F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) – le controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro del reclamo presentato dal giocatore, A, X paese, come querelanti nei confronti il club, B, Y paese, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2008-2009) - le controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 17 agosto 2006, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Jean-Marie Philips (Belgio), membro Zola Malvern Percival Majavu (Sud Africa), membro Rinaldo Martorelli (Brasile), membro Mick McGuire (Inghilterra), membro del reclamo presentato dal giocatore, A, X paese, come querelanti nei confronti il club, B, Y paese, come convenuto in merito a una controversia contrattuale tra i fatti I. parti della controversia 1. Il 27 gennaio 2004 il giocatore A dal paese X (di seguito: l'attore) ha firmato un contratto di lavoro con la squadra B del paese Y (in prosieguo: il Resistente), valido dalla data della firma fino al 31 maggio 2004. In base al presente contratto l'attore aveva diritto a ricevere un compenso per i suoi servizi per l'importo totale di USD 35'000. Inoltre, egli aveva il diritto di ricevere bonus in base ai regolamenti interni del rispondente e altri benefici 2. Il 6 gennaio 2006 l'attore ha presentato un reclamo contro la FIFA Resistente al richiedente l'importo di USD 35'000 per gli stipendi in sospeso presumibilmente per febbraio, marzo, aprile e maggio 2004, una quantità non specificata di premi e vantaggi ulteriori, sulla base di quanto sopra citato contratto di lavoro. 3. Il Resistente ha omesso di esporre qualsiasi posizione al reclamo presentato dal ricorrente, pur essendo stata invitata a farlo dalla FIFA il 18 aprile e il 19 maggio 2006. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie dovuto analizzare se fosse competente a trattare la questione in gioco. A questo proposito, si fa riferimento all'arte. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie. La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 6 gennaio 2006, come conseguenza della Camera ha concluso che le regole rivedute concernenti le procedure (edizione 2005) alle questioni pendenti dinanzi gli organi decisionali della FIFA sono applicabili alla questione a portata di mano. 2. Per quanto riguarda la competenza della Camera, art. 3 par. 1 dei suddetti regolamento precisa che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce degli articoli da 22 a 24 della versione attuale del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'art. 24 par. 1 in combinazione con l'art. 22 b) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle relative all'occupazione controversie tra un club e un giocatore che ha una dimensione internazionale. 3. Di conseguenza, la Camera di Risoluzione delle Controversie è l'organo competente a decidere sul contenzioso in esame, che coinvolge un giocatore della X paese e un club del paese Y in merito a una controversia in relazione con un contratto di lavoro. 4. Successivamente, ed entrando nel merito della questione, la Camera ha riconosciuto che il 27 gennaio 2004 l'attore e il convenuto ha firmato un contratto di lavoro, a partire dalla data della firma fino al 31 maggio 2004. La Camera ha anche osservato che in base al contratto di lavoro relativo alla base della presente controversia, il Resistente ha accettato di pagare al richiedente un compenso per i suoi servizi per l'importo totale di USD 35'000, vale a dire uno stipendio mensile pari a USD 8 '750, bonus secondo i regolamenti interni del rispondente e altri benefici. 5. In continuazione, la Camera ha riconosciuto che la ricorrente chiede il pagamento dell'importo di USD 35'000, corrispondente agli stipendi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2004, i premi in linea con le regole interne del rispondente e altri benefici. 6. A questo proposito, la Camera ha osservato che il Resistente non ha preso posizione nella controversia, nonostante sia stato chiesto di farlo dalla FIFA in diverse occasioni e ha sottolineato che in questo modo il Resistente ha rinunciato al suo diritto di difesa e, quindi, ha accettato le accuse del richiedente. 7. Di conseguenza, la Camera ha concluso che il richiedente non ha ricevuto gli stipendi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2004 e che, pertanto, l'importo di USD 35'000 rimane in sospeso. 8. Infine, per quanto riguarda i premi richiesti e gli altri benefici della Camera ha sottolineato che l'attore non è mai specificata la quantità di bonus e altri benefici. Inoltre, la Camera ha affermato che i regolamenti interni pertinenti, in linea con la quale il bonus avrebbe dovuto essere determinato, non sono state presentate e che, pertanto, il giocatore non ha fornito FIFA con prove documentali sufficienti relativa a questa affermazione. Di conseguenza, i membri della sezione convenuto che le richieste relative bonus e altri vantaggi non possono essere prese in considerazione. 9. In considerazione di quanto sopra, avendo così analizzato i vari aspetti della presente domanda, la Camera ha concluso le sue deliberazioni, annunciando che la domanda del ricorrente è stata in parte accolta. 10. Tenuto conto di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che il Resistente deve pagare l'importo di USD 35'000 all'attore. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, A, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, B, deve pagare l'importo di USD 35'000 all'attore, A, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Nel caso in cui il suddetto importo non viene pagata entro il termine ultimo, un tasso di interesse del 5% all'anno si applica a decorrere dalla scadenza del termine di cui sopra e la questione attuale è presentata alla Commissione Disciplinare della FIFA, in modo che la necessaria sanzioni disciplinari possono essere imposte. 4. Ogni ulteriore pretesa del ricorrente, A, è stata respinta. 5. Il Richiedente, A, è incaricato di informare la controparte, B, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. 6. Ai sensi dell'art. 61 par. 1 dello Statuto della FIFA che tale decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al punto 2 delle direttive impartite dal CAS, copia della quale si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve depositare presso la CAS una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno origine al ricorso (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: ~~ www.tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: Urs Linsi Segretario Generale All.. CAS direttive
