F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Carlos Soto (Cile), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), gli Stati membri su una controversia tra il giocatore A, B e il Club, in merito a una controversia contrattuale sorto tra il sopra menzionato parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Carlos Soto (Cile), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), gli Stati membri su una controversia tra il giocatore A, B e il Club, in merito a una controversia contrattuale sorto tra il sopra menzionato parti. I. Fatti della controversia 1. Il 30 gennaio 2004, il giocatore A (di seguito, il giocatore) e il club di B (in prosieguo: il club) ha firmato un contratto di lavoro (di seguito, contratto 2004), che era valido dal 30 gennaio al 31 dicembre 2004, che prevede i seguenti diritti finanziari del giocatore: • 8 rate di EUR 12,920.37 • 2 rate di 13.000 euro • 2 rate di EUR 13,037.50 2. Il 21 dicembre 2004, le parti hanno rinnovato il contratto di lavoro per il periodo dal 1 ° gennaio al 31 dicembre 2005 (in prosieguo: contratto 2005), stabilendo i seguenti diritti finanziari del giocatore: • 8 rate pari a 12,920.37 (prima rata scaduta il 30 gennaio 2005) 3. Il 5 gennaio 2005, il giocatore si è infortunato in un allenamento con il club. 4. Il 20 gennaio 2005, il giocatore e il club ha firmato un accordo con il seguente contenuto (in prosieguo: l 'accordo di terminazione): (1) "[...] Entrambi [partiti] concordano sul fatto che il giocatore deve accettare la proposta del club Recedere dal contratto, che è stato firmato il 1 ° gennaio 2005 per essere efficace fino al 31 dicembre 2005. Egli deve recarsi in [patria] per procedere con il suo trattamento. (2) Il contratto stesso, in vigore per un anno, sono validi a decorrere dal 1o luglio 2005, alle stesse condizioni finanziarie, e deve essere firmato dopo il club ha verificato l'integrità fisica del giocatore e il suo pieno recupero secondo i test medici. (3) Il club accetta e sottoscrive che, se viene verificato che il giocatore è completamente recuperato, il club è e deve firmare un nuovo contratto con la stessa lunghezza e gli stessi importi del contratto che viene terminato oggi. (4) Oggi, il giocatore riceve un acconto in materia di salari in ritardo. Nei prossimi giorni, riceverà l'importo residuo che è stato concordato, fino a raggiungere l'intero importo di 30.000 euro. (5) Se tale importo residuo non viene ricevuto, il giocatore ha il diritto di richiedere prima di FIFA che l'intero importo per il suo contratto tutta l'attenzione. (6) [...] "5. In prosecuzione, il giocatore tornò al suo paese d'origine al fine di trattare il suo infortunio. Claim del giocatore 6. Il 4 novembre 2005, il giocatore ha presentato un reclamo alla FIFA contro il club. 7. In tal modo, egli in primo luogo invocato che, oltre agli obblighi assunti dalla società per mezzo del contratto di rescissione, il club inoltre ha accettato di pagare gli euro 1.500 al mese a titolo di risarcimento, 1.500 euro come bonus di Natale, 750 euro come bonus di Pasqua e EUR 750 come contributo per le vacanze (totale: euro 21.000). 8. Inoltre, il giocatore ha detto che il 20 gennaio 2005, quando l'accordo di terminazione è stato firmato, ha ricevuto l'importo di euro 16.000 da parte del club a saldo dei debiti in base al contratto 2004. Tuttavia, non ha mai ricevuto l'importo di 30.000 euro previsto nel contratto di terminazione. Pertanto, a suo parere, il contratto 2005 non è mai stato terminato e ancora valido. 9. In considerazione di ciò, il giocatore avrebbe contattato il club il 25 luglio 2005, quando era completamente guarito, e ha informato lo stesso che sarebbe tornato al club se le questioni finanziarie sarebbe risolta in anticipo. Questa richiesta, presumibilmente, è rimasta senza risposta. 10. Controllata, il giocatore ha affermato che la risoluzione del contratto da parte del club il 20 gennaio 2005 era ingiustificata, dal momento che i regolamenti applicabili della FIFA, non avrebbe permesso la cessazione di un contratto di un giocatore infortunato. 11. Di conseguenza, il giocatore sostiene per l'intero importo del contratto 2005, che è pari a 103,362.96, più i bonus inoltre concordate per un importo complessivo di euro 21.000, più i bonus non specificati per i risultati degli incontri positivi, oltre a compensazione non specificata per violazione di contratto. Risposta del club 12. Il 25 novembre 2005, il club ha presentato la sua risposta alla richiesta del giocatore e quindi ha dichiarato che nel mese di gennaio 2005, aveva pagato il giocatore 20.000 euro, che erano dovuti a lui, e lui ha accettato di pagare un altro euro 8000 pochi giorni dopo. 13. Inoltre, il club ha affermato che il giocatore non ha intrapreso nulla per tornare al club nel luglio 2005, in seguito al quale il rapporto di lavoro non poteva continuare. 