F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dal club A , X, come querelanti nei confronti del giocatore B, Y, come convenuto e il club C , Y Co-Resistente 1 e D club, Y come Co-Resistente 2 in merito a una controversia contrattuale tra il club e il giocatore ed i nuovi club del giocatore. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 25 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Michele Colucci (Italia), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro sulla domanda presentata dal club A , X, come querelanti nei confronti del giocatore B, Y, come convenuto e il club C , Y Co-Resistente 1 e D club, Y come Co-Resistente 2 in merito a una controversia contrattuale tra il club e il giocatore ed i nuovi club del giocatore. I. Fatti della controversia 1. Il 10 maggio 2005, il X club A , l'attore, ha presentato una domanda di fronte alla FIFA contro il giocatore Y B (nato il 14 luglio 1974), il Resistente, e la Club Y C, il Co-Resistente 1, e D, Co-Resistente 2. 2. Secondo la ricorrente, il 25 settembre 2002 ha firmato un contratto di lavoro con il Resistente valida fino al 30 giugno 2005. A questo proposito, l'attore ha presentato una copia del contratto di lavoro di cui sopra, in base alla quale la controparte ha diritto a ricevere uno stipendio mensile di 500. 3. L'attore ha inoltre spiegato che, il 15 marzo 2004, ha trasferito il giocatore in questione al Co-Resistente uno in comodato fino al 31 luglio 2004. A questo proposito, l'attore ha presentato una copia del contratto di mutuo detto, che era stato co-firmato dal giocatore. 4. L'attore ha affermato che dopo la scadenza del periodo di prestito, il Resistente non ritorno, ma si unì presumibilmente un altro club Y, il Co-Resistente 2. Il Resistente e le due co-Gli intervistati non avrebbe quindi agito in conformità del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori. La Y Football Association avrebbe anche agito in violazione dei regolamenti sopra citati registrando il giocatore con il suo club affiliato, il Co-Resistente 2, senza verificare i prerequisiti necessari. 5. Di conseguenza, l'attore chiesto la sospensione del convenuto e risarcimento per un importo di 50.000 euro. Inoltre, le sanzioni adeguate devono essere imposto al convenuto, nonché sulle due simpatizzanti,. 6. In risposta ad essa, il Co-Resistente uno ha chiesto il rigetto del ricorso. Cioè, il giocatore è stato rilasciato dal richiedente, a giocare durante il periodo del 15 marzo e il 31 luglio 2004. Questo fatto sarebbe stata confermata dalla Football Association Y. Il Co-Resistente 1 ha spiegato che il giocatore ha lasciato il club dopo la scadenza del suddetto periodo. Il giocatore avrebbe firmato un contratto di lavoro con il Co-Resistente 2 il 4 ottobre 2004. Il Co-Resistente 1 non affermò proprio aver assistito a questa firma del contratto. Di conseguenza, non può essere responsabile di questa circostanza. 7. Il Co-Resistente 2 ha affermato che essa ha concluso numerosi accordi in relazione con il giocatore in questione. Un contratto di lavoro prima valida dal 4 ottobre 2004 al 30 aprile 2005, secondo un contratto di lavoro valido dal 30 aprile fino al 30 novembre 2005 e un accordo con il Co-Resistente 1, secondo la quale il giocatore dovrebbe essere trasferito al Co-Resistente 1 per il periodo del 20 aprile 2005 fino al 31 luglio 2005 su base prestito. 8. Il Co-Resistente 2 ha inoltre spiegato che, prima di contrarre il giocatore per la prima volta, il Resistente così come la Y Football Association ha confermato che il giocatore era stato dichiarato un giocatore libero dal richiedente. A questo proposito, il Co-Resistente 2 ha presentato una copia del contratto di primo impiego, che mostra timbri di registrazione del Football Association Y del 9 e 11 novembre 2004 maggio 2005. 9. L'attore ha risposto ad essa che il fatto che il Co-Resistente 2 ha trasferito il Resistente al Co-Resistente 1 durante 20 aprile 2005 fino al 31 luglio 2005 su base prestito dimostra che la Co-Resistente uno è stato informato sul presunto trasferimento illegale di il giocatore alla Co-Resistente 1. Inoltre, l'attore ha sostenuto che il giocatore avrebbe aveva chiesto la sua reintegrazione con l'attore al X Football Association. A questo proposito, l'attore ha presentato la relativa richiesta del 29 luglio 2004, del giocatore indirizzata alla Football Association di cui sopra. Infine, l'attore ha chiarito che il risarcimento richiesto di 50.000 euro dovrebbe essere pagato congiuntamente dal giocatore e il Co-Resistente 2, dato che era il Co-Resistente 2 che ha contratto il giocatore mentre lui aveva ancora un contratto di lavoro con l'attore. 10. Il Co-Resistente 1 in risposta ad essa, ha contestato l'affermazione del ricorrente, secondo cui sarebbe stata informata su un trasferimento illegale del giocatore alla Co-Resistente 2. Il Co-Resistente 1 ha affermato che il giocatore è stato più di un anno dopo con esso su una base prestito per tre mesi, quindi molto tempo dopo che il giocatore avrebbe dovuto tornare al club richiedente. Pertanto, non vi è nulla da rimproverarsi e la richiesta deve essere respinta. 