F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – controversie di lavoro – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie nella seduta del a Zurigo, Svizzera, 26 febbraio 2010, nella seguente composizione: Philippe Piat (Francia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Todd Durbin (Stati Uniti d’America), membro di una denuncia presentata da parte del giocatore, X, qui di seguito, l’attore contro il Club il club S, di seguito, il convenuto contrattuale relativa ad una controversia sorta tra l’attore e convenuto.

F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - controversie di lavoro - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie nella seduta del a Zurigo, Svizzera, 26 febbraio 2010, nella seguente composizione: Philippe Piat (Francia), membro Takuya Yamazaki (Giappone), membro Mario Gallavotti (Italia), membro Todd Durbin (Stati Uniti d'America), membro di una denuncia presentata da parte del giocatore, X, qui di seguito, l'attore contro il Club il club S, di seguito, il convenuto contrattuale relativa ad una controversia sorta tra l'attore e convenuto. I. Fatti 1. Nel giugno 2007, Player X (di seguito "il giocatore" o la "ricorrente") e il Club Y (in appresso denominato "club" o "il Resistente") hanno firmato un Memorandum of Understanding e un contratto di lavoro è valida dal 1 luglio 2007 al 30 giugno 2010, a tre stagioni sportive. 2. Il contratto di lavoro stesso prevede all'articolo 8, che se il giocatore deve essere trasferito in un altro club, il club deve pagare il 5% del valore aggiunto del totale del trasferimento. Questo evento è accaduto quando il giocatore è stato trasferito al Club S attraverso un accordo effettivo trasferimento 29 novembre 2007. 3. Questo accordo di trasferimento, firmato da entrambi i club e il giocatore mostra una data di entrata in vigore per set 29 novembre 2007 e una quantità trasferimento di EUR 1.200.000. 4. 17 Marzo 2008, il giocatore ha iniziato l'avviso club iscritto a pagare l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 8 del contratto di lavoro. 5. Il 19 novembre 2008, il giocatore FIFA afferrato al fine di ottenere il pagamento della percentuale del 5% dell'importo totale del trasferimento, pari a 60.000, e il 5% di interesse annuo su tale importo applica a decorrere dal il termine concesso dalla Camera di Risoluzione delle Controversie del club per il pagamento. 6. Il giocatore ha spiegato che il club ha rifiutato di pagare il 5%, sostenendo che il giocatore aveva firmato un accordo definitivo del 29 novembre 2007 in cui egli esprime hanno ricevuto tutti i pagamenti che aveva diritto. 7. Nella sua argomentazione, il giocatore disse che non poteva rinunciare al 5% attraverso la soluzione definitiva di tutto quanto sopra in quanto è stato firmato 29 NOVEMBRE 2007, che è anche la data della firma del contratto di trasferire la base della sua domanda. Pertanto, il giocatore dice che è fisicamente impossibile che il club potesse pagare l'importo pari al 5% derivante dal trasferimento prima di aver firmato l'accordo definitivo con il quale ha rinunciato a questo stesso importo. 8. Inoltre, il giocatore non conosce, in primo luogo, la quantità di trasferimento prima della Club Y e, in secondo luogo, la quantità di trasferimento tra esso e il S, quest'ultimo essendo negoziato tra le due squadre . Il giocatore sostiene, pertanto, la tesi secondo cui mancano gli elementi necessari per calcolare l'ammontare del valore aggiunto complessivo del suo trasferimento e che quindi non poteva rinunciare ad una somma di denaro che quantità sconosciuta. 9. Inoltre, gli Stati giocatore che ha firmato il documento è generale e non contiene criptata. Essa non può quindi essere considerata una soluzione definitiva di tutte le buone leggi, e quindi in grado di produrre alcun effetto. 10. Infine, il giocatore dice che il club non ha fornito alcuna prova del pagamento di tale percentuale. 11. Nella sua risposta, il club sostiene, in primo luogo, che la richiesta del giocatore è necessario che la denuncia si è verificato più di un anno dopo la data in cui il giocatore ha lasciato il club. 12. Nel caso in cui questo argomento è respinto, il club ha quindi ricordato che il giocatore ha firmato 29 Novembre 2007 una "soluzione definitiva", il cui contenuto è il seguente: "X sottoscritto dichiara di aver ricevuto il Club Sono tutti i miei stipendi e premi e risarcimenti non dovuti al club e do il colpo di grazia., il 29/11/2007. "13. Il club ritiene che il denaro non è dovuto al giocatore. 