• Stagione sportiva: 2006/2007
F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 febbraio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Michele Colucci (Italia), membro Mick McGuire (Inghilterra), gli Stati membri sulla domanda presentata dal giocatore X, XX, come “attore” contro il club, Y, YY, rappresentata dal sig, avvocato come “convenuto” per quanto riguarda retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro concluso tra le parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 febbraio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Michele Colucci (Italia), membro Mick McGuire (Inghilterra), gli Stati membri sulla domanda presentata dal giocatore X, XX, come "attore" contro il club, Y, YY, rappresentata dal sig, avvocato come "convenuto" per quanto riguarda retribuzioni arretrate, sulla base di un contratto di lavoro concluso tra le parti. I. Fatti della controversia 1. Il 1 ° settembre 2005 la XXII giocatore X (in prosieguo: il Richiedente), nato il 25 agosto 1977, ha firmato un contratto di lavoro con la società YY, Y (in prosieguo: il Resistente), con un termine a partire dal 1 settembre 2005 al 31 maggio 2006. 2. Ai sensi di tale contratto di lavoro, il rapporto contrattuale è stato quello di terminare il 31 dicembre 2005, se le parti non ha potuto raggiungere un accordo sulla retribuzione del ricorrente per il periodo dal 1 ° gennaio 2006 al 31 maggio 2006. 3. Il Resistente è stato inoltre concesso il diritto di prolungare unilateralmente il contratto di lavoro per un ulteriore anno, cioè per il periodo dal 1 gennaio 2006 al 31 maggio 2007, entro il 30 aprile 2006. 4. Secondo le disposizioni finanziarie del contratto di lavoro, l'attore ha diritto ad un salario netto di 2'000 euro al mese, pagabili l'ultimo giorno del mese, per il periodo dal 1 ° settembre 2005 al 31 dicembre 2005. Le parti erano d'accordo stipendio del giocatore per il periodo dal 1 ° gennaio 2006 al 31 maggio 2006. 5. È stato inoltre convenuto che l'attore avrebbe ricevuto "la piena copertura medica e medicina per tutta la famiglia ..". 6. Il 17 dicembre 2005, le parti hanno firmato un accordo, denominato "riconoscimento", secondo la quale l'attore aveva il diritto di ricevere un salario mensile di 4'000 euro per il periodo dal 1 ° gennaio 2006 al 31 maggio 2006. 7. Il 19 maggio 2006, l'attore ha presentato un reclamo contro il convenuto con la FIFA afferma che il Resistente non era riuscito a pagargli lo stipendio per i mesi da gennaio a maggio 2006, che corrisponde ad un importo eccezionale di EUR 20'000 (5x EUR 4 '000). 8. Inoltre, l'attore ha spiegato che aveva subito una lesione in una sfida con un giocatore avversario durante il gioco in una partita ufficiale per il Resistente il 22 gennaio 2006. 9. L'attore ha sottolineato che in ospedale aveva ricevuto un gesso per sei settimane. Di conseguenza, il convenuto avrebbe gli aveva detto che poteva tornare a casa e tornare il 3 marzo 2006. Al suo ritorno, però, nessuno avrebbe voluto parlare con lui, che era perché aveva chiesto due volte il presidente della Resistente per un incontro. In particolare, l'attore ha dichiarato di aver dovuto rispondere a tutti i costi il suo trattamento (i costi ospedalieri, fisioterapia) se stesso. Come il Resistente aveva presumibilmente riuscito a fare ulteriori pagamenti, aveva anche dovuto far fronte alle spese per il suo appartamento e il suo cibo, vitto e alloggio. 10. In una lettera datata 30 agosto 2006, il convenuto ha risposto sostenendo che la ricorrente non era autorizzata a deferire la questione alla FIFA, in quanto in base alla clausola 11 del contratto di lavoro, il rapporto contrattuale tra le parti è stato governato dalle leggi di YY. 11. Il Resistente ha anche negato le accuse formulate dal Richiedente. In particolare, si afferma che l'attore aveva subito un infortunio durante una partita il 22 gennaio 2006 e in conseguenza di esso non si era allenato o giocato per il resto della durata del contratto. 12. Dopo la lesione del ricorrente, era stato offerto un trattamento medico e di fisioterapia, ma l'attore aveva preferito sottoporsi a terapia nel suo paese d'origine del XX. Il Resistente è del parere che l'attore deve soddisfare questi costi se stesso. A questo proposito, il Resistente afferma che essa ha pagato tutte le spese mediche del ricorrente in AA. 13. Per quanto riguarda lo stipendio pretese del ricorrente, il convenuto ritiene che l'attore, pur essendo tornato da XX il 3 marzo 2006, non aveva più alcun diritto, come aveva più preso parte ad allenamenti o partite. 14. Infine, la convenuta ha aggiunto che aveva ripetutamente invitato l'attore a prendere parte agli allenamenti, senza successo. 15. Il richiedente respinto con fermezza le dichiarazioni del Resistente. In particolare, ha sottolineato che aveva seguito tutte le istruzioni del Resistente. 16. Secondo la ricorrente, il convenuto gli aveva dato un biglietto aereo per recarsi in XX per il trattamento. Quando tornò, come concordato il 3 marzo 2006, solo un fisioterapista era presente, ma nessun medico. 