11. Il Co-Resistente 2 ad essa, ha aderito alla sua posizione precedente. 12. Il Resistente omesso di presentare una posizione, anche se gli è stato chiesto dalla FIFA a farlo in diverse occasioni. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 10 maggio 2005, come conseguenza della Camera ha concluso che le precedenti regole procedurali (edizione 2001) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 42 par. 1 lit. (B) (i) del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001) stabilisce che gli elementi scatenanti della occupazionale delle controversie (cioè se il contratto è stato violato, con o senza giusta causa o giusta causa sportiva ), sarà decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Se un contratto di lavoro è violato da una parte, la Camera di Risoluzione delle Controversie è anche responsabile di verificare se una parte è responsabile per i pagamenti in sospeso e / o indennizzo. Allo stesso modo, la Camera decide se le sanzioni sportive deve essere imposto. 4. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club X, un giocatore Y e Y due club in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 5. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 25 settembre 2002 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 10 maggio 2005. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che i precedenti regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 6. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha riconosciuto i fatti di cui sopra, nonché tutta la documentazione contenuta nel file. 7. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che, da un lato, l'attore chiede un risarcimento di 50.000 euro a causa della presunta violazione del contratto commessa dal Resistente e la Co-Resistente 2 firmando un contratto con la controparte, mentre il Resistente aveva ancora un contratto di lavoro valido con l'attore. 8. D'altra parte, la RDC ha riconosciuto che in primo luogo il Resistente non ha presentato alcuna posizione, anche se gli è stato chiesto di farlo a più riprese (cfr. punto 12 dei suddetti fatti di causa). Inoltre, la Camera ha preso atto che il Co-Resistente 1 è in particolare convinto di aver rispettato tutti gli obblighi contrattuali nei confronti del ricorrente in relazione al trasferimento del giocatore sulla base del prestito durante il periodo dal 15 marzo 2004 al 31 luglio 2004 e che non assistere alla firma del contratto di lavoro del Resistente con il Co-Resistente 2 il 4 ottobre 2004. Il DRC ha osservato che per queste ragioni il Co-Resistente uno rigetta la domanda. Infine, i membri della Camera ha riconosciuto che il Co-Resistente 2 richiede anche il rifiuto della domanda, dal momento che è in particolare della ferma opinione che il giocatore era un giocatore libero a causa della relativa conferma della Football Association Y. 9. In considerazione di queste posizioni, la Camera ha iniziato le sue deliberazioni rispondendo alla domanda se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro concluso tra l'attore e il convenuto è stato impegnato e, in caso affermativo, quale partito era responsabile di tale possibile violazione del contratto . Inoltre, la Camera ha dovuto verificare e decidere se le sanzioni per violazione del contratto devono essere applicati. 10. In questo contesto, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato i suddetti documenti presentati dal richiedente. A tal proposito, la RDC ha preso atto del fatto che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro valido dal 25 settembre 2002 al 30 giugno 2005. Inoltre, la RDC ha preso atto che il richiedente e il Co-Resistente uno firmato un contratto di prestito per il periodo del 15 marzo 2004 fino al 31 luglio 2004, che è stato co-firmato dal Resistente. 11. In continuazione, i membri della RDC ha preso atto del fatto che è incontestabile da tutte le parti che hanno presentato la loro posizione che il Resistente non ha restituito al club richiedente dopo la scadenza del periodo di prestito di cui sopra, ma, invece, ha firmato un impiego contratto con il Co-Resistente 2 il 4 ottobre 2004 valida fino al 30 aprile 2005 e un contratto di lavoro secondo per il periodo dal 30 aprile 2005 fino al 30 novembre 2005. Inoltre, il giocatore è stato trasferito in prestito al Co-Resistente 1 per il periodo del 20 aprile 2005 al 31 luglio 2005. 12. In continuazione, la Camera ha ritenuto necessario verificare se la parte convenuta aveva alcun motivo che giustifichi la firma del contratto di lavoro con il Co-Resistente 2, rispettivamente, il proprio consenso a essere trasferito in prestito al Co-Resistente 1 nel 2005, anche se era ancora contrattualmente legato al club richiedente. 