F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 3 ottobre 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Ivan Gazidis (USA), gli Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), gli Mick McGuire (Inghilterra), gli Carlos Soto (Cile), gli Stati membri sulla domanda presentata dalla R giocatore, come “attore” contro la squadra A, come “convenuto” in merito a una controversia sulla base di un contratto di lavoro stipulato tra le parti. I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 3 ottobre 2008, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Ivan Gazidis (USA), gli Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), gli Mick McGuire (Inghilterra), gli Carlos Soto (Cile), gli Stati membri sulla domanda presentata dalla R giocatore, come "attore" contro la squadra A, come "convenuto" in merito a una controversia sulla base di un contratto di lavoro stipulato tra le parti. I. Fatti della controversia 1. Il 14 giugno 2006, la R player (in prosieguo: il giocatore) e il club A (in prosieguo: il club) ha firmato un contratto di lavoro valido dal 1 ° luglio 2006 al 30 giugno 2008 (in prosieguo: il primo contratto di lavoro). 2. Il 30 giugno 2006, il giocatore e il club ha firmato un altro contratto di lavoro valido dal 1 ° luglio 2006 al 30 giugno 2008 (di seguito: il contratto di lavoro 2). 3. Il punto 2 a) del contratto di primo impiego prevede un salario netto totale di euro 160.000 pagabili in 20 rate mensili di 5.500 euro ciascuno. Inoltre, il club deve pagare al giocatore 25.000 euro a titolo di anticipo, all'inizio di ogni anno, vale a dire il 1 ° luglio 2006 e il 1 luglio 2007 (cfr. punto 2 b). Inoltre, il precedente punto 2 pars. c per l affermato altri elementi che il club dovrebbe pagare al giocatore come, alloggi ammobiliati, 8 biglietti aerei andata e ritorno, auto, bonus. 4. Il punto 2 a) del contratto di lavoro secondo stabilisce uno stipendio totale di 80.000 euro per l'intera durata del contratto pagabile in 20 rate mensili di 4.000 euro ciascuno. Inoltre e in conformità con la par. 2 b) del contratto di lavoro secondo il club ha dovuto fornire al giocatore adatto alloggi ammobiliati per il giocatore e la sua famiglia e altri elementi che il club dovrebbe pagare al giocatore, come, alloggio arredato, 8 biglietti aerei andata e ritorno, auto, bonus . 5. Il 7 agosto 2007, il giocatore ha presentato una denuncia alla FIFA chiedendo quanto segue: • di dichiarare che il club ha violato il relativo contratto di lavoro; • il pagamento di un importo di 25.000 euro al netto delle imposte a titolo di anticipo che era dovuto fino al 1 ° luglio 2007; • pagare un importo pari a EUR 55.000 al netto delle imposte come stipendio per la stagione 2007/2008; • il pagamento di un importo pari a 4.250 al netto delle imposte, come bonus per la stagione 2006/2007; • il pagamento di un importo pari a 8.000 al netto delle le tasse come i bonus per la stagione 2007/2008; • a pagare un importo di 290, come cure mediche; a pagare un importo pari a 301 come biglietto 8; un indennizzo per la violazione del contratto di lavoro rilevante a causa della mancanza di pagamento di alloggi ammobiliati e una macchina da stabilirsi dalla Camera di Risoluzione delle Controversie; a pagare un importo di 1.000 euro come commissione per l'azienda di agente dei propri giocatori; oltre rivalutazione ed interessi. 6. Il giocatore ha sostenuto che il club, nel giugno 2007 dopo la prima stagione del contratto di lavoro, previamente informati oralmente lui che deve lasciare e che il contratto tra le parti è stato chiuso con effetto immediato. 7. Il giocatore ha rifiutato il comportamento del club e ha chiesto via e-mail del club per adempiere il relativo contratto di lavoro, nessuna risposta è pervenuta dal club. 8. Il giocatore ha riferito dalla formazione con il club il 1 ° luglio 2007 e che il 7 luglio 2007, il giocatore è stato impedito di prendere parte alle sessioni di formazione da parte del club. 9. Il giocatore ha dichiarato che il 19 luglio 2007, il club ha inviato una email al giocatore per informare che una riunione del consiglio del 4 luglio 2007 ha deciso di trattenere il giocatore di prendere parte alle sessioni di formazione fintanto che era sotto inchiesta della Football Association C a causa del contenuto di un'intervista che il giocatore ha avuto con un giornale D. 10. Il 26 luglio 2007, il Comitato di disciplina, il C Football Association ha deciso di sospendere il giocatore limita a giocare per due partite e di imporre una multa di 300. 11. Il 27 luglio 2007, il club lo ha informato via e-mail che sulla base della decisione della Commissione disciplinare della Football Association C hanno ritenuto che il giocatore ha violato e violato il relativo contratto di lavoro. Pertanto il club considerato il contratto di lavoro terminato con effetto immediato in base al paragrafo 3c) del contratto di lavoro 2. 