F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 marzo 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro ESSA M. Saleh al Housani (UAE), membro Ivan Gazidis (USA), membro sulla domanda presentata dalla W giocatore, come attore contro il S club, come Resistente in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 12 marzo 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro ESSA M. Saleh al Housani (UAE), membro Ivan Gazidis (USA), membro sulla domanda presentata dalla W giocatore, come attore contro il S club, come Resistente in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia 1. Il giocatore, W (in prosieguo: il Richiedente), nato il 22 febbraio 1982, e il club, S (in prosieguo: il Resistente), ha firmato un contratto di lavoro il 1 ° marzo 2006, a partire dalla data della firma fino al 31 dicembre 2006. Secondo l'articolo 7 del contratto di lavoro di cui sopra, l'attore aveva il diritto di ricevere USD 5000 come remunerazione mensile. Inoltre, è stato concordato che il convenuto a versare alla ricorrente i seguenti bonus: USD 3.000 per una vittoria in Super League (Super League), USD 1.000 per un pareggio in Super League (cfr. art 4 comma 1 del.. "Accordo Integrativo" sottoscritto dalle parti il 1 ° marzo 2006). 2. Allo stesso modo, l '"Accordo Integrativo" prevedeva che l'attore avrebbe ricevuto 60.000 USD per firmare pagamento al più tardi tre giorni dopo la firma del contratto di lavoro, vale a dire il 4 marzo 2006, e USD 90.000, cioè 10.000 USD al mese, da pagare in nove rate mensili da pagare e il 15 di ogni mese al più tardi. 3. Il 4 ottobre 2006, l'attore, tramite il suo legale rappresentante, ha presentato un reclamo contro la FIFA Resistente per una presunta violazione del contratto di lavoro e l '"Accordo supplementare" e ha sostenuto che il convenuto aveva solo lo ha pagato 45 mila dollari come compenso la firma il 20 maggio 2006 e 15.000 USD in termini di salario per marzo, aprile e maggio 2006. Inoltre, l'attore ha affermato che il convenuto lo aveva spinto a lasciare la C e gli aveva offerto, il 19 luglio 2006, a firmare un accordo, denominato "Accordo per Annullamento contratto di lavoro" (in seguito indicato anche come: l'accordo di rescissione), in per porre fine al rapporto contrattuale delle parti, e per mezzo del quale l'attore avrebbe ricevuto una somma forfettaria di 40.000 USD, al fine di risolvere la questione. 4. Secondo l'accordo recesso, le parti avrebbero presumibilmente hanno deciso di annullare il contratto di lavoro firmato il 1 ° marzo 2006 alla data della firma (pare 19 luglio 2006). Il documento afferma che il Resistente avrebbe pagato il 50 per cento attore del suo stipendio per il 2006, pari a USD 100.000, e che da USD 60.000 erano già stati versati a lui, i restanti 40 mila dollari sarebbe stato versato alla data della firma del relativo contratto. L'accordo di risoluzione ha anche dichiarato che l'importo di 52.004, che rappresenta il bonus presumibilmente a causa del Richiedente, sarebbe stato pagato a lui e, inoltre, ha dichiarato quanto segue: "L'accordo diventa valido sia con la firma due parti, tutti i contratti e gli accordi firmati prima deve essere terminato, e nessuna delle parti avrebbe offerto alcuna responsabilità o obbligo rispettato per contratto o accordo formata. Parte B (cioè il richiedente) non essere limitato da occupazione formale da allora ed è libero di firmare il contratto con qualsiasi società di calcio in C o all'estero ". 5. L'attore ha negato di aver mai firmato l'accordo rescissione e di conseguenza, ha affermato da parte del Resistente l'importo totale di USD 100.000 pari a USD 65.000 per la tassa di firma, USD 10.000, in termini di salari dovuti per giugno e luglio 2006 e USD 25.000 a titolo di risarcimento, composta da del ricorrente stipendio da agosto fino a dicembre 2006. 6. Il 19 giugno 2007, il convenuto ha presentato la sua posizione in risposta al reclamo e informato che la FIFA ha ritenuto che entrambe le parti avevano raggiunto un accordo per rescindere il contratto di lavoro e che subito dopo aver ricevuto i suoi soldi in circolazione, l'attore aveva lasciato C a partecipare R. club Il Resistente ha affermato che a seguito di accordo recesso le parti avevano concordato che il Resistente avrebbe pagato il 50 per cento dello stipendio del richiedente e la tassa di firma per il 2006 al fine di porre fine al loro rapporto contrattuale complessivo. 