F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 27 aprile 2007, e comprende: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Wilfried Straub (Germania), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro sulla domanda presentata dal giocatore X, rappresentata dal Sig. xxxxxx . xxxxxx, un avvocato e il ricorrente contro il club e xxxxxx, come il convenuto in relazione ad una controversia di lavoro tra le parti.
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera il 27 aprile 2007, e comprende: Slim Aloulou (Tunisia), presidente Wilfried Straub (Germania), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Gerardo Movilla (Spagna), membro sulla domanda presentata dal giocatore X, rappresentata dal Sig. xxxxxx . xxxxxx, un avvocato e il ricorrente contro il club e xxxxxx, come il convenuto in relazione ad una controversia di lavoro tra le parti. I. Atti 1. Il 23 maggio 2005, il club e il convenuto, e il xxxxx società (allora l'azienda) hanno firmato un contratto temporaneo il diritto di unirsi al team di xxxxx xxxxxx. L'imputato ha rinunciato temporaneamente per la società il diritto di appartenenza alla associazione di 'xxxx' il professionista xxxxx squadre di calcio e la gestione integrata della squadra di calcio per l'apertura del campionato 2008. In particolare, tutti i contratti di lavoro dei giocatori fanno parte di tale riscatto (punto 1.3 del contratto in questione). 2. Il 9 settembre 2005, il giocatore X, in seguito l'attore e il convenuto ha stipulato un contratto individuale di lavoro con effetto immediato fino al 30 novembre 2005, con un'opzione di estensione al 30 dicembre 2005. Si è convenuto che la convenuta a pagare alla ricorrente uno stipendio base mensile xxx 410,397 e bonus per un importo di 6.100.000 xxx per ogni mese che le parti convenute ufficiali della controversia concerne la ricorrente. 3. Allo stesso tempo, del 9 settembre 2005, le parti hanno firmato un accordo sugli sport di assegnazione di "diritti sportivi" da attore al convenuto per la durata del rapporto di lavoro. In tale accordo prevedeva che la convenuta a pagare alla ricorrente la somma di 3'000 dollari per la fornitura del servizio al convenuto debito verso quindicinale e un all'assistenza abitativa mensile per un importo di xxx 500.000 e un premio addizionale nella dotazione USD da pagare il 30 settembre 2005 2'000. 4. In una clausola surrogazione del contratto di lavoro, firmato tra l'attore ed il convenuto il 10 settembre 2005, prevede che il convenuto aveva sostituito l'azienda come un datore di lavoro. 5. Il 5 novembre 2005, la società ha ricevuto la lettera di risoluzione contratto di lavoro del ricorrente. Nella stessa lettera, il ricorrente sostiene chiaramente che termina il contratto perché la società non paga un salario. 6. Il 7 dicembre 2005, il denunciante ha presentato una denuncia alla Fifa contro l'/ imputato e o società. chiedendo il risarcimento di USD 5'549 per violazione di contratto valido fino al 30 novembre 2005 e USD 5'590 per la violazione di un accordo sul trasferimento di "diritti sportivi". Il ricorrente richiede anche un interesse di mora del 5% della domanda totale. 7. Secondo la ricorrente, in forza di tale contratto di lavoro è dovuta retribuzione per 2 mesi e 21 giorni (xxx 1.108.071) e un bonus per 57 giorni (xxx 11.589.999), durante il quale il convenuto è rimasto nel torneo con la sua partecipazione, cioè, la somma totale di xxx 12.698.070 (USD 5'549). Essa sostiene inoltre la quantità di USD 5'590 per la violazione di un accordo sul trasferimento dei "diritti sportivi". Inoltre, la ricorrente afferma che terminato il contratto di lavoro del 5 novembre 2005 per la causa, cioè, presumibilmente per non ricevere il pagamento dei loro stipendi da parte della società. 8. Il 24 marzo 2006, la convenuta ha affermato che di comune accordo di riacquisto del diritto di entrare nella squadra xxxx xxxx 23 mag 2005, la società privata ha ripreso tutti i diritti e gli obblighi dei contratti tra l'imputato e il giocatori, e l'obbligo di pagare gli stipendi di tutti i giocatori. 9. Di conseguenza, la convenuta ha confermato di avere alcun obbligo contrattuale nei confronti del ricorrente, e indica che l'accordo lo sport sul trasferimento dei "diritti sportivi" non comporta alcun obbligo finanziario, dal momento che non porta alcun beneficio aggiuntivo per Resistente e come egli stesso espresse nel contratto di cessione era gratuito, senza opzione di acquisto. La convenuta ha aggiunto che, in particolare, la somma di USD 3'000 al trasferimento dei "diritti sportivi" del ricorrente e il premio di USD 2'000 sono inclusi nella obbligo contrattuale accettato di pagare 6,1 milioni xxx (USD 2820 ) e che la quantità di xxx 500.000 (USD 230) per affittare l'appartamento viene pagato direttamente al proprietario. Inoltre, la convenuta ha spiegato che l'azienda deve il premio per un valore di $ 2.000 e l'ammontare di $ 3,000 è stato incluso nella somma pattuita nel contratto. Infine, la convenuta sosteneva che la società aveva già pagato la ricorrente la somma di 3.000.000 xxx e che il licenziamento del ricorrente era per risultati insoddisfacenti. 10. Il 27 aprile 2006, il ricorrente sosteneva che era chiaro che aveva firmato un contratto di lavoro con la convenuta e che l'accordo di trasferimento firmato dal convenuto e la società 23 Maggio 2005 non influisce affatto. Inoltre, era chiaro che il contratto di lavoro non ha assolutamente alcuna relazione con l'accordo dello sport sul trasferimento dei "diritti sportivi" del lettore, in quanto la prima regola, tra l'altro, il pagamento dei salari, mentre il secondo disciplina il trasferimento dei "diritti sportivi", contributo in affitto, e pagare un premio. Pertanto, vi è un rapporto di lavoro tra l'attore ed il convenuto. Egli sostiene che la società ha mai preso i diritti del convenuto e gli obblighi contrattuali per l'occupazione emanentes chiuso al 9, 2005. Anche se ritenuto diversamente, l'imputato dovrebbe essere responsabile degli obblighi contrattuali derivanti da casi di responsabilità congiunta e solidale in programma per il rilascio in xxxx diritto del lavoro. Allo stesso modo, il ricorrente rileva che la società non esisteva al momento della firma del contratto, vale a dire, che è stata fondata subito dopo, in modo che il contratto di cui in qualche modo non ha validità legale. Inoltre, non appare da nessuna parte nell'appartamento l'affitto da pagare direttamente al proprietario, né è verificato che il richiedente abbia versato la somma di 3.000.000 xxx. Lo stesso vale per il licenziamento del giocatore per risultati insoddisfacenti, che non è di per sé una causa di risoluzione. 