F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), gli Stati membri sulla domanda presentata dalla X Player, XX, come attore contro la squadra Y, YY di convenuti in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), gli Stati membri sulla domanda presentata dalla X Player, XX, come attore contro la squadra Y, YY di convenuti in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. L'8 agosto 2005, il XX giocatore X (di seguito: l'attore) e il club YYn, Y (di seguito: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro, valido a decorrere dall'8 agosto 2005 fino al termine della stagione 2006/2007. 2. Secondo le disposizioni finanziarie del contratto di lavoro, l'attore aveva il diritto di ricevere salari mensili di 6'000 KK e una firma-sul prezzo di 10'000 KK che doveva essere pagato al richiedente a rate indefiniti. 3. Il 2 maggio 2006, l'attore ha presentato un reclamo contro la FIFA Resistente e ha sostenuto che il convenuto non era riuscito a pagargli la firma-on a pagamento per un importo di 10'000 KK così come gli stipendi per i mesi di febbraio, marzo e aprile 2006, ciascuno del valore di 6'000 KK. 4. Il 2 giugno 2006, l'attore ha comunicato che, da quando aveva presentato la sua pretesa nei confronti del convenuto prima della FIFA, stava per essere trattate anche peggio dal Resistente. A questo proposito, ha modificato la sua domanda iniziale e ha aggiunto che il Resistente gli deve, oltre alla firma, sul prezzo, quattro mesi di stipendi, quindi oltre il mese di maggio 2006. 5. Sebbene FIFA ha chiesto due volte una dichiarazione del Resistente il 7 giugno e il 12 luglio 2006, ad oggi, il Resistente non ha risposto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 2 maggio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club XX YY per quanto riguarda presunti pagamenti in sospeso dalla firma, sul prezzo e le retribuzioni mensili in relazione a un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato l'8 agosto 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 2 maggio 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, in seguito, i regolamenti) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e documenti contenuti nel file e ha preso atto che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro datata 8 Agosto 2005 valida dal la data della firma del contratto fino alla fine della stagione calcistica 2006/2007 in AA. 6. Inoltre, i membri hanno riconosciuto che in base al contratto di lavoro in gioco, l'attore aveva il diritto di ricevere una firma-on a pagamento per un importo di 10'000 KK pagabili a rate, le modalità di pagamento di cui erano, tuttavia, non specificato nel contratto. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che l'attore è stato anche il diritto di ricevere un salario mensile di 6'000 KK. 7. Successivamente, la Camera ha preso atto che, secondo le accuse del ricorrente, il convenuto non era riuscito a pagargli la firma-on a pagamento per un importo di 10'000 KK così come gli stipendi per quattro mesi, cioè come da febbraio 2006 fino alla fine di maggio 2006. 8. Rivolgendo la propria attenzione al Resistente, i membri della Camera ha preso atto del fatto che il convenuto non è mai fornito FIFA con la sua posizione nel presente procedimento, pur essendo stato invitato dalla FIFA a farlo in diverse occasioni. 9. Di conseguenza, il convenuto ha rinunciato al suo diritto di difesa e accetta quindi le affermazioni del ricorrente. 10. In continuazione, la Camera ha poi precisato che, come principio generale del procedimento dinanzi alla Camera di Risoluzione delle Controversie, se il convenuto non rispondere alla domanda del ricorrente, il caso deve essere decisa dalla Camera solo sulla base dei fatti e documentari prove fornite dal richiedente. 11. In considerazione di quanto sopra, il corpo decide dichiarato che a causa fallimento del Resistente di rispondere alla domanda del ricorrente, deve passare una decisione solo sui fatti e le prove fornite dal ricorrente. 12. Di conseguenza, la Camera ha concluso che il Resistente, omettendo di rispondere alla domanda del ricorrente, ammesso di aver omesso di pagare la seconda la firma-on a pagamento per un importo di 10'000 KK e gli stipendi a partire dal febbraio 2006 fino alla fine del maggio 2006 per un importo di 24'000 KK. 13. Alla luce di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare l'importo di 34'000 KK all'attore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, il giocatore X, è stata accettata. 2. Il Resistente, Y, è tenuto a pagare l'importo di 34'000 KK all'attore, il giocatore X, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro la scadenza fissata, un tasso di interesse del 5% pa si applica a decorrere dalla scadenza del termine fisso. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata alla commissione disciplinare della Fifa, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 5. Il Richiedente, il giocatore X, è diretta ad informare la controparte, Y, immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 25 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Carlos Soto (Chile), Member Michele Colucci (Italy), Member Mario Gallavotti (Italy), Member Mohamed Mecherara (Algeria), Member on the claim presented by the Player X, XX, as Claimant against the club Y, YY as Respondent regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. On 8 August 2005, the XX player X (hereafter: the Claimant) and the YYn club, Y (hereafter: the Respondent), signed an employment contract, valid from 8 August 2005 until the end of the season 2006/2007. 2. According to the financial provisions of the employment contract, the Claimant was entitled to receive monthly wages of KK 6’000 and a signing-on fee of KK 10’000 which was to be paid to the Claimant in undefined instalments. 3. On 2 May 2006, the Claimant filed a claim with FIFA against the Respondent and maintained that the Respondent had failed to pay him the signing-on fee in the amount of KK 10’000 as well as the salaries for the months of February, March and April 2006, each in the amount of KK 6’000. 4. On 2 June 2006, the Claimant informed that, since he had lodged his claim against the Respondent before FIFA, he was being treated even worse by the Respondent. In this respect, he amended his initial claim and added that the Respondent owes him, besides the signing-on fee, four months of salaries, thus in addition the month of May 2006. 5. Although FIFA has twice requested a statement from the Respondent on 7 June and 12 July 2006, to this day, the Respondent has failed to respond. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 2 May 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a XX player and a YY club regarding allegedly outstanding payments of the signing-on fee and monthly salaries in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 8 August 2005 and the claim was lodged at FIFA on 2 May 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter; the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and documentation contained in the file and took note that the Claimant and the Respondent signed an employment contract dated 8 August 2005 valid from the date of signature of the contract until the end of the footballing season 2006/2007 in YY. 6. Furthermore, the members acknowledged that according to the employment contract at stake, the Claimant was entitled to receive a signing-on fee in the amount of KK 10’000 payable in installments, the payment arrangements of which were, however, not specified in the contract. Moreover, the members of the Chamber noted that the Claimant was also entitled to receive a monthly salary of KK 6’000. 7. Subsequently, the Chamber took note that, according to the allegations of the Claimant, the Respondent had failed to pay him the signing-on fee in the amount of KK 10’000 as well as the salaries for four months, i.e. as from February 2006 until the end of May 2006. 8. Turning its attention to the Respondent, the members of the Chamber took note of the fact that the Respondent never provided FIFA with its position in the present proceeding, despite having been asked by FIFA to do so on several occasions. 9. Consequently, the Respondent renounced to its right of defence and thus accepts the allegations of the Claimant. 10. In continuation, the Chamber then stated that as a general principle of procedure before the Dispute Resolution Chamber, if a Respondent does not reply to the claim of the Claimant, the case shall be decided by the Chamber only on the basis of the facts and documentary evidences provided by the Claimant. 11. On account of the above, the deciding body stated that due to the Respondent’s failure to reply to the claim of the Claimant, it has to pass a decision only on the facts and evidences provided by the Claimant. 12. Consequently, the Chamber concluded that the Respondent, by failing to respond to the claim of the Claimant, admitted having failed to pay the latter the signing-on fee in the amount of KK 10’000 and the salaries as from February 2006 until the end of May 2006 in the amount of KK 24’000. 13. In light of all the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay the amount of KK 34’000 to the Claimant. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, player X, is accepted. 2. The Respondent, Y, has to pay the amount of KK 34’000 to the Claimant, player X, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. In the event that the due amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% p.a. will apply as of expiry of the fixed time limit. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, player X, is directed to inform the Respondent, Y, immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl: CAS directives
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