12. Su richiesta della FIFA di posizione, il club ha dichiarato: che il club e il giocatore ha firmato un contratto di lavoro 2 al 30 giugno 2006 mediante la quale modificato e sostituito il 1 ° contratto di lavoro firmato il 14 giugno 2006. Pertanto che il primo contratto di lavoro è nullo. che, in base al contratto di lavoro secondo il club adempiuto tutti i suoi obblighi verso il giocatore a partire dal 1 luglio 2006 al 30 maggio 2007. • che il 13 giugno 2007 il giocatore ha rilasciato un'intervista a un giornale D ricordando che "il campione in Cs è fissato da arbitri che lavorano per i grandi club del paese. ... Egli ha detto che si sente disgustato della corruzione che esiste in C di calcio e quindi non ha più intenzione e la volontà di giocare per un FC ". • che, dopo la citata decisione della Commissione disciplinare della Football Association C del consiglio di amministrazione del club riesaminato il caso del giocatore e ha deciso che era in violazione della par. 1 lits. k) ed m) del secondo contratto di lavoro e, pertanto, il club ha deciso di risolvere il contratto di lavoro con effetto immediato il 27 luglio 2007 secondo il par. 3 c) del precedente contratto. Il par. 1 lits. k) em), dello stato citato contratto che il dipendente "... k. Non deve in ogni caso rilasciare dichiarazioni ai media che possono ritenuti dal DATORE DI LAVORO dannose per l'/ o di immagine e interessi del DATORE DI LAVORO. Resta inteso che prima di fare dichiarazioni ai mass media che chiederà il permesso del datore di lavoro di farlo. ... M. Non deve in qualsiasi momento essere colpevoli di qualsiasi atto o comportamento che possa arrecare danni, secondo il giudizio del datore di lavoro, la sua proprietà / interessi o reputazione ... ". • che il club ha ritenuto che la cessazione del contratto di lavoro rilevante è per giusta causa e, pertanto, l'affermazione del giocatore deve essere respinta. 13. Il giocatore ha aggiunto: • che egli solo ha firmato un contratto di lavoro con il club che è il primo contratto di lavoro. • che la sua firma nel contratto di lavoro secondo mandato dal club è un falso. • che sembra che le firme del contratto di primo impiego sono stati copiati al contratto di lavoro 2. • che in precedenza il club ha presentato il contratto di secondo lavoro per lui, ma egli rifiutò di firmarlo a causa della significativa riduzione dello stipendio e che la firma sul prezzo (pagamento anticipato) di 25.000 euro all'anno non è stato incluso nel contratto di lavoro 2. che una prova di che il contratto valido solo tra le parti è la prima uno, il giocatore ha presentato alla FIFA copia dei bilanci bancari suo conto. Il giocatore ha dichiarato di aver ricevuto un anticipo di 25.000 euro il 16 giugno 2006 e successivamente ha ricevuto 10 depositi mensili di circa euro 5.500 a decorrere dal 31 luglio 2006 al 8 giugno 2007. • che il club ha utilizzato l'intervista rilasciata al quotidiano D di risolvere il contratto di lavoro con il giocatore. • che con lettera dell'11 luglio 2007, ha fatto le sue scuse alla Football Association C dove ha informato che non ha mai detto nulla di negativo su C Football Association e che i suoi apprezzamenti sono stati precisati nel giornale torto. • che le sanzioni imposte dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio C per lui non può essere un motivo valido per rescindere un contratto di lavoro prematuramente. • che il 20 luglio 2007, il giornalista D ha presentato al club una dichiarazione con la quale affermava che era al corrente di voci di corruzione a causa di articoli di giornale e che il giocatore non ha detto niente di sbagliato sul calcio in C. 14 . FIFA inviare due comunicazioni al club, ma non sono pervenute altre risposte. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 7 agosto 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 18 comma 2 e 3 delle norme procedurali..). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a trattare la questione in gioco, che riguarda un occupazionale controversia con una dimensione internazionale tra un giocatore e un club D C. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 7 agosto 2007, la versione precedente del regolamento (edizione 2005, in prosieguo: Regolamento) è applicabile al questione a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione e ha iniziato riconoscendo che entrambe le parti hanno firmato un contratto di lavoro il 14 giugno 2006 valida dal 1 ° luglio 2007 e fino al 30 giugno 2008. 5. Inoltre, i membri della Camera ha preso atto che le parti ha posizioni antagoniste per quanto riguarda l'esistenza di un contratto di lavoro secondo. 