11. Il 26 maggio 2006, la convenuta ha ammesso che esiste un contratto tra lui e l'attore, i cui diritti e doveri passato, tuttavia, la responsabilità della società attraverso il contratto di cessione, che il convenuto avrebbe sostenuto come prima. Poiché non vi è alcun rapporto di lavoro legale tra l'attore e convenuto, gli obblighi di diritto del lavoro sono stati soddisfatti o avrebbe dovuto essere pagato dalla società. Secondo un rapporto dei movimenti effettuati e degli obblighi di pagamento della Società in circolazione al novembre 2005, i giocatori del club erano ancora in corso il pagamento degli stipendi da parte la somma di 171.310.755 xxx. In conclusione, il convenuto sostiene che in base al diritto vigente, l'ex datore di lavoro, il convenuto, e il nuovo datore di lavoro, la società non sono responsabili, nonostante il trasferimento di diritti ed obblighi a quest'ultimo. 12. Dopo il completamento delle indagini da parte della FIFA, la ricorrente ha ribadito che la convenuta cerca di evitare le responsabilità, senza aver verificato che avevano adempiuto tutti gli obblighi per il richiedente dal datore di lavoro. Poiché il processo è destinato a far rispettare il contratto, l'imputato o la società dovrebbe essere costretta a pagare le somme dovute. Di conseguenza, la società deve essere incluso nel processo in corso. 13. Nota: xxxx Football Federation ha confermato che la società non è affiliato con la federazione. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione. A questo proposito, ha fatto riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento di procedura della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione è stata sottoposta alla FIFA il 7 dic 2005 Camera ha pertanto concluso che le regole delle procedure (edizione 2005) in materia pendenti dinanzi ai organi decisionali della FIFA sono applicabili a questo caso. 2. Di conseguenza la competenza della Camera, art. 3 par. 1 del Regolamento di cui sopra procedura indica che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la sua competenza ai sensi delle disposizioni degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 coppia. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del regolamento e di cui la Camera di Risoluzione delle Controversie decide legate all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, in particolare Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere su questa questione tra un giocatore e xxxx xxxxx del club in merito a una disputa su un contratto di lavoro. 4. In questo contesto, la Camera ha detto che, secondo le disposizioni degli articoli da 22 a 24 la versione corrente di quanto precede e sulla base del concetto giuridico generale in cui i decisori in un soggetto di partenariato solo ha giurisdizione sui membri direttamente o indirettamente l'associazione, non è competente a conoscere le cause contro una società privata. Pertanto, il Tribunale ha respinto la richiesta in subordine dalla ricorrente per includere l'azienda in questo processo. 5. Successivamente, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbe essere applicato alla sostanza della questione. A questo proposito, la camera di cui alla tecnica. 26. coppia. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) nella versione riveduta secondo con la FIFA Circolare n ° 995 datata 23 settembre, 2005. Inoltre, la Camera ha tenuto conto del relativo contratto è stato firmato tra le parti il 9 settembre 2005 e che la domanda è stata presentata alla FIFA il 7 dicembre 2005. Dato quanto sopra, la Camera ha concluso che i regolamenti attuali per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: Regolamento) è applicabile alla sostanza di questo caso. 6. Poi, entrando nella parte inferiore del case della Camera preso atto che il 9 settembre 2005 l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro è valida dal 9 settembre 2005 fino al 30 novembre 2005, che prevede uno stipendio mensile di xxx 410,397 e bonus per un importo di 6.100.000 xxx per ogni mese che le parti ufficiali convenuti nella controversia concerne la ricorrente. 7. La Camera ha osservato che del 9 settembre 2005, le medesime parti sportivi hanno firmato un accordo sul trasferimento dei "diritti sportivi" da attore al convenuto per la durata del rapporto di lavoro. In tale accordo prevedeva che la convenuta a pagare alla ricorrente la somma di 3'000 dollari per la fornitura del servizio al convenuto debito verso quindicinale e un all'assistenza abitativa mensile per un importo di xxx 500.000 e un premio addizionale nella dotazione USD da pagare il 30 settembre 2005 2'000. 8. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la convenuta ha stipulato un accordo di riacquisto il diritto di entrare nella squadra xxxx xxxx xxx società privata, con il 23 maggio 2005, in base al quale, tra l'altro, la società privata ha assunto tutti i diritti e gli obblighi dei contratti tra l'imputato ei suoi giocatori, e l'obbligo di pagare gli stipendi di tutti i giocatori. In questo contesto, la Camera ha anche osservato che in una clausola di surrogazione del contratto di lavoro firmato tra l'attore e convenuto, firmato tra l'attore ed il convenuto il 10 settembre 2005, prevede che la società aveva sostituito in precedenza convenuto, quale datore di lavoro. 9. Poi i membri della Camera ha osservato che la società ha ricevuto la lettera di risoluzione del contratto di lavoro del ricorrente in data 5 novembre 2005. La ricorrente ha precisato nella nota che fino ad oggi non aveva ricevuto alcun importo. Pertanto, la ricorrente ha chiesto l'importo di 12.698.070 xxx in relazione al contratto di lavoro e la quantità di USD 5'590 per la violazione di un accordo sul trasferimento dei "diritti sportivi", oltre agli interessi di mora del 5% l'importo totale dovuto. 10. Inoltre, l'Assemblea ha preso atto del fatto che il convenuto ritiene che qualsiasi importo dovuto al ricorrente, in quanto la società privata ha ripreso tutti i diritti e gli obblighi dei contratti tra la convenuta e l'attore, e l'obbligo di pagamento degli stipendi di tutti i giocatori. In particolare, il convenuto di cui al contratto temporaneo il diritto di far parte del team xxx xxxx 23 maggio 2005 e la clausola di surrogazione del contratto, firmato tra l'attore ed il convenuto, il 10 settembre 2005, secondo cui gli Stati che la convenuta aveva sostituito l'azienda come un datore di lavoro. 