F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 6 agosto 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Carlos Soto (Cile), membro Caio Cesar Vieira Rocha (Brasile), membro ESSA Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), membro sulla domanda presentata dalla U club, come attore contro S club , come convenuto in materia di indennità di formazione relativo al trasferimento dei fatti I. P del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 6 agosto 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Philippe Piat (Francia), membro Carlos Soto (Cile), membro Caio Cesar Vieira Rocha (Brasile), membro ESSA Saleh Al Housani (Emirati Arabi Uniti), membro sulla domanda presentata dalla U club, come attore contro S club , come convenuto in materia di indennità di formazione relativo al trasferimento dei fatti I. P del caso 1. P Il giocatore (di seguito: il giocatore), un cittadino X, è nato il 5 febbraio 1986. 2. Secondo il giocatore di passaporto rilasciato dal X Football Association (di seguito: FFX), il giocatore è stato registrato per la squadra U (qui di seguito: l'attore) dal 7 maggio 2003 al 7 luglio 2006. Il giocatore è stato poi prestato al club di D dal 13 luglio 2006 alla fine della stagione 2006 prima di essere registrata per l'attore ancora una volta dal 16 gennaio 2007 al 31 dicembre 2007. 3. Il FFX informato FIFA il 25 aprile 2008 che il giocatore è stato registrato come un dilettante durante tutto il periodo di tempo in cui ha giocato in X. 4. La stagione calcistica in corso X dal 25 gennaio al 30 maggio e dal 21 Giugno - 21 DICEMBRE tra il 2003 e il 2007. 5. Il B FIFA Football Association ha informato che il giocatore è stato registrato come un professionista con S (di seguito: il Resistente) il 4 marzo 2008 e che la stessa squadra apparteneva alla categoria I (Importo indicativo: USD 50.000 all'anno) nel 2008. 6. Il 5 marzo 2008, l'attore contattato FIFA per fare una denuncia ufficiale contro la Resistente e la formazione risarcimento a seguito del trasferimento del giocatore dal pretendente al Resistente. In particolare, l'attore chiede il pagamento di 250.000 dollari più 5% di interesse. 7. Il 23 maggio 2008, il Resistente ha presentato una dichiarazione attestante che non doveva alcuna indennità di formazione. A questo proposito, il Resistente sostiene che il giocatore era un professionista quando è stato registrato per la D. Il club di Resistente non era quindi il primo club per il quale il giocatore ha giocato come professionista. A questo proposito, il convenuto ha presentato alla FIFA una copia del presunto contratto concluso tra il giocatore e D il 14 luglio 2006. Il contratto dice che il giocatore è un professionista e prevede uno stipendio mensile di 800.000 e di un compenso aggiuntivo di 130.000 e 200.000 (alloggio) (nota: la copia del contratto presentato alla FIFA non è stato firmato sia dal club o del giocatore, solo da un agente). Inoltre, il Resistente ha presentato una copia del contratto di mutuo sottoscritto dal ricorrente, il D club e il giocatore il 13 luglio 2006, che stabilisce che il giocatore è un "ex-giovani dilettanti" ("Convenio de préstamo jugador de ex- Cadete aficionado "). Il Resistente fornito dichiarazioni bancarie per settembre a novembre 2006 da un account presumibilmente appartenente al giocatore, che registrano un credito di 873.000 ogni mese (nota: il nome del mittente non compare sulle dichiarazioni). Infine, il Resistente anche presentato un documento, secondo la quale sembrerebbe che il giocatore D pagato l'importo di 799.964 nel dicembre 2006. 8. In un fax datato 11 febbraio 2009, l'attore ha informato FIFA che il giocatore era ancora registrata come un dilettante in X. A tal fine, l'attore ha presentato un certificato del 5 febbraio 2009 rilasciata dalla FFX, che prevede che il giocatore era un dilettante per tutta la durata della sua carriera e che l'unico documento valido registrata presso il FFX è il contratto di prestito di cui sopra del 13 luglio 2006 (cfr. punto 7). Così sembra che il contratto tra il giocatore e D presentate dal Resistente non è mai stato registrato con il FFX. 9. Infine, il 2 marzo 2009, il convenuto ha ribadito la sua posizione, ancora una volta, riferendosi al fatto che il giocatore era stato registrato come professionista dal 13 luglio 2006. Il club ha aggiunto di aver firmato il giocatore come un professionista, sulla base della documentazione che lui e il suo avvocato aveva fornito, in cui si affermava che era un professionista. Di conseguenza, il convenuto sostiene che non dovrebbe essere compromessa dal fatto che il detto contratto non è stato registrato con la FFX. Inoltre, il Resistente ha presentato una dichiarazione firmata da un Signor G, al quale il giocatore aveva concesso potere di rappresentanza, in cui si afferma che il giocatore ha ricevuto un compenso complessivo di 1.130.000 da D (nota: questa affermazione è su carta intestata del Resistente). II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, ha preso atto che la questione attuale è stata presentata alla FIFA il 5 marzo 2008. Di conseguenza, le regole procedurali della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008, qui di seguito: Regole procedurali) sono applicabili alla materia in esame (cfr. art 21 comma 1 e 2 delle norme procedurali..) . 