6. Da un lato, il club A sostiene che le parti hanno concluso un secondo contratto di lavoro il 30 giugno 2006, che modifica e sostituisce il primo contratto di lavoro firmato il 14 giugno 2006, vale a dire 16 giorni dopo. 7. D'altra parte, la R giocatore ha rifiutato categoricamente l'esistenza di un contratto di lavoro e sostiene che secondo lui non firmarlo. Inoltre, il giocatore ha sostenuto che il secondo contratto è un falso. Inoltre, il giocatore ha dichiarato che il club gli ha offerto di firmare un secondo contratto di lavoro, ma lui non l'hanno accolta in quanto le condizioni economiche non erano favorevoli per lui. 8. In questo contesto, i membri della Camera erano ansiosi di sottolineare che le azioni criminali, come, falsificazione di documenti, non rientra nella sua competenza e campi penali sono l'istanza competente a trattare questo tipo di questioni. 9. In continuazione, i membri della Camera ha osservato che il giocatore FIFA fornito con ricevute bancarie dei versamenti che il club fatte in suo favore e che il club non li contesta. 10. La Camera ha preso atto circa l'affermazione del giocatore dichiarando di aver ricevuto dal club un anticipo di 25.000 euro il 16 giugno 2006 e successivamente 10 depositi mensili di circa euro 5.500 a decorrere dal 31 luglio 2006 al 8 giugno 2007. 11. In particolare, la Camera ha preso atto del ricevimento della banca del 16 giugno 2006, ossia due giorni dopo la celebrazione del contratto di primo impiego, per un importo di 25.000 euro. I membri della Camera ha sottolineato che sembra che la data e l'importo corrisponde al "pagamento anticipato" concordato tra il club e il giocatore in b punto 2) del contratto di primo impiego. 12. Inoltre, i membri della Camera ha sottolineato che nel contratto di lavoro secondo non c'è cifra che possa corrisponde a tale importo. 13. In questo contesto, i membri della Camera ha osservato che il club non è riuscito a rispondere alle richieste della FIFA per la posizione in merito alla posizione del giocatore nel quale egli asseriva il falso sopra descript e ha presentato i depositi bancari rilevanti. 14. Pertanto, i membri della Camera ha concluso che il giocatore fornito prove sufficienti sui pagamenti relativi agli stipendi e l'anticipo corrispondente al contratto di lavoro 1. 15. Inoltre, i membri della Camera ha ribadito che il club non ha contestato l'affermazione del giocatore per quanto riguarda la nullità del contratto di lavoro secondo. 16. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha concluso che il primo contratto di lavoro concluso tra il giocatore e il club il 14 giugno 2006 deve essere considerato come l'unico contratto di lavoro valido. 17. Dopo aver stabilito la validità del contratto di primo impiego dei membri della Camera ha preso atto che entrambe le parti hanno posizioni antagoniste per quanto riguarda la cessazione del loro rapporto di lavoro. 18. Da un lato, il club sostiene che il giocatore ha violato il relativo contratto di lavoro con una dichiarazione ad un giornalista che danneggiano l'immagine del club in linea con le clausole contrattuali che si riferiscono a condizioni che il giocatore deve rispettare quando viene contattato dal media. Pertanto, il club ha sostenuto che la risoluzione fatta via e-mail il 27 luglio 2007 del contratto di lavoro rilevante è con giusta causa. 19. D'altra parte, il giocatore sostiene che il club ha violato il relativo contratto di lavoro da non permettendogli di partecipare alle sessioni di formazione. 20. A questo proposito, i membri della Camera concentrato la loro attenzione sul contenuto della dichiarazione che il giocatore ha dato ai media. Prima di tutto, la Camera ha preso atto che dalle informazioni fornite dalla società, durante il processo della questione in gioco, il giocatore nella relativa dichiarazione citata "C Football", ma non il club specifico. La Camera aggiunto che un riferimento generale non può essere considerato come un attacco dannoso per l'immagine del club. 21. In continuazione, i membri della Camera concentrato la loro attenzione alla dichiarazione del giornalista, in particolare, quando ha affermato che l'intervista è stata fatta al telefono e la connessione non era buono e, quando ha sostenuto che egli era consapevole di voci di corruzione in C calcio da articoli di giornale. Il giornalista ha concluso che il giocatore non stava dando le proprie opinioni o idee personali sul calcio in C. 22. In questo contesto, i membri della Camera ha preso atto che il Comitato disciplinare della C Football Association ha aperto un'inchiesta al riguardo e pronunciato una decisione che sanziona il giocatore con una sospensione di due partite e imponente per lui una multa di 300. Il citato Comitato ha ritenuto che il giocatore ha violato alcune norme del "Regolamento campionato". 