13. A tal proposito, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie ha ribadito che non è mai il Resistente emesso la sua posizione in materia, nonostante sia stato chiesto di farlo dalla FIFA in diverse occasioni (cfr. sopra citato punto II.8). Di conseguenza, la RDC ha poi precisato che, come principio generale del procedimento dinanzi alla Camera di Risoluzione delle Controversie, se il convenuto non risponde alla domanda, il caso deve essere decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie solo sulla base dei fatti e prove fornite dal ricorrente, e che con la sua condotta, il convenuto rinuncia al suo diritto di difesa e accettato le accuse formulate contro di lui. 14. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha dichiarato che il Resistente perché non hanno preso posizione nella presente controversia, la Camera di Risoluzione delle controversie deve passare una decisione basata solo sui fatti e le prove fornite dal ricorrente. 15. In considerazione di quanto sopra, la RDC è giunta alla conclusione che il Resistente ha firmato contratti di lavoro con più di un club per lo stesso periodo di tempo almeno in parte o anche di più, come indicazioni concordanti, al contrario sembrano essere esistenti. La Camera ha ritenuto all'unanimità che, firmando un contratto di lavoro con un altro club pur essendo contrattualmente legato al Richiedente, che infatti il giocatore sembrava essere stato consapevole a causa della sua richiesta scritta al richiedente del 25 luglio 2004, il Resistente aveva violato il contratto di lavoro che aveva concluso con il ricorrente. Per lo stesso risultato è venuto alla Camera prendendo atto d 'arte. 17 del contratto di lavoro concluso tra l'attore e il convenuto, che stabilisce che dalla firma del presente contratto, il giocatore dichiara esplicitamente che egli è "notificato l'obbligo di firmare un solo contratto di lavoro con una squadra di calcio". 16. A causa della suddetta conclusione, la RDC ha affermato che doveva ora affrontare la questione delle eventuali sanzioni finanziarie o sportivo nei confronti del convenuto in caso di violazione ingiustificata del contratto, ai sensi dell'art. 21, 22 e 23 del Regolamento. 17. In questo contesto, il primo RDC di tutto sottolineato che il contratto di lavoro tra l'attore e il convenuto è stato firmato il 25 settembre 2002, cioè dopo 28 ° compleanno del giocatore. Inoltre, la RDC ha dichiarato che la data da considerare come la data della violazione del contratto di lavoro da parte del giocatore è il 4 ottobre 2004, ossia il giorno in cui il Resistente ha firmato un nuovo contratto di lavoro con il Co-Resistente 2, mentre ancora in fase di contrattualmente legato all'attore. 18. In considerazione di ciò, la RDC ha dichiarato che il convenuto aveva violato il contratto di lavoro senza giusta causa al di fuori del periodo protetto ai sensi dell'art. 21 par. 1 (b) in connessione con l'arte. 21 par. 2 (a) del Regolamento. Pertanto, in conformità con le disposizioni predetti, il risarcimento è a carico ma senza sanzioni sportive deve essere imposto al convenuto. 19. In conseguenza di quanto sopra, la RDC ha deciso di respingere la richiesta per quanto riguarda le sanzioni sportive chiesto di essere imposte al giocatore. 20. Per quanto riguarda l'importo del risarcimento per la violazione ingiustificata del contratto da parte del convenuto, e considerando i criteri oggettivi di cui all'art. 22 del Regolamento, la Camera ha deciso che un risarcimento di 10.000 euro è adeguato in considerazione del valore residuo del contratto di lavoro relativo concluso tra l'attore e il convenuto. 21. Alla luce di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il contratto di lavoro tra l'attore e il convenuto è stato risolto unilateralmente dal Resistente senza giusta causa il 4 ottobre 2004 e che il convenuto deve quindi pagare al ricorrente l'importo di 10.000 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto. 22. In conseguenza di quanto sopra, la RDC ha deciso di respingere ulteriori pretese del ricorrente in materia di compensazione in relazione alla violazione del contratto commessa da parte del Resistente. 23. Infine, e tenendo presente che un contratto di lavoro valido tra l'attore e il convenuto esistente al momento del Resistente firmato per il Co-Resistente 2, rispettivamente, è stato trasferito in prestito al Co-Resistente 1, la Camera ha esaminato se i due Co-Gli intervistati hanno agito in buona fede al momento della conclusione un altro contratto di lavoro con la controparte, rispettivamente, la firma di un accordo di prestito in relazione alla Resistente. 24. A questo proposito, la RDC di cui la due diligence richiesta di un club, in quanto deve verificare che non ci vuole un giocatore sotto contratto che ha ancora un contratto valido con un altro club. In questo contesto, la RDC ha affermato che nel caso in cui un giocatore e / o dei suoi agente di calciatori o anche di più l'Associazione del club ex giocatore di accertare, su richiesta del club augurano di coinvolgere il giocatore che non esiste alcun legame contrattuale tra il giocatore e un altro club, senza aver fornito indicazioni contrarie apparire, la nuova società, come regola generale, ha permesso di fidarsi delle informazioni ricevute. 