14. Poi, il club dichiara che il contratto di trasferimento non è firmato solo da parte dei club in questione, ma firmato anche dal giocatore. 15. Inoltre, il club dichiara che la firma del contratto di trasferimento prima della firma del regolamento finale di una giornata, in modo che al momento della firma dell'accordo definitivo, il giocatore sapeva l'ammontare trasferimento e che i termini generali e senza ambiguità per l'importo soluzione definitiva inclusi nella percentuale indicata nel contratto. 16. Il club ha aggiunto che sarebbe stato possibile per il giocatore di escludere dalla definizione di tutto il denaro, qualcosa che non ha fatto consapevolmente. 17. Nella sua risposta agli argomenti presentati dal club, il giocatore prima sostiene che il club non contesta il mancato pagamento del premio del 5%. 18. Il giocatore poi sottolinea una contraddizione nelle argomentazioni presentate dal club a causa del fatto che il contenuto di una lettera dal club del 27 marzo 2008, ha osservato: "(...) il giocatore X, il 29 / 11/2007 ha ricevuto tutti i suoi diritti e firmato uno scarico in cui affermava che non aveva alcuna pretesa al Club (...) ". 19. Tuttavia, nella sua risposta alla denuncia, il club dichiara che "il premio del 5 per cento come parte dei suoi diritti finanziari al club, il giocatore potrebbe escludere esplicitamente somme di cui ha concesso il discarico, qualcosa che n non è stato dato il consenso delle parti circa i termini del suo trasferimento. "20. Il giocatore prosegue affermando che il club ha cambiato il suo argomento da una dichiarazione che il club sarebbe stato liberato dal suo obbligo di pagare a causa di tale pagamento (lettera del 27 marzo 2008) e grazie alla rinuncia al giocatore la stessa somma (e Club del 13 novembre 2009). 21. Secondo il giocatore, questo cambiamento nella posizione del club a causa della sua incapacità di fornire la prova del pagamento effettuato in quanto tale, giustificando così la validità del suo credito. 22. Inoltre, riferendosi alla tesi del club che il giocatore avrebbe dato un "accordo reciproco" a beneficio della percentuale, le richieste del giocatore che, se c'è un accordo tra le parti con questa rinuncia, il Club produce una copia di esso a dimostrare il suo punto, perché nessun altra documentazione è fornita dal club. 23. Inoltre, il giocatore ricorda le condizioni di validità di una soluzione definitiva (con riferimento al diritto francese) e specifica che esso deve, per produrre i suoi effetti, presente un elenco chiaro dei pagamenti ricevuti, che è non è il caso qui. 24. In caso di dubbio, il giocatore continua, l'accordo deve essere interpretata a favore della revoca nel senso che se il contenuto di una soluzione definitiva è troppo generico, si ritiene non rilasciare i pagamenti debitore. 25. Pertanto, il giocatore mantiene la sua richiesta di ricevere l'importo di 60.000 euro maggiorato del 5% di interessi dalla data di scadenza data per il processo di pagamento. 26. In risposta agli argomenti del giocatore, il club dice che non ci può essere alcuna contraddizione nelle sue dichiarazioni, in quanto ha sempre detto che il giocatore aveva ammesso di ricevere tutto il denaro di cui aveva diritto ad aver firmato uno scarico per liquidazione finale. Il club ritiene che, di conseguenza, richiede al giocatore di essere respinta. II. Considerando della Casa di risoluzione delle controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle Controversie (di seguito: Sezione) ha analizzato se era competente a trattare la questione è stata acquisita. A questo proposito, la Camera ha osservato che questa applicazione è stata presentata alla FIFA il 19 novembre 2008. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che il regolamento di Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008, in prosieguo: i regolamenti procedurali) si applica a questo caso (cfr. d'arte. al 21. 2 et al. 3 regolamenti di procedura). 