F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 16 luglio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Mario Gallavotti (Italia), membro su una questione tra il club da H C come attore e il M club da F a titolo di risarcimento per quanto riguarda la formazione Resistente in relazione con i fatti del RI il giocatore del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 16 luglio 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Mario Gallavotti (Italia), membro su una questione tra il club da H C come attore e il M club da F a titolo di risarcimento per quanto riguarda la formazione Resistente in relazione con i fatti del RI il giocatore del caso 1. R Il giocatore (in prosieguo: il giocatore) è nato il 4 marzo 1987. 2. Secondo il giocatore di passaporto rilasciato dalla Federazione di calcio C, il giocatore è stato registrato come un dilettante per il club C H (di seguito: l'attore) dal 30 agosto 2000 al 7 settembre 2005, dopo essere stato registrato in precedenza come un dilettante con un altro C club, C, e prima della sua registrazione, anche come un dilettante, con il club C, N. 3. La stagione di C di calcio a correre, durante le stagioni 2000-2001 al 2004-2005, dal 1o agosto al 31 luglio, e per la stagione 2005-2006, dal 1 ° luglio al 30 giugno. 4. Secondo la C Football Federation, il giocatore è stato trasferito dal suo socio del club, N, al club F, M (in prosieguo: il Resistente), all'inizio del 2006. 5. Secondo una dichiarazione rilasciata dalla F Football Federation, il giocatore è stato registrato per il club F M (in prosieguo: il Resistente) il 1 ° febbraio 2006. La F Federcalcio ha inoltre indicato che il giocatore ha firmato un "contratto di formazione" con il Convenuto. 6. Il Resistente appartiene alla categoria 1. 7. Il 15 novembre 2007, l'attore ha presentato un reclamo alla FIFA, sostenendo che l'indennità di formazione per il giocatore, e ha affermato che il giocatore aveva firmato il suo primo contratto da professionista con la Resistente. 8. Al ricevimento del reclamo, la Resistente ha dichiarato di aver solo firmato un "contratto di formazione" con il giocatore, e che non possono pertanto essere considerati come firmato un contratto da professionista. Così, il Resistente ha sostenuto di non doveva alcuna indennità di formazione all'attore. 9. Il Resistente tuttavia chiesto che, qualora la decisione competente making-corpo di FIFA non decidano diversamente, l'importo della indennità di formazione è regolata per un importo ragionevole, in particolare in considerazione del fatto che il giocatore ha giocato con il club solo per un breve periodo di tempo. 10. Secondo il "contratto di formazione" fornito dal Resistente, che è stato firmato il 23 gennaio 2006 per due stagioni, il giocatore è stato assunto come "giocatore di formazione", e il convenuto è stato quello di pagargli uno stipendio mensile di 120 punti per il primo anno e 180 punti per il secondo anno. Secondo le informazioni fornite dal Football Federation F, il valore del punto è stato fissato a 13 euro per la stagione 2005-2006 e in euro 13,20 per la stagione 2006-2007. Inoltre, in una clausola aggiuntiva, è stato deciso che il giocatore avrebbe ricevuto un bonus per un importo di 45.000 euro il 31 luglio 2006. 11. FIFA ha informato il richiedente degli elementi pertinenti finanziari del "contratto di formazione", firmato tra il giocatore e il convenuto. Il ricorrente non ha, però, rispondere alla richiesta della FIFA per una reazione. 12. Il Resistente ha dichiarato che non ha voluto aggiungere ulteriori osservazioni rispetto a quelli presentati nella sua posizione iniziale. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 15 novembre 2007. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, in prosieguo: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 2 e 3 delle norme procedurali,.. edizione 2008, in combinazione con l'art. 18 par. 2 e 3 delle norme procedurali). 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e 2 in combinazione con art. 22 lit. (D) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a decidere sul contenzioso in esame, con una dimensione internazionale concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'educazione della R player . 3. Inoltre, e tenendo conto che il giocatore è stato registrato con il suo nuovo club il 1 ° febbraio 2006, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 15 novembre 2007, l'edizione 2005 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (di seguito: il Regolamento) è applicabile al caso in esame nel merito. 4. In continuazione, ed entrando nel merito della questione, i membri della Camera ha iniziato riconoscendo i fatti accertati del caso e gli argomenti delle parti, nonché i documenti contenuti nel file, e in questo senso, in vista della le circostanze del caso di specie, in primo luogo ha dichiarato che le seguenti domande dovevano essere affrontati: i. E 'l'indennità di formazione dovuta dal Resistente al richiedente? ii. In caso affermativo, che è l'importo esatto della compensazione? 5. Per quanto riguarda la prima di queste due domande, la Camera ha affermato che, in primo luogo, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. 