23. In questa fase, i membri della Camera focalizzato la loro attenzione all'affermazione del club in merito che il giocatore ha violato pars. 1 k) e 1 m) del secondo contratto di lavoro secondo la quale il giocatore è stato costretto a non fare dichiarazioni ai media che possono danneggiare l'immagine del club e in tal caso avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione precedente a loro. Inoltre, il giocatore è stato costretto a non essere responsabile per qualsiasi atto o comportamento che possa arrecare danni al club e, infine, devono obbedire e rispettare tutte le leggi ei regolamenti vigenti in C. 24. Inoltre, la Camera ha preso atto che il club risolto il relativo contratto di lavoro sulla base della violazione di cui sopra e in conformità con il par. 3 c) del contratto stesso. La Camera ritiene opportuno citare il par. 3 c) "... In caso di violazione dei termini e delle condizioni del presente contratto la parte innocente ha il diritto di recedere dal contratto e di risarcimento dei danni ...". 25. Per motivi di buon ordine, i membri della Camera ha sottolineato che queste clausole par ie. 1 k) par. 1 m) e par. 3 c) erano presenti anche nel contratto di primo impiego e con un contenuto identico. 26. I membri della Camera ritenuto opportuno sottolineare che, come regola generale, la terminazione di un rapporto di lavoro deve essere considerato come il "ultima ratio" e che il mantenimento della stabilità contrattuale deve essere protetto dalle parti in primo luogo . 27. Inoltre, i membri della Camera ha sottolineato che la Commissione disciplinare della Football Association C sanzionato il giocatore per le sue dichiarazioni ai media e facendo che violano i regolamenti interni della C Football Association. 28. Di conseguenza, la Camera ha concluso che il giocatore ha violato regole interne del C Football Association e il par. 1 m) del contratto di lavoro rilevante e per questo comportamento sbagliato è stato già sanzionato dalla Football Association C. 29. Tuttavia, i membri della Camera ha ritenuto che la decisione del club Risolvere il relativo contratto di lavoro era eccessivo nel caso di specie. 30. In considerazione di quanto sopra, i membri della Camera ha deciso che il club non hanno una giusta causa di recedere dal contratto di lavoro stipulato con il giocatore il 14 giugno 2006. 31. Tenendo presente quanto precede, i membri della Camera ha concluso che il club non aveva una giusta causa di interrompere prematuramente il rapporto di lavoro concluso con il giocatore il 14 giugno 2006 e, quindi, violato il relativo contratto di lavoro il 27 luglio 2007. 32. In continuazione, la Camera ha rivolto la sua attenzione alle conseguenze della cessazione anticipata del contratto di lavoro da parte del club. 33. Come risultato, la sezione concluso che ai sensi dell'art. 17 par. 1 del Regolamento del club è tenuto a risarcire il giocatore per la violazione del contratto. 34. In continuazione, i membri della Camera concentrato la loro attenzione agli aspetti finanziari della presente domanda. 35. Per quanto riguarda la richiesta del giocatore per un importo di 25.000 euro a titolo di anticipo, la Camera ha preso atto che questo è un elemento concordata dalle due parti nel par. 2 b) del contratto di lavoro in questione. 36. Inoltre, la Camera ha preso atto che le richieste del giocatore l'importo di euro 55.000 a titolo di risarcimento tenendo in considerazione il tempo residuo di validità del contratto. 37. A questo proposito, la Camera ha sottolineato che, nonostante il club violato il relativo contratto di lavoro da terminare prematuramente, il giocatore ha agito contro la specifica clausola contrattuale e dei regolamenti e questo fatto deve essere tenuto in considerazione da questo corpo di decidere. 38. In considerazione di quanto precede, i membri della Camera ha deciso che un importo di 30.000 euro è ragionevole a titolo di risarcimento per violazione del club del contratto di lavoro in questione. 39. Per quanto riguarda l'importo per il biglietto aereo 8, i membri della Camera ha dichiarato che questa voce è espressamente concordato tra le parti nel par. 2, lettera e) del contratto di lavoro rilevante e quindi il giocatore ha diritto a ricevere l'importo di EUR 301 da parte del club. 40. Per quanto riguarda gli importi richiesti come bonus, la Camera ha che il giocatore non ha presentato le specifiche della FIFA o prove sufficienti al riguardo, di conseguenza, la Camera ha deciso che il giocatore non ha diritto a riceverli. 41. Per quanto riguarda l'importo richiesto per il trattamento medico, la Camera ha sottolineato che il giocatore non ha presentato prove o ricevute in tal senso. Pertanto, la Camera ha respinto la domanda del giocatore interessata. 