25. In conseguenza di quanto sopra, la DRC ha concluso che il Co-Resistente 1 è stato permesso di credere che il Resistente è stato un giocatore libero nel momento in cui ha firmato il contratto di prestito con il Co-Resistente 2 in collegamento con il giocatore per il periodo 20 apr 2005 fino al 31 luglio 2005, in quanto regolarmente rilasciato il giocatore dopo la scadenza del contratto di prestito concluso con il ricorrente. Per quanto riguarda il Co-Resistente 2, la Camera ha ritenuto che è stato anche permesso di credere che il Resistente è stato un giocatore libero come sembra essere il certificato internazionale di trasferimento del giocatore era già in Y e Y Football Association ha confermato il fatto che il Resistente era un giocatore libero da ogni vincolo contrattuale con la registrazione del giocatore. 26. In considerazione di quanto sopra, la RDC ha deciso all'unanimità che il co-Gli intervistati sono stati autorizzati a credere che il Resistente era libero da qualsiasi obbligo contrattuale nei confronti di un altro club, quindi libero di firmare un nuovo contratto di lavoro in vigore dal 4 ottobre 2004, rispettivamente, di essere trasferito in prestito a partire dal 20 aprile 2005 e, pertanto, concluso che i due simpatizzanti, non ha indotto il giocatore a violare il contratto, anche più come il richiedente non ha presentato alcuna prova contraria, né alcuna indicazione contraria sembrano essere esistenti. Di conseguenza, non sanzioni sportive è imposta sulle due Co-intervistati. 27. Infine, la Camera ha deciso che ai sensi dell'art. 14 par. 3 del Regolamento FIFA che disciplina l'applicazione dei regolamenti, i due co-Gli intervistati sono responsabili in solido per il risarcimento dovuto dal Resistente al club richiedente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal richiedente è parzialmente accettata. 2. Il Resistente è condannata a pagare 10.000 euro al richiedente, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro la scadenza indicata, un tasso di interesse del 5% annuo si applica, a decorrere dalla scadenza del termine ultimo. 4. I Co-Gli intervistati sono responsabili in solido per il pagamento dell'importo di 10.000 euro se il convenuto non ha pagato lo stesso importo entro il termine indicato. 5. Nel caso in cui la somma di 10.000 euro non viene pagato entro un mese dei co-Gli intervistati, divenuto congiuntamente e solidalmente responsabili, la questione deve essere presentata alla commissione disciplinare della FIFA. 6. Eventuali ulteriori richieste del club richiedente vengono respinte. 7. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatta, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie in merito alla ricezione di qualsiasi pagamento. 8. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Urs Linsi Segretario Generale allegato: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 25 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Carlos Soto (Chile), member Michele Colucci (Italy), member Mario Gallavotti (Italy), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the club A, X, as Claimant against the player B, Y as Respondent and the club C, Y as Co-Respondent 1 and the club D, Y as Co-Respondent 2 regarding a contractual dispute between the club and the player and the new clubs of the player. I. Facts of the case 1. On 10 May 2005, the X club A, the Claimant, lodged a claim in front of FIFA against the Y player B (born 14 July 1974), the Respondent, and the Y clubs C, the Co-Respondent 1, and D, the Co-Respondent 2. 2. According to the Claimant, on 25 September 2002 it signed an employment contract with the Respondent valid until 30 June 2005. In this respect, the Claimant presented a copy of the aforementioned employment contract, in accordance with which the Respondent was entitled to receive a monthly salary of 500. 3. The Claimant further explained that, on 15 March 2004, it transferred the player in question to the Co-Respondent 1 on a loan basis until 31 July 2004. In this regard, the Claimant presented a copy of the said loan agreement, which had been co-signed by the player. 4. The Claimant alleged that after the expiry of the loan period, the Respondent did not return to it, but allegedly joined another Y club, the Co-Respondent 2. The Respondent and the two Co-Respondents therefore did not act in accordance with the FIFA Regulations for the Status and the Transfer of Players. The Y Football Association would also have acted in violation of the aforementioned Regulations by registering the player with its affiliated club, the Co-Respondent 2, without checking the necessary prerequisites. 5. As a consequence, the Claimant demanded the suspension of the Respondent and compensation in the amount of EUR 50,000. Furthermore, the adequate sanctions shall be imposed on the Respondent as well as on the two CoRespondents. 