7. Il Resistente, inoltre, ha ritenuto che essa e la C Football Association sono stati contattati dal giocatore, che aveva chiesto assistenza al fine di dimostrare che aveva annullata correttamente il suo contratto con il Resistente e in modo per lui di muoversi liberamente al R. Il club R esistente ritiene che, se nessun accordo di interrompere il rapporto contrattuale tra le parti (l'accordo di risoluzione del contratto) era stato raggiunto, il C Football Association avrebbe contestato la mossa del Richiedente alla R del club alla fine di agosto 2006. 8. Il Resistente ha fornito i seguenti documenti come prova che i contratti di cui sopra era stata annullata di comune accordo tra le parti: - una ricevuta per USD 5.000 di pertinenza della retribuzione di marzo 2006, - una ricevuta per USD 5.000 di pertinenza della retribuzione di aprile 2006, - una ricevuta per USD 5.000 di pertinenza della retribuzione per maggio 2006, - una ricevuta per USD 46.433, composto da USD 10.000 relative agli stipendi di giugno e luglio 2006, 30.000 USD come tassa di firma e di un ulteriore USD 6433 come bonus , - una ricevuta per 45 mila dollari come tassa firma, firmato dal giocatore il 23 maggio 2006 e copre parzialmente la tassa prima firma prevista per il 4 marzo 2006. 9. In una lettera datata 17 aprile 2008, l'attore ha risposto che considerava l '"Accordo per l'Annullamento contratto di lavoro", cioè l'accordo recesso, di decadere se non lo avesse mai firmato. Inoltre, l'attore ha riconosciuto che il convenuto aveva pagato un importo complessivo di USD 100.000 e che, come aveva unito il suo nuovo club il 29 agosto 2006, ha ritenuto che il Resistente avrebbe rispettato i termini finanziari del loro rapporto contrattuale fino a tale data . 10. Di conseguenza, l'attore modificato la sua domanda e ha chiesto che il Resistente sia condannata a pagargli l'importo complessivo di 50.000 USD in base ai termini del contratto di lavoro e l'accordo supplementare firmato dalle parti il 1 ° marzo 2006. L'attore ha spiegato che la cifra di cui sopra può essere calcolato nel modo seguente: USD 30.000, composto di sei mensilità da marzo ad agosto 2006, oltre a USD 60.000 per la tassa di firma prima, oltre a USD 60.000 composto da sei volte la tassa di USD 10 mila firma rate, meno USD 100.000 già versate dal convenuto all'attore. 11. Nella sua lettera dell'8 ottobre 2008, il convenuto ha ribadito la sua posizione precedente e, in particolare, considerato l'accordo rescissione del tutto valida e vincolante. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 4 ottobre 2006. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: le norme procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 2 e 3 del Regolamento.. le procedure di Commissione per lo Status dei Calciatori e la risoluzione delle controversie Camera [edizione 2008] e art. 18 par. 2 e 3 delle norme procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e 2 in collegamento con l'arte. 22 lit. b del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) decide in merito alle controversie relative al lavoro tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore e un club per quanto riguarda una controversia relativa occupazione tra le parti. 4. Successivamente, i membri della Camera ha analizzato l'edizione dei regolamenti dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) e, dall'altro, al fatto che il relativo contratto alla base della presente controversia è stato firmato il 1 ° marzo 2006 e che la richiesta è stata presentata con la FIFA il 4 ottobre 2006. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che la versione precedente dei regolamenti, del Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2005, qui di seguito: il Regolamento), è applicabile al caso in questione nel merito. 5. Volta che la sua competenza e dei regolamenti applicabili sono stati quindi stabiliti, la Camera di Risoluzione delle Controversie è andato a trattare la sostanza della questione e ha iniziato con il riconoscimento dei suddetti fatti, nonché la documentazione contenuta nel file. In particolare, la Camera ha preso atto che l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro così come un accordo integrativo, il 1 marzo 2006 a partire dalla data della firma fino al 31 dicembre 2006, ossia per un periodo di 10 mesi. 6. In continuazione e come osservazione preliminare, i membri della Camera d'accordo che entrambe le parti sembravano d'accordo con l'importo che era stato pagato dal Resistente all'attore. In particolare, la Camera ha osservato che il Resistente aveva, nella sua prima presentazione, a condizione che le prove scritte dimostrando che la quantità totale di USD 106.433 era stato versato all'attore come segue: USD 45.000 a parziale copertura della quota prima firma, 25.000 dollari in termini di stipendio di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio 2006, 30.000 USD per firmare a pagamento e un ulteriore USD 6.433 per il bonus. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che l'attore aveva riconosciuto, a suo avviso finale, dopo aver ricevuto dal convenuto l'importo di USD 100.000. 7. Quanto sopra sia stabilita, la Camera ha esaminato gli argomenti sollevati dalle parti ed ha rilevato che il disaccordo tra le parti nucleo residenti nella questione se il cosiddetto "Accordo per Annullamento contratto di lavoro", anche denominato accordo di rescissione, ha avuto alcuna validità a tutti. A questo proposito, la Camera ha osservato che, mentre il convenuto ha ritenuto di essere un contratto valido, l'attore aveva sostenuto il contrario in quanto egli aveva negato di aver mai sottoscritto tale accordo. 8. In questo contesto, i membri della Camera erano desiderosi di ricordare che, affinché un accordo sia giuridicamente vincolante, non solo deve essere accettata dalla parte di elaborazione, ma anche dall'altra parte o le parti, di solito per mezzo di firma il documento in questione. Applicando questo principio al caso di specie, la RDC ha rivolto la sua attenzione alla copia del contratto di rescissione su file e ha rilevato che, mentre il detto accordo è stato debitamente firmato e timbrato dal Resistente, non era stato firmato dal Richiedente. Inoltre, la Camera era ansioso di sottolineare che il Resistente non era mai stato in grado di fornire alcuna prova attestante che l'attore aveva effettivamente accettato tale accordo, figuriamoci firmato. 9. A questo proposito, la Camera ha ritenuto che le prove di pagamento indicate dal convenuto il 19 giugno 2007 non costituisce una prova prima facie che le parti avevano concordato di risolvere il rapporto contrattuale in quanto il pagamento scivola rappresentato solo pagamenti successivi di stipendio e ingaggio previsto secondo i termini dei relativi contratti conclusi tra le parti e non ha alcun riferimento al contratto di rescissione. In altre parole, l'accordo risoluzione è un documento che aveva solo ed unilateralmente stata accettata dal convenuto e che non era stata accettata dal ricorrente. Di conseguenza, la Camera trovato alcuna base per concludere che l'accordo di risoluzione del contratto ha avuto alcun effetto giuridico e vincolante per le parti. 10. Con queste considerazioni in mente, i membri della Camera hanno rivolto la loro attenzione alla questione se il contratto di lavoro era stato violato senza giusta causa dal convenuto. A questo proposito, la Camera ha osservato che entro la fine di luglio 2006, ossia subito dopo la rescissione dell'accordo sarebbero state proposto all'attore e subito dopo il secondo ha lasciato il Resistente, la quantità totale di USD 125.000 avrebbero dovuto essere versati al Richiedente , secondo le clausole contrattuali, nel modo seguente: USD 60.000 per firmare a pagamento il 4 marzo 2006, USD 25.000 in rappresentanza di cinque stipendi mensili da marzo a luglio e 40.000 USD che rappresenta le altre quattro prime rate ingaggio. 11. In questo contesto, la Camera ha tenuto conto che il Resistente aveva solo ammesso di aver versato al ricorrente USD 100.000 (oltre USD 6433 come bonus) fino a quella data, vale a dire 25.000 dollari meno di quanto avrebbe dovuto in base al contratto. Di conseguenza, e dato che l'importo dovuto in relazione alla retribuzione mensile del ricorrente è stato notevole, nonché in considerazione delle circostanze del contratto recesso, la Camera ha ritenuto che il convenuto non aveva adempiuto ai suoi obblighi contrattuali nei confronti dell'attore, e che aveva pertanto, ha violato i relativi contratti conclusi tra le parti senza giusta causa. 12. Assodato ciò, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha continuato a concentrarsi sulle conseguenze finanziarie della violazione del contratto per il Resistente. A questo proposito, la Camera ha osservato che l'attore aveva, a suo avviso secondo, ha chiesto da parte del Resistente l'importo totale di 50.000 USD per la violazione del contratto. In questo contesto, la Camera ha ritenuto, innanzitutto, che il richiedente ha diritto di ricevere l'importo di USD 25.000 relative agli stipendi eccezionali così come la tassa di firma, come previsto nei rispettivi contratti dal Resistente. 