F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 ottobre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), gli Gerardo Movilla (Spagna), Membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro per il reclamo presentato dal giocatore, X come querelanti nei confronti del club, Y come convenuto in merito a una controversia sul contratto di lavoro concluso tra le parti I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico -Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 26 ottobre 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), gli Gerardo Movilla (Spagna), Membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro per il reclamo presentato dal giocatore, X come querelanti nei confronti del club, Y come convenuto in merito a una controversia sul contratto di lavoro concluso tra le parti I. Fatti della controversia 1. Il 21 luglio 2005, la X e la Y giocatore del club ha concluso un contratto di lavoro valido fino al 31 dicembre 2007. 2. In base al contratto di cui sopra, "salary anni del giocatore per il 2005 è di USD 300.000", da pagare come segue: a. USD 100.000 entro 5 giorni lavorativi dopo il giocatore si aggiunge Y; b. USD 200.000 in dodici rate mensili; c. bonus in base al successo del team e i gol segnati dal giocatore; d. un incontro-winning bonus in K-League, alle stesse condizioni come altri giocatori della squadra. NOTA BENE: In base alle informazioni a disposizione della FIFA, il relativo League 2005 ha avuto luogo in tre diverse fasi: 1a Fase: dal 15 maggio al 10 luglio 2005; Fase 2: dal 24 agosto al 9 novembre 2005, Fase 3 (Playoff): dal 20 novembre al 4 dicembre 2005. Vale la pena ricordare che Y non ha fatto la fase di Playoff terzo e apparentemente giocato l'ultima partita della stagione il 9 novembre 2005. 3. Si è anche convenuto che gli stipendi "dopo il 2006" sarebbe stato negoziato tra le parti "in base ai risultati dell'anno precedente del giocatore ". 4. Il 31 agosto 2005, mentre giocava con la prima squadra di Y una partita del Campionato, il giocatore ha subito un infortunio. Fu quindi costretto a ricevere il trattamento per alcune settimane e poi gli è stato chiesto di riprendere doveri con la seconda squadra del club. 5. Dal 29 settembre 2005, il giocatore è stato messo in campo tre volte con la seconda squadra in partite ufficiali. Il 15 ottobre il giocatore è stato finalmente consentito di raggiungere la prima squadra del club e, il 19 ottobre 2005, ha giocato una partita del campionato. 6. Il Campionato è conclusa il 9 novembre 2005 e il giocatore non è stato dato ulteriori possibilità di giocare con la prima squadra del club. 7. Nel dicembre 2005, prima di partire per la vacanza invernale, il giocatore sarebbe stato informato da funzionari di Y che non erano soddisfatti della sua prestazione e che non era più il benvenuto. Il giocatore afferma che nessuno gli ha detto che il suo contratto è stato risolto e che lui era libero di trovare un nuovo club S ua scelta. Secondo il giocatore, in quel momento il club non aveva alcuna intenzione di recedere dal contratto con il giocatore, ma era piuttosto ansioso di trasferire il giocatore all'estero e, possibilmente, di trarre profitto da tale trasferimento. 8. Ciò sarebbe dimostrato dal fatto che, il 16 dicembre 2005, l'agente del giocatore è stato ufficialmente informato del fatto che Y era interessata a trasferire il giocatore ad un altro club per un compenso pari a USD 200.000. 9. Dopo l'intervento di FIFA, il 20 marzo 2006, la Football Association Y rilasciato certificato internazionale di trasferimento del giocatore (ITC) in favore della Z Football Federation, che ha proceduto a registrare X per il suo club affiliato A. 10. X contattato FIFA il 17 gennaio 2006 sostenendo che il contratto di lavoro stipulato il 21 luglio 2005 con Y è stato violato unilateralmente dal club e chiedendo, in primo luogo, l'importo di USD 127.331, come gli stipendi in sospeso e USD 2.000 come rimborso per l'aereo biglietto, come previsto dal contratto di lavoro. 11. Il giocatore ha informato che la FIFA, durante il suo soggiorno nel paese, è stato versato l'importo di USD 172.669 corrispondenti a 165.879 USD al netto, come dimostrato dal certificato di banca ha in dotazione. Il giocatore è stato inoltre dotato di tutti i servizi e benefici, ma per i biglietti aerei, che ha personalmente acquistato. 