• Stagione sportiva: 2007/2008
F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata dalla P giocatore, X, rappresentata dal Sig. XY, procuratore at-law, come attore / Counter-Resistente contro il club C , Y come Resistente / Counter-attore in merito a una controversia contrattuale sorto tra il giocatore e il club. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 28 settembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Carlos Soto (Cile), membro Philippe Diallo (Francia), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Philippe Piat (Francia), membro sulla domanda presentata dalla P giocatore, X, rappresentata dal Sig. XY, procuratore at-law, come attore / Counter-Resistente contro il club C , Y come Resistente / Counter-attore in merito a una controversia contrattuale sorto tra il giocatore e il club. I. Fatti della controversia 1. Il giocatore X P (in prosieguo: il Richiedente) e la Club Y C (in prosieguo: il Resistente) ha concluso le due seguenti contratti di lavoro: 2. Da un lato, "contratto di calciatore professionista" la (in prosieguo: il contratto professionale) datato 24 gennaio 2006, che è stato registrato con la Football Association Y. Si prevede un periodo di validità dal 24 gennaio 2006 al 31 maggio 2008 e la remunerazione seguente: - stipendio mensile: "Non può essere inferiore a salario minimo" - "Altri pagamenti al giocatore: 50.000 pagati in contanti". 3. D'altra parte, il "contratto" (in prosieguo: il «contratto»), che prevede un periodo di validità dal 15 gennaio 2006 al 31 maggio 2008 e per la remunerazione: a) Per i primi due anni, ovvero dal 15 gennaio 2006 fino al 15 gennaio 2008: 200.000 euro all'anno, pagabili come segue: o 60 mila euro in contanti al momento della firma del contratto, al più tardi il 15 gennaio 2006 e il 15 gennaio 2007, rispettivamente. o 60.000 euro in dieci rate mensili per un importo di 6.000 euro a partire dal 15 febbraio di ogni anno. o 80.000 euro a seconda delle prestazioni del giocatore nelle partite ufficiali. Circa 2.350 euro a partita ufficiale con una media di 34 partite all'anno. b) Per il periodo dal 15 gennaio 2008 al 31 maggio 2008: 100.000 euro, da pagare come segue: o 30.000 euro in contanti al più tardi il 15 gennaio 2008. o 30.000 euro in sei rate mensili per un importo di 5.000 euro, a partire dal 15 di ogni mese per il mese passato. UE o 40.000 a seconda delle prestazioni del giocatore in partite ufficiali. Un importo di circa euro 2.320 a partita per una media di 17 partite all'anno. 4. Il 23 maggio 2006, l'attore ha presentato una denuncia formale alla FIFA, spiegando che due contratti di lavoro erano stati conclusi tra lui e il Resistente a causa di alcune considerazioni finanziarie del convenuto. Ha fatto presente che entrambi i contratti erano validi in quanto le parti sono libere di firmare più di un contratto. Ha informato che ha rescisso il contratto di lavoro con il Resistente unilateralmente l'8 maggio 2006, informando il Y Football Federation il Resistente avrebbe violato il contratto, non avendo a pagargli gli stipendi. L'attore ha affermato che al momento in cui ha lasciato la controparte, che aveva ricevuto l'importo totale di EUR 69.200 EUR da parte del club tramite le rate successive: o EUR 60.000 o EUR 1.000 (o 1.620) o EUR 1.200 (o 1.944) EUR o 4500 (o 7335) o 2.500 euro il 18 gennaio 2006 il 10 marzo 2006 il 17 marzo 2006 il 13 aprile 2006 il 27 aprile 2006. 5. Tuttavia, l'attore ha presentato che al momento della sua rescissione unilaterale del contratto, avrebbe dovuto ricevere l'importo totale di euro 117.850 derivante dal contratto, più 52.265 dal contratto professionale che, a seconda del ricorrente affermazione, è pari a EUR 26.800 e che porta ad una somma totale dovuta di euro 144.650. L'attore ha dichiarato che tali importi potrebbero essere ripartito come segue: 6. Secondo il contratto, le rivendicazioni richiedente che le seguenti importi: o erano dovute EUR 60.000 o 18.000 euro (3 stipendi mensili per un importo di 6.000 euro) o 4.600 euro (stipendio mensile per il 15 aprile fino all'8 maggio 2006) o di euro 35.250 ( 15 partite x EUR 2.350). 7. Secondo il contratto professionale, i reclami richiedente che le seguenti importi erano dovute: o 50.000 (che non era stato pagato per lui) o 2124 (4 stipendi mensili di 531, che è presumibilmente il "salario minimo") o 141 (8 giorni in maggio del salario minimo). 8. L'attore ha dichiarato che sottraendo l'importo di 69.200 euro che aveva ricevuto da parte del Resistente dal totale dovuto di euro 144.650, porterebbe ad una quantità eccezionale di euro 75.450, al momento del suo recesso unilaterale, cioè l'8 maggio 2006. 9. L'attore ha spiegato di aver partecipato in 15 partite per il Resistente. Per la violazione del contratto commessi dal convenuto, si chiede il pagamento degli stipendi suddetti in sospeso per un importo di 75.450 euro, più risarcimento per un importo di euro 356.400 per il valore resto dei contratti che possono essere ripartiti come segue: a) Secondo il contratto: - Primo anno: EUR 48.000 (8 mensilità per un importo di 6.000 euro) EUR 1.400 (per lo stipendio di maggio) - Secondo anno: 200.000 euro - Terzo anno: 100.000 euro. b) Secondo il professionista contratto: 13.665 pari a 7.000 (per 25 salari minimi mensili di 531, più 390 per il salario minimo per maggio). 