• Stagione sportiva: 2007/2008
F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 2 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro John Didulica (Australia), membro ESSA M. Saleh Al-Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro del reclamo presentato dal club, A, X, rappresentata dal Il signor D, come attore, contro il giocatore, B, X, e il club, C, Y, come intervistati, per quanto riguarda una controversia contrattuale sorto sulla base di un contratto di lavoro firmato tra l’attore e il giocatore. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 2 novembre 2007, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro John Didulica (Australia), membro ESSA M. Saleh Al-Housani (Emirati Arabi Uniti), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro del reclamo presentato dal club, A, X, rappresentata dal Il signor D, come attore, contro il giocatore, B, X, e il club, C, Y, come intervistati, per quanto riguarda una controversia contrattuale sorto sulla base di un contratto di lavoro firmato tra l'attore e il giocatore. I. Fatti della controversia 1. Il giocatore X B, (di seguito anche: il Player), nato il 20 luglio 1981, e il club X, A, (di seguito anche: il Richiedente), è entrato in un contratto di lavoro valido dal 5 agosto 2002 fino al 4 agosto 2007. Questo accordo prevedeva che, in caso di violazione del contratto di lavoro, il risarcimento sarebbe stato pagato un importo di ... 1.000.000. Allo stesso tempo, le parti hanno concordato che, se la violazione del contratto relativo a un trasferimento internazionale, risarcimento per un importo di USD 1.000.000 sarebbe dovuto. 2. L'11 luglio 2005, l'attore ha presentato un reclamo contro la squadra Y, C, (di seguito anche: il Resistente), e il giocatore di fronte alla FIFA per violazione del contratto di lavoro di cui sopra e ha sostenuto quanto segue: - Nel giugno 2004, il Resistente voluto firmare quattro giocatori del richiedente, compreso il giocatore. Nel giugno 2004, l'attore e il convenuto ha avuto uno scambio di corrispondenza relativa al trasferimento del giocatore che termina con l'offerta scritta del Resistente del 18 giugno 2004 per un risarcimento di USD 850.000. L'attore afferma di aver accettato questa offerta, ma il Resistente poi oralmente annullata la transazione. - Il ricorrente faccia valere, inoltre, che il giocatore ha chiesto la cessazione immediata del rapporto contrattuale con l'attore il 29 giugno 2004 davanti a un tribunale X, in modo da essere in grado di concludere un accordo con un altro club X. Durante questi lavori, anche la clausola penale in relazione alla violazione del contratto, stabilita contrattualmente, tra l'attore e il giocatore è stato esaminato. Il 16 luglio 2004, il tribunale ha autorizzato la X Player di stipulare un accordo con un altro club X contro un deposito di ... 949,490.10. Il rilascio del certificato di transfer internazionale (ITC) per il giocatore in questo senso è stata espressamente rifiutato. - Il 16 luglio 2004, il giocatore avrebbe firmato un contratto con il club X, E (in prosieguo: E). - Il 20 luglio 2004, Y-FA (YYY) ha presentato una richiesta con l'FA-X (XXX) per il rilascio di ITC del giocatore. L'ITC non è stato poi rilasciato. - Il 21 luglio 2004, il giocatore ha cessato di lavoro con l'attore. - Il 27 luglio 2004, la cessazione del rapporto contrattuale tra il giocatore e l'attore a seguito di un ordine del tribunale è stata registrata con il XXX e un contratto di lavoro entrato in vigore tra E e il giocatore . - Il 3 agosto 2004, una menzione è stata inclusa nella registrazione dei record del giocatore che il giocatore non poteva essere trasferito ad un club straniero. - Il 21 settembre 2004, e ha avviato una ripresa del procedimento che erano stati condotti dinanzi al giudice del lavoro di ..., X, facendo una petizione il giudice d'appello per permettere al giocatore di essere rilasciato per i trasferimenti internazionali. Questa richiesta è stata respinta il 27 settembre 2004. - L'attore afferma che cercando il suo spazio per giocare in un altro club senza giusta causa durante il periodo del contratto di lavoro concluso con l'attore e avendo firmato un contratto di lavoro con il Resistente ed essendo stato trasferito al Resistente, senza l'emissione del relativo ITC, il giocatore ha violato il suo contratto di lavoro ed ha agito in violazione dell'articolo 21 del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001), (di seguito: il Regolamento). 