F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Zola Majavu (Sud Africa), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mick Mc Guire (Inghilterra), membro sulla domanda presentata dalla X Player, come attore contro la Club Y, come Resistente in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti. I. I fatti della causa
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Zola Majavu (Sud Africa), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mick Mc Guire (Inghilterra), membro sulla domanda presentata dalla X Player, come attore contro la Club Y, come Resistente in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti. I. I fatti della causa. / ... 1. Nel gennaio 2005, l'attore ha firmato un contratto di lavoro per il periodo fino al 31 ottobre 2005 con la Resistente. In allegato I, paragrafo a del presente contratto, le parti hanno convenuto che il giocatore avrebbe ricevuto uno stipendio lordo mensile di ... 5100. Inoltre, le parti hanno convenuto che il club avrebbe fornito al giocatore adatto, alloggi ammobiliati per un affitto mensile di non più di ... 1400. Allegato III spiega in termini generali i potenziali costi medici che il club sarebbe coprire le spese mediche e che non avrebbe coperto. Inoltre, il 20 gennaio 2005, le parti hanno firmato un "Addendum al Contratto League ... Giocatore", in cui hanno convenuto quanto segue in una sezione intitolata "Compensazione": "Il club si astiene il diritto di determinare il contratto durante uno dei trasferimenti finestre e indennità è limitata a due (2) mesi di stipendio mensile del giocatore ". 2. Il 26 ottobre 2005, l'attore ha presentato un reclamo alla FIFA, dicendo che il convenuto aveva risolto unilateralmente il suo contratto nel giugno 2005 a causa di un infortunio al ginocchio che aveva sofferto maggio 2005, mentre alle dipendenze del club. Ha detto che, a seguito della lesione, non aveva potuto lavorare di nuovo fino al termine del suo contratto. Egli era rimasto nel paese del club Y fino al luglio 2005 per cure mediche e aveva richiesto ulteriori cure mediche dopo aver lasciato il paese. In considerazione della chiusura del suo contratto, aveva ricevuto due mesi di stipendio da parte del club a titolo di risarcimento. Il giocatore ha sottolineato che non aveva mai abbandonato nessuno dei suoi altri diritti in relazione al contratto. Come risultato, egli ha presentato una richiesta di risarcimento di ... 30.300 per violazione di contratto. Questa compensazione è stato suddiviso nei seguenti importi: a) ... 10.200 a titolo di risarcimento per violazione del contratto, b) ... 8.400 in affitto per la sua sistemazione che non aveva ricevuto per i mesi da gennaio a giugno 2005, c) ... 5.600 in affitto per la sua sistemazione che sarebbe stato pagato per il periodo fino fino alla data di originaria del contratto di scadenza, d) ... 1000 come rimborso per una deduzione ingiustificata dal suo stipendio per il mese di giugno a causa di spese mediche sostenute (in contrasto con annesso III ), e) ... 4000 a rimborsare le spese mediche in corso in linea con annesso III. 3. Il 6 febbraio 2006, il convenuto ha presentato le proprie osservazioni alla denuncia del giocatore. Ha detto che il rapporto contrattuale con il giocatore era stato risolto di comune accordo, perché, a causa di lesioni e anche per motivi personali, il giocatore non era in grado di giocare per la società. Il Resistente ha affermato che, sulla base di un accordo che le due parti aveva fatto, aveva il diritto di rescindere il contratto del giocatore durante una qualsiasi delle finestre di trasferimento dietro pagamento di un'indennità pari a due mesi di stipendio. Il Resistente aveva semplicemente esercitato tale diritto. Inoltre, la resistente aveva, contrariamente alle affermazioni del giocatore, non fatte deduzioni non autorizzate per spese mediche del giocatore. Su richiesta del giocatore, il club aveva fatto un pagamento supplementare per lui pari a 23 giorni del suo stipendio mensile (... 3910) in aggiunta al pagamento risarcimento di due mesi di stipendio e si era anche permesso di restare nel suo alloggio fino al 30 giugno 2005. Tutti questi accordi erano stati parte del contratto che era stato raggiunto con il giocatore. A sostegno della sua dichiarazione, il Resistente ha presentato una ricevuta che era stato firmato dal richiedente e la data del 28 giugno 2005 indicando che il Resistente aveva versato al ricorrente ... 11,993.50. Su questo ricevimento, le seguenti parole sono scritte sopra la firma del giocatore: "Ricevuto ... 11,993.50 Cash essere completa + La liquidazione finale della somma dovuta a me, come da avviso di cessazione del 7 giugno 2005". 