F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente John Didulica (Australia), gli Theo van Seggelen (Paesi Bassi), gli ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), gli Philippe Diallo (Francia), gli Stati membri sulla domanda presentata dalla X Player, XX, come querelanti nei confronti il club, Y, YY, come convenuto in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente John Didulica (Australia), gli Theo van Seggelen (Paesi Bassi), gli ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), gli Philippe Diallo (Francia), gli Stati membri sulla domanda presentata dalla X Player, XX, come querelanti nei confronti il club, Y, YY, come convenuto in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. Il 31 luglio 2005, il club YY, Y (in prosieguo: il Resistente), e il club U, UU, è entrato in un contratto di prestito in cui il giocatore X (di seguito: l'attore) è stato prestato al Resistente fino al 30 novembre 2006. Tale accordo di prestito è stato co-firmato dal Richiedente. 2. Successivamente, l'attore ha stipulato un contratto di lavoro con il Resistente con un termine a decorrere dal 10 agosto 2005 al 30 novembre 2006. 3. Ai sensi del medesimo contratto di lavoro, che è stata presentata dal richiedente, uno stipendio mensile di 15'000 dollari è stato approvato per l'anno 2005. Una nota scritta a mano è stata aggiunta al contratto di lavoro, affermando che l'attore stipendio mensile per il 2006 ammonterebbe a USD 20'000. Il ricorrente è stato anche il diritto di vari bonus a carico del convenuto in base al risultato (vittoria, pareggio o sconfitta) e gioco per (campionato o coppa). 4. Il 12 aprile 2006, l'attore ha presentato la sua azione dinanzi FIFA contro il Resistente. Domanda del ricorrente 5. Da un lato, le pretese Attore che al convenuto è ancora a portata di mano di lui un contratto di lavoro nella sua lingua madre (UU), come lui non parla né inglese né YY. D'altra parte, egli accusa il Resistente di aver risolto unilateralmente il contratto di lavoro senza giusta causa. 6. A questo proposito, l'attore ha sostenuto che il Resistente ha mandato una bozza di un accordo di terminazione per la firma in data 11 febbraio 2006, con effetto retroattivo dal 1 ° gennaio 2006. Il Richiedente ha, tuttavia, non firmare questo accordo di terminazione, in particolare perché il contratto di prestito tra U e il Resistente non prevedeva la possibilità di interrompere prematuramente questo accordo e, in ogni caso, un tale scioglimento del contratto di prestito avrebbe solo stato possibile con il consenso di tutte e tre le parti coinvolte. Poco tempo dopo, ha imparato dalla gestione del Resistente che quest'ultima, secondo un comunicato ufficiale, aveva risolto il contratto di lavoro con lui per il fatto che non aveva incontrato i requisiti sportivi del Resistente ed è stato quindi essere rilasciato torna a U . A questo proposito, l'attore allegato una lettera da parte del Resistente al club UU del 6 dicembre 2005, in cui il primo ha informato il club UU che si chiude il contratto di lavoro con l'attore e rilasciando riportarlo a UU. I motivi indicati nella lettera diceva erano che l'attore non ha soddisfatto i requisiti tecnici del rispondente e che quindi il contratto per la stagione 2006 non era estesa. Il club UU è stata richiesta dal convenuto di raccomandare un altro giocatore con una buona capacità tecnica. 7. L'attore ha inoltre affermato che durante la sua permanenza con il club YY (da agosto a ottobre 2005), nessuno da parte del Resistente mai trovato da ridire con le sue performance. Nel periodo suddetto, ha giocato per la prima squadra in ogni partita ufficiale, segnando sei gol nel processo. L'attore ha sottolineato che questi fatti dimostrano chiaramente la sua abilità come giocatore. 8. Inoltre, e indipendentemente dal fatto che aveva incontrato le esigenze del Resistente o meno, l'attore è del parere che il Resistente, a dispetto di una disposizione contenuta nel contratto di lavoro in tal senso, non aveva il diritto di rescindere unilateralmente il contratto di lavoro. Il Resistente dovrebbe avere almeno gli ha offerto l'opportunità di giocare per la squadra riserve del Resistente in primo luogo, come previsto dal contratto di lavoro. 9. L'attore ha pertanto chiesto che il Resistente pagarlo USD 220'000 per la rottura unilaterale del contratto, che corrisponde allo stipendio di USD 20'000 per i restanti undici mesi, cioè fino alla fine di novembre 2006, del contratto di lavoro, e che le sanzioni adeguate da imporre al convenuto per la risoluzione unilaterale del contratto. Difesa del convenuto 10. In risposta alla richiesta del ricorrente, il convenuto ha presentato un contratto di lavoro, ad eccezione delle disposizioni finanziarie, si differenzia nettamente da quella rimessa dal Richiedente. Questo contratto di lavoro è stata firmata da entrambe le parti e da un agente il cui nome, tuttavia, non potrebbe essere fatto fuori. 11. In questo contratto di lavoro presentata dal Resistente, stipendio mensile del richiedente è fissato a 15'000 USD. Uno stipendio mensile di USD 20'000 è previsto per la stagione 2006, dovrebbe essere promosso il Resistente al CFA Premier League. 12. Articolo 8 par. 2 del presente contratto di lavoro stabilisce quanto segue: "Party B (l'attore), stagione teatrale nel 2005 non deve essere inferiore all'85% di tutto il tempo di gioco, e ha dato 7 gol, nel 2006, stagione ha dato non meno di 15 obiettivi" 13. Inoltre, l'articolo 5 par. 7 della contratto di lavoro: "Durante il periodo del contratto, se il partito B (l'attore) non è possibile implementare obbligo di contratto o non può finire il lavoro per motivi di salute, parte A (il Resistente) ha diritto di interrompere il contratto Dalla data. quando il contratto è fermo, il Partito A non pagare gli stipendi al Partito B. Parte B non dovrebbe mettere in avanti il ricorso di qualsiasi tipo o richiedere la compensazione, in questo B Party time deve pagare Partito A 50'000 USD a titolo di penale " 14.. La Resistente è del parere che il ricorrente non ha adempiuto agli obblighi di cui sopra derivanti dal contratto di lavoro, come durante la stagione 2005, ha giocato solo il 75% di tutte le partite e segnato appena sei gol. Per questo motivo, il Resistente ritenuto che il ricorrente deve pagare una penale convenzionale pari a USD 50'000. 