2. Successivamente, i membri della Camera hanno fatto riferimento all'art. 3 al. 1 I regolamenti procedurali e che ha confermato, ai sensi dell'art. 24 al. 1 e art. 22 letto. (B) del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2009), la Camera di Risoluzione delle Controversie è la giurisdizione organo amministrativo di questo caso, comprende una dimensione internazionale, che riguarda una controversia tra un giocatore sul posto di lavoro e un club. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato quale edizione dello status e trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili per quanto riguarda il materiale. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 26 al. 1 e al. 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2009), considerando che questo ricorso è stato depositato il 19 novembre 2008, e ha concluso che i 2008 Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (di seguito : il Regolamento) sono applicabili a questo caso come alla sostanza. 4. Inoltre, la Camera desidera sottolineare qui una volta che, nonostante i termini della corrispondenza da FIFA in data 22 febbraio 2010, il presidente della Camera ha di propria iniziativa, rimosso da ogni discussione e deliberazione su questo controversia, al fine di evitare qualsiasi potenziale conflitto di interessi derivante dal fatto che ha la stessa nazionalità di una delle parti del procedimento. Così, l'imparzialità e l'indipendenza del Parlamento non sono stati colpiti. 5. L'imputato aveva sollevato, in limine, la prescrizione dell'azione intrapresa dal richiedente, è stato avviato più di un anno dopo la data di partenza del club del giocatore, membri della Camera ha voluto ricordare qui che l'articolo 25 cpv. 5 del Regolamento prevede che il Parlamento non può trattare i casi di contenzioso in virtù dei regolamenti se si è constatato che i fatti si sono verificati più di due anni. 6. I fatti che stanno dietro questo caso corrispondenti al trasferimento del giocatore ad un'altra squadra, a fine novembre 2007, e tale denuncia è stata depositata da parte del giocatore prima che la FIFA 19 novembre 2008, i membri della Camera è giunto alla conclusione che l'azione del giocatore non ha influenzato la prescrizione ed era quindi ricevibile. 7. Una volta che la sua giurisdizione e le norme applicabili stabilito la Camera di Risoluzione delle Controversie è attentamente considerati e analizzati gli argomenti e tutti i documenti presentati al processo di questo caso, sia del ricorrente da parte del convenuto. 8. In primo luogo, i membri della Camera ha ritenuto provato che un memorandum d'intesa e un contratto di lavoro era stato firmato tra le parti in causa, sia affermando che la data di entrata in vigore il 1 Luglio 2007 come data di scadenza 30 Giugno 2010. 9. In secondo luogo, i membri della Camera è anche impostato per verificare la lettera dell'articolo 8 del contratto di lavoro in quanto è il contenuto di questa disposizione contrattuale che il giocatore indietro la sua richiesta. 10. A questo proposito, i membri della Camera sono stati in grado di vedere senza difficoltà che lo fa ricordare che in caso di trasferimento del richiedente in un altro club, il convenuto ha accettato di pagare il 5% al giocatore il guadagno della somma trasferimento complessiva. 11. Dopo aver stabilito la realtà del rapporto contrattuale, l'esistenza e la formulazione della clausola contrattuale alla base della richiesta fatta dal giocatore, la Camera ha ritenuto opportuno verificare le condizioni del diritto di cui al giocatore è acquisito. 12. A questo proposito, sembra che né il giocatore né la società hanno messo in dubbio la validità del trasferimento della ricorrente al Club S, la condizione sospensiva del pagamento derivante dal contenuto dell'articolo 8 del contratto viene quindi soddisfatta. 13. La convenuta basata sull'esistenza di un documento scritto firmato dal richiedente dal titolo "Bilancio di un account" (in prosieguo: la "Balance") e del 29 novembre 2007 di rifiutare la richiesta del giocatore, sembra chiaro I membri della Camera che la controversia risiede nell'analisi di tale documento. 14. A questo proposito, la Camera ritiene utile ricordare che l'equilibrio ha detto è la seguente: "X sottoscritto dichiara di aver ricevuto Club Y tutti i miei stipendi e premi e risarcimenti non dovuti al club e dà questo scarico., il 29/11/2007. "15. La ricorrente, da parte sua, ritiene che la percentuale rivendicato da lui non è incluso nel Balance ha firmato. In questo, il giocatore si basa su diversi argomenti di cui ai punti I.7., I.8., I.9. I.10 e la presentazione dei fatti. 