F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 13 giugno 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Caio Cesar Vieira Rocha (Brasile), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro Zola Majavu (Sud Africa), membro del reclamo presentato dal giocatore, G, come “attore” contro il club, A, come “convenuto” in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2007-2008) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 13 giugno 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Michele Colucci (Italia), membro Caio Cesar Vieira Rocha (Brasile), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro Zola Majavu (Sud Africa), membro del reclamo presentato dal giocatore, G, come "attore" contro il club, A, come "convenuto" in merito a una controversia contrattuale sorto tra le parti coinvolte. I. Fatti della controversia 1. Il club, A (di seguito il Resistente), e il giocatore, G (di seguito il richiedente), ha firmato un contratto di lavoro il 12 luglio 2007 per il periodo dal 1 ° luglio 2007 al 30 giugno 2008 con il seguente contenuto : Il richiedente riceve pagamenti stipendio totale di euro 42.000 per il periodo dal 1 ° agosto 2007 al 30 giugno 2008, così suddivisi: o 8.000 euro al momento del ricevimento del certificato di transfer internazionale (ITC); o Il restante 34 mila euro in dieci rate mensili , da pagare per la prima volta il 1 ° settembre 2006 [correzione: 2007]; o Il Resistente anche deciso di fornire al richiedente con una macchina e pagare per un appartamento del valore di 500; o Si è anche convenuto che il ricorrente avrebbe ricevuto un bonus netto di euro 200 per ogni punto che il Resistente conseguiti nei campionati con la partecipazione del ricorrente (bonus), in aggiunta ad altri relativi alle prestazioni bonus. 2. Il 12 marzo 2008, l'attore ha presentato un reclamo contro il Resistente alla FIFA e ha affermato che al 27 febbraio 2008, l'attore aveva il diritto di (fino al febbraio dello stipendio) per un importo totale di euro 28.400 (euro 8.000 al ricevimento del l'ITC, che non è mai stata pagata e 6 x 3.400 euro per i mesi da settembre 2007 a febbraio 2008). 3. Tuttavia, l'attore ha, secondo le sue accuse, ha ricevuto soltanto 19.453 euro, vale a dire: o 5650 al 17 ottobre 2007; o 1990 al 19 dicembre 2007 o 3000 al 24 gennaio 2008. 4. Questo ha portato alla fine di febbraio 2008 in un saldo a favore del ricorrente di EUR 8.947 (EUR 28.400 - EUR 19.453). 5. Il richiedente è stato inoltre essere versato un bonus di 200 euro per il pareggio contro E l'8 dicembre 2007. 6. Inoltre, nonostante un accordo contrattuale a pagare per un appartamento fino al valore di 500 per il ricorrente, il convenuto ha, secondo l'attore, non pagate l'affitto, a seguito della quale il titolare ha fatto un credito nei confronti del Richiedente via un ufficiale giudiziario. 7. A seguito di una richiesta dal Richiedente per i pagamenti in sospeso dal convenuto nella forma di un ultimo sollecito il 7 marzo 2008 e il fallimento della Resistente a rispondere, l'attore risolto il suo contratto di lavoro con la sua richiesta alla FIFA per presunta giusta causa. 8. Pertanto, l'attore sosteneva quanto segue: - la convenuta a essere condannata a pagare la compensazione Richiedente EUR 25.247. - Questa somma è calcolata come segue: o EUR 9147 a causa di pagamenti in sospeso fino al 12 marzo 2008 (compresi bonus di 200 euro), o 13.600 euro a causa della rottura del contratto, che equivale allo stipendio rimanente fino alla fine di giugno 2008 (4 x 3.400 euro), o 2.500 euro per i danni nominali relativi alla futura carriera sportiva del ricorrente. - Inoltre, l'attore ha chiesto di poter concludere contratti con altri club S ua scelta subito come un agente libero. 9. Nella sua risposta del 7 aprile 2008, il Resistente ha respinto la richiesta di 25.247 euro e ha sostenuto che l'importo che il Resistente è legato sia al 26 marzo 2008 Plus l'importo residuo del contratto è pari a 18.243 euro (42.000 - 23.757 euro). Il Resistente ha inoltre affermato che l'attore si rifiuta di partecipare a una formazione, che è inaccettabile. 