11. In particolare, la resistente ha osservato che la somma di USD 3'000 alla vendita dei "diritti sportivi" del ricorrente e il premio di USD 2'000 sono inclusi nell'obbligo contrattuale del contratto di lavoro ha accettato di pagare 6,1 milioni xxx (USD 2820), e che la quantità di xxx 500.000 (USD 230) per affittare l'appartamento viene pagato direttamente al proprietario. La società aveva già pagato il ricorrente la somma di 3.000.000 xxx. 12. In questo contesto, e soprattutto i membri della Camera ha ricordato che la nozione di "diritti sportivi" (o "diritti federativi") di un giocatore non esiste più (capitolo VIII della precedente versione del Regolamento). Così Il concetto di acquisizione o la detenzione di tali diritti non viene riconosciuto. Questa nozione scomparso con l'entrata in vigore della versione completamente rivista del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori il 1 ° settembre 2001 ed è stato sostituito dal principio centrale del regolamento concernente la stabilità contrattuale tra giocatori professionisti e club e possibili conseguenze della rottura contratti di lavoro senza giusta causa, di cui al capitolo IV del regolamento. 13. Dato quello che antedice, la Casa ritiene inoltre opportuno sottolineare che l'unica causa che può essere collegato ad un giocatore con un club è un valido contratto scritto (cfr. art. 2 del regolamento). In questo contesto, la Camera ha ricordato che un giocatore può essere registrato solo in un club e quindi un giocatore professionista può avere solo un rapporto di lavoro ed essere contrattualmente collegato con un club in un momento per essere ammessi a partecipare a calcio organizzato (cfr. art. 5 del regolamento). 14. Successivamente, la Camera ha sottolineato che la base di quanto sopra non può riconoscere la surrogazione degli attuali obblighi contrattuali tra un club e un professionista in una società privata. La Camera ha ricordato che il primo giocatore ha firmato un contratto con il club, il convenuto, il quale ha servito la parte relativa al torneo per il club. Pertanto, la Camera ha concluso che l'imputato è responsabile (almeno separatamente) per adempiere agli obblighi contrattuali al richiedente conformemente al contratto di lavoro, debitamente sottoscritto dalle parti sopra del 9 settembre 2005. In questo senso e il buon ordine, la Casa ha dichiarato che il convenuto, se lo ritiene opportuno, può ricorrere ai tribunali per risolvere e far valere i propri diritti nei confronti di qualsiasi azienda. 15. In considerazione di quanto precede, la Camera ha ricordato che in base alla documentazione disponibile per l'attore servito dal 9 Settembre 2005 fino all'inizio di novembre 2005 il convenuto quando il ricorrente risolto il contratto di lavoro è dico per 2 mesi. In particolare, la Camera ha sottolineato che la convenuta non ha contestato il fatto che il ricorrente aveva prestato servizio fino ai primi di novembre 2005. 16. Successivamente, la Camera ha ritenuto che la documentazione presentata secondo la ricorrente ha dichiarato di non aver ricevuto alcun compenso, nonostante il convenuto servito per 2 mesi. Tuttavia, secondo il contratto di lavoro il convenuto ha accettato di pagare al ricorrente uno stipendio mensile di xxx 410,397 e bonus mensili per tutto il tempo il club ha partecipato al torneo per la somma di 6.100.000 xxx. 17. A questo proposito, l'organo decisionale rinviata alla posizione del convenuto, secondo cui compagnia aveva già pagato il ricorrente la somma di 3.000.000 xxx. 18. In questo contesto, la Camera ha ricordato che, secondo il principio universale del diritto l'onere della prova, l'esistenza di un fatto presunto deve essere provato dalla parte che tutti i diritti che ne derivano (cfr. art. 12 par. 3 del regolamento di procedura Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle controversie). A questo proposito, la Camera ha sottolineato che la convenuta non poteva dimostrare di aver adempiuto ai propri obblighi contrattuali per l'attore, anche se quest'ultima servita dal 9 settembre al 5 novembre 2005. In particolare, la Camera ha rilevato che la convenuta non ha fornito prove per dimostrare che accompagna l xxx pagato la somma di 3.000.000 per l'attore. 19. Pertanto, i membri della Camera ha concluso all'unanimità che la convenuta ha violato il contratto di lavoro stipulato con il richiedente, il 9 settembre 2005, senza giusta causa ed è pertanto tenuto a pagare al ricorrente la retribuzione dovuta per tutto il tempo del richiedente servizi al convenuto. 20. In considerazione di quanto precede e quello che la Casa materia di salari preso atto che, conformemente al contratto di lavoro del ricorrente avrebbe ricevuto uno stipendio mensile di 410,397 xxx. A questo proposito, la Camera ha osservato che la ricorrente ha sostenuto la quantità di xxx 1.108.071 dei salari per due mesi e 21 giorni. Tuttavia, la Casa sulla base delle considerazioni di cui sopra hanno deciso che l'imputato doveva al ricorrente l'importo di 820,794 xxx (xxx 410,397 x 2) delle retribuzioni dovute per 2 mesi durante i quali viene servito il richiedente il convenuto. 21. Per quanto riguarda il bonus mensile fino a quando il club ha partecipato al torneo per la somma di 6.100.000 xxx, la Camera ha osservato che la ricorrente ha sostenuto la quantità di xxx 11.589.999 equivalente ai 57 giorni che la convenuta è rimasta in campionato dopo l'arrivo l'attore. Allo stesso modo, l'organo decisionale notato che durante l'intero periodo l'attore servito il convenuto. Pertanto, la Casa ha deciso che l'imputato doveva al ricorrente l'importo dichiarato di xxx 11,589,9997 in bonus per i 2 mesi durante i quali viene servita la ricorrente al convenuto. 22. Poi, la Camera ha analizzato l'affermazione del ricorrente in relazione ad un accordo sport sul trasferimento dei "diritti sportivi", che prevedeva che la convenuta a pagare alla ricorrente la somma di 3.000 dollari per il trasferimento dei "diritti sportivi" debito per due settimane a causa, e un alloggiamento di assistenza mensile per un importo di xxx 500.000 e un premio ulteriore per un importo di 2,000 xxx pagabile il 30 settembre 2005. 23. A questo proposito, la Camera ha preso atto del convenuto ha spiegato che l'accordo non ha generato gli sport di cui sopra per l'attore una politica monetaria, in quanto l'accordo prevede che la ricorrente non fornisce i "diritti" al convenuto senza carico opzione e il valore contenuto nel contratto di cui gli importi in dollari per gli stessi 6,100,000 pesos xxx xxxxxx sul lavoro contrattuale come bonus. 24. Inoltre, la convenuta ha sostenuto che l'importo mensile di 500,000 xxx rivendicato dalla ricorrente e l'aiuto all'alloggio è stato versato direttamente al proprietario e non dovuto al ricorrente e non era un aiuto, se non un obbligo dovuto al padrone di casa, dove il richiedente ha vissuto. 