F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 10 dicembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Jon Newman (USA), membro Philippe Diallo (Francia), membro Theodoros Giannikos (Grecia), membro su una questione tra il club A, come attore e la O club, come convenuto in merito a una formazione controversia risarcimenti connessi al trasferimento di I. Fatti del giocatore S del caso
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 10 dicembre 2009, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Theo van Seggelen (Paesi Bassi), membro Jon Newman (USA), membro Philippe Diallo (Francia), membro Theodoros Giannikos (Grecia), membro su una questione tra il club A, come attore e la O club, come convenuto in merito a una formazione controversia risarcimenti connessi al trasferimento di I. Fatti del giocatore S del caso 1. L'S player (in prosieguo: il giocatore) è nato il 10 marzo 1984. 2. La Federcalcio X ha confermato che il giocatore è stato registrato con il suo club affiliato A (in prosieguo: il Richiedente), dall'11 giugno 1999 fino al 28 agosto 2002 come un dilettante, dal 29 agosto 2002 fino al 28 aprile 2005 e dal 9 luglio 2005 al 19 agosto 2007 come un professionista. Inoltre, dal 29 aprile 2005 all'8 luglio 2005 il giocatore è stato registrato con il suo club affiliato, G, su base prestito. 3. La stagione calcistica in X segue l'anno civile, questo è inizia il 1 ° gennaio e termina il 31 dicembre. 4. La Federcalcio X ha confermato che il giocatore è stato registrato il 31 agosto 2007 con la O club (in prosieguo: il Resistente), come professionista e che il Resistente apparteneva alla categoria 2 durante la stagione 2007/2008. 5. L'8 ottobre 2007, l'attore contattato FIFA chiedendo per la sua quota di indennità di formazione da parte del Resistente. In particolare, chiede l'importo di 355.416 euro più gli interessi. 6. Il 6 novembre 2007, il Resistente ha respinto il ricorso presentato dalla ricorrente e ha indicato che il trasferimento del giocatore al suo centro si è verificato il 30 agosto 2007, ossia durante la stagione 2007/2008. Pertanto, secondo il dichiarante, il relativo trasferimento si è verificato durante la stagione del 24 ° compleanno del giocatore. 7. Inoltre, il convenuto ha sostenuto che il giocatore era disoccupato al momento di firmare un contratto di lavoro con il suo club, visto che il giocatore aveva presumibilmente risolto il suo contratto di lavoro con l'attore il 19 agosto 2007 e non aveva ricevuto alcuna offerta dal Richiedente rinnovare il suo contratto. Secondo la convenuta, l'attore non aveva alcun interesse a sottoscrivere un altro contratto con il giocatore. A questo proposito, il Resistente cui art. 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del Consiglio delle Nazioni Unite, il quale stabilisce che "ognuno ha il diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione". Infine, secondo il Resistente, l'importo delle indennità di formazione richiesto dalla parte attrice è sproporzionato e ingiustificato alla luce dei fatti del caso di specie. 8. Il 18 luglio 2008, l'attore, in risposta alle argomentazioni presentate dal Resistente, di cui all'art. 20 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori e ha dichiarato che il giocatore ha firmato un contratto di lavoro con il Resistente durante la stagione del suo 23 ° compleanno, dato che la stagione calcistica in X va da gennaio fino a dicembre. L'attore ha dichiarato che la stagione di rilevante da prendere in considerazione è la stagione calcistica X. Inoltre, l'attore ha respinto la tesi secondo cui il giocatore non aveva ricevuto alcuna offerta per rinnovare il suo contratto, dal momento che l'attore aveva presumibilmente cercato di rinnovare il contratto con il giocatore più volte. Infine, l'attore ha sostenuto che era stato responsabile per la formazione del giocatore e l'educazione da quando aveva 15 anni e, di conseguenza, la sua richiesta non dovrebbe essere considerata sproporzionata. 9. Il 16 aprile 2009, il convenuto ha ribadito che uno specifico trasferimento dovrebbe essere analizzato di conseguenza per le regole che il nuovo club del giocatore deve rispettare, vale a dire le norme nazionali relative al periodo consentito per la registrazione dei contratti, e di conseguenza la durata della la stagione sportiva. Di conseguenza, il convenuto ha concluso che "secondo le definizioni Y", si verifica il trasferimento nella stagione 24 ° compleanno del giocatore. 10. Inoltre, il convenuto ha sostenuto che il ricorrente non aveva presentato alcuna prova documentale dimostrando che aveva offerto un nuovo contratto al giocatore. Pertanto, si deve ritenere che il richiedente tacitamente rinunciato al suo diritto a indennità di formazione. 