F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) – l’indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie nella seduta del 26 ottobre 2006, a Zurigo, in Svizzera, la seguente composizione Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), un membro di una denuncia presentata dal S. club, G . rappresentato da L. di seguito, il ricorrente nei confronti della A. club, N. sotto, la convenuta relativamente indennità di formazione per il giocatore F. I.

F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2006-2007) - l'indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie nella seduta del 26 ottobre 2006, a Zurigo, in Svizzera, la seguente composizione Slim Aloulou (Tunisia), il presidente Gerardo Movilla (Spagna), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Mario Gallavotti (Italia), gli Peter Friend (Australia), un membro di una denuncia presentata dal S. club, G . rappresentato da L. di seguito, il ricorrente nei confronti della A. club, N. sotto, la convenuta relativamente indennità di formazione per il giocatore F. I. Infatti 1. Il giocatore F. è nato 4 settembre 1984 ed è stato registrato con il club di S. durante le tre stagioni 2001/2002, 2002/2003 e 2003/2004, come confermato entro il 23 dicembre 2004, la Federcalcio di G. 2. 9 Agosto 2005, il club di S. rivolto alla FIFA consulenza che il giocatore aveva firmato 30 Luglio 2004 un contratto di lavoro con il club di A. ed è stato liberato 6 agosto 2004. Club S. pertanto, ha chiesto un assegno di formazione, che è stata però rifiutata per il fatto che il contratto tra il giocatore e il club di A. era stato chiuso il 17 settembre 2004. S. sostiene che è incontestabile che un contratto è stato firmato tra il giocatore e A. e che la questione non importa se l'appalto è stata successivamente chiusa. Club S. richiede pertanto un assegno di formazione di 180 000 euro per le tre stagioni sportive di cui sopra. 3. 23 novembre 2005, A. ha presentato la sua risposta e si è detto sorpreso presentare un reclamo con la FIFA. Il giocatore ha firmato 30 luglio 2004 un contratto di lavoro, ma nasce come un giocatore libero, il club di O. il paese di K. e ha giocato solo quattro mesi per A. L'unico giocatore ha trascorso due stagioni con il club di S. che non ha proposto contratto di lavoro, perché andò a K. a proprie spese a firmare un contratto con la O. A. ha presentato una nota del giocatore prima del 28 luglio 2004 confermando la firma del contratto con A. ha lasciato il club di S. per K. dopo la seconda stagione e non aveva nessun impegno contrattuale. D'altra parte, il club A. è il file di un contratto di lavoro concluso tra lui e il giocatore. 4. Club S. ha risposto il 25 dicembre 2005 che il giocatore è stato con la O. a titolo di prova. Vi è giocato solo squadra di riserva e non ha firmato un contratto di lavoro. La conferma della Federcalcio G. è una prova sufficiente che il giocatore è stato registrato per tre anni con S. La disposizione che la società deve offrire il suo giocatore un contratto di lavoro al fine di chiedere il risarcimento per la formazione vale anche nell'Unione europea. Infine, non mette in dubbio che un contratto di lavoro è stato concluso con A. Per tutte queste ragioni, il club mantiene la sua denuncia. 5. 22 febbraio 2006, A. di cui all'articolo 5, comma 3, lettera b) del Regolamento del Regolamento FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001), il quale stabilisce che un assegno di formazione non è dovuta se un club rompe per nessuna buona ragione un contratto con un giocatore. Il giocatore ha confermato di aver giocato per il club di S. senza essere pagato, perché ha lasciato il club per K. Si è stabilito che il club S. non abbia adempiuto i suoi obblighi contrattuali. D'altra parte, la conferma della Federcalcio di G. sarebbe un falso. Il giocatore durante la stagione 2003/2004, giocando per C., un club nel primo campionato regionale N. Conferma del campionato regionale era il file. A. ha presentato una seconda lettera S. 29 settembre 2004 con la quale informa il club non si oppone al rilascio del Certificato di Transfer Internazionale (ITC). Questa lettera non è stata correttamente indirizzata a A., e poi A. non ha ricevuto. D'altra parte, la reputazione di un avvocato è più che un intervento dubbio in questa faccenda per conto del club di S. Infine, il club O. mantiene una partnership con la società S., che è anche un elemento di disturbo. A. sottolinea che l'indennità di formazione ha affermato non corrisponde alla realtà, dato che il club G. sono tutti classificati come categoria 4. Prendendo in considerazione l'approccio indicato dalla FIFA Circolare n ° 959 per le varie categorie di locali, l'indennità di formazione a causa sarebbe solo 2000 dollari a stagione. Per tutti questi motivi, il reclamo deve essere respinto. 