10. Nella sua risposta alla domanda, il convenuto ha confermato di aver concluso un contratto di lavoro con l'attore per 2,5 anni e che secondo il contratto, l'attore aveva diritto a ricevere l'importo di 200.000 euro per il primo anno. A questo proposito, il Resistente ha dichiarato di aver versato l'importo di euro 115.533 per l'attore che era più della metà del denaro per i primi quattro mesi del suo primo anno e anche se fosse stato in una brutta situazione finanziaria. A sostegno della sua dichiarazione, il Resistente ha presentato un elenco con tutti i pagamenti effettuati per l'attore in un importo complessivo di euro 115.553 con le rispettive date di pagamento, alcuni accompagnati con le rispettive dichiarazioni bancarie addebitate. 11. L'interpellato ha dichiarato che l'attore ha avuto, anche se era stato pagato la somma di cui sopra, risolto il contratto unilateralmente. Il Resistente inoltre ricordato che l'ammontare di 50.000, che si è impegnata a versare al richiedente in base al contratto professionale, era stato pagato in contanti per l'attore nella costruzione del club e che non deve fornire alcuna prova di questo pagamento chiaramente emanato dal contratto professionale che l'importo di 50.000 erano stati pagati per l'attore in contanti in anticipo. Il Resistente ha ammesso che i pagamenti non sono sempre stati realizzati in tempo a causa di problemi di gestione. Per mezzo di una domanda riconvenzionale, il convenuto chiede il pagamento di euro 356.400 a titolo di risarcimento, maggiorato di EUR 165.000 versato al club P rovenienza del ricorrente a titolo di risarcimento trasferimento dal Richiedente che porta ad un importo complessivo richiesto di € 521.400. Inoltre, rispetto al salario minimo, il convenuto ha spiegato che varia a seconda del periodo di tempo e che all'epoca dei fatti, come dichiarato dal governo, il salario minimo pari a 380,46. 12. Il Richiedente ha respinto la domanda riconvenzionale del convenuto e aderito alla sua posizione. Ha commentato che il salario lordo minimo di 531 e l'importo di 50.000 non era mai stato pagato a lui e che il convenuto doveva fornire prove per dimostrare i relativi pagamenti. Egli ha detto che 50.000 è una grande quantità di denaro e che il Resistente dovrebbe aver ricevuto una ricevuta, debitamente firmata da lui. Inoltre, egli ha affermato che tutti i pagamenti erano stati effettuati dal Resistente attraverso la banca che porterebbe alla domanda perché il suddetto pagamento era stato effettuato in contanti presso la sede del club. Ha spiegato che il convenuto aveva ammesso di essere stato in ritardo con i pagamenti e che potrebbe essere visto dai pagamenti, come indicato nella domanda, che i pagamenti non sono mai stati effettuati in tempo e il Resistente aveva violato il contratto con la presente. 13. Per quanto riguarda le ricevute di pagamento presentate dal Resistente, l'attore ha informato che due di loro, uno datato 16 marzo 2006, l'importo di EUR 2.346 (o 3.800) e uno datato 6 aprile 2006 l'importo di EUR 4.104 (o 6.650) , erano relative al bonus che sono stati pagati a tutti i giocatori nella stessa quantità e lo stesso giorno e non sono "documenti di trasferimento" e che quindi non li accetta. Inoltre, l'attore ha detto che la lista presentata dal Resistente ha mostrato l'importo di euro 6.650 invece di 6.650 e che, di fatto, il convenuto aveva pagato 6.650 a titolo di pagamento di bonus che deve essere calcolato come 4.104 euro. Inoltre, l'attore ha detto che non poteva accettare il pagamento classificato di 300 euro perché non aveva mai ricevuto tale importo e che il convenuto non aveva presentato alcuna prova al riguardo come il documento presentato dal Resistente non portano la sua firma. Inoltre, l'attore ha detto che l'importo versato alla società di provenienza un'indennità di trasferimento in quanto non era pertinente al caso di specie. 14. Nelle sue osservazioni a quest'ultimo, il interpellato ha dichiarato che l'attore aveva risolto il contratto senza nemmeno attendere la fine della stagione. E 'inoltre affermato di aver pagato 115.000 euro al Richiedente il che significava che aveva pagato in eccesso l'attore per i quattro mesi durante i quali aveva soggiornato al club. 15. Nelle sue argomentazioni di chiusura, l'attore ha ribadito le sue dichiarazioni e proporre che aveva partecipato a quasi tutte le partite e che il convenuto non aveva pagato i suoi stipendi in tempo. Il Richiedente allegato un elenco che descrive tutte le partite a cui ha partecipato. Inoltre, ha allegato una tabella con i salari minimi sulle rispettive date. Per 1 ° gennaio 2006, l'importo lordo di 531 e l'importo netto di 380,50 sono indicate. 