17. Inoltre, l'attore ha sostenuto che il Resistente allenatore non gli aveva permesso di allenarsi con la squadra. Alla fine del campionato, che secondo il richiedente è stato all'inizio di maggio 2006, si era recato a casa come il resto dei giocatori. 18. Nella sua dichiarazione finale, il Resistente ha informato FIFA che non accetta le accuse formulate dalla parte attrice a proposito del suo presunto grave pregiudizio. Il ricorrente aveva, tuttavia, è stato un giocatore insostituibile e la sua assenza si era gravemente indebolito la squadra. 19. Il Resistente poi fatto riferimento alla dichiarazione del Richiedente che era presumibilmente stato pronto a riprendere gli allenamenti all'inizio di maggio 2006. A questo proposito il interpellato ha dichiarato che niente più sessioni di formazione ha avuto luogo in questo momento perché il campionato YY era finita nella prima settimana di maggio 2006. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 19 maggio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore XXN e un club YY in merito a una domanda in collegamento con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 1 ° settembre 2005 e 17 dicembre e 2005 rispettivamente la richiesta è stata depositata presso la FIFA il 19 maggio 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, di seguito, i regolamenti) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, i membri della sezione di cui l 'argomento del convenuto per mezzo del quale quest'ultimo contestato la competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie a che fare con questa vicenda in quanto, ai sensi della clausola 11 del contratto di lavoro stipulato tra le parti, la loro contratto è regolato dalle leggi della YY e che pertanto il richiedente deve prima adire le vie legali di fronte agli organi competenti decidere in AA. 6. A questo proposito, i membri di cui alla giurisprudenza consolidata della Camera di Risoluzione delle Controversie in base al quale, in generale, nelle controversie employmentrelated tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale, cioè le parti non appartengono allo stesso paese, entrambe le parti avevano il diritto di deferire la controversia agli organi della FIFA, a meno che un tribunale arbitrale indipendente rispetto del principio di pari rappresentanza di giocatori e club, con un presidente indipendente è stato istituito a livello nazionale. 7. I membri hanno riconosciuto che, il convenuto non era in grado di dimostrare che un tribunale arbitrale indipendente, in conformità con i requisiti della normativa della FIFA è stata fondata nel YY. Di conseguenza, i membri stabilito che l'obiezione del Resistente alla competenza della FIFA per affrontare la questione deve essere respinta e che la questione può essere considerato come la sostanza. 8. Entrando nel merito della questione i membri della Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file, e in considerazione delle circostanze della materia in gioco, ha concentrato le sue considerazioni sulla questione se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro stipulato tra il Richiedente e il Resistente si è verificato e, in caso affermativo, quale partito è responsabile per violazione di contratto e per verificare e decidere in merito alle conseguenze finanziarie della possibile violazione ingiustificata del contratto di lavoro. 9. Successivamente, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo che il 1 ° settembre 2005, l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro valido, in linea di principio, fino al 31 dicembre 2005, non dovrebbero le parti concordano sulla retribuzione del ricorrente per il periodo dal 1 gennaio 2006 al 31 maggio 2006. Secondo il contratto di lavoro ha detto l'attore aveva il diritto di ricevere dal 1o settembre 2005 al 31 dicembre 2005 uno stipendio mensile di EUR 2'000. Allo stesso modo, l'attore aveva il diritto di ricevere "la piena copertura medica e medicine per tutta la famiglia". 10. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che il 17 dicembre 2005, l'attore e il convenuto hanno firmato un accordo al fine di concordare gli stipendi del richiedente per un importo di 4'000 euro a decorrere dal 1 gennaio 2006 al 31 maggio 2006, e, di conseguenza, le parti hanno deciso la prosecuzione del contratto di lavoro fino al 31 maggio 2006. 11. A questo proposito, la Camera preso atto che il ricorrente sostiene l'importo di EUR 20'000 per gli stipendi non sarebbero pagati per i mesi di gennaio fino a maggio 2006. 12. Per quanto riguarda il rapporto contrattuale per l'anno 2006 è in questione, la Camera ha preso atto delle spiegazioni del ricorrente che il 22 gennaio 2006, durante una partita ufficiale della Resistente contro l'UU club, che si è infortunato. A questo proposito, l'attore ha sottolineato che doveva incontrare se stesso tutti i costi il suo trattamento (costi ospedalieri e fisioterapia). Inoltre, l'attore ha affermato che, dopo il Resistente non era riuscito a pagare lui i suoi stipendi, ha dovuto anche pagare i costi delle proprie spese appartamento, alimentari e di sussistenza. 