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e art. 22 lit. (D) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008) la Camera di Risoluzione delle controversie è competente a decidere sul contenzioso in esame, con una dimensione internazionale concernente l'indennità di formazione sostenuto dal richiedente per la formazione e l'educazione del giocatore P . 3. Inoltre, e tenendo conto che il giocatore è stato registrato per il suo nuovo club il 4 marzo 2008, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2008), e considerando che la presente domanda è stata presentata il 5 marzo 2008, l'edizione 2008 del Regolamento (di seguito: Regolamento) è applicabile alla questione in mano come alla sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo che il giocatore, nato il 5 febbraio 1986, è stato registrato per l'attore dal 7 maggio 2003 fino al 7 luglio 2006, nonché dal 16 gennaio 2007 al 31 dicembre 2007 e che la stagione calcistica in corso X dal 25 gennaio al 30 maggio e dal 21 giugno - 21 dicembre tra il 2003 e il 2007. 5. Allo stesso modo, la Camera preso atto che il ricorrente chiede l'indennità di formazione per la formazione e l'educazione del giocatore in questione da parte del Resistente per un importo di USD 250.000 maggiorato del 5% di interesse. 6. Successivamente, la Camera ha riconosciuto che è incontestato tra le parti e confermato dalla Football B Confederazione che il giocatore è stato registrato per il Resistente come un professionista, il 4 marzo 2008 e che il Resistente apparteneva alla categoria I (importo indicativo di 50.000 USD per anno) nel 2008. 7. Proseguendo, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. 1 di Annexe 4 e art. 2 di cui all'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un Professionista è trasferito tra due club di due diverse Associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 8. In questo contesto, la Camera ha preso atto che il Resistente contestato l'obbligo di pagare un'indennità di formazione per il litigio Richiedente che il giocatore è già stato registrato come professionista quando è stato registrato per la squadra D. Al fine di corroborare la sua posizione il Resistente ha fornito una copia di un contratto, firmato solo da un agente del giocatore, ma non dal giocatore o dal club di cui sopra, avrebbe concluso tra il giocatore e D. Inoltre, il Resistente ha fornito una copia di un contratto di finanziamento firmato dal richiedente e la D giocatore il 13 luglio 2006, che stabilisce che il giocatore è un "ex-giovane dilettante". Infine, il Resistente ha fornito una copia di un estratto conto bancario presumibilmente appartenente al giocatore e dimostrare che ha guadagnato 873 mila ogni mese, nonché un documento secondo il quale sembrerebbe che il giocatore D pagato l'importo di 799.964 nel dicembre 2006. 9. In altre parole, con luce di quanto precede, la Camera preso atto che i concorsi Resistente il diritto del ricorrente ad un indennizzo di formazione sostenendo che il giocatore era stato prestato temporaneamente al D club, come un non-dilettante (professionale), e che tale prestito dovrebbe essere classificato come un successivo trasferimento, nel senso dei regolamenti, motivo per cui il trasferimento del giocatore al convenuto non avrebbe presumibilmente costituire un valido fondamento per il ricorrente di chiedere un risarcimento di formazione da parte del Resistente. 10. A questo proposito, la Camera, prima di tutto, considerato che è incontestato tra le parti coinvolte nella vicenda presente che il giocatore è stato registrato per un terzo club, il D club, dal 13 luglio 2006 alla fine della stagione 2006 base di un contratto di mutuo stipulato tra il giocatore, l'attore e il D club, un fatto che è supportato anche dal giocatore il passaporto rilasciato dalla FFX e datata 24 aprile 2008. 