16. FIFA è stata informata che l'attore ha concluso un nuovo contratto con il club L, F, per il periodo dall'11 ottobre 2006 fino al 31 dicembre 2007. Gli importi retributivi indicati a 10.000 euro, come firma, sul prezzo e di 200 euro come stipendio mensile e "tutte le altri profitti e quote in conformità con gli atti del Club". L'attore ha affermato che gli importi di cui sopra, vale a dire 10.000 euro per esempio l'iscrizione-on a pagamento e 200 euro come stipendio mensile erano il suo compenso complessivo al nuovo club. 17. Essere invitati a presentare le sue osservazioni alla materia presente come intervenire partito, nuovo club del richiedente, F, non ha fornito alcun commento. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 23 maggio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) sulle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un club Y e un giocatore X in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e, dall'altro, al fatto che i contratti relativi alla base della presente controversia sono stati firmati nel gennaio 2006 e la richiesta è stata depositata presso FIFA il 23 maggio 2006. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che gli attuali regolamenti FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento) sono applicabili al caso in esame nel merito. 5. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e tutta la documentazione, contenuto nel file. In particolare, ha preso atto che le parti avevano stipulato due contratti di lavoro: il contratto professionale - registrato con il Football Association Y - con un periodo di validità dal 24 gennaio 2006 al 31 maggio 2008 e il contratto con un periodo di validità dal 15 gennaio 2006 fino al 31 maggio 2008. 6. La Camera ha inoltre rilevato che in base al contratto professionale, le parti avevano concordato un salario netto mensile non inferiore al salario minimo, che corrisponde ad uno stipendio mensile netto di pari a 220 euro che non è stato contestato 380,50. Inoltre, una somma forfettaria di 28.840 pari a 50.000 era stato concordato. I membri della RDC ha inoltre preso atto che, in base al contratto, le parti avevano concordato una somma forfettaria di EUR 60.000 per ogni anno, uno stipendio mensile di 6.000 euro (per il periodo dal 15 gennaio 2008 al 31 Maggio 2008 solo EUR 5.000) e circa 2.350 euro per ogni partita ufficiale eseguita. 7. Allo stesso modo, i membri riconosciuto il fatto che il ricorrente aveva risolto unilateralmente il contratto di lavoro con il Resistente l'8 maggio 2006, cioè prima della scadenza ordinaria del contratto di lavoro. 8. A questo proposito, i membri della RDC ha preso atto del fatto che l'attore ritiene di aver rescisso il contratto di lavoro con giusta causa e che esige, in particolare, il pagamento di 75.450 euro per gli stipendi in sospeso e euro 356.400 a titolo di risarcimento per violazione di contratto corrispondente al valore resto del contratto. 9. D'altra parte, la Camera ha riconosciuto che il Resistente sospettato di aver versato l'importo di euro 115.533 per l'attore e che l'attore aveva lasciato il club senza giusta causa. Il Resistente richiede pertanto, per mezzo di una domanda riconvenzionale, il pagamento del risarcimento per un importo complessivo di euro 521.400 rispetto al ricorrente. 10. La Camera ha affermato che, alla luce di queste posizioni contraddittorie, che prima doveva analizzare se il giocatore aveva rescisso il contratto con o senza giusta causa, e per determinare se una parte è responsabile per i pagamenti in sospeso e / o indennizzo. 11. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che, come regola generale, una parte puo 'recedere dal contratto di lavoro per giusta causa in qualsiasi momento (cfr. art. 14 del Regolamento). La Camera ha osservato che nel caso in questione l'attore risolto il contratto di lavoro come lui presumibilmente non aveva ricevuto tutti gli stipendi dovuti. 12. A tal proposito, la Camera ha affermato che, secondo la sua giurisprudenza consolidata, la persistente incapacità di un club per pagare gli stipendi di un giocatore, senza giusta causa, è da considerarsi come una violazione unilaterale di un contratto di lavoro. 13. A questo proposito, la Camera ha richiamato la sua attenzione alla censura del Resistente di aver pagato 115.533 euro al Richiedente. Tuttavia, la Camera ha osservato che l'attore sostiene di non aver ricevuto più di 69.200 euro da parte del Resistente fino alla data della sua risoluzione unilaterale del contratto. 14. Per quanto riguarda le retribuzioni presunte, i membri della Camera ha sottolineato che, come regola generale, il debitore, vale a dire nel caso di specie il Resistente, sopporta l'onere della prova di aver pagato l'importo dovuto (cfr. art. Par 12 . 3 del Regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle controversie). 