F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 novembre 2006, e composto da: Sig. . Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), il Sig. Ivan Gazidis membro (USA), membro Carlos Soto (Cile), gli Mr. John Didulica (Australia), ha incontrato un membro del reclamo presentato dal Sig. X player, il paese W, in prosieguo: la “ricorrente” contro la Y club e nazionale, di seguito “imputato” in relazione alla violazione del contratto di lavoro legato.

F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 21 novembre 2006, e composto da: Sig. . Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Sig. Amoretty Paulo Rogerio Souza (Brasile), il Sig. Ivan Gazidis membro (USA), membro Carlos Soto (Cile), gli Mr. John Didulica (Australia), ha incontrato un membro del reclamo presentato dal Sig. X player, il paese W, in prosieguo: la "ricorrente" contro la Y club e nazionale, di seguito "imputato" in relazione alla violazione del contratto di lavoro legato. I. Atti 1. Il 28 luglio 2004, Player X, l'attore, e il club e il convenuto ha firmato un contratto valido fino alla conclusione ufficiale del Torneo Apertura 2004/2005. Nella sezione 2 del contratto stipulato uno stipendio mensile di 2.500 USD. 2. Alla fine del 2004, le parti hanno convenuto di prorogare il contratto e ha firmato un contratto preliminare in data 17 dicembre 2004, in base al quale ancora una volta di fornire uno stipendio mensile di 2.500 dollari e una durata di 12 mesi (dal firma del contratto preliminare). 3. Poi ancora firmato il contratto finale con i seguenti contenuti: - Lunghezza: dalla firma del contratto fino alla fine del torneo Apertura, che si estende fino al dicembre 2005 (punto 12). - Uno stipendio mensile di ... 4.800.000, equivalente, secondo la ricorrente, a $ 2.500. 4. Inoltre, nella sezione 6, le parti hanno convenuto che il contratto poteva essere risolto senza preavviso e senza indennizzo per il giocatore di sostenere uno dei seguenti reati considerati gravi dalle parti: 1. L'assenteismo in un gioco o due allenamenti di fila, e così via. 5. Del 16 settembre 2005, la ricorrente ha chiesto alla Fifa contro il club citati in giudizio per cessazione ingiustificata del rapporto di lavoro. A questo proposito, il giocatore richiede un compenso complessivo di USD 17.500, per: - 2.500 dollari per i salari dovuti nel giugno 2005. - I salari di luglio a dicembre 2005 per un importo di USD 15.000. - Rimborso di tutte le spese sostenute e sostenute a seguito di questa procedura. 6. L'attore sostiene di aver viaggiato per il paese A per una vacanza dopo la fine della Clausura. A tal fine, il club lo ha mandato i documenti di viaggio per il tratto ... - ... - ... per il 10 giugno 2005, compresa la riserva per il ritorno il 25 giugno 2005. Durante la vostra vacanza, il giocatore è stato contattato da L, delegato del club convenuto, il quale lo informò che il coach non prenderebbe in considerazione di chiusura per il campionato, che è stata presa per il completamento del contratto. Sulla base di queste informazioni, le agente di calciatori M contattato il presidente convenuto club, che ha confermato la decisione dei giocatori agente, dicendo che sarebbe stato inviato via fax al giocatore a firmare un accordo relativo alla risoluzione del contratto. Inoltre, istruire il giocatore a non tornare in città B, dal momento che a meno dei suoi servizi. Il 27 giugno 2005, il giocatore ha ricevuto il fax ha detto. Secondo il fax, le parti hanno rescisso il contratto iniziale, e il giocatore avrebbe ricevuto 2.500 dollari. Il giocatore non ha accettato la proposta e ha detto che avrebbe accettato una risoluzione anticipata del contratto solo se tutti i salari per ricevere la conclusione originale del contratto, vale a dire 17.500 USD. Dal momento che non accettano la cessazione anticipata del contratto, il giocatore ha inviato del 1 luglio 2005 una lettera al presidente del Club Football convenuto di informare sugli eventi. Poi, l'11 luglio 2005, il club ha sostenuto che ha scritto al giocatore che era considerato risolto il contratto sulla base del fatto che il giocatore fallito di frequentare il corso dal 27 giugno 2005. 