11. A questo proposito, e di pertinenza del ricorrente la e la dichiarazione della FFX, quest'ultima contenuta sul passaporto lettore di cui sopra, secondo la quale il giocatore, per tutto il periodo di tempo durante il quale è stato tesserato per il club alla FFX, era un non- professionale (amatoriale), la Camera ha sottolineato che ai sensi dell'art. 10 par. 1 del Regolamento, solo un professionista può essere prestato ad un altro club, sulla base di un accordo scritto tra lui e le società interessate. A seguito di un contrario e interpretazione di questa disposizione, e in riferimento alla consolidata giurisprudenza in questo senso, la Camera ha ribadito che i non professionisti (dilettanti) non possono essere dati in prestito ad altri club. In realtà, per definitionem, dilettanti non sono vincolati da alcun contratto di lavoro ad un club (cf. art. 2 par. 2, del Regolamento). Di conseguenza, in caso di un dilettante, non ci sono diritti sul giocatore che il club potrebbe accettare di concedere temporaneamente in un altro club. Di conseguenza, la Camera ha sottolineato che, in seguito la natura di un prestito, il giocatore doveva essere considerati come stato prestato dal richiedente a D come professionista e non, come previsto dalla parte attrice, come un giocatore dilettante, nonostante il fatto che egli è stato registrato come un "aficionado" (dilettante) con l'attore e con il D. club 12. In continuazione, la Camera ha anche sottolineato che, secondo la stessa arte. 10 par. 1 del Regolamento, ogni prestito è soggetto alle stesse regole che si applicano al trasferimento di giocatori, comprese le disposizioni relative all'indennità di formazione e il meccanismo di solidarietà. 13. A questo proposito, i membri della Camera ha dichiarato che, sulla base dei regolamenti di un club ha diritto a indennità di formazione, se i presupposti di cui all'art. 20 del Regolamento, nonché i presupposti di cui in allegato 4 del suddetto regolamento sono soddisfatte, per il periodo durante il quale il giocatore è già stata registrata per quel club, che ha contribuito alla formazione del giocatore sostenute a partire dalla stagione della sua 12 ° compleanno fino alla stagione del suo 21 ° compleanno. Inoltre, in una nota a margine, riferendosi alla sua giurisprudenza consolidata di pertinenza del diritto al risarcimento di formazione in relazione ai prestiti, la Camera ha sottolineato che, in linea di principio, ai sensi dell'art. 10 par. 1 del Regolamento, un club di formazione è stata ugualmente diritto all'indennità di formazione per il periodo considerato di tempo della formazione se il giocatore è stato registrato per il club di riferimento come conseguenza di lui di essere prestato da un altro club. 14. Inoltre, la Camera ha sottolineato, riferendosi alla sua consolidata giurisprudenza (cfr. la decisione della RDC passato il 23 marzo 2006, n. 36928, conto n. II./10.) Che è stato confermato anche dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS;. cf. CAS 2004/A/560, considerazioni senza 7.4.13 sgg), che tutti i club che hanno in realtà contribuito alla formazione di un giocatore come dall'età di 12 sono, in linea di principio, diritto ad un indennizzo di formazione per il periodo di tempo che il giocatore è stato effettivamente registrato per loro. 15. Inoltre, sia in termini di un'osservazione generale relativa all'istituto del prestito previsto dai regolamenti, la Camera ha ritenuto opportuno ricordare che, in pratica, il prestito di un giocatore viene spesso utilizzato per promuovere giovani giocatori e che quindi i giovani i giocatori sono spesso prestata ad un terzo club con lo scopo di istruzione e formazione. 16. Tenendo presente quanto precede, la RDC ha dichiarato che, se l'argomentazione della controparte ha presentato in relazione con l'arte. 10 par. 1 del Regolamento in combinazione con l'art. 3 par. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento sarebbero ritenute corrette, qualsiasi società di formazione prestito un giocatore ad un altro club perderebbe il suo diritto al risarcimento di formazione per il periodo in questione di tempo durante il quale ha formato il giocatore prima del prestito. 17. A questo proposito, da un lato, i membri della sezione unanimemente osservato che lo scopo dell'arte. 10 par. 1, ultima frase, del Regolamento è quello di garantire che le società di formazione che registrano un giocatore in comodato anche beneficiare del meccanismo di solidarietà e indennità di formazione, a condizione che i requisiti pertinenti stabiliti nelle disposizioni pertinenti sono soddisfatte. 18. Analogamente, invece, la sezione affermato che l'arte. 10 par. 1 del Regolamento non può essere interpretato come sostenuto dal convenuto, in quanto tale interpretazione sarebbe chiaramente in contrasto con l'intenzione del legislatore del Regolamento secondo cui i club A ddestramento devono essere ricompensati per il loro impegno investito nella formazione dei giovani calciatori. 