42. In considerazione di quanto sopra, i membri della Camera ha deciso che il club deve pagare l'importo totale di euro 30.301 al giocatore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, R, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, A, deve pagare l'importo di euro 30.301 al richiedente entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine di cui sopra un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine fisso e la questione attuale deve essere presentata alla richiesta delle parti alla commissione disciplinare della Fifa per la sua considerazione e decisione. 4. Eventuali ulteriori richieste presentate dal ricorrente, R, sono respinte. 5. Il Richiedente, R, è diretta ad informare la controparte, A, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 3 October 2008, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Ivan Gazidis (USA), Member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), Member Mick McGuire (England), Member Carlos Soto (Chile), Member on the claim presented by the player R, as “Claimant” against the club A, as “Respondent” regarding a dispute on the basis of an employment contract concluded between the parties. I. Facts of the case 1. On 14 June 2006, the player R (hereinafter: the player) and the club A (hereinafter: the club) signed an employment contract valid as from 1 July 2006 until 30 June 2008 (hereinafter: the 1st employment contract). 2. On 30 June 2006, the player and the club signed another employment contract valid as from 1 July 2006 until 30 June 2008 (hereinafter: the 2nd employment contract). 3. The point 2 a) of the 1st employment contract establishes a total net salary of EUR 160,000 payable in 20 monthly instalments of EUR 5,500 each one. In addition, the club must pay the player EUR 25,000 as an advance payment at the beginning of every year, i.e. on 1 July 2006 and 1 July 2007 (cf. point 2 b) . Moreover, the aforementioned point 2 pars. c to l stated other items that the club should pay to the player such as, furnished accommodation, 8 return flight tickets, car, bonuses. 4. The point 2 a) of the 2nd employment contract establishes a total salary of EUR 80,000 for the entire term of the contract payable in 20 monthly instalments of EUR 4,000 each one. Moreover and in accordance with the par. 2 b) of the 2nd employment contract the club had to provide the player with suitable furnished accommodation for the player and his family and other items that the club should pay to the player such as, furnished accommodation, 8 return flight tickets, car, bonuses. 5. On 7 August 2007, the player lodged a complaint at FIFA requesting the following: • to declare that the club breached the relevant employment contract; • to pay an amount of EUR 25,000 net of taxes as advance payment that was due until 1 July 2007; • to pay an amount of EUR 55,000 net of taxes as salary for the season 2007/2008; • to pay an amount of EUR 4,250 net of taxes as bonuses for the season 2006/2007; • to pay an amount of EUR 8,000 net of taxes as bonuses for the season 2007/2008; • to pay an amount of 290 as medical treatment; • to pay an amount of EUR 301 as 8th flight ticket; • a compensation for the breach of the relevant employment contract due to the lack of payment of furnished accommodation and a car to be determined by the Dispute Resolution Chamber; • to pay an amount of EUR 1,000 as commission for the company of its players´ agent; • plus interests. 6. The player alleged that the club, on June 2007 after the first season of the employment contract, informed orally him that he has to leave and that the contract between the parties was terminated with immediate effect. 7. The player refused the behaviour of the club and requested by email the club to fulfil the relevant employment contract, no response was received from the club. 8. The player reported back from training with the club on 1 July 2007 and that on 7 July 2007, the player was impeded to take part in the training sessions by the club. 9. The player stated that on 19 July 2007, the club sent an email to the player informing that a board meeting on 4 July 2007 decided to restrain the player from taking part in the training sessions as long as he was under investigation of the C Football Association due to the content of an interview that the player had with a D newspaper. 10. On 26 July 2007, the C Football Association´s Disciplinary Committee decided to suspend the player restricting him to play for two games and to impose a fine of 300. 11. On 27 July 2007, the club informed him by email that based on the decision of the Disciplinary Committee of the C Football Association they considered that the player breached and violated the relevant employment contract. Therefore the club considered the employment contract terminated with immediate effect based on paragraph 3c) of the 2nd employment contract. 