6. Club S. ha risposto il 22 marzo 2006 che l'articolo 5, paragrafo 3, lettera b) del Regolamento del Regolamento FIFA per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001) non può essere applicata in quanto il giocatore non ha mai stata contratta in G. Il giocatore ha confermato che lui non ha fatto soldi a G, il che dimostra il suo status di dilettante. Il giocatore è stato permesso di giocare in C. Sembra surreale, perché l'ITC è stata rilasciata a G. a N. e poiché il club di C. è un club amatoriale. Lo status del giocatore non è cambiata ed è solo con A. il giocatore ha firmato il suo primo contratto. Infine, calcolare l'indennità di formazione presentato dal club di A. è totalmente falsa, dal momento che dobbiamo considerare i costi del nuovo club. Ecco perché l'indennità di formazione è dovuta EUR 180 000. 7. 22 Aprile 2006, A. confermato ancora una volta che il giocatore ha giocato nel corso della stagione 2002/2003 per O. e durante la stagione 2003/2004 per la C. A. ribadisce che la conferma della Federcalcio di G. è un falso. CIT è stato rilasciato da K. N. A. ha introdotto una nota della Federcalcio di N. descrive come segue situazione del giocatore: o 5 Agosto 2004: ITC richiesta della Federcalcio di N. alla Federazione Calcio di K. O 5 agosto 2004: applicazione alla Federcalcio di J. dato che il giocatore aveva presentato un passaporto di quel paese; o 6 ago 2004: Risposta della Federcalcio di K. che indica che il giocatore non è mai stato registrato con O. O 6 AGOSTO 2004: ITC richiesta della Federcalcio di N. alla Federazione Calcio di G. O 12 Agosto 2004: emissione di CIT da parte della Federazione calcio del G., così come una conferma che il giocatore appartiene alla squadra nazionale di G. La Federcalcio N. ha confermato che lei non sapeva che il giocatore era dilettante C. durante la stagione sportiva 2003/2004. Il giocatore non era al momento ha detto che era da un'altra associazione. Il 26 dicembre 2003, il giocatore ha ottenuto una licenza per l'Amateur club di C. Quest'ultimo è stato punito per aver registrato il giocatore senza l'emissione di un ITC. Per questo motivo, la Federazione di calcio di N. ha dovuto chiedere al CIT nel mese di agosto 2004 l'associazione di ex giocatore, la Federcalcio di G. La Federcalcio N. ha confermato inoltre che il giocatore è stato registrato come un professionista il 1 ° agosto 2004 da A. 8. 23 maggio 2006, il club di S. confermato ancora una volta che il club C. non ha mai chiesto alla Federcalcio N. sollecitare la CIT con l'associazione del giocatore ex. Club C. è stato anche sanzionato per questo. La Federcalcio N. tuttavia, ha confermato che il giocatore è sempre stato dilettante prima di firmare il suo contratto con A. II. Considerando della Camera di risoluzione delle controversie 1. In primo luogo, la Camera di Risoluzione delle analizzato se la sua competenza ha trattato la questione è stata data. A questo proposito, la sezione di cui all'articolo 18, paragrafi 2 e 3 del regolamento di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005). La questione è stata sottoposta alla FIFA il 9 agosto 2005. Di conseguenza, e ai sensi del presente regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che il regolamento di Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005), modifica delle norme procedurali, è applicabile a questo caso. 2. In relazione alla competenza della Camera di Risoluzione delle Controversie , all'articolo 3, paragrafo 1 del Regolamento di cui sopra prevede che la Camera verifica la propria competenza ai sensi delle sezioni 22 e 24 del vigente Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). Ai sensi dell'articolo 24 comma 1 del Regolamento di cui in connessione con l'articolo 22 del presente regolamento letteratura stessa, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide le controversie relative al risarcimento di formazione tra due squadre appartenenti alle associazioni differente. 3. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle Controversie concluso che è l'organo di governo della competenza a decidere su questo caso l'indennità di formazione sostenuto dalla ricorrente per la formazione e l'istruzione sopra la F. 4. Successivamente, la Camera ha analizzato quale edizione dello status e trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili per quanto riguarda il materiale. A questo proposito, la sezione di cui all'articolo 26, paragrafi 1 e 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), nella versione riveduta secondo con la FIFA Circolare n 995 del 23 settembre nel 2005. Inoltre, la Camera ha osservato che il giocatore è stato registrato per la prima volta come un non-amatoriale nel mese di agosto 2004. Camera ha anche osservato che la denuncia è stata depositata presso la FIFA il 9 agosto 2005. In considerazione di quanto precede, la Camera ha concluso che il Regolamento FIFA sullo status e trasferimento dei calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento), il regolamento prima della edizione 2005, è applicabile a questo caso come per diritto sostanziale. 5. La Camera di Risoluzione delle Controversie è attentamente considerati e analizzati gli argomenti e tutti i documenti presentati al processo di questo caso, sia del ricorrente da parte del convenuto. 6. Successivamente, la Camera di Risoluzione delle Controversie scoperto che da un lato, il ricorrente chiede il risarcimento per la formazione per un importo di EUR 180 000 per le tre stagioni sportive 2001/2002, 2002/2003 e 2003/2004, e d'altra parte, il convenuto sostiene che il club S. non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali nei confronti del giocatore, non ha offerto un contratto di lavoro e il giocatore è già stato registrato con altri club in N. e K. prima di arrivare al club di A. 7. Una continuazione della Camera di Risoluzione delle Controversie rilevare che, come è esposta in s. 14 e 15 del regolamento e s. 5 al. 2 del regolamento di esecuzione Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2001, qui di seguito: il Regolamento), gli assegni di formazione sono pagabili alla società di provenienza o di club alumni, uno mano, quando un giocatore firma il suo primo contratto non dilettante, e anche durante ogni trasferimento fino all'età di 23 anni. Tuttavia, l'indennità di formazione è in genere dovuta per la formazione sostenute fino all'età di 21 anni (vedi art. Regolamento 13). 8. La Camera di Risoluzione delle Controversie notato che il giocatore F. senza dubbio è stato registrato con il club di S. dall'inizio della stagione 2001/2002 come un dilettante. Inoltre, la Camera ha rilevato che la Federazione Calcio di K. 6 Agosto 2004 ha confermato che il giocatore non è mai stato registrato con O. Pertanto, la Camera ha concluso che non vi era alcuna prova che avrebbe sostenuto le accuse del convenuto in tal senso. Successivamente, la Camera ha rilevato che il giocatore ha finalmente lasciato il club di S. nel dicembre 2003. Infatti, la Federcalcio di N. ha confermato che il giocatore ha ricevuto 26 dicembre 2003, una licenza amatoriale per il club di C. La Federcalcio N. ha anche spiegato che non sapeva che il giocatore è stato registrato come un dilettante con C. 26 dicembre 2003 senza una richiesta ITC e dopo aver avuto conoscenza di questo fatto è sanzionato il suo club per questo reato. Infine, la Federcalcio di N. ha chiesto alla ITC per il giocatore in questione, 6 agosto 2004 la Federazione Calcio di G. e, dopo aver ottenuto il certificato, il giocatore ha registrato come non dilettante 1 Agosto 2004 ad A. Pertanto, la Camera ha rilevato che in questo caso, c'è un giocatore che ha firmato il suo primo contratto da calciatore non dilettante con il club all'età di convenuto quasi 20 anni. Tuttavia, la Camera di Risoluzione delle Controversie scoperto che il giocatore è stato effettivamente formato nel club di S. fino al dicembre 2003, momento in cui, secondo i documenti del fascicolo, ha lasciato G. di viaggiare a N. 9. A questo proposito, e sulla base di informazioni ricevute dalle associazioni coinvolte, la Federazione Calcio di G., la Federazione di calcio di N. e la Federazione Calcio della K., la Camera ha rilevato che in questo caso, dal momento che è la registrazione del primo giocatore come un calciatore non dilettante, la formazione effettiva del giocatore F. con la S. da prendere in considerazione fin dall'inizio della stagione 2001/2002 e completa la 25 Dicembre 2003, prima della registrazione del giocatore con il club di C. come un dilettante. Pertanto, l'indennità di formazione è dovuta per un totale di 2 ½ stagioni sportive (2001/2002 stagione, stagione 2002/2003 e la metà della stagione 2003/2004). 10. Successivamente, la Camera di Risoluzione delle Controversie scoperto che da un lato, l'attore ha cercato un assegno di formazione di 180 000 euro e, dall'altro, la convenuta ha criticato per il calcolo del ricorrente e ha dichiarato che se mai, l'indennità di formazione a causa sarebbe solo 2000 dollari a stagione, dato che il club G. sono tutti classificati come categoria 4. 