11. Infine, la Resistente ha insistito sulla sproporzione della richiesta, e ha chiesto alla Camera di Risoluzione delle Controversie, in subordine, di rivedere l'importo della compensazione dovuta alla formazione, e per regolare tale importo ai sensi dell'art. 5 par. 4 di cui all'allegato 4 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, la prima sezione di cui all'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008). La questione attuale è stato presentato alla FIFA l'8 ottobre 2007, quindi prima le regole di cui sopra è entrato in vigore il 1 ° luglio 2008. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle controversie di cui all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (DRC) (edizione 2005, in prosieguo: Norme procedurali) e ha concluso che l'edizione 2005 delle norme procedurali è applicabile in materia a portata di mano. 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali, che stabilisce che la Camera di Risoluzione delle Controversie esamina la propria giurisdizione alla luce dell'art. 22 e 24 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizione 2009). Ai sensi dell'art. 24 par. 1, in connessione con l'arte. 22 lit. d) del Regolamento di cui sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie decide in merito alle controversie relative al risarcimento di formazione tra società appartenenti a diverse associazioni. 3. Inoltre, la Camera ha analizzato l'edizione del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori dovrebbero essere applicabili a conoscere del merito della questione. A questo proposito, la sezione di cui, da un lato, all'arte. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2009 e 2008) e, dall'altro, al fatto che la presente domanda è stata presentata l'8 ottobre 2007 e che il giocatore è stato registrato per la Resistente in data 31 agosto 2007. In considerazione di quanto sopra, la Camera di Risoluzione delle Controversie ha concluso che l'edizione 2005 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (in prosieguo: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano per quanto riguarda la sostanza. 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. In tal modo, i membri della Camera ha iniziato a riconoscere i fatti del caso, nonché i documenti contenuti nel file. 5. Inoltre, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 20 del Regolamento in combinazione con l'art. 1 par. 1 dell'allegato 4 e art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21 quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un professionista viene trasferito tra due club di due diverse Associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 6. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie riconosciuto che il giocatore, nato il 10 marzo 1984, è stato registrato per l'attore, come decorrere dall'11 giugno 1999 fino al 28 agosto 2002 come un dilettante e dal 29 agosto 2002 al 28 aprile 2005 e dal 9 luglio 2005 fino al 19 agosto 2007, un professionista. 7. Inoltre, la Camera debitamente sottolineato che, da un lato, l'attore chiede l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di euro 355.416, più gli interessi, e, dall'altro, che il Resistente contestato il diritto del ricorrente a ricevere una formazione compensazione. 8. A questo proposito, la Camera di Risoluzione delle Controversie osservato che il Resistente era del parere che nessuna indennità di formazione è dovuta al Richiedente, in quanto quest'ultimo non aveva presumibilmente offerto un nuovo contratto di lavoro per il giocatore. Inoltre, il Resistente ha invocato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del Consiglio delle Nazioni Unite. 9. In considerazione di quanto precede, e in particolare in considerazione del fatto che X non è un membro dell'UE / SEE, la Camera ha concluso che il trasferimento pertinente non aveva avuto luogo all'interno del territorio dell'UE / SEE e, quindi, che art. 6 dell'allegato 4 del Regolamento non è applicabile in materia a portata di mano. Pertanto, la Camera all'unanimità ha dichiarato che l'attore non aveva alcun obbligo di offrire al giocatore un nuovo contratto secondo la suddetta disposizione. Per ragioni di completezza, la Camera era del parere che il diritto di un club di formazione per ricevere l'indennità di formazione per un giovane giocatore non limitare la libertà di movimento o di occupazione di là di quanto necessario. Al contrario, questo sistema si è dimostrato che era utile e necessario promuovere la formazione dei giovani calciatori, in particolare in considerazione della notevole importanza sociale delle attività sportive come il calcio. 