4. Il 2 marzo 2006, l'attore ha presentato la sua risposta. Ha contestato il fatto che il contratto era stato risolto per mutuo consenso. Ha anche detto che era il suo infortunio solo che gli aveva impedito di giocare per il club e non gli eventuali problemi personali. Secondo la ricorrente, il convenuto aveva risolto unilateralmente il contratto il 7 giugno 2005, invocando una clausola illegale del contratto che permetteva di rescindere il contratto del giocatore dietro pagamento di un'indennità pari a due mesi di stipendio. L'attore sostiene di aver avuto altra scelta che accettare questa risoluzione non autorizzato del contratto e il club era in ultima analisi, lo ha informato che, a causa del pregiudizio che aveva sofferto, non sarebbe né continuare a pagare il suo stipendio in linea con i termini della sua contratto, né avrebbe continuare a coprire le sue spese mediche. Inoltre, ha detto che il club gli aveva detto che non avrebbe più gli fornisce alloggio. La ricorrente è del parere che le azioni del club, in particolare di terminazione del contratto dietro pagamento di un'indennità pari a due mesi di stipendio, le violato l'articolo 13 del Regolamento per lo Status e Trasferimento dei Calciatori. Il giocatore ha ammesso di aver ricevuto ... 11,993.50 il 28 giugno 2005. Tuttavia, la ricevuta presentata dal club documentato niente di più che la compensazione che aveva ricevuto corrispondente al suo stipendio per due mesi e 23 giorni. Ha detto che questo documento non esime il club da uno qualsiasi dei suoi obblighi contrattuali e, in particolare, non pregiudica il diritto del giocatore di intraprendere un'azione legale contro il club per il trattamento illecito, risoluzione unilaterale del suo contratto. 5. Il 23 marzo 2006, il Resistente ha presentato una risposta alla risposta del giocatore. Ha detto ancora una volta che il contratto era stato risolto per mutuo consenso. Inoltre, la convenuta ha affermato che anche se si è constatato che il rapporto contrattuale non era stato risolto per una ragione accettabile, le due parti avevano concordato l'importo della compensazione a carico del club. Il club ha osservato che tale disposizione è consentita ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori. 6. Quanto riguarda l'affermazione del giocatore per il ... 8400 in canoni di locazione che non aveva ricevuto per il periodo dal gennaio 2005 al giugno 2005, il club ha spiegato che aveva fornito il giocatore con alloggio fino a 22 luglio 2005, che è stato un mese dopo la cessazione del rapporto contrattuale. Inoltre, il convenuto ha affermato di aver sempre pagato le spese mediche che il giocatore abbia fatto valere. Per quanto riguarda le richieste di spese mediche che il giocatore ha fatto la sua denuncia, il club ha sottolineato che il giocatore non aveva né specificato né ha dimostrato nessuna di esse. In sintesi, il Resistente ha dichiarato di aver rescisso il contratto in linea con una clausola legittimo che è stato specificato nel addendum. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 26 ottobre 2005. Di conseguenza, la Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi agli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (d) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club appartenente al paese del convenuto e un giocatore di nazionalità del richiedente in materia di controversie contrattuali in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato nel gennaio 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 26 ottobre 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che, da un lato, l'attore sostiene che il rapporto contrattuale tra le parti coinvolte è stata illegalmente denuncia da parte del Resistente, mentre il Resistente è di del parere che il relativo rapporto è stato interrotto di comune accordo e, in particolare, secondo la addendum valido firmato dalle parti coinvolte il 20 gennaio 2005. 6. In considerazione delle posizioni esposte dalle parti in causa, la Camera ha ritenuto che, prima di tutto, è stabilire se, come sostenuto dal convenuto, la clausola di attribuzione del club Y la possibilità di annullare il contratto di lavoro durante una qualsiasi delle trasferire le finestre, e pagando un risarcimento per un importo di due mesi di stipendio mensile del giocatore al ricorrente non è valido o meno. 7. A questo proposito, la Camera riconosciuto che l'arte. 17 par. 2, impostare 3, del Regolamento stabilisce chiaramente che le parti di un contratto di lavoro può determinare il compenso da versare in caso di risoluzione anticipata del rapporto contrattuale wihtout giusta causa. La Camera ha sottolineato che tale disposizione non stabilisce se una tale disposizione deve essere fatta in un momento particolare. In altre parole, la Camera all'unanimità, è giunta alla conclusione che questo tipo di accordi reciproci possono essere conclusi in qualsiasi momento, vale a dire prima, in occasione, o anche dopo una cessazione anticipata del rapporto contrattuale. 