F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 27 aprile 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Wilfried Straub (Germania), membro per il reclamo presentato dal club, A, da X, come “attore / Counter-Resistente” contro il giocatore, B, da Y, come “convenuto / Counter-attore” in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 27 aprile 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), gli Gerardo Movilla (Spagna), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Wilfried Straub (Germania), membro per il reclamo presentato dal club, A, da X, come "attore / Counter-Resistente" contro il giocatore, B, da Y, come "convenuto / Counter-attore" in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. Club A (in prosieguo: il Richiedente o Counter-Resistente) e il giocatore, B (di seguito: Resistente o Counter-attore), firmato il 25 agosto 2005 un contratto di lavoro valido dal 1 ° settembre 2005 al 31 maggio 2006. 2. Una copia di detto contratto è stato deferito alla Camera di Risoluzione delle Controversie. 3. Secondo questo contratto di lavoro, il Resistente aveva diritto a ricevere una somma forfettaria di EUR 325.000 per una stagione (50.000 euro per firmare, sul prezzo, 25.000 euro pagati con assegno dovuto al 1 ° ottobre 2005, garantita pagamento mensile stipendio di 16.625 euro a partire dal 10 Pagamento gioco ottobre 2005 e per di EUR 125.000 [EUR 3.676 per ogni gioco l'attore è in squadra]). Inoltre, l'attore si è impegnata a pagare il Resistente un bonus di 20.000 euro se il richiedente qualificarsi per la Coppa UEFA. 4. Con lettere del 13 e del 21 marzo 2006, l'attore ha chiesto FIFA per individuare il Resistente perché quest'ultimo aveva presumibilmente lasciato l'attore senza preavviso, motivo per cui era stato oggetto di una sanzione pecuniaria bordo del suo club. 5. Dopo aver preso atto della residenza del convenuto, l'attore ha presentato una denuncia formale contro il Resistente di fronte a FIFA il 27 aprile 2006, sostenendo che il convenuto aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro lasciando il richiedente il 13 marzo 2006. Al fine di corroborare la sua affermazione, l'attore rimesso una copia di un estratto di un documento ufficiale delle autorità doganali X alla Camera di Risoluzione delle Controversie. 6. L'attore descrive il corso degli eventi come segue: - il giorno della firma del contratto, il Resistente aveva ricevuto la somma di 50.000 euro, nonché la verifica di 25.000 euro da pagare il 1 ° ottobre 2005. Il 30 novembre 2005, il Resistente aveva ricevuto l'importo totale di euro 45.954, vale a dire un importo di euro 31.250 per 2 stipendi mensili e l'importo di euro 14.704 come bonus per 4 partite giocate. - Il 20 dicembre 2005, il convenuto ha lasciato nei giorni festivi. - Il Resistente restituito solo il 7 gennaio 2006, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata. - Il 18 gennaio 2006, il Resistente aveva ricevuto l'importo di 30.000 euro, l'11 febbraio 2006 l'importo di euro 40.000 e il 18 febbraio 2006 l'importo di 25.000 euro senza specificare in base al quale il titolo. - Il 27 febbraio 2006, l'attore club bordo, in conformità ai regolamenti interni del Richiedente, che sarebbero stati noti al Resistente, inflitto un'ammenda al convenuto di 50.000 per l'assenza di cinque giorni senza autorizzazione. Sia la Resistente e la Federazione Calcio di X sono stati informati di questa decisione. - Il 5 e il 11 marzo 2006, il Resistente ha preso parte alle gare del ricorrente nei confronti del club C e D, rispettivamente, ma ha sbagliato ancora una volta senza l'autorizzazione degli allenamenti della squadra del ricorrente il 6, 7 e 8 marzo 2006. - Il 13 marzo 2006, il convenuto aveva lasciato X senza alcun preavviso e il permesso. - Il 15 marzo 2006, l'attore club bordo inflitto un'ammenda di 60.000 sul convenuto per non aver frequentare corsi di formazione del richiedente e per aver lasciato X senza autorizzazione. Sia la Resistente e la Federazione Calcio di X sono stati informati di questa decisione. - Il 3 aprile 2006, il Resistente aveva contattato l'attore e ha chiesto l'attore a confermare che il contratto tra le parti era stato risolto di comune accordo il 12 marzo 2006. Il Resistente aveva chiesto per questo la conferma di ottenere l'indennità di disoccupazione in Y. 7. Sulla base delle suddette dichiarazioni, l'attore sostiene che il convenuto ha violato il contratto di lavoro che hanno firmato senza giusta causa e che il Resistente deve pagare un indennizzo di 300.000 euro. Inoltre, il richiedente domandi che il convenuto deve essere sospeso per quattro mesi di tempo per partecipare a partite ufficiali. 