14. In considerazione di ciò, il club è del parere che il giocatore non ha rispettato i suoi doveri, e quindi il club riservato il diritto di presentare un reclamo contro il giocatore in questione in gioco. La posizione del giocatore per quanto riguarda la risposta del club 15. Il 12 gennaio 2006, il giocatore FIFA fornito con la sua posizione verso la risposta del club, e quindi interamente respinto la posizione del club. Inoltre, il giocatore ha ribadito ancora una volta la sua domanda iniziale, e ha prestato particolare attenzione al fatto che il pagamento solo ha ricevuto nel gennaio 2005 è stato il pagamento di euro 16.000, che è stato rinviato per la liquidazione dei debiti sulla base del contratto 2004, e non per l'adempimento del contratto di terminazione. Posizione finale del club e la domanda riconvenzionale 16. L'8 marzo 2006, il club ha presentato la sua seconda risposta alla domanda, e quindi fornito una ricevuta di pagamento per l'importo di 16.000 euro firmato dal giocatore il 20 gennaio 2005. Tale ricevuta di pagamento contiene i seguenti due osservazioni: "Per il pagamento pieno e completo a causa della vicenda smantellamento del mio contratto" e "E non ho alcuna altra pretesa finanziaria nei confronti [del club]" 17. Inoltre, il club ha affermato che un giorno più tardi, il giocatore è stato pagato un altro euro 4.000. Pertanto, in totale, il giocatore è stato pagato 20.000 euro nel gennaio 2005, come è stato invocato la presentazione l'ex club. 18. Il club ha inoltre sottolineato che tale importo non è stato pagato a saldo dei debiti in base al contratto del 2004, ma per l'adempimento del contratto di terminazione. 19. Oltre a questo, il club ha ribadito la sua presentazione prima e in vista di questo, ha fatto una domanda riconvenzionale nei confronti del giocatore per il pagamento della somma di 20.000 euro che aveva ricevuto quando ha lasciato il club, al netto delle spese comprovate che aveva per il trattamento di la sua ferita. Risposta del giocatore alla domanda riconvenzionale 20. Il 28 aprile 2006, il giocatore ha presentato la sua risposta nei confronti della domanda riconvenzionale, e quindi sostanzialmente ribadito il contenuto delle loro dichiarazioni precedenti. Per quanto riguarda la ricevuta di pagamento presentata dal club, il giocatore ha dichiarato ancora una volta che tale pagamento è stato ricevuto in pagamento dei debiti in base al contratto 2004. 21. Inoltre, il giocatore informato FIFA che non stipulare un contratto di lavoro con una nuova società fino al 5 gennaio 2006. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 4 novembre 2005, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club e un giocatore con nazionalità diverse per quanto riguarda una controversia contrattuale in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che i documenti relativi alla base della presente controversia sono stati firmati nel dicembre 2004, rispettivamente nel gennaio 2005 e il richiesta è stata depositata presso la FIFA il 4 novembre 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i fatti del caso di specie nonché la documentazione contenuta nel file, e in questo senso, in considerazione delle circostanze del caso di specie, prima di tutto ha proceduto ad una interpretazione dei contenuti dell'accordo firmato terminazione tra il giocatore e il club. 6. A questo proposito, la sezione focalizzato l'attenzione in particolare sul quarto e quinto punto del contratto di terminazione. A causa della formulazione "il giocatore riceve un acconto in materia di salari in ritardo", la Camera ha concluso prima di tutto che alcuni stipendi devono essere pagati dal club per il giocatore deve essere stato in circolazione alla data della firma del contratto di terminazione , cioè il 20 gennaio 2005. 7. Successivamente, la Camera ha ritenuto opportuno verificare quali gli stipendi erano in circolazione il 20 gennaio 2005. In base al contratto del 2005, il primo stipendio rata in scadenza il 30 gennaio 2005. Pertanto, il 20 gennaio 2005, gli stipendi non erano esigibili in base al contratto del 2005. Così, la Camera ha concluso che i "salari fine" di cui parla l'accordo in questione, pari a 30.000 euro secondo l'accordo di terminazione, possono riguardare solo gli stipendi che era già diventato dovuto ai sensi del contratto del 2004. 