19. Detto questo, la Camera, inoltre, all'unanimità, ha osservato che il periodo di tempo durante il quale è stato registrato il giocatore per l'attore così come per D deve essere considerato come un periodo di tempo intero e che quindi il prestito al club quest'ultimo non può essere considerato un successivo trasferimento, innescando le conseguenze previste dall'art. 3 par. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento, e di conseguenza impedendo l'attore a ricevere l'indennità di formazione per il periodo di tempo durante il quale è stato registrato il giocatore perché prima del prestito. In altre parole, la Camera ha dichiarato che l'obbligo di pagare l'indennità di formazione si pone nel caso in cui un giocatore è definitivamente trasferito da un club all'altro, con l'effetto che il club che ha trasferito il giocatore su una base di prestito ad un altro club ha diritto a indennità di formazione per il periodo di tempo durante il quale effettivamente formato il giocatore, tuttavia, escluso il periodo di tempo del prestito. 20. In sintesi, l'autorità di decisione ha chiarito che un club che ha contribuito alla formazione di un giocatore per un certo periodo di tempo a volte tra le stagioni di compleanno 12 e 21 del giocatore è, nonostante il fatto che temporaneamente trasferito il giocatore ad un altro club una base prestito, diritto ad indennità di formazione per il periodo pertinente, vale a dire per tutto il periodo di tempo, se effettivamente formato il giocatore (prima e dopo il prestito in questione). Tuttavia, il diritto rilevante può essere richiesto solo verso un nuovo club che richiede i servizi di un lettore su un argomento base definitiva e permanente dei requisiti stabiliti dall'art. 20 e Allegato 4 del Regolamento. Tale approccio riflette anche un altro comprensione generale, secondo la quale una società di formazione solo profitto volta dal indennità di formazione durante la carriera di un giocatore, se non del tutto. 21. Infine, per concludere questo aspetto delle deliberazioni, la Camera era ansioso di sottolineare che non avrebbe potuto essere l'intenzione del legislatore della pertinente disposizione regolamentare (art. 10. Comma 1 del Regolamento) per attivare le conseguenze di cui all'art. 3 par. 1 di cui all'allegato 4 del Regolamento in occasione di un prestito e quindi, potenzialmente, privando il prestito della sua flessibilità e la funzione essenziale di fornire giocatori giovani l'opportunità di acquisire esperienza pratica in un altro club al fine di sviluppare in modo positivo, personalmente e, eventualmente, anche a beneficio del nuovo club del giocatore. 22. Come risultato, e considerando il precedente punto II. / 4. nonché dell'art. 3 par. 1 del 4 Allegato del Regolamento, che stabilisce che l'importo da pagare viene calcolato su base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con tutti i club, la Camera ha concluso che il periodo effettivo di tempo da prendere in considerazione l' la materia in gioco corrisponde a 8 mesi della stagione 2003, le intere stagioni 2004 e 2005, 6 mesi della stagione 2006 e 11 mesi della stagione 2007. 23. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo delle indennità di formazione, la sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dei 4 Allegato del Regolamento, che stabilisce che, come regola generale, è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dalla nuova società se avesse allenato il lettore stesso e così viene calcolato in base i costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con la società di provenienza. 24. A questo proposito, la Camera ha preso atto che in base alle informazioni a disposizione dal momento in cui il giocatore è stato registrato come un professionista con il Resistente, cioè nella stagione 2008, il secondo apparteneva alla categoria I (USD 50.000 all'anno). 25. Inoltre, la sezione di cui all'art. 3, secondo cui il termine per il pagamento della indennità di formazione è di 30 giorni dalla registrazione del professionista con la nuova associazione e ha sottolineato che, sulla base delle informazioni fornite al giocatore in questione è stato registrato per il convenuto il 4 marzo 2008. 26. In considerazione di tutto quanto sopra, la Camera ha concluso che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di USD 204.166, così come gli interessi di mora del 5% all'anno a partire dal 3 aprile 2008. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, club U, è parzialmente accolta. 