8. A questo proposito, l'attore ha sottolineato di aver soddisfatto tutti i suoi obblighi nei confronti della Resistente, come specificato nel contratto di lavoro. Come tale, l'attore ha sottolineato che dal momento in cui il Resistente ha lasciato il club, lo aveva pagato un totale di euro 215.954, anche se il convenuto aveva in realtà solo avuto il diritto di EUR 215.646 in quel punto. L'attore ha sostenuto che il convenuto aveva diritto ai pagamenti successivi fino al giorno della sua partenza, vale a dire 13 marzo 2006: 50.000 euro direttamente, un pagamento di 25.000 euro, per un totale di sei stipendi EUR 93.750, bonus per 17 partite di [EUR 3.676 x 17 = EUR 62.492], bonus per quattro partite di [EUR 3.676 x 4 = EUR 14.704], in cui non aveva partecipato per un infortunio. 9. Il convenuto chiede che il reclamo è respinto in toto, e, da parte sua, come una domanda riconvenzionale, chiede al ricorrente di pagare gli 60.529 euro più il 5% di interessi a partire dal 11 marzo 2006. 10. Il Resistente non contesta di aver lasciato per la Francia il 13 marzo 2006, ma ha sottolineato che l'attore aveva solo lo ha pagato a intervalli irregolari e in maniera illogica e sempre in ritardo, se non del tutto, fin dall'inizio del loro rapporto contrattuale. Egli sostiene inoltre che ha fatto diverse denunce di questa situazione alle autorità competenti del club. 11. Per quanto riguarda i pagamenti in sospeso, il convenuto ha spiegato che secondo i termini del suo contratto, era stato autorizzato ai versamenti successivi fino alla fine di dicembre 2005: - 25 agosto 2005 EUR 50.000 (direttamente) - 31 agosto 2005 EUR 3676 ( bonus per 1 match) - 30 settembre 2005 di euro 11.028 (bonus per 3 partite)-1 ° ottobre 2005 EUR 25.000 (check) - 31 Ottobre 2005 EUR 15.625 (stipendio per ottobre) e 14.704 euro (bonus per 4 partite) - 30 novembre 2005 EUR 15.625 (stipendio per novembre) e 11.028 euro (bonus per 3 partite) - 31 dicembre 2005 di euro 15.625 (stipendio di dicembre) e 11.028 euro (bonus per 3 partite) 12. Per quanto riguarda i pagamenti effettuati fino alla fine del 2005, il convenuto ha spiegato che aveva ricevuto 50.000 euro direttamente come pure un assegno di 25.000 euro al momento della firma del suo contratto. Aveva, però, solo stati in grado di incassare l'assegno, nel novembre 2005 come non ci fosse stata fondi sufficienti nel conto nell'ottobre 2005. Inoltre, il convenuto ha dichiarato di aver ricevuto 30.000 euro in contanti alla fine del novembre 2005. Pertanto, secondo il Resistente, era ancora dovuto di euro 68.339 alla fine del 2005. 13. Visti i continui problemi di ricezione il suo denaro, il convenuto aveva inizialmente non aveva intenzione di ritornare X nel gennaio 2006 dopo la sua vacanza. Aveva, tuttavia, è stato convinto a tornare come era stato assicurato che il suo stipendio sarebbe stato pagato per intero. Secondo la convenuta, l'attore aveva poi migliorato in termini di rispetto dei suoi impegni finanziari. Il Resistente ha anche confermato di aver ricevuto la somma di 45.000 euro il 29 gennaio 2006, nonché la somma di 40.000 euro il 16 febbraio 2006. Tuttavia, di 45.000 euro ricevuto, 15.000 euro è stato pagato al suo agente per fungere da intermediario. Secondo il dichiarante, il goodwill finanziaria del richiedente non sofferse ed entro la fine di febbraio 2006, ingenti somme di denaro sono stati ancora una volta eccezionale. 14. Il Resistente ha presentato un riassunto per mostrare ciò a cui aveva diritto in base ai termini del suo contratto e che cosa avesse effettivamente ricevuto, dato che alla fine del 2005, la somma di euro 68.339 è stato sospeso: Il diritto di pagamenti contrattuali ricevuto Esposizione 31.12. 2005 EUR 68.339 29. 01.2006 EUR 30.000 EUR 38.339 2006/01/31 EUR 15.625 EUR 57.640 nel gennaio 3676 lo stipendio di euro come bonus per una gara 2006/02/16 EUR 40.000 EUR 17.640 2006/02/28 EUR 15.625 EUR 47.969 come stipendio febbraio EUR 14.704 come bonus per 4 partite 2006/03/31 EUR 5208 come 1/3 di EUR 60.529 EUR stipendio marzo 7352 come bonus per 2 partite a 15. Secondo la convenuta, ha poi perso un certo numero di sessioni di formazione ai primi di marzo a causa dei pagamenti in sospeso. Ha dichiarato, tuttavia, che agendo in tal modo al fine di costringere l'attore a rispettare i propri impegni finanziari, non si era svolto in maniera esagerata. Aveva, tuttavia, hanno segnalato per le partite senza esitazione. 