8. In continuazione, la Camera ha riconosciuto che l'addendum al quale il Resistente si riferisce indirettamente nelle sue osservazioni debitamente firmato da entrambe le parti. Di conseguenza, la Camera ha deciso che le parti in causa determinato in anticipo, il 20 gennaio 2005, l'indennità a carico del Resistente alla richiedente in caso di risoluzione anticipata del rapporto contrattuale senza giusta causa. 9. La Camera ha sottolineato che, in questo caso specifico, la compensazione a cui le parti coinvolte concordati in anticipo non si oppone a una sproporzione ai diritti intere contrattuali del giocatore. In particolare, la Camera ha osservato che, secondo l'addendum in questione, il richiedente ha diritto al risarcimento per un importo di due stipendi mensili, in altre parole, per un importo che corrisponde a circa il 22% del diritto completo del giocatore alle retribuzioni in termini del contratto di lavoro stipulato da e tra le parti in causa. In addtition a ciò, la Camera accentuata che, secondo l'addendum in questione, il convenuto aveva il diritto di risolvere il rapporto contrattuale all'interno di una finestra di trasferimento solo, quindi, foreseenable, in un tempo assegnato e exlcusively in un momento in cui il giocatore ha avuto l' Possibilità di essere registrata per un altro club S ua scelta. 10. A causa di tutto quanto precede, la Camera ha deciso che la clausola in addendum concluso dalle parti coinvolte, secondo cui il Resistente ha il diritto di interrompere prematuramente il rapporto contrattuale all'interno di una finestra di trasferimento, e pagando un risarcimento per un importo di due mensili stipendi al ricorrente non è giuridicamente vincolante. 11. Inoltre, e per quanto riguarda l'argomento del giocatore che il Resistente solo terminato il rapporto contrattuale con la dovuta attore di un infortunio al ginocchio che aveva sofferto maggio 2005 oltre che a rendere i suoi servizi per il Resistente, la Camera ha ritenuto che tale affermazione non è mai stata suffragata da l'Attore. 12. Una volta che la Camera aveva stabilito che l'appendice comprende una valida opzione in favore della Resistente di rescindere unilateralmente il rapporto contrattuale rilevante all'interno di una finestra di trasferimento entro il 31 ottobre 2005, è andato sul accertare che effettivamente il giocatore ha ricevuto un risarcimento per un importo di due stipendi mensili. 13. A tal proposito, la Camera ha riconosciuto che il Resistente ha presentato uno scontrino datato 28 giugno 2005, che indica che il Resistente versato il denaro all'attore, la quantità di ... 14.110 lordi, rispettivamente, ... 11,993.50 rete. In questo contesto, la Camera ha preso atto che non è mai l'attore ha negato di aver ricevuto tale importo. In effetti, l'attore ha ammesso di aver ricevuto lo stipendio di due mesi dal club a titolo di risarcimento per la cessazione anticipata del rapporto contrattuale il 7 giugno 2005. Inoltre, la sezione ha osservato che la quantità di ... 11,993.50 corrisponde ad una somma superiore al valore del giocatore due mensilità lordo, che sarebbe ... solo 10.200. Riassuntiva, la Camera ha deciso che, ovviamente, il giocatore ha ricevuto un indennizzo per la cessazione anticipata del rapporto contrattuale l'importo previsto nel relativo addendum. 14. Infine, la Camera ha riconosciuto che non è mai stato affermato dal giocatore che la cessazione anticipata del rapporto contrattuale è stato eseguito al di fuori di una finestra di trasferimento. In altre parole, il giocatore tacitamente accettato la seconda pre-condizione previsto nel addendum che autorizza la Resistente per annullare il rapporto contrattuale prima della data di scadenza ordinaria, vale a dire prima del 31 ottobre 2005. 15. Di conseguenza, la Camera ha deciso che la cessazione anticipata del rapporto contrattuale è stata anche effettuata in tempo, che è il motivo per cui il giocatore non ha né una richiesta per i valori del contratto di lavoro dopo la data di cessazione anticipata del rapporto contrattuale, né per alcun compenso. 16. Per quanto riguarda le affermazioni del ricorrente che non hanno ricevuto i fondi per la sua sistemazione, la Camera ha sottolineato che in base al contratto di lavoro relativo, il Resistente solo dovuto fare un alloggio a disposizione del richiedente per un importo di, al massimo, ... 1400 e non pagarlo oltre ai suoi soldi stipendio mensile pari a 1400 ... per l'affitto di un alloggio. Inoltre, la Camera ha sottolineato che il Resistente ha dato un alloggio al richiedente anche dopo la cessazione anticipata del rapporto contrattuale. Pertanto, la Camera ha respinto la richiesta del ricorrente per presunte spese di alloggio in sospeso la quantità totale di 8400 ... per i mesi da gennaio a giugno 2005. 17. Per quanto riguarda le richieste del ricorrente per il rimborso delle spese mediche per un importo di ... 1000 e ... 4000, rispettivamente, che egli avrebbe avuto a causa del suo infortunio, la Camera ha riconosciuto che il richiedente non ha presentato alcun documento scritto comprovante tali costi, che è il motivo per cui, conformemente alla sua consolidata giurisprudenza, la Camera ha respinto queste richieste. 