11. Dato il precedente paragrafo, i membri della Camera di Risoluzione delle Controversie si sono concentrati sul processo di calcolo delle compensazioni per la formazione e l'istruzione per il giocatore F. A questo proposito, e considerando che questo è un caso di prima immatricolazione come un calciatore non dilettante da un club di paesi esterni all'area dell'Unione Europea, la Camera ha concluso che l'importo corrispondente alla indennità di formazione deve essere calcolata ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, in combinato disposto con l'articolo 7, paragrafo 3 del Regolamento, tenendo conto dei parametri contenuti nella Circolare FIFA n ° 826 del 31 ottobre 2002. 12. Di conseguenza, e ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, in combinato disposto con l'articolo 7, paragrafo 3 del Regolamento, come principio generale, per calcolare l'indennità di formazione a causa o l'ex (s) club (s ), dovrebbe essere basata su l'importo corrispondente alla categoria delle società di formazione applicando il costo della formazione e dell'istruzione del nuovo club del paese. A questo proposito e per chiarire l'interpretazione da dare a tali articoli, la Camera ha stabilito che quando il caso riguarda il trasferimento di un giocatore tra i due club che almeno uno è al di fuori dell'Unione europea e quando si tratta di un caso di prima immatricolazione di un giocatore come non dilettante, l'indennità di formazione è calcolato sulla base del costo del nuovo club, sulla base della categoria allenatore Club, e moltiplicando per il numero di anni di formazione, in linea di principio, l'età da 12 a 21 anni. 13. Bene e tenuto conto delle disposizioni di cui, l'importo corrispondente alla indennità di formazione per l'attore per il giocatore in questione si ottiene come segue. Club S. è classificato nella categoria 4 (vedi tabella allegata della FIFA Circolare n ° 826, in parte sul CAF). L'indennità di formazione si basa sui costi della formazione e dell'istruzione nella categoria 4 del nuovo club. Per la categoria 4 club della UEFA importo indicativo è di EUR 10 000 (cfr. Circolare FIFA n ° 826). Quindi, dovrebbe aumentare la quantità di denaro nuovo club del paese per la categoria del club di formazione per il numero di anni di formazione del giocatore, in questo caso, poi 2 anni e mezzo (€ 10.000 x 2 ½). 14. In considerazione di punti precedenti, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso che il club A. pagherà al club di S. un assegno di formazione per il giocatore F. per un importo di EUR 25 000. 15. Per motivi di ordine, la Camera ha confermato che l'articolo 5, paragrafo 5 del Regolamento disciplinante il contratto proposto al giocatore con l'allenatore del club si applica solo ai casi di trasferimento all'interno della dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo, non in questo caso. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La richiesta di S. è parzialmente accettata. 2. La A. deve pagare alla S. la somma di EUR 25 000. 3. L'importo dovuto dovrà essere versato dalla A. nei prossimi 30 giorni comuni alla data di notifica della presente decisione. 4. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro il termine, gli interessi al 5% annuo sarà applicata. 5. Se l'importo dovuto non viene pagata entro il tempo prima, il caso sarà trasmesso alla Commissione Disciplinare della FIFA, che prenderà provvedimenti disciplinari necessarie. 6. S. si impegna a fornire ad A. il numero di conto bancario a cui la A. deve pagare la somma concessa. Analogamente, S. si impegna ad informare la Camera di Risoluzione delle Controversie sui pagamenti effettuati dalla convenuta. 7. Ai sensi dell'articolo 61 paragrafo 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). Il ricorso deve essere presentato direttamente al CAS entro 21 giorni dalla notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi di cui al paragrafo 2 delle linee guida emanate dal CAS e annessi alla presente. Entro dieci giorni dopo la scadenza del termine di ricorso, il ricorrente deve depositare presso la CAS una memoria contenente una descrizione dei fatti e gli argomenti giuridici, che la chiamata (vedere la sezione 4 degli orientamenti). L'indirizzo completo del CAS è: Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 email: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Segretario Generale Urs Linsi Appendice: Linee guida del CAS ______________________________ F.I.F.A. - Chambre de Résolution de Litiges (2006-2007) - l’indemnité de formation – version officielle par www.fifa.com – Décision de la Chambre de