25. A questo proposito, la Camera debitamente rilevato che la ricorrente ha chiesto l'importo di $ 3.000, l'importo di 2.000 dollari pagabile il 30 settembre 2005 e l'importo di 1.350.000 pari ad aiutare a casa xxx per 2 mesi e 21 giorni . 26. Ha poi ricordato che l'accordo in questione è debitamente firmato dal convenuto e l'attore e il convenuto non ha inviato le prove documentali a sostegno delle sue affermazioni che la remunerazione concordata nel contratto di sport, tra cui $ 3.000 e premio di 2.000 dollari, è compreso nel bonus concordati nel contratto. La Camera ha sottolineato che i quantitativi corrispondenti sono chiaramente superiori al bonus previsto nel contratto. 27. In quest'ottica, la Casa rinviata al principio universale del diritto l'onere della prova (cfr. punto II. 18.) E ha concluso che la convenuta non ha fornito alcuna documentazione atta a dimostrare che gli obblighi finanziari del contratto debitamente sport soddisfatte. Pertanto, la Casa ha deciso che il convenuto deve pagare al ricorrente l'importo di 5.000 dollari in base all'accordo sport concluso tra le parti il 9 settembre 2005. 28. Poi, la Casa di cui alla denuncia del ricorrente sostiene altresì che la quantità di xxx equivalente a 1.350.000 all'assistenza abitativa per 2 mesi e 21 giorni. Allo stesso modo, la Camera ha ribadito che la convenuta ha spiegato che la società ha pagato direttamente al proprietario l'importo mensile pari a 500.000 xxx assistenza abitativa. 29. A questo proposito, la Camera ha ricordato che secondo la documentazione e le informazioni presentate da entrambe le parti l'attore servito l'imputato per 2 mesi. La Camera ha osservato che, da un lato, l'accordo sportiva non prevede che il contributo relativo alloggiamento dovrà essere pagato direttamente al ricorrente. Considerando ancora una volta il principio universale del diritto dell'onere della prova di cui sopra (cfr. punto II. 18.), La Camera ha osservato che la convenuta non ha dimostrato che le accuse che la società aveva pagato assistenza abitativa da settembre 2005 direttamente al proprietario. In particolare, non è stata ricevuta presentata a questo riguardo. Tuttavia, dato che il contratto non prevede che il richiedente deve ricevere un reddito ma un all'assistenza abitativa, l'organo decisionale ha ritenuto che la ricorrente non ha presentato alcuna documentazione che giustifichi aver subito un danno finanziario da parte non ricevono l'assistenza abitativa . Pertanto, la Corte ha respinto la richiesta del ricorrente a tale riguardo. 30. Infine, la Casa di cui il provvedimento richiesto dal ricorrente per violazione del contratto da parte del ricorrente, pari al valore del contratto rimane in salari e all'assistenza abitativa. A questo proposito, la Camera ha ritenuto che la documentazione presentata secondo la ricorrente risolto il contratto di lavoro 2 mesi dalla data della firma, cioè al momento della cessazione del contratto di lavoro dai due candidati stipendi mensili erano eccezionali. Inoltre, la Casa considerato il breve lasso di tempo per cui è stato concluso il contratto di lavoro di tre mesi. Infine, la Camera ha ricordato che il richiedente riceverà importi determinati in base al contratto di cessione dei diritti, che non fanno più parte del Regolamento. Pertanto, la Camera ha osservato che alla luce di questi fatti, la compensazione per un importo di 200,000 xxx è ragionevole e giustificata. 31. In considerazione di quanto precede, il membro della Camera ha deciso all'unanimità che il convenuto deve versare al ricorrente l'importo complessivo di 12.610.793 xxx e 5.000 dollari, più interessi di mora del 5% dal del 5 novembre 2005. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta del querelante, X, è parzialmente accolta. 2. L'imputato, e deve pagare l'attore, X, la quantità di xxx 12.610.793 e $ 5.000 entro i prossimi 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione, maggiorato del 5% di mora dal 5 novembre 2005 fino alla data effettiva del pagamento. 3. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro il termine di cui al punto 2. il caso essere spostato al Comitato Disciplinare della FIFA, che può imporre le necessarie sanzioni disciplinari. 4. Tutte le ulteriori richieste del ricorrente, X, vengono respinti. 5. Il querelante, X, si impegna a comunicare direttamente e immediatamente il convenuto, e il numero di conto da pagare l'importo dovuto, e di informare la Camera dei pagamenti risoluzione delle controversie. 6. In conformità con le disposizioni di cui all'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS, il suo acronimo in francese). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione, e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle norme di procedura emessi dal CAS, una copia allegata alla presente . Il ricorrente ha 10 giorni aggiuntivi dal termine di appello, a presentare argomenti scritti con la descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici sui quali si basa il suo appello alla CAS (vedi punto 4 delle norme procedurali inerenti). Per contattare il CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41-21/613 5000 Fax: +41-21/613 5001 Email: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Camera di Risoluzione delle Controversie Segretario Generale Jérôme Valcke Adj. (Direttive CAS)_________________ F.I.F.A. - Cámara de Resolución de Disputas (2006-2007) - los conflictos laborales – la versión oficial www.fifa.com – Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas reunida en Zúrich, Suiza, el 27 de abril de 2007, e integrada por: Slim Aloulou (Túnez), Presidente Wilfried Straub (Alemania), miembro Mario Gallavotti (Italia), miembro Joaquim Evangelista (Portugal), miembro Gerardo Movilla (España), miembro conoció de la controversia planteada por el jugador X, xxxxxx representado por el Sr. xxxxxx, abogado como el demandante contra el club Y, xxxxxx como el demandado con relación a una disputa laboral entre las partes. I. Hechos 1. El 23 de mayo de 2005, el club Y, el demandado, y la compañía xxxxx (a continuación, la compañía) suscribieron un contrato de cesión temporal del derecho de afiliación en la xxxxxx del equipo xxxxx. El demandado cedió en forma temporal a favor de la compañía el derecho de afiliación en la asociación de los clubes de fútbol profesional de xxxxx ‘xxxx’ y el manejo integral del equipo de fútbol hasta el campeonato de apertura 2008. En particular, todos los contratos laborales de los jugadores forman parte de dicha cesión temporal (punto 1.3 del contrato en cuestión). 