13. D'altra parte, i membri della Camera notato obiezioni della Resistente verso l'affermazione del ricorrente, pur mantenendo di aver pagato tutte le spese mediche e la terapia del ricorrente si sono verificati in YY, ma che l'attore deve sostenere se stesso i costi della sua terapia in XX. Per quanto riguarda, gli stipendi dichiarati, il Resistente è del parere che il ricorrente, pur essendo tornato a YY il 3 marzo 2006, non ha partecipato ad alcuna formazione o le partite della Resistente dopo si è infortunato e quindi non ha diritto a ricevere qualsiasi retribuzione. 14. In questo contesto, la sezione di cui alla conferma del 24 gennaio 2006 e rilasciato dal Direttore Generale del Resistente per mezzo del quale quest'ultimo ha confermato l'attore di infortunio si è verificato il 22 gennaio 2006 in un match della Resistente contro le UU. 15. Per quanto riguarda l'affermazione della ricorrente per aver dovuto pagare se stesso per il suo trattamento medico, i costi del suo appartamento, il cibo e di soggiorno, i membri della Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una festa di un diritto derivante da un fatto asserito ha l'obbligo di dimostrare il fatto rilevante (cfr. art. 12 par. 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ). 16. In conformità con il suddetto principio, l'attore ha l'onere della prova relativa alle spese che ha dovuto portare da solo. Tuttavia, l'attore non ha fornito FIFA con la prova documentale scritta, al fine di corroborare le sue accuse di cui in considerazione II.15. 17. A causa della mancanza di prove delle accuse del ricorrente a tale riguardo e in applicazione del suddetto principio, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso di respingere la domanda della ricorrente per il rimborso dei costi relativi nonspecified. 18. In continuazione, la sezione di cui al principio generale secondo cui essa è sottoposta obblighi del club ad essere responsabili per i suoi giocatori in caso di danni causati nel corso di una partita giocata dal giocatore per il suo club in adempimento dei suoi obblighi contrattuali. Questo principio è essenziale nell'ambito di applicazione delle disposizioni relative al mantenimento della stabilità contrattuale tra professionisti e club, come contenute nell'art. 13 e segg. del Regolamento. Qualsiasi conclusione a sostenere il contrario significherebbe pregiudicare la parte contraente più debole (il lavoratore). Come risultato di questo principio, è in particolare l'obbligo del club C ontinuare a pagare gli stipendi di un giocatore durante l'incapacità di quest'ultimo di lavorare per un infortunio causato durante l'adempimento del contratto di lavoro. La Camera ha sottolineato che questo principio è in qualche modo riflette nel contratto sottoscritto da e tra l'attore e il convenuto, il quale prevede che l'attore e la sua famiglia hanno diritto a ricevere piena copertura medica e della medicina. 19. A questo proposito, la Camera ha preso atto del fatto che il Resistente non ha a quanto pare oggetto contro la partenza del Richiedente al XX per il suo trattamento medico. In realtà, queste obiezioni non sono stati sollevata anche nel corso del presente procedimento. Inoltre, i membri della Camera ha osservato che il Resistente ha confermato il ritorno del Richiedente a YY il 3 marzo 2006. Allo stesso modo, il Resistente si ritiene responsabile solo per il pagamento delle spese mediche e medicina sostenute dal richiedente in YY e che l'attore deve sopportare tali costi che aveva nel suo paese d'origine. 20. Tenendo conto di quanto precede e sulla base della documentazione in suo possesso, i membri della Camera ha stabilito che il convenuto era ben consapevole e non opporsi alla partenza del Richiedente al suo paese d'origine per le cure mediche. Inoltre, riferire il 3 marzo 2006, in quanto non contestata dal convenuto, l'attore ha manifestato la sua intenzione di continuare e ottemperare ai suoi obblighi contrattuali nei confronti del convenuto, offrendo i suoi servizi al datore di lavoro dopo il suo trattamento mediale nel suo paese d'origine. In realtà, il Resistente non ha fornito alcuna informazione o documento che parli contro tale apprezzamento delle circostanze del ritorno del Richiedente. 