1 e art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento stesso, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un professionista vengono trasferiti tra club di due diverse Associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 6. Proseguendo, la Camera ha preso atto del fatto che la formazione di compensazione richiedente crediti per la formazione e l'educazione del giocatore, il quale, secondo il giocatore di passaporto rilasciato dalla Federazione di calcio C, è stato registrato come un dilettante con l'attore dal 30 agosto 2000-7 settembre 2005. 7. In questo contesto, la Camera ha ricordato che il giocatore era sempre stato registrato come dilettante con diverse squadre C prima del suo trasferimento alla Resistente agli inizi del 2006. 8. Allo stesso modo, i membri della Camera ha riconosciuto che, in base alle informazioni fornite dalla F Football Federation, il giocatore è stato registrato con il Resistente il 1 ° febbraio 2006. Inoltre, la F Federcalcio indicato che il giocatore aveva firmato un "contratto di formazione". 9. Il Resistente, dal canto suo, rigetta la domanda del ricorrente sottolineando che, sulla base del "contratto di formazione" il giocatore non può essere considerato come un professionista. 10. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha sottolineato che, al fine di determinare se l'indennità di formazione è dovuta dal Resistente all'attore, che prima ha dovuto affrontare la questione dello status del giocatore sulla sua iscrizione alla Resistente. 11. Allora, la Camera di Risoluzione delle Controversie proceduto ad analizzare i termini del relativo "contratto di formazione". A questo proposito, la Camera ha preso atto del fatto che, ai sensi del contratto ha detto, il giocatore avrebbe ricevuto uno stipendio mensile di 120 punti per il primo anno e di 180 punti per il secondo anno. Inoltre, secondo le informazioni fornite dal Football Federation F, il valore del punto è stato fissato a 13 euro per la stagione 2005-2006 e in euro 13,20 per la stagione 2006-2007. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che, in una clausola aggiuntiva, è stato deciso che il giocatore avrebbe ricevuto un bonus per un importo di 45.000 euro il 31 luglio 2006. 12. Alla luce di quanto sopra, la sezione ha confermato che ai sensi dell'art. 2 par. 2 del Regolamento del giocatore deve essere considerato un giocatore professionista quando è stato registrato con il Resistente. Infatti, prendendo in considerazione i criteri di cui l'arte ha dichiarato. 2 del Regolamento e delle somme da versare al giocatore sulla base del "contratto di formazione" (cfr. punti I.10. E II.11. Sopra), il giocatore evidentemente ricevuto un compenso in eccesso delle spese effettivamente sostenute che in torna per la sua attività calcistica. Allo stesso modo, il secondo elemento contenuto nella disposizione in questione, vale a dire l'esistenza di un contratto scritto, si incontra alla luce della firma del "contratto di formazione" tra il Resistente e il giocatore. 13. In questo contesto, la Camera ha ritenuto opportuno sottolineare che un giocatore della retribuzione in base ai criteri di cui al citato art. 2 del Regolamento costituisce il fattore decisivo nella determinazione dello status del giocatore e che la natura giuridica o la designazione o la classificazione del contratto è irrilevante a tale riguardo. Ciò è stato confermato dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) nella sua decisione CAS 2006/A/1177, per cui il gruppo ha anche sottolineato che la definizione contenuta nella disposizione di cui è l'unico terreno per stabilire lo stato di un giocatore. Per ragioni di completezza, la Camera ha sottolineato che secondo la decisione ha detto che la classificazione di un giocatore ha fatto dall'associazione del suo club non è decisiva per determinare lo stato di un giocatore. E, infine, che la remunerazione in questione potrebbe rientrare a breve di un salario di sussistenza, ma fintanto che supera le spese effettivamente sostenute da parte del giocatore, il criterio dell'articolo 2 del Regolamento è soddisfatta. 14. Dopo aver dichiarato quanto sopra, e dato che il giocatore era sempre stato registrato come un dilettante prima della sua registrazione presso la Resistente, la Camera ha concluso che il giocatore, infatti, è stata registrata come un professionista per la prima volta con il Convenuto. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie ricordato le disposizioni di cui ai sensi dell'art. 20 del Regolamento in e dell'arte. 2 e art. 3 dell'allegato 4 del Regolamento in materia di indennità di formazione, e ha stabilito che il convenuto è tenuto a pagare un'indennità di formazione all'attore. 15. In continuazione, e rivolgendo la sua attenzione alla seconda questione, la Camera di Risoluzione delle Controversie in primo luogo riconosciuto che la resistente aveva, con una nota società, ha chiesto alla Camera di prendere in considerazione una possibile riduzione della quantità di indennità di formazione a favore del richiedente. In particolare, il convenuto ha sostenuto che il giocatore era rimasto ad essa iscritto solo per un breve periodo di tempo. 