6. In reply thereto, the Co-Respondent 1 asked for the rejection of the claim. That is, the player was released by the Claimant to play for it during the period of 15 March and 31 July 2004. This fact would have been confirmed by the Y Football Association. The Co-Respondent 1 explained that the player left the club after the expiry of the aforementioned period. The player allegedly signed an employment contract with the Co-Respondent 2 on 4 October 2004. The Co- Respondent 1 affirmed not having assisted to this signing of the contract. Consequently, it cannot be made responsible for this circumstance. 7. The Co-Respondent 2 affirmed that it concluded several agreements in connection with the player in question. One first employment contract valid from 4 October 2004 until 30 April 2005, a second employment contract valid from 30 April until 30 November 2005 and an agreement with the Co-Respondent 1, according to which the player should be transferred to the Co-Respondent 1 for the period of 20 April 2005 until 31 July 2005 on a loan basis. 8. The Co-Respondent 2 further explained that prior to contract the player for the first time, the Respondent as well as the Y Football Association had confirmed that the player had been declared a free player by the Claimant. In this regard, the Co-Respondent 2 presented a copy of the first employment contract, which shows registration stamps of the Y Football Association dated 9 November 2004 and 11 May 2005. 9. The Claimant responded thereto that the fact that the Co-Respondent 2 had transferred the Respondent to the Co-Respondent 1 during 20 April 2005 until 31 July 2005 on a loan basis demonstrates that the Co-Respondent 1 was informed upon the alleged illegal transfer of the player to the Co-Respondent 1. Furthermore, the Claimant maintained that the player allegedly had requested his reintegration with the Claimant at the X Football Association. In this regard, the Claimant presented the relevant request dated 29 July 2004 of the player addressed to the aforementioned Football Association. Finally, the Claimant clarified that the requested compensation of EUR 50,000 should be paid jointly by the player and the Co-Respondent 2, since it was the Co-Respondent 2 that contracted the player while he had still a valid employment contract with the Claimant. 10. The Co-Respondent 1 in reply thereto, contested the allegation of the Claimant, according to which it would have been informed on an illegal transfer of the player to the Co-Respondent 2. The Co-Respondent 1 affirmed that the player was more than a year later with it on a loan basis for three months, hence a long time after the player allegedly had to return to the claimant club. Therefore, there is nothing to reproach it and the claim has to be rejected. 11. The Co-Respondent 2 thereto, adhered to its previous position. 12. The Respondent omitted to present a position, although he was asked by FIFA to do so on several occasions. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (DRC) analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 10 May 2005, as a consequence the Chamber concluded that the previous Procedural Rules (edition 2001) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 42 par. 1 lit. (b) (i) of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001) establishes that the triggering elements of the employment-related dispute (i.e. whether a contract was breached, with or without just cause, or sporting just cause), will be decided by the Dispute Resolution Chamber. 3. If an employment contract is breached by a party, the Dispute Resolution Chamber is also responsible to verify whether a party is accountable for outstanding payments and/or compensation. Equally, the Chamber shall decide whether sporting sanctions shall be imposed. 4. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving an X club, a Y player and two Y clubs regarding a dispute in connection with an employment contract. 5. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 25 September 2002 and the claim was lodged at FIFA on 10 May 2005. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the former FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2001, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 6. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber acknowledged the above-mentioned facts as well as all the documentation contained in the file. 7. In this respect, the Chamber acknowledged that, on the one hand, the Claimant demands compensation of EUR 50,000 due to the alleged breach of contract committed by the Respondent and the Co-Respondent 2 by signing a contract with the Respondent while the Respondent still had a valid employment contract with the Claimant. 