2. Il Resistente, S, deve pagare all'attore, club U, l'importo di USD 204.166, oltre il 5% di interesse annuo del detto importo a partire dal 3 Aprile 2008 fino alla data dell'effettivo pagamento, entro 30 giorni dalla la data di notifica della presente decisione. 3. Eventuali ulteriori richieste presentate dalla parte attrice, U, sono respinte. 4. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto la questione attuale deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA in modo che le necessarie sanzioni disciplinari possono essere imposte. 5. Il Richiedente, club U, è diretta ad informare la controparte, S, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie : Markus Kattner Vice Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 6 August 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Philippe Piat (France), member Carlos Soto (Chile), member Caio Cesar Vieira Rocha (Brazil), member Essa Saleh Al Housani (United Arab Emirates), member on the claim presented by the club U, as Claimant against the club S, as Respondent regarding the training compensation related to the transfer of the P I. Facts of the case 1. The player P (hereafter: the player), a X national, was born on 5 February 1986. 2. According to the player passport issued by the X Football Association (hereafter: the FFX), the player was registered for the club U (hereafter: the Claimant) from 7 May 2003 to 7 July 2006. The player was then loaned to the club D from 13 July 2006 to the end of the 2006 season before being registered for the Claimant again from 16 January 2007 to 31 December 2007. 3. The FFX informed FIFA on 25 April 2008 that the player was registered as an amateur during the whole period of time when he played in X. 4. The football season in X ran from 25 January to 30 May and from 21 June to 21 December between 2003 and 2007. 5. The B Football Association informed FIFA that the player was registered as a professional with S (hereafter: the Respondent) on 4 March 2008 and that the said club belonged to category I (indicative amount: USD 50,000 per year) in 2008. 6. On 5 March 2008, the Claimant contacted FIFA to make an official complaint against the Respondent and claim training compensation following the transfer of the player from the Claimant to the Respondent. In particular, the Claimant claims payment of USD 250,000 plus 5% interest. 7. On 23 May 2008, the Respondent submitted a statement declaring that it did not owe any training compensation. In this respect, the Respondent alleges that the player was a professional when he was registered for the club D. The Respondent was therefore not the first club for which the player played as a professional. In this connection, the Respondent submitted to FIFA a copy of the contract allegedly concluded between the player and D on 14 July 2006. This contract mentions that the player is a professional and provides for a monthly salary of 800,000 and additional remuneration of 130,000 and 200,000 (accommodation) (note: the copy of the contract submitted to FIFA has not been signed either by the club or the player, only by an agent). In addition, the Respondent submitted a copy of the loan agreement signed by the Claimant, the club D and the player on 13 July 2006, which stipulates that the player is an “ex-youth amateur” (“convenio de préstamo de jugador ex-cadete aficionado”). The Respondent provided bank statements for September to November 2006 from an account allegedly belonging to the player, which register a credit of 873,000 each month (note: the name of the sender does not appear on the statements). Finally, the Respondent also submitted a document, according to which it would appear that D paid the player the amount of 799,964 in December 2006. 8. In a fax dated 11 February 2009, the Claimant informed FIFA that the player was still registered as an amateur in X. To this effect, the Claimant submitted a certificate dated 5 February 2009 issued by the FFX, which stipulates that the player was an amateur for the duration of his career in and that the only valid document registered with the FFX is the aforementioned loan agreement of 13 July 2006 (cf. point 7 above). So it appears that the contract between the player and D submitted by the Respondent was never registered with the FFX. 9. Finally, on 2 March 2009, the Respondent reaffirmed its position, referring once again to the fact that the player had been registered as a professional since 13 July 2006. The club added that it had signed the player as a professional on the basis of the documentation he and his lawyer had provided, which stated that