10. Allo stesso modo, la Camera ha osservato che la Resistente ha dichiarato che l'organismo competente che decide dovrebbe tener conto del fatto che il giocatore era libero al momento del suo trasferimento al Resistente. 11. A questo proposito, la Camera era ansioso di sottolineare che, ai sensi dell'art. 2 par. 1 lit. ii) dell'allegato 4 del Regolamento, il trasferimento del giocatore può avvenire durante o al termine del suo contratto (il corsivo è mio). Così, i membri della Camera ha evidenziato il fatto che il relativo trasferimento del giocatore può verificarsi dopo la cessazione scadenza, reciproca o giustificato del contratto di lavoro precedente del giocatore, la società di formazione senza perdere il suo diritto alle indennità di formazione. 12. Inoltre, i membri della Camera ha preso atto delle argomentazioni del Resistente, secondo la quale il giocatore era stato trasferito durante la stagione del suo 24 ° compleanno. D'altra parte, la Camera ha ricordato che il richiedente è stato del parere che il giocatore era stato trasferito durante la stagione del suo 23 ° compleanno che si è conclusa in X, secondo il X Federcalcio, il 31 dicembre 2007. 13. A tale proposito, la Camera ha sottolineato che il giocatore era stato registrato per il Resistente il 31 agosto 2007, cioè durante la stagione del 23esimo compleanno del giocatore in X. In tale contesto, la Camera ha sottolineato che la stagione del 23esimo compleanno del giocatore nel sensi dell'art. 2 par. 1 lit. b) dell'allegato 4 da prendere in considerazione è la stagione della Associazione del club ultimo per il quale il calciatore è tesserato prima per il fatto che dà luogo a indennità di formazione, vale a dire nella fattispecie la stagione dell'Associazione del richiedente. 14. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente, in quanto, sulla base dei documenti a sua disposizione, si è potuto stabilire che il giocatore in questione, nato il 10 marzo 1984, è stato trasferito come professionista al convenuto il 31 agosto 2007, cioè prima della fine della stagione del giocatore 23 compleanno in X, che si è concluso, secondo la Federcalcio X, il 31 dicembre 2007. 15. In continuazione, per amor di completezza, e anche se non era una questione sollevata dalle parti della controversia, la Camera ha ritenuto opportuno richiamare la sua giurisprudenza, confermata dalla Corte Arbitrale dello Sport, secondo cui un club che ha formato il giocatore come un dilettante per un certo periodo di tempo prima di concludere un contratto di lavoro con lui deve essere compensata per tutto il tempo che ha formato il giocatore e non solo per il tempo che lo ha formato come un professionista. 16. Inoltre, in una nota a margine, la Camera ha dichiarato che l'obbligo di pagare l'indennità di formazione si pone nel caso in cui un giocatore è definitivamente trasferito da un club all'altro, con l'effetto che il club che ha trasferito il giocatore su una base di prestito ad un altro club ha diritto per indennità di formazione per il periodo di tempo durante il quale effettivamente formato il giocatore, tuttavia, escluso il periodo di tempo del prestito. L'autorità di decisione ha chiarito che un club che ha contribuito alla formazione di un giocatore per un certo periodo di tempo a volte tra le stagioni di compleanno 12 e 21 del giocatore è, nonostante il fatto che temporaneamente trasferito al giocatore di un altro club in comodato , ha diritto a indennità di formazione per il periodo pertinente, vale a dire per tutto il periodo di tempo, se effettivamente formato il giocatore (prima e dopo il prestito in questione). 17. Come risultato, e considerando quanto sopra punti II. 5 e II. 6, nonché art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che l'importo da pagare viene calcolato su base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con tutti i club, la Camera ha concluso che il periodo effettivo di tempo da prendere in considerazione la faccenda in gioco corrisponde al periodo compreso tra il 11 giugno 1999 fino al 28 agosto 2002, nonché dal 29 agosto 2002 al 28 aprile 2005, e dal 9 luglio 2005 al 19 agosto 2007, cioè 7 mesi della stagione del 15 ° compleanno del giocatore, il stagioni 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004, che corrispondono alle stagioni di compleanno 16e-20e del giocatore e 10 mesi della stagione del 21 ° compleanno del giocatore. 18. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo dell'importo della indennità di formazione, la sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che, come regola generale, è necessario prendere in considerazione i costi che sarebbero stati sostenuti dalla nuova società se avesse allenato il lettore stesso e, quindi, si calcola sulla base dei costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con la società di provenienza. 