12. Per quanto riguarda il periodo dal 1o gennaio 2006 fino al 20 marzo 2006, il giocatore sostiene che il contratto di lavoro è stato ritenuto valido e vincolante da Y, come confermato dai tentativi del club per il trasferimento del giocatore e dal suo rifiuto del consenso al rilascio del suo ITC . Pertanto, il giocatore ritiene che egli deve essere pagato in base al contratto di lavoro, vale a dire in base alla retribuzione concordata per l'anno 2005. La quota da versare è uguale a USD 42.135 oltre 15.000 USD per i benefici e bonus che avrebbe avuto diritto a, su base pro rata. 13. Per quanto riguarda gli stipendi attesi per il periodo fino alla fine del contratto, ossia fino al 31 dicembre 2007, il giocatore è del parere che è 29 anni e lui non sarà mai in grado di garantire un contratto alle stesse condizioni come quella ha concluso con la Y il 21 luglio 2005 e dovrebbe quindi essere compensati per la cessazione improvvisa e ingiustificabile violazione del contratto. 14. In considerazione dello stipendio previsto dal contratto firmato nel frattempo con il club A (uno stipendio annuo di 40.000 dollari e un bonus di 10.000 USD nel caso in cui segna almeno 8 gol) il giocatore sostiene che Y deve essere tenuto ulteriormente tenuti a versare gli importi di 250.000 dollari a titolo di compensazione per la perdita degli stipendi previsti per gli anni 2006 e 2007, 100.000 dollari per i bonus che sarebbero maturati, USD 60,000 per la perdita delle prestazioni previste dal contratto concluso il 21 luglio 2005 (trasporto, alloggio, tariffe, assicurazioni) e, infine, USD 30,000 a titolo di risarcimento per i danni derivanti dalla violazione del contratto da parte del club e per il disagio subito dal giocatore e dalla sua famiglia a causa del comportamento illecito del club. 15. Il giocatore sostiene infine che la violazione unilaterale del contratto rientra nel Periodo Protetto del contratto di lavoro, vale a dire durante il primo anno di validità del contratto di prestazione sportiva. Pertanto, oltre all'obbligo di corrispondere un'indennità, sanzioni sportive deve essere imposto anche ai Y. 16. In risposta alle accuse del giocatore, i punti di club che non possono essere ritenuti responsabili per violazione contrattuale, in considerazione del fatto che l'articolo 16 del contratto di lavoro stipulato il 21 luglio 2005 con il giocatore che dà evidentemente il club il diritto di recedere dal contratto con il giocatore nel caso in cui la capacità di quest'ultimo di giocare sono scese notevolmente. 17. Secondo il club, il fatto che il danno al giocatore l'allenatore ha permesso di mettere in campo lui in tre partite solo durante la stagione è una ragione legittima per la risoluzione contrattuale, in conformità con il suddetto articolo 16. 18. Inoltre, il club X riconosce aver pagato l'importo di USD 172.669, e sottolinea che tale importo è esattamente tutto quello che il giocatore aveva il diritto di pro rata per il periodo trascorso con il club, fino alla sua partenza per le sue ferie di Natale a dicembre 2005. 19. Alla luce delle suddette circostanze, Y concludere che essi non possono essere ritenuti responsabili di violazione del contratto e chiedere alla Camera di Risoluzione delle Controversie di rigettare tutte le richieste del giocatore. 20. Il giocatore chiede la Camera di risoluzione delle controversie: a. di stabilire che il contratto di lavoro sia stato legalmente denunciato da lui a causa del fallimento Y di adempiere ai propri obblighi contrattuali; b. a condannare Y a pagargli la somma di USD 129.331, come salari dovuti e al rimborso delle tariffe per l'anno 2005, c. a condannare Y a pagargli la somma di USD 57.135, come gli stipendi in sospeso, benefici e bonus per il periodo compreso tra il 1 gennaio e il 20 marzo 2006; d. a condannare Y a pagargli la somma di USD 440.000 gli stipendi attesi e danni per la cessazione ingiustificata del contratto; e. da attribuire d'interesse previsto per mora e rimborso di tutte le ragionevoli spese legali sostenute; f. da prendere contro il club le misure appropriate per avere commesso una violazione di contratto senza giusta causa entro il periodo protetto. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stata presentata alla FIFA nel gennaio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della Fifa si applicano alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club e un giocatore straniero in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 21 luglio 2005 e la richiesta è stata depositata presso FIFA dal giocatore nel gennaio 2006. Alla luce delle suddette circostanze, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) si applicano al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha riconosciuto la documentazione contenuta nel file e focalizzato la sua attenzione sul fatto che il 21 luglio 2005, la X e la Y giocatore del club ha concluso un contratto di lavoro valido fino al 31 dicembre 2007. 