for the unjustified breach of contract. 25. In conclusion, the DRC decided that the club had breached the employment contract without just cause. Therefore, the contractual relationship between the parties is considered as terminated and the player is released from the employment contract binding him to the club. Moreover, the club has to pay to the player the amount of USD 30,500 on account of arrears. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the player is partially accepted. 2. The contractual relationship between the player and the club is terminated and the player is released from the employment contract binding him to the club. 3. The club has to pay to the player the amount of USD 30,500 within 30 days following notification of the present decision. 4. In the event that the debt of the club is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply. 5. In the event that the debt of the club is not paid within the stated deadline, the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. Any further request of the player is rejected. 7. The request of the club is rejected. 8. The player is directed to inform the club immediately of the account number to which the remittances are to be made, and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 9. According to art. 60 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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