8. On the other hand, the DRC acknowledged that first and foremost the Respondent did not present any position, although he was asked to do so on several occasions (cf. point 12 of the above-mentioned facts of the case). Furthermore, the Chamber took note that the Co-Respondent 1 is in particular convinced of having fulfilled all its contractual obligations towards the Claimant in connection with the transfer of the player on a loan basis during the period from 15 March 2004 until 31 July 2004 and that it did not assist to the signing of the Respondent’s employment contract with the Co-Respondent 2 on 4 October 2004. The DRC noted that for these reasons the Co-Respondent 1 rejects the claim. Finally, the members of the Chamber acknowledged that the Co- Respondent 2 also demands the rejection of the claim, since it is in particular of the firm opinion that the player was a free player due to the corresponding confirmation of the Y Football Association. 9. In consideration of these positions, the Chamber started its deliberations by answering the question as to whether an unjustified breach of the employment contract concluded between the Claimant and the Respondent had been committed and, if so, which party was responsible for such possible breach of contract. In addition, the Chamber had to verify and decide if sanctions for breach of contract have to be applied. 10. In this context, the members of the Dispute Resolution Chamber analysed the above-mentioned documents submitted by the Claimant. To that regard, the DRC took due note that the Claimant and the Respondent signed an employment contract valid from 25 September 2002 until 30 June 2005. Furthermore, the DRC took note that the Claimant and the Co-Respondent 1 signed a loan agreement for the period of 15 March 2004 until 31 July 2004, which was co-signed by the Respondent. 11. In continuation, the members of the DRC took note of the fact that it is uncontested by all parties that submitted their position that the Respondent did not return to the claimant club after the expiry of the aforementioned loan period, but, instead, signed an employment contract with the Co-Respondent 2 on 4 October 2004 valid until 30 April 2005 and a second employment contract for the period of 30 April 2005 until 30 November 2005. In addition, the player was transferred on loan to the Co-Respondent 1 for the period of 20 April 2005 to 31 July 2005. 12. In continuation, the Chamber deemed it necessary to verify if the Respondent had any reason justifying the signing of the employment contract with the Co- Respondent 2, respectively his agreement to be transferred on loan to the Co- Respondent 1 in 2005, although he was still contractually bound to the claimant club. 13. To that regard, the members of the Dispute Resolution Chamber reiterated that the Respondent never issued his position in the matter, despite having been asked to do so by FIFA on several occasions (cf. above-mentioned point II.8). As a consequence, the DRC then stated that as a general principle of procedure before the Dispute Resolution Chamber, if a Respondent does not reply to the claim, the case shall be decided by the Dispute Resolution Chamber only on the basis of the facts and proof provided by the Claimant, and that with his conduct, the Respondent renounces to his right of defence and accepted the allegations made against him. 14. On account of the above, the DRC stated that because the Respondent never took position in the present dispute, the Dispute Resolution Chamber has to pass a decision based only on the facts and evidence provided by the Claimant. 15. In view of the above, the DRC came to the conclusion that the Respondent signed employment contracts with more than one club covering the same period of time at least partially or even more, as no indications corroborating the contrary appear to be existing. The Chamber was of the unanimous opinion that by signing an employment contract with another club while being contractually bound to the Claimant, which fact the player seemed to have been aware of on account of his written request to the Claimant dated 25 July 2004, the Respondent had breached the employment contract he had concluded with the Claimant. To the same result came the Chamber by taking note of art. 17 of the employment contract concluded between the Claimant and the Respondent, which establishes that by signing this contract the player explicitly declares that he is “notified for the obligation to sign only one labour contract with one football club”. 16. On account of the above-mentioned conclusion, the DRC stated that it had now to address the issue of possible financial or sporting sanctions against the Respondent for unjustified breach of contract, in accordance with art. 21, 22 and 23 of the Regulations. 17. In this context, the DRC first of all pointed out that the employment contract between the Claimant and the Respondent was signed on 25 September 2002, i.e. after the player’s 28th birthday. Moreover, the DRC stated that the date to be considered as the date of the breach of the employment contract by the player is 4 October 2004, i.e. the day on which the Respondent signed a new employment contract with the Co-Respondent 2 while still being contractually bound to the Claimant. 