3. Di conseguenza, l'attore ha chiesto che: a) Il giocatore essere condannata a pagare un risarcimento per cessazione del contratto di lavoro senza giusta causa in l'importo della clausola penale, stabilita contrattualmente, di USD 1.000.000. In subordine, l'attore chiede un risarcimento di 850.000 dollari, che corrisponde alla offerta fatta dal convenuto il 18 giugno 2004 per il trasferimento del giocatore, rispettivamente, maggiorato del 5% di interessi dalla sentenza fino al saldo, b) imporre a 6 mesi di divieto di Windows Media Player, ai sensi dell'articolo 23, par. 1 lit. c del Regolamento, c) Per dichiarare il Resistente solidalmente responsabile nei confronti del risarcimento a carico del giocatore, d) Per imporre un divieto di trasferimento per il giocatore, ai sensi dell'articolo 23, par. 2 lettera. uno del Regolamento, e) Per imporre una sospensione al convenuto, ai sensi dell'articolo 23, par. 2 lettera. d del Regolamento, f) imporre al convenuto a pagare all'attore USD 850.000 maggiorato del 5% di interessi dalla sentenza fino al pagamento. 4. Su richiesta della FIFA, il YYY ha i seguenti chiarimenti in data 31 gennaio 2006: - Il 20 luglio 2004, il YYY ha presentato una richiesta con il XXX per il rilascio della ITC del giocatore. - Il 21 luglio 2004, la XXX ha emesso un ITC. Questo ITC citata E come ultimo club del giocatore. - Il 27 luglio 2004, la XXX ha chiesto che la ITC di cui sopra, che era stato rilasciato e inviato al YYY, essere ignorata, ma era stato rilasciato per errore. Il giocatore è stato contrattualmente legato al richiedente fino al 4 agosto 2007. - Il 4 agosto 2004, il YYY ha presentato una nuova richiesta con la XXX per il rilascio della ITC, a seguito di una dichiarazione scritta dal giocatore che non era contrattualmente legato all'attore. - Il YYY ha presentato un ITC rilasciata dal XXX il 4 agosto 2004, su cui E viene nuovamente menzionata come ultimo club del giocatore. - Il YYY ha annunciato alla FIFA che il giocatore è stato registrato il 5 agosto 2004 con la controparte, con la quale aveva un contratto di lavoro valido fino al 30 giugno 2008. 5. In seguito, il XXX ha dichiarato che l'ITC datato 4 agosto 2004 presentata in precedenza YYY non era stata rilasciata dal XXX e che il giocatore era ancora come prima registrato in X con il numero di registrazione ... .... 6. Il ricorrente, da parte sua, ha annunciato il 24 febbraio 2006 che i procedimenti avviati tra se stesso e il giocatore rispetto alla validità giuridica della clausola penale, stabilita contrattualmente, relative alla rottura unilaterale del contratto erano ancora pendenti. Il giocatore era del parere che, secondo la legge X, la compensazione non potrebbe essere più di 409.500 ... per i trasferimenti nazionali. L'attore però è stata una domanda di risarcimento per un importo di ... 949,490.10. Il giocatore aveva depositato la quantità indiscusso della ... 409500 per poter essere trasferiti a livello nazionale, che era stata ritirata dal richiedente. La decisione finale sul l'importo della clausola penale non era ancora stata fatta. 7. Il 31 marzo 2006, la FIFA ha comunicato alla ricorrente risulta che essa non poteva più rispondere con la sua pretesa, dato che il rapporto contrattuale tra il giocatore e il ricorrente era stato terminato nel luglio 2004 a seguito di una sentenza della Corte X e l'attore si era ritirato la parte indiscusso della la clausola penale per i trasferimenti nazionali. L'attore aveva quindi acconsentito al trasferimento nazionale e la cessazione del rapporto contrattuale tra sé e il giocatore . In altre parole, l'attore non aveva il diritto di citare in giudizio per il risarcimento a seguito del trasferimento del giocatore di Y. 8. Il 13 aprile 2006, l'attore ha insistito sulla sua tesi. 9. In risposta alla denuncia del ricorrente, il giocatore e la richiesta Resistente il rifiuto di esso per i seguenti motivi: - incompetenza della FIFA per decidere la questione attuale. L'attore sarebbe in pratica "forum shopping". I fatti del caso di specie sono già state discusse dinanzi ai giudici X e sono ancora pendenti. - Sia il giocatore e l'attore sono "X", ecco perché i giudici X - non FIFA - sono competenti a decidere in materia. - Il Resistente non è coinvolta nella questione controversa. Il Richiedente solamente depositato un reclamo contro il convenuto, oltre al giocatore , per far scattare la competenza della FIFA. Il giocatore è stato trasferito da E a Y, motivo per cui non vi è alcun rapporto giuridico tra l'attore e il convenuto. - Inoltre, il giocatore fine al suo contratto di lavoro con l'attore dietro pagamento di un deposito di ... 949,490.10 su ordine di un tribunale X lavoro. Il richiedente non abbia già ritirato ... 409.500 da questo importo. - Per quanto riguarda l'ITC ha emesso, il giocatore ha sottolineato il fatto che esso è stato emesso dalla XXX. Il giocatore non può prendere una posizione su questo problema in quanto le procedure ITC sono una questione esclusivamente tra le due associazioni di club E x e attuali del giocatore. 10. Nella sua replica, l'attore afferma che la condotta illecita del convenuto e in particolare il suo "coinvolgimento" è dimostrata dal fatto che il YYY ha chiesto l'emissione di ITC del giocatore il 20 luglio 2004, anche se la XXX non ha ricevuto la sentenza della Corte del 16 luglio 2004 relativa al rilascio del giocatore fino al 27 luglio 2004. 