F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 febbraio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Mick McGuire (Inghilterra), gli Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), gli Stati membri sulla domanda presentata dal giocatore X, XX, rappresentata dal sig O , avvocato-at-law come “attore” nei confronti del club, Y, YY, come “convenuto” in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 23 febbraio 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Mick McGuire (Inghilterra), gli Philippe Diallo (Francia), membro ESSA M. Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), gli Stati membri sulla domanda presentata dal giocatore X, XX, rappresentata dal sig O , avvocato-at-law come "attore" nei confronti del club, Y, YY, come "convenuto" in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. Il 10 agosto 2005 la XXian giocatore X (di seguito il richiedente), nato il 22 aprile 1975, ha firmato un contratto di lavoro con la società YY, Y (di seguito il Resistente), con un termine dal 1 ° agosto 2005 al 30 giugno 2007. 2. Una copia di detto contratto è stato deferito alla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Stato convenuto quanto segue in 12 clausola e clausola 13 del presente contratto di lavoro: - art. 12: «Le joueur (l'attore) a Le Droit d'Annuler Le contrat sans payer une compensazione, en cas de retard da de payement pour une Durée de 2 mois. En cas d'annulation scorrimento cette raison, le joueur (l'attore) peut les réclamer Montants precedenti non payés ». - Art. 13: «En cas d'accomplir les precedenti responsabilités le club (il Resistente) peut Annuler le contrat du joueur (l'attore) en juin 2006». 4. Conformemente alle disposizioni finanziarie del contratto di lavoro, l'attore aveva il diritto di ricevere i seguenti pagamenti da parte del Resistente: Imbarco bonus USD 30.000,00 contanti più un assegno di 110.000 dollari, pagabili il 29 agosto 2005 lo stipendio mensile USD 15,000.00 (pagabili sul Bonus in totale USD 135.000,00) per la qualificazione per la UEFA USD 50.000,00 Bonus per vincere la Coppa YY USD 25.000,00 campionato non specificato USD 160.000,00 nell'agosto del 2006 lo stipendio mensile di 15.000,00 USD, dieci del mese per i mesi di settembre 2005 fino al maggio 2006 (pagabile il decimo del mese per i mesi di settembre 2006 fino al maggio 2007, in totale USD 135.000,00) 5. Con lettera del 12 giugno 2006, l'attore aveva inviato il Resistente un sollecito evidenziando le consistenze, cioè USD 295.000. 6. Il 22 giugno 2006, l'attore ha presentato un reclamo nei confronti del convenuto prima della FIFA, sostenendo che il convenuto aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro senza giusta causa un anno prima della sua scadenza ordinaria. A questo proposito, l'attore ha presentato una lettera di licenziamento da parte del Resistente in data 8 giugno 2006. In questa lettera il Resistente ha informato l'attore che il contratto era stato risolto il Resistente aveva nominato un nuovo allenatore che non ha più bisogno dei servizi del Richiedente. Inoltre, il Resistente ha ringraziato l'attore per i suoi servizi e ha dichiarato che il ricorrente era stato un buon esempio per la squadra del Resistente. 7. L'attore ha chiesto un risarcimento da parte del Resistente per i danni finanziari sostenuti per lo scioglimento del contratto senza giusta causa per un importo di USD 295.000 (9 x 15.000 per salari dovuti nella stagione 2006/2007 e il bonus fisso di 160.000 USD da pagare nel mese di agosto 2006) . L'attore ha inoltre sottolineato che la risoluzione unilaterale del contratto era stata effettuata durante il cosiddetto periodo protetto, vale a dire l'attore di essere più di 28 al momento della firma del contratto e la violazione del contratto si è verificato dopo una durata contrattuale di un anno. Secondo la ricorrente, le sanzioni disciplinari come previsto dall'art. 17 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori deve essere imposto al convenuto. Infine, l'attore chiede il pagamento di 20.000 euro per le spese sostenute per far valere i propri diritti da parte della presente domanda. 