6. Inoltre, il corpo di decidere ha preso atto del fatto che non è mai il giocatore restituito dopo le vacanze di Natale e che, il 20 marzo 2006, la Y Football Association rilasciata ITC del giocatore a favore del calcio X Federazione, che X registrati per il suo club affiliato A. 7. La Camera di Risoluzione delle Controversie poi focalizzato la sua attenzione sulle affermazioni del giocatore secondo cui il club avrebbe violato il contratto e ho notato che in nessun momento durante il campionato o tra un congedo di Natale del giocatore e la sua iscrizione con il club il 20 marzo 2006, il club Y sembra aver violato il contratto di lavoro stipulato il 21 luglio 2005. 8. In realtà, per ammissione dello stesso X, anche se pare che sia stato informato da funzionari di Y che non erano soddisfatti della sua prestazione, nessuno gli ha detto che il suo contratto è stato risolto e che lui era libero di trovare un nuovo club S ua scelta. Il giocatore ammette chiaramente che, al momento del suo Natale, lasciare il club non aveva alcuna intenzione di recedere dal contratto con il giocatore, ma era piuttosto impaziente di trasferirlo all'estero e, possibilmente, il profitto da tale trasferimento. 9. Secondo la Camera, si tratta di un legittimo diritto di un club C hiedere un risarcimento il trasferimento di un calciatore che è sotto contratto con loro. Per ragioni di completezza, la Camera ha inoltre sottolineato che, come regola generale, non dovrebbe un giocatore desidera essere trasferito ad un club diverso, il club non può costringerlo a farlo. 10. Tuttavia, il corpo decide era ansioso di sottolineare che il comportamento del club C ui sopra non costituisce violazione del contratto. 11. D'altra parte, l'autorità di decisione concentrato la sua attenzione sull'articolo 16 del contratto di lavoro a portata di mano, che sembra dare al club il diritto di rescindere il contratto con il giocatore nel caso in cui la capacità di quest'ultimo di giocare diminuisce in modo sostanziale. 12. Successivamente, la Camera ha riconosciuto dichiarazione Y, il cui infortunio del giocatore, che ha permesso l'allenatore a schierare lui in tre partite solo durante la stagione, sarebbe una ragione legittima per la risoluzione contrattuale, in conformità con il suddetto articolo 16. 13. I membri della Camera sono del parere unanime che tale clausola è una potestativa, che non può essere accettato in alcun modo. In questo articolo del contratto deve quindi essere considerato come nullo e non avvenuto. 14. Nonostante quanto sopra, la Camera ha preso atto del fatto che il club non è mai effettivamente fatto uso della suddetta clausola, in quanto non hanno mai comunicato al giocatore la risoluzione del contratto. 15. Al contrario, fino a Natale del giocatore lasciano Y sembrano aver pienamente rispettato i loro obblighi finanziari nei confronti del giocatore. 16. Pertanto, lo scenario dopo che il giocatore ha lasciato sembrava essere piuttosto incontrovertibile, vale a dire il signor X che desiderano firmare per un nuovo club S ua scelta nel più breve tempo possibile e Y non vuole contare sui servizi del giocatore in questione più. In sintesi, il rapporto di lavoro tra il club e il giocatore è stato gravemente perturbato, in quanto entrambe le parti non erano più interessati a mantenere il loro rapporto contrattuale. 17. Tenendo conto del fatto che il giocatore non è mai tornato dopo le vacanze di Natale, così come il fatto che il club inserito sopra citata clausola illegittima del contratto di lavoro, la Camera di Risoluzione delle Controversie ritiene che sia il club e il giocatore deve condividere la responsabilità per la cessazione del loro rapporto contrattuale. 18. In considerazione del fatto che il giocatore è da ritenersi in parte responsabili per la risoluzione contrattuale, la Camera ha deciso di respingere le sue richieste di essere concesso un risarcimento per violazione del contratto. 19. In particolare, e in considerazione del fatto che il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con una società di sua scelta già il 9 marzo 2006, il signor X non ha diritto di ricevere da Y la somma di USD 440.000, come gli stipendi e dei danni attesi fino alla scadenza del contratto. 