16. A questo proposito, la sezione ricordato che, ai sensi dell'art. 5 par. 4 dell'allegato 4 del Regolamento, la Camera di Risoluzione delle Controversie può esaminare le controversie riguardanti l'ammontare delle indennità di formazione dovuta e deve avere la facoltà di regolare questo importo se è chiaramente sproporzionato rispetto al caso in esame. A questo proposito, i membri della sezione erano tuttavia, ansioso sottolineare che tale possibilità consentito dai regolamenti sarebbero, in ogni caso, devono essere analizzati caso per caso. 17. In questo contesto, la Camera rilevato che, ai sensi dell'art. 20 del Regolamento e l'arte. 2 dell'allegato 4 del Regolamento stesso, prima immatricolazione del giocatore come un professionista è, di per sé, sufficiente a far scattare il diritto delle società di formazione di chiedere un risarcimento di formazione. Inoltre, come sottolineato dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) nel caso CAS 2006/A/1189 K / T & F Football Federation, i regolamenti non impostare qualsiasi lunghezza minima del rapporto contrattuale tra il giocatore e il club dove si firma il suo primo contratto da professionista quando si considera l'importo della compensazione dovuta alla formazione in un caso particolare. 18. A prescindere dalla considerazione di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha sottolineato che il Resistente non aveva specificato per il quale precisa periodo di tempo il giocatore aveva, infatti, è rimasto iscritto, né aveva giustificato tale richiesta con tutti i documenti pertinenti ai sensi dell'art. 12 par. 3 delle norme procedurali, il quale stabilisce che una parte di un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova. 19. Di conseguenza, la Camera non aveva altra alternativa che concludere che le disposizioni di cui all'art. 5 par. 4 dell'allegato 4 del Regolamento non poteva essere applicato nel caso di specie e, quindi, ha deciso che l'importo della indennità di formazione a carico del convenuto al ricorrente non potrebbero essere modificati. 20. In continuazione, ed avendo pienamente stabilito il diritto del ricorrente all'indennità di formazione, la Camera ha proceduto al calcolo del relativo importo delle indennità di formazione. A questo proposito, riconoscendo il fatto che il giocatore in questione era stato registrato con l'attore dal 30 agosto 2000 al 7 settembre 2005, e che la stagione di calcio C corse, durante le stagioni 2000 - 2001 al 2004-2005, dal 1 ° agosto al 31 luglio, e per la stagione 2005-2006, dal 1 ° luglio al 30 giugno. 21. Così, la Camera ha ritenuto che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore per undici mesi della stagione 2000-2001, per le stagioni 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004, 2004 - 2005 e, infine, per due mesi della stagione 2005-2006. 22. Dopo aver stabilito i tempi della formazione del giocatore e l'istruzione dalla parte attrice in vista del diritto di quest'ultimo al risarcimento di formazione, la Camera poi prestato particolare attenzione alla quantità di indennità di formazione dovuta per ogni stagione. 23. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie ritenuto fondamentale ricordare le disposizioni specifiche di cui all'art. 5 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, secondo cui, "Per garantire che l'indennità di formazione per i giocatori molto giovani non è impostato a livelli irragionevolmente elevati, i costi di formazione per i giocatori per le stagioni tra i loro compleanni 12 e 15 (vale a dire quattro stagioni), è basarsi sui costi di formazione e istruzione di categoria 4 club ". 24. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha deciso che i costi di formazione per il 2000 - 2001 e 2001-2002 stagioni, cioè la stagione dei compleanni 14 e 15 del giocatore, rispettivamente, erano in effetti basarsi sui costi di formazione e istruzione di un categoria 4 club. 25. A questo proposito, la sezione ricordare che, secondo lettera FIFA circolare no. 959 del 16 marzo 2005, l'importo indicativo per stagione per un club di categoria 4 entro UEFA era di 10.000 euro. 26. In continuazione e rivolgendo la loro attenzione alla stagione 2002-2003 e le stagioni seguenti, i membri della sezione di cui all'art. 5 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che "Come regola generale, per calcolare l'indennità di formazione a causa di eclub X di un giocatore (s), è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dal nuovo club se aveva addestrato il lettore stesso ". Inoltre, par. 2 dello stesso articolo prevede che, "Di conseguenza, la prima volta che un giocatore viene tesserato come professionista, l'indennità di formazione dovuta è calcolata tenendo conto dei costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di formazione (...)". 27. A questo proposito, la Camera, ha ricordato che il Resistente era un club di categoria 1, a seguito della quale l'importo indicativo per stagione è stata di euro 90.000 (FIFA circolare n. 959 del 16 marzo 2005). 28. Pertanto, alla luce delle disposizioni applicabili e dei fatti del caso di specie, e dopo aver proceduto al calcolo rilevante in considerazione delle date di registrazione del giocatore con l'attore, i membri della Camera ha deciso che l'importo delle indennità di formazione prevista per il Resistente al ricorrente non è di EUR 304.166. 29. In considerazione di tutto quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha deciso all'unanimità che la pretesa del ricorrente dovrebbe essere accettato. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, H, viene accettata. 2. Il Resistente, M, deve pagare l'importo di 304.166 all'attore, H, entro 30 giorni dalla notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, un tasso di interesse del 5% all'anno vigore al momento della scadenza del termine fisso e la questione attuale deve essere presentata, su richiesta del partito al Comitato Disciplinare della FIFA in modo che il disciplinare necessaria sanzioni possono essere imposte. 4. Il Richiedente, H, è diretta ad informare la controparte, M, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne, Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info @ tas -cas.org / www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive______________________________