13. Inoltre, e per quanto riguarda l'importo del risarcimento richiesto dalla parte attrice per violazione di contratto, la sezione di cui all'art. 17 del Regolamento e ha ricordato che la citata disposizione prevede un elenco non esaustivo di criteri da prendere in considerazione per calcolare l'importo del risarcimento dovuto. 14. In questo contesto, e tenuto conto che il giocatore ha diritto ad un importo di USD 25.000 relative agli stipendi in sospeso e la tassa di firma, la Camera di Risoluzione delle Controversie dedurre che l'attore è in realtà sostenendo USD 25.000 a titolo di risarcimento per la violazione del contratto da parte del Resistente. A questo proposito, la Camera era ansioso di sottolineare che il valore totale residua dei contratti ammontano a un totale di 50.000 USD. 15. Assodato ciò, i membri della Camera ha sottolineato che, sulla base dei criteri non esaustivi di cui all'art. 17 del Regolamento, ogni partito chiede il risarcimento per violazione del contratto ha la responsabilità di mitigare la perdita che può aver subito a seguito di una violazione. A questo proposito, la Camera ha preso atto del fatto che il 14 agosto 2006, l'attore aveva concluso un contratto di lavoro con la R club, che prevede uno stipendio mensile di 5.500 euro e con ciò che gli consentono di ridurre la sua perdita di reddito. 16. A causa delle circostanze di cui sopra, e, in particolare, per quanto riguarda il fatto che la remunerazione in base al contratto con la R era significativamente più basso di quello che l'attore avrebbe avuto diritto a secondo i termini dei contratti che aveva stipulato con la controparte, la Camera ha concluso che l'attore dovrebbe ricevere l'intero importo del risarcimento richiesto per rottura di contratto. 17. In considerazione di quanto sopra, i membri della sezione concluso che, tenendo conto art. 17 par. 1 del Regolamento, così come le circostanze del caso, la domanda del ricorrente dovrebbe essere accettato nella sua interezza e che, di conseguenza, il convenuto deve pagare al ricorrente l'importo complessivo di USD 50.000, costituito da 25.000 dollari di pertinenza agli stipendi in sospeso e la tassa di firma, come previsto secondo i termini dei relativi contratti e di USD 25.000, relative al risarcimento per violazione di contratto senza giusta causa dal convenuto. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, W, viene accettata. 2. Il Resistente, S, deve pagare all'attore, W, l'importo di 50.000 USD entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine stabilito e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 4. Il Richiedente, W, è diretta ad informare la controparte, S, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. ** Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Secondo l'articolo 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 12 March 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Gerardo Movilla (Spain), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Essa M. Saleh al Housani (UAE), member Ivan Gazidis (USA), member on the claim presented by the player W, as Claimant against the club S, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. The player, W (hereinafter: the Claimant), born on 22 February 1982, and the club, S (hereinafter: the Respondent), signed an employment contract on 1 March 2006, valid from the date of signature until 31 December 2006. According to article 7 of the aforementioned employment contract, the Claimant was entitled to receive USD 5,000 as monthly remuneration. Furthermore, it was agreed that the Respondent would pay the Claimant the following bonuses: USD 3,000 for a win in the Super League (Super League), USD 1,000 for a draw in the Super League (cf. art. 4 par. 1 of the “Supplementary Agreement” signed by the parties on 1 March 2006). 2. Equally, the “Supplementary Agreement” stipulated that the Claimant would receive USD 60,000 as signing fee at the latest three days after signing the employment contract, i.e. on 4 March 2006, and USD 90,000, i.e. USD 10,000 per month, to be paid in nine monthly instalments and payable on the 15th of each month at the latest. 3. On 4 October 2006, the Claimant, via his legal representative, lodged a claim with FIFA against the Respondent for an alleged breach of the employment contract and the “Supplementary Agreement” and claimed that the Respondent had only paid him USD 45,000 as a signing fee on 20 May 2006 and USD 15,000 in terms of salary for March, April and May 2006. Furthermore, the Claimant alleged that the Respondent had pressured him to leave C and had offered him, on 19 July 2006, to sign a mutual agreement, called “Agreement for Cancelling Employment Contract” (hereinafter also referred as: the rescission agreement), in order to put an end to the parties’ contractual relationship, and by means of which the Claimant would have received a lump sum of USD 40,000 in order to settle the matter. 