20. Per quanto riguarda l'importo residuo del club deve il giocatore, una lettura attenta del contratto di lavoro ha portato la Camera a concludere che la clausola secondo la quale "stipendio anni del giocatore per il 2005 è di USD 300.000", non significa che il giocatore riceverà USD 300.000 fino a dicembre 2005, così come il giocatore sostiene, ma deve essere inteso come l'intenzione del club R imettere l'importo di cui sopra attraverso un anno, come dimostrano le rate concordate: USD 100.000 entro 5 giorni lavorativi e USD 200.000 in dodici rate mensili uguali. 21. Pertanto, e tenendo conto del fatto che, per il momento ha lasciato, il giocatore certamente ricevuto l'importo di USD 172.669, appare chiaro che Y assolto gli obblighi contrattuali, in quanto tale importo corrisponde alla somma il giocatore avesse diritto, calcolato pro rata per il periodo trascorso con il club, fino alla sua partenza per le sue ferie di Natale a dicembre 2005. 22. Di conseguenza, la Camera ha deciso di respingere la richiesta del signor X a ricevere la somma di USD 129.331, come salari dovuti per l'anno 2005. Per quanto riguarda il rimborso delle tariffe aeree, la Camera notato che il giocatore non ha fornito valide prove legali sostegno di tale affermazione. 23. Al contrario, la Camera ha ribadito che il club ha agito in mala fede, includendo nel contratto di lavoro la clausola secondo la quale il club si riservava il diritto di recedere dal contratto con il giocatore nel caso in cui la capacità di quest'ultimo di giocare sono scese notevolmente. Un tale comportamento, si è affermato, non possono essere tollerate e devono essere sanzionate. 24. A tal fine, la Camera ha concluso che, nonostante il fatto che ha lasciato il club e, così facendo, impegnato violazione contrattuale, il signor X ha diritto a ricevere l'importo di USD 50.000, salari dovuti corrispondenti al periodo compreso tra il giocatore il Natale lasciare un la data in cui il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con il club S ua scelta. 25. Coerentemente con la tutte le considerazioni di cui sopra, tutte le altre richieste presentate dal giocatore sono respinti. 26. Per concludere con la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il club, Y, deve pagare al giocatore, il signor X, l'importo residuo di 50.000 USD. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta del giocatore, il signor X, è parzialmente accolta. 2. Il club, Y, deve pagare l'importo di 50.000 USD per il giocatore, il signor X, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se l'importo di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% annuo a decorrere dalla scadenza del termine di cui sopra si applica, e la questione presente da sottoporre al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposto. 4. Il giocatore è diretta ad informare la Club Y immediatamente il numero di conto in cui le rimesse devono essere effettuati, e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di qualsiasi pagamento ricevuto. 5. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org, www. tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2006-2007) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 26 October 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), Member Peter Friend (Australia), Member Gerardo Movilla (Spain), Member Joaquim Evangelista (Portugal), Member on the claim presented by the player, X as Claimant against the club, Y as Respondent regarding a dispute about the employment contract concluded between the parties I. Facts of the case 1. On 21 July 2005 the player X and the club Y concluded an employment contract valid until 31 December 2007. 2. According to the aforementioned contract, “The player’s year salary for 2005 is USD 300,000”, to be paid as follows: a. USD 100,000 within 5 working days after the player joins Y; b. USD 200,000 in twelve equal monthly instalments; c. bonuses according to team’s success and the goals scored by the Player; d. a match-winning bonus in K-league on the same conditions as the team’s other players. NOTA BENE: According to the information at FIFA’s disposal, the relevant League 2005 took place in three different phases: 1st Phase: from 15 May to 10 July 2005; 2nd Phase: from 24 August to 9 November 2005; 3rd Phase (Playoff): from 20 November to 4 December 2005. It is worth mentioning that Y did not make to the 3rd Playoff Phase and apparently played their last game of the season on 9 November 2005. 3. It was further agreed that the salaries “after 2006” would have been negotiated between the parties “according to the previous year results of the player”. 