21. Inoltre, la Camera ha sottolineato che il Resistente non ha fornito alcun tipo di prove documentali, al fine di corroborare le sue affermazioni relative al danno del giocatore. Il Resistente sostanzialmente spiegato che non è la sua responsabilità di pagare i salari a tutti all'attore in quanto quest'ultimo non continuare ad allenarsi o giocare con il club. In particolare, la Camera ha ribadito che il Resistente non ha presentato alcun elemento di prova a tutti, al fine di dimostrare che adempiuto i suoi obblighi contrattuali nei confronti del richiedente in particolare, come da un infortunio di quest'ultimo. Inoltre, la Camera ha preso atto della discussione del Resistente di aver più volte l'attore incaricato di partecipare a corsi di formazione. A questo proposito, la sezione di cui ancora una volta il principio dell'onere della prova e, in applicazione di tale principio e tenendo conto che il Resistente non era in grado di sostenere la sua posizione con prove documentali, il corpo decide concluso che non può prendere in considerazione questa affermazione del convenuto. 22. Alla luce di quanto sopra, la Camera ha affermato che sulla base di tutta la documentazione a sua disposizione si deve concludere che il Resistente ha cessato di adempiere ai suoi obblighi contrattuali a partire dall'inizio del 2006, il pagamento cioè degli stipendi del ricorrente, senza giustificazione . Come risultato, la Camera ha ritenuto che il Resistente ha violato il contratto di lavoro stipulato con l'attore senza giusta causa. 23. A causa della suddetta conclusione, la Camera ha dovuto affrontare la questione se il Resistente è responsabile per i pagamenti in sospeso e di compensazione nei confronti dell'attore. 24. Per quanto riguarda la responsabilità del convenuto per pagamenti in sospeso è interessato, la Camera ha dichiarato che l'attore si è infortunato in una partita del Resistente il 22 gennaio 2006, sembra quindi essere stato rendere i suoi servizi al Resistente fino e compreso gennaio 2006. Pertanto, i membri della Camera ha concluso che il Resistente deve pagare l'attore il suo stipendio di gennaio 2006 per un importo di EUR 4'000. 25. Inoltre, ai sensi dell'art. 17 del Regolamento e considerando tutte le circostanze del caso di specie, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che il convenuto è tenuto a risarcire il ricorrente per violazione del contratto. 26. In questo contesto, la sezione di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento, in particolare alla non esaustivo di criteri oggettivi, e ha concluso che un importo di EUR 16'000 a titolo di risarcimento appare ragionevole e giustificata. Di conseguenza, il convenuto è tenuto a versare all'attore la compensazione per un importo di EUR 16'000. 27. Come risultato, la Camera ha deciso all'unanimità che il convenuto deve versare al ricorrente l'importo complessivo di EUR 20'000. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, X, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, Y, è tenuto a pagare l'importo di EUR 20'000 all'attore, il giocatore X, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, il giocatore X, sono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% pa si applica a decorrere dalla scadenza del termine stabilito e la questione presente da sottoporre al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 5. Il Richiedente, il giocatore X, è diretta ad informare la controparte, Y, immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner ff segretario generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 23 February 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Diallo (France), Member Essa M. Saleh Al Housani (United Arab Emirates), Member Michele Colucci (Italy), Member Mick McGuire (England), Member on the claim presented by the player X, XX, as “Claimant” against the club, Y, YY, represented by Mr , attorney at law as “Respondent” regarding outstanding remuneration on the basis of an employment contract concluded between the parties. I. Facts of the case 1. On 1 September 2005 the XXn player X (hereinafter: the Claimant), born on 25 August 1977, signed an employment contract with the YY club, Y (hereinafter: the Respondent), with a term from 1 September 2005 to 31 May 2006. 2. Pursuant to this employment contract, the contractual relationship was to end on 31 December 2005 if the parties could not reach an agreement on the Claimant’s wage for the period from 1 January 2006 to 31 May 2006. 3. The Respondent was also granted the right to unilaterally extend the employment contract for a further year, i.e. for the period from 1 January 2006 to 31 May 2007, on or before 30 April 2006. 4. According to the financial provisions of the employment contract, the Claimant was entitled to a net wage of EUR 2’000 per month, payable on the last day of the month, for the period from 1 September 2005 to 31 December 2005. The parties were to agree the player's wage for the period from 1 January 2006 to 31 May 2006. 5. It was also agreed that the Claimant would receive "full medical and medicine cover for the whole family..". 6. On 17 December 2005, the parties signed an agreement, referred to as "Acknowledgment", according to which the Claimant was entitled to receive a monthly wage of EUR 4’000 for the period from 1 January 2006 to 31 May 2006. 