18. Come conseguenza di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che la censura del ricorrente è stata respinta. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Il reclamo presentato dal ricorrente, X, viene rifiutato. 2. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.orgPer la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 17 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Jean-Marie Philips (Belgium), member Zola Majavu (South Africa), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Mick Mc Guire (England), member on the claim presented by the player X, as Claimant against the club Y, as Respondent regarding a contractual dispute arisen between the parties. I. Facts of the case ./… 1. In January 2005, the Claimant signed an employment contract for the period up until 31 October 2005 with the Respondent. In annexe I, paragraph a of this contract, the parties agreed that the player would receive a gross monthly salary of … 5,100. In addition, the parties agreed that the club would provide the player with suitable, furnished accommodation for a monthly rent of no more than … 1,400. Annexe III explains in general terms the potential medical costs that the club would cover and which medical costs it would not cover. Moreover, on 20 January 2005, the parties signed an “Addendum to ...League Player's Contract” in which they agreed the following in a section entitled “Compensation”: ”The club refrains the right to determine the Contract during any of the transfer windows and compensation shall be limited to two (2) months of the player’s monthly salary”. 2. On 26 October 2005, the Claimant submitted a complaint to FIFA, saying that the Respondent had unilaterally terminated his contract in June 2005 due to a knee injury that he had suffered in May 2005 while employed by the club. He said that, as a result of the injury, he had not been able to work again until the termination of his contract. He had remained in the country of the club Y until July 2005 for medical treatment and had required additional medical care after leaving the country. In view of the termination of his contract, he had received two months' salary from the club in compensation. The player stressed that he had never relinquished any of his other rights in relation to the contract. As a result, he lodged a claim for compensation of … 30,300 for breach of contract. This compensation was broken down into the following amounts: a) … 10,200 in compensation for breach of contract, b) … 8,400 for rent for his accommodation that he had not received for the months from January to June 2005, c) … 5,600 for rent for his accommodation that he would have been paid for the period up until the contract’s original date of expiry, d) … 1,000 as a refund for an unwarranted deduction from his salary for the month of June due to medical costs incurred (inconsistent with annexe III), e) … 4,000 to reimburse ongoing medical costs in line with annexe III. 3. On 6 February 2006, the Respondent submitted its comments to the player's complaint. It said that the contractual relationship with the player had been terminated by mutual consent because, due to injury and also for personal reasons, the player was not in a position to play for the club. The Respondent asserted that, based on an agreement that the two parties had made, it was entitled to terminate the player’s contract during any of the transfer windows upon payment of compensation equal to two months’ salary. The Respondent had simply exercised this right. Moreover, the Respondent had, contrary to the player's claims, not made unauthorised deductions for the player's medical bills. At the player's request, the club had made an additional payment to him equal to 23 days of his monthly salary (… 3,910) in addition to the compensation payment of two months' salary and it had also allowed him to stay in his accommodation until 30 June 2005. All of these arrangements had been part of the agreement that had been reached with the player. To substantiate its statement, the Respondent submitted a receipt that had been signed by the Claimant and was dated 28 June 2005 indicating that the Respondent had paid the Claimant … 11,993.50. On this receipt, the following words are written above the player's signature: „Received … 11,993.50 Cash being Full + Final settlement of amount due to me, as per Notice of Termination dated 7th June 2005“. 