15. Di conseguenza, il convenuto ha deciso di tornare l'attore al club UU, U, e ha chiesto a quest'ultimo di inviare un nuovo giocatore 16. . Inoltre, il convenuto ha sostenuto che l'attore, come tutti gli altri giocatori della squadra, era andato in vacanza alla fine di ottobre 2005, ma non era riuscita a tornare. Questo era il motivo per cui aveva voluto recedere dal contratto di lavoro con l'attore e lo aveva informato via fax (Termination Agreement), senza però mai ricevere una risposta dal Richiedente. Secondo il contratto di lavoro, tutti i giocatori devono tornare in tempo dopo le vacanze. Se tale obbligo viene violata, i giocatori devono pagare 10'000 USD al giorno. Inoltre, secondo i termini del contratto di lavoro, vale a dire l'arte. par 10. 5 e art. 17, il Resistente ha il diritto in tal caso di risolvere il contratto di lavoro e chiedere il risarcimento dal richiedente per un importo di USD 100'000. 17. Inoltre, il convenuto aveva scoperto che il ricorrente era stato di formazione a titolo di prova con altri club, in particolare U, senza la sua preventiva autorizzazione, che costituisce un'altra violazione della contratto. 18. A causa del fatto che l'attore non era tornato dopo le vacanze e avevano già addestrato a titolo di prova con altri club, il Resistente ha ritenuto che il ricorrente abbia violato il contratto di lavoro. 19. A questo proposito, il Resistente ha sottolineato di aver ancora pagato gli stipendi del ricorrente per i mesi di novembre e dicembre 2005. 20. Per quanto riguarda la lingua del contratto, il Resistente ha spiegato che il contratto era stato redatto in inglese e YY. Quando il contratto è stato firmato, un interprete sarebbero state frequentando e aveva tradotto ogni singolo articolo del contratto di lavoro per l'attore. seconda dichiarazione del creditore 21. Nella sua seconda censura, l'attore ha sottolineato che non aveva firmato il contratto di lavoro rimesso il file dal convenuto in ogni pagina e quindi avrebbe potuto essere facilmente falsificati. L'attore ha sottolineato che non ha firmato il contratto di lavoro presentata dal Resistente. 22. A questo proposito, l'attore di cui i pagamenti di compensazione assurdamente alti previsti dal contratto di cui sopra che avrebbe dovuto fare in caso di violazione del contratto e anche il numero fisso degli obiettivi e delle partite che avrebbe dovuto realizzare. erano tali condizioni contrattuali tradotti esattamente a lui, non li avrebbe mai accettare e firmare. 23. Inoltre, l'attore ha presentato una lettera del 13 gennaio 2006, nella quale aveva chiesto al Resistente di informarlo se ancora avuto alcun interesse per lui e quando doveva tornare dalla Russia. seconda dichiarazione della controparte 24. A suo parere finale, il Resistente ancora una volta sottolineato che aveva tradotto ogni singolo articolo del contratto di lavoro all'attore. 25. La Resistente riferimento anche al contratto di lavoro che l'attore ha firmato e secondo la quale il Resistente aveva il diritto di recedere dal contratto di lavoro se il richiedente non riesce a adempiere agli obblighi derivanti dal contratto. La Resistente ha osservato che la mancanza del richiedente della capacità è stato il motivo principale per chiudere il contratto di lavoro. 26. Infine, la Resistente ha sottolineato ancora una volta che l'attore non era tornato al club dal 23 ottobre 2005 e si era addestrato al suo club precedente, U, in via sperimentale durante questo periodo. Quest'ultimo aveva poi tentato di ottenere il certificato internazionale di trasferimento dalla Football Association of YY YY attraverso la Football Association UU. II. Considerazioni di Camera di Risoluzione delle Controversie a) Per quanto riguarda la competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stata sottoposta alla FIFA il 12 aprile 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle controversie esamina la propria giurisdizione alla luce di articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Risoluzione delle Controversie Camera decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore da un club XX e YY in connessione con un contratto di lavoro. 4. In seguito, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, mano, l'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che, indipendentemente dalla versione di contratti di lavoro da prendere in considerazione che sono stati rimessi al file dal giocatore e il club, rispettivamente, i relativi contratti sono stati firmati definitivamente dopo il 31 luglio 2005. Inoltre, tenendo conto di cui sopra e considerando che la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 12 aprile 2006, la Camera ha concluso che il vigente Regolamento FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in mano alla sostanza b) Quanto al merito della controversia in esame 5 Entrando nel merito della.. la questione dei membri della Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file, e in considerazione delle circostanze della materia in gioco, si è concentrata sulla questione se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro tra l'attore e il convenuto si è verificato e che partito è responsabile di tale violazione del contratto e per verificare e decidere se le sanzioni per violazione del contratto deve essere imposto. b1) La responsabilità per la violazione del contratto 6. primo luogo, i membri della Camera ha riconosciuto che due diversi contratti di lavoro sono stati rimessi al file per lo stesso periodo di tempo. I membri notato che, mentre il contratto di lavoro presentata dal richiedente ha non contengono le firme delle parti del contratto, né una data, il contratto di lavoro pertinente emessa dal convenuto, lo stesso di quello rinviato dalla Football Association of YY YY, ha fatto figurare la data dell'8 agosto 2006 e le firme del ricorrente e del convenuto, nonché la firma di un agente apparentemente coinvolto nella conclusione del presente contratto. 