4. According to the rescission agreement, the parties would allegedly have agreed to cancel the employment contract signed on 1 March 2006 as of the date of signature (apparently 19 July 2006). The document stated that the Respondent would pay the Claimant 50 per cent of his salary for 2006, amounting to USD 100,000, and that since USD 60,000 had already been paid to him, the remaining USD 40,000 would be paid on the date of signature of the relevant agreement. The rescission agreement also stated that the amount of 52,004, representing the bonus allegedly due to the Claimant, would be paid to him and furthermore stated the following: “The agreement becomes valid with both two Parties signature, all the contracts and agreements signed before shall be terminated, and neither Party would afford any responsibility or obligation abided by formed contract or agreement. Party B (i.e. the Claimant) would not be restricted by formal employment from then on and is free to sign the contract with any football clubs in C or abroad”. 5. The Claimant denied having ever signed the rescission agreement and consequently claimed from the Respondent the total amount of USD 100,000 corresponding to USD 65,000 for the signing fee, USD 10,000 in terms of outstanding salaries for June and July 2006 and USD 25,000 as compensation, consisting of the Claimant’s salary from August until December 2006. 6. On 19 June 2007, the Respondent submitted its position in response to the claim and informed FIFA that it considered that both parties had reached an agreement to terminate the employment contract and that soon after having received his outstanding monies, the Claimant had left C to join the club R. The Respondent claimed that according to the rescission agreement the parties had agreed that the Respondent would pay 50 per cent of the Claimant’s salary and signing fee for 2006 in order to put an end to their overall contractual relationship. 7. The Respondent furthermore held that it and the C Football Association were contacted by the player, who had asked for assistance in order to prove that he had successfully cancelled his contract with the Respondent and in order for him to freely move to the club R. The Respondent deemed that if no agreement to terminate the contractual relationship between the parties (the rescission agreement) had been reached, the C Football Association would have objected to the Claimant’s move to the club R at the end of August 2006. 8. The Respondent provided the following documents as evidence that the aforementioned contracts had been cancelled by mutual agreement between the parties: - a receipt for USD 5,000 pertaining to the salary for March 2006, - a receipt for USD 5,000 pertaining to the salary for April 2006, - a receipt for USD 5,000 pertaining to the salary for May 2006, - a receipt for USD 46,433, consisting of USD 10,000 pertaining to the salaries for June and July 2006, USD 30,000 as a signing fee and an additional USD 6,433 as a match bonus, - a receipt for USD 45,000 as a signing fee, signed by the player on 23 May 2006 and partially covering the first signing fee due by 4 March 2006. 9. In a letter dated 17 April 2008, the Claimant responded that he deemed the “Agreement for Cancelling Employment Contract”, i.e. the rescission agreement, to be void as he had never signed it. Furthermore, the Claimant recognised that the Respondent had paid him a total amount of USD 100,000 and that, as he had joined his new club on 29 August 2006, he considered that the Respondent should have respected the financial terms of their contractual relationship until that date. 10. Consequently, the Claimant amended his claim and requested that the Respondent be ordered to pay him the total amount of USD 50,000 based on the terms of the employment contract and the supplementary agreement signed by the parties on 1 March 2006. The Claimant explained that the aforementioned figure can be calculated in the following manner: USD 30,000 consisting of six monthly salary payments from March to August 2006, plus USD 60,000 for the first signing fee, plus USD 60,000 consisting of six times the USD 10,000 signing fee instalments, minus USD 100,000 already paid by the Respondent to the Claimant. 11. In its letter dated 8 October 2008, the Respondent reiterated its previous position and, in particular, deemed the rescission agreement to be fully valid and binding. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 4 October 2006. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: the Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber [edition 2008] and art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and 2 in connection with art. 22 lit. b of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber (DRC) shall adjudicate on employment related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a player and a club regarding an employment related dispute between the parties. 4. Subsequently, the members of the Chamber analysed which edition of the regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) and, on the other hand, to the fact that the relevant contract at the basis of the present dispute was signed on 1 March 2006 and that the claim was lodged with FIFA on 4 October 2006. In view of the foregoing, the Chamber concluded that the previous version of the regulations, the FIFA Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005, hereinafter: the Regulations), is applicable to the case at hand as to the substance. 5. Once its competence and the applicable Regulations were thus established, the Dispute Resolution Chamber went on to deal with the substance of the matter and started by acknowledging the above-mentioned facts as well as the documentation contained in the file. In particular, the Chamber took note that the Claimant and the Respondent signed an employment contract as well as a supplementary agreement, on 1 March 2006 valid from the date of signature until 31 December 2006, i.e. for a period of 10 months. 6. In continuation and as a preliminary remark, the members of the Chamber agreed that both parties seemed to concur with the amount that had been paid by the Respondent to the Claimant. In particular, the Chamber observed that the Respondent had, in its first submission, provided written evidence demonstrating that the total amount of USD 106,433 had been paid to the Claimant as follows: USD 45,000 partially covering the first signing fee, USD 25,000 in terms of salary for March, April, May, June and July 2006, USD 30,000 as signing fee and an additional USD 6,433 for match bonus. Equally, the Chamber noted that the Claimant had recognized, in his final submission, having received from the Respondent the amount of USD 100,000. 7. The foregoing being established, the Chamber went on to consider the arguments raised by the parties and noted that the core disagreement between the parties resided in the question as to whether the so-called “Agreement for Cancelling Employment Contract”, also referred to as the rescission agreement, had any validity at all. In this respect, the Chamber noted that while the Respondent considered it to be a valid agreement, the Claimant had argued the opposite since he had denied ever having signed such agreement. 8. In this context, the members of the Chamber were keen to recall that in order for an agreement to be legally binding, it does not only have to be accepted by the drafting party but also by the other party or parties, usually by means of signing the relevant document. Applying this principle to the present case, the DRC turned its attention to the copy of the rescission agreement on file and noted that while the said agreement had been duly signed and stamped by the Respondent, it had not been signed by the Claimant. Furthermore, the Chamber was eager to emphasise that the Respondent had never been able to provide any evidence whatsoever proving that the Claimant had indeed accepted such agreement, let alone signed it. 9. In this regard, the Chamber was of the opinion that the evidence of payment provided by the Respondent on 19 June 2007 did not constitute prima facie evidence that the parties had agreed to terminate their contractual relationship as the payment slips only represented successive payments of salary and signing fee provided for under the terms of the relevant contracts concluded between the parties and did not make any reference to the rescission agreement. In other words, the rescission agreement was a document that had solely and unilaterally been accepted by the Respondent and which had not been accepted by the Claimant. Consequently, the Chamber found no basis to conclude that the rescission agreement had any legal and binding effect on the parties. 