2. El 9 de septiembre de 2005, el jugador X, en adelante el demandante, y el demandado concluyeron un contrato individual de trabajo con efecto inmediato hasta el 30 de noviembre de 2005, con una opción de prolongación hasta el 30 de diciembre de 2005. Se convino que el demandado pagaría al demandante un salario base mensual de xxx 410,397, así como bonificaciones por la suma de xxx 6,100,000 por cada mes que el demandado dispute partidos oficiales en los que participe el demandante. 3. Simultáneamente, el 9 de septiembre de 2005, las partes suscribieron un convenio deportivo relativo a la cesión de los “derechos deportivos” del demandante al demandado durante la duración del contrato laboral. En dicho convenio se estipulaba que el demandado pagaría al demandante la suma de USD 3'000 por la prestación de servicio al demandado pagaderos por quincenas vencidas, así como un auxilio mensual para vivienda por la suma de xxx 500,000 y una prima adicional en el monto de USD 2'000 pagadera el 30 de septiembre de 2005. 4. En una cláusula de subrogación de dicho contrato de trabajo, firmada entre el demandante y el demandado el 10 de septiembre de 2005, se estipula que la compañía había sustituido al demandado en calidad de empleador. 5. El 5 de noviembre de 2005, la compañía recibió la carta de rescisión del contrato de trabajo del demandante. En la mencionada comunicación, el demandante argumenta claramente que rescinde el contrato debido a que la compañía no le pagara en absoluto ningún salario. 6. El 7 de diciembre de 2005, el demandante interpuso demanda ante la FIFA contra el demandado y/o la compañía. exigiendo una indemnización de USD 5'549 por incumplimiento del contrato laboral válido hasta el 30 de noviembre de 2005, así como USD 5'590 por incumplimiento del convenio relativo a la cesión de los “derechos deportivos”. Además, el demandante exige un interés moratorio del 5% sobre la suma total demandada. 7. Según el demandante, en virtud del mencionado contrato de trabajo se le adeuda el salario correspondiente a 2 meses y 21 días (xxx 1,108,071) y una bonificación correspondiente a 57 días (xxx 11,589,999), durante los cuales el demandado permaneciera en el torneo con su participación, es decir, la suma total de xxx 12,698,070 (USD 5'549). Asimismo, reclama la cantidad de USD 5'590 por incumplimiento del convenio relativo a la cesión de los “derechos deportivos”. Por lo demás, el demandante señala que rescindió el contrato de trabajo el 5 de noviembre de 2005 con causa justificada, es decir, supuestamente por no percibir el pago de sus sueldos por parte de la compañía. 8. El 24 de marzo de 2006, el demandado declaró que mediante el contrato de cesión temporal del derecho de afiliación en la xxxx del equipo xxxx del 23 de mayo de 2005, la compañía privada asumió todos los derechos y obligaciones de los contratos entre el demandado y sus jugadores, así como la obligación del pago de los salarios de todos los jugadores. 9. Por consiguiente, el demandado confirma no tener ninguna obligación contractual frente al demandante, y señala que el convenio deportivo relativo a la cesión de los “derechos deportivos” no conllevaría ninguna obligación financiera adicional, ya que ello no le aporta ningún beneficio adicional al demandando y como el mismo convenio lo expresa la cesión fue sin cargo a sin opción de compra. El demandado agregó que, en particular, la suma de USD 3'000 para la cesión de los “derechos deportivos” del demandante y el premio de USD 2'000 se hallan incluidos en la obligación contractual convenida del pago de xxx 6,100,000 (USD 2820), y que el importe de xxx 500,000 (USD 230) para el alquiler del apartamento se pagó directamente al arrendador. Además, el demandado explicó que la compañía le adeuda la prima por un valor de USD 2,000 y que el monto de USD 3,000 estaba incluido en la suma pactada en el contrato de trabajo. Finalmente, el demandado mantuvo que la compañía ya le había abonado al demandante la suma de xxx 3,000,000 y que el despido del demandante fue por rendimiento insatisfactorio. 10. El 27 de abril de 2006, el demandante alegó que resultaba claro que había firmado un contrato de trabajo con el demandado y que el contrato de cesión suscrito por el demandado y la compañía el 23 de mayo de 2005 no afecta ello en modo alguno. Asimismo, resultaba claro que el contrato de trabajo no tiene absolutamente ninguna relación con el convenio deportivo relativo a la cesión de los “derechos deportivos” del jugador, ya que el primero regula, inter alia, el pago de los salarios, mientras que el segundo regula la cesión de los “derechos deportivos”, la contribución al pago del alquiler, y el pago de un premio. Por consiguiente, existe una relación laboral entre el demandante y el demandado. Según el demandante, la compañía no ha asumido jamás los derechos y obligaciones del demandado emanentes del contrato de trabajo concluido el 9 de septiembre de 2005. Incluso si se considerase lo contrario, el demandado debería responsabilizarse por las obligaciones contractuales en virtud de la responsabilidad solidaria prevista para casos de cesión en el derecho laboral xxxx. Igualmente, el demandante resalta que la compañía aún no existía en el momento de suscribir el contrato, es decir, que fue fundada recién después, de manera que el contrato mencionado no tiene de modo alguno validez jurídica. Además, no figura en ninguna parte que el alquiler del apartamento debía pagarse directamente al arrendador, ni tampoco está comprobado que se haya abonado al demandante la suma de xxx 3,000,000. Lo mismo rige para el despido del jugador por rendimiento insatisfactorio, lo cual no constituye en sí un motivo de rescisión de contrato. 11. El 26 de mayo de 2006, el demandado reconoció que existe un contrato laboral entre él y el demandante, cuyos derechos y obligaciones pasaron, sin embargo, a continuación a la responsabilidad de la compañía mediante el contrato de cesión, hecho que el demandado hiciera valer ya antes. Puesto que no existe una relación jurídico-laboral entre el demandante y el demandado, las obligaciones jurídico- laborales fueron satisfechas o deberían haber sido satisfechas por la compañía. Según un informe de movimientos de las obligaciones de pago efectuadas y pendientes de la compañía al mes de noviembre de 2005, los jugadores del club aún tenían pendiente el pago de salarios por la suma total de xxx 171,310,755. Para concluir, el demandado alega que según el derecho vigente, el antiguo empleador, el demandado, y el nuevo empleador, la compañía, no son solidariamente responsables, no obstante la cesión de los derechos y obligaciones contractuales a este último. 