Résolution des Litiges ayant siégé le 26 octobre 2006, à Zurich, Suisse dans la composition suivante: Slim Aloulou (Tunisie), Président Gerardo Movilla (Espagne), membre Joaquim Evangelista (Portugal), membre Mario Gallavotti (Italie), membre Peter Friend (Australie), membre au sujet d’une plainte soumise par le club S., G. représenté par L. ci-après, le demandeur à l’encontre du club A., N. ci-après, le défendeur concernant l’indemnité de formation pour le joueur F. I. En fait 1. Le joueur F. est né le 4 septembre 1984 et a été enregistré auprès du club S. pendant les trois saisons 2001/2002, 2002/2003 et 2003/2004, comme l’a confirmé le 23 décembre 2004 la Fédération de Football de G. 2. Le 9 août 2005, le club S. s’est adressé à la FIFA pour lui signaler que le joueur avait signé le 30 juillet 2004 un contrat de travail avec le club A. et qu’il a été libéré le 6 août 2004. Le club S. réclamait par conséquent une indemnité de formation, qui lui a cependant été refusée au motif que le contrat entre le joueur et le club A. avait été résilié dès le 17 septembre 2004. S. fait valoir qu’il est indiscutable qu’un contrat a été signé entre le joueur et A. et que la question n’importe pas de savoir si ce contrat a ensuite été résilié. Le club S. réclame par conséquent une indemnité de formation de EUR 180 000 pour les trois saisons sportives susmentionnées. 3. Le 23 novembre 2005, A. a présenté sa réplique et s’est dit étonné du dépôt d’une plainte auprès de la FIFA. Le joueur a signé le 30 juillet 2004 un contrat de travail mais en provenant, en tant que joueur libre, du club O. du pays de K. et il n’a joué que quatre mois pour A. Le joueur n’a passé que deux saisons auprès du club S. qui ne lui a pas proposé de contrat de travail, raison pour laquelle il s’est rendu en K. à ses propres frais pour signer un contrat avec O. A. a déposé une note du joueur du 28 juillet 2004 confirmant qu’avant la signature du contrat de travail avec A. il avait quitté le club S. pour K. après la seconde saison et qu’il n’avait aucun engagement contractuel. D’autre part, le club A. a versé au dossier le contrat de travail conclu entre lui et le joueur. 4. Le club S. a répondu le 25 décembre 2005 que le joueur n’était auprès du O. qu’à titre d’essai. Il n’y a joué qu’en équipe de réserve et n’a pas signé de contrat de travail. La confirmation de la Fédération de Football de G. constitue une preuve suffisante que le joueur a été enregistré pendant trois ans auprès de S. La disposition selon laquelle l’ancien club doit proposer à son joueur un contrat de travail pour pouvoir réclamer une indemnité de formation ne s’applique par ailleurs que dans l’Union européenne. Enfin, personne ne conteste qu’un contrat de travail a été conclu avec A. Pour toutes ces raisons, le club maintient sa plainte. 5. Le 22 février 2006, A. a fait référence à l’article 5, paragraphe 3 b) du Règlement d’application du Règlement de la FIFA concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (édition 2001), qui précise qu’une indemnité de formation n’est pas due si un club rompt sans raison valable un contrat avec un joueur. Le joueur ayant confirmé qu’il avait joué pour le club S. sans avoir été rémunéré, raison pour laquelle il a quitté le club pour K., il est établi que le club S. n’a pas respecté ses obligations contractuelles. D’autre part, la confirmation de la Fédération de Football de G. serait un faux. Le joueur, au cours de toute la saison 2003/2004, jouait pour C., un club de la première ligue régionale en N. Une confirmation de la ligue régionale a été versée au dossier. A. a d’autre part remis un courrier de S. du 29 septembre 2004 par lequel le club informe qu’il ne s’oppose pas à l’émission du certificat international de transfert (CIT). Ce courrier n’a pas été adressé correctement au A., et d’ailleurs A. ne l’a pas reçu. D’autre part, un avocat à la réputation plus que douteuse est intervenu dans cette affaire au nom du club S. Enfin, le club O. entretient un partenariat avec le club S., ce qui constitue également un élément troublant. A. souligne que l’indemnité de formation réclamée ne correspond nullement à la réalité, puisque les clubs de G. sont tous classés en catégorie 4. Si l’on tient compte de l’approche précisée par la circulaire FIFA n° 959 pour les différentes catégories de clubs, l’indemnité de formation due ne serait que de USD 2 000 par saison. Pour toutes ces raisons, la plainte doit être rejetée. 