7. On 19 May 2006, the Claimant lodged a claim against the Respondent with FIFA asserting that the Respondent had failed to pay him his wages for the months of January to May 2006, which corresponds to an outstanding amount of EUR 20’000 (5x EUR 4’000). 8. In addition, the Claimant explained that he had sustained an injury in a challenge with an opposition player while playing in an official game for the Respondent on 22 January 2006. 9. The Claimant pointed out that in hospital he had received a plaster for six weeks. As a result, the Respondent allegedly had told him that he could go home and come back on 3 March 2006. On his return, however, no one allegedly wanted to speak to him, which was why he had twice asked the president of the Respondent for a meeting. In particular, the Claimant stated that he had had to meet all the costs of his treatment (hospital costs, physiotherapy) himself. As the Respondent had allegedly failed to make further payments, he had also had to meet the costs for his apartment and his food and subsistence costs. 10. In a letter dated 30 August 2006, the Respondent replied by maintaining that the Claimant was not authorised to refer the matter to FIFA, as pursuant to clause 11 of the employment contract, the contractual relationship between the parties was governed by the laws of YY. 11. The Respondent also denied the allegations made by the Claimant. In particular, it stated that the Claimant had sustained an injury during a game on 22 January 2006 and as a result thereof had not trained or played again for the rest of the contract term. 12. After the Claimant’s injury, he had been offered medical treatment and physiotherapy, but the Claimant had preferred to undergo therapy in his home country of XX. The Respondent is of the opinion that the Claimant should meet these costs himself. In this respect, the Respondent claims that it paid all the Claimant's medical costs in YY. 13. With regard to the salary claims of the Claimant, the Respondent takes the view that the Claimant, although having returned from XX on 3 March 2006, no longer had any entitlement, as he had no longer taken part in any training sessions or matches. 14. Finally, the Respondent added that it had repeatedly invited the Claimant to take part in the trainings, without success. 15. The Claimant firmly rejected the Respondent's statements. In particular, he emphasised that he had followed all the Respondent's instructions. 16. According to the Claimant, the Respondent had given him an airline ticket to travel to XX for treatment. When he returned as agreed on 3 March 2006, only a physiotherapist had been present, but no doctor. 17. Moreover, the Claimant maintained that the Respondent's coach had not allowed him to train with the team. At the end of the league season, which according to the Claimant was at the beginning of May 2006, he had gone home like the rest of the players. 18. In its final statement, the Respondent informed FIFA that it does not accept the allegations made by the Claimant with regard to his alleged serious injury. The Claimant had, however, been an irreplaceable player and his absence had severely weakened the team. 19. The Respondent then referred to the Claimant's statement that he had allegedly been ready to resume training at the beginning of May 2006. In this respect the Respondent stated that no more training sessions had taken place at this time because the YY league season had ended in the first week of May 2006. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 19 May 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a XXn player and a YY club regarding a claim in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 1 September 2005 and 17 December 2005 respectively and the claim was lodged at FIFA on 19 May 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005; hereafter; the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, the members of the Chamber referred to the argument of the Respondent by means of which the latter disputed the competence of the Dispute Resolution Chamber to deal with this affair since, according to clause 11 of the employment contract concluded between the parties, their agreement is governed by the laws of YY and that therefore the Claimant should first institute legal proceedings in front of the competent deciding bodies in YY. 6. In this respect, the members referred to the well established jurisprudence of the Dispute Resolution Chamber according to which, in general, in employmentrelated disputes between a club and a player that have an international dimension, i.e. the parties do not belong to the same country, both parties were entitled to refer the dispute to FIFA’s bodies, unless an independent arbitration tribunal respecting the principle of equal representation of players and clubs with an independent chairman has been established at national level. 