8. Detto questo, la Camera ha sottolineato che secondo l'accordo di terminazione, il club ha dovuto pagare al giocatore il suddetto importo entro "i prossimi giorni". In considerazione del fatto che il termine per il pagamento non è stato specificato più precisamente, la sezione ritenuto che aveva anche determinare, da un lato, in cui il giocatore tempi potrebbe aspettarsi il pagamento e, dall'altro, in cui termine il pagamento ci si può aspettare da effettuare da parte del club. A questo proposito, la Camera ha sostenuto che considerare l'piuttosto vaga terminologia scelta dalle parti, il pagamento avrebbe potuto essere previsto essere effettuato entro una decina a venti giorni o un mese al più tardi, a partire dalla firma dell'accordo di terminazione. 9. In continuazione, la Camera concentrata sul quinto comma del contratto, e in questo senso, considerando in particolare la frase "Se questo importo residuo non viene ricevuto, ...", ha concluso che questo paragrafo è da intendersi come clausola penale, in secondo il quale il club deve procedere a un pagamento certo nel caso in cui gli stipendi non pagati derivanti dal contratto 2004 per un importo di euro 30.000 (cfr. quarto comma, del contratto di risoluzione) non sono pagati al giocatore a tempo debito dopo la firma rescissione del contratto. 10. Infine, la Camera ha deliberato l'importo al quale il giocatore avrebbe diritto in virtù della clausola penale. A questo proposito, la Camera ha preso atto della formulazione rispettivamente del quinto comma, del contratto di rescissione, che è "il giocatore avrà il diritto di richiedere prima di FIFA che l'intero importo per il suo contratto tutta l'attenzione." Di conseguenza, la Camera ha dichiarato che è da stabilire che è "l'intero importo per il suo contratto full". 11. A questo proposito, la Camera era del parere unanime che il termine "contratto full" non avrebbe significato il contratto del 2004, in quanto questo contratto sarebbero state pienamente rispettate dal club con il pagamento del concordato EUR 30.000. In particolare, i membri del corpo di decidere ha ritenuto che non avrebbe alcun senso se la tassa penale corrisponderebbe esattamente lo stesso importo deve essere pagato in modo che la tassa penale non esigibili. Pertanto, la Camera ha concluso che l'intero valore del contratto 2005 deve essere considerato come l'importo concordato sotto la clausola penale. 12. Il valore del contratto 2005 è pari a otto volte EUR 12,920.37, pari a 103,362.96. 13. In considerazione di quanto sopra delineato interpretazione del contratto di terminazione, la Camera ha proceduto a verificare se il club avesse rispettato il suo obbligo di pagare al giocatore 30.000 euro come salari arretrati previsti dal contratto 2004. 14. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che da un lato, il giocatore aveva sempre detto nella sua requisitoria che il club aveva solo lo ha pagato 16 mila euro a causa della cessazione del contratto, invece di 30.000 euro. Inoltre, la Camera ha sottolineato che anche il club aveva ammesso che non aveva pagato al giocatore la somma di EUR 30.000, ma solo 20.000. Infine, la Camera ha preso atto che il club ha fornito soltanto una ricevuta di pagamento firmata dal giocatore a questo proposito, su un importo di euro 16.000. 15. Considerando il contenuto della ricevuta del versamento di euro 16.000 presentato dal club, la Camera ha riconosciuto che, firmando il relativo documento, il giocatore aveva confermato che il pagamento era stato fatto "per il pagamento totale e completa grazie alla reciprocamente smantellamento del mio contratto ". A causa di questa formulazione, la Camera era del parere che il relativo pagamento non poteva essere riferita ai salari arretrati previsti dal contratto 2004. Eppure, come accennato in precedenza, la clausola penale è stato chiaramente messo in relazione al pagamento degli importi in sospeso per il periodo relativo al contratto 2004. 16. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che il contenuto della ricevuta firmata dal giocatore e, in particolare, la sezione affermando che "il pagamento in piena e totale" non può significare che anche i salari arretrati previsti dal contratto 2004 sono stati compresi e che la clausola penale non dovrebbe quindi essere più applicato. 