15. A questo proposito, la Camera ha riconosciuto che il Resistente aveva presentato un elenco di presunti pagamenti effettuati, alcuni con le note di debito della banca. Dopo un'attenta analisi delle dichiarazioni, che contengono il nome del beneficiario, vale a dire l'attore, il nome della Resistente, i rispettivi importi e le date di esecuzione, la Camera ha concluso che il convenuto aveva presentato le prove dei pagamenti in totale di euro 75.231. 16. In particolare, la Camera ha affermato che per quanto riguarda il pagamento presunta pari a EUR 28.840 50.000, la Camera ha aggiunto che non poteva essere stabilito dal contratto professionale che l'importo suddetto è stato pagato all'attore. Inoltre, la Camera ha affermato che il convenuto non aveva fornito alcuna prova documentale a corroborare la sua affermazione di aver pagato l'importo citato all'attore. Di conseguenza, a causa della mancanza di prove documentali, la Camera ha dichiarato che doveva partire dal presupposto che la controparte non ha pagato l'importo di euro 28.840. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che nessuna prova era stata presentata relativamente alla quantità afferma di aver pagato di EUR 300. Infine, la Camera ha affermato che l'importo di 2.965 euro non poteva essere preso in considerazione come la controparte, ovviamente, non è stato convertito l'importo di 6.650 in euro nel suo calcolo. 17. In continuazione, la Camera ha dichiarato che ora doveva calcolare gli stipendi che dovevano essere al momento della risoluzione unilaterale del ricorrente del contratto di lavoro, vale a dire l'8 maggio 2006. 18. A questo proposito, i membri della RDC ha attirato la loro attenzione sul fatto che le parti avevano stipulato due contratti di lavoro. Essi hanno rilevato che nessuna delle due parti aveva contestato la validità e l'applicazione di ciascuno contratto. La Camera ha anche osservato che il convenuto aveva affermato di aver fatto retribuzioni in base al contratto professionale e il contratto. La Camera ha pertanto concluso che entrambi i contratti devono essere applicate. 19. Tenendo conto di cui sopra, i membri della RDC ha iniziato a calcolare l'importo totale dovuto contando gli stipendi ei premi partita dovuti in base al contratto professionale e del contratto. I membri calcolato che fino all'8 maggio 2006, l'importo di euro 145.110 è dovuta al Richiedente. I membri hanno aggiunto che avevano preso in considerazione i premi partita per quattordici partite come secondo la lista fornita dal richiedente, quest'ultimo aveva partecipato attivamente in quattordici partite e non quindici come sostenuto da lui. La Camera ha osservato che i premi partita non sono state contestate dal Resistente. 20. In conclusione di quanto sopra, la Camera riassunto che, al momento della risoluzione unilaterale del contratto di lavoro, l'importo di euro 145.110 è dovuto. Tuttavia, il Resistente aveva pagato solo 75.231 euro al Richiedente il che significava che il Resistente aveva omesso di effettuare i pagamenti stipendi per un importo di euro 69.879. 21. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha deciso che, non avendo gli stipendi pagati e corrispondere premi per un importo di euro 69.879 al ricorrente, il convenuto ha violato i contratti di lavoro interessati, senza motivi validi. Di conseguenza, l'attore aveva risolto unilateralmente i contratti per giusta causa in data 8 maggio 2006. 22. Inoltre, la Camera ha deciso che l'attore aveva terminato i contratti di lavoro per giusta causa, egli è, a parte gli stipendi in sospeso, indiscutibilmente diritto a un indennizzo da parte del Resistente per violazione di contratto senza giusta causa (cfr. art. 17 par. 1 del Regolamento). 23. Per quanto riguarda l'importo della compensazione da versare all'attore, la Camera ha preso in considerazione il fatto che l'attore aveva firmato alcuni nuovi contratti di lavoro con il club F per il periodo dall'11 ottobre 2006 fino al 31 dicembre 2007. Di conseguenza, i guadagni su un totale di tale contratto devono anche essere considerati. 24. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha deciso quanto segue: Considerato che l'attore aveva terminato i contratti di lavoro con la controparte per giusta causa l'8 maggio 2006, il richiedente ha diritto a ricevere gli stipendi dovuti, pari a 69.879. 25. Per quanto riguarda il risarcimento dovuto per violazione del contratto senza giusta causa commessi dal Resistente, la Camera ha deciso che, tenendo conto delle considerazioni di cui sopra (punti II.22 e II.23 sopra), il convenuto deve versare al ricorrente l'grumo somma di 120.000 euro. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. L'affermazione del giocatore P è parzialmente accettata. 2. Il Resistente, Club C, è tenuto a pagare l'importo complessivo di euro 189.879 (USD 69.879, come gli stipendi in sospeso, USD 120.000 a titolo di risarcimento) al P giocatore, entro 30 giorni dalla data della notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagata entro il termine ultimo, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del relativo periodo di tempo e la questione attuale deve essere presentata al Comitato Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Eventuali ulteriori richieste presentata dal richiedente vengono respinte. 