he was a professional. Therefore, the Respondent claims it should not be prejudiced by the fact that the aforementioned contract was not registered with the FFX. Furthermore, the Respondent submitted a statement signed by a Mr G, to whom the player had granted power of representation, which states that the player received a total remuneration of 1,130,000 from D (note: this statement is on the Respondent’s headed paper). II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, it took note that the present matter was submitted to FIFA on 5 March 2008. Consequently, the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008, hereinafter: Procedural Rules) are applicable to the matter at hand (cf. art. 21 par. 1 and 2 of the Procedural Rules). 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and art. 22 lit. (d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008) the Dispute Resolution Chamber is competent to decide on the present litigation with an international dimension concerning the training compensation claimed by the Claimant for the training and education of the player P. 3. Furthermore, and taking into consideration that the player was registered for his new club on 4 March 2008, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2008), and considering that the present claim was lodged on 5 March 2008, the 2008 edition of the regulations (hereinafter: Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging that the player, born on 5 February 1986, was registered for the Claimant from 7 May 2003 until 7 July 2006 as well as from 16 January 2007 until 31 December 2007 and that the football season in X ran from 25 January to 30 May and from 21 June to 21 December between 2003 and 2007. 5. Equally, the Chamber duly noted that the Claimant is requesting training compensation for the training and education of the player concerned from the Respondent in the amount of USD 250,000 plus 5% interest. 6. Thereafter, the Chamber acknowledged that it is uncontested by the parties and confirmed by the B Football Confederation that the player was registered for the Respondent as a professional on 4 March 2008 and that the Respondent belonged to the category I (indicative amount of USD 50,000 per year) in 2008. 7. Continuing, the Chamber stated that, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1 of Annexe 4 and art. 2 of Annexe 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when the player concerned is registered for the first time as a Professional, or when a Professional is transferred between two clubs of two different Associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 8. In this context, the Chamber took due note that the Respondent contested its obligation to pay any training compensation to the Claimant arguing that the player was already registered as a professional when he was registered for the club D. In order to corroborate its position the Respondent provided a copy of a contract, only signed by a player’s agent but not by the player or by the aforementioned club, allegedly concluded between the player and D. Further, the Respondent provided a copy of a loan agreement signed by the Claimant D and the player on 13 July 2006, which stipulates that the player is an “ex-youth amateur”. Finally, the Respondent provided a copy of a bank statement allegedly belonging to the player and proving that he earned 873,000 each month as well as a document according to which it would appear that D paid the player the amount of 799,964 in December 2006. 9. In other words, with regard to the foregoing, the Chamber duly noted that the Respondent contests the Claimant’s entitlement to receive any training compensation arguing that the player had been loaned temporarily to the club D, as a non-amateur (professional), and that such a loan would need to be classified as a subsequent transfer in the sense of the Regulations, reason for which the transfer of the player to the Respondent would allegedly not constitute a valid basis for the Claimant to claim training compensation from the Respondent. 10. In this respect, the Chamber, first of all, considered that it is uncontested by the parties involved in the present affair that the player was registered for a third club, the club D, from 13 July 2006 to the end of the 2006 season on the basis of a loan agreement concluded between the player, the Claimant and the club D, a fact which is also supported by the player passport issued by the FFX and dated 24 April 2008. 