11. Inoltre, l'attore ha sottolineato che il contratto di lavoro tra il giocatore ed E è stato stipulato in data 16 luglio 2004, ma non presentato al XXX fino al 27 luglio 2004. Se il contratto di lavoro era stato effettivamente stipulato in data 16 luglio 2004, a parere del ricorrente, E non si sarebbe aspettato 11 giorni per presentare il contratto di lavoro a XXX e procedere con il trasferimento del giocatore . Questo dimostra che il giocatore avesse già stipulato un contratto di lavoro con la convenuta quando entrò nel contratto di lavoro con E. La YYY aveva già presentato una richiesta con il XXX per il rilascio della ITC del giocatore il 20 luglio 2004. Pertanto, a parere del ricorrente, il Resistente e il YYY aveva già chiesto il trasferimento del giocatore prima che il giocatore è stato rilasciato dal rapporto contrattuale con l'attore. Prima del suo trasferimento a Y, il giocatore è stato trasferito a livello nazionale solo sulla carta. 12. Infine, l'attore ha ritenuto che la competenza della FIFA a decidere non dovrebbe essere messa in discussione. Un adescamento di violare l'accordo e un trasferimento irregolare Y non sono mai stati oggetto di procedimento dinanzi ai giudici X. Inoltre, come è già stato affermato, il giocatore - non l'attore - ha avviato il procedimento davanti al giudice X. 13. Su richiesta della FIFA, la XXX ha dichiarato che era stato informato il 20 luglio 2004 circa la sentenza del tribunale del lavoro reso dal X tribunale il 16 luglio 2004. 14. Il giocatore e il convenuto hanno ribadito le loro precedenti dichiarazioni nelle loro controrepliche. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera ha analizzato se era competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) (edizione 2005). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 11 luglio 2005. Di conseguenza, la Camera ha concluso che le suddette regole che disciplinano le procedure di Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) sono applicabili alla materia a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 delle suddette regole si afferma che la Camera di Risoluzione delle controversie esamina la propria competenza alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione 2005 del Regolamento per lo Status ed il trasferimento dei giocatori. Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 (a) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie tra società e calciatori in relazione al mantenimento della stabilità contrattuale, se vi è stata una richiesta per il rilascio di un CTI e se c'è una richiesta da una parte interessata parte in relazione alla richiesta ITC quali, in particolare per quanto riguarda la sua concessione, in materia di sanzioni sportive o relativo a danni per violazione del contratto. 3. A questo proposito, i membri della Camera, tra l'altro, ha riconosciuto che il YYY ha chiesto per il rilascio di ITC dei calciatori il 20 luglio 2004 e che il file contiene due ITC, una prima del 21 luglio 2004 e una seconda data 4 agosto 2004, di cui il XXX ha confermato il rilascio della prima ITC, ma ha negato il rilascio della seconda datata 4 agosto 2004. 4. Di conseguenza, come primo passo, si è concluso che, in linea di principio, la Camera di Risoluzione delle Controversie sarebbe l'organo competente a decidere su una controversia, come la questione a portata di mano, che coinvolge un club X, un giocatore X e Y di un club relative al mantenimento della stabilità contrattuale in cui non vi è infatti stata una richiesta di ITC e una richiesta da una parte interessata in relazione alla richiesta ITC tale. 5. Successivamente, la Camera ha ritenuto, tuttavia, di estrema importanza considerare i seguenti fatti cronologici fondamentali che sono alla base del contenzioso specifico a portata di mano: 6. Alla fine di giugno 2004, il giocatore ha presentato una denuncia contro l'attore dinanzi a un giudice del lavoro X cerca la dichiarazione della cessazione del rapporto contrattuale stipulato con l'attore nel mese di agosto 2002 e l'autorizzazione a firmare con un altro club X. 7. Il 16 luglio 2004, il tribunale competente ha autorizzato la X Player di stipulare un nuovo contratto di lavoro con un altro club X contro un deposito di ... 949,490.10, vale a dire una somma di denaro che rappresenta la clausola penale contrattualmente concordato tra il giocatore e l'attore nel caso in cui di un recesso unilaterale del loro rapporto contrattuale. 8. Allo stesso modo, la Camera ha tenuto conto che, secondo la conferma scritta della XXX, un contratto di lavoro entrato in vigore tra il giocatore e il club X, E, a decorrere dal 27 luglio 2004. 9. Inoltre, la Camera ha osservato che i procedimenti giudiziari che coinvolgono il giocatore e il Richiedente in merito alla validità della clausola penale, stabilita contrattualmente, in materia di risoluzione unilaterale del contratto sono ancora pendenti davanti al tribunale X rilevante poiché, a quanto pare, le parti interessate sono d'accordo sulla quantità di risarcimento relativa alla clausola. 