17. La Camera ha confermato sentito nelle sue considerazioni dato che la stessa squadra aveva più volte dichiarato di aver pagato un altro 4.000 euro al giocatore dopo la firma della ricevuta di cui sopra oltre EUR 16.000. 18. La Camera ha pertanto concluso che il club non aveva rispettato l'obbligo derivante dal contratto di terminazione, in base al quale avrebbe dovuto pagare al giocatore l'importo di 30.000 euro, come salari arretrati previsti dal contratto 2004 nell'ambito dei prossimi giorni. Pertanto, la clausola penale concordato tra il giocatore e il club deve essere applicato, e il club sarà condannato a pagare al giocatore la somma di EUR 103,362.96, che è pari al valore del contratto 2005. 19. Infine, la Camera ha detto che la domanda del giocatore per 21 mila euro di risarcimento supplementare, le indennità e il contributo vacanza doveva essere respinta in quanto non è stata fondata a tutti. In particolare, il giocatore non era riuscito a fornire qualsiasi tipo di prove che confermano il suo diritto alle rispettive quantità. La Camera ha inoltre respinto le accuse del giocatore per il match bonus e gli indennizzi per violazione di contratto, gli importi di queste affermazioni non sono state specificate. 20. Inoltre, domanda riconvenzionale del club contro il giocatore per il mancato rispetto dei suoi obblighi contrattuali a causa del fatto che egli non ha restituito al club nell'estate del 2005 è stata respinta dalla Camera, come al momento opportuno del tempo, le due parti erano non è vincolata da alcun contratto di lavoro. Questa conclusione della Camera si basa sui contenuti dell'accordo di terminazione, secondo cui il contratto 2005 è stato risolto l'accordo di terminazione, e un nuovo contratto sarebbe stata quella di essere firmato dalle parti in Estate 2005, al fine del loro rapporto di lavoro per continuare. La Camera ha sottolineato che l'accordo terminazione solo stabilito l'obbligo per il club F irmare un nuovo contratto a determinate condizioni (cfr. terzo comma, del contratto di terminazione). III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del giocatore A è parzialmente accettata. 2. La domanda riconvenzionale del club di B è respinta 3. Il club di B deve pagare l'importo di EUR 103,362.96 al giocatore A. 4. L'importo dovuto per il giocatore A deve essere pagato dal club di B entro i prossimi 30 giorni a decorrere dalla data di notifica della presente decisione. 5. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata alla commissione disciplinare della Fifa, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno si applicano a partire dal primo giorno di scadenza del termine suddetto. 7. Il giocatore A è diretta ad informare la squadra B immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 8. Qualsiasi ulteriore richiesta del giocatore A è respinta. 9. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 25 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Michele Colucci (Italy), Member Carlos Soto (Chile), Member Mario Gallavotti (Italy), Member Mohamed Mecherara (Algeria), Member on a dispute between the Player A, and the Club B, regarding a contractual dispute arisen between the above-mentioned parties. I. Facts of the case 1. On 30 January 2004, the player A (hereinafter; the player) and the club B (hereinafter; the club) signed an employment contract (hereinafter; contract 2004) which was valid from 30 January to 31 December 2004, stipulating the following financial rights of the player: • 8 instalments of EUR 12,920.37 • 2 instalments of EUR 13,000 • 2 instalments of EUR 13,037.50 2. On 21 December 2004, the parties renewed the employment contract for the period from 1 January to 31 December 2005 (hereinafter; contract 2005), stipulating the following financial rights of the player: • 8 instalments of EUR 12,920.37 (1st instalment due on 30 January 2005) 3. On 5 January 2005, the player got injured in a training session with the club. 4. On 20 January 2005, the player and the club signed an agreement with the following content (hereinafter; the termination agreement): (1) “[…] Both [parties] agree that the player shall accept the club’s proposal to terminate his contract, which was signed on 1 January 2005 to be effective until 31 December 2005. He shall travel to [his home country] to proceed with his treatment. (2) The same contract, effective for one year, shall be valid as from 1 July 2005, with the same financial conditions, and shall be signed after the club has verified the player’s physical integrity and his full