4. On 2 March 2006, the Claimant submitted his reply. He disputed the fact that the contract had been terminated by mutual consent. He also said that it was his injury alone that had prevented him from playing for the club and not any personal problems. According to the Claimant, the Respondent had unilaterally terminated the contract on 7 June 2005 by invoking an illegal clause of the contract that allowed it to terminate the player's contract upon payment of compensation equal to two months' salary. The Claimant maintains that he had had no choice but to accept this unauthorised termination of the contract and the club had ultimately informed him that, because of the injury he had suffered, it would neither continue to pay his salary in line with the terms of his contract nor would it continue to cover his medical costs. Furthermore, he said that the club had told him that it would no longer provide him with accommodation. The Claimant is of the opinion that the actions of the club, specifically terminating his contract upon payment of compensation equal to two months’ salary, contravened article 13 of the Regulations for the Status and Transfer of Players. The player admitted that he had received … 11,993.50 on 28 June 2005. However, the receipt submitted by the club documented nothing more than the compensation he had received corresponding to his salary for two months and 23 days. He said that this document did not absolve the club from any of its other contractual obligations and specifically, it did not affect the player’s right to take legal action against the club for unauthorised, unilateral termination of his contract. 5. On 23 March 2006, the Respondent submitted a response to the player's reply. It said once again that the contract had been terminated by mutual consent. Moreover, the Respondent alleged that even if it was found that the contractual relationship had not been terminated for an acceptable reason, the two parties had agreed upon the amount of compensation to be paid by the club. The club noted that such an arrangement is permitted under article 17 paragraph 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players. 6. As for the player's claim for … 8,400 in rent payments that he had not received for the period from January 2005 to June 2005, the club explained that it had provided the player with accommodation up until 22 July 2005, which was one month after the termination of the contractual relationship. In addition, the Respondent asserted that it had always paid the medical costs that the player was entitled to claim. With regard to the claims for medical costs that the player made with his complaint, the club stressed that the player had neither specified nor substantiated any of them. In summary, the Respondent stated that it had terminated the contract in line with a legitimate clause that was specified in the addendum. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 26 October 2005. As a consequence, the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decisionmaking bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (d) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a club belonging to the country of the Respondent and a player with the Claimant’s nationality regarding contractual disputes in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed in January 2005 and the claim was lodged at FIFA on 26 October 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging that, on the one hand, the Claimant maintains that the contractual relationship between the parties involved was illegally terminated by the Respondent, whereas the Respondent is of the opinion that the relevant relationship was terminated by mutual agreement and, in particular, in accordance with the valid addendum signed by the parties involved on 20 January 2005. 6. In view of the positions exposed by the parties in dispute, the Chamber deemed that, first of all, it has to establish whether, as maintained by the Respondent, the clause awarding the club Y the possibility to cancel the employment contract during any of the transfer windows and by paying a compensation in the amount of two months of the player’s monthly salary to the Claimant is valid or not. 7. In this respect, the Chamber acknowledged that art. 17 par. 2, set 3 of the Regulations clearly establishes that the parties to an employment contract can determine the compensation to be paid in case of an early termination of the contractual relationship wihtout just cause. The Chamber stressed that this provision does not establish whether such an arrangement must be made at a particular time. In other words, the Chamber unanimously came to the conclusion that such kind of mutual arrangements may be concluded at anytime, i.e. prior to, on the occasion of, or even after a premature termination of the contractual relationship. 8. In continuation, the Chamber acknowledged that the addendum to which the Respondent vicariously refers to in its submissions is duly signed by both parties. Consequently, the Chamber decided that the parties in dispute determined in advance, on 20 January 2005, the compensation to be paid by the Respondent to the Claimant in case of an early termination of the contractual relationship without just cause. 