12. Upon FIFA’s request of position, the club stated: • that the club and the player signed a 2nd employment contract on 30 June 2006 by means of which amended and replaced the 1st employment contract signed on 14 June 2006. Therefore that the 1st employment contract is null and void. • that according with the 2nd employment contract the club fulfilled all of its obligations towards the player as from 1 July 2006 until 30 May 2007. • that on 13 June 2007 the player gave an interview to a D newspaper mentioning that “the Champion in Cs is fixed by referees who work for big clubs of the country. … He mentioned that he feels disgusted of the corruption that exists in C football and therefore he has no longer intention and willingness to play for A FC “. • that after the aforementioned decision of the Disciplinary Committee of the C Football Association the board of directors of the club reviewed the player’s case and decided that he was in breach of the par. 1 lits. k) and m) of the 2nd employment contract and therefore the club decided to terminate the employment contract with immediate effect on 27 July 2007 according to par. 3 c) of the aforementioned contract. The par. 1 lits. k) and m) of the cited contract state that the employee “… k. Shall not in any case make statements to the MEDIA which may deemed by the EMPLOYER harmful to the image and/or interests of the EMPLOYER. It is understood that before making any statements to the mass media he will ask the Employer’s permission to do so. … m. Shall not at any time be guilty of any act or conduct which may cause damage, according to the judgement of the EMPLOYER, to its property/interests or reputation…”. • that the club considered that the termination of the relevant employment contract is with just cause and therefore the player’s claim has to be rejected. 13. The player added : • that he only signed one employment contract with the club that is the 1st employment contract. • that his signature in the 2nd employment contract sent by the club is a forgery. • that it seems that the signatures of the 1st employment contract were copied to the 2nd employment contract. • that previously the club presented the 2nd employment contract to him but he refused to sign it due to the significant reduction of the salary and that the signing on fee (advance payment) of EUR 25,000 per year was not included in the 2nd employment contract. • that a prove of that the only contract valid between the parties is the 1st one, the player submitted to FIFA copy of his bank account statements. The player stated that he received an advance payment of EUR 25,000 on 16 June 2006 and subsequently received 10 monthly deposits of EUR 5,500 approximately as from 31 July 2006 until 8 June 2007. • that the club has used the interview given to the D newspaper to terminate the employment contract with the player. • that by letter dated 11 July 2007, he made his excuses to the C Football Association where he informed that he never said anything negative about C Football Association and that his appreciations were stated in the newspaper wrongly. • that the sanctions imposed by the C Football Association’s Disciplinary Committee to him cannot be a valid reason to terminate an employment contract prematurely. • that on 20 July 2007, the D journalist submitted to the club a declaration by means of which he stated that he was aware of rumours of corruption due to newspaper articles and that the player did not stated anything wrong about the football in C. 14. FIFA send two communications to the club but no further answers were received. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 7 August 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber is competent to deal with the matter at stake, which concerns an employment-related dispute with an international dimension between a D player and a C club. 3. Furthermore, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged on 7 August 2007, the previous version of the regulations (edition 2005; hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter and started by acknowledging that both parties signed an employment contract on 14 June 2006 valid as from 1 July 2007 and until 30 June 2008. 5. Moreover, the members of the Chamber took note that the parties has antagonistic positions with regard to the existence of a second employment contract. 6. On the one hand, the club A maintains that the parties concluded a second employment contract on 30 June 2006 amending and replacing the 1st employment contract signed on 14 June 2006, i.e. 16 days after. 