12. Tras la conclusión de las investigaciones por la FIFA, el demandante recalcó una vez más que el demandado intenta evadir la responsabilidad, sin que se haya comprobado que se hubieran cumplido todas las obligaciones frente al demandante por parte del empleador. Puesto que el proceso tiene por objetivo hacer cumplir el contrato, el demandado o la compañía deberán ser obligados a pagar las sumas adeudadas. Por consiguiente, la compañía ha de ser incluida en el proceso en marcha. 13. Nota: la Federación xxxx de Fútbol confirmó que la compañía no se halla afiliada a su federación. II. Consideraciones de la Cámara de Resolución de Disputas 1. En primer lugar, la Cámara de Resolución de Disputas analizó si era competente para tratar el presente asunto. A este respecto, hizo referencia al art. 18 par. 2 y 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas. El presente asunto fue sometido a la FIFA el 7 de diciembre de 2005 por lo tanto la Cámara concluyo que las reglas de procedimiento revisadas (edición 2005) en cuestiones pendientes ante los órganos decisorios de la FIFA son aplicables al presente asunto. 2. En consecuencia y analizando la competencia de la Cámara, el art. 3 par. 1 del Reglamento de procedimiento arriba mencionado indica que la Cámara de Resolución de Disputas deberá examinar su competencia jurisdiccional en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005). De acuerdo con el art. 24 par. 1 en conexión con el art. 22 (b) del Reglamento ya mencionado la Cámara de Resolución de Disputas decidirá sobre disputas relacionadas con el empleo entre un club y un jugador que cobren una dimensión internacional. 3. Por consiguiente, fundamentalmente la Cámara de Resolución de Disputas es el órgano competente para decidir sobre el presente asunto entre un jugador xxxx y un club xxxxx en relación a una disputa relacionada con un contrato laboral. 4. En este contexto, la Cámara aclaró que en virtud de lo estipulado en los artículos 22 a 24 de la versión actual del Reglamento arriba mencionado así como en base al concepto general jurídico según el cual los órganos decisorios de una asociación únicamente tienen jurisdicción sobre sujetos afiliados directa- o indirectamente a dicha asociación, no le compete tratar demandas en contra de una compañía privada. Por lo tanto, la Cámara rechazó la demanda alternativa del demandante de incluir a la compañía en el presente proceso. 5. Posteriormente, la Cámara analizó cual es la edición del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores que debe ser aplicada al fondo del presente asunto. A este respecto, la Cámara hizo referencia al art. 26. par. 1 y 2 del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005) en su versión revisada en conformidad con la circular FIFA Nº 995 con fecha del 23 de septiembre de 2005. Además, la Cámara tomó en cuenta que el relevante contrato laboral fue firmado entre las partes el 9 de septiembre de 2005 y que la demanda fue sometida a la FIFA el 7 de diciembre de 2005. En vista de lo antedicho la Cámara concluyó que el actual Reglamento FIFA sobre el estatuto y la transferencia de jugadores (edición 2005, en adelante: el Reglamento) es aplicable al fondo del presente caso. 6. Acto seguido, y entrando en el fondo del presente asunto la Cámara tomó debida nota de que el 9 de septiembre de 2005 el demandante y el demandado firmaron un contrato de trabajo válido desde el 9 de septiembre de 2005 hasta el 30 de noviembre de 2005, el cual estipula un salario mensual de xxx 410,397, así como bonificaciones por la suma de xxx 6,100,000 por cada mes que el demandado dispute partidos oficiales en los que participe el demandante. 7. Asimismo, la Cámara tomó nota de que el 9 de septiembre de 2005, las mismas partes suscribieron un convenio deportivo relativo a la cesión de los “derechos deportivos” del demandante al demandado durante la duración del contrato laboral. En dicho convenio se estipulaba que el demandado pagaría al demandante la suma de USD 3'000 por la prestación de servicio al demandado pagaderos por quincenas vencidas, así como un auxilio mensual para vivienda por la suma de xxx 500,000 y una prima adicional en el monto de USD 2'000 pagadera el 30 de septiembre de 2005. 8. Igualmente, la Cámara observó que el demandado celebró un contrato de cesión temporal del derecho de afiliación en la xxxx del equipo xxx con la compañía privada xxxx el 23 de mayo de 2005, según el cual, inter alia, la compañía privada asumió todos los derechos y obligaciones de los contratos entre el demandado y sus jugadores, así como la obligación del pago de los salarios de todos los jugadores. En este contexto, la Cámara también tomó nota que en una cláusula de subrogación del contrato de trabajo firmado entre el demandante y el demandado, firmada entre el demandante y el demandado el 10 de septiembre de 2005, se estipula que la compañía antes mencionada había sustituido al demandado en calidad de empleador. 9. A continuación, los miembros de la Cámara observaron que la compañía recibió la carta de rescisión del contrato de trabajo del demandante el 5 de noviembre de 2005. El demandante manifestó en dicha notificación que hasta la fecha no había recibido suma alguna. Por lo tanto, el demandante reclama la cantidad de xxx 12,698,070 con relación al contrato de trabajo así como la cantidad de USD 5'590 por incumplimiento del convenio relativo a la cesión de los “derechos deportivos”, más un interés moratorio del 5% sobre la suma total adeudada. 10. Por otra parte, la Cámara tomó debida nota de que el demandado estima que no le adeuda suma alguna al demandante, dado que la compañía privada asumió todos los derechos y obligaciones de los contratos celebrados entre el demandado y el demandante, así como la obligación del pago de los salarios de todos los jugadores. En particular, el demandado se refirió al contrato de cesión temporal del derecho de afiliación en la xxx del equipo xxxx del 23 de mayo de 2005, así como a la cláusula de subrogación del contrato laboral, firmada entre el demandante y el demandado el 10 de septiembre de 2005, según la cual se estipula que la compañía había sustituido al demandado en calidad de empleador. 11. En particular, el demandado destacó que la suma de USD 3'000 para la cesión de los “derechos deportivos” del demandante y la prima de USD 2'000 se hallan incluidos en la obligación contractual convenida en el contrato laboral del pago de xxx 6,100,000 (USD 2820), y que el importe de xxx 500,000 (USD 230) para el alquiler del apartamento se pagó directamente al arrendador. Además, la compañía ya le había abonado al demandante la suma de xxx 3,000,000. 