16. Il Resistente ha confermato di aver informato l'attore ai primi di marzo che non avrebbe più tollerare queste violazioni contrattuali. Come risultato, le due parti avevano avrebbero accettato di risolvere il contratto il 12 marzo 2006. 17. Il Resistente ha anche affermato che in nessun punto se fosse stato informato di eventuali ammende inflitte su di lui. Inoltre, il convenuto ha negato di aver mai ricevuto regolamenti interni del richiedente, quando canta il contratto. 18. Il 15 settembre 2006, la FIFA ha ricevuto la risposta del Richiedente attraverso la Federcalcio X, in cui il ricorrente ha ribadito la sua posizione dalla sua denuncia iniziale. 19. Il 20 febbraio 2007, il Resistente ha ripetuto la sua domanda per il reclamo viene respinto nella sua interezza e per il ricorrente di essere condannato a pagare la somma di 60.529 euro, più interessi del 5% a partire dal 11 marzo 2006. 20. Il Resistente ha sottolineato, in particolare, che l'attore non era in alcun grado di provare tutti i pagamenti stipendi regolari o che era stato informato di eventuali ammende inflitte su di lui. Il Resistente ha negato, ancora una volta, di aver mai ricevuto tali informazioni. 21. Inoltre, il Resistente ha dichiarato che il forfait di 300.000 euro come sostenuto dalla parte attrice non era stato specificato in nessun documento e che come tale, dovrebbe essere considerata come arbitraria. 22. Per concludere con la Resistente ha chiesto che l'attore copre anche i costi dei suoi oneri straordinari di difesa pari a CHF 5500. Ha anche chiesto che i costi siano attribuiti all'attore. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 27 aprile 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili in materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club e un giocatore X Y in relazione ad un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 25 agosto 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 27 aprile 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, di seguito, i regolamenti) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. Entrando nel merito della questione i membri della Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file, e in considerazione delle circostanze della materia in gioco, ha concentrato le sue considerazioni sulla questione se il contratto di lavoro firmato tra l'attore e il convenuto ha stato violato, con o senza giusta causa, che è da ritenersi responsabile di tale azione possibile, e sulle possibili conseguenze per la violazione del contratto. 6. A questo proposito, la Camera ha iniziato i suoi lavori riconoscendo che il richiedente e il Resistente firmato il 25 agosto 2005, un contratto di lavoro che doveva essere valida fino al 31 maggio 2006. 7. Inoltre, i soci ha preso atto che, secondo il contratto di lavoro in gioco, il Resistente era, tra l'altro, ha diritto a ricevere una firma-sul prezzo di 50.000 euro, un altro 25.000 euro pagati con assegno prevista per il 1 ° ottobre 2005 uno stipendio mensile di euro 16.625 a partire dal 10 ottobre 2005 e bonus secondo un sistema di bonus diversificato. 8. Successivamente, la Camera ha dichiarato che è al di là polemica nel presente procedimento che il Resistente ha lasciato il richiedente precedente, vale a dire il 13 marzo 2006, alla scadenza del contratto, vale a dire il 31 maggio 2006. La Camera ha quindi deliberare se il convenuto abbia avuto motivi validi e giustificati per lasciare il richiedente prima della scadenza del termine del contratto. 9. A questo proposito, la Camera ha preso atto che, mentre l'attore mantenuto abbia adempiuto i suoi obblighi finanziari nei confronti del convenuto, come specificato nel contratto di lavoro fino alla sua partenza anticipata, il Resistente, d'altro canto, ha affermato che l'attore aveva solo lui pagato, se a tutti, ad intervalli irregolari e in maniera illogica e sempre in ritardo. 10. La Camera ha iniziato le sue deliberazioni sottolineando che, come stabilito in precedenza, il Resistente reso i suoi servigi al richiedente fino al 13 marzo 2006. Come conseguenza di ciò, la Camera ha sottolineato che il richiedente è tenuto a cancellare tutti gli importi presumibilmente in essere contrattualmente concordati dalle parti fino a tale data. 11. I membri hanno constatato che, mentre l'attore sostiene di aver pagato al Resistente fino alla partenza di quest'ultimo da X l'importo totale di euro 215.954, il Resistente, da parte sua, ha confermato di aver ricevuto alcuni pagamenti, ma ha sottolineato che un importo di euro 60.525 era ancora in essere questa data. 12. A questo proposito, la Camera ha osservato che nel calcolo dei pagamenti effettuati nei confronti del convenuto, l'attore detratto l'ammenda è stata inflitta al convenuto per la sua presunta assenza ai corsi di formazione per un importo di 50.000, che corrisponde approssimativamente ad un importo di EUR 30.300. 