10. Il 10 aprile 2008, il convenuto ha presentato ulteriori documenti costituiti dalle seguenti carte / spiegazioni: - Il Resistente ha proceduto al pagamento affitto di 700 (200 in più rispetto alla somma contrattualmente concordato) e concordato con il richiedente che la somma aggiuntiva sarà detratto dal stipendio Richiedente. Al 14 febbraio 2008, il Resistente aveva pagato 1000 (5 mesi di affitto a 200) extra. Inoltre, il Resistente affitto versato un acconto di 1.400 il 14 settembre 2007, che l'attore sarà tenuto a rimborsare alla fine del suo contratto. - Di conseguenza, l'attore ha ricevuto i seguenti pagamenti di euro 23.757 in totale: o EUR 8.000 nel settembre 2007 per l'acquisto della ITC, o 3400 euro per il 1 settembre 2007, o 3400 euro per il 1 ottobre 2007, o 3400 euro per il 1 Nov 2007 ; o 3400 euro per il 1 dicembre 2007, o 2157 euro per il periodo dal 1o al 19 gennaio 2008. - Inoltre, il 15 marzo 2008, il convenuto ha voluto a versare al ricorrente 2.000 euro in contanti, ma l'attore ha declinato l'offerta e ha lasciato poco dopo. - Il Resistente rifiuta di accettare questo comportamento e chiede il ritorno immediato del richiedente. 11. La risposta è corredata dai seguenti documenti, firmati come ricevuto dal Richiedente: 1. Documento n. 2434 del 29.08.07 - 100, motivo: "Stipendio agosto", 2. Documento n. 2439 datata 28.08.07 -1000, motivo: "Salario"; 3. Documento n. 2927 datata 04.10.07 -1000, motivo: "Stipendio agosto", 4. Documento n. 2967 datata 10.09.07 -600, motivo: "Salario", 5. Documento n. 2613 datata 26.10.07 -60 ragione,: "Stipendio" (il resto è illeggibile), 6. Documento n. 504904 datata 24.07.07 -200, motivo: "cash for player", 7. Documento n. 504917 del 25.07.07 -1750, (senza firma, ma con il soggetto "vedere Signature"), 8. Documento n. 2645 datata 21.11.07 £ 1.990, motivo: "Salario", 9. Documento n. 3679 del 24.01.08 EUR 3000, motivo: "Stipendio, verificare il numero di 5.255.425" (il resto è illeggibile), 10. Documento n. 3618 -1990 ragione datata 18.12.07,: "Stipendio" (il resto è illeggibile), 11. Documento n. 3582 datata 30.11.07 -60 ragione,: "per Shirts contro Salario"; 12. Documento n. 2570 datata 12.10.07 -1000, motivo: "Stipendio". (NB: questo aggiunge fino ad un importo totale di circa 19.660 euro.). 12. Nella sua risposta del 22 aprile 2008, l'attore aderito alla sua richiesta e, in particolare, le controversie l'affermazione che gli è stato offerto di euro 2.000 e rifiutato questa offerta. 13. Inoltre, l'attore sostiene che il deposito affitto, che il Resistente afferma di aver pagato, non dovrebbe essere considerato come un anticipo, perché non c'era un tale accordo in tal senso. 14. In una lettera datata 30 aprile 2008, la Resistente ha annunciato di voler perseguire il caso e non ha fatto di ogni altro elemento. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 12 marzo 2008. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali..). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club Y X. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 12 marzo 2008, l'attuale versione del Regolamento (edizione 2008, in prosieguo: Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. Entrando nel merito della questione, la Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto la documentazione contenuta nel file e, in considerazione delle circostanze del caso in oggetto, ha concentrato la sua attenzione sulle questioni se una violazione ingiustificata del contratto di lavoro di riferimento tra l'Attore e il Resistente si è verificato e, in caso affermativo, quale partito è responsabile di una tale possibile violazione del contratto e quali sono le possibili conseguenze di una tale violazione del contratto. 5. A questo proposito, la Camera ha iniziato riconoscendo i suddetti fatti e ha preso atto che il richiedente e il Resistente firmato il 12 luglio 2007 un contratto di lavoro che doveva essere valida per il periodo dal 1 ° luglio 2007 al 30 giugno 2008. Le condizioni finanziarie del contratto di lavoro prevedeva che il richiedente è stato, tra l'altro, ha diritto a ricevere dieci mensilità di 3.400 euro, pagabili per la prima volta il 1 ° settembre 2006 [correzione: 2007], nonché l'importo di euro 8.000 al ricevimento del certificato di trasferimento internazionale (ITC) e un bonus netto di euro 200 per ogni punto che il Resistente conseguiti nei campionati con la partecipazione del ricorrente (bonus), in aggiunta ad altri relativi alle prestazioni bonus. Inoltre, secondo il contratto di lavoro competente, il Resistente anche deciso di fornire al richiedente con una macchina e per pagare un appartamento ammobiliato al valore di 500. 6. Inoltre, la Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto che, secondo il contratto, l'attore aveva il diritto di ricevere (fino al febbraio dello stipendio) per un importo totale di euro 28.400 (8.000 euro al momento del ricevimento della ITC, e 6 x 3.400 EUR per Nei mesi da settembre 2007 a febbraio 2008). 7. In continuazione, la Camera ha osservato che il rapporto di lavoro stipulato da e tra l'attore e il convenuto era stata revocata dalla parte attrice con la sua pretesa di FIFA del 12 marzo 2008, e questo, secondo l'attore, ai sensi dell'articolo 14 del Regolamento. 