6. Le club S. a répondu le 22 mars 2006 que l’article 5, paragraphe 3 b) du Règlement d’application du Règlement de la FIFA concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (édition 2001) ne peut pas être appliqué puisque le joueur n’a jamais été sous contrat en G. Le joueur a confirmé qu’il n’a pas gagné d’argent en G., ce qui prouve son statut d’amateur. Que le joueur ait eu l’autorisation de jouer pour C. semble surréaliste, puisque le CIT a été émis de la G. à la N. et puisque le club C. est un club amateur. Le statut du joueur n’a donc pas changé et ce n’est qu’avec A. que le joueur a conclu son premier contrat de travail. Enfin, le calcul de l’indemnité de formation présenté par le club A. est totalement faux, puisqu’il faut tenir compte des coûts de formation du nouveau club. Voilà pourquoi l’indemnité de formation due est de EUR 180 000. 7. Le 22 avril 2006, A. confirmait encore une fois que le joueur jouait lors de la saison 2002/2003 pour O. et lors de la saison 2003/2004 pour C. A. réaffirme que la confirmation de la Fédération de Football de G. est un faux. Le CIT a été émis par K. à N. A. a présenté une note de la Fédération de Football de N. qui décrit comme suit la situation du joueur : o 5 août 2004 : demande de CIT de la Fédération de Football de N. à la Fédération de Football de K. ; o 5 août 2004 : demande à la Fédération de Football de J. puisque le joueur avait présenté un passeport de ce pays ; o 6 août 2004 : réponse de la Fédération de Football de K. indiquant que le joueur n’a jamais été enregistré auprès de O. ; o 6 août 2004 : demande de CIT de la Fédération de Football de N. à la Fédération de Football de G. ; o 12 août 2004 : émission du CIT par la Fédération de Football de G., ainsi que d’une confirmation que le joueur appartient à la sélection nationale de G. La Fédération de Football de N. a confirmé qu’elle ne savait pas que le joueur avait été amateur auprès de C. au cours de la saison sportive 2003/2004. Le joueur n’avait pas à l’époque indiqué qu’il venait d’une autre association. Le 26 décembre 2003, le joueur a obtenu une licence d’amateur pour le club C. Ce dernier a été sanctionné pour avoir fait enregistrer le joueur sans l’émission d’un CIT. Pour cette raison, la Fédération de Football de N. a dû demander en août 2004 le CIT à l’ancienne association du joueur, la Fédération de Football de G. La Fédération de Football de N. confirmait d’autre part que le joueur a été enregistré en tant que professionnel le 1er août 2004 auprès de A. 8. Le 23 mai 2006, le club S. confirmait encore une fois que le club C. n’a jamais demandé à la Fédération de Football de N. de solliciter le CIT auprès de l’ancienne association du joueur. Le club C. a d’ailleurs été sanctionné pour cela. La Fédération de Football de N. a cependant confirmé que le joueur a toujours été amateur avant de signer son contrat avec A. II. Considérants de la Chambre de Résolution des Litiges 1. En premier lieu, la Chambre de Résolution des Litiges a analysé si sa compétence a traiter le présent litige était donnée. A cet égard, la Chambre s’est référée à l’article 18 alinéa 2 et 3 du Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges (édition 2005). Le présent litige a été soumis à la FIFA le 9 août 2005. Par conséquent et en application de ce Règlement, la Chambre de Résolution des Litiges a conclu que le Règlement de la Commission du Statut du Joueur et de la Chambre de Résolution des Litiges (édition 2005), réglementation procédurale révisée, est applicable au présent litige. 2. En relation avec la compétence de la Chambre de Résolution des Litiges, l’article 3 alinéa 1 du Règlement susmentionné dispose que cette Chambre vérifie sa compétence en vertu des articles 22 à 24 de l’actuel Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005). En application de l’article 24 alinéa 1 du Règlement mentionné, en relation avec l’article 22 litera d de ce même Règlement, la Chambre de Résolution des Litiges tranchera des litiges relatifs à l’indemnité de formation entre deux clubs appartenant à des associations différentes. 3. Par conséquent, la Chambre de Résolution des Litiges conclut qu’elle est l’organe décisionnel compétent pour trancher sur le présent cas relatif à l’indemnité de formation réclamée par le demandeur pour la formation et l’éducation du joueur F. 4. Par la suite, la Chambre a analysé quelle édition du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs devrait être appliquée quant au droit matériel. A cet égard, la Chambre s’est référée à l’article 26 alinéa 1 et 2 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (édition 2005), dans sa version révisée en conformité avec la circulaire FIFA n° 995 datée du 23 septembre 2005. De plus, la Chambre a observé que le joueur a été enregistré pour la première fois en tant que non-amateur en août 2004. Egalement la Chambre a pris note que la plainte a été déposée auprès de la FIFA le 9 août 2005. Au vu de ce qui précède, la Chambre a conclu que le Règlement FIFA concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (édition 2001, ci-après : le Règlement), réglementation antérieure à l’édition 2005, est applicable au présent litige quant au droit matériel. 