7. On the other hand, the player R categorically refused the existence of a second employment contract and maintains that he did not sign it. Moreover, the player alleged that the second contract is a forgery. In addition, the player stated that the club offered him to sign a second employment contract but he did not accept it since the economical conditions were not favourable for him. 8. In this context, the members of the Chamber were eager to emphasize that criminal actions like, forgery of documents, does not fall under its competence and penal courts are the competent instance to deal with this kind of matters. 9. In continuation, the members of the Chamber remarked that the player provided FIFA with bank receipts of the payments that the club made in his favour and that the club did not contest them. 10. The Chamber took note about the player’s allegation stating that he received from the club an advance payment of EUR 25,000 on 16 June 2006 and subsequently 10 monthly deposits of EUR 5,500 approximately as from 31 July 2006 until 8 June 2007. 11. In particular, the Chamber took note about the bank receipt dated 16 June 2006, i.e. two days after the celebration of the 1st employment contract, for an amount of EUR 25,000. The members of the Chamber pointed out that it seems that the date and the amount corresponds to the “advance payment” agreed between the club and the player in the point 2 b) of the 1st employment contract. 12. Moreover, the members of the Chamber pointed out that in the 2nd employment contract there is no figure that can corresponds to this amount. 13. In this context, the members of the Chamber remarked that the club failed to answer FIFA requests for position regarding the position of the player in which he alleged the above descript forgery and presented the relevant bank deposits. 14. Therefore, the members of the Chamber concluded that the player provided enough evidences about the payments related to salaries and the advance payment corresponding to the 1st employment contract. 15. Furthermore, the members of the Chamber reiterated that the club did not contest the player’s allegation regarding the invalidity of the second employment contract. 16. In view of the foregoing, the members of the Chamber concluded that the first employment contract concluded between the player and the club on 14 June 2006 has to be considered as the only valid employment contract. 17. Having established the validity of the 1st employment contract the members of the Chamber took note that both parties have antagonistic positions regarding the termination of their labour relationship. 18. On the one hand, the club maintains that the player breached the relevant employment contract by making a declaration to a journalist that harm the image of the club in accordance with contractual clauses that refers to conditions that the player has to respect when is contacted by the media. Therefore, the club alleged that the termination made by email on 27 July 2007 of the relevant employment contract is with just cause. 19. On the other hand, the player maintains that the club breached the relevant employment contract by no allowing him to participate in the training sessions. 20. In this respect, the members of the Chamber focussed their attention to the content of the declaration that the player gave to the media. First of all, the Chamber took note that from the information provided by the club, during the process of the matter at stake, the player in the relevant declaration mentioned “C Football” but not the club specifically. The Chamber added that a general reference cannot be considered as an harmful attack to the image of the club. 21. In continuation, the members of the Chamber focussed their attention to the journalist’s declaration, in particular, when he asserted that the interview was made on the telephone and the connection was not good and when he maintained that he was aware of rumours of corruption in C football from newspaper articles. The journalist concluded that the player was not giving his own opinions or personal ideas about the football in C. 22. In this context, the members of the Chamber took note that the Disciplinary Committee of the C Football Association opened an investigation in this respect and rendered a decision sanctioning the player with a suspension for two games and imposing to him a fine of 300. The cited Committee deemed that the player breached some norms of the “Championship Rules”. 23. At this stage, the members of the Chamber focused their attention to the club’s allegation regarding that the player breached pars. 1 k) and 1 m) of the 2nd employment contract according to which the player was obliged to not make statements to the media which may harm the image of the club and in that event he would have to request previous authorization to them. Besides, the player was obliged to not be responsible for any act or conduct which may cause damage to the club and finally shall obey and comply with all the laws and regulations in force in C. 24. Furthermore, the Chamber took note that the club terminated the relevant employment contract based on the aforementioned breach and in accordance with the par. 3 c) of the same contract. The Chamber deemed appropriate to quote the par. 3 c) “… In case of violation of the terms and conditions of the present contract the innocent party has the right to terminate the contract and to claim damages…”. 