8. A questo proposito, i membri della Camera ha osservato che, mentre l'attore ha sostenuto che il convenuto ha avuto, fino al giorno del suo credito, versato un importo di euro 19.453 solo, vale a dire che il convenuto non è riuscito a pagare la somma di euro 8.947 (euro 28.400 - 19,453 EUR retribuzioni) fino a febbraio 2008, il Resistente, d'altro canto, accusato di aver pagato, fino al 26 marzo 2008, l'importo di euro 23.757. 9. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie avuto, in una prima fase, di analizzare se il richiedente fosse giusta causa per rescindere il contratto firmato con la controparte. 10. A questo proposito, in un primo momento, i membri presenti alla riunione si è esaminato l'argomento della ricorrente per la risoluzione del contratto di lavoro con il Convenuto. La Camera ha preso atto che il ricorrente sostiene essenzialmente che il Resistente, fino a febbraio 2008, ha omesso di versare l'importo di euro 8.947, che rappresenta più di due stipendi mensili. D'altra parte, il Resistente accusato di aver pagato, fino al 26 marzo 2008, l'importo di 23.757 euro e consegnato in 12 ricevute di pagamento, che, tuttavia, non ha potuto dimostrare che l'attore aveva ricevuto il totale dell'importo presunto di euro 23.757 . In realtà, secondo le ricevute di pagamento, la cui autenticità non era stato contestato dal ricorrente, quest'ultimo aveva ricevuto pagamenti per un importo di circa EUR 19.660. 11. Di conseguenza, la Camera ha preso atto che il Resistente non era in grado di corroborare con prove documentali che lo aveva pagato l'intero importo di euro 28.400 che era, secondo il contratto stipulato tra le parti, a causa del Richiedente fino a febbraio 2008. 12. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha sottolineato che in base al principio giuridico l'onere della prova, che è un principio fondamentale in ogni sistema giuridico, una festa di un diritto derivante da un fatto asserito ha l'obbligo di dimostrare il fatto rilevante ( cf. Art. 12 par. 3 del Regolamento di procedura). Pertanto, a causa della mancanza di prove per quanto riguarda le retribuzioni, la Camera di Risoluzione delle Controversie respinto tale argomento sollevato dalla Resistente. 13. Inoltre, rivolgendo la propria attenzione al bonus presunta partita straordinaria per un importo richiesto di EUR 200, i membri della Camera ha preso atto del fatto che il convenuto non è mai fornito FIFA con la sua posizione rispetto al bonus. 14. A questo proposito, la Camera ha poi precisato che, come principio generale del procedimento dinanzi alla Camera di Risoluzione delle Controversie, se il convenuto non risponde a una mozione o un fatto presunto del ricorrente, il presunto fatto è decisa dalla Camera di Risoluzione delle Controversie in particolare sulla base dei fatti e delle testimonianze fornite dal ricorrente, dal momento che con la sua condotta, il Resistente ha rinunciato al suo diritto di difesa. 15. Di conseguenza, la Camera ha concluso che il Resistente, omettendo di presentare la sua posizione in merito al bonus, ha ammesso l'accusa di l'attore che è stato obbligato a pagare un bonus per un importo di EUR 200 e aveva omesso di versare l'importo detto l'Attore. 16. Tenendo conto di quanto precede, la Camera è giunta alla conclusione che il Resistente non ha rispettato i suoi obblighi derivanti dal contratto di lavoro firmato con il Richiedente. In particolare, il convenuto non ha adempiuto ai suoi obblighi finanziari nei confronti del ricorrente in quanto, in base alle ricevute di pagamento presentate dalla Resistente, più di due stipendi mensili erano rimaste in circolazione entro febbraio 2008. 17. In considerazione di quanto sopra, il corpo di decidere ha concluso che l'attore aveva giusta causa di risoluzione del contratto di lavoro con il Convenuto. Oppure, in altri termini, il comportamento del Resistente deve essere considerata una violazione del contratto senza giusta causa. 18. In vista della conclusione di cui sopra, la Camera ha continuato a deliberare in merito alle conseguenze che dovrebbero applicarsi al Resistente. 19. A questo proposito, in un primo momento, i membri della Camera ha affermato che il Resistente è costretto a cancellare tutti i pagamenti che erano in sospeso a causa del richiedente fino al termine del contratto di lavoro. Dal momento che, secondo le ricevute di pagamento in archivio l'attore aveva ricevuto la somma di EUR 19.660, il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di euro 8.740 come retribuzione arretrata fino alla data di risoluzione del contratto, nonché un bonus per un importo di EUR 200. 