7. A questo proposito, la Camera ha preso atto Attore che gli oggetti che hanno firmato il contratto di lavoro rimesso al file da parte del Resistente, mantenendo in particolare che detto contratto non è stato firmato da lui in ogni singola pagina e, pertanto, avrebbe potuto facilmente essere falsificato. Inoltre, l'attore di cui agli articoli specifici il contratto che prevede compensazioni assurdamente alti in caso di violazione del contratto e anche il numero fisso degli obiettivi e delle partite che avrebbe dovuto realizzare. L'attore ha dichiarato che non avrebbe mai firmato un contratto di lavoro contenente tali disposizioni. 8. Poi, la Camera ha sottolineato che per quanto riguarda la presunta falsificazione del contratto di lavoro, il corpo attuale non è competente a decidere in merito alla autenticità di un documento. Inoltre, la Camera ha sottolineato che ciascuna parte è responsabile per corroborare le sue affermazioni e che nei confronti con il presunta falsificazione, l'attore si è astenuto dal fornire gli elementi di prova pertinenti. 9. Per motivi di buon ordine, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, un partito affermando un dato di fatto ha l'obbligo di provare la stessa cosa. dieci. In conformità con il suddetto principio, l'attore ha l'onere della prova per quanto riguarda la falsificazione del contratto di lavoro alla base della presente controversia. Tuttavia, non è mai l'attore fornito FIFA con la prova scritta per quanto riguarda la presunta falsificazione del contratto detto. 11. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha stabilito che non poteva sostenere la posizione del ricorrente per quanto riguarda la presunta falsificazione del contratto di lavoro a causa della mancanza di prove a questo riguardo. 12. In considerazione di quanto sopra, il corpo decide valutato che essa non ha altra alternativa che considerare il contratto di lavoro firmato e datato presentate dal Resistente a seconda dei casi. Questa valutazione sembra essere giustificato, dato che l'attore, nonostante la mancanza di corroborare con il documentario prova la sua affermazione che il contratto sottoposto dal Resistente è falsificato, non ha contestato di aver firmato un contratto di lavoro con la controparte. Inoltre, la versione del contratto di lavoro presentata dal Resistente è la stessa di quella che è stata depositata presso la Football Association YY e che è stato inoltre presentato al file da parte di quest'ultimo. 13. Fermo restando quanto sopra, i membri hanno convenuto che i termini finanziari di entrambi i contratti, quella rimessa dalla parte attrice e quello trasferito da quest'ultima Resistente così come la Federcalcio YY, non differiscono. In realtà, entrambi i contratti prevedono che il richiedente ha diritto a ricevere uno stipendio di 15.000 USD per l'anno 2005 e per l'anno 2006 un salario di 20'000 USD. 14. D'altra parte, la Camera ha riconosciuto che il contratto di lavoro presentata dal convenuto, che è stato depositato presso la Federcalcio YY, ha obblighi sovrapposti alla ricorrente, la cui validità sono stati interrogati dal Richiedente. 15. in continuazione, i membri della Camera ha continuato riconoscendo che il ricorrente ha sostenuto che il Resistente risolto il contratto di lavoro senza giusta causa. A sostegno delle sue accuse, l'attore allegato una lettera del 6 dicembre 2005 dalla Resistente indirizzata a U, il club che lo ha prestato al Resistente, mediante di cui il Resistente ha informato il club C ui sopra U che termina il contratto con l'attore per il fatto che quest'ultimo non aveva incontrato esigenze sportive della Resistente. 16. In questo contesto, la Camera ha preso atto della discussione del Resistente che era una giusta causa di risolvere il contratto di lavoro in quanto il richiedente non ha adempiuto agli obblighi derivanti dal contratto, in particolare, che l'attore gioca solo il 75% di tutte le partite e segnato solo sei gol. Inoltre, il convenuto ritiene che, poiché l'attore non è riuscito a raggiungere il obiettivi previsti dal contratto di lavoro, deve pagare una penale di USD 50'000. 17. A questo proposito, la Camera ha concluso all'unanimità che l'applicazione della disposizione contenuta nell'art. 8 par. 2 del contratto di lavoro, relativo al numero di partite l'attore deve giocare, è arbitraria in quanto è a discrezione del Resistente a decidere quante partite l'attore avrebbe giocato. Inoltre, la Camera ha ritenuto opportuno sottolineare a questo proposito che il calcio si gioca in uno squadra in cui il successo è raggiungibile solo quando i membri di un team di lavorare insieme. L 'obbligo imposto un giocatore in un contratto di lavoro che ha per ottenere un certo numero di goal in una stagione altrimenti il suo datore di lavoro può recedere dal contratto, va chiaramente contro la spirito del gioco e contraddice l'obiettivo fondamentale del gioco di squadra. 18. Tenuto conto di quanto precede, i membri hanno concluso che le clausole precedenti nel contratto di lavoro, l'arte cioè. 8 par. 2 e art. 5 par. 7, sono inaccettabili e non può essere certamente considerato come validi motivi di risolvere il contratto di lavoro. 19. in continuazione, la Camera ha preso atto che l'argomento secondo il Resistente di sostenere le proprie ragioni presunti validi di risolvere il contratto di lavoro era di ritorno presunto ritardo del ricorrente dalle vacanze. Il Resistente ha sottolineato che per il fallimento del richiedente di tornare in tempo, secondo il contratto di lavoro, deve pagare una multa di 10.000 dollari al giorno. Inoltre, il Resistente ha sottolineato che in applicazione dell'art. dieci par. 5 e l'arte 17. del contratto di lavoro, nel caso in cui il Richiedente violi l'obbligo di riprendere il servizio nel tempo, ha il diritto di recedere dal contratto e chiedere un risarcimento da parte attrice per un importo di USD 100'000. 