recovery according to medical tests. (3) The club accepts and undersigns that, if it is verified that the player is fully recovered, the club shall and must sign a new contract with the same length and the same amounts of the contract that is being terminated today. (4) Today, the player shall receive an advance amount concerning late wages. In the next days, he shall receive the remaining amount that was agreed upon, until it reaches the full amount of EUR 30,000. (5) If this remaining amount is not received, the player shall be entitled to require before FIFA that the full amount for his full contract be paid. (6) […]” 5. In continuation, the player returned to his home country in order to treat his injury. Claim of the player 6. On 4 November 2005, the player submitted a claim to FIFA against the club. 7. Thereby, he first of all invoked that besides the obligations entered into by the club by means of the termination agreement, the club additionally agreed to pay him EUR 1,500 per month as compensation, EUR 1,500 as a Christmas bonus, EUR 750 as an Easter bonus and EUR 750 as holiday contribution (total: EUR 21,000). 8. Furthermore, the player mentioned that on 20 January 2005, when the termination agreement was signed, he received the amount of EUR 16,000 from the club in settlement of debts based on the contract 2004. However, he never received the amount of EUR 30,000 stipulated in the termination agreement. Therefore, in his opinion, the contract 2005 was never terminated and still valid. 9. In view of this, the player allegedly contacted the club on 25 July 2005, when he was fully recovered, and informed the same that he would return to the club if the financial issues would be settled beforehand. This request, allegedly, remained without any answer. 10. Subsidiary, the player asserted that the termination of the contract by the club on 20 January 2005 was unjustified, since the applicable Regulations of FIFA would not allow the termination of a contract of an injured player. 11. Consequently, the player claims for the full amount of the contract 2005, which is EUR 103,362.96, plus the additionally agreed bonuses in the total amount of EUR 21,000, plus unspecified bonuses for positive match results, plus unspecified compensation for breach of contract. Reply of the club 12. On 25 November 2005, the club submitted its answer to the player’s claim and thereby stated that in January 2005, it had paid the player EUR 20,000, which were due to him, and agreed to pay him another EUR 8,000 a few days later. 13. Moreover, the club asserted that the player never undertook anything in order to return to the club in July 2005, in consequence to which the labour relationship could not be continued. 14. In view of this, the club is of the opinion that the player did not respect his duties, and therefore the club reserved its right to lodge a claim against the player in the matter at stake. Position of the player regarding the reply of the club 15. On 12 January 2006, the player provided FIFA with his position towards the answer of the club, and thereby entirely rejected the club’s position. Moreover, the player reiterated again his initial claim, and lent special emphasis on his argument that the only payment he received in January 2005 was the payment of EUR 16,000, which was remitted for the settlement of debts based on the contract 2004, and not for the fulfilment of the termination agreement. Final position of the club and counterclaim 16. On 8 March 2006, the club submitted its second answer to the claim, and thereby provided a payment receipt for the amount of EUR 16,000 signed by the player on 20 January 2005. Such payment receipt contains the following two remarks: “For full and complete payment due to mutually dismantling of my contract” and “And I have no other financial claim against [the club]” 17. Furthermore, the club asserted that one day later, the player was paid another EUR 4,000. Therefore, in total, the player was paid EUR 20,000 in January 2005, as it was invoked in the club’s former submission. 18. The club also emphasised that this amount was not paid in settlement of debts based on the contract 2004, but for the fulfilment of the termination agreement. 