10. A questo proposito, la Camera in particolare rilevato che l'attore ha riconosciuto di aver già ricevuto l'importo indiscusso (vale a dire ... 409.500) del deposito (vale a dire ... 949,490.10) fatta dal giocatore in relazione ai procedimenti per quanto riguarda la validità della clausola penale di fronte a rilevanti autorità di X. In questo contesto, la Camera ha sottolineato che, dopo aver accettato (in parte) il risarcimento sulla base del trasferimento incontrastato nazionale del giocatore, il club ha riconosciuto che il giocatore non era più legato contrattualmente ad esso. 11. Inoltre, la Camera d'accordo che il ricorrente aveva riconosciuto la competenza del giudice del lavoro, X, senza dubbio, è stato coinvolto al procedimento avviato dal giocatore. 12. In questo contesto, la Camera era ansioso di sottolineare che i procedimenti presentati dal giocatore contro il richiedente deve inoltre hanno fatto riferimento alla questione se una rescissione unilaterale del loro rapporto contrattuale si è verificato. In caso contrario, così la Camera, la questione circa la validità giuridica della clausola penale non si sarebbe verificata. In particolare, i membri della Camera ha ricordato che il rapporto contrattuale tra il giocatore e l'attore è stato ufficialmente terminato da una sentenza del tribunale nel luglio 2004. In effetti, sulla base dei documenti del fascicolo, contenente la conferma del ricorrente a tale riguardo, la Camera sottolineato che il procedimento, iniziato nel X sono ancora in corso. Tali procedimenti, tuttavia, sono limitati a quanto pare la questione di quale somma di denaro è legalmente consentito come massimo della clausola penale contrattuale in conformità con X legge. 13. In considerazione di quanto sopra, la Camera all'unanimità d'accordo che non riesce a sentire la presente controversia a causa del principio di "litispendency". In realtà, secondo i documenti del fascicolo, l'attore chiede un risarcimento dal giocatore e da quella convenuta sulla base di una presunta violazione si è verificato del contratto di lavoro concluso tra il giocatore e l'attore nell'agosto del 2002, in altre parole, sulla base di circostanze che erano già sotto esame del tribunale del lavoro X appello dal giocatore e le cui conseguenze, vale a dire la legittimità del l'importo concordato da e tra il Giocatore e la richiedente a compensazione di un recesso unilaterale del loro rapporto contrattuale, sono ancora pendenti. 14. Pertanto, la Camera ha deciso all'unanimità che a causa della suddetta causa pendente davanti al giudice del lavoro X, non può affrontare la questione attuale. A questo proposito, la Camera ha ritenuto necessario ripetere che l'attore ha accettato la competenza del tribunale invocato dal X Player per aver definito la sua posizione di fronte a questi tribunali, che è il motivo per cui il suo argomento per quanto riguarda la competenza presunto imperativo della FIFA Nel caso di specie a causa del fatto che solo il Player ha avviato le relative procedure di X non può essere accolta. 15. Oltre al fatto che la materia in esame non può essere sentito a causa del suddetto principio di "litispendency", la Camera ha ritenuto inoltre di fondamentale importanza per sottolineare che il diritto del ricorrente ad intraprendere un'azione legale contro il Giocatore e la Resistente manca nel caso di mano. 16. In realtà, come il rapporto contrattuale tra il giocatore e l'attore si è conclusa nel luglio 2004 da un tribunale del lavoro e X subordinata al pagamento del compenso contrattualmente convenuto, di cui la parte non contestata della quantità totale di 949.490,10 ... era già ritirata dal richiedente, la Camera hanno convenuto che l'attore ha accettato di ricevere (parte del) la clausola contrattuale relativa alla pena di rottura unilaterale del contratto in relazione ad un trasferimento nazionale. In altre parole, così la Camera, l'attore ha ammesso che la cessazione del suo rapporto contrattuale con il giocatore nasce da un bonifico nazionale e non, come ora sostiene di fronte a FIFA, da un trasferimento internazionale. 17. A questo proposito, per amore di completezza solo, la Camera ha ritenuto altresì importante sottolineare che la pratica dei partiti di avere le loro cause legali sentito da alcuni organi decisionali con l'obiettivo di ottenere il giudizio più favorevole, noto come "forum shopping ", non può essere accolta a tutti da parte della Camera. In particolare, la Camera non può sostenere possibile intenzione del richiedente di ricevere denaro in conformità della clausola penale per violazione di contratto per due volte, vale a dire la somma di denaro, stabilita contrattualmente, in relazione a una violazione unilaterale del contratto sulla base di un trasferimento nazionale di fronte alle autorità X e, inoltre, una somma di denaro per la rottura unilaterale del contratto, anche in virtù della clausola menzionata penale contrattuale, sulla base di un trasferimento internazionale di fronte alla FIFA. 18. Tenendo conto di tutte le considerazioni che precedono, la Camera ha deciso che non è competente a trattare il ricorso presentato dalla parte attrice a causa sia il principio di "litispendency" e il fatto che il diritto del ricorrente ad intraprendere un'azione legale contro il Giocatore e la Resistente manca nel caso in esame. ** III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta presentata dal Richiedente, A, non è ammissibile. 2. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: ~~ www.tas-cas.org A nome della Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 2 November 2007, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Gerardo Movilla (Spain), member John Didulica (Australia), member Essa M. Saleh Al-Housani (United Arab Emirates), member Mohamed Mecherara (Algeria), member on the claim presented by the club, A, X, Represented by Mr D, as Claimant, against the player, B, X, and the club, C, Y, as Respondents, regarding a contractual dispute arisen on the basis of an employment contract signed between the Claimant and the player. I. Facts of the case 1. The X player B, (hereinafter also: the Player), born 20 July 1981, and the X club, A, (hereinafter also: the Claimant), entered into an employment agreement valid from 5 August 2002 until 4 August 2007. This agreement provided that in the event of a breach of the employment agreement, compensation would be paid in the amount of … 1,000,000. At the same time, the parties agreed that if the breach of the agreement related to an international transfer, compensation in the amount of USD 1,000,000 would be due. 2. On 11 July 2005, the Claimant filed a claim against the Y club, C, (hereinafter also: the Respondent), and the Player in front of FIFA for breach of the aforementioned employment agreement and alleged the following: - In June 2004, the Respondent wanted to sign four of the Claimant’s players, including the Player. In June 2004, the Claimant and the Respondent had an exchange of correspondence relating to the transfer of the Player ending with the Respondent’s written offer dated 18 June 2004 for a compensation of USD 850,000. The Claimant asserts having accepted this offer, but the Respondent then orally cancelled the transaction. - The Claimant further asserts that the Player requested the immediate termination of the contractual relationship with the Claimant on 29 June 2004 before a X court, in order to be able to enter into an agreement with another X club. During these proceedings, also the penalty clause relating to the breach of contract contractually agreed between the Claimant and the Player was examined. On 16 July 2004, the X court authorized the Player to enter into an agreement with another X club against a deposit of … 949,490.10. The issuance of an international transfer certificate (ITC) for the Player in this respect was expressly declined. - On 16 July 2004, the Player allegedly signed a contract with the X club, E (hereinafter: E). - On 20 July 2004, the Y-FA (YYY) filed a request with the X-FA (XXX) for the issuance of the Player’s ITC. The ITC was then not issued. - On 21 July 2004, the Player ceased employment with the Claimant. - On 27 July 2004, the termination of the contractual relationship between the Player and the Claimant following a court order was registered with the XXX and an employment agreement took effect between E and the Player. - On 3 August 2004, a mention was included in the Player’s registration record that the Player could not be transferred to any foreign club. - On 21 September 2004, E initiated a resumption of the proceedings which had been conducted before the labour court of …, X, by petitioning the appellate court to permit the Player to be released for international transfers as well. This request was rejected on 27 September 2004. - The Claimant asserts that by seeking his clearance to play in another club without cause during the term of the employment agreement concluded with the Claimant and by having signed an employment contract with the Respondent and having been transferred to the Respondent without the issuance of the relevant ITC, the Player violated his employment agreement and acted in breach of article 21 of the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (2001 edition), (hereinafter: the Regulations). 