7. Il giocatore sostiene che la risoluzione è illegale perché avvenuta senza preavviso e in violazione delle disposizioni contrattuali. Come prova, il giocatore presenta due articoli pubblicati su internet, in data 21 giugno 2005 (pubblicazione del club convenuto e online) e il 22 giugno 2005 (pubblicato online tutti i giorni C). Da questi articoli emerge che l'imputato ospitava nessun club l'intenzione di allineare al giocatore, non essere così specificato per il torneo dal coach, e stava cercando un giocatore sostituzione. Secondo il giocatore, sulla base di queste pubblicazioni si può vedere che il club non aveva preso la decisione di terminare anticipatamente il contratto solo il 27 giugno 2005, né per il motivo citato nella sua lettera dell'11 luglio 2005, nella senso che il giocatore avrebbe smesso di venire a praticare. A suo parere, il suo licenziamento era dovuto semplicemente a motivi tecnici. Questo è stato ufficialmente rilasciato e del 21 giugno 2005, vale a dire, chiaramente prima 27 Giugno 2005. 8. Il club sostiene di essere stato il giocatore che voleva risolvere il contratto anticipatamente. Secondo il club, il giocatore aveva comunicato dall'agente M alla L del 23 giugno 2005 non aveva alcuna intenzione di tornare al club, ha chiesto cessazione anticipata del rapporto di lavoro. A quanto pare, il giocatore verbalmente accettato un accordo negoziato con rispetto ad una cessazione anticipata. E 'stato solo sulla base del contratto verbalmente concordato che il club ha inviato il 27 giugno 2005 al giocatore di firmare il documento riguardante la cessazione anticipata. Tuttavia, il giocatore non ha firmato l'accordo in questione. 9. Inoltre, il club sostiene anche di aver firmato l'accordo, che non ha validità giuridica. Il club sostiene di aver inviato il detto accordo il 27 giugno 2005, come il giocatore aveva chiesto per telefono un riferimento rapido con l'argomento che si allenava con la W club, e il termine della possibilità di trasferimento country club campione W scadono il 27 giugno 2005 alle 02:00. 10. Il club sostiene di aver inviato al giocatore un biglietto di ritorno per il 25 Giugno 2005 per partecipare a una formazione a causa citato in giudizio il club dopo il 27 Giugno, 2005. Per non frequentano gli allenamenti, il giocatore ha violato le disposizioni del contratto, e il club ha rescisso il contratto anticipatamente senza indennizzo, come previsto al punto 6 del contratto. È falso affermare che uno dei suoi delegati aveva parlato con il giocatore sulle condizioni di una risoluzione anticipata del contratto, perché l'allenatore non aveva previsto per il Campionato di Clausura. Il giocatore, che non aveva portato le prestazioni desiderate, ha informato il club non ha voluto continuare a lavorare per il convenuto, e che aveva intenzione di cercare un nuovo club nella sua patria. 11. Il 31 gennaio 2006, il denunciante ha ribadito che non vi era tornato al country club, e dato che L lo informò che il coach non prenderebbe in considerazione di chiusura per il campionato, perché ha dovuto interrompere prematuramente il contratto esistente. 12. Inoltre, il giocatore nega di aver allenato con la W club, come dichiarato dal club convenuto. 13. Inoltre, il giocatore sottolinea che la convenuta non potrebbe seriamente del club lo ha mandato un accordo su una risoluzione anticipata del contratto il 27 giugno 2005 e successivamente ha sostenuto di aver violato il contratto esistente a causa del mancato arrivo quel giorno - 27 giugno 2005 - alla formazione. 14. A sua volta, si consideri che in una pubblicazione online del convenuto è stato informato che il giocatore non era stato previsto dal coach, e stava cercando un giocatore straniero. 15. Inoltre, il ricorrente in sede di replica ribadisce le dichiarazioni fatte nella sua applicazione. 16. Il convenuto ulteriormente descritto nella sua controreplica, che le accuse dell'attore non corrispondono alla verità. Il giocatore non è riuscito a rispettare le disposizioni contrattuali non avendo a comparire dinanzi staff tecnico del club, e nonostante il fatto che la convenuta ha messo a disposizione di un alloggiamento per quel giocatore può continuare a fare il loro lavoro. La convenuta partiva dal presupposto che il giocatore avrebbe ripreso le sue attività nel club. Allora mandò un biglietto di ritorno per il 25 giugno 2006, vale a dire il ritorno posibilitándosele due giorni prima dell'inizio del camp di apertura ufficiale della formazione torneo dal 2005 al 2006. Per tutti questi motivi, la Federazione del club ha deciso di respingere il lettore citato in giudizio per violazione del contratto. L'imputato ha nuovamente chiesto di respingere la ricorrente. 