20. In questo contesto, il membri della Camera in un primo momento ha sottolineato che per quanto riguarda il reddito mensile del richiedente, vale a dire 15'000 USD per la stagione 2005 e USD 20'000 per la stagione 2006, rispettivamente, la sanzione inflitta su di lui è completamente sproporzionato e quindi non possono essere accettato. 21. Inoltre, la Camera ha sottolineato che essa emana chiaramente dai contenuti della lettera della Resistente in data 6 dicembre 2005, indirizzata al club U che la ragione principale per il Resistente di recedere dal contratto di lavoro con l'attore, era quest'ultimo affermato mancato raggiungimento del requisito di capacità tecnica e della parte avversa. Inoltre, la lettera citata dal Resistente che ha non conteneva alcuna richiesta che l'attore dovrebbe riprendere dovere con la controparte, né che il ricorrente abbia violato il contratto, omettendo di tornare in tempo dopo le vacanze . 22. Così, la Camera giunta alla conclusione che l'argomento del Resistente che ha risolto il contratto di lavoro sulla base del rendimento presunto ritardo del ricorrente non era molto credibile. Dal punto della Camera di vista, posizione tale non parla a favore della buona fede del Resistente sia. 23. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che le ragioni sollevate dal Resistente dandogli presunto giusta causa di risoluzione del contratto di lavoro con l'attore devono essere ritenuta ingiustificata e non-marcato. quindi , la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che la Resistente, per mezzo della sua lettera in data 6 dicembre 2006, terminato il contratto di lavoro è stipulato con l'attore senza giusta causa. 24. in continuazione, la Camera ha osservato, tuttavia, che dalle rispettive posizioni presentato dal richiedente e da quella convenuta in questione, è pacifico che l'attore era già assente dal Resistente, almeno a partire dalla fine di ottobre 2005 e da allora non allenarsi o giocare con questi ultimi, così prima della fine della validità del contratto di lavoro. 25. In considerazione di quanto sopra, la sezione sottolineato che, come regola generale, una lunga assenza di un giocatore dal circolo senza autorizzazione e senza altra giusta causa è da considerarsi come una violazione indebita il contratto di lavoro da parte del giocatore. 26. A questo proposito, i membri della Camera ha dovuto deliberare se il lavoratore è stato autorizzato o aveva appena motivo di essere assente dal Resistente. 27. A questo proposito, è stato notato dalla Camera che l'attore, a sostegno della sua posizione, ha presentato una lettera del 13 gennaio 2006, la quale aveva chiesto al Resistente di informarlo se è ancora interessato ai suoi servizi. 28. Tuttavia, nonostante il fatto che l'attore non ha potuto provare con il documentario prove che il Resistente aveva ricevuto la sua lettera del 13 gennaio 2006, i membri hanno preso atto che il ricorrente ha dichiarato, per mezzo della sua domanda iniziale depositato presso la FIFA il 12 aprile 2006, che il Resistente ha mandato in data 11 febbraio 2006 un progetto di risoluzione accordo, la proposta di cui ha respinto e non ha firmato. Inoltre, secondo l'attore, si rese conto più tardi, quindi almeno dopo l'11 febbraio 2006, quando ha ricevuto la bozza del contratto di rescissione da parte del Resistente, che quest'ultimo a quanto pare risolto il contratto di lavoro sulla base della sua presunta mancanza di incontrare l'abilità del Resistente e requisiti tecnici. 29. il corpo decide detratti dalle dichiarazioni del ricorrente che, fino al momento ha offerto i suoi servigi al convenuto in forma scritta per mezzo della sua lettera del 13 gennaio 2006, egli non ha fornito valide ragioni che giustificano la sua assenza dal Resistente. 30. Inoltre, i membri hanno constatato che il Resistente ha sottolineato di aver pagato alla società i suoi stipendi per i mesi di novembre e dicembre 2005, anche se l'attore non ha più il rendering i suoi servizi. 31. Eppure, per quanto riguarda in particolare l'aspetto finanziario, i membri della Camera ha concluso che il convenuto ha rispettato i suoi obblighi finanziari nei confronti dell'attore, in particolare, che, come non contestato dalla parte attrice, ha pagato a lui tutti i suoi stipendi fino a dicembre 2005, cioè oltre la data di partenza del richiedente dal YY. Di conseguenza, quando il giocatore a sinistra, non solo sono stati tutti i suoi stipendi pagati, ma la controparte ha continuato pagare lui i suoi stipendi anche se non rendere la sua servizi al resistente. deliberazioni 32. Dopo lunghe e tenendo conto di quanto precede, nonché tutte le osservazioni presentate da entrambe le parti a tale riguardo, la Camera è giunta alla conclusione che il comportamento di entrambe le parti portano alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro relativo relazione e che nessuna delle parti può essere ritenuto responsabile esclusivamente per la violazione del contratto di lavoro in questione. 33. Come risultato, la Camera ha deciso all'unanimità che il contratto di lavoro alla base della controversia è giunta al termine nel dicembre 2005 a causa della reciprocamente il comportamento colpa di entrambe le parti e che, pertanto, nessuna parte può essere tenuta a pagare un risarcimento né essere sanzionato. 