25. For the sake of good order, the members of the Chamber underlined that these clauses i.e. par. 1 k) par. 1 m) and par. 3 c) were present also in the 1st employment contract and with identical content. 26. The members of the Chamber deemed appropriate to emphasized that, as a general rule, the termination of a labour relationship has to be considered as the “ultima ratio” and that the maintenance of the contractual stability has to be protected by the parties in first place. 27. In addition, the members of the Chamber pointed out that the Disciplinary Committee of the C Football Association sanctioned the player for his declarations to the media and by doing that breaching internal regulations of the C Football Association. 28. Consequently, the Chamber concluded that the player breached internal regulations of the C Football Association and the par. 1 m) of the relevant employment contract and for this wrong behaviour was already sanctioned by the C Football Association. 29. However, the members of the Chamber deemed that the club’s decision to terminate the relevant employment contract was excessive in the present case. 30. In view of all the above, the members of the Chamber decided that the club did not have just cause to terminate the employment contract concluded with the player on 14 June 2006. 31. Bearing in mind the above, the members of the Chamber concluded that, the club had no just cause to prematurely terminate the labour relationship concluded with the player on 14 June 2006 and thus, breached the relevant employment contract on 27 July 2007. 32. In continuation, the Chamber turned its attention to the consequences of the premature termination of the employment contract by the club. 33. As a result, the Chamber concluded that in accordance with art. 17 par. 1 of the Regulations the club is liable to pay compensation to the player for the breach of contract. 34. In continuation, the members of the Chamber focussed their attention to the financial aspects of the present claim. 35. Regarding the player’s request for an amount of EUR 25,000 as advance payment, the Chamber took note that this is an item agreed by both parties in the par. 2 b) of the relevant employment contract. 36. Besides, the Chamber took note that the player requests the amount of EUR 55,000 as compensation taking in consideration the remaining time of validity of the contract. 37. In this respect, the Chamber emphasized that despite the club breached the relevant employment contract by terminating it prematurely, the player acted against specific contractual clause and regulations and this fact has to be taken into consideration by this deciding body. 38. In view of the above, the members of the Chamber decided that an amount of EUR 30,000 is reasonable as compensation for the club’s breach of the relevant employment contract. 39. Regarding the amount for the 8th flight ticket, the members of the Chamber stated that this item is expressly agreed by the parties in the par. 2 e) of the relevant employment contract and therefore the player is entitled to receive the amount of EUR 301 from the club. 40. Regarding the amounts claimed as bonuses, the Chamber pointed that the player did not submit to FIFA specifications or enough evidences in this respect, as a consequence, the Chamber decided that the player is not entitled to receive them. 41. Regarding the amount claimed for medical treatment, the Chamber emphasized that the player did not submit evidences or receipts in this respect. Therefore, the Chamber rejected the relevant player’s claim. 42. In view of all the above, the members of the Chamber decided that the club has to pay the total amount of EUR 30,301 to the player. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, R, is partially accepted. 2. The Respondent, A, has to pay the amount of EUR 30,301 to the Claimant within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline an interest rate of 5% per year will apply as of expiring of the fixed time limit and the present matter shall be submitted upon the parties request to FIFA’s Disciplinary Committee for its consideration and decision. 4. Any further claims lodged by the Claimant, R, are rejected. 5. The Claimant, R, is directed to inform the Respondent, A, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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