20. Inoltre, i membri della Camera ha inoltre ritenuto che il Resistente non era solo a pagare la retribuzione arretrata ai attrice, ma anche un risarcimento per violazione del contratto in conformità con l'art. 17 par. 1 del Regolamento. 21. Per quanto riguarda la determinazione dell'importo del risarcimento applicabile, la sezione di cui alla citata disposizione del Regolamento, in particolare alla non esaustivo dei criteri oggettivi che devono essere presi in considerazione. 22. A questo proposito, e considerando i criteri oggettivi pertinenti elencati in detta disposizione, la Camera ha deciso che un risarcimento di 13.600 euro è adeguato nel caso di specie, tenendo in particolare considerazione il compenso spettante al richiedente fino alla data inizialmente concordato di scadenza del contratto. 23. Alla luce di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare il Richiedente EUR 8.940 (pari a 8.740, più 200 euro bonus) come importo residuo contrattualmente dovuta e 13.600 euro a titolo di risarcimento per violazione del contratto senza giusta causa. In totale, il Resistente deve pagare al ricorrente l'importo di euro 22.540. La Camera inoltre ha dichiarato che tutte le ulteriori pretese del ricorrente sono stati respinti. 24. Infine, per il buon ordine delle cose, la Camera ha preso atto delle affermazioni del ricorrente che, nonostante un accordo contrattuale a pagare per un appartamento fino al valore di 500 per il ricorrente, il convenuto non aveva pagato l'affitto, a seguito di al quale il titolare ha fatto un credito nei confronti del Richiedente tramite ufficiale giudiziario. La Camera ha inoltre preso atto che a tal fine, il convenuto sostiene di aver fatto canoni di locazione di 700 (vale a dire 200 più della somma contrattualmente concordato) e che presumibilmente aveva pagato un deposito di affitto per l'attore per un importo di 1.400. 25. A questo proposito, la Camera ha osservato che il contratto di locazione è stato concluso tra il proprietario e l'attore, senza il coinvolgimento della controparte, e che la Camera non è stato fornito con tutte le ulteriori testimonianze che possano confermare i fatti dedotti dalle parti nel presente rispetto. 26. Pertanto, la Camera ha respinto tutte le argomentazioni sollevate da una delle parti in relazione al contratto di locazione ha detto. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, il giocatore, G, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, A, deve pagare l'importo di euro 22.540 al Richiedente, giocatore G, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposto. 4. Il Richiedente, giocatore G, è diretta ad informare la controparte, A, direttamente e immediatamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 5. Qualsiasi reclamo presentato dal ricorrente, giocatore G, è stata respinta. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.: CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2007-2008) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 13 June 2008, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Michele Colucci (Italy), member Caio Cesar Vieira Rocha (Brazil), member Mick McGuire (England), member Zola Majavu (South Africa), member on the claim presented by the player, G, as “Claimant” against the club, A, as “Respondent” regarding a contractual dispute arisen between the parties involved. I. Facts of the case 1. The club, A (hereinafter referred to as the Respondent), and the player, G (hereinafter referred to as the Claimant), signed an employment contract on 12 July 2007 for the period from 1 July 2007 to 30 June 2008 with the following content: The Claimant receives total salary payments of EUR 42,000 for the period from 1 August 2007 to 30 June 2008, divided as follows: o EUR 8,000 upon receipt of the international transfer certificate (ITC); o The remaining EUR 34,000 in ten equal monthly instalments, payable for the first time on 1 September 2006 [correction: 2007]; o The Respondent also agreed to provide the Claimant with a car and pay for a furnished apartment to the value of 500; o It was also agreed that the Claimant would receive a net bonus of EUR 200 for each point that the Respondent achieved in the leagues with the Claimant’s participation (match bonus), in addition to other performance- related bonus payments. 2. On 12 March 2008, the Claimant submitted a claim against the Respondent to FIFA and asserted that as at 27 February 2008, the Claimant was entitled to (up to and including the February salary) a total amount of EUR 28,400 (EUR 8,000 upon receipt of the ITC, which has never been paid and 6 x EUR 3,400 for the months from September 2007 to February 2008). 