34. in continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione alla pretesa del ricorrente per quanto riguarda la remunerazione presunta eccezionale in relazione ai suoi stipendi per l'anno 2006 per un importo di USD 220'000. A questo proposito e prima di tutto, la Camera ha sottolineato che in base al fatto che il contratto di lavoro deve essere considerato estinto a partire dal dicembre 2005 per effetto della reciproca responsabilità dei due parti, il richiedente non ha diritto a ricevere la retribuzione per il detto anno. 35. Per concluso con, e in considerazione di quanto precede, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso di respingere la domanda del ricorrente, nonché la domanda riconvenzionale della parte avversa. III. decisione del Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del ricorrente, il giocatore X, è stata respinta. 2. la domanda riconvenzionale del convenuto, Y, è stata respinta. 3. Secondo l'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e . argomentazioni giuridiche che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive) l'indirizzo completo e numeri di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 E-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale All.: CAS direttive______________________________
F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 28 September 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman John Didulica (Australia), Member Theo van Seggelen (Netherlands),Member Essa M. Saleh Al Housani (United Arab Emirates), Member Philippe Diallo (France), Member on the claim presented by the Player X, XX, as Claimant against the club, Y, YY, as Respondent regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. On 31 July 2005, the YY club, Y (hereinafter: the Respondent), and the U club, UU, entered into a loan agreement under which the player X (hereinafter: the Claimant) was loaned to the Respondent until 30 November 2006. This loan agreement was co-signed by the Claimant. 2. Subsequently, the Claimant entered into an employment contract with the Respondent with a term as from 10 August 2005 to 30 November 2006. 3. Pursuant to said employment contract, which was submitted by the Claimant, a monthly salary of USD 15’000 was agreed for the year 2005. A handwritten note was added to the employment contract, stating that the Claimant’s monthly salary for 2006 would amount to USD 20’000. The Claimant was also entitled to various bonuses payable by the Respondent according to the result (win, draw or defeat) and per game (league or cup). 4. On 12 April 2006, the Claimant filed his claim before FIFA against the Respondent. Claim of the Claimant 5. On the one hand, the Claimant claims that the Respondent has yet to hand him an employment contract in his native language (UU), as he speaks neither YY nor English. On the other hand, he accuses the Respondent of having unilaterally terminated the employment contract without just cause. 6. In this respect, the Claimant submitted that the Respondent sent him a draft of a termination agreement for signature on 11 February 2006, with retrospective effect as from 1 January 2006. The Claimant did, however, not sign this termination agreement, in particular because the loan agreement between U and the Respondent did not provide for a possibility to prematurely terminate this agreement and, in any case, such a dissolution of the loan agreement would only have been possible with the consent of all three parties involved. A short time later, he learnt from the management of the Respondent that the latter, according to an official statement, had terminated the employment contract with him on the grounds that he had not met the Respondent’s sporting requirements and was therefore being released back to U. In this respect, the Claimant attached a letter from the Respondent to the UU club dated 6 December 2005, in which the former informed the UU club that it is terminating the employment contract with the Claimant and releasing him back to UU. The grounds given in the said letter were that the Claimant did not satisfy the Respondent’s technical requirements and that therefore the contract for the season 2006 was not being extended. The UU club was requested by the Respondent to recommend another player with good technical ability. 7. The Claimant also maintained that during his spell with the YY club (from August to October 2005), no one from the Respondent ever found fault with his performances. In the aforementioned period, he played for the first team in every official game, scoring six goals in the process. The Claimant emphasised that these facts clearly demonstrate his ability as a player. 8. In addition, and irrespective of whether he had met the Respondent’s requirements or not, the Claimant is of the opinion that the Respondent, in spite of a provision contained in the employment contract to this effect, had no right to unilaterally terminate the employment contract. The Respondent should have at least offered him an opportunity to play for the Respondent’s reserve team first, as provided for by the employment contract. 9. The Claimant therefore demanded that the Respondent pay him USD 220’000 for the unilateral breach of contract, which corresponds to his salary of USD 20’000 for the remaining eleven months, i.e. until the end of November 2006, of the employment contract, and that appropriate sanctions be imposed on the Respondent for the unilateral contract termination. Defence of the Respondent 10. In reply to the Claimant's claim, the Respondent submitted an employment contract that, except the financial provisions, clearly differs from the one remitted by the Claimant. This employment contract has been signed by both parties and by an agent whose name, however, could not be made out. 11. In this employment contract submitted by the Respondent, the Claimant’s monthly salary is also fixed at USD 15’000. A monthly salary of USD 20’000 is foreseen for the season 2006, should the Respondent be promoted to the CFA Premier League. 