3. Consequently, the Claimant requested that: a) The Player be ordered to pay compensation for termination of the employment agreement without just cause in the amount of the contractually agreed penalty clause of USD 1,000,000. In the alternative, the Claimant claims compensation of USD 850,000, which corresponds to the offer made by the Respondent on 18 June 2004 for the transfer of the Player, respectively, plus 5% interest from the judgment until payment, b) To impose a 6-months ban on the Player, within the meaning of article 23 par. 1 lit. c of the Regulations, c) To declare the Respondent jointly and severally liable in respect of the compensation to be paid by the Player, d) To impose a transfer ban on the Player, within the meaning of article 23 par. 2 lit. a of the Regulations, e) To impose a suspension on the Respondent, within the meaning of article 23 par. 2 lit. d of the Regulations, f) To oblige the Respondent to pay the Claimant USD 850,000 plus 5% interest from the judgment until payment. 4. At the request of FIFA, the YYY made the following clarifications on 31 January 2006: - On 20 July 2004, the YYY filed a request with the XXX for the issuance of the Player’s ITC. - On 21 July 2004, the XXX issued an ITC. This ITC mentioned E as the Player’s last club. - On 27 July 2004, the XXX requested that the aforementioned ITC, which had been issued and sent to the YYY, be ignored; it had been issued by mistake. The Player was contractually bound to the Claimant until 4 August 2007. - On 4 August 2004, the YYY filed a new request with the XXX for the issuance of the ITC, following a written declaration by the Player that he was not contractually bound to the Claimant. - The YYY presented an ITC issued by the XXX on 4 August 2004, on which E is again mentioned as the Player’s last club. - The YYY announced to FIFA that the Player was registered on 5 August 2004 with the Respondent, with which he had a valid employment agreement until 30 June 2008. 5. In continuation, the XXX has stated that the ITC dated 4 August 2004 previously presented by the YYY had not been issued by the XXX and that the Player was still as before registered in X under registration number ... … . 6. The Claimant, for its part, announced on 24 February 2006 that the proceedings initiated between itself and the Player with respect to the legal validity of the contractually agreed penalty clause relating to unilateral breach of contract were still pending. The Player was of the opinion that, under X law, the compensation could not be more than … 409,500 for national transfers. The Claimant however was claiming compensation in the amount of … 949,490.10. The Player had deposited the undisputed amount of … 409,500 to be able to be transferred nationally, which had been withdrawn by the Claimant. The final decision on the amount of the penalty clause had not yet been made. 7. On 31 March 2006, FIFA informed the Claimant that it could no longer deal with its claim, given that the contractual relationship between the Player and the Claimant had been terminated in July 2004 following a X court ruling and the Claimant had withdrawn the undisputed portion of the penalty clause for national transfers. The Claimant had thus consented to the national transfer and the termination of the contractual relationship between itself and the Player. In other words, the Claimant did not have the right to sue for compensation as a result of the Player's transfer to Y. 8. On 13 April 2006, the Claimant insisted on its claim. 9. In reply to the Claimant’s complaint, the Player and the Respondent request the rejection of it on the following grounds: - Incompetence of FIFA to decide the present matter. The Claimant would practice “forum shopping”. The facts of the present case have already been discussed before the X courts and are still pending. - Both the Player and the Claimant are “X”, which is why the X courts - not FIFA - are competent to decide on the matter. - The Respondent is not involved in the matter in dispute. The Claimant only filed a claim against the Respondent, in addition to the Player, to trigger the competence of FIFA. The Player was transferred from E to Y, which is why there is no legal relationship between the Claimant and the Respondent. - In addition, the Player terminated his employment agreement with the Claimant against payment of a deposit of … 949,490.10 on the order of a X labour court. The Claimant has already withdrawn … 409,500 from this amount. - With respect to the issued ITC, the Player emphasized the fact that it was issued by the XXX. The Player cannot take a stance on this matter as the ITC procedures are a matter exclusively between the two associations of the Player’s former and current clubs. 10. In its replica, the Claimant asserts that the illegal conduct of the Respondent and particularly its “involvement” is demonstrated by the fact that the YYY requested the issuance of the Player’s ITC on 20 July 2004, even though the XXX did not receive the court ruling dated 16 July 2004 relating to the release of the Player until 27 July 2004. 