F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 16 July 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Joaquim Evangelista (Portugal), member Mario Gallavotti (Italy), member on a matter between the club H from C as Claimant and the club M from F as Respondent regarding training compensation in connection with the player R. I. Facts of the case 1. The player R (hereinafter: the player) was born on 4 March 1987. 2. According to the player passport issued by the C Football Federation, the player was registered as an amateur for the C club H (hereinafter: the Claimant) from 30 August 2000 to 7 September 2005, after having been previously registered as an amateur with another C club, C, and prior to his registration, also as an amateur, with the C club, N. 3. The C football season ran, during the seasons 2000-2001 to 2004-2005, from 1 August to 31 July, and for the season 2005-2006, from 1 July to 30 June. 4. According to the C Football Federation, the player was transferred from its member club, N, to the F club, M (hereinafter: the Respondent), in early 2006. 5. According to a statement issued by the F Football Federation, the player was registered for the F club M (hereinafter: the Respondent) on 1st February 2006. The F Football Federation further indicated that the player signed a “trainee contract” with the Respondent. 6. The Respondent belongs to category 1. 7. On 15 November 2007, the Claimant lodged a claim with FIFA, claiming training compensation for the player, and asserted that the player had signed his first professional contract with the Respondent. 8. Upon receipt of the claim, the Respondent stated that it had only signed a “trainee contract” with the player, and that he could therefore not be considered as having signed a contract as a professional. Thus, the Respondent alleged that it did not owe any training compensation to the Claimant. 9. The Respondent nonetheless requested that, should the competent decision making-body of FIFA decide otherwise, the amount of training compensation be adjusted to a reasonable amount, in particular in view of the fact that the player played with the club for only a short period of time. 10. According to the “trainee contract” provided by the Respondent, which was signed on 23 January 2006 for two seasons, the player was hired as a “trainee player”, and the Respondent was to pay him a monthly salary of 120 points for the first year and 180 points for the second year. According to information provided by the F Football Federation, the value of the point was set at EUR 13 for the season 2005-2006 and at EUR 13,20 for the season 2006-2007. Furthermore, in an additional clause, it was agreed that the player would receive a bonus in the amount of EUR 45,000 on 31 July 2006. 11. FIFA informed the Claimant of the relevant financial elements of the “trainee contract” signed between the player and the Respondent. The Claimant did not, however, reply to FIFA’s request for a reaction. 12. The Respondent declared that it did not wish to add any further remarks than those presented in its initial position. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 15 November 2007. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005; hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 2 and 3 of the Procedural Rules, edition 2008, in combination with art. 18 par. 2 and 3 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and 2 in combination with art. 22 lit. (d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber is competent to decide on the present litigation with an international dimension concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player R. 3. Furthermore, and taking into consideration that the player was registered with his new club on 1st February 2006, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged on 15 November 2007, the 2005 edition of the Regulations for the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. In continuation, and entering into the substance of the matter, the members of the Chamber started by acknowledging the established facts of the case and the arguments of the parties as well as the documents contained in the file, and in this respect, in view of the circumstances of the present case, first of all stated that the following questions had to be tackled: i. Is training compensation due by the Respondent to the Claimant? ii. In the affirmative, which is the exact amount of the compensation? 