12. Article 8 par. 2 of this employment contract states the following: "Party B (the Claimant) play in 2005 season must be no less than 85% of all the game time, and gave 7 goals, in 2006 season gave no less than 15 goals" 13. In addition, article 5 par. 7 of the employment contract states: "During the contract period, if Party B (the Claimant) cannot implement obligation of contract or cannot finish the work because of health, Party A (the Respondent) has right to stop the contract. From the date when the contract is stopped, Party A will not pay salaries to Party B. Party B shouldn’t put on forward the appeal of any kind or demand the compensation, in this time Party B must pay Party A 50’000 USD as penalty”. 14. The Respondent is of the opinion that the Claimant did not fulfil the aforementioned obligations arising out of the employment contract, as during the season 2005, he played only 75% of all matches and scored just six goals. For this reason, the Respondent deemed that the Claimant has to pay a contractual penalty amounting to USD 50’000. 15. As a consequence, the Respondent decided to return the Claimant to the UU club, U, and requested the latter to send it a new player. 16. Further, the Respondent submitted that the Claimant, like all the other players in the team, had gone on holiday at the end of October 2005, but had failed to return. This was the reason why it had wanted to terminate the employment contract with the Claimant and had informed him accordingly via fax (termination agreement) without, however, ever receiving any feedback from the Claimant. According to the employment contract, all players have to return on time after the holidays. If this obligation is violated, the players have to pay USD 10’000 per day. In addition, under the terms of the employment contract, i.e. art. 10 par. 5 and art. 17, the Respondent has the right in such a case to terminate the employment contract and demand compensation from the Claimant in the amount of USD 100’000. 17. In addition, the Respondent had discovered that the Claimant had been training on a trial basis with other clubs, in particular U, without its prior permission, which constituted another violation of the contract. 18. Due to the fact that the Claimant had not returned after the holidays and had already trained on a trial basis with other clubs, the Respondent took the view that the Claimant breached the employment contract. 19. In this respect, the Respondent stressed that it had still paid the Claimant’s salaries for the months of November and December 2005. 20. With regard to the contract language, the Respondent explained that the contract had been drafted in both English and YY. When the contract was signed, an interpreter had allegedly been attending and had translated every single article of the employment contract for the Claimant. Second statement of the Claimant 21. In his second submission, the Claimant emphasised that he had not signed the employment contract remitted to the file by the Respondent on every page and therefore it could easily have been forged. The Claimant stressed that he did not sign the employment contract submitted by the Respondent. 22. In this respect, the Claimant referred to the absurdly high compensation payments foreseen in the aforementioned contract that he would have to make in the event of a breach of contract and also the fixed number of goals and matches that he would have to achieve. Were such contractual conditions translated exactly to him, he would never accept them and sign. 23. In addition, the Claimant submitted a letter dated 13 January 2006, in which he had requested the Respondent to inform him whether it still had any interest in him and by when he had to return from Russia. Second statement of the Respondent 24. In its final submission, the Respondent again emphasised that it had translated every single article of the employment contract to the Claimant. 25. The Respondent also referred to the employment contract that the Claimant signed and according to which the Respondent had the right to terminate the employment contract if the Claimant fails to meet the obligations arising out of the contract. The Respondent noted that the Claimant’s lack of ability was the principal reason for it to terminate the employment contract. 26. Finally, the Respondent pointed out once again that the Claimant had not returned to the club since 23 October 2005 and had trained at his previous club, U, on a trial basis during this period. The latter had then attempted to obtain the International Transfer Certificate from the YY Football Association of YY via the UU Football Association. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber a) As to the competence of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 12 April 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a player from XX and a YY club in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that, independent of the version of employment contracts to be taken into account which have been remitted to the file from the player and the club respectively, the relevant contracts have been definitively signed after 31 July 2005. Moreover, taking into account the aforementioned and considering that the claim was lodged at FIFA on 12 April 2006, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. b) As to the substance of the present dispute 5. Entering into the substance of the matter the members of the Chamber acknowledged the documentation contained in the file, and in view of the circumstances of the matter at stake, focused on the question whether an unjustified breach of the employment contract between the Claimant and the Respondent occurred and which party is responsible for such breach of contract and to verify and decide if sanctions for breach of contract have to be imposed. b1) Responsibility for the breach of contract 6. Firstly, the members of the Chamber acknowledged that two different employment contracts have been remitted to the file for the same period of time. The members noted that while the employment contract submitted by the Claimant did neither contain the signatures of the parties to the contract nor a date, the relevant employment contract delivered by the Respondent, the same as the one remitted by the YY Football Association of YY, did bear the date of 8 August 2006 and the signatures of the Claimant and the Respondent as well as the signature of an agent apparently involved in concluding this contract. 