4. On 31 August 2005, while playing with the first team of Y a match of the Championship, the player suffered an injury. He was therefore forced to receive treatment for a few weeks and afterwards he was requested to resume duties with the second team of the club. 5. From 29 September 2005 the player was fielded three times with the second team in official matches. On 15 October the player was finally allowed to rejoin the first team of the club and, on 19 October 2005, he played a match of the Championship. 6. The Championship ended on 9 November 2005 and the player was not given further chances to play with the first team of the club. 7. In December 2005, before leaving for his winter holiday, the player was allegedly informed by officials of Y that they were not satisfied with his performance and that he was no longer welcome. The player states that nobody told him that his contract was terminated and that he was free to find a new club of his choice. According to the player, at that time the club had no intention to terminate the contract with the player but it was rather eager to transfer the player abroad and, possibly, to profit from such a transfer. 8. This would be proven by the fact that, on 16 December 2005, the player’s agent was officially informed that Y was interested in transferring the player to another club for a compensation amounting to USD 200.000. 9. Following the intervention of FIFA, on 20 March 2006 the Y Football Association issued the player’s International Transfer Certificate (ITC) in favour of the Z Football Federation, which proceeded to register X for its affiliated club A. 10. X contacted FIFA on 17 January 2006 claiming that the employment contract concluded on 21 July 2005 with Y was unilaterally breached by the club and requesting, in the first place, the amount of USD 127,331 as outstanding salaries and USD 2,000 as a reimbursement for the airplane ticket, as provided for by the employment contract. 11. The player informed FIFA that, during his stay in the country, he was paid the amount of USD 172,669 corresponding to USD 165,879 net, as proved by the bank certificate he supplied. The player was further provided with all facilities and benefits but for the airplane tickets, that he personally purchased. 12. As regards the period from 1 January 2006 until 20 March 2006, the player maintains that the employment contract was held valid and binding by Y, as confirmed by the club’s attempts to transfer the player and by its refusal to consent to the issuance of his ITC. Therefore, the Player deems that he shall be paid according to the employment contract, i.e. according to the salary agreed for the year 2005. The proportion to be paid equals USD 42,135 plus USD 15,000 for the benefits and bonuses he would have been entitled to, on a pro rata basis. 13. With regard to the expected salaries for the period until the end of the contract, i.e. until 31 December 2007, the player is of the opinion that he is aged 29 and he will never be able to secure a contract at the same conditions as the one he concluded with Y on 21 July 2005 and he should therefore be compensated for the abrupt termination and unjustifiable breach of the contract. 14. In consideration of the salary provided by the contract signed in the meantime with the club A (an yearly salary of USD 40,000 and a bonus of USD 10,000 in the event that he scores at least 8 goals) the player maintains that Y should be held further liable to pay him the amounts of USD 250,000 in compensation for the loss of expected salaries for the years 2006 and 2007, USD 100.000 for bonuses that he would have accrued, USD 60.000 for the loss of the benefits provided in the contract concluded on 21 July 2005 (transportation, accommodation, airfares, insurance) and, finally, USD 30.000 as compensation for the damages deriving from the breach of the contract by the club and for the distress suffered by the player and by his family because of the club’s wrongful behaviour. 15. The player finally submits that the unilateral breach of the contract falls within the Protected Period of the employment contract, i.e. during the first year of validity of the playing contract. Therefore, in addition to the obligation to pay compensation, sporting sanctions shall also be imposed on Y. 16. In response to the player’s allegations, the club points out that they cannot be deemed liable for contractual breach, in view of the fact that Article 16 of the employment contract concluded on 21 July 2005 with the player clearly gives the club the right to terminate the contract with the player in case the latter’s ability to play decreased substantially. 17. According to the club, the fact that the player’s injury allowed the coach to field him in three games only during the season is a lawful reason for the contractual termination, in accordance with the aforementioned Article 16. 