5. Il Richiedente è diretta ad informare il Resistente direttamente e immediatamente il numero di conto sul quale l'rimessa deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. La domanda riconvenzionale presentata dal Club C è completamente respinta. 7. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale allegato: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 28 September 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Carlos Soto (Chile), member Philippe Diallo (France), member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), member Philippe Piat (France), member on the claim presented by the player P, X, represented by Mr XY, attorney-at-law as Claimant/Counter-Respondent against the club C, Y as Respondent/Counter-Claimant regarding a contractual dispute arisen between the player and the club. I. Facts of the case 1. The X player P (hereinafter: the Claimant) and the Y club C (hereinafter: the Respondent) concluded the two following employment contracts: 2. On the one hand, the “Professional Player’s contract” (hereinafter: the professional contract) dated 24 January 2006 which was registered with the Y Football Association. It provides for a period of validity from 24 January 2006 until 31 May 2008 and the following remuneration: - Monthly salary: “Cannot be less then minimum wage” - “Other payments to the player: 50,000 paid as cash”. 3. On the other hand, the “contract” (hereinafter: “the contract”) which provides for a period of validity from 15 January 2006 until 31 May 2008 and for the following remuneration: a) For the first two years, i.e. from 15 January 2006 until 15 January 2008: EUR 200,000 per year, payable as follows: o EUR 60,000 in cash upon the signing of the contract, at the latest on 15 January 2006 and 15 January 2007, respectively. o EUR 60,000 in ten equal monthly instalments in the amount of EUR 6,000 as of 15th February of each year. o EUR 80,000 depending on the performance of the player in the official matches. About EUR 2,350 per official match with an average of 34 matches per year. b) For the period from 15 January 2008 until 31 May 2008: EUR 100,000, payable as follows: o EUR 30,000 in cash, payable at the latest on 15 January 2008. o EUR 30,000 in six monthly instalments in the amount of EUR 5,000, as of the 15th of each month for the month passed. o EU 40,000 depending on the performance of the player in official matches. A sum of about EUR 2,320 per match for an average of 17 matches annually. 4. On 23 May 2006, the Claimant lodged a formal complaint at FIFA, explaining that two employment contracts had been concluded between him and the Respondent due to some financial considerations of the Respondent. He put forward that both contracts were valid as parties are free to sign more than one contract. He informed that he terminated the employment contract with the Respondent unilaterally on 8 May 2006 by informing the Y Football Federation as the Respondent had allegedly breached the contract by failing to pay him the salaries. The Claimant asserted that at the time when he left the Respondent, he had received the total amount of EUR 69,200 EUR from the club by means of the following instalments: o EUR 60,000 o EUR 1,000 (or 1,620) o EUR 1,200 (or 1,944) o EUR 4,500 (or 7,335) o EUR 2,500 on 18 January 2006 on 10 March 2006 on 17 March 2006 on 13 April 2006 on 27 April 2006. 5. However, the Claimant put forward that at the time of his unilateral termination of the contract, he should have received the total amount of EUR 117,850 resulting from the contract plus 52,265 from the professional contract which, according to the Claimant’s assertion, equals to EUR 26,800 and which leads to a total due sum of EUR 144,650. The Claimant stated that these amounts could be broken down as follows: 6. According to the contract, the Claimant claims that the following amounts were due: o EUR 60,000 o EUR 18,000 (3 monthly salaries in the amount of EUR 6,000) o EUR 4,600 (monthly salary for 15 April until 8 May 2006) o EUR 35,250 (15 matches x EUR 2,350). 7. According to the professional contract, the Claimant claims that the following amounts were due: o 50,000 (which had not been paid to him) o 2,124 (4 monthly salaries of 531 which is allegedly the “minimum wage”) o 141 (8 days in May of the minimum wage). 8. The Claimant stated that subtracting the amount of EUR 69,200 which he had received from the Respondent from the total due amount of EUR 144,650, it lead to an outstanding amount of EUR 75,450 at the time of his unilateral termination, i.e. 8 May 2006. 9. The Claimant explained to have participated in 15 matches for the Respondent. For the breach of contract allegedly committed by the Respondent, he requests payment of the aforementioned outstanding salaries in the amount of EUR 75,450 plus compensation in the amount of EUR 356,400 for the rest value of the contracts which can be broken down as follows: a) According to the contract: - First year: EUR 48,000 (8 monthly salaries in the amount of EUR 6,000) EUR 1,400 (for the salary of May) - Second year: EUR 200,000 - Third year: EUR 100,000. b) According to the professional contract: 13,665 equal to EUR 7,000 (for 25 monthly minimum wages of 531 plus 390 for the minimum wage for May). 