13. Rivolgendo la propria attenzione in particolare alla posizione del Resistente in merito della penale inflittagli, la Camera ha osservato che lui nega di aver mai stata informata di tale fine e concorsi di aver ricevuto regolamenti interni del ricorrente. 14. Dopo deliberare di tutti i fatti rilevanti e la documentazione fornita da entrambe le parti a tale riguardo, la Camera all'unanimità, è giunta alla conclusione che, nel caso di specie, l'apparecchio di una sanzione pecuniaria di 50.000 e più tardi di un importo di 60.000 per l'assenza di un giocatore di pochi giorni solo non è proporzionato. Inoltre, la Camera ha sottolineato che le multe corrispondenti a uno e mezzo uno stipendio mensile della Resistente non può essere sostenuta e sarebbe usura e poco etico, tenendo conto che il ritardo era di pochi giorni soltanto. 15. In continuazione, la Camera ha osservato che il ricorrente non ha fornito alcuna prova documentale di confermare di aver adempiuto i suoi obblighi finanziari nei confronti del Resistente in relazione ai pagamenti di stipendi e bonus, il cui beneficio non sono stati espressamente confermato dal Resistente. 16. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una festa di un diritto derivante da un fatto asserito ha l'obbligo di dimostrare il fatto rilevante ( cf. Art. 12 par. 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC)). Pertanto, a causa della mancanza di prove per quanto riguarda le affermazioni del ricorrente relative alla realizzazione dei suoi obblighi finanziari nei confronti del convenuto, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il 13 marzo 2006, l'attore era eccezionale con i pagamenti verso la controparte per un importo di EUR 60529, e considerando inoltre che le parti hanno concordato il numero di partite giocate fino al 13 marzo 2006. 17. La Camera di Risoluzione delle Controversie poi sottolineato che il club, a quanto pare, non ha avuto ragioni che giustificano il mancato pagamento degli importi relativi. 18. In continuazione, la Camera ha affermato che la persistente incapacità di un club per adempiere ai propri obblighi finanziari nei confronti di un giocatore senza giusta causa è generalmente considerato come una violazione unilaterale di un contratto di lavoro. 19. In conseguenza di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie riassunto che l'attore non è riuscito a dimostrare che gli importi richiesti dal Resistente sono state debitamente pagato e, quindi non pagate. Di conseguenza, i membri della Camera all'unanimità, è giunta alla conclusione che l'attore ha violato il contratto con la controparte e che quest'ultimo aveva quindi validi motivi per rescindere il contratto il 13 marzo 2006 lasciando all'attore. 20. A tal fine, i membri hanno constatato l'affermazione della Resistente che dal pagamento di 45.000 euro che ha ricevuto dal richiedente il 29 gennaio 2006, l'importo di 15.000 euro costituita pagamenti delle provvigioni dovute all'agente suoi giocatori 'che ha agito come intermediario. A questo proposito, la Camera ha ritenuto che il convenuto non era in grado di dimostrare che una parte, pari a 15.000, del pagamento rilevante di 45.000 euro che ha ricevuto da parte attrice doveva essere pagato all'agente dei suoi giocatori. In particolare, la fattura dei agente di calciatori indirizzata al richiedente e rimesso il file dal Resistente non cambia le Camere "punto di vista al riguardo. Così, il corpo di decidere ha deciso di respingere questa parte del Resistente domanda riconvenzionale. 21. Inoltre, e rivolgendo la sua attenzione al rimborso delle spese legali sostenuto dal convenuto, la sezione di cui alla sua consolidata giurisprudenza e ha respinto la richiesta del Resistente a questo riguardo. 22. In considerazione di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il ricorrente deve pagare il Resistente l'importo di EUR 45.529. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente / Counter-Resistente, club A, è respinta. 2. La domanda riconvenzionale del convenuto / Counter-attore, il giocatore B, è parzialmente accolta. 3. Il Richiedente / Counter-Resistente, club A, è tenuto a pagare l'importo di euro 45.529 al Resistente / Counter-Clamiant, il giocatore B, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 4. Eventuali ulteriori richieste presentate dal Resistente / Counter-attore, B, sono respinte. 5. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro la scadenza fissata, un tasso di interesse del 5% pa si applica a decorrere dalla scadenza del termine stabilito e la questione presente da sottoporre al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 6. Il Resistente / Counter-attore, il giocatore B, è diretta ad informare il richiedente / Counter-Resistente, A, immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 7. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 27 April 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Joaquim Evangelista (Portugal), Member Gerardo Movilla (Spain), Member Mario Gallavotti (Italy), Member Wilfried Straub (Germany), Member on the claim presented by the club, A, from X, as “Claimant / Counter-Respondent” against the player, B, from Y, as “Respondent / Counter-Claimant” regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. Club A (hereinafter: the Claimant or Counter-Respondent) and the player, B (hereinafter: the Respondent or Counter-Claimant), signed on 25 August 2005 an employment contract valid from 1 September 2005 until 31 May 2006. 2. A copy of the said contract was remitted to the Dispute Resolution Chamber. 3. According to this employment contract, the Respondent was entitled to receive a lump sum of EUR 325,000 for one season (EUR 50,000 as signing-on fee, EUR 25,000 paid by cheque due to 1 October 2005, guaranteed monthly salary payment of EUR 16,625 starting from 10 October 2005 and per game payment of EUR 125,000 [EUR 3,676 for each game the Claimant is in the squad]). Furthermore, the Claimant undertook to pay the Respondent a bonus of EUR 20,000 should the Claimant qualify for the UEFA cup. 4. By correspondence dated 13 and 21 March 2006, the Claimant asked FIFA to locate the Respondent because the latter had allegedly left the Claimant without prior notice, reason for which he had been subject to a financial penalty imposed by its club’s board. 5. After having taken note of the residence of the Respondent, the Claimant filed a formal complaint against the Respondent in front of FIFA on 27 April 2006, maintaining that the Respondent had unilaterally terminated the employment contract by leaving the Claimant on 13 March 2006. In order to corroborate its statement, the Claimant remitted a copy of an extract of an official document of the X Customs authorities to the Dispute Resolution Chamber. 6. The Claimant describes the course of the events as follows: - on the day of signing the contract, the Respondent had received the sum of EUR 50,000 as well as the cheque of EUR 25,000 payable on 1 October 2005. On 30 November 2005, the Respondent had received the total amount of EUR 45,954, that is, an amount of EUR 31,250 for 2 monthly salaries and the amount of EUR 14,704 as bonus for 4 games played. - On 20 December 2005, the Respondent left on holidays. - The Respondent returned only on 7 January 2006, after 5 days of unexcused absence. - On 18 January 2006, the Respondent had received the amount of EUR 30,000, on 11 February 2006 the amount of EUR 40,000 and on 18 February 2006 the amount of EUR 25,000 without specifying under which title. - On 27 February 2006, the Claimant’s club board, in accordance with the internal regulations of the Claimant, which were allegedly known to the Respondent, imposed a fine on the Respondent of 50,000 for absence of five days without authorization. Both the Respondent and the Football Federation of X were informed about this decision. - On 5 and 11 March 2006, the Respondent took part in the matches of the Claimant against the clubs C and D respectively but missed again without authorization the trainings of the Claimant’s team on 6, 7 and 8 March 2006. - On 13 March 2006, the Respondent had left X without prior notice and permission. - On 15 March 2006, the Claimant’s club board imposed a fine of 60,000 on the Respondent for failing to attend trainings of the Claimant and for having left X without authorization. Both the Respondent and the Football Federation of X were informed about this decision. - On 3 April 2006, the Respondent had contacted the Claimant and requested the Claimant to confirm that the contract between the parties had been terminated by mutual agreement on 12 March 2006. The Respondent had asked for this confirmation to obtain the unemployment benefit in Y. 7. On the basis of the above-mentioned statements, the Claimant maintains that the Respondent breached the employment contract they signed without just cause and that the Respondent must pay compensation of EUR 300,000. Furthermore, the Claimant requests that the Respondent should be suspended for four months to participate in official matches. 