18. Furthermore, the club recognises having paid X the amount of USD 172,669, and points out that this amount is exactly everything the player was entitled to, calculated pro rata for the period he spent with the club, until he left for his Christmas leave in December 2005. 19. In view of the aforementioned circumstances, Y conclude that they cannot be deemed liable for breach of contract and request the Dispute Resolution Chamber to reject all of the player’s claims. 20. The player requests the Dispute Resolution Chamber: a. to establish that the employment contract has been lawfully terminated by him because of Y’s failure to comply with their contractual obligations; b. to condemn Y to pay him the sum of USD 129,331 as outstanding salaries and reimbursement of airfares for the year 2005; c. to condemn Y to pay him the sum of USD 57,135 as outstanding salaries, benefits and bonuses for the period between 1 January and 20 March 2006; d. to condemn Y to pay him the sum of USD 440,000 as expected salaries and damages for the unjustified termination of the contract; e. to be awarded applicable interest for late payment and reimbursement of all reasonable legal costs sustained; f. to take against the club the appropriate measures for having committed breach of contract without just cause within the protected period. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA in January 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA apply to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a club and a foreign player regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analysed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 21 July 2005 and the claim was lodged at FIFA by the player in January 2006. In view of the aforementioned circumstances, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) apply to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the Chamber acknowledged the documentation contained in the file and focussed its attention on the fact that on 21 July 2005 the player X and the club Y concluded an employment contract valid until 31 December 2007. 6. Besides, the deciding body took note of the fact that the player never returned after his Christmas holidays and that, on 20 March 2006, the Y Football Association issued the player’s ITC in favour of the X Football Federation, that registered X for its affiliated club A. 7. The Dispute Resolution Chamber then focussed its attention on the player’s allegations according to which the club would have breached the contract and noticed that at no point during the Championship or between the player’s Christmas leave and his registration with the club on 20 March 2006, the club Y appears to have breached the employment contract concluded on 21 July 2005. 8. In fact, by X’s own admission, although he was allegedly informed by officials of Y that they were not satisfied with his performance, nobody told him that his contract was terminated and that he was free to find a new club of his choice. The player clearly admits that at the time of his Christmas leave the club had no intention to terminate the contract with the player but it was rather eager to transfer him abroad and, possibly, profit from such a transfer. 9. According to the Chamber, it is a legitimate right of any club to seek compensation from the transfer of a player who is under contract with them. For the sake of completeness, the Chamber also pointed out that, as a general rule, should a player not wish to be transferred to a different club, the club cannot force him to do so. 10. However, the deciding body was eager to emphasise that the aforementioned behaviour of the club did not constitute breach of contract. 11. On the other hand, the deciding authority concentrated its attention on Article 16 of the employment contract at hand, which appears to give the club the right to terminate the contract with the player in case the latter’s ability to play decreases substantially. 12. Subsequently, the Chamber acknowledged Y’s statement, whereby the player’s injury, which allowed the coach to field him in three games only during the season, would be a lawful reason for the contractual termination, in accordance with the aforementioned Article 16. 13. The members of the Chamber were of the unanimous opinion that such a clause is a potestative one, which cannot be accepted in any way. This article of the contract must therefore be considered as null and void. 14. Notwithstanding the above, the Chamber took note of the fact that the club never actually made use of the aforementioned clause, as they never notified to the player the termination of the contract. 