8. Il Resistente ha risposto che il contratto di lavoro firmato con il ricorrente era stato risolto in conformità con la clausola 13 del contratto di lavoro ed era quindi giustificata. A questo proposito, il Resistente, in particolare, ha sottolineato di aver pagato tutti i compensi a cui aveva diritto l'attore secondo i termini del contratto di lavoro. Il Resistente di cui, in particolare, il pagamento in contanti pari a USD 16.745 che aveva consegnato al richiedente il 7 giugno 2006 contro ricevuta. Inoltre, il Resistente ha sottolineato che l'attore aveva dichiarato per iscritto in una lettera del 7 giugno 2006, che il convenuto aveva incontrato tutti i suoi obblighi secondo i termini del contratto per la stagione 2005/2006. Inoltre, il Resistente ha presentato una lettera del 31 agosto 2006 ("comunicazione ufficiale") e indirizzata al richiedente così come il Football Federation YY per mezzo del quale il convenuto aveva notificato la risoluzione del contratto ha firmato con il Richiedente. A questo proposito il Resistente ha aggiunto che era destinato a servire lettera di disdetta del richiedente, già il 10 agosto 2005. Poiché il ricorrente aveva, però, presumibilmente stato all'estero, era stato in grado di raggiungere lui e quindi non erano in grado di risolvere il contratto a quel punto. 9. A suo parere secondo l'attore ha dichiarato che le argomentazioni della resistente non in alcun modo contestare il suo diritto al risarcimento. Il richiedente ha sottolineato in particolare che l'applicabilità della clausola 13 del contratto doveva essere negata. A suo parere, questa disposizione è poco chiara, ambigua, contraddittoria e, soprattutto, ad abusi. Come un punto di vista filiale, nel caso in cui la Camera di Risoluzione delle controversie ritiene che la validità di questa disposizione deve essere riconosciuto, è del parere che i presupposti per l'applicazione di questa clausola non sono state soddisfatte nel caso in questione. 10. L'attore ha sottolineato che non aveva mai capito il contenuto della clausola 13 del contratto di lavoro in modo che il Resistente possa recedere dal contratto senza dover pagare un indennizzo. Ha anche fatto riferimento al contenuto della clausola 12 del contratto di lavoro, che ha concesso a lui altresì il diritto di recedere dal contratto, ma considerando che è stato esplicitamente dichiarato che non avrebbe dovuto pagare un risarcimento. In confronto, la clausola 13 del contratto non conteneva tale specifica. Secondo la Richiedente, è evidente che, come principio generale legale, solo una clausola il cui significato è chiaro ed inequivocabile può essere applicato. 11. L'attore ha inoltre sottolineato che non sapeva che il documento che aveva firmato il 7 giugno 2006 dichiarando che il Resistente aveva adempiuto ai suoi obblighi finanziari per la stagione 2005/2006 sarebbe stato utilizzato dal Resistente di recedere dal contratto, sulla base della clausola 13, quindi senza pagare un indennizzo. 12. Inoltre, l'attore ha sottolineato che la clausola 13 del contratto è potestativa e crea uno squilibrio tra i diritti delle parti e in questo senso ancora una volta riferimento ai contenuti di diverse clausole 12 e 13. Per quanto riguarda il presunto carattere potestativo della clausola 13 del contratto, l'attore ha sottolineato che, mediante l'applicazione di tale disposizione, sarebbe nella sfera di influenza esclusiva del convenuto per determinare la validità del contratto. 13. Per quanto riguarda la questione se i presupposti per l'applicazione della clausola 13 del contratto sono soddisfatte, l'attore ha sottolineato che il convenuto non aveva adempiuto i suoi obblighi secondo i termini del contratto. A questo proposito, l'attore ha sostenuto che il convenuto aveva pagato solo tre invece dei convenuti contrattualmente sette biglietti aerei. Inoltre, l'attore ha sottolineato che il convenuto non era riuscito a organizzare una casa per il suo soggiorno. Invece ha dovuto presumibilmente a rimanere in una guest house. 14. Per quanto riguarda il documento che aveva firmato il 7 giugno 2006, l'attore ha sottolineato che era stato costretto a firmare questo documento dal momento che una pistola era presumibilmente sul tavolo per tutto il tempo. 15. Infine, l'attore ha sottolineato che il convenuto aveva deliberatamente aspettato per fornire lui e la YY Football Federation, con una notifica del termine ufficiale al fine di ridurre le sue possibilità di trasferirsi in un altro club durante il periodo di trasferimento. 16. Nella sua petizione finale, il Resistente ha ribadito la sua posizione e nuovamente fatto riferimento ai contenuti della clausola 13 del contratto di lavoro, che chiaramente ha concesso il diritto di rescindere unilateralmente il contratto se avesse soddisfatto tutti gli obblighi contrattuali nei confronti del Richiedente . Il Resistente ha ribadito che che l'attore aveva ricevuto un pagamento finale di 16.745 USD contro ricevuta il 7 giugno 2006. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 22 giugno 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore XXian e un club YY per quanto riguarda la presunta violazione del contratto e il risarcimento in sospeso in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 10 agosto 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 22 giugno 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, di seguito, i regolamenti) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. Entrando nel merito della questione i membri della Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file, e in considerazione delle circostanze della materia in gioco, ha concentrato le sue considerazioni sulla questione se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro stipulato tra il Richiedente e il Resistente si è verificato e, in caso affermativo, quale partito è responsabile per violazione di contratto e di verificare e decidere le conseguenze per la possibile violazione del contratto di lavoro. 6. A questo proposito, la Camera ha iniziato i suoi lavori riconoscendo che il richiedente e il Resistente firmato il 10 agosto 2005 un contratto di lavoro che doveva essere valida fino al 30 giugno 2007. 7. Inoltre, i membri della Camera ha riconosciuto che non è contestato in fatto presente che il Resistente, per mezzo della sua comunicazione scritta in data 8 giugno 2006, aveva informato l'attore che termina unilateralmente il contratto di lavoro stipulato tra le parti. I membri osservato, tuttavia, che le parti stanno discutendo sulla legittimità della risoluzione del contratto. 8. In particolare, la Camera ha preso atto che, mentre l'attore ha sostenuto che il convenuto non aveva valide ragioni per la cessazione del contratto di lavoro, il Resistente, d'altro canto, ha sottolineato che soddisfaceva tutti i suoi obblighi nei confronti del richiedente in base ai termini del contratto relativi alla stagione 2005/2006 e successivamente rescisso il contratto in conformità con la clausola 13 del contratto di lavoro. 9. In questo contesto, per quanto riguarda la questione se il Resistente aveva adempiuto tutti i suoi obblighi nei confronti dell'attore secondo i termini del contratto relativo alla stagione calcistica 2005/2006, i membri della Camera ha preso atto dei documenti sia del 7 giugno 2006 il Resistente presentate a partire dal quale è stato possibile determinare che l'attore ha confermato, da un lato dopo aver ricevuto dal Resistente il 7 giugno 2006, un pagamento in contanti pari a USD 16.745 e dall'altro ha confermato che il Resistente stati adempiuti gli obblighi contrattuali verso di lui per il calcio stagione 2005/2006. 10. A questo proposito, la Camera notato obiezioni del ricorrente che era stato effettivamente forgiati a firmare questo documento e che, di fatto, il convenuto non aveva adempiuto pienamente ai suoi obblighi contrattuali in quanto avrebbe omesso di fornirgli una casa durante il suo soggiorno e pagai solo tre invece dei convenuti contrattualmente sette biglietti aerei. 11. Per quanto riguarda l'obiezione sollevata dalla parte attrice che era stato forgiato a firmare i documenti, alla Camera, in un primo momento, ha sottolineato che il corpo attuale non è competente a decidere su questioni di diritto penale, come la presunta minaccia a firmare documenti, ma che gli affari di tali rientrano nella giurisdizione della competente autorità penale nazionale. 12. In prosecuzione, per quanto riguarda l'affermazione del Richiedente per quanto riguarda i presunti costi sostenuti per i biglietti alloggio e volo, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una parte affermando un dato di fatto ha l'obbligo di provare la stessa. 13. Il corpo di decidere osservato, tuttavia, che il ricorrente non ha fornito alla Camera di Risoluzione delle controversie con la prova documentale scritta per quanto riguarda le sue affermazioni e quindi, questi argomenti addotti dalla ricorrente non possono essere prese in considerazione dalla Camera per mancanza di prove. 14. Pertanto, il corpo di decidere prima ha dichiarato che l'attore, firmando i documenti del 7 giugno 2006, spogliato di tutti i diritti che può avere nei confronti del Resistente sulla base del contratto di lavoro rilevanti per la stagione 2005/2006. 15. In prosecuzione, dopo aver stabilito che il convenuto pienamente rispettato i propri obblighi contrattuali nei confronti del richiedente per la stagione 2005/2006, i membri della Camera si avvicinò per deliberare la questione cruciale nella materia in questione, cioè se la parte convenuta, come sostenuto dalla quest'ultimo, è stato autorizzato a rescindere il contratto di lavoro con il ricorrente ai sensi della disposizione contenuta nella clausola 13 del contratto di lavoro. 