11. In this regard, and pertaining to the Claimant’s and the FFX’s statement, the latter contained on the aforementioned player passport, according to which the player, for the whole period of time during which he was registered for clubs at the FFX, was a non-professional (amateur), the Chamber stressed that according to art. 10 par. 1 of the Regulations, only a professional may be loaned to another club on the basis of a written agreement between him and the clubs concerned. Following an interpretation e contrario of this provision, and referring to its well-established jurisprudence in this respect, the Chamber reaffirmed that non-professionals (amateurs) may not be loaned to other clubs. In fact, per definitionem, amateurs are not bound by any employment contract to a club (cf. art. 2 par. 2 of the Regulations). As a result, in case of an amateur, there are no rights on the player that the club could agree to temporarily grant to another club. Consequently, the Chamber pointed out that, following the nature of a loan, the player had to be considered as having been loaned from the Claimant to D as a professional and not, as stipulated by the Claimant, as an amateur player, despite the fact that he was registered as an “aficionado” (amateur) with the Claimant and with the club D. 12. In continuation, the Chamber also emphasised that according to the same art. 10 par. 1 of the Regulations, any such loan is subject to the same rules as apply to the transfer of players, including the provisions on training compensation and the solidarity mechanism. 13. In this respect, the members of the Chamber stated that on the basis of the Regulations a club is entitled to training compensation, if the prerequisites of art. 20 of the Regulations as well as the preconditions set out in Annexe 4 of the said Regulations are fulfilled, for the period during which the player has previously been registered for that club, which has contributed to the player’s training incurred as from the season of his 12th birthday up to the season of his 21st birthday. Furthermore, on a side note, referring to its established jurisprudence pertaining to the entitlement to training compensation in relation to loans, the Chamber pointed out that, in principle, in accordance with art. 10 par. 1 of the Regulations, a training club was equally entitled to training compensation for the relevant period of time of training if the player was registered for the relevant club as a consequence of him being loaned from another club. 14. Moreover, the Chamber emphasized, referring to its well-established jurisprudence (cf. the decision of the DRC passed on 23 March 2006, no. 36928, consideration no. II./10.) which was also confirmed by the Court of Arbitration for Sport (CAS; cf. CAS 2004/A/560, considerations no. 7.4.13 et sq.), that all clubs which have in actual fact contributed to the training of a player as from the age of 12 are, in principle, entitled to training compensation for the timeframe that the player was effectively registered for them. 15. Furthermore, and in terms of a general remark related to the institute of the loan provided for in the regulations, the Chamber deemed it appropriate to recall that, in practice, the loan of a player is often used to foster young players and that therefore young players are frequently loaned to a third club with the purpose of further education and training. 16. Bearing in mind the foregoing, the DRC stated that, if the argumentation of the Respondent put forward in connection with art. 10 par. 1 of the Regulations in combination with art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations would be assumed to be correct, any training club loaning a player to another club would lose its entitlement to training compensation for the relevant period of time during which it trained the player before the loan. 17. In this regard, on the one hand, the members of the Chamber unanimously remarked that the aim of art. 10 par. 1 last sentence of the Regulations is to ensure that training clubs which register a player on a loan basis also benefit from the solidarity mechanism and training compensation, provided that the relevant prerequisites established in the pertinent provisions are fulfilled. 18. Equally, on the other hand, the Chamber stated that art. 10 par. 1 of the Regulations could not be interpreted as sustained by the Respondent, since this interpretation would clearly contravene the intention of the legislator of the Regulations according to which training clubs shall be rewarded for their efforts invested in training young players. 