12. En este contexto, y antes que nada los miembros de la Cámara recordaron que la noción de los “derechos deportivos” ( o “derechos federativos”) de un jugador ya no existe (capítulo VIII de la versión anterior del Reglamento).Por lo tanto, el concepto de adquirir o poseer este tipo de derechos no es reconocido. Esta noción desapareció con la entrada en vigor de la versión completamente revisada del Reglamento sobre el estatuto y la transferencia de jugadores el 1 de septiembre de 2001 y fue reemplazada por el principio central del Reglamento concerniente a la estabilidad contractual entre jugadores profesionales y clubes y las posibles consecuencias en caso de la ruptura de contratos laborales sin causa justificada, establecido en el capítulo IV del Reglamento. 13. Teniendo en cuenta lo que antedice, la Cámara estimó también oportuno recalcar que la única causa que puede vincular a un jugador con un club es un contrato laboral escrito válido (cf. art. 2 del Reglamento). En este contexto, la Cámara recordó que un jugador únicamente puede estar inscrito en un sólo club y por tanto un jugador profesional únicamente puede tener una relación laboral y estar contractualmente vinculado con un sólo club al mismo tiempo para ser elegible para participar en el fútbol organizado (cf. art. 5 del Reglamento). 14. Acto seguido, la Cámara subrayó que en que base a lo antedicho no puede reconocer la subrogación de las obligaciones contractuales existentes entre un club y un jugador profesional a una compañía privada. Asimismo, la Cámara recordó que el jugador en primer lugar suscribió un contrato laboral con el club, el demandado, al cual le prestó sus servicios participando en el relevante torneo para el club. Por lo tanto, la Cámara concluyó que el demandado es responsable (al menos solidariamente) para cumplir con las obligaciones contractuales frente al demandante en acuerdo al contrato de trabajo debidamente firmado entre las partes antes mencionadas el 9 de septiembre de 2005. En este sentido y para el buen orden, la Cámara estimó que el demandado, si lo estima pertinente, podrá recurrir ante los tribunales ordinarios para resolver y hacer valer sus posibles derechos frente a la compañía. 15. En vista de todo lo antedicho, la Cámara recordó que en acuerdo a la documentación a su disposición el demandante prestó sus servicios desde el 9 de septiembre de 2005 hasta principios de noviembre de 2005 al demandado, cuando el demandante rescindió el contrato de trabajo, es decir durante 2 meses. En particular, la Cámara recalcó que el demandado no disputó el hecho que el demandante hubiera prestado sus servicios hasta comienzos de noviembre de 2005. 16. A continuación, la Cámara consideró que en acuerdo a la documentación remitida el demandante manifestó que no recibió remuneración alguna a pesar de haber prestado sus servicios al demandado durante 2 meses. No obstante, en acuerdo al contrato de trabajo el demandado acordó pagar al demandante un salario mensual de xxx 410,397 así como bonificaciones mensuales durante el tiempo que el club participase en el torneo por la suma de xxx 6,100,000. 17. A este respecto, el órgano decisorio se refirió de nuevo a la posición del demandado, según la cual compañía ya le había abonado al demandante la suma de xxx 3,000,000. 18. En este contexto, la Cámara recordó que en acuerdo al principio universal jurídico de la carga probatoria, la existencia de un supuesto hecho debe ser probada por la parte que deriva algún derecho de él (cf. art. 12 par. 3 del Reglamento de procedimiento de la Comisión del Estatuto del Jugador y de la Cámara de Resolución de Disputas). En este sentido, la Cámara subrayó que el demandado no pudo comprobar que haya cumplido con sus obligaciones contractuales frente al demandante, a pesar de que éste último prestó sus servicios desde el 9 de septiembre hasta el 5 de noviembre de 2005. En particular, la Cámara constató que el demandado no proporcionó evidencia alguna para demostrar que l acompaña pagó la cantidad de xxx 3,000,000 al demandante. 19. Por lo tanto, los miembros de la Cámara unánimemente concluyeron que el demandado incumplió el contrato de trabajo celebrado con el demandante el 9 de septiembre de 2005 sin causa justificada y consecuentemente es responsable para pagarle al demandante la remuneración adeudada durante el tiempo que el demandante prestó sus servicios al demandado. 20. En vista de lo antedicho y en lo que conciernen los salarios la Cámara tomó debida nota de que en acuerdo al contrato de trabajo el demandante recibiría un salario mensual de xxx 410,397. A este respecto, la Cámara observó que el demandante reclama la cantidad de xxx 1,108,071 en concepto de salarios por dos meses y 21 días. No obstante, la Cámara en base de las consideraciones mencionadas antes decidió que el demandado aún le adeuda al demandante la cantidad de xxx 820,794 (xxx 410,397 x 2) en concepto de salarios adeudados para los 2 meses durante los cuales el demandante le prestó sus servicios al demandado. 21. Con relación a la bonificación mensual durante el tiempo que el club participase en el torneo por la suma de xxx 6,100,000, la Cámara observó que el demandante reclama la cantidad de xxx 11,589,999 equivalente a los 57 días que el demandado permaneció en el campeonato desde la llegada del demandante. Igualmente, el órgano decisorio tomó nota que durante el tiempo completo el demandante prestó sus servicios al demandado. Por lo tanto, la Cámara decidió que el demandado le adeuda al demandante la cantidad reclamada de xxx 11,589,9997 en concepto de bonificaciones para los 2 meses durante los cuales el demandante le prestó sus servicios al demandado. 22. Acto seguido, la Cámara analizó la demanda del demandante con relación al convenio deportivo relativo a la cesión de los “derechos deportivos”, el cual estipulaba que el demandado pagaría al demandante la suma de USD 3,000 por la cesión de los “derechos deportivos” pagaderos por quincenas vencidas, así como un auxilio mensual para vivienda por la suma de xxx 500,000 y una prima adicional en el monto de xxx 2,000 pagadera el 30 de septiembre de 2005. 23. A este respecto, la Cámara tomó debida nota de que el demandado explicó que el convenio deportivo antes mencionado no generaba a favor del demandante una contraprestación en dinero, ya que el convenio estipula que el demandante cede los “derechos” al demandado sin carga y sin opción de compra y que el valor contenido en el mencionado convenio equivale en dólares a la misma cifra que en pesos xxxxxx de xxx 6,100,000 contemplados en el contrato de trabajo como bonificaciones. 