8. In this regard, the Claimant stressed that it had fulfilled all of its obligations towards the Respondent as specified in the employment contract. As such, the Claimant stressed that by the time the Respondent left the club, it had paid him a total of EUR 215,954, although the Respondent had actually only been entitled to EUR 215,646 at that point. The Claimant maintained that the Respondent was entitled to the following payments up to the day of his departure, i.e. 13 March 2006: EUR 50,000 directly, a payment of EUR 25,000, six salaries totalling EUR 93,750, bonuses for 17 matches [EUR 3,676 x 17 = EUR 62,492], bonuses for four matches [EUR 3,676 x 4 = EUR 14,704] in which he had not taken part due to injury. 9. The Respondent is demanding that the complaint be dismissed in its entirety, and, on his part, as a counter-claim, requests the Claimant to pay him EUR 60,529 plus 5% interest as of 11 March 2006. 10. The Respondent is not contesting having left for France on 13 March 2006, but stressed that the Claimant had only paid him in irregular intervals and in an illogical and invariably late manner, if at all, from the very start of their contractual relationship. He also claims that he made several complaints about this situation to the relevant club authorities. 11. With regard to the outstanding payments, the Respondent explained that under the terms of his contract, he had been entitled to the following payments up until the end of December 2005: - 25 August 2005 EUR 50,000 (directly) - 31 August 2005 EUR 3,676 (bonus for 1 match) - 30 September 2005 EUR 11,028 (bonus for 3 matches) -1October 2005 EUR 25,000 (cheque) - 31 October 2005 EUR 15,625 (salary for October) and EUR 14,704 (bonus for 4 matches) - 30 November 2005 EUR 15,625 (salary for November) and EUR 11,028 (bonus for 3 matches) - 31 December 2005 EUR 15,625 (salary for December) and EUR 11,028 (bonus for 3 matches) 12. With regard to the payments made up until the end of 2005, the Respondent explained that he had received EUR 50,000 directly as well as a cheque for EUR 25,000 upon signing his contract. He had, however, only been able to cash the cheque in November 2005 as there had not been sufficient funds in the account in October 2005. In addition, the Respondent stated that he had received EUR 30,000 in cash at the end of November 2005. Therefore, according to the Respondent, he was still owed EUR 68,339 at the end of 2005. 13. Given the persistent problems with receiving his money, the Respondent had initially not intended to return to X in January 2006 following his vacation. He had, however, been persuaded to return as he had been given assurances that his salary would be paid in full. According to the Respondent, the Claimant had then improved in terms of abiding by its financial commitments. The Respondent also confirmed that he had received the sum of EUR 45,000 on 29 January 2006 as well as the sum of EUR 40,000 on 16 February 2006. Nevertheless, of the EUR 45,000 received, EUR 15,000 was paid to his agent for acting as an intermediary. According to the Respondent, the financial goodwill of the Claimant did not endure and by the end of February 2006, considerable sums of money were once again outstanding. 14. The Respondent submitted a summary to show what he was entitled to under the terms of his contract and what he had actually received, given that at the end of 2005, the sum of EUR 68,339 was outstanding: Entitlement in contract Payments received Amount outstanding 31.12.2005 EUR 68,339 29. 01.2006 EUR 30,000 EUR 38,339 31.01.2006 EUR 15,625 as January EUR 57,640 salary EUR 3,676 as bonus for one match 16.02.2006 EUR 40,000 EUR 17,640 28.02.2006 EUR 15,625 as EUR 47,969 February salary EUR 14,704 as bonus for 4 matches 31.03.2006 EUR 5,208 as 1/3 of EUR 60,529 March salary EUR 7,352 as bonus for 2 matches 15. According to the Respondent, he then missed a number of training sessions in early March because of the outstanding payments. He stated, however, that by acting in such a manner in order to force the Claimant to abide by its financial commitments, he had not conducted himself in an exaggerated manner. He had, however, reported for matches without hesitation. 16. The Respondent confirmed that he had informed the Claimant in early March that he would no longer tolerate such contractual violations. As a result, the two parties had allegedly agreed to terminate the contract on 12 March 2006. 