7. In this respect, the Chamber took note that the Claimant objects having signed the employment contract remitted to the file by the Respondent, maintaining in particular that the said contract was not signed by him on every single page and therefore could have easily been falsified. Moreover, the Claimant referred to specific articles in the contract stipulating absurdly high compensation payments in case of breach of contract and also the fixed number of goals and matches that he would have to achieve. The Claimant stated that he would have never signed an employment contract containing such provisions. 8. Then, the Chamber pointed out that with regard to the alleged falsification of the employment contract, the present body is not competent to decide on the authenticity of a document. Moreover, the Chamber emphasized that each party is responsible to corroborate its allegations and that in respect with the alleged falsification, the Claimant abstained from providing the pertinent evidence. 9. For the sake of good order, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party asserting a fact has the obligation to prove the same. 10. In accordance with the above-mentioned principle, the Claimant has the burden of proof regarding the falsification of the employment contract at the basis of the present dispute. However, the Claimant never provided FIFA with written evidence regarding the alleged falsification of the said contract. 11. In view of the above, the Chamber established that it could not uphold the Claimant’s position with regard to the alleged falsification of the employment contract due to lack of evidence in this respect. 12. In view of the above, the deciding body evaluated that it has no alternative than to consider the signed and dated employment contract submitted by the Respondent as relevant. Such appreciation appeared to be justified given that the Claimant, despite failing to corroborate with documentary evidence his statement that the contract submitted by the Respondent is falsified, did not contest having signed an employment contract with the Respondent. Moreover, the version of the employment contract submitted by the Respondent is the same as the one which was deposited at the Football Association YY and which was also submitted to the file by the latter. 13. Notwithstanding the above, the members concurred that the financial terms of both contracts, the one remitted by the Claimant and the one remitted by the Respondent as well as the Football Association of YY, do not differ. In fact, both contracts stipulate that the Claimant is entitled to receive a salary of USD 15’000 for the year 2005 and for the year 2006 a salary of USD 20’000. 14. On the other hand, the Chamber acknowledged that the employment contract submitted by the Respondent, which was deposited at the Football Association of YY, bears superimposed obligations on the Claimant, the validity of which were questioned by the Claimant. 15. In continuation, the members of the Chamber continued by acknowledging that the Claimant maintained that the Respondent terminated the employment contract without just cause. In support of his allegations, the Claimant attached a letter dated 6 December 2005 from the Respondent addressed to U, the club which loaned him to the Respondent, by means of which the Respondent informed the aforementioned U club that it terminates the contract with the Claimant on the grounds that the latter did not met the Respondent’s sporting requirements. 16. In this context, the Chamber took note of the Respondent’s argument that it had just cause to terminate the employment contract since the Claimant did not fulfil the obligations arising out from the contract, in particular that the Claimant played only 75% of all matches and scored only six goals. Moreover, the Respondent deems that since the Claimant failed to achieve the targets provided for in the employment contract, he has to pay it a penalty of USD 50’000. 17. In this respect, the Chamber unanimously concluded that the application of the provision contained in art. 8 par. 2 of the employment contract, concerning the number of matches the Claimant has to play, is arbitrary since it is at the Respondent’s sole discretion to decide how many matches the Claimant would have played. Moreover, the Chamber deemed it appropriate to underline in this respect that football is played in a team whereby success is only achievable when the members of a team work together. The obligation imposed on a player in an employment contract that he has to obtain a certain number of goals within one season otherwise his employer may terminate the contract, clearly goes against the spirit of the game and contradicts the fundamental goal of team play. 18. Taking into account the above, the members concluded that the foregoing clauses in the employment contract, i.e. art. 8 par. 2 and art. 5 par. 7, are unacceptable and can certainly not be considered as valid reasons to terminate the employment contract. 19. In continuation, the Chamber took note that the Respondent’s second argument to sustain its alleged valid reasons to terminate the employment contract was the Claimant’s alleged late return from the holidays. The Respondent emphasized that for the Claimant’s failure to return in time, according to the employment contract, he has to pay a fine of USD 10’000 per day. Moreover, the Respondent stressed that in application of art. 10 par. 5 and art. 17 of the employment contract, in case the Claimant violates the obligation to resume duty in time, it has the right to terminate the contract and ask compensation from the Claimant in the amount of USD 100’000. 