17. Una richiesta speciale di FIFA, contattato lettera 17 luglio 2006 che il giocatore non faceva parte di un'altra squadra nella seconda metà della stagione 2005 (luglio-dicembre 2005). Firmato un nuovo contratto solo nel febbraio 2006 con un nuovo club nel paese del suo paese. Il Football Club e rilasciato il relativo certificato internazionale di trasferimento il 10 marzo 2006. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 16 settembre 2005 la Camera ha quindi concluso che le regole delle procedure (edizione 2005) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 par. 1 del Regolamento di cui sopra procedura indica che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la sua competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 coppia. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del regolamento e di cui la Camera di Risoluzione delle Controversie decide legate all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sulla controversia in esame tra il country club di un giocatore e country club uno W club, e relativa ad una controversia riguardante un contratto di lavoro. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere applicato fino in fondo questo caso. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26. coppia. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo con la FIFA Circolare n ° 995 datata 23 settembre, 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del relativo contratto è stato firmato tra le parti alla fine del 2004 e che la domanda è stata presentata alla FIFA il 16 settembre 2005. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che il Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 5. Poi la casa ha attraversato tutti i documenti del record e ha preso atto che le posizioni erano antagoniste, perché, in primo luogo, il ricorrente afferma che l'imputato ha voluto far avanzare la conclusione del contratto di lavoro sottoscritto dalle parti, alla fine dell'anno 2004 e, inoltre, la convenuta sostiene che era il giocatore che voleva risolvere prematuramente il contratto con l'attore in vigore fino al dicembre 2005. 6. A questo proposito, i membri della Camera ha preso atto che il giocatore ha presentato un documento datato 27 giugno 2005 relativa ad una cessazione anticipata del contratto fino alla fine del 2005. Essi hanno inoltre rilevato che il giocatore ha affermato di aver ricevuto questo documento da parte del club convenuto, un fatto che non è mai stato contestato da quest'ultimo. Pertanto, i membri della Camera ha concluso che, indiscutibilmente, le parti della controversia presentata nell'estate del 2005 una discussione su una risoluzione anticipata del contratto di lavoro in vigore fino al dicembre 2005. 7. Poi, la Camera ha osservato che il documento datato 27 Giugno 2005 e porta la firma del giocatore o del club citato. Inoltre, la Camera ha sottolineato che il documento riguardante la cessazione anticipata stato detto che dette parti di risolvere il relativo rapporto contrattuale di comune accordo. In altre parole, così la casa potrebbe essere che la discussione in merito alla cessazione del rapporto di lavoro si è verificato perché, come reso disponibile dal giocatore, è stato il club che il giocatore avrebbe licenziare per motivi tecnici, ma, proprio perché il giocatore non è più interessato a fornire servizi alla parte convenuta in sua volontà e, quindi, richieste siano pertinenti risolvere il contratto anticipatamente. Di conseguenza, i membri della Camera ha deciso che il documento in questione non prova in alcun modo la risoluzione unilaterale presunta valida dal giocatore. 8. Poi, per quanto riguarda i comunicati stampa fatta dal giocatore, la Casa ha deciso che tali documenti non sono sufficienti elementi di prova che si sarebbe dimostrata la cessazione presunta sul collocamento competente. Tali relazioni, e la Casa all'unanimità, nessuna firma da parte di chiunque e, quindi, possono essere i rapporti meramente speculative. 9. Tenuto conto di tutte le discussioni di cui sopra e di seguito ampi, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha stabilito che non vi è alcuna prova che la convenuta ha risolto unilateralmente il rapporto contrattuale. La Camera ha sottolineato che, anche se senza dubbio ci sono state discussioni circa una risoluzione anticipata, le parti non è mai arrivato per firmare il documento esiste la risoluzione anticipata in questione o comunque risolvere il rapporto contrattuale di comune accordo, perché la contratto tra le parti in causa alla fine del 2004 è rimasto in vigore. 