3. However, the Claimant has, according to his allegations, only received EUR 19,453, namely: o 5,650 as at 17 October 2007; o 1,990 as at 19 December 2007; o 3,000 as at 24 January 2008. 4. This has resulted as at the end of February 2008 in a balance in favour of the Claimant of EUR 8,947 (EUR 28,400 - EUR 19,453). 5. The Claimant was also to be paid a match bonus of EUR 200 for the draw against E on 8 December 2007. 6. Moreover, despite a contractual agreement to pay for an apartment up to the value of 500 for the Claimant, the Respondent has, according to the Claimant, not paid the rent, as a result of which the proprietor has made a claim against the Claimant via a bailiff. 7. Following a claim by the Claimant for the outstanding payments from the Respondent in the form of a final reminder on 7 March 2008 and the failure of the Respondent to respond, the Claimant terminated his employment contract with his claim to FIFA for alleged just cause. 8. Therefore, the Claimant claimed the following: - The Respondent to be ordered to pay the Claimant compensation of EUR 25,247. - This sum is calculated as follows: o EUR 9,147 on account of outstanding payments up to 12 March 2008 (incl. match bonus of EUR 200); o EUR 13,600 on account of breach of contract, which amounts to the remaining salary up to the end of June 2008 (4 x EUR 3,400); o EUR 2,500 for nominal damages relating to the Claimant’s future sporting career. - Moreover, the Claimant demanded to be able to conclude contracts with other clubs of his choice immediately as a free agent. 9. In its reply of 7 April 2008, the Respondent rejected the claim for EUR 25,247 and maintained that the amount which the Respondent owes as at 26 March 2008 plus the remaining amount of the contract is EUR 18,243 (EUR 42,000 - EUR 23,757). The Respondent also claimed that the Claimant is refusing to take part in training, which is unacceptable. 10. On 10 April 2008, the Respondent submitted further documents consisting of the following papers/explanations: - The Respondent has made rent payments of 700 (200 more than the contractually agreed sum) and agreed with the Claimant that the additional sum would be deducted from the Claimant’s salary. As at 14 February 2008, the Respondent had paid 1,000 (5 months’ rent at 200) extra. Moreover, the Respondent paid a rent deposit of 1,400 on 14 September 2007, which the Claimant will have to repay at the end of his contract. - Consequently, the Claimant has received the following payments of EUR 23,757 in total: o EUR 8,000 in September 2007 for acquiring the ITC; o EUR 3,400 for 1 September 2007; o EUR 3,400 for 1 October 2007; o EUR 3,400 for 1 November 2007; o EUR 3,400 for 1 December 2007; o EUR 2,157 for the period from 1 to 19 January 2008. - Moreover, on 15 March 2008, the Respondent wanted to pay the Claimant EUR 2,000 in cash, but the Claimant declined the offer and left shortly afterwards. - The Respondent refuses to accept this behaviour and demands the immediate return of the Claimant. 11. The response is accompanied by the following documents, signed as received by the Claimant: 1. Document no. 2434 dated 29.08.07 - 100, reason: “August Salary”; 2. Document no. 2439 dated 28.08.07 -1,000, reason: “Salary”; 3. Document no. 2927 dated 04.10.07 -1,000, reason: “August Salary”; 4. Document no. 2967 dated 10.09.07 -600, reason: “Salary”; 5. Document no. 2613 dated 26.10.07 -60, reason: “Salary“ (the rest is illegible); 6. Document no. 504904 dated 24.07.07 -200, reason: “cash for player”; 7. Document no. 504917 dated 25.07.07 -1,750, (no signature, but with the subject “see Signature”); 8. Document no. 2645 dated 21.11.07 £1,990, reason: “Salary”; 9. Document no. 3679 dated 24.01.08 EUR 3,000, reason: “Salary, Check Number 5255425” (the rest is illegible); 10. Document no. 3618 dated 18.12.07 -1,990, reason: “Salary“ (the rest is illegible); 11. Document no. 3582 dated 30.11.07 -60, reason: “for Shirts against Salary”; 12. Document no. 2570 dated 12.10.07 -1,000, reason: “Salary”. (NB: This adds up to a total sum of approx. EUR 19,660). 12. In his reply of 22 April 2008, the Claimant adhered to his claim and in particular disputes the assertion that he was offered EUR 2,000 and declined this offer. 13. Moreover, the Claimant maintains that the rent deposit, which the Respondent claims to have paid, should not be considered as an advance payment, as there was no such agreement to this effect. 14. In a letter dated 30 April 2008, the Respondent announced that it wished to pursue the case and did not make any other additions. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 12 March 2008. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a Y player and a X club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged on 12 March 2008, the current version of the regulations (edition 2008; hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. Entering into the substance of the matter, the Dispute Resolution Chamber acknowledged the documentation contained in the file and, in view of the circumstances of the case at stake, focused its attention on the questions whether an unjustified breach of the relevant employment contract between the Claimant and the Respondent occurred and, in the affirmative, which party is responsible for such a possible breach of contract and which are the possible consequences of such a breach of contract. 5. In this respect, the Chamber started by acknowledging the above-mentioned facts and took note that the Claimant and the Respondent signed on 12 July 2007 an employment contract which was to be valid for the period from 1 July 2007 to 30 June 2008. The relevant financial terms of the employment contract stipulated that the Claimant was, inter alia, entitled to receive ten monthly salary payments of EUR 3,400, payable for the first time on 1 September 2006 [correction: 2007] as well as the amount of EUR 8,000 upon receipt of the international transfer certificate (ITC) and a net bonus of EUR 200 for each point that the Respondent achieved in the leagues with the Claimant’s participation (match bonus), in addition to other performance-related bonus payments. Furthermore, according to the relevant employment contract, the Respondent also agreed to provide the Claimant with a car and to pay for a furnished apartment to the value of 500. 6. Furthermore, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that, according to the contract, the Claimant was entitled to receive (up to and including the February salary) a total amount of EUR 28,400 (EUR 8,000 upon receipt of the ITC, and 6 x EUR 3,400 for the months from September 2007 to February 2008). 7. In continuation, the Chamber noted that the employment relationship entered into by and between the Claimant and the Respondent had been terminated by the Claimant with his claim to FIFA dated 12 March 2008, and this, according to the Claimant, under the terms of article 14 of the Regulations. 8. In this respect, the members of the Chamber noted that, whereas the Claimant maintained that the Respondent had, until the day of his claim, paid an amount of EUR 19,453 only, i.e. that the Respondent failed to pay the amount of EUR 8,947 (EUR 28,400 - EUR 19,453 salary payments) until February 2008, the Respondent, on the other hand, alleged to have paid, until 26 March 2008, the amount of EUR 23,757. 9. In view of the above, the Dispute Resolution Chamber had, in a first step, to analyse if the Claimant had just cause to terminate the contract signed with the Respondent. 10. In this respect, at first, the members present at the meeting considered the Claimant’s argument for having terminated the employment contract with the Respondent. The Chamber took note that the Claimant mainly maintains that the Respondent, until February 2008, failed to pay the amount of EUR 8,947, which represents more than two monthly salaries. On the other hand, the Respondent alleged to have paid, until 26 March 2008, the amount of EUR 23,757 and handed in 12 payment receipts, which, however, could not prove that the Claimant had received the total of the alleged amount of EUR 23,757. In fact, according to the payment receipts, the authenticity of which had not been contested by the Claimant, the latter had received payments amounting to approximately EUR 19,660. 11. As a consequence, the Chamber took note that the Respondent was unable to corroborate with documentary evidence that it had paid the whole amount of EUR 28,400 which was, according to the contract signed between the parties, due to the Claimant until February 2008. 12. In view of the above, the Chamber emphasized that in accordance with the legal principle of the burden of proof, which is a basic principle in every legal system, a party deriving a right from an asserted fact has the obligation to prove the relevant fact (cf. art. 12 par. 3 of the Procedural Rules). Therefore, due to the lack of proof with regard to the salary payments, the Dispute Resolution Chamber rejected such argument raised by the Respondent. 13. Furthermore, turning its attention to the alleged outstanding match bonus in the claimed amount of EUR 200, the members of the Chamber took note of the fact that the Respondent never provided FIFA with its position with respect to the match bonus. 