5. La Chambre de Résolution des Litiges a soigneusement pris en considération et analysé les arguments ainsi que tous les documents présentés lors de l’instruction du présent cas, tant par le demandeur que par le défendeur. 6. Par la suite, la Chambre de Résolution des Litiges a observé que d’un côté, le demandeur réclame une indemnité de formation s’élevant à EUR 180 000 pour les trois saisons sportives 2001/2002, 2002/2003 et 2003/2004, et que d’autre part, le défendeur affirme que le club S. n’a pas respecté ses obligations contractuelles envers le joueur, qu’il ne lui a pas offert un contrat de travail et que le joueur a déjà été enregistré auprès d’autres clubs en N. et en K. avant d’arriver au club A. 7. A continuation, la Chambre de Résolution des Litiges a noté que, comme ceci est établis à l’art. 14 et 15 du Règlement ainsi qu’à l’art. 5 al. 2 du Règlement d’application du Règlement concernant le Statut et le Transfert des Joueurs (édition 2001 ; ci-après : le Règlement d’application), des indemnités de formation sont dues à l’ancien club ou aux anciens clubs, d’une part lorsqu’un joueur signe son premier contrat non-amateur, et d’autre part lors de chaque transfert jusqu’à l’âge de 23 ans. Cependant, l’indemnité de formation est, en règle générale, payable pour une formation suivie jusqu’à l’âge de 21 ans (cf. art. 13 du Règlement). 8. La Chambre de Résolution des Litiges a pris note que le joueur F. était indubitablement enregistré auprès du club S. depuis le début de la saison 2001/2002 comme amateur. En outre, la Chambre a constaté que la Fédération de Football de K. a confirmé le 6 août 2004 que le joueur n’a jamais été enregistré auprès de O. Dès lors, la Chambre a conclu qu’il n’y avait aucun élément qui aurait soutenu les allégations du défendeur à cet égard. Ensuite, la Chambre a constaté que le joueur a définitivement quitté le club S. en décembre 2003. En effet, la Fédération de Football de N. a confirmé que le joueur a obtenu le 26 décembre 2003 une licence d’amateur pour le club C. La Fédération de Football de N. a aussi expliqué qu’elle ne savait pas que le joueur avait été enregistré comme amateur auprès de C. le 26 décembre 2003 sans demande de CIT et qu’après avoir eu connaissance de ce fait, elle a sanctionné son club pour cette infraction. Finalement, la Fédération de Football de N. a demandé le CIT pour le joueur en question le 6 août 2004 à la Fédération de Football de G. et, après avoir obtenu le certificat, a enregistré le joueur en tant que non-amateur le 1er août 2004 auprès de A. Par conséquent, la Chambre a conclu que dans le cas présent, il s’agit d’un joueur ayant signé son premier contrat de travail en tant que joueur non-amateur avec le club défendeur à l’âge de presque 20 ans. Cependant, la Chambre de Résolution des Litiges a constaté que le joueur a était effectivement formé dans le club S. jusqu’en décembre 2003, moment auquel, selon les documents du dossier, il a quitté G. pour se rendre en N. 9. A cet égard et en se basant sur les informations reçues de la part des associations impliquées, la Fédération de Football de G., la Fédération de Football de N. et la Fédération de Football de K., la Chambre a conclu que dans le cas présent, étant donné qu’il s’agit du premier enregistrement du joueur en tant que joueur non-amateur, la période effective de formation du joueur F. auprès du S. à prendre en considération commence au début de la saison 2001/2002 et finalise le 25 décembre 2003, soit avant l’enregistrement du joueur auprès du club C. en tant qu’amateur. Dès lors, l’indemnité de formation est due pour un total de 2½ saisons footballistiques (saison 2001/2002, saison 2002/2003 et moitié de la saison 2003/2004). 10. Par la suite, la Chambre de Résolution des Litiges a observé que d’un côté, le demandeur réclamait une indemnité de formation s’élevant à EUR 180 000 et que d’autre part, le défendeur contestait aussi le calcul du demandeur et affirmait que, si jamais, l’indemnité de formation due ne serait que de USD 2 000 par saison, puisque les clubs de G. sont tous classés en catégorie 4. 