7. The members acknowledged that, the Respondent was unable to prove that an independent arbitration tribunal in compliance with the requirements of the FIFA’s regulations has been established in YY. As a consequence, the members established that the Respondent’s objection to the competence of FIFA to deal with the matter has to be rejected and that the matter can be considered as to the substance. 8. Entering into the substance of the matter the members of the Chamber acknowledged the documentation contained in the file, and in view of the circumstances of the matter at stake, focused its considerations on the question whether an unjustified breach of the employment contract signed between the Claimant and the Respondent occurred and, in the affirmative, which party is responsible for such breach of contract and to verify and decide concerning the financial consequences of the possible unjustified breach of the employment contract. 9. Subsequently, the members of the Chamber started by acknowledging that on 1 September 2005, the Claimant and the Respondent signed an employment contract valid, in principle, until 31 December 2005, should the parties not agree on the Claimant’s salaries for the period as from 1 January 2006 until 31 May 2006. According to the said employment contract the Claimant was entitled to receive from 1 September 2005 until 31 December 2005 a monthly salary of EUR 2’000. Equally, the Claimant was entitled to receive “full medical and medicine cover for the whole family”. 10. Moreover, the Chamber acknowledged that on 17 December 2005, the Claimant and the Respondent signed an agreement in order to agree upon the Claimant’s salaries in the amount of EUR 4’000 as from 1 January 2006 until 31 May 2006, and as a consequence, the parties agreed upon the continuation of the employment contract until 31 May 2006. 11. In this respect, the Chamber duly noted that the Claimant claims the amount of EUR 20’000 for the salaries allegedly not paid for the months of January until May 2006. 12. As far as the contractual relationship for the year 2006 is concerned, the Chamber took due note of the Claimant’s explanations that on 22 January 2006, during an official match of the Respondent against the club UU, he got injured. In this connection, the Claimant stressed that he had to meet himself all the costs of his treatment (hospital costs and physiotherapy). Moreover, the Claimant alleged that, after the Respondent had failed to pay him his salaries, he had also to pay for the costs of his apartment, food and subsistence costs. 13. On the other hand, the members of the Chamber noted the Respondent’s objections towards the claim of the Claimant, while maintaining that it paid all the medical and therapy costs of the Claimant occurred in YY but that the Claimant has to bear himself the costs of his therapy in XX. As regards, the claimed salaries, the Respondent is of the opinion that the Claimant, although having returned to YY on 3 March 2006, did not participate in any trainings or matches of the Respondent after having got injured and therefore is not entitled to receive any remuneration. 14. In this context, the Chamber referred to the confirmation dated 24 January 2006 and issued by the General Manager of the Respondent by means of which the latter confirmed the Claimant’s injury occurred on 22 January 2006 in a match of the Respondent against UU. 15. As regards the Claimant’s allegation for having had to pay himself for his medical treatment, costs of his apartment, food and subsistence, the members of the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party deriving a right from an asserted fact has the obligation to prove the relevant fact (cf. art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC)). 16. In accordance with the above-mentioned principle, the Claimant has the burden of proof regarding the expenses he had to carry on his own. However, the Claimant failed to provide FIFA with written documentary evidence in order to corroborate his allegations mentioned in consideration II.15. 17. Due to the lack of proof of the Claimant’s allegations in this respect and in application of the above-mentioned principle, the Dispute Resolution Chamber decided to reject the Claimant’s claim for the reimbursement of the relevant nonspecified costs. 18. In continuation, the Chamber referred to the general principle according to which it comes under the club’s obligations to be responsible for its players in case of injury caused during a match played by the player for his club in fulfilment of his contractual obligations. This principle is essential within the scope of the provisions related to the maintenance of contractual stability between professionals and clubs as contained in art. 13 et seq. of the Regulations. Any conclusion establishing the contrary would mean to prejudice the weaker contracting party (the employee). As a result to this principle, it is in particular the club’s obligation to continue to pay the salaries of a player during the latter’s inability to work for an injury caused during the fulfillment of his employment contract. The Chamber underlined that this principle is somehow reflected in the contract signed by and between the Claimant and the Respondent, which provides that the Claimant and his family shall be entitled to receive full medical and medicine cover. 