19. Besides that, the club reiterated its former submission, and in view of this, made a counterclaim against the player for the payment of the amount of EUR 20,000 he had received when he left the club, less the proven expenses he had for the treatment of his injury. Reply of the player to the counterclaim 20. On 28 April 2006, the player submitted his reply towards the counterclaim, and thereby basically reiterated the content of his former submissions. With regard to the payment receipt presented by the club, the player stated once again that such payment was received in settlement of debts based on the contract 2004. 21. Moreover, the player informed FIFA that he did not enter into any employment contract with a new club until 5 January 2006. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 4 November 2005, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a club and a player with different nationalities regarding a contractual dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant documents at the basis of the present dispute were signed in December 2004, respectively in January 2005 and the claim was lodged at FIFA on 4 November 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the facts of the case as well as the documentation contained in the file, and in this respect, in view of the circumstances of the present case, first of all proceeded to an interpretation of the contents of the termination agreement signed between the player and the club. 6. In this respect, the Chamber focused its attention in particular on the fourth and fifth paragraph of the termination agreement. On account of the wording “the player shall receive an advance amount concerning late wages”, the Chamber concluded first of all that certain salaries to be paid by the club to the player must have been outstanding on the date of the signature of the termination agreement, i.e. on 20 January 2005. 7. Subsequently, the Chamber deemed it appropriate to verify which salaries were outstanding on 20 January 2005. Under the contract 2005, the first salary instalment became due on 30 January 2005. Therefore, on 20 January 2005, no salaries had become due under the contract 2005. Thus, the Chamber concluded that the “late wages” mentioned in the agreement in question, amounting to EUR 30,000 according to the termination agreement, can only concern salaries that had already become due under the contract 2004. 8. Having said that, the Chamber emphasised that according to the termination agreement, the club had to pay to the player the above-mentioned amount within “the next days”. In view of the fact that the deadline for the payment was not specified more exactly, the Chamber deemed that it also had to determine, on the one hand, in which timeframe the player could expect the payment and, on the other hand, within which term the payment could be expected to be made by the club. In this respect, the Chamber maintained that considering the rather vague terminology chosen by the parties, the payment could have been expected to be made within about ten to twenty days, or one month at the latest, as of the signature of the termination agreement. 9. In continuation, the Chamber concentrated on the fifth paragraph of the contract, and in this respect, considering in particular the wording “If this remaining amount is not received, …”, concluded that this paragraph is to be understood as a penal clause, in accordance with which the club has to proceed to a certain payment in case the unpaid salaries resulting from the contract 2004 in the amount of EUR 30,000 (cf. fourth paragraph of the termination agreement) are not paid to the player in due time after the signature of the termination agreement. 10. Finally, the Chamber deliberated on the amount to which the player would be entitled in accordance with the penal clause. In this regard, the Chamber took note of the respective wording of the fifth paragraph of the termination agreement, which is “the player shall be entitled to require before FIFA that the full amount for his full contract be paid.” Consequently, the Chamber stated that it is to be established which is “the full amount for his full contract”. 11. In this respect, the Chamber was of the unanimous opinion that the term „full contract“ could not have meant the contract 2004, since this contract would have been fully complied with by the club with the payment of the agreed EUR 30,000. Particularly, the members of the deciding body deemed that it would not make any sense if the penal fee would correspond exactly to the same amount that has to be paid in order for the penal fee not to become due. Therefore, the Chamber concluded that the entire value of the contract 2005 has to be considered as the agreed amount under the relevant penal clause. 