17. The Respondent also stated that at no point had he been informed of any fines imposed upon him. Furthermore, the Respondent denied that he had ever received the Claimant’s internal regulations when singing the contract. 18. On 15 September 2006, FIFA received the Claimant’s response via the Football Federation of X, in which the Claimant reiterated its stance from its initial complaint. 19. On 20 February 2007, the Respondent repeated his demand for the complaint to be rejected in its entirety and for the Claimant to be ordered to pay the sum of EUR 60,529 plus 5% interest as of 11 March 2006. 20. The Respondent stressed, in particular, that the Claimant was not in any position to prove any regular salary payments or that he had been informed of any fines imposed upon him. The Respondent denied, once again, that he had ever received any such information. 21. Furthermore, the Respondent stated that the forfeit of EUR 300,000 as claimed by the Claimant had not been specified in any document and that as such, it should be considered as arbitrary. 22. To conclude with, the Respondent demanded that the Claimant also covers the costs of his extraordinary defence charges amounting to CHF 5,500. He also demanded that costs be attributed to the Claimant. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 27 April 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable on the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving an X club and a Y player in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 25 August 2005 and the claim was lodged at FIFA on 27 April 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005; hereafter; the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. Entering into the substance of the matter the members of the Chamber acknowledged the documentation contained in the file, and in view of the circumstances of the matter at stake, focused its considerations on the question whether the employment contract signed between the Claimant and the Respondent has been breached, with or without just cause, who is to be deemed responsible for such possible action, and on the possible consequences for breach of contract. 6. In this respect, the Chamber started its deliberations by acknowledging that the Claimant and the Respondent signed on 25 August 2005 an employment contract which was to be valid until 31 May 2006. 7. Furthermore, the members took cognizance that, according to the employment contract at stake, the Respondent was, inter alia, entitled to receive a signing-on fee of EUR 50,000, another EUR 25,000 paid by cheque due on 1 October 2005, a monthly salary of EUR 16,625 starting from 10 October 2005 and bonuses according to a diversified bonus system. 8. Subsequently, the Chamber stated that it is beyond controversy in the present procedure that the Respondent left the Claimant prior, i.e. on 13 March 2006, to the expiry of the contract, i.e. on 31 May 2006. The Chamber had thus to deliberate whether the Respondent had valid and justified reasons for leaving the Claimant before the expiry of the term of the contract. 9. In this respect, the Chamber took note that while the Claimant maintained having fulfilled its financial obligations towards the Respondent as specified in the employment contract until his premature departure, the Respondent, on the other hand, alleged that the Claimant had only paid him, if at all, in irregular intervals and in an illogical and invariably late manner. 10. The Chamber started its deliberations by emphasizing that, as established above, the Respondent rendered his services to the Claimant until 13 March 2006. As a result thereof, the Chamber underlined that the Claimant is liable to cancel all allegedly outstanding amounts contractually agreed upon by the parties until this date. 11. The members noted that whereas the Claimant maintains having paid to the Respondent until the latter’s departure from X the total amount of EUR 215,954, the Respondent, on his part, confirmed having received certain payments but stressed that an amount of EUR 60,525 was still outstanding at this date. 12. In this respect, the Chamber observed that in its calculation of the payments made towards the Respondent, the Claimant deducted the fine it imposed on the Respondent for his alleged absence at the trainings in the amount of 50,000, which corresponds approximately to an amount of EUR 30,300. 