5. With regard to the first of these two questions, the Chamber stated that, first and foremost, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1 and art. 2 of Annex 4 of the same Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when the player concerned is registered for the first time as a professional, or when a professional is transferred between clubs of two different Associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 6. Continuing, the Chamber took due note of the fact that the Claimant claims training compensation for the training and education of the player, who, according to the player passport issued by the C Football Federation, was registered as an amateur with the Claimant from 30 August 2000 to 7 September 2005. 7. In this context, the Chamber recalled that the player had always been registered as amateur with different C clubs prior to his transfer to the Respondent in early 2006. 8. Equally, the members of the Chamber acknowledged that, according to information provided by the F Football Federation, the player was registered with the Respondent on 1 February 2006. Furthermore, the F Football Federation indicated that the player had signed a “trainee contract”. 9. The Respondent, for its part, rejects the claim of the Claimant pointing out that on the basis of the “trainee contract” the player cannot be considered as a professional. 10. In view of the above, the Chamber pointed out that, in order to determine whether training compensation was due by the Respondent to the Claimant, it first had to address the issue of the status of the player upon his registration with the Respondent. 11. Thereupon, the Dispute Resolution Chamber proceeded to analyse the terms of the relevant “trainee contract”. In this respect, the Chamber took note of the fact that, under the said contract, the player was to receive a monthly salary of 120 points for the first year and of 180 points for the second year. Moreover, according to information provided by the F Football Federation, the value of the point was set at EUR 13 for the season 2005-2006 and at EUR 13,20 for the season 2006-2007. Furthermore, the Chamber acknowledged that, in an additional clause, it was agreed that the player would receive a bonus in the amount of EUR 45,000 on 31 July 2006. 12. In light of the above, the Chamber confirmed that in accordance with art. 2 par. 2 of the Regulations the player must be considered a professional player when he was registered with the Respondent. Indeed, taking into consideration the criteria set out in the stated art. 2 of the Regulations and the monies payable to the player on the basis of the “trainee contract” (cf. points I.10. and II.11. above), the player evidently received remuneration in excess of the expenses he effectively incurred in return for his footballing activity. Equally, the second element contained in the relevant provision, i.e. the existence of a written contract, is met in the light of the signature of the “trainee contract” between the Respondent and the player. 13. In this context, the Chamber considered it opportune to stress that a player’s remuneration as per the criteria set out in above-mentioned art. 2 of the Regulations constitutes the decisive factor in the determination of the status of the player and that the legal nature or the designation or classification of the contract is of no relevance in this regard. This has been confirmed by the Court of Arbitration for Sport (CAS) in its decision CAS 2006/A/1177, whereby the Panel also emphasised that the definition contained in the mentioned provision is the only ground to establish a player’s status. For the sake of completeness, the Chamber pointed out that according to the said decision the classification of a player made by the association of his club is not decisive to determine the status of a player. And, finally, that the remuneration in question may well fall short of a living wage, but as long as it exceeds the expenses effectively incurred by the player, the criterion of article 2 of the Regulations is met. 14. Having stated the aforementioned, and given that the player had always been registered as an amateur prior to his registration with the Respondent, the Chamber concluded that the player in fact was registered as a professional for the first time with the Respondent. In this regard, the Dispute Resolution Chamber recalled the provisions set out under art. 20 of the Regulations in and art. 2 and art. 3 of Annex 4 of the Regulations regarding training compensation, and ruled that the Respondent is liable to pay training compensation to the Claimant. 15. In continuation, and turning its attention to the second question, the Dispute Resolution Chamber first of all acknowledged that the Respondent had, on a subsidiary note, requested the Chamber to consider a possible reduction of the amount of training compensation payable to the Claimant. In particular, the Respondent alleged that the player had remained registered with it for only a short period of time. 16. In this respect, the Chamber recalled that, according to art. 5 par. 4 of Annex 4 of the Regulations, the Dispute Resolution Chamber may review disputes concerning the amount of training compensation payable and shall have discretion to adjust this amount if it is clearly disproportionate to the case under review. In this regard, the members of the Chamber were, however, eager to emphasize that such possibility allowed by the Regulations would, in any case, have to be analysed on a case-by-case basis. 