15. On the contrary, up until the player’s Christmas leave Y appear to have complied in full with their financial obligations towards the player. 16. Therefore, the scenario after the player left appeared to be rather incontrovertible, i.e. Mr X wishing to sign for a new club of his choice as soon as possible and Y unwilling to count on the services of the player in question any longer. In sum, the labour relationship between the club and the player was seriously disrupted, as both parties were no longer interested in maintaining their contractual relationship. 17. Taking into account the fact that the player never returned after his Christmas holidays, as well as the fact that the club inserted the above-cited unlawful clause in the employment contract, the Dispute Resolution Chamber deemed that both the club and the player shall share the responsibility for the termination of their contractual relationship. 18. On account of the fact that the player is to be held partially accountable for the contractual termination, the Chamber decided to reject his requests to be awarded compensation for breach of contract. 19. In particular, and in view of the fact that the player signed an employment contract with a club of his choice already on 9 March 2006, Mr X is not entitled to receive from Y the sum of USD 440,000 as expected salaries and damages until the expiry of the contract. 20. As regards the outstanding amount the club owes the player, a careful perusal of the employment contract led the Chamber to conclude that the clause according to which “The player’s year salary for 2005 is USD 300,000”, does not mean that the player shall receive USD 300,000 until December 2005, as the player maintains, but shall be read as the club’s intention to remit the aforementioned amount through one year, as proved by the instalments agreed upon: USD 100,000 within 5 working days and USD 200,000 in twelve equal monthly instalments. 21. Therefore, and taking into account that, by the time he left, the player admittedly received the amount of USD 172,669, it appears clear that Y duly complied with their contractual obligations, as this amount corresponds to the sum the player was entitled to, calculated pro rata for the period he spent with the club, until he left for his Christmas leave in December 2005. 22. Consequently, the Chamber decided to reject Mr X’s request to be awarded the sum of USD 129,331 as outstanding salaries for the year 2005. As for the reimbursement of airfares, the Chamber noticed that the player did not provide valid legal evidence supporting such a claim. 23. Conversely, the Chamber reiterated that the club has acted in bad faith by including in the employment contract the clause according to which the club reserved the right to terminate the contract with the player in case the latter’s ability to play decreased substantially. Such a behaviour, it was stated, cannot be tolerated and shall be sanctioned. 24. To this effect, the Chamber concluded that, in spite of the fact that he left the club and, by doing so, committed contractual breach, Mr X is entitled to receive the amount of USD 50,000 as outstanding salaries corresponding to the period between the player’s Christmas leave an the date on which the player signed an employment contract with the club of his choice. 25. Consistently with the all of the above-mentioned considerations, all the other requests filed by the player are rejected. 26. To conclude with, the Dispute Resolution Chamber decided that the club, Y, must pay to the player, Mr X, the outstanding amount of USD 50,000. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the player, Mr X, is partially accepted. 2. The club, Y, has to pay the amount of USD 50,000 to the player, Mr X, within 30 days of notification of this decision. 3. If the aforementioned amount is not paid within the aforementioned deadline, a 5% interest rate per annum as from the expiry of the aforementioned deadline will apply, and the present matter will be submitted to the FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The player is directed to inform the club Y immediately of the account number to which the remittances are to be made, and to notify the Dispute Resolution Chamber of any payment received. 5. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00, Fax: +41 21 613 50 01 info@tas-cas.org, www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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