10. With those considerations in mind, the members of the Chamber turned their attention to the question whether the employment contract had been breached without just cause by the Respondent. In this respect, the Chamber noted that by the end of July 2006, i.e. just after the rescission agreement had allegedly been proposed to the Claimant and right after the latter left the Respondent, the total amount of USD 125,000 should have been paid to the Claimant, according to the contractual stipulations, in the following manner: USD 60,000 as signing fee payable on 4 March 2006, USD 25,000 representing five monthly salaries from March until July as well as USD 40,000 representing the other four first signing fee installments. 11. In this context, the Chamber took into account that the Respondent had only acknowledged having paid the Claimant USD 100,000 (plus USD 6,433 as match bonus) until that date, i.e. USD 25,000 less than what it was supposed to under the contract. Consequently, and since the outstanding amount in relation to the Claimant’s monthly remuneration was considerable as well as in view of the circumstances surrounding the rescission agreement, the Chamber was satisfied that the Respondent had failed to fulfill its contractual obligations towards the Claimant and that it had therefore breached the relevant contracts concluded between the parties without just cause. 12. This being established, the Dispute Resolution Chamber went on to focus on the financial consequences of the breach of contract for the Respondent. In this respect, the Chamber noted that the Claimant had, in his second submission, asked from the Respondent the total amount of USD 50,000 for the breach of contract. In this context, the Chamber first of all held that the Claimant is entitled to receive the amount of USD 25,000 pertaining to outstanding salaries as well as the signing fee as provided for under the relevant contracts from the Respondent. 13. Furthermore, and with regard to the amount of compensation requested by the Claimant for breach of contract, the Chamber referred to art. 17 of the Regulations and recalled that the said provision provides for a non-exhaustive enumeration of criteria to be taken into consideration when calculating the amount of compensation payable. 14. In this context, and taking into account that the player is entitled to the amount of USD 25,000 pertaining to outstanding salaries and the signing fee, the Dispute Resolution Chamber inferred that the Claimant is actually claiming USD 25,000 as compensation for the breach of contract by the Respondent. In this regard, the Chamber was eager to emphasise that the total remaining value of the contracts amounted to a total of USD 50,000. 15. This being established, the members of the Chamber emphasised that, based on the non-exhaustive criteria contained in art. 17 of the Regulations, any party claiming compensation for breach of contract has a responsibility to mitigate the loss that it may have suffered as a result of a breach. In this respect, the Chamber took note of the fact that on 14 August 2006, the Claimant had concluded an employment contract with the club R, providing for a monthly salary of EUR 5,500 and therewith enabling him to reduce his loss of income. 16. On account of the aforementioned circumstances, and, in particular, with regard to the fact that the remuneration under the contract with R was significantly lower than what the Claimant would have been entitled to under the terms of the contracts he had concluded with the Respondent, the Chamber concluded that the Claimant should receive the full amount of compensation claimed for breach of contract. 17. In view of all of the above, the members of the Chamber concluded that, bearing in mind art. 17 par. 1 of the Regulations, as well as the circumstances of the case, the claim of the Claimant should be accepted in its entirety and that, consequently, the Respondent has to pay to the Claimant the total amount of USD 50,000, consisting of USD 25,000 pertaining to outstanding salaries and the signing fee as provided for under the terms of the relevant contracts and of USD 25,000, pertaining to compensation for breach of contract without just cause by the Respondent. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, W, is accepted. 2. The Respondent, S, has to pay to the Claimant, W, the amount of USD 50,000 within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the fixed time limit and the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant, W, is directed to inform the Respondent, S, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to article 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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