11. In addition, the Claimant emphasized that the employment agreement between the Player and E was entered into on 16 July 2004, but not presented to XXX until 27 July 2004. If the employment agreement had actually been entered into on 16 July 2004, in the opinion of the Claimant, E would not have waited 11 days to present the employment agreement to the XXX and to proceed with the transfer of the Player. This proves that the Player had already entered into an employment agreement with the Respondent when he entered into the employment agreement with E. The YYY had already filed a request with the XXX for the issuance of the Player’s ITC on 20 July 2004. Thus, in the view of the Claimant, the Respondent and the YYY had already demanded the transfer of the Player before the Player was released from the contractual relationship with the Claimant. Before his transfer to Y, the Player was merely transferred nationally on paper. 12. Finally, the Claimant deemed that FIFA's competence to decide should not be called into question. An enticement to violate the agreement and an irregular transfer to Y never were the object of the proceedings before the X courts. Moreover, as has already been claimed, the Player - not the Claimant - initiated the proceedings in front of the X courts. 13. Upon FIFA’s request, the XXX stated that it had been informed on 20 July 2004 about the court ruling rendered by the X labour court on 16 July 2004. 14. The Player and the Respondent reiterated their previous statements in their rejoinders. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Chamber analysed whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC) (edition 2005). The present matter was submitted to FIFA on 11 July 2005. As a consequence, the Chamber concluded that the said Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC) are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the 2005 version of the Regulations for the Status and Transfers of Players. In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 (a) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on disputes between clubs and players in relation to the maintenance of contractual stability if there has been a request for the issuance of an ITC and if there is a claim from an interested party in relation to such ITC request, in particular regarding its issuance, regarding sporting sanctions or regarding compensation for breach of contract. 3. In this respect, the members of the Chamber, inter alia, acknowledged that the YYY asked for the issuance of the Players’ ITC on 20 July 2004 and that the file contains two ITC’s, a first one dated 21 July 2004 and a second one dated 4 August 2004, whereof the XXX confirmed the issuance of the first ITC but denied the issuance of the second one dated 4 August 2004. 4. As a consequence, as a first step, it was concluded that, in principle, the Dispute Resolution Chamber would be the competent body to decide on a dispute, like the matter at hand, involving a X club, a X player and a Y club related to the maintenance of contractual stability where there has in fact been an ITC request and a claim from an interested party in relation to such ITC request. 5. Subsequently, the Chamber deemed it, however, of utmost importance to consider the following chronological crucial facts which are at the basis of the specific litigation at hand: 6. At the end of June 2004, the Player lodged a complaint against the Claimant before a X labour court seeking the declaration of the termination of the contractual relationship entered into with the Claimant in August 2002 and the permission to sign on with another X club. 7. On 16 July 2004, the relevant X court authorised the Player to enter into a new employment contract with another X club against a deposit of … 949,490.10, i.e. an amount of money representing the penalty clause contractually agreed upon between the Player and the Claimant in case of a unilateral termination of their contractual relationship. 8. Equally, the Chamber took into account that, according to the written confirmation of the XXX, an employment contract took effect between the Player and the X club, E, as from 27 July 2004. 9. Furthermore, the Chamber noted that the proceedings involving the Player and the Claimant regarding the validity of the contractually agreed penalty clause relating to unilateral breach of contract are still pending in front of the relevant X court since, apparently, the parties concerned disagree on the amount of compensation relating to the relevant clause. 10. In this respect, the Chamber particularly noted that the Claimant acknowledged having already received the undisputed amount (i.e. … 409,500) of the deposit (i.e. … 949,490.10) made by the Player in connection with the proceedings regarding the validity of the relevant penalty clause in front of X authorities. In this context, the Chamber pointed out that having accepted (part of) the compensation on the basis of the uncontested national transfer of the Player, the club acknowledged that the player was no longer contractually bound to it. 11. Moreover, the Chamber concurred that the Claimant had acknowledged the competence of the X labour court as, without doubt, it got involved with the proceedings initiated by the Player. 