20. In this context, the members of the Chamber at first stressed that with regard to the monthly income of the Claimant, i.e. USD 15’000 for the season 2005 and USD 20’000 for the season 2006 respectively, the penalty imposed on him is completely disproportionate and thus cannot be accepted. 21. Furthermore, the Chamber emphasized that it clearly emanates from the contents of the Respondent’s letter dated 6 December 2005, addressed to the U club that the main reason for the Respondent to terminate the employment contract with the Claimant, was the latter’s alleged failure to reach the skill and technical requirement of the Respondent. Furthermore, the aforementioned letter from the Respondent did neither include any request that the Claimant should resume duty with the Respondent nor that the Claimant breached the contract by failing to return in time after the holidays. 22. Thus, the Chamber reached the conclusion that the argument of the Respondent that it terminated the employment contract on the basis of the Claimant’s alleged late return was not very credible. From the Chamber’s point of view, such stance does not speak in favour of the Respondent’s good faith either. 23. In view of all the above, the Chamber concluded that the reasons raised by the Respondent giving it allegedly just cause to terminate the employment contract with the Claimant have to be considered unjustified and non- considerable. Therefore, the Dispute Resolution Chamber concluded that the Respondent, by means of its correspondence dated 6 December 2006, terminated the employment contract it entered into with the Claimant without just cause. 24. In continuation, the Chamber observed, however, that from the respective positions presented by the Claimant and the Respondent concerned, it is uncontested that the Claimant was already absent from the Respondent at least as from the end of October 2005 and since then did not train or play with the latter, thus prior to the end of the validity of the employment contract. 25. In view of the above, the Chamber underlined that, as a general rule, a long- lasting absence of a player from his club without authorization and without other just cause is to be considered as an unjustified breach of the employment contract by the player. 26. In this respect, the members of the Chamber had to deliberate whether the Claimant was authorized or had just cause to be absent from the Respondent. 27. In this respect, it was noted by the Chamber that the Claimant, in support of his position, submitted a letter dated 13 January 2006, whereby he had requested the Respondent to inform him whether it is still interested in his services. 28. However, despite the fact that the Claimant could not prove with documentary evidence that the Respondent had received his letter dated 13 January 2006, the members took note that the Claimant stated, by means of his initial claim lodged at FIFA on 12 April 2006, that the Respondent sent him on 11 February 2006 a draft of a termination agreement, the proposal of which he rejected and did not sign. Moreover, according to the Claimant, he became aware later on, thus at least after 11 February 2006 when he received the draft of the termination agreement from the Respondent, that the latter apparently terminated the employment contract on the basis of his alleged failure to meet the Respondent’s skill and technical requirements. 29. The deciding body deducted from the Claimant’s statements that, until the time he offered his services to the Respondent in written by means of his letter dated 13 January 2006, he did not provide valid reasons justifying his absence from the Respondent. 30. Moreover, the members noted that the Respondent stressed having paid to the Claimant his salaries for the months of November and December 2005 although the Claimant did no longer render his services. 31. Yet, concerning in particular the financial aspect, the members of the Chamber concluded that the Respondent has complied with its financial obligations towards the Claimant, in particular, that, as not contested by the Claimant, it has paid to him all his salaries until December 2005, i.e. beyond the date of the Claimant’s departure from YY. As a consequence, when the player left, not only were all his salaries paid but the Respondent also continued paying him his salaries even though he did not render his services to the Respondent. 32. After long deliberations and taking into account the above as well as all submissions made by both parties in this respect, the Chamber came to the conclusion that the conduct of both parties lead to the early termination of the relevant employment relation and that neither party can be held exclusively responsibly for the breach of the relevant employment contract. 33. As a result, the Chamber unanimously decided that the employment contract at the basis of the dispute has come to an end in December 2005 due to the reciprocally fault behaviour of both parties and that therefore, neither party can be held liable to pay compensation nor to be sanctioned. 34. In continuation, the Chamber turned its attention to the Claimant’s claim with regard to the alleged outstanding remuneration in relation to his salaries for the year 2006 in the amount of USD 220’000. In this respect and first of all, the Chamber emphasized that based on the fact that the employment contract has to be considered as terminated as from December 2005 due to the reciprocally responsibility of both parties, the Claimant is not entitled to receive the salary for the said year. 35. To concluded with, and in view of all the above, the Dispute Resolution Chamber decided to reject the claim of the Claimant, as well as the counter- claim of the Respondent. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, player X, is rejected. 2. The counter-claim of the Respondent, Y, is rejected. 3. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl: CAS directives
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