19. In this respect, the Chamber took due note of the fact that the Respondent did apparently not object against the Claimant’s departure to XX for his medical treatment. In fact, such objections were also not raised in the course of the present procedure. Furthermore, the members of the Chamber observed that the Respondent confirmed the Claimant’s return to YY on 3 March 2006. Likewise, the Respondent considers itself only responsible for the payment of the medical and medicine costs incurred by the Claimant in YY and that the Claimant has to bear such costs he had in his home country. 20. Taking into account the above, and based on the documentation in its possession, the members of the Chamber established that the Respondent was well aware of and did not object to the Claimant’s departure to his home country for medical treatment. Moreover, by reporting back on 3 March 2006, as not contested by the Respondent, the Claimant manifested his intention to continue and fulfil his contractual obligations towards the Respondent by offering his services to the employer after his medial treatment in his home country. In fact, the Respondent did not provide any information or document which would speak against such appreciation of the circumstances of the Claimant’s return. 21. Moreover, the Chamber underlined that the Respondent did not provide any kind of documentary evidence in order to corroborate its allegations related to the player’s injury. The Respondent basically explained that it is not its responsibility to pay any salaries at all to the Claimant since the latter did not continue to train or to play with the club. In particular, the Chamber reiterated that the Respondent did not submit any evidence at all in order to show that it fulfilled its contractual obligations towards the Claimant in particular, as from the latter’s injury. Moreover, the Chamber took note of the Respondent’s argument of having repeatedly instructed the Claimant to take part in trainings. In this respect, the Chamber referred again to the principle of the burden of proof and, in application of such principle and taking into account that the Respondent was not able to sustain its position with documentary evidence, the deciding body concluded that it cannot take into consideration this allegation of the Respondent. 22. In the light of the above, the Chamber stated that based on all documentation at its disposal it has to be concluded that the Respondent ceased to fulfil its contractual obligations as from the beginning of the year 2006, i.e. payment of the Claimant’s salaries, without justification. As a result, the Chamber was of the opinion that the Respondent breached the employment contract signed with the Claimant without just cause. 23. On account of the above-mentioned conclusion, the Chamber had to address the question whether the Respondent is accountable for outstanding payments and compensation towards the Claimant. 24. As far as the responsibility of the Respondent for outstanding payments is concerned, the Chamber stated that the Claimant injured himself in a match of the Respondent on 22 January 2006, thus appears to have been rendering his services to the Respondent until and including January 2006. Therefore, the members of the Chamber concluded that the Respondent must pay the Claimant his salary of January 2006 in the amount of EUR 4’000. 25. Moreover, in accordance with art. 17 of the Regulations and considering all the facts of the present case, the Dispute Resolution Chamber concluded that the Respondent is liable to pay compensation to the Claimant for breach of contract. 26. In this context, the Chamber referred to art. 17 par. 1 of the Regulations, in particular to the non-exhaustive enumeration of objective criteria, and concluded that an amount of EUR 16’000 as compensation appears to be reasonable and justified. Therefore, the Respondent is liable to pay to the Claimant the compensation in the amount of EUR 16’000. 27. As a result, the Chamber unanimously decided that the Respondent must pay to the Claimant the total amount of EUR 20’000. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, X, is partially accepted. 2. The Respondent, Y, has to pay the amount of EUR 20’000 to the Claimant, player X, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, player X, are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% p.a. will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, player X, is directed to inform the Respondent, Y, immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Acting General Secretary Encl: CAS directives
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