16. I membri della Camera ha esaminato le dichiarazioni divergenti del richiedente e il convenuto per quanto riguarda la validità e l'applicabilità della clausola 13 del contratto di lavoro. 17. A questo proposito, i soci ha preso atto che le richieste Attore per la clausola essere dichiarato nullo. Inoltre, il richiedente domanda che deve essere stabilito che, dal momento che l'esercizio di tale clausola non può essere accolta, il convenuto ha violato il contratto e quindi è tenuto a pagare un risarcimento. 18. D'altra parte, i membri hanno riconosciuto che il Resistente, in particolare, convinto di aver validamente esercitato il suo diritto di recedere dal contratto. 19. In considerazione di queste posizioni, la Camera ha iniziato le sue deliberazioni, verificando se la clausola del contratto di lavoro è accettabile o no. 20. In tal modo, i membri della Camera in prima accertata la clausola 13 del contratto di lavoro deve essere esaminato in relazione con il contenuto della clausola 12 del contratto di lavoro. 21. In effetti, la clausola 12 del contratto di lavoro afferma che il ricorrente può risolvere il contratto con il Resistente se quest'ultimo è in ritardo con i suoi obblighi di pagamento per due mesi. D'altra parte, la clausola 13 del contratto prevede altresì una base per il Resistente di recedere dal contratto di lavoro a condizione che essa rispetti i propri obblighi di pagamento nei confronti dell'attore di cui alla clausola 12 del contratto di lavoro. 22. A questo proposito, i membri hanno sottolineato che una clausola che dà una parte il diritto di rescindere unilateralmente un contratto di lavoro, senza fornire l'altra parte del contratto con diritti analoghi, è, come regola generale, una clausola con validità discutibile. 23. Nel caso in esame, la clausola contenuta nel contratto di lavoro rilevante è unilaterale a favore della Resistente solo, cioè la parte più forte nel rapporto di lavoro. 24. A questo aspetto specifico, i membri sottolineato che i rispettivi diritti delle parti del contratto di interrompere il loro rapporto dipende solo dal fatto o meno il Resistente adempie ai propri obblighi finanziari nei confronti dell'attore. Pertanto, il diritto del richiedente di risolvere il contratto dipende dal comportamento del convenuto. 25. Nella situazione attuale, ossia quando il club ha il diritto di rescindere il contratto con un giocatore nel caso in cui adempie ai suoi obblighi finanziari nei confronti di quest'ultimo, il lavoratore è lasciato in uno svantaggio sleale. 26. Tenendo conto di tutto quanto sopra, i membri della Camera ha concluso che la clausola 13 del contratto di lavoro, dando un'opzione unilaterale a favore della controparte di risolvere il contratto con il richiedente, non può essere accolta. 27. Di conseguenza a quanto sopra, i membri hanno deciso che il Resistente aveva violato il contratto senza giusta causa dalla risoluzione del contratto con l'attore in data 8 giugno 2006. 28. A causa della suddetta conclusione, la Camera ha dovuto affrontare la questione se il Resistente è responsabile per il risarcimento nei confronti dell'attore. 29. In questo contesto, la Camera prima di tutto ricordare che il contratto di lavoro in gioco è stato firmato il 10 agosto 2005 e doveva essere valida fino al 30 giugno 2007. Inoltre, i membri della Camera ha dichiarato che la data da considerare come data di violazione del contratto di lavoro è, come esposto in precedenza, l'8 giugno 2006. 30. Per quanto riguarda l'importo del risarcimento per la violazione ingiustificata del contratto, la sezione di cui all'art. 17 par. 1 del Regolamento, in particolare per l'enumerazione non esaustivo di criteri oggettivi. 31. In considerazione di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che, nel caso di specie e in conformità con i fatti rilevanti che sono alla base della controversia in gioco, un importo di USD 175.000 a titolo di risarcimento appare ragionevole e giustificata. 32. Pertanto, la Camera ha deciso che il Resistente è tenuto a versare all'attore un importo di USD 175.000 a titolo di risarcimento per violazione del contratto senza giusta causa. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, il giocatore X, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, Club Y, deve pagare l'importo di USD 175.000 all'attore, il giocatore X, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, il giocatore X, sono respinte. 4. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro la scadenza fissata, un tasso di interesse del 5% pa si applica a decorrere dalla scadenza del termine fisso. 5. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata alla commissione disciplinare della Fifa, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Il Richiedente, il giocatore X, è diretta ad informare la Resistente, Club Y, immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 7. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner ff segretario generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 23 February 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Michele Colucci (Italy), Member Mick McGuire (England), Member Philippe Diallo (France), Member Essa M. Saleh Al Housani (United Arab Emirates), Member on the claim presented by the player X, XX, represented by Mr O, attorney-at-law as “Claimant” against the club, Y, YY, as “Respondent” regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. On 10 August 2005 the XXian player X (hereinafter the Claimant), born on 22 April 1975, signed an employment contract with the YY club, Y (hereinafter the Respondent), with a term from 1 August 2005 to 30 June 2007. 2. A copy of the said contract was remitted to the Dispute Resolution Chamber. 3. The following was agreed in clause 12 and clause 13 of this employment contract: - art. 12 : « Le joueur (the Claimant) a le droit d’annuler le contrat sans payer une compensation, en cas de retard de payement pour une durée de 2 mois. En cas d’annulation pour cette raison, le joueur (the Claimant) peut réclamer les montants précédents non-payés ». - Art. 13 : « En cas d’accomplir les précédents responsabilités le club (the Respondent) peut annuler le contrat du joueur (the Claimant) en juin 2006 ». 4. Pursuant to the financial provisions of the employment contract, the Claimant was entitled to receive the following payments from the Respondent: Signing-on bonus USD 30,000.00 cash plus a cheque for USD 110,000, payable on 29 August 2005 Monthly salary USD 15,000.00 (payable on the tenth of the month for the months of September 2005 up to and including May 2006; in total USD 135,000.00) Bonus for qualifying for the UEFA USD 50,000.00 Cup Bonus for winning the YY USD 25,000.00 championship Not specified USD 160,000.00 in August 2006 Monthly salary USD 15,000.00 (payable on the tenth of the month for the months of September 2006 up to and including May 2007; in total USD 135,000.00) 5. By a letter dated 12 June 2006, the Claimant had sent the Respondent a reminder pointing out the outstanding amounts, i.e. USD 295,000. 6. On 22 June 2006, the Claimant filed a claim against the Respondent before FIFA, claiming that the Respondent had unilaterally terminated the employment contract without just cause one year before its ordinary expiry date. In this respect, the Claimant submitted a letter of termination issued by the Respondent dated 8 June 2006. In this letter the Respondent informed the Claimant that the contract had been terminated as the Respondent had appointed a new coach who no longer requires the services of the Claimant. In addition, the Respondent thanked the Claimant for his services and mentioned that the Claimant had been a good example for the Respondent’s team. 7. The Claimant demanded compensation from the Respondent for the financial damages incurred for terminating the contract without just cause in the amount of USD 295,000 (9 x 15,000 for outstanding salaries in the 2006/2007 season and the fixed bonus of USD 160,000 payable in August 2006). The Claimant also pointed out that the unilateral termination of the contract had been effected during the so-called protected period, i.e. the Claimant being older than 28 when signing the contract and the breach of contract occurred after a contractual duration of one year. According to the Claimant, disciplinary sanctions as provided for in art. 17 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players should be imposed on the Respondent. Finally, the Claimant requests payment of EUR 20,000 for the costs incurred in asserting his rights by the present claim. 