10. In its response to the claim, the Respondent confirmed to have concluded an employment contract with the Claimant for 2,5 years and that according to the contract, the Claimant was entitled to receive the amount of EUR 200,000 for the first year. In this respect, the Respondent stated that it had paid the amount of EUR 115,533 to the Claimant which was more than half of the money for the first four months of his first year and even though it had been in a bad financial situation. In support of its statement, the Respondent submitted a list with all the payments made to the Claimant in a total amount of EUR 115,553 with the respective payment dates, some accompanied with the respective debited bank statements. 11. The Respondent stated that the Claimant had, even though he had been paid the aforementioned sum, terminated the contract unilaterally. The Respondent furthermore mentioned that the amount of 50,000 which it undertook to pay to the Claimant according to the professional contract, had been paid cash to the Claimant in the building of the club and that it did not have to provide any evidence for this payment as it clearly emanated from the professional contract that the amount of 50,000 had been paid to the Claimant in cash in advance. The Respondent admitted that the payments may not have always been made on time due to managing problems. By means of a counter-claim, the Respondent claims payment of EUR 356,400 as compensation plus EUR 165,000 paid to the Claimant’s former club as transfer compensation from the Claimant which leads to a total claimed amount of EUR 521,400. Furthermore, with respect to the minimum wage, the Respondent explained that it varied depending on the period of time and that at the relevant time, as stated by the government, the minimum wage amounted to 380.46. 12. The Claimant rejected the counter-claim of the Respondent and adhered to his position. He commented that the minimum gross wage of 531 and the amount of 50,000 never had been paid to him and that the Respondent had to provide evidence to prove the relevant payments. He mentioned that 50,000 is a big amount of money and that the Respondent should have received a payment receipt, duly signed by him. Furthermore, he alleged that all the payments had been effected by the Respondent via bank which would lead to the question why the afore-mentioned payment had been done in cash at the building of the club. He explained that the Respondent had admitted to have been late with the payments and that it could be seen from the payments as indicated in the claim, that the payments were never effected on time and the Respondent had herewith breached the contract. 13. With respect to the payment receipts submitted by the Respondent, the Claimant informed that two of them, one dated 16 March 2006 in the amount of EUR 2,346 (or 3,800) and one dated 6 April 2006 in the amount of EUR 4,104 (or 6,650), were related to bonus payments which were paid to all the players in the same amount and on the same date and were not “transfer documents” and that he therefore did not accept them. Furthermore, the Claimant mentioned that the list submitted by the Respondent showed the amount of EUR 6,650 instead of 6,650 and that, in fact, the Respondent had paid 6,650 as bonus payment which has to be calculated as EUR 4,104. Additionally, the Claimant mentioned that he could not accept the listed payment of EUR 300 because he had never received this amount and that the Respondent had not presented any evidence in this regard as the document submitted by the Respondent did not bear his signature. Furthermore, the Claimant mentioned that the amount paid to his former club as transfer compensation was not relevant to the present case. 14. In its comments thereto, the Respondent stated that the Claimant had terminated the contract without even awaiting the end of the season. It furthermore affirmed having paid EUR 115,000 to the Claimant which meant that it had overpaid the Claimant for the four months during which he had stayed at the club. 15. In his closing arguments, the Claimant reiterated his statements and put forward that he had participated in almost all the matches and that the Respondent had never paid him his salaries on time. The Claimant enclosed a list which outlines all the matches at which he participated. Additionally, he enclosed a chart with the minimum wages on the respective dates. For 1 January 2006, the gross amount of 531 and the net amount of 380.50 are indicated. 