9. The Chamber highlighted that, in this specific case, the compensation to which the parties involved agreed upon in advance does not stand in a disproportion to the player’s whole contractual entitlements. In particular, the Chamber noted that, according to the addendum in question, the Claimant is entitled to compensation in the amount of two monthly salaries, in other words, to an amount that corresponds to approximately 22% of the player’s complete entitlement to remunerations in terms of the employment contract concluded by and between the parties in dispute. In addtition to that, the Chamber accentuated that according to the addendum in question, the Respondent was entitled to terminate the contractual relationship within a transfer window only, hence, foreseenable, at an assigned time and exlcusively at a time in which the player had the possibilty to be registered for another club of his choice. 10. On account of all of the foregoing, the Chamber decided that the clause in the addendum concluded by the parties involved according to which the Respondent is entitled to prematurly terminate the contractual relationship within a transfer window and by paying a compensation in the amount of two monthly salaries to the Claimant is legally binding. 11. Moreover, and with regard to the player’s argument that the Respondent only terminated the contractual relationship with the Claimant due to a knee injury that he had suffered in May 2005 while rendering his services for the Respondent, the Chamber considered that this allegation was never substantiated by the Claimant. 12. Once the Chamber had established that the addendum includes a valid option in favour of the Respondent to unilaterally terminate the relevant contractual relationship within a transfer window prior to 31 October 2005, it went on the scrutinise whether the player effectively received a compensation in the amount of two monthly salaries. 13. To that regard, the Chamber acknowledged that the Respondent presented a receipt dated 28 June 2005 which indicates that the Respondent paid to the Claimant monies in the amount of … 14,110 gross, respectively … 11,993.50 net. In this context, the Chamber took note that the Claimant never denied having received such amount. Effectively, the Claimant admitted having received a two months' salary from the club in compensation for the early termination of the contractual relationship on 7 June 2005. Additionally, the Chamber noted that the amount of … 11,993.50 corresponds to a sum exceeding the value of the player’s two monthly gross salary, which would be … 10,200 only. Recapitulatory, the Chamber decided that, obviously, the player received a compensation for the early termination of the contractual relationship in the amount foreseen in the respective addendum. 14. Finally, the Chamber acknowledged that it was never alleged by the player that the early termination of the contractual relationship was executed outside a transfer window. In other words, the player tacitly accepted the second pre- condition foreseen in the addendum authorising the Respondent to cancel the contractual relationship prior to the ordinary expiration date, i.e. prior to 31 October 2005. 15. Consequently, the Chamber decided that the early termination of the contractual relationship was even carried out in time which is the reason why the player has neither a claim for the values of the employment contract after the date of the early termination of the contractual relationship nor for any compensation. 16. With regard to the Claimant’s allegations that he did not receive monies for his accommodation, the Chamber stressed that according to the respective employment contract, the Respondent only had to make an accommodation available to the Claimant in the amount of, at most, … 1,400 and not to pay him in addition to his monthly salary monies amounting to … 1,400 for the rent of an accommodation. Moreover, the Chamber pointed out that the Respondent gave an accommodation to the Claimant even after the early termination of the contractual relationship. Therefore, the Chamber rejected the Claimant’s request for alleged outstanding accommodation costs in the total amount of … 8,400 for the months of January to June 2005. 17. With regard to the Claimant’s requests for the reimbursement of medical costs in the amount of … 1,000 and … 4,000 respectively that he allegedly had due to his injury, the Chamber acknowledged that the Claimant did not present any written document substantiating such costs, which is the reason why, in accordance with its well-established jurisprudence, the Chamber also rejected these requests. 18. As a consequence of all of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant’s complaint is rejected. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, X, is rejected. 2. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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