8. The Respondent replied that the employment contract it signed with the Claimant had been terminated in accordance with clause 13 of the employment contract and was thus justified. In this respect, the Respondent, in particular, emphasised that it had paid all the remuneration to which the Claimant was entitled under the terms of the employment contract. The Respondent referred in particular to the cash payment amounting to USD 16,745 it had handed to the Claimant on 7 June 2006 against receipt. Furthermore, the Respondent emphasized that the Claimant had declared in writing in a letter dated 7 June 2006 that the Respondent had met all its obligations under the terms of the contract for the 2005/2006 season. In addition, the Respondent submitted a letter dated 31 August 2006 (“official notification”) and addressed to the Claimant as well as the YY Football Federation by means of which the Respondent had officially notified the termination of the contract it signed with the Claimant. In this respect the Respondent added that it had intended to serve notice of termination on the Claimant as early as 10 August 2005. As the Claimant had, however, allegedly been abroad, it had been unable to reach him and thus were unable to terminate the contract at that point. 9. In his second submission the Claimant stated that the Respondent's arguments do in no way rebut his entitlement to compensation. The Claimant emphasised in particular that the applicability of clause 13 of the contract had to be denied. In his opinion, this provision is unclear, ambiguous, contradictory and, above all, open to abuse. As a subsidiary standpoint, in case the Dispute Resolution Chamber finds that the validity of this provision has to be recognised, he is of the opinion that the prerequisites for the application of this clause are not been met in the case at stake. 10. The Claimant stressed that he had never understand the contents of clause 13 of the employment contract in a way that the Respondent could terminate the contract without having to pay him compensation. He also referred to the contents of clause 12 of the employment contract, which granted him likewise the right to terminate the contract but whereas it was explicitly stated that he would not have to pay compensation. By comparison, clause 13 of the contract contained no such specification. According to the Claimant, it is evident that, as a general legal principle, only a clause whose meaning is clear and unequivocal may be applied. 11. The Claimant also pointed out that he did not know that the document he had signed on 7 June 2006 stating that the Respondent had met its financial obligations for the 2005/2006 season would be used by the Respondent to terminate the contract on the basis of clause 13, thus without paying him compensation. 12. Further, the Claimant pointed out that clause 13 of the contract is potestative and also creates a disequilibrium between the parties’ rights and in this respect again referred to the differing contents of clauses 12 and 13. With regard to the alleged potestative character of clause 13 of the contract, the Claimant stressed that, by applying such provision, it would be in the sole sphere of influence of the Respondent to determine the validity of the contract. 13. Concerning the question whether the prerequisites for the application of clause 13 of the contract are met, the Claimant pointed out that the Respondent had not fulfilled his obligations under the terms of the contract. In this respect, the Claimant maintained that the Respondent had paid him only three instead of the contractually agreed seven flight tickets. Moreover, the Claimant stressed that the Respondent had failed to arrange a house for his stay. Instead he had allegedly to stay in a guest house. 14. As regards the document he had signed on 7 June 2006, the Claimant stressed that he had been forced to sign this document since a gun had allegedly been lying on the table during the whole time. 15. Finally, the Claimant pointed out that the Respondent had deliberately waited to provide him and the YY Football Federation with a notification of the official termination in order to reduce his chances to move to another club during the transfer period. 16. In its final petition, the Respondent reiterated its position and referred again to the contents of clause 13 of the employment contract, which clearly granted it the right to unilaterally terminate the contract if it had met all its contractual obligations vis-à-vis the Claimant. The Respondent reaffirmed that that the Claimant had received a final payment of USD 16,745 against receipt on 7 June 2006. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 22 June 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a XXian player and a YY club regarding the alleged breach of contract and outstanding compensation in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 10 August 2005 and the claim was lodged at FIFA on 22 June 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005; hereafter; the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. Entering into the substance of the matter the members of the Chamber acknowledged the documentation contained in the file, and in view of the circumstances of the matter at stake, focused its considerations on the question whether an unjustified breach of the employment contract signed between the Claimant and the Respondent occurred and, in the affirmative, which party is responsible for such breach of contract and to verify and decide about the consequences for the possible breach of the employment contract. 6. In this respect, the Chamber started its deliberations by acknowledging that the Claimant and the Respondent signed on 10 August 2005 an employment contract which was to be valid until 30 June 2007. 7. Furthermore, the members of the Chamber acknowledged that it is not contested in the present matter that the Respondent, by means of its written notice dated 8 June 2006, had informed the Claimant that it unilaterally terminates the employment contract signed between the parties. The members observed, however, that the parties are arguing over the rightfulness of the termination of the contract. 8. In particular, the Chamber took note that, while the Claimant alleged that the Respondent had no valid reasons to terminate the employment contract, the Respondent, on the other hand, emphasized that it fulfilled all its obligations towards the Claimant under the terms of the contract related to the season 2005/2006 and subsequently terminated the contract in accordance with clause 13 of the employment contract. 9. In this context, concerning the question whether the Respondent had fulfilled all its obligations towards the Claimant under the terms of the contract related to the football season 2005/2006, the members of the Chamber took note of the documents both dated 7 June 2006 the Respondent submitted from which it could be determined that the Claimant confirmed on the one hand having received from the Respondent on 7 June 2006 a cash payment amounting to USD 16,745 and on the other hand confirmed that the Respondent fulfilled all its contractual obligations towards him for the football season 2005/2006. 10. In this respect, the Chamber noted the Claimant’s objections that he had actually been forged to sign this documents and that, in fact, the Respondent had not fully complied with its contractual obligations since it allegedly failed to provide him with a house during his stay and paid him only three instead of the contractually agreed seven flight tickets. 11. With regard to the objection raised by the Claimant that he had been forged to sign the relevant documents, the Chamber, at first, pointed out that the present body is not competent to decide upon matters of criminal law, such as the alleged threat to sign documents, but that such affairs fall into the jurisdiction of the competent national criminal authority. 12. In continuation, as regards the Claimant’s claim regarding the alleged costs incurred for housing and flight tickets, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basis principle in every legal system, a party asserting a fact has the obligation to prove the same. 13. The deciding body noted, however, that the Claimant did not provide the Dispute Resolution Chamber with written documentary evidence regarding his allegations and therefore, this arguments put forward by the Claimant could not be taken into account by the Chamber for lack of evidence. 14. Therefore, the deciding body first stated that the Claimant, by signing the documents dated 7 June 2006, waived all rights he may have towards the Respondent on the basis of the relevant employment contract for the season 2005/2006. 15. In continuation, having established that the Respondent fully complied with its contractual obligations towards the Claimant for the season 2005/2006, the members of the Chamber went over to deliberate the crucial question in the matter at stake, i.e. if the Respondent, as alleged by the latter, was authorized to terminate the employment contract with the Claimant pursuant to the provision contained in clause 13 of the employment contract. 16. The members of the Chamber considered the divergent statements of the Claimant and the Respondent with regard to the validity and the applicability of the relevant clause 13 of the employment contract. 