16. FIFA was informed that the Claimant concluded a new employment contract with the L club, F, for the period from 11 October 2006 until 31 December 2007. The indicated remuneration amounts to EUR 10,000 as signing-on fee and EUR 200 as monthly salary and “any other earnings and allowances in accordance with the Club’s acts”. The Claimant affirmed that the aforementioned amounts, i.e. EUR 10,000 as signing-on fee and EUR 200 as monthly salary were his total remuneration at the new club. 17. Being invited to submit its comments to the present matter as intervening party, the Claimant’s new club, F, did not provide any comments. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber (DRC) analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 23 May 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) on matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment-related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a Y club and a X player regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, the members of the Chamber analyzed which edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005) and, on the other hand, to the fact that the relevant contracts at the basis of the present dispute were signed in January 2006 and the claim was lodged at FIFA on 23 May 2006. In view of the aforementioned, the Chamber concluded that the current FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereafter: the Regulations) are applicable to the case at hand as to the substance. 5. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and all further documentation contained in the file. In particular, they took note that the parties had concluded two employment contracts: the professional contract - registered with the Y Football Association - with a period of validity from 24 January 2006 until 31 May 2008 and the contract with a period of validity from 15 January 2006 until 31 May 2008. 6. The Chamber further noted that according to the professional contract, the parties had agreed on a monthly net salary not less then the minimum wage which corresponds to a monthly net salary of 380.50 equal to EUR 220 which was not disputed. In addition a lump sum payment of 50,000 equal to EUR 28,840 had been agreed upon. The members of the DRC further took note that according to the contract, the parties had agreed upon a lump sum payment of EUR 60,000 for each year, a monthly salary of EUR 6,000 (for the period from 15 January 2008 until 31 May 2008 only EUR 5,000) and about EUR 2,350 for each performed official match. 7. Equally, the members acknowledged the fact that the Claimant had unilaterally terminated the employment contract with the Respondent on 8 May 2006, i.e. before the ordinary expiry of the employment contract. 8. In this respect, the members of the DRC took note of the fact that the Claimant considers to have terminated the employment contract with just cause and that he demands, in particular, payment of EUR 75,450 for outstanding salaries and EUR 356,400 as compensation for breach of contract corresponding to the rest value of the contract. 9. On the other hand, the Chamber acknowledged that the Respondent alleged to have paid the amount of EUR 115,533 to the Claimant and that the Claimant had left the club without just cause. The Respondent therefore demands, by means of a counter-claim, payment of compensation in the total amount of EUR 521,400 from the Claimant. 10. The Chamber stated that, in view of these contradictory positions, it first had to analyze whether the player had terminated the contract with or without just cause, and to determine whether a party is accountable for outstanding payments and/or compensation. 11. In this respect, the Chamber pointed out that, as a general rule, a party may terminate an employment contract for just cause at any time (cf. art. 14 of the Regulations). The Chamber noted that in the case at stake the Claimant terminated the employment contract as he allegedly had not received all the due salaries. 12. To that regard, the Chamber stated that, according to its established jurisprudence, the persistent failure of a club to pay the salaries of a player, without just cause, is to be considered as a unilateral breach of an employment contract. 13. In this respect, the Chamber drew its attention to the allegation of the Respondent to have paid EUR 115,533 to the Claimant. However, the Chamber noted that the Claimant claims not to have received more than EUR 69,200 from the Respondent until the date of his unilateral termination of the contract. 14. With regard to the alleged salary payments, the members of the Chamber underlined that, as a general rule, the debtor, i.e. in the present case the Respondent, bears the burden of proof of having paid the due amount (cf. art. 12 par. 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber). 15. In this respect, the Chamber acknowledged that the Respondent had submitted a list of allegedly effected payments, some along with debit notes of the bank. After a careful analysis of the statements, which contain the name of the beneficiary, namely the Claimant, the name of the Respondent, the respective amounts and the dates of execution, the Chamber concluded that the Respondent had submitted evidence of payments in the total amount of EUR 75,231. 