10. Successivamente, la Camera ha rilevato che l'attore ha continuato a servire il club chiamata in giudizio dopo le vacanze estive nel 2005. In particolare, non vi era alcuna Country Club e del 27 giugno 2005, data in cui il convenuto fosse società di formazione nel nuovo posto. 11. A questo proposito, e di nuovo sottolineando che il rapporto contrattuale tra il giocatore e il club è rimasto convenuto in forza alla fine del 2005, membri della Camera ha deciso che il giocatore sarebbe tornato a casa perché il club, e di continuare a servire citato in giudizio il club dopo aver espatriato a casa. 12. Per queste ragioni, la Camera ha detto che il giocatore non ha diritto al risarcimento per la presunta violazione del contratto senza giusta causa. La sezione di cui all'art. 17 del regolamento in base al quale tali pagamenti possono essere pagati solo in caso di risoluzione del contratto senza giusta causa. I documenti elencati nel file, e la Casa, non provano la risoluzione sul presunto di collocamento competente. Cioè, in questo caso specifico, il convenuto risolto il contratto di lavoro con l'attore perché non dovrebbe risarcimento al querelante. 13. La Camera ha sottolineato che, indiscutibilmente, il giocatore ha continuato a servire il convenuto, dopo le sue vacanze estive. Di conseguenza, hanno deciso di membri della Camera all'unanimità, la convenuta non deve compensare la ricorrente, riguardante l'abrogazione. In particolare, l'attore non ha diritto alla retribuzione chiesto per i mesi da luglio a dicembre 2005, vale a dire i valori rimanenti del contratto di lavoro concluso alla fine del 2004. 14. Successivamente, la Camera ha osservato che il denunciante ha detto che non avevano ricevuto i loro stipendi per il mese di giugno 2005. 15. A questo proposito, la Camera ha osservato che la convenuta non ha mostrato la prova di aver pagato il salario di giugno 2005. La Camera ha osservato che il giocatore hanno chiesto una somma di USD 2.500, che, secondo la ricorrente, è pari all'importo mensile previsto nel contratto concluso tra il giocatore e il club citato, vale a dire ... 4.800.000. In questo contesto, la Casa ha deciso che il giocatore ha diritto a ricevere il suo stipendio per il mese di giugno 2005 e ha sottolineato che il pagamento deve essere effettuato nella valuta indicata nel contratto di lavoro, vale a dire .... 16. Come conseguenza di quanto sopra, la Casa ha deciso che l'attore ha il diritto di ricevere dal club rivendicato l'importo di 4,8 milioni di euro ... stipendi per il mese di giugno 2005. 17. Infine, in relazione a chiedere al giocatore di rimborsare tutti i costi sostenuti per la causa, la Casa ha cercato di respingere tali richieste, in conformità con la giurisprudenza costante non concedere tali richieste. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Parzialmente accettare la censura della ricorrente, il signor X. 2. L'imputato, e deve versare al ricorrente la somma di 4.800.000 ... entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. E avvertire il club, se non rispettare il termine stabilito nel paragrafo precedente, l'importo di 4,8 milioni ... si applicano interessi di mora del 5% annuo a partire dalla data di chiusura di cui sopra. Inoltre, l'amministrazione FIFA è autorizzato a trasferire il caso al Comitato Disciplinare della FIFA. 4. Rigetta le rimanenti domande del ricorrente, il signor X. 5. Il signor X si impegna a notificare immediatamente il club, e il numero di conto da pagare l'importo dovuto, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie sui pagamenti effettuati dal club di Y. 6. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in inglese). Il ricorso deve essere presentato entro 21 giorni dalla notifica della decisione, ai sensi del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia allegato. Il richiedente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine per il ricorso a presentare la loro dichiarazione scritta con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali fonda la propria azione (cfr. punto 4 delle direttive .) Per contattare il CAS deve essere indirizzata a: Avenue de Beaumont febbraio 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Urs Linsi Adj. (Norme procedurali CAS) ______________________________ F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) - los conflictos laborales – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zurich, Suiza, el 21 de noviembre 2006, e integrada por: Sr. Slim Aloulou (Túnez), Presidente Sr. Paulo Rogerio Amoretty Souza (Brasil), miembro Sr. Ivan Gazidis (Estados Unidos), miembro Sr. Carlos Soto (Chile), miembro Sr. John Didulica (Australia), miembro conoció de la controversia planteada por el jugador Sr. X, país W, en adelante, “el demandante” contra el club Y, país Y, en adelante, “el demandado” en relación con la ruptura del contrato laboral que los vinculaba. I. Hechos 1. El 28 de julio de 2004, el jugador X, el demandante, y el club Y, el demandado, suscribieron un contrato con validez hasta la conclusión oficial del Torneo de Apertura 2004/2005. En el punto 2 del contrato laboral se estipuló un salario mensual de USD 2,500. 