______________________________ F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2008-2009) - labour disputes – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 17 August 2006, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Jean-Marie Philips (Belgium), member Zola Malvern Percival Majavu (South Africa), member Rinaldo Martorelli (Brazil), member Mick McGuire (England), member on the claim presented by the player, A, country X, as Claimant against the club, B, country Y, as Respondent regarding a contractual dispute between the parties I. Facts of the case 1. On 27 January 2004 the player A from the country X (hereinafter: the Claimant) signed an employment contract with the club B from the country Y (hereinafter: the Respondent), valid from the date of the signature until 31 May 2004. According to this contract the Claimant was entitled to receive a remuneration for his services to the total amount of USD 35’000. Furthermore, he was entitled to receive bonuses according to the internal regulations of the Respondent and other benefits 2. On 6 January 2006 the Claimant lodged a claim against the Respondent at FIFA requesting the amount of USD 35’000 for allegedly outstanding salaries for February, March, April and May 2004, an unspecified amount of bonuses and further benefits on the basis of the above-mentioned labour contract. 3. The Respondent omitted to expose any position to the claim lodged by the Claimant, despite having been invited to do so by FIFA on 18 April and 19 May 2006. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber had to analyze whether it was competent to deal with the matter at stake. In this respect, it referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber. The present matter was submitted to FIFA on 6 January 2006, as a consequence the Chamber concluded that the revised Rules Governing Procedures (edition 2005) to matters pending before the decision making bodies of FIFA are applicable to the matter at hand. 2. With regard to the competence of the Chamber, art. 3 par. 1 of the above- mentioned Rules states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of articles 22 to 24 of the current version of the Regulations for the Status and Transfer of Players (edition 2005). In accordance with art. 24 par. 1 in combination with art. 22 b) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on employment- related disputes between a club and a player that have an international dimension. 3. As a consequence, the Dispute Resolution Chamber is the competent body to decide on the present litigation involving a player from the country X and a club from the country Y regarding a dispute in connection with an employment contract. 4. Subsequently, and entering into the substance of the matter, the Chamber acknowledged that on 27 January 2004 the Claimant and the Respondent signed an employment contract, valid from the date of the signature until 31 May 2004. The Chamber also noted that according to the relevant employment contract at the basis of the present dispute, the Respondent agreed to pay to the Claimant a remuneration for his services to the total amount of USD 35’000, i.e. a monthly salary amounting to USD 8’750, bonuses according to the internal regulations of the Respondent and other benefits. 5. In continuation, the Chamber acknowledged that the Claimant claims the payment of the amount of USD 35’000, corresponding to the salaries for February, March, April and May 2004, bonuses in line with the Respondent’s internal regulations and other benefits. 6. In this respect, the Chamber observed that the Respondent never took position in the dispute, despite having been asked to do so by FIFA on several occasions and underlined that in this way the Respondent renounced to its right to defense and, thus, accepted the allegations of the Claimant. 7. As a consequence, the Chamber concluded that the Claimant has not received the salaries for February, March, April and May 2004 and that, therefore, the amount of USD 35’000 remains outstanding. 8. Finally, with regard to the requested bonuses and other benefits the Chamber pointed out that the Claimant never specified the amount of bonuses and other benefits. Furthermore, the Chamber asserted that the relevant internal regulations, in line with which the bonuses should have been determined, were not submitted and that, therefore, the player failed to provide FIFA with adequate documentary evidence related to this claim. As a consequence, the members of the Chamber agreed that the demands concerning bonuses and other benefits cannot be taken into consideration. 9. On account of the above, having thus analyzed the various aspects of the present claim, the Chamber concluded its deliberations by announcing that the Claimant’s claim was partially accepted. 10. Taking into account all of the above, the Dispute Resolution Chamber decided that the Respondent must pay the amount of USD 35’000 to the Claimant. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, A, is partially accepted. 2. The Respondent, B, has to pay the amount of USD 35’000 to the Claimant, A, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. In the event that the above-mentioned amount is not paid within the stated deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiry of the aforementioned deadline and the present matter shall be submitted to FIFA’s Disciplinary Committee, so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. Any further claim of the Claimant, A, is rejected. 5. The Claimant, A, is instructed to inform the Respondent, B, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. 6. According to art. 61 par. 1 of the FIFA Statutes this decision may be appealed before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receiving notification of this decision and has to contain all elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for the filing of the statement of appeal, the appellant shall file with the CAS a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Urs Linsi General Secretary Encl. CAS directives
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