16. Principalmente, il giocatore si basa sulla coincidenza della firma del contratto di trasferimento di S Balance e disse, sostenendo in questo senso perché, in primo luogo, il club non avrebbe materialmente avuto il tempo di pagare il importo risultante dalla firma del contratto di cessione è firmato prima della Balance, e, dall'altro, non ha rinunciato con la firma di Balance per ricevere una somma di denaro che egli conosceva allora la quantità . 17. Tuttavia, i membri della Camera ha rilevato che il contratto di cessione è firmato dalle tre parti per il trasferimento, vale a dire l'attore, convenuto, S Club, e la cessione del contratto mostra la quantità Trasferimento di EUR 1.200.000. 18. Pertanto, la ricorrente non può ragionevolmente far finta di non sapere quanto denaro è stato trasferito a S. 19. In questa fase, la Camera ritenuto importante notare che prima di novembre 29, 2007, quando il contratto di cessione e l'equilibrio sono stati firmati, dovrebbe già essere chiaro per il ricorrente che sarebbe stato trasferito al Club S, un contratto di trasferimento è concluso, e quindi normalmente dopo il successo dei negoziati tra le parti del contratto. 20. Si trova anche che il giocatore ammette di aver firmato il bilanciamento del 29 Novembre 2007, quando, come è stato precedentemente stabilito, non poteva ignorare il suo imminente trasferimento al Club S, o il contenuto di questo articolo 8 del contratto di lavoro. In questo contesto, i membri della Casa aderire al parere del Resistente che il giocatore avrebbe potuto escludere i contenuti del pagamento del saldo ai sensi dell'articolo 8 del contratto di lavoro. Inoltre, la Camera non può accettare la tesi secondo cui l'attore non poteva rinunciare al 5% attraverso l'equilibrio che è stato firmato lo stesso giorno che il contratto di trasferimento o il 29 Novembre 2007. 21. Poi i membri della Camera ha deliberato sul fatto che il giocatore non ha escluso il pagamento della percentuale del 5% ai sensi dell'articolo 8 del contratto di lavoro di equilibrio. La Camera ha osservato che un certo numero di ragioni avrebbe potuto portare al giocatore non esclude, in modo tale che a) si tratta di una svista da parte sua, b) aveva già ricevuto tale pagamento o c) che tale pagamento disinvited essere in grado di essere trasferito in un altro club con il consenso dell'imputato dato il fatto che il suo contratto di lavoro prorogato fino al giugno 2010. 22. Inoltre, sotto l'attento equilibrio dei quali sono impegnati i membri della Camera a questo riguardo, giunsero alla conclusione che non vi era dal loro punto di vista nessun ostacolo a considerare come valido e produttivo vincolante rispetto al firmatario, in questo caso il giocatore. A questo proposito, la Camera ha osservato che con la firma della Balance, il giocatore ha detto "hanno ricevuto (...) tutti i miei stipendi e premi e risarcimenti non dovuti al club e do il colpo di grazia." 23. Secondo quanto precede, e, in particolare, il contenuto del bilancio, la Casa ha deciso all'unanimità di respingere le conclusioni del ricorrente. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della domanda dell'attore, X, è respinto. Nota sulla decisione motivata (corsia di destra): Ai sensi dell'articolo 63 paragrafo 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può ricorrere alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Il ricorso deve essere presentato entro 21 giorni dalla notifica della decisione e deve includere tutti gli elementi elencati nel paragrafo 2 delle direttive impartite dal CAS, una copia di cui si allega. Il chiamante ha 10 giorni aggiuntivi dalla scadenza del termine di ricorso, la sua breve appello che contiene una descrizione dei fatti e delle argomentazioni giuridiche fondate sul ricorso (cfr. la sezione 4 delle direttive). L'indirizzo completo del CAS è la seguente: 2 Avenue de Beaumont, Lausanne 1012, Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 email: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di risoluzione delle controversie: il segretario generale Jerome Valcke Appendice: Linee guida del CAS______________________________ F.I.F.A. - Chambre de Résolution de Litiges (2009-2010) - conflits de travail – version officielle par www.fifa.com – Décision de la Chambre de Résolution des Litiges ayant siégé à Zurich, Suisse, le 26 février 2010, dans la composition suivante: Philippe Piat (France), membre Takuya Yamazaki (Japon), membre Mario Gallavotti (Italie), membre Todd Durbin (Etats-Unis d’Amérique), membre au sujet d’une plainte soumise par le joueur, X, ci-après, le demandeur à l’encontre du club Club S, ci-après, le défendeur concernant un litige contractuel survenu entre le demandeur et le défendeur. I. Faits 1. Au mois de juin 2007, le joueur X (ci-après désigné « le joueur » ou « le demandeur ») et le Club Y (ci-après désigné « le club » ou « le défendeur ») ont signé un protocole d’accord ainsi qu’un contrat de travail valable du 1er juillet 2007 au 30 juin 2010, soit une durée de trois saisons sportives. 2. Ce même contrat de travail prévoit en son article 8 que si le joueur vient à être transféré dans un autre club, le club devrait lui verser 5% de la plus-value du montant global du transfert. Cet évènement se produisit lorsque ledit joueur fut transféré vers le club S par le biais d’un contrat de transfert prenant effet le 29 novembre 2007. 3. Ce contrat de transfert, signé par les deux clubs ainsi que par le joueur, fait apparaître une date d’entrée en vigueur fixée au 29 novembre 2007 ainsi qu’un montant de transfert de EUR 1.200.000. 4. Le 17 mars 2008, le joueur mit le club en demeure par écrit de lui payer la somme due en application de l’article 8 du contrat de travail. 5. Le 19 novembre 2008, le joueur a saisi la FIFA aux fins d’obtenir le paiement du pourcentage de 5% du montant global du transfert, soit EUR 60,000, ainsi que 5% d’intérêts par an à appliquer sur cette somme à compter de l’échéance du délai octroyé par la Chambre de Résolution des Litiges au club pour le paiement. 6. Le joueur explique que le club a refusé de lui payer les 5%, arguant que le joueur avait signé un solde de tout compte en date du 29 novembre 2007 par lequel il exprime avoir reçu tous les paiements auxquels il avait droit. 7. Dans son argumentation, le joueur déclare qu’il n’a pu renoncer à ces 5% par le biais du solde de tout compte susmentionné en ce que celui-ci fut signé le 29 novembre 2007, ce qui est également la date de signature du contrat de transfert à la base de sa demande. De ce fait, le joueur explique qu’il est matériellement impossible que le club ait pu lui payer le montant correspondant au 5% résultant du transfert avant qu’il ne signe le solde de tout compte par lequel il aurait renoncé à cette même somme. 8. De plus, le joueur déclare ignorer, en premier lieu, le montant de son transfert précédant vers le Club Y ainsi que, en second lieu, le montant du transfert entre ce dernier et le S, celui-ci ayant été négocié entre les deux clubs. Le joueur fait donc valoir l’argument selon lequel il ne dispose pas des éléments nécessaires pour calculer le montant correspondant à la plus value globale de ses transferts et que, par conséquent, il n’aurait pu renoncer à une somme d’argent dont il ignore le montant. 9. De surcroît, le joueur précise que le document qu’il a signé est général et ne contient aucun élément chiffré. Il ne saurait donc être considéré comme un solde de tout compte valable en droit et ne peut donc produire aucun effet. 10. Enfin, le joueur précise que le club n’a fourni aucune preuve de paiement de ce pourcentage. 11. Dans sa réponse, le club fait valoir, en premier lieu, que la demande du joueur est prescrite du fait que le dépôt de plainte est intervenu plus d’un an après la date à laquelle le joueur a quitté le club. 12. Dans le cas où cet argument serait rejeté, le club mentionne ensuite le fait que le joueur a signé le 29 novembre 2007 un “solde de tout compte” dont le contenu est le suivant : « Je soussigné X déclare par la présente avoir reçu du Club Y tous mes salaires et primes et ne réclame aucun dû au club et donne par la présente quitus., le 29/11/2007. » 13. Le club considère en conséquence qu’aucune somme n’est due au joueur. 14. Ensuite, le club déclare que le contrat de transfert n’est pas seulement signé par les clubs en cause mais également signé par le joueur. 