2. A finales del año 2004, las partes convinieron en prolongar el contrato y suscribieron un contrato preliminar el 17 de diciembre de 2004, en virtud del cual se volvió a estipular un salario mensual de USD 2,500 y una duración de 12 meses (a partir de la firma del contrato preliminar). 3. A continuación, suscribieron el nuevo contrato laboral definitivo con el siguiente contenido: - Duración: a partir de la firma del contrato hasta el fin del Torneo de Apertura, es decir, hasta diciembre de 2005 (punto 12). - Un salario mensual de … 4,800,000, lo cual equivale, según el demandante, a USD 2,500. 4. Además, en el punto 6 las partes acordaron que el contrato podía rescindirse sin preaviso y sin indemnización en caso de que el jugador incurriese en una de las siguientes faltas, consideradas graves por las partes: 1. La ausencia injustificada en un partido o en dos entrenamientos consecutivos, etcétera. 5. El 16 de septiembre de 2005, el demandante presentó una demanda a la FIFA contra el club demandado por rescisión injustificada del contrato laboral. Al respecto, el jugador exige una indemnización total de USD 17,500, correspondientes a: - USD 2,500 por el salario adeudado del mes de junio de 2005. - Los salarios de los meses de julio a diciembre de 2005 por la suma de USD 15,000. - Restitución de todos los gastos incurridos y por incurrirse a causa del presente procedimiento. 6. El demandante alega haber viajado a su país A para pasar las vacaciones tras la finalización del Torneo de Clausura. A tal efecto, el club le remitió documentos de viaje correspondientes al tramo … - … - …, para el 10 de junio de 2005, inclusive reservas para el retorno el 25 de junio de 2005. Durante sus vacaciones, el jugador fue contactado por L, delegado del club demandado, quien le comunicó que el entrenador no lo consideraría para el Campeonato de Clausura, con lo cual se daba por concluido el contrato laboral. Basándose en dicha información, el agente de jugadores M se puso en contacto con el presidente del club demandado, quien confirmó la mencionada decisión al agente de jugadores, señalando que se enviaría por telefax al jugador para firma un acuerdo concerniente a la rescisión del contrato. Además, se instruyó al jugador para que no retornara a la ciudad B, ya que se prescindía de sus servicios. El 27 de junio de 2005, el jugador recibió el telefax mencionado. Según dicho fax, las partes rescindieron con anticipación el contrato, y el jugador recibiría USD 2,500. El jugador no aceptó la propuesta y señaló que aceptaría una rescisión prematura del contrato únicamente en caso de percibir todos los salarios hasta la conclusión original del contrato, es decir, USD 17,500. En vista de que no aceptó la rescisión prematura del contrato, el jugador envió el 1 de julio de 2005 una carta al presidente de la Federación de Fútbol del club demandado para informarle sobre los sucesos acaecidos. A continuación, el 11 de julio de 2005, el club demandado le comunicó por escrito al jugador que se consideraba rescindido el contrato en razón de que el jugador no acudiera a los entrenamientos a partir del 27 de junio de 2005. 7. El jugador alega que la rescisión es ilegal, ya que tuvo lugar sin preaviso y bajo violación de las disposiciones contractuales. Como prueba, el jugador aduce dos artículos publicados en internet, con fecha del 21 de junio de 2005 (publicación del club demandado Y en internet) y del 22 de junio de 2005 (publicación del diario C en internet). De estos artículos se deduce que el club demandado no albergaba intención de alinear más al jugador, al no hallarse ello previsto para el torneo por parte del entrenador, y que se estaba buscando un jugador de reemplazo. Según el jugador, basándose en dichas publicaciones se puede constatar que el club no había tomado la decisión de rescindir prematuramente el contrato recién el 27 de junio de 2005, ni tampoco por la razón mencionada en su carta del 11 de julio de 2005, en el sentido de que el jugador hubiera dejado de acudir a los entrenamientos. A su parecer, su despido se debe meramente a razones técnicas. Ello fue publicado oficialmente ya el 21 de junio de 2005, es decir, claramente antes del 27 de junio de 2005. 