12. In this context, the Chamber was eager to emphasise that the proceedings lodged by the Player against the Claimant must also have referred to the question as to whether a unilateral termination of their contractual relationship has occurred. Otherwise, so the Chamber, the question about the legal validity of the contractual penalty clause would not have arisen. In particular, the members of the Chamber recalled that the contractual relationship between the Player and the Claimant was officially terminated by a court ruling in July 2004. In fact, based on the documents on file, including the confirmation of the Claimant in this respect, the Chamber noted that the said proceedings which started in X are still ongoing. These proceedings, however, are apparently limited to the question of which amount of money is legally allowed as maximum of the relevant contractual penalty clause in accordance with X law. 13. In view of the above, the Chamber unanimously concurred that it cannot hear the present dispute due to the principle of “litispendency”. In fact, according to the documents on file, the Claimant claims compensation from the Player and the Respondent based on an allegedly occurred breach of the employment contract concluded between the Player and the Claimant in August 2002, in other words, based on circumstances which were already under examination of the X labour court appealed by the Player and the consequences of which, i.e. the legitimacy of the amount agreed upon by and between the Player and the Claimant as compensation for a unilateral termination of their contractual relationship, are still pending. 14. Therefore, the Chamber unanimously decided that due to the above-mentioned pending case in front of the X labour court, it cannot deal with the present matter. In this respect, the Chamber deemed it necessary to repeat that the Claimant accepted the competence of the X courts invoked by the Player by having defined its position in front of these tribunals, which is the reason why its argument regarding the alleged imperative competence of FIFA in the present matter due to the fact that only the Player started the relevant proceedings in X cannot be accepted. 15. Besides the fact that the present matter cannot be heard due to the aforementioned principle of “litispendency”, the Chamber deemed it also of utmost importance to underline that the Claimant’s right to take legal action against the Player and the Respondent is missing in the case at hand. 16. In fact, as the contractual relationship between the Player and the Claimant was terminated in July 2004 by a X labour court and made subject to the payment of the contractually agreed compensation, whereof the uncontested part of the total amount of … 949.490,10 was already withdrawn by the Claimant, the Chamber concurred that the Claimant accepted to receive (part of) the contractual penalty clause relating to unilateral breach of contract in connection with a national transfer. In other words, so the Chamber, the Claimant accepted that the termination of its contractual relationship with the Player arises from a domestic transfer and not, as now alleged in front of FIFA, from an international transfer. 17. In this respect, for the sake of completeness only, the Chamber deemed it also important to underline that the practice of parties to have their legal cases heard by several decision-making bodies with the aim to get the most favourable judgment, known as “forum shopping”, cannot be upheld at all by the Chamber. In particular, the Chamber cannot support the Claimant’s possible intention to receive monies in accordance with the contractual penalty clause for breach of contract twice, namely the amount of money contractually agreed upon in connection with a unilateral breach of contract on the basis of a national transfer in front of X authorities and, additionally, an amount of money for unilateral breach of contract, whether or not in accordance with the mentioned contractual penalty clause, on the basis of an international transfer in front of FIFA. 18. Taking into account all the foregoing considerations, the Chamber decided that it is not competent to deal with the claim lodged by the Claimant due to both the principle of “litispendency” and the fact that the Claimant’s right to take legal action against the Player and the Respondent is missing in the case at hand. ** III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim lodged by the Claimant, A, is not admissible. 2. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org On behalf of the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke General Secretary Encl. CAS directives
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