15. De plus, le club déclare que la signature du contrat de transfert a précédé la signature du solde de tout compte d’une journée, de sorte qu’au moment de la signature du solde de tout compte, le joueur n’ignorait pas le montant du transfert et que le libellé général et sans ambiguïtés des termes du solde de tout compte incluait la somme découlant du pourcentage visé au contrat de travail. 16. Le club ajoute qu’il aurait donc été possible pour le joueur d’exclure du solde de tout compte cette somme, chose qu’il n’a pas faite en toute connaissance de cause. 17. Dans sa réplique à l’argumentation présentée par le club, le joueur fait valoir en premier lieu que le club ne nie pas l’absence de paiement de la prime de 5%. 18. Ensuite, le joueur souligne une contradiction dans les arguments présentés par le club en raison du fait que dans le contenu d’un courrier du club daté du 27 mars 2008, il est mentionné : «(…) le joueur X en date du 29/11/2007 a reçu tous ses droits et a signé un quitus par lequel il a déclaré ne réclamer aucun dû au Club (…)». 19. En revanche, dans sa réponse à la plainte, le club déclare que « la prime de 5 pourcent faisant partie de ses droits financiers envers le Club, le joueur pouvait l’exclure expressément des montants pour lesquels il donnait quitus, chose qu’il n’a pas fait vu l’accord des parties sur les modalités de son transfert.» 20. Le joueur poursuit en mentionnant que le club a donc changé son argumentaire, passant d’une déclaration selon laquelle le club serait libéré de son obligation de paiement en raison du versement de ladite somme (courrier du 27 mars 2008) puis en raison d’une renonciation du joueur à cette même somme (courrier du club du 13 novembre 2009). 21. D’après le joueur, ce changement de position du club résulte de son incapacité à produire la preuve d’un paiement intervenu à ce titre, justifiant ainsi le bien fondé de sa demande. 22. Par ailleurs, faisant référence à l’argument du club selon lequel le joueur aurait renoncé d’un « commun accord » au bénéfice du pourcentage, le joueur demande à ce que, s’il existe un accord entre les parties contenant cette renonciation, le club produise une copie de celui-ci pour prouver ses dires car aucun autre document n’est apporté par le club. 23. De plus, le joueur rappelle les conditions de validité d’un solde de tout compte (se référant au droit français) et précise que celui-ci doit, pour produire ses effets, présenter une liste claire des paiements reçus, ce qui n’est pas le cas en l’espèce. 24. En cas d’incertitude, poursuit le joueur, la convention doit être interprétée en faveur du renonçant en ce que si le contenu d’un solde de tout compte s’avère trop général, il est considéré comme ne libérant pas le débiteur des paiements. 25. Par conséquent, le joueur maintient sa demande de recevoir le montant de EUR 60.000 plus 5% d’intérêts à compter de l’échéance du délai accordé pour procéder au paiement. 26. En réponse aux arguments du joueur, le club mentionne qu’il ne saurait y avoir de contradiction dans ses dires en ce qu’il a toujours expliqué que le joueur avait admis avoir reçu toutes les sommes auxquelles il avait droit en ayant signé un quitus pour solde de tout compte. Le club considère donc que, en conséquence, les demandes du joueur doivent être rejetées. II. Considérants de la Chambre de Résolution des Litiges 1. En premier lieu, la Chambre de Résolution des Litiges (ci-après : la Chambre) a analysé si sa compétence à traiter le présent litige était acquise. A cet égard, la Chambre a pris note que la présente demande a été soumise à la FIFA le 19 novembre 2008. Par conséquent, la Chambre de Résolution des Litiges a conclu que le Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges (édition 2008; ci-après: le Règlement procédural) est applicable au présent litige (cf. l’art. 21 al. 2 et al. 3 du Règlement procédural). 