8. El club alega que fue el jugador quien deseaba rescindir prematuramente el contrato. Según el club, el jugador había comunicado a través del agente M a L el 23 de junio de 2005 que no tenía intención de retornar al club, y solicitaba por lo tanto la rescisión prematura del contrato laboral. Aparentemente, el jugador aceptó un acuerdo negociado verbalmente respecto a una rescisión prematura. Fue únicamente sobre la base de dicho acuerdo convenido verbalmente que el club envió el 27 de junio de 2005 al jugador para firmar el documento concerniente a la rescisión prematura. Sin embargo, el jugador no firmó el referido acuerdo. 9. Asimismo, el club afirma no haber firmado tampoco dicho acuerdo, con lo cual carece de validez jurídica. El club afirma haber enviado el mencionado acuerdo el 27 de junio de 2005, ya que el jugador había solicitado por teléfono una rápida remisión del mismo con la argumentación de que estaba entrenando con el club W, y que el plazo de la posibilidad de transferencia al campeón del club del país W vencería el 27 de junio de 2005 a las dos de la tarde. 10. Además, el club afirma haber enviado al jugador un pasaje de retorno para el 25 de junio de 2005 a fin de que participara debidamente en los entrenamientos del club demandado a partir del 27 de junio de 2005. Al no acudir a los entrenamientos, el jugador infringió las estipulaciones contractuales, y el club rescindió prematuramente el contrato sin derecho a indemnización, tal cual se estipula en el punto 6 del contrato. Es falsa la afirmación de que uno de sus delegados hubiera conversado con el jugador sobre condiciones de una rescisión prematura del contrato debido a que el entrenador no lo había previsto para el Campeonato de Clausura. El jugador, que no había aportado el rendimiento deseado, comunicó al club que no deseaba seguir trabajando para el demandado, y que tenía intención de buscar un nuevo club en su patria. 11. El 31 de enero de 2006, el demandante reiteró que no había retornado al país del club Y ya que L le comunicó que el entrenador no lo consideraría para el Campeonato de Clausura, razón por la cual se tenía que rescindir prematuramente el contrato laboral existente. 12. Asimismo, el jugador niega haber entrenado con el club W, tal como afirma el club demandado. 13. Adicionalmente, el jugador recalca que el club demandado no podía seriamente haberle remitido un acuerdo relativo a una rescisión prematura del contrato el 27 de junio de 2005 y alegar subsiguientemente que hubiese violado el contrato existente en razón de no presentarse ese mismo día - el 27 de junio de 2005 - al entrenamiento. 14. A su vez, se debe considerar que en una publicación en internet del demandado se informó que el jugador no había sido previsto por el entrenador, y que se estaba buscando un nuevo jugador extranjero. 15. Por lo demás, el demandante reitera en la réplica las declaraciones efectuadas en su escrito de demanda. 16. El demandado señala nuevamente en su dúplica que las imputaciones del demandante no corresponden a la verdad. El jugador incumplió las disposiciones contractuales al no presentarse ante el cuerpo técnico del club, y ello pese a que el demandado colocara a disposición del jugador un alojamiento para que pudiese continuar realizando su trabajo. El demandado partió de la suposición de que el jugador reasumiría sus actividades en el club. Por ello, se le envió un pasaje de retorno para el 25 de junio de 2006, es decir, posibilitándosele el retorno dos días antes del inicio de la pretemporada del Torneo Apertura Oficial 2005 - 2006. Por todos estos motivos, la Federación del club demandado decidió despedir al jugador por incumplimiento de contrato. El demandado solicita nuevamente se rechace de la demanda del demandante. 17. A petición especial de la FIFA, se comunicó con carta del 17 de julio de 2006 que el jugador no formó parte de ningún otro club durante la segunda mitad de la temporada 2005 (julio - diciembre de 2005). Suscribió un nuevo contrato laboral únicamente en febrero de 2006 con un nuevo club del país de su patria. La Federación de Fútbol del club Y emitió el certificado internacional de transferencia pertinente el 10 de marzo de 2006. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas de la FIFA. El presente asunto fue sometido a la FIFA el 16 de septiembre de 2005 por lo tanto la Cámara concluyó que las reglas de procedimiento revisadas (edición 2005) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 par. 1 del Reglamento de procedimiento arriba mencionado indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005). De acuerdo con el art. 24 par. 1 en conexión con el art. 22 (b) del Reglamento ya mencionado la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas relacionadas con el empleo entre un club y un jugador que cobren una dimensión internacional. 3. Por consiguiente, la Cámara de Resolución de Disputas es el órgano competente para decidir sobre la presente disputa entre un jugador del país del club W y un club del país del club Y referente a una disputa en relación con un contrato laboral. 4. Posteriormente, la Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicado al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26. par. 1 y 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en conformidad con la circular FIFA N° 995 con fecha del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el relevante contrato laboral fue firmado entre las partes al final del año 2004 y que la demanda fue sometida a FIFA el 16 de septiembre de 2005. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005, en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente caso. 5. A continuación, la Cámara revisó todos los documentos que figuran en el expediente y observó que las posiciones eran antagónicas, por cuanto, por una parte, el demandante afirma que el demandado quiso anticipadamente concluir el contrato de empleo firmado entre las partes al final del año 2004 y, por otra parte, el demandado alega que era el jugador quien deseó prematuramente rescindir el contrato con el demandante vigente hasta diciembre del año 2005. 6. A este respecto, los miembros de la Cámara tomaron debida nota que el jugador presentó un documento de fecha 27 de junio de 2005 concerniente una rescisión prematura del contrato vigente hasta el fin del año 2005. Asimismo, tomaron nota que el jugador alegó haber recibido dicho documento del club demandado, circunstancia que nunca fue disputada por el último. Por lo tanto, los miembros de la Cámara concluyeron que, indiscutidamente, las partes de la disputa entablaron en verano 2005 una discusión acerca de una rescisión prematura del contrato laboral vigente hasta diciembre de 2005. 7. Después, la Cámara notó que dicho documento de fecha 27 de junio de 2005 ni tiene la firma del jugador ni la del club demandado. Además, la Cámara acentuó que en el documento referente a la rescisión prematura fue mencionado que las partes involucradas declararon rescindir la relevante relación contractual de mutuo acuerdo. En otras palabras, así la Cámara, podría ser que la discusión respecto a la rescisión del contrato laboral ocurrió porque, como hecho válido por el jugador, ha sido el club el que quiso despedir al jugador por razones técnicas pero, del mismo modo, porque el jugador ya no se interesó a prestar sus servicios al demandado por su propia voluntad y, por lo tanto, solicitó rescindir la relación contractual relevante de forma prematura. Por consiguiente, los miembros de la Cámara decidieron que el documento en cuestión no prueba de ninguna manera la presunta rescisión unilateral hecha válida por el jugador. 8. A continuación, y con relación a las presentadas notas de prensa por el jugador, la Cámara decidió que dichos documentos no son evidencias suficientes que comprobarían la supuesta realizada rescisión de la relevante relación laboral. Tales reportajes, así la Cámara por unanimidad, no tienen firma de nadie y, por lo tanto, pueden ser meras reportajes especulativos. 9. Teniendo en cuenta todo lo que antecede y tras amplias deliberaciones, la Cámara de Resolución de Disputas juzgó que no hay prueba alguna de que el demandado haya rescindido unilateralmente la relevante relación contractual. La Cámara acentuó que aunque, sin duda, había discusiones acerca de una rescisión prematura, las partes nunca arribaron a firmar el documento existente acerca de la terminación anticipada en cuestión o a terminar de otra manera la relación contractual de mutuo acuerdo, razón por la cual el contrato celebrado entre las partes de la disputa al final del año 2004 permaneció vigente. 10. Seguidamente, la Cámara constató que el demandante no siguió prestando sus servicios al club demandado después de sus vacaciones de verano del año 2005. En particular, no se encontró en el país del club Y el 27 de junio de 2005, fecha en la cual los entrenamientos del club demandado tuvieron de nuevo lugar. 