16. In particular, the Chamber stated that with respect to the alleged payment of 50,000 equal to EUR 28,840, the Chamber added that it could not be established from the professional contract that the afore-mentioned amount had been paid to the Claimant. Furthermore, the Chamber stated that the Respondent had not provided any documentary evidence to corroborate its assertion to have paid the aforementioned amount to the Claimant. In consequence, due to lack of documentary evidence, the Chamber stated that it had to be assumed that the Respondent did not pay the amount of EUR 28,840. Equally, the Chamber noted that no evidence had been submitted with respect to the allegedly paid amount of EUR 300. Finally, the Chamber stated that the amount of EUR 2,965 could not be taken into account as the Respondent obviously did not convert the amount of 6,650 into Euros in its calculation. 17. In continuation, the Chamber stated that it now had to calculate the salaries which were due at the time of the Claimant’s unilateral termination of the employment contract, i.e. on 8 May 2006. 18. In this respect, the members of the DRC drew their attention to the fact that the parties had concluded two employment contracts. They noted that neither party had disputed the validity and implementation of either contract. The Chamber also noted that the Respondent had asserted to have made salary payments according to the professional contract and the contract. The Chamber therefore concluded that both contracts are to be applied. 19. Taking into account the aforementioned, the members of the DRC started to calculate the total amount due by counting the salaries and match premiums due according to the professional contract and the contract. The members calculated that until 8 May 2006, the amount of EUR 145,110 was due to the Claimant. The members added that they had taken into consideration the match premiums for fourteen matches as according to the list provided by the Claimant, the latter had actively participated in fourteen matches and not in fifteen as claimed by him. The Chamber remarked that the match premiums were not contested by the Respondent. 20. In conclusion of the above, the Chamber summarised that at the time of the unilateral termination of the employment contract, the amount of EUR 145,110 was due. However, the Respondent had only paid EUR 75,231 to the Claimant which meant that the Respondent had failed to make salary payments in the amount of EUR 69,879. 21. In view of the above, the Chamber decided that by not having paid salaries and match premiums in the amount of EUR 69,879 to the Claimant, the Respondent had breached the relevant employment contracts without valid reason. As a consequence, the Claimant had unilaterally terminated the contracts with just cause on 8 May 2006. 22. Furthermore, the Chamber decided that as the Claimant had terminated the employment contracts with just cause, he is, apart from the undisputedly outstanding salaries, entitled to receive compensation from the Respondent for breach of contract without just cause (cf. art. 17 par. 1 of the Regulations). 23. With respect to the amount of compensation to be paid to the Claimant, the Chamber took into consideration that the Claimant had signed a new employment contracts with the club F for the period from 11 October 2006 until 31 December 2007. As a consequence, the earnings out of such contract also need to be considered. 24. On account of all the above, the Chamber decided as follows: Given that the Claimant had terminated the employment contracts with the Respondent with just cause on 8 May 2006, the Claimant is entitled to receive the outstanding salaries of EUR 69,879. 25. With regard to the compensation due for breach of contract without just cause committed by the Respondent, the Chamber decided that taking into account the aforementioned considerations (points II.22 and II.23 above), the Respondent has to pay to the Claimant the lump sum of EUR 120,000. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the player P is partially accepted. 2. The Respondent, Club C, has to pay the total amount of EUR 189,879 (USD 69,879 as outstanding salaries, USD 120,000 as compensation) to the player P, within 30 days following the date of the notification of the present decision. 3. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the relevant time-frame and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. Any further claims submitted by the Claimant are rejected. 5. The Claimant is directed to inform the Respondent directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. The counter-claim submitted by Club C is fully rejected. 7. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport (CAS) Avenue de Beaumont 2 CH-1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy General Secretary Enclosed: CAS directives
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