19. This being said, the Chamber furthermore unanimously remarked that the period of time during which the player was registered for the Claimant as well as for D has to be considered as one entire timeframe and that therefore the loan to the latter club cannot be considered to be a subsequent transfer, triggering the consequences stipulated in art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations, and consequently preventing the Claimant to receive training compensation for the period of time during which the player was registered for it prior to the loan. In other words, the Chamber declared that the obligation to pay training compensation arises in case a player is definitively transferred from one club to another, with the effect that the club which transferred the player on a loan basis to another club is entitled to training compensation for the period of time during which it effectively trained the player, however, excluding the period of time of the loan. 20. In summary, the deciding authority clarified that a club that contributed to the training of a player for a certain period of time sometime between the seasons of the player’s 12th and 21st birthday is, notwithstanding the fact that it temporarily transferred the player to another club on a loan basis, entitled to training compensation for the pertinent period, i.e. for the whole period of time if effectively trained the player (prior to and after the respective loan). However, the relevant entitlement can only be claimed towards a new club that requires the services of a player on a definitive and permanent basis subject to the prerequisites established in art. 20 and Annexe 4 of the Regulations. Such approach also reflects another general understanding, according to which a training club will only profit once from the training compensation during the career of a player, if at all. 21. Finally, to conclude this aspect of the deliberations, the Chamber was eager to stress that it could not have been the intention of the legislator of the relevant regulatory provision (art. 10 par. 1 of the Regulations) to trigger the consequences of art. 3 par. 1 of Annexe 4 of the Regulations on the occasion of a loan and thus potentially depriving the loan of its essential flexibility and function of providing young players the opportunity to gain practical experience in another club in order to develop in a positive way, personally and, eventually, also for the benefit of the player’s new club. 22. As a result, and considering the above point II./4. as well as art. 3 par. 1 of the Annexe 4 of the Regulations, which stipulates that the amount payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with each club, the Chamber concluded that the effective period of time to be considered in the matter at stake corresponds to 8 months of the season 2003, the entire seasons 2004 and 2005, 6 months of the season 2006 and 11 months of the season 2007. 23. Turning its attention to the calculation of training compensation, the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of the Annexe 4 of the Regulations, which stipulates that, as a general rule, it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself and thus it is calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 24. In this respect, the Chamber took due note that according to the information at disposal by the time the player was registered as a professional with the Respondent, i.e. in the season 2008, the latter belonged to category I (USD 50,000 per year). 25. Moreover, the Chamber referred to art. 3 according to which the deadline for payment of training compensation is 30 days following the registration of the professional with the new association and emphasized that based on the information provided the player concerned was registered for the Respondent on 4 March 2008. 26. In view of all of the above, the Chamber concluded that the Claimant is entitled to receive training compensation from the Respondent in the amount of USD 204,166, as well as 5% default interest per year as from 3 April 2008. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, club U, is partially accepted. 2. The Respondent, S, has to pay to the Claimant, club U, the amount of USD 204,166, as well as 5 % interest per year on the said amount as from 3 April 2008 until the date of effective payment, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. Any further claims lodged by the Claimant, U, are rejected. 4. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee so that the necessary disciplinary sanctions may be imposed. 5. The Claimant, club U, is directed to inform the Respondent, S, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Markus Kattner Deputy Secretary General Encl. CAS directives
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