2. Par la suite, les membres de la Chambre se sont référés à l’art. 3 al. 1 du Règlement procédural et ont confirmé que, en application de l’art. 24 al. 1 et l’art. 22 lit. (b) du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2009), la Chambre de Résolution des Litiges est l’organe décisionnel compétent pour connaître du présent litige, comportant une dimension internationale, qui concerne un litige relatif au travail entre un joueur et un club. 3. De plus, la Chambre a analysé quelle édition du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs devrait être appliquée quant au droit matériel. A cet égard, la Chambre s’est référée à l’art. 26 al. 1 et al. 2 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2009), en considérant que la présente demande a été introduite le 19 novembre 2008, et a conclu que l’édition 2008 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (ci-après: le Règlement) est applicable au présent litige quant au droit matériel. 4. Par ailleurs, la Chambre souhaite souligner dès ici le fait qu’en dépit des termes de la correspondance de la FIFA datée du 22 février 2010, le Président de la Chambre s’est de sa propre initiative retiré de toute discussion et délibération relatives au présent litige, ceci afin d’écarter tout risque de conflit d’intérêt résultant du fait qu’il possède la même nationalité que l’une des parties à la procédure. De telle sorte, l’impartialité et l’indépendance de la Chambre n’ont pas été affectées. 5. Le défendeur ayant soulevé, in limine litis, la prescription de l’action engagée par le demandeur, celle-ci ayant été initiée plus d’une année après la date de départ du joueur du club, les membres de la Chambre ont souhaité rappeler ici que l’article 25 al. 5 du Règlement établit que la Chambre ne saurait traiter des cas de litige dans le cadre du Règlement s’il est constaté que les faits remontent à plus de deux ans. 6. Les faits à l’origine de la présente affaire correspondant au transfert du joueur dans un autre club fin novembre 2007, et la présente plainte ayant été déposée par le joueur devant la FIFA le 19 novembre 2008, les membres de la Chambre sont parvenus à la conclusion que l’action du joueur n’était pas atteinte de prescription et se trouvait, partant, recevable. 7. Une fois sa compétence et la réglementation applicable établies, la Chambre de Résolution des Litiges a soigneusement pris en considération et analysé les arguments ainsi que tous les documents présentés lors de l’instruction du présent dossier, tant par le demandeur que par le défendeur. 8. En premier lieu, les membres de la Chambre ont considéré qu’il était avéré qu’un protocole d’accord ainsi qu’un contrat de travail avaient été signés entre les parties au litige, tous deux mentionnant comme date d’entrée en vigueur le 1er juillet 2007 et comme date de fin de validité le 30 juin 2010. 9. En second lieu, les membres de la Chambre se sont également attachés à vérifier la lettre de l’article 8 dudit contrat de travail en ce que c’est sur le contenu de cette disposition contractuelle que le joueur fond sa demande. 10. A cet égard, les membres de la Chambre ont pu constater sans difficulté que celle-ci mentionne effectivement qu’en cas de transfert du demandeur à un autre club, le défendeur s’engageait à verser au joueur 5% sur la plus value du montant global du transfert. 11. Ayant établi la réalité de la relation contractuelle, l’existence ainsi que le libellé de la disposition contractuelle à la base de la demande introduite par le joueur, la Chambre a considéré approprié de vérifier si la condition d’ouverture du droit auquel se réfère le joueur est acquise. 12. A cet égard, il apparaît que ni le joueur ni le club ne contestent la réalité du transfert du demandeur vers le club S, la condition suspensive du paiement résultant du contenu de l’article 8 du contrat se trouvant dès lors remplie. 13. Le défendeur se basant sur l’existence d’un document manuscrit signé du demandeur intitulé « Solde de tout compte » (ci-après désigné le « Solde ») et daté du 29 novembre 2007 pour refuser la demande du joueur, il apparaît clair aux membres de la Chambre que la solution du litige réside dans l’analyse dudit document. 14. A cet égard, la Chambre considère qu’il est utile de rappeler que ledit Solde est rédigé comme suit : « Je soussigné X déclare par la présente avoir reçu du Club Y tous mes salaires et primes et ne réclame aucun dû au club et donne par la présente quitus., le 29/11/2007. » 15. Le demandeur, pour sa part, considère que le pourcentage par lui revendiqué n’est pas inclus dans le Solde qu’il a signé. En cela, le joueur se base sur différents arguments dont le détail figure aux points I.7., I.8., I.9. et I.10 de l’exposé des faits du litige. 