14. In this respect, the Chamber then stated that, as a general principle of procedure before the Dispute Resolution Chamber, if a Respondent does not reply to a motion or an alleged fact of the Claimant, the alleged fact shall be decided by the Dispute Resolution Chamber in particular on the basis of the facts and evidences provided by the Claimant, since with its conduct, the Respondent renounced to its right of defense. 15. Consequently, the Chamber concluded that the Respondent, by failing to submit its position concerning the match bonus, admitted the accusation of the Claimant that it was obliged to pay a match bonus in the amount of EUR 200 and had failed to pay the said amount to the Claimant. 16. Taking into account the above, the Chamber reached the conclusion that the Respondent failed to meet its obligations arising from the employment contract signed with the Claimant. In particular, the Respondent did not fulfil his financial obligations towards the Claimant, since, according to the payment receipts presented by the Respondent, more than two monthly salaries had remained outstanding by February 2008. 17. In view of all the above, the deciding body concluded that the Claimant had just cause to terminate the employment contract with the Respondent. Or, in other words, the behaviour of the Respondent has to be considered as a breach of contract without just cause. 18. In view of the aforementioned conclusion, the Chamber went on to deliberate on the consequences which should apply to the Respondent. 19. In this respect, at first, the members of the Chamber stated that the Respondent has to cancel all outstanding payments that were due to the Claimant until the termination of the employment contract. Since, according to the payment receipts on file the Claimant had received the amount of EUR 19,660, the Respondent must pay the Claimant the amount of EUR 8,740 as outstanding remuneration until the date of contract termination as well as a match bonus in the amount of EUR 200. 20. Moreover, the members of the Chamber also held that the Respondent was not only to pay the outstanding remuneration to the Claimant, but also compensation for breach of contract in conformity with art. 17 par. 1 of the Regulations. 21. With regard to the determination of the applicable amount of compensation, the Chamber referred to the aforementioned provision of the Regulations, in particular to the non-exhaustive enumeration of the objective criteria which need to be taken into account. 22. In this respect and considering the relevant objective criteria listed in the said provision, the Chamber decided that a compensation of EUR 13,600 is adequate in the present case, taking in particular into consideration the remuneration due to the Claimant until the initially agreed expiry date of the contract. 23. In light of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent has to pay the Claimant EUR 8,940 (i.e. EUR 8,740 plus EUR 200 match bonus) as outstanding amount contractually due and EUR 13,600 as compensation for breach of contract without just cause. In total, the Respondent has to pay to the Claimant the amount of EUR 22,540. The Chamber furthermore stated that all further claims of the Claimant were rejected. 24. Finally, for the sake of good order, the Chamber took note of the Claimant’s allegations that, despite a contractual agreement to pay for an apartment up to the value of 500 for the Claimant, the Respondent had not paid the rent, as a result of which the proprietor has made a claim against the Claimant via bailiff. The Chamber also took note that thereto, the Respondent alleged to have made rent payments of 700 (i.e. 200 more than the contractually agreed sum) and that it allegedly had paid a rent deposit for the Claimant in the amount of 1,400. 25. In this respect, the Chamber noted that the lease agreement was concluded between the landlord and the Claimant, without the involvement of the Respondent, and that the Chamber was not provided with any further evidences that could corroborate the alleged facts raised by the parties in this respect. 26. Therefore, the Chamber rejected any arguments raised by any party in connection with the said lease. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, the player, G, is partially accepted. 2. The Respondent, A, has to pay the amount of EUR 22,540 to the Claimant, player G, within 30 days of notification of the present decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant, player G, is directed to inform the Respondent, A, directly and immediately of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 5. Any further claim lodged by the Claimant, player G, is rejected. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl: CAS directives
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