11. Au vu du considérant susmentionné, les membres de la Chambre de Résolution des Litiges se sont portés sur le processus de calcul des indemnités de formation et d’éducation pour le joueur F. A ce sujet et considérant qu’il s’agit d’un cas de premier enregistrement en tant que joueur non-amateur provenant d’un club d’un pays en dehors de la zone de l’Union Européenne, la Chambre a conclu que le montant correspondant à l’indemnité de formation doit être calculé selon l’article 7 alinéa 1 en relation avec l’article 7 alinéa 3 du Règlement d’application, tenant en considération les paramètres contenus dans la circulaire FIFA n° 826 du 31 octobre 2002. 12. Par conséquent et en application de l’article 7 alinéa 1 en relation avec l’article 7 alinéa 3 du Règlement d’application, en tant que principe général, pour calculer les indemnités de formation dues à ou aux ancien(s) club(s), il convient de se baser sur le montant correspondant à la catégorie du club formateur en appliquant les coûts de formation et d’éducation du pays du nouveau club. A cet égard et afin de clarifier l’interprétation qu’il convient de donner aux articles susmentionnés, la Chambre a établit que, lorsque le cas concerne le transfert d’un joueur entre deux clubs dont au moins un est en dehors de l’Union Européenne et lorsqu’il s’agit d’un cas de premier enregistrement d’un joueur en tant que non-amateur, l’indemnité de formation devra être calculée en prenant les coûts de formation du nouveau club, sur la base de la catégorie du club formateur, et en les multipliant par le nombre d’années de formation à compter, en principe, de l’âge de 12 à 21 ans. 13. Ainsi et au vu de la réglementation mentionnée, le montant correspondant à l’indemnité de formation due au demandeur pour le joueur en question s’obtient de la manière suivante. Le club S. est catégorisé dans la catégorie 4 (cf. tableau en annexe de la circulaire FIFA n° 826, partie relative à la CAF). L’indemnité de formation est donc basées sur les coûts de formation et d’éducation de la catégorie 4 du nouveau club. Pour les clubs de catégorie 4 de l’UEFA le montant indicatif est de EUR 10 000 (cf. circulaire FIFA n° 826). Ainsi, il convient de multiplier la quantité monétaire du pays du nouveau club correspondant à la catégorie du club formateur par le nombre d’années de formation du joueur, dans le cas présent donc 2½ années (EUR 10 000 x 2½). 14. Au vu des considérants précédents, la Chambre de Résolution des Litiges a décidé que le club A. doit payer au club S. une indemnité de formation pour le joueur F. d’un montant de EUR 25 000. 15. Par souci d’ordre, la Chambre a confirmé que l’article 5 alinéa 5 du Règlement d’application concernant la proposition de contrat au joueur par le club formateur ne s’applique qu’aux cas de transfert à l’intérieur de l’Union Européenne ou au sein de l’Espace Economique Européen, donc pas au cas présent. III. Décision de la Chambre de Résolution des Litiges 1. La demande du S. est partiellement admise. 2. Le A. est tenu de payer au S. la somme de EUR 25 000. 3. La somme due doit être payée par le A. dans les prochains 30 jours courants à compter de la date de notification de la présente décision. 4. Dans le cas où la somme due n’est pas payée dans le délai imparti, des intérêts à hauteur de 5% par année seront appliqués. 5. Si la somme due n’est pas payée dans le délai imparti antérieurement, le cas sera transmis à la Commission de Discipline de la FIFA, qui pourra infliger les sanctions disciplinaires nécessaires. 6. Le S. s’engage à communiquer au A. le numéro de compte bancaire auquel le A. devra verser la somme allouée. De même, le S. s’engage à informer la Chambre de Résolution des Litiges sur les paiements effectués par le défendeur. 7. Selon l’article 61 alinéa 1 des Statuts de la FIFA, cette décision peut faire l’objet d’un appel devant le Tribunal Arbitral du Sport (TAS). La déclaration d’appel doit être soumise directement au TAS dans les 21 jours après notification de cette décision et doit contenir tous les éléments conformément au point 2 des directives émises par le TAS, dont copie est annexée. Dans les dix jours suivant l’expiration du délai d’appel, l'appelant doit soumettre au TAS un mémoire contenant une description des faits et des moyens de droit fondant l'appel (cf. point 4 des directives). L'adresse complète du Tribunal Arbitral du Sport est la suivante : Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Suisse Tél : +41 21 613 50 00 Fax : +41 21 613 50 01 e-mail : info@tas-cas.org www.tas-cas.org Au nom de la Chambre de Résolution des Litiges : Urs Linsi Secrétaire Général Annexe : Directives du TAS ______________________________
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