11. A este respecto, y otra vez subrayando que la relación contractual entre el jugador y el club demandado permaneció vigente hasta el fin del año 2005, los miembros de la Cámara decidieron que el jugador hubiera debido volver al país del club Y para seguir prestando sus servicios al club demandado después de haber veraneado en su patria. 12. Por todo lo expuesto, la Cámara aclaró que el jugador no tiene derecho a una indemnización por la supuesta ruptura de contrato sin causa justificada. La Cámara hizo referencia al art. 17 del Reglamento según el cual tales pagos pueden ser adeudados sólo en casos de una rescisión de contrato sin causa justificada. Los documentos que figuran en el expediente, así la Cámara, no prueban la supuesta realizada rescisión de la relevante relación laboral. Es decir, en este caso específico, el demandado no rescindió el contrato de trabajo celebrado con el demandante razón por la cual no debe indemnización alguna al demandante. 13. Asimismo, la Cámara recalcó que, indiscutidamente, el jugador no siguió prestando sus servicios al demandado después de sus vacaciones veraniegas. Consecuentemente, así decidieron los miembros de la Cámara por unanimidad, el demandado no debe indemnización alguna al demandante respecto a la rescisión. En particular, el demandante no tiene derecho a los salarios reclamados por los meses de julio a diciembre de 2005, es decir a los valores restantes del contrato laboral celebrado al fin del año 2004. 14. A continuación, la Cámara observó que el demandante afirmó no haber recibido su salario por el mes de junio de 2005. 15. A este respecto, la Cámara notó que el demandado no mostró pruebas de haber pagado el salario de junio de 2005. Asimismo, la Cámara tomó nota que el jugador reclamó una suma de USD 2,500, la cual, según el demandante, equivale a la cantidad mensual estipulada en el contrato laboral concluido entre el jugador y el club demandado, es decir a … 4,800,000. En este contexto, la Cámara decidió que el jugador tiene derecho al recibo de su salario por el mes de junio de 2005 y subrayó que el pago correspondiente debe ser efectuado en la moneda indicada en el contrato de empleo, es decir en …. 16. Como consecuencia de lo mencionado, la Cámara decidió que el demandante tiene derecho a percibir del club demandado la cantidad de … 4,800,000 en concepto de salario por el mes de junio de 2005. 17. Finalmente, y en relación a la demanda del jugador de reembolsarle todos los costes ocasionados por la demanda interpuesta, la Cámara juzgó de rechazar dichas demandas en conformidad con su jurisprudencia constante de nunca conceder tales demandas. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. Aceptar parcialmente la reclamación del demandante, Sr. X. 2. El demandado, Y, debe pagarle al demandante la cantidad de … 4,800,000 en un plazo de 30 días a contar desde la notificación de la presente decisión. 3. Advertir al club Y que, en caso de no respetar el plazo establecido en el punto anterior, a la cantidad de … 4,800,000 se aplicarán intereses moratorios del 5% per annum a partir de la expiración del plazo arriba mencionado. Además, la administración de la FIFA estará autorizada para trasladar el caso a la Comisión Disciplinaria de la FIFA. 4. Se rechaza el resto de las reclamaciones del demandante, Sr. X. 5. El Sr. X se compromete a comunicar inmediatamente al club Y el numero de cuenta en la que deberá abonarse la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos efectuados por el club Y. 6. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal de Arbitraje Deportivo (CAS, en sus siglas en inglés). El recurso deberá interponerse en un plazo de 21 días tras la notificación de la decisión, en conformidad con el punto nº 2 de las normas procesales publicadas por el CAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El demandante dispone de 10 días adicionales a partir del vencimiento del plazo para recurrir a fin de presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso (véase el punto nº 4 de las normas procesales adjuntas). Para ponerse en contacto con el CAS deberán dirigirse a: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausana Suiza Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Urs Linsi Secretario General Adj. (Reglas procesales del CAS) ----------------------------------------------------------------
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