12. The value of the contract 2005 amounts to eight times EUR 12,920.37, i.e. EUR 103,362.96. 13. In view of the above outlined interpretation of the termination agreement, the Chamber proceeded to examine whether the club had complied with its obligation to pay the player EUR 30,000 as outstanding wages under the contract 2004. 14. In this respect, the Chamber acknowledged that on the one hand, the player had always mentioned in his submissions that the club had only paid him EUR 16,000 on account of the termination agreement, instead of EUR 30,000. Moreover, the Chamber emphasised that also the club had admitted that it had not paid the player the amount of EUR 30,000, but only 20,000. Finally, the Chamber took note that the club had only provided one payment receipt signed by the player in this respect, over an amount of EUR 16,000. 15. Considering the contents of the receipt for the payment of EUR 16,000 presented by the club, the Chamber acknowledged that by signing the relevant document, the player had confirmed that the payment had been made “for full and complete payment due to mutually dismantling of my contract”. On account of this wording, the Chamber was of the opinion that the relevant payment could not be referred to the outstanding wages under the contract 2004. Yet, as previously mentioned, the penalty clause had been clearly put in relation to the payment of the outstanding amounts for the period related to the contract 2004. 16. On account of the above, the Chamber concluded that the contents of the receipt signed by the player, and in particular, the section stating “in full and complete payment” could not mean that also the outstanding wages under the contract 2004 were comprised and that the penal clause should therefore not be applied anymore. 17. The Chamber felt confirmed in its considerations since the club itself had repeatedly claimed to have paid another EUR 4,000 to the player after signature of the aforementioned receipt over EUR 16,000. 18. The Chamber thus concluded that the club had not respected its obligation resulting from the termination agreement, according to which it would have had to pay to the player the amount of EUR 30,000 as outstanding wages under the contract 2004 within the next days. Therefore, the penal clause agreed between the player and the club shall be applied, and the club shall be condemned to pay to the player the amount of EUR 103,362.96, which is equal to the value of the contract 2005. 19. Finally, the Chamber mentioned that the player’s claim for EUR 21,000 for additional compensation, bonuses and holiday contribution was to be rejected as it was not founded at all. In particular, the player had failed to provide any kind of evidence corroborating his entitlement to the respective amounts. The Chamber also rejected the player’s claims for match bonuses and compensation for breach of contract, as the amounts of these claims were not specified. 20. Moreover, the club’s counterclaim against the player for non-respect of his contractual obligations due to the fact that he did not return to the club in Summer 2005 was also rejected by the Chamber, as at the relevant moment of time, the two parties were not bound by any employment contract. This conclusion of the Chamber is based on the contents of the termination agreement, according to which the contract 2005 was terminated by the termination agreement, and a new contract would have been to be signed by the parties in Summer 2005 in order for their labour relationship to continue. The Chamber underlined that the termination agreement only established an obligation for the club to sign a new contract under certain specific conditions (cf. third paragraph of the termination agreement). III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the player A is partially accepted. 2. The counterclaim of the club B is rejected 3. The club B has to pay the amount of EUR 103,362.96 to the player A. 4. The amount due to the player A has to be paid by the club B within the next 30 days as from the date of notification of this decision. 5. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as from the first day of expiry of the aforementioned deadline. 7. The player A is directed to inform the club B immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 8. Any further request of the player A is rejected. 9. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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