18. In view of this, the DRC declared that the Respondent had breached the employment contract without just cause outside the protected period according to art. 21 par. 1 (b) in connection with art. 21 par. 2 (a) of the Regulations. Therefore, in accordance with the afore-mentioned provisions, compensation shall be payable by but no sporting sanctions shall be imposed on the Respondent. 19. As a consequence of the above, the DRC decided to reject the claim with regard to the requested sporting sanctions to be imposed on the player. 20. As to the amount of compensation for the unjustified breach of contract by the Respondent, and considering the objective criteria listed in art. 22 of the Regulations, the Chamber decided that a compensation of EUR 10,000 is adequate in view of the remaining value of the relevant employment contract concluded between the Claimant and the Respondent. 21. In light of all of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the employment contract between the Claimant and the Respondent was unilaterally terminated by the Respondent without just cause on 4 October 2004 and that the Respondent has therefore to pay to the Claimant the amount of EUR 10,000 as compensation for breach of contract. 22. As a consequence of the above, the DRC decided to reject any further claims of the Claimant with regard to compensation in connection with the breach of contract committed by the Respondent. 23. Finally, and bearing in mind that a valid employment contract between the Claimant and the Respondent existed at the time the Respondent signed on for the Co-Respondent 2, respectively was transferred on loan to the Co- Respondent 1, the Chamber examined if the two Co-Respondents acted bona fide when concluding another employment contract with the Respondent, respectively signing a loan agreement in connection with the Respondent. 24. In this regard, the DRC referred to the due diligence requested of a club in that it shall verify that it does not take a player under contract who has still a valid contract with another club. In this context, the DRC stated that in the case that a player and/or his players’ agent or even more the Association of the former club of the player ascertain upon request of the club whishing to engage the player that there is no contractual link between the player and another club and provided no indications to the contrary appear, the new club is, as a general rule, allowed to trust on the information received. 25. As a consequence of the above, the DRC concluded that the Co-Respondent 1 was allowed to believe that the Respondent was a free player at the time when it signed the loan agreement with the Co-Respondent 2 in connection with the player for the period 20 April 2005 until 31 July 2005, since it duly released the player after the expiry of the loan contract concluded with the Claimant. As regards the Co-Respondent 2, the Chamber considered that it was also allowed to believe that the Respondent was a free player as apparently the International Transfer Certificate of the player was already in Y and the Y Football Association confirmed the fact that the Respondent was a player free of any contractual link by registering the player. 26. On account of the above, the DRC decided unanimously that the Co- Respondents were allowed to believe that the Respondent was free of any contractual obligation towards another club, thus free to sign a new employment contract valid as of 4 October 2004, respectively to be transferred on loan as of 20 April 2005 and, therefore, concluded that the two CoRespondents did not induce the player to breach the contract, even more as the Claimant did not present any evidence to the contrary, nor did any indication to the contrary appear to be existing. Consequently, no sporting sanctions shall be imposed on the two Co-Respondents. 27. Finally, the Chamber decided that in accordance with art. 14 par. 3 of the FIFA Regulations governing the Application of the Regulations, the two Co- Respondents are jointly liable for the compensation payable by the Respondent to the claimant club. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim submitted by the Claimant is partially accepted. 2. The Respondent is ordered to pay EUR 10,000 to the Claimant, within 30 days as of notification of the present decision. 3. If the aforementioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year shall apply, as from expiry of the stated deadline. 4. The Co-Respondents are jointly and severally liable for the payment of the amount of EUR 10,000 if the Respondent has not paid the same amount within the stated time limit. 5. In the event that the sum of EUR 10,000 is not paid within one month of the Co- Respondents, having become jointly and severally responsible, the matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee. 6. Any further claims of the claimant club are rejected. 7. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made, and to notify the Dispute Resolution Chamber about the receipt of any payment. 8. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Enclosed: CAS directives
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