17. In this respect, the members took due note that the Claimant demands for the clause to be declared invalid. Furthermore, the Claimant requests that it shall be established that, since the exercise of such clause cannot be accepted, the Respondent has breached the contract and thus is liable to pay compensation. 18. On the other hand, the members acknowledged that the Respondent is in particular convinced of having validly exercised its right to terminate the contract. 19. In consideration of these positions, the Chamber started its deliberations by verifying whether the relevant clause in the employment contract is acceptable or not. 20. In doing so, the members of the Chamber at first ascertained that clause 13 of the employment contract has to be examined in connection with the contents of clause 12 of the employment contract. 21. In fact, clause 12 of the employment contract states that the Claimant may terminate the contract with the Respondent if the latter is late with its payment obligations for two months. On the other hand, clause 13 of the contract provides likewise a basis for the Respondent to terminate the employment contract provided that it meets its payment obligations towards the Claimant as mentioned in clause 12 of the employment contract. 22. In this respect, the members underlined that a clause which gives one party the right to unilaterally terminate an employment contract, without providing the other party to the contract with similar rights, is, as a general rule, a clause with disputable validity. 23. In the case at hand, the clause contained in the relevant employment contract is unilateral to the benefit of the Respondent only, i.e. the stronger party in the employment relationship. 24. To that specific aspect, the members pointed out that the respective rights of the parties to the contract to terminate their relationship depends only on the fact whether or not the Respondent fulfils its financial obligations towards the Claimant. Therefore, the Claimant’s right to terminate the contract depends on the behaviour of the Respondent. 25. In the present situation, i.e. when the club has the right to terminate the contract with a player in case it fulfils its financial obligations towards the latter, the employee is left in an unfair disadvantage. 26. Taking into account all of the above, the members of the Chamber concluded that the clause 13 of the employment contract, giving an unilateral option in favour of the Respondent to terminate the contract with the Claimant, cannot be accepted. 27. As a result to the foregoing, the members decided that the Respondent had breached the contract without just cause by terminating the contract with the Claimant on 8 June 2006. 28. On account of the above-mentioned conclusion, the Chamber had to address the question whether the Respondent is accountable for compensation towards the Claimant. 29. In this context, the Chamber first of all recalled that the employment contract at stake was signed on 10 August 2005 and was to be valid until 30 June 2007. Moreover, the members of the Chamber stated that the date to be considered as the date of breach of the employment contract is, as exposed above, on 8 June 2006. 30. As to the amount of compensation for the unjustified breach of contract, the Chamber referred to art. 17 par. 1 of the Regulations, in particular to the nonexhaustive enumeration of objective criteria. 31. In view of all of the above, the Dispute Resolution Chamber concluded that, in the present case and in accordance with the relevant facts at the basis of the dispute at stake, an amount of USD 175,000 as compensation appears to be reasonable and justified. 32. Therefore, the Chamber decided that the Respondent is liable to pay to the Claimant an amount of USD 175,000 as compensation for breach of contract without just cause. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, player X, is partially accepted. 2. The Respondent, Club Y, has to pay the amount of USD 175,000 to the Claimant, player X, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, player X, are rejected. 4. In the event that the due amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% p.a. will apply as of expiry of the fixed time limit. 5. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. The Claimant, player X, is directed to inform the Respondent, Club Y, immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 7. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Acting General Secretary Encl: CAS directives
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