17. In this context, the Chamber pointed out that, according to art. 20 of the Regulations and art. 2 of Annex 4 of the same Regulations, the player’s first registration as a professional is, in itself, sufficient to trigger the right of training clubs to claim training compensation. Moreover, as pointed out by the Court of Arbitration for Sport (CAS) in the case CAS 2006/A/1189 K / T & F Football Federation, the Regulations do not set out any minimum length of the contractual relationship between the player and the club where he signs his first professional contract when considering the amount of training compensation due in a particular case. 18. Regardless of the aforementioned consideration, the Dispute Resolution Chamber underlined that the Respondent had not specified for which precise period of time the player had in fact remained registered with it nor had it substantiated its request with any pertinent documentary evidence in accordance with art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, which stipulates that any party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof. 19. Consequently, the Chamber had no alternative but to conclude that the provisions of art. 5 par. 4 of Annex 4 of the Regulations could not be applied in the present case and, therefore, decided that the amount of training compensation payable by the Respondent to the Claimant could not be adjusted. 20. In continuation, and having fully established the Claimant’s entitlement to training compensation, the Chamber proceeded to the calculation of the relevant amount of training compensation. In this respect, it acknowledged the fact that the player in question had been registered with the Claimant from 30 August 2000 to 7 September 2005, and that the C football season ran, during the seasons 2000- 2001 to 2004-2005, from 1 August to 31 July, and for the season 2005-2006, from 1 July to 30 June. 21. Thus, the Chamber held that the Claimant was entitled to receive training compensation for the training and education of the player for eleven months of the season 2000-2001, for the seasons 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004, 2004- 2005, and finally for two months of the season 2005-2006. 22. Having established the time frame of the player’s training and education by the Claimant in view of the latter’s entitlement to training compensation, the Chamber then paid particular attention to the amount of training compensation due for each season. 23. In this respect, the Dispute Resolution Chamber deemed fundamental to recall the specific provisions of art. 5 par. 3 of Annex 4 of the Regulations, according to which, “To ensure that training compensation for very young players is not set at unreasonably high levels, the training costs for players for the seasons between their 12th and 15th birthdays (i.e. four seasons) shall be based on the training and education costs of category 4 clubs”. 24. In view of the above, the Chamber decided that the training costs for the 2000- 2001 and 2001-2002 seasons, i.e. the season of the player’s 14th and 15th birthdays, respectively, were indeed to be based on the training and education costs of a category 4 club. 25. In this respect, the Chamber recalled that according to FIFA circular letter no. 959 dated 16 March 2005, the indicative amount per season for a category 4 club within UEFA was of EUR 10,000. 26. In continuation and turning their attention to the 2002-2003 season and the following seasons, the members of the Chamber referred to art. 5 par. 1 of Annex 4 of the Regulations, which states that “As a general rule, to calculate the training compensation due to a player’s former club(s), it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself”. Moreover, par. 2 of the same article provides that, “Accordingly, the first time a player registers as a professional, the training compensation payable is calculated by taking the training costs of the new club multiplied by the number of years of training (…)”. 27. In this respect, the Chamber, recalled that the Respondent was a category 1 club, as a result of which the indicative amount per season was of EUR 90,000 (FIFA circular letter no. 959 dated 16 March 2005). 28. Therefore, in view of the applicable provisions and of the facts of the present case, and having proceeded to the relevant calculation in view of the dates of registration of the player with the Claimant, the members of the Chamber decided that the amount of training compensation due by the Respondent to the Claimant is of EUR 304,166. 29. In view of all of the above, the Dispute Resolution Chamber unanimously decided that the claim of the Claimant should be accepted. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, H, is accepted. 2. The Respondent, M, must pay the amount of 304,166 to the Claimant, H, within 30 days as of notification of the present decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, an interest rate of 5% per year will apply as of expiring of the fixed time limit and the present matter shall be submitted upon the party’s request to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 4. The Claimant, H, is directed to inform the Respondent, M, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne, Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 / Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org / www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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