13. Turning its attention in particular to the Respondent’s position concerning the relevant fine imposed on him, the Chamber noted that he denies having ever been informed of such a fine and contests having received the Claimant’s internal regulations. 14. After deliberating of all the relevant facts and documentation provided by both parties in this respect, the Chamber unanimously came to the conclusion that, in the present case, the appliance of a fine in the amount of 50,000 and later on of an amount of 60,000 for the absence of a player of a few days only is not proportionate. Moreover, the Chamber underscored that the fines corresponding to one and a half monthly salary of the Respondent cannot be supported and would be usurious and unethical taking into account that the delay was of a few days only. 15. In continuation, the Chamber noted that the Claimant did not provide any documentary evidence to corroborate that it had fulfilled its financial obligations towards the Respondent with regard to the salary and bonus payments, the receipt of which were not expressly confirmed by the Respondent. 16. In view of the above, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basis principle in every legal system, a party deriving a right from an asserted fact has the obligation to prove the relevant fact (cf. art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC)). Therefore, due to the lack of proof with regard to the Claimant’s allegations related to the fulfilment of its financial obligations towards the Respondent, the Dispute Resolution Chamber decided that on 13 March 2006, the Claimant was outstanding with the payments towards the Respondent amounting to EUR 60,529, and considering furthermore that the parties agreed on the number of matches played until 13 March 2006. 17. The Dispute Resolution Chamber then emphasized that the club, apparently, did not have any reasons justifying the non-payment of the relevant amounts. 18. In continuation, the Chamber stated that the persistent failure of a club to comply with its financial obligations towards a player without just cause is generally to be considered as a unilateral breach of an employment contract. 19. As a result of the above, the Dispute Resolution Chamber summarized that the Claimant failed to prove that the amounts claimed by the Respondent were duly paid and thus remained unpaid. Consequently, the members of the Chamber unanimously came to the conclusion that the Claimant breached the contract with the Respondent and that the latter had therefore valid reasons to terminate the contract on 13 March 2006 by leaving the Claimant. 20. To this end, the members noted the Respondent’s allegation that from the payment of EUR 45,000 he received from the Claimant on 29 January 2006, the amount of EUR 15,000 constituted commission payments due to his players’ agent who acted as an intermediary. In this regard, the Chamber considered that the Respondent was unable to demonstrate that a part, i.e. EUR 15,000, of the relevant payment of EUR 45,000 he received from the Claimant was meant to be paid to his players’ agent. Most notably, the invoice of the players’ agent addressed to the Claimant and remitted to the file by the Respondent does not change the Chambers’ point of view in this respect. Thus, the deciding body decided to reject this part of the Respondent’s counter-claim. 21. Moreover, and turning its attention to the reimbursement of legal expenses claimed by the Respondent, the Chamber referred to its well-established jurisprudence and rejected the Respondent’s request in this respect. 22. In view of all of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant has to pay the Respondent the amount of EUR 45,529. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant/Counter-Respondent, club A, is dismissed. 2. The counter-claim of the Respondent/Counter-Claimant, player B, is partially accepted. 3. The Claimant/Counter-Respondent, club A, has to pay the amount of EUR 45,529 to the Respondent/Counter-Clamiant, player B, within 30 days as from the date of notification of this decision. 4. Any further claims lodged by the Respondent/Counter-Claimant, B, are rejected. 5. In the event that the due amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% p.a. will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 6. The Respondent/Counter-Claimant, player B, is directed to inform the Claimant/Counter-Respondent, A, immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 7. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Encl: CAS directives
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