16. A titre principal, le joueur se base sur la concomitance des signatures du contrat de transfert vers S et dudit Solde, arguant à cet égard du fait que, d’une part, le club n’aurait matériellement pas eu le temps de lui payer la somme découlant de la signature du contrat de transfert avant que ne soit signé le Solde ainsi que, d’autre part, qu’il n’aurait pas renoncé par la signature du Solde à recevoir une somme d’argent dont il ignorait alors le montant. 17. Quoi qu’il en soit, les membres de la Chambre ont constaté que le contrat de transfert est signé par les trois parties intéressées au transfert, i.e. le demandeur, le défendeur, le club S, et que ce contrat de transfert fait apparaître un montant de transfert de EUR 1.200.000. 18. De ce fait, le demandeur ne saurait valablement prétexter ne pas savoir pour quelle somme d’argent il fut transféré vers S. 19. A ce stade, la Chambre a considéré important de souligner qu’avant le 29 novembre 2007, lorsque le contrat de transfert et le Solde furent signés, il devait déjà être évident pour le demandeur qu’il allait être transféré vers le club S, un contrat de transfert se concluant normalement après et en conséquence de négociations fructueuses entre les parties au contrat. 20. Il est également constaté que le joueur reconnaît avoir signé le Solde le 29 novembre 2007, lorsque, ainsi qu’il a été établi précédemment, il ne pouvait ignorer l’imminence de son transfert vers le club S, ni le contenu de l’article 8 de son contrat de travail. Dans ce contexte, les membres de la Chambre rejoignent l’opinion du défendeur selon laquelle le joueur aurait pu exclure du contenu du Solde le paiement relatif à l’article 8 du contrat de travail. De plus, la Chambre ne saurait accepter l’argument selon lequel le demandeur n’aurait pu renoncer au pourcentage de 5% par le biais du Solde en ce que celui-ci fut signé à la même date que le contrat de transfert, soit le 29 novembre 2007. 21. Ensuite, les membres de la Chambre ont délibéré sur le fait que le joueur n’a pas exclu le paiement du pourcentage de 5% conformément à l’article 8 du contrat de travail du Solde. La Chambre a souligné que différentes raisons auraient pu mener le joueur à ne pas l’exclure, telles que, a) c’est une omission de sa part, b) il avait déjà reçu ledit paiement ou c) il renonçait à recevoir ledit paiement afin d’être en mesure d’être transféré dans un autre club avec l’accord du défendeur compte tenu du fait que son contrat de travail s’étendait jusqu’en juin 2010. 22. Par ailleurs, dans le cadre de l’examen attentif du Solde auquel se sont livrés les membres de la Chambre à cet égard, ceux-ci sont arrivés à la conclusion qu’il n’existait de leur point de vue aucun obstacle à le considérer comme valable et productif d’effet contraignant à l’égard de son signataire, en l’espèce le joueur. A cet égard, la Chambre a souligné qu’en signant le Solde, le joueur a déclaré « avoir reçu (…) tous mes salaires et primes et ne réclame aucun dû au club et donne par la présente quitus .» 23. En vertu de ce qui précède, et en particulier, le contenu du Solde, la Chambre a unanimement décidé de rejeter la demande du demandeur. III. Décision de la Chambre de Résolution des Litiges La demande du demandeur, X, est rejetée. Note concernant la décision motivée (Voie de droit) : Conformément à l’article 63 alinéa 1 des Statuts de la FIFA, cette décision est susceptible d’un appel au Tribunal Arbitral du Sport (TAS). L’appel devra être interjeté dans un délai de 21 jours à compter de la notification de la décision et devra comprendre tous les éléments figurant au point 2 des directives émanant du TAS, dont copie est jointe à la présente. L’appelant dispose de 10 jours supplémentaires à compter de l’expiration du délai de recours pour déposer son mémoire d’appel contenant une description des faits et des arguments légaux fondant le recours (cf. point 4 des directives annexées). L'adresse complète du Tribunal Arbitral du Sport est la suivante : Avenue de Beaumont 2, 1012 Lausanne, Suisse Tél : +41 21 613 50 00 Fax : +41 21 613 50 01 e-mail : info@tas-cas.org www.tas-cas.org Au nom de la Chambre de Résolution des Litiges : Jérôme Valcke Secrétaire Général Annexe : Directives du TAS ___________________________
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