24. Asimismo, el demandado mantuvo que la cantidad mensual de xxx 500,000 reclamada por el demandante como auxilio de vivienda fue pagada directamente al arrendador y que no se le adeuda al demandante ya que no era un auxilio si no una obligación contraída con el propietario del inmueble donde vivía el demandante. 25. A este respecto, la Cámara tomó debida nota de que el demandante reclama la cantidad de USD 3,000, la cantidad de USD 2,000 pagadera el 30 de septiembre de 2005 así como la cantidad de xxx 1,350,000 equivalente al auxilio de vivienda por 2 meses y 21 días. 26. Acto seguido, la Cámara recordó que el convenio en cuestión esta debidamente firmado por el demandado y el demandante y que el demandado no envió evidencia documental a fin de fundamentar sus alegaciones que la remuneración acordada en el convenio deportivo, en particular los USD 3,000 y la prima de USD 2,000, se encuentra incluida en la bonificación acordada en el contrato de trabajo. Asimismo, la Cámara subrayó que las relevantes cantidades son claramente superiores a la bonificación estipulada en el contrato laboral. 27. En vista de lo antedicho, la Cámara se refirió de nuevo al principio universal jurídico de la carga probatoria (cf. punto II. 18.) y concluyó que el demandado no aportó documentación alguna para demostrar que las obligaciones financieras del convenio deportivo hayan sido debidamente cumplidas. Por lo tanto, la Cámara decidió que el demandado le debe pagar al demandante la cantidad de USD 5,000 en acuerdo al convenio deportivo celebrado entre las partes el 9 de septiembre de 2005. 28. A continuación, la Cámara se refirió a la demanda del demandante que reclama también la cantidad de xxx 1,350,000 equivalente al auxilio de vivienda por 2 meses y 21 días. Igualmente, la Cámara reiteró que el demandado explicó que la compañía pagaba directamente al arrendador el monto mensual de xxx 500,000 equivalente al auxilio de vivienda. 29. A este respecto, la Cámara recordó que en acuerdo a la documentación e información remitida por ambas partes el demandante prestó sus servicios al demandado durante 2 meses. Asimismo, la Cámara observó que, por una parte, el convenio deportivo no estipula que el relevante auxilio de vivienda deba ser pagado directamente al demandante. Teniendo en cuenta una vez más el principio universal jurídico de la carga probatoria mencionado antes (cf. punto II. 18.), la Cámara resaltó que el demandado no pudo demostrar que alegaciones según las cuales la compañía había pagado el auxilio de vivienda desde septiembre 2005 directamente al arrendador. En particular, no recibos fueron presentados a este respecto. Sin embargo, teniendo en cuenta que el contrato no estipula que el demandante debería recibir una renta sino un auxilio de vivienda, el órgano decisorio consideró que el demandante no remitió documentación alguna justificando que hubiera sufrido un daño financiero por no haber recibido el auxilio de vivienda. Por lo tanto, la Cámara rechazó la demanda del demandante a este respecto. 30. Finalmente, la Cámara se refirió a la compensación solicitada por el demandante por el incumplimiento de contrato por parte del demandante equivalente al valor restante del contrato en concepto de salarios y auxilio de vivienda. A este respecto, la Cámara consideró que en acuerdo a la documentación remitida el demandante rescindió el contrato de trabajo 2 meses desde la fecha de la firma, es decir que en el momento de la rescisión del contrato de trabajo por parte del demandante dos salarios mensuales se encontraban impagados. Además, la Cámara consideró el lapso de tiempo corto para el cual se concluyó el contrato de trabajo de tres meses. Finalmente, la Cámara recordó que el demandante recibirá ciertas cantidades en base al contrato de cesión de derechos, los cuales ya no son parte del Reglamento. Por lo tanto, la Cámara resaltó que en vista de estos hechos, compensación por el monto de xxx 200,000 es razonable y justificada. 31. En vista de todo lo antes mencionado, los miembro de la Cámara unánimemente decidieron que el demandado le debe pagar al demandante la cantidad total de xxx 12,610,793 así como USD 5,000 más 5% de intereses moratorios desde el 5 de noviembre de 2005. III. Decisión de la Cámara de Resolución de Disputas 1. La demanda del demandante, X, es parcialmente aceptada. 2. El demandado, Y, debe pagarle al demandante, X, la cantidad de xxx 12,610,793 así como USD 5,000 dentro de los próximos 30 días a partir de la fecha de notificación de la presente decisión más 5% de intereses moratorios desde el 5 de noviembre de 2005 hasta la fecha efectiva del pago. 3. En caso de que la cantidad adeudada no fuera pagada dentro del plazo establecido en el punto 2. arriba el caso se trasladará a la Comisión Disciplinaria de la FIFA, la cual podrá imponer las sanciones disciplinarias necesarias. 4. Todas las demandas adicionales del demandante, X, son rechazadas. 5. El demandante, X, se compromete a comunicar directa- e inmediatamente al demandado, Y, el número de cuenta al que deberá abonarse la suma adeudada, así como informar a la Cámara de Resolución de Disputas sobre los pagos efectuados. 6. De acuerdo con lo previsto por el artículo 61, apartado 1, de los Estatutos de la FIFA, esta decisión podrá recurrirse ante el Tribunal Arbitral del Deporte (TAS, en sus siglas en francés). El recurso deberá interponerse directamente ante el TAS en un plazo de 21 días contados desde la notificación de esta decisión, y deberá contener todos los elementos de conformidad con el punto nº 2 de las normas de procedimiento emanadas del TAS, cuya copia adjuntamos a la presente. El apelante dispone de 10 días adicionales, a partir del vencimiento del plazo para recurrir, para presentar su escrito de alegaciones con la descripción de los hechos y los argumentos legales sobre los cuales basa su recurso de apelación ante el TAS (véase el punto nº 4 de las normas de procedimiento adjuntas). Para ponerse en contacto con el TAS deberán dirigirse a: Tribunal Arbitral del Deporte Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausana Suiza Tel.: +41-21/613 5000 Fax: +41-21/613 5001 Dirección electrónica: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Por la Cámara de Resolución de Disputas Jérôme Valcke Secretario General Adj. (Reglas procesales del TAS)
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