19. Inoltre, la Camera ha preso atto che in base alle informazioni fornite dalla Federcalcio P il Resistente apparteneva alla categoria 2 durante la stagione 2007/2008. Inoltre, la Camera ha tenuto conto che i costi di formazione indicativi per un club di categoria 2 e membro di un'associazione nazionale affiliata alla Union des Associations Européennes de Football (UEFA) ammontano a 60'000 per ogni stagione (cf. FIFA Circolare nr. 1085 del 11 aprile 2007). 20. In continuazione, la Camera di Risoluzione delle Controversie osservato che il Resistente ha sostenuto, nel caso in cui l'indennità di formazione è dovuta al Richiedente, che l'importo della indennità di formazione deve essere regolata in considerazione ai fatti del caso di specie. 21. A questo proposito, la sezione di cui all'art. 5 par. 4 di cui all'allegato 4 del Regolamento, secondo il quale "La Camera di Risoluzione delle Controversie può esaminare le controversie riguardanti l'ammontare delle indennità di formazione dovuta e deve avere la facoltà di regolare questo importo se è chiaramente sproporzionato rispetto al caso in esame" (enfasi aggiunta). 22. Allo stesso modo, e con quanto precede, la sezione di cui il contenuto dell'arte. 12 par. 3 delle norme procedurali, il quale stabilisce che una parte di un diritto derivante da un fatto presunto recano l'onere della prova e ha sottolineato che il convenuto non aveva fornito FIFA con qualsiasi prova documentale sostanziali che stabilisce che l'importo richiesto dalla parte attrice era manifestamente sproporzionato e che, di conseguenza, la Camera non aveva alcun motivo per discostarsi dagli importi indicativi previsti dalla circolare di cui sopra FIFA. 23. Di conseguenza, e tenendo conto di tutti i suddetti elementi, la Camera di Risoluzione delle Controversie deciso che l'attore aveva il diritto di ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente in un importo di EUR 355.416. 24. Pertanto, la Camera ha concluso che il Resistente, Club O, era tenuta a pagare all'attore, A, l'indennità di formazione pari a 355.416, maggiorato del 5% di interesse, e, quindi, la pretesa di parte attrice, A, viene accettata. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, A, viene accettata. 2. Il Resistente, O, deve pagare all'attore, A, la somma di EUR 355.416, oltre il 5% di interesse annuo del detto importo a partire dal 1 ottobre 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata, su richiesta del partito al Comitato Disciplinare della FIFA per l'esame e una decisione formale. 4. Il Richiedente, A, è diretta ad informare la controparte, O, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 10 December 2009, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Theo van Seggelen (Netherlands), member Jon Newman (USA), member Philippe Diallo (France), member Theodoros Giannikos (Greece), member on a matter between the club A, as Claimant and the club O, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player S I. Facts of the case 1. The player S (hereinafter: the player) was born on 10 March 1984. 2. The Football Federation X confirmed that the player was registered with its affiliated club A (hereinafter: the Claimant), from 11 June 1999 until 28 August 2002 as an amateur, from 29 August 2002 until 28 April 2005 and from 9 July 2005 to 19 August 2007 as a professional. Furthermore, from 29 April 2005 to 8 July 2005 the player was registered with its affiliated club, G, on a loan basis. 3. The football season in X follows the calendar year, this is starts on 1 January and ends on 31 December. 4. The Football Federation X confirmed that the player was registered on 31 August 2007 with the club O (hereinafter: the Respondent) as a professional and that the Respondent belonged to the category 2 during the season 2007/2008. 5. On 8 October 2007, the Claimant contacted FIFA asking for its proportion of training compensation from the Respondent. In particular, is requesting the amount of EUR 355,416 plus interest. 6. On 6 November 2007, the Respondent rejected the claim lodged by the Claimant and indicated that the transfer of the player to its club occurred on 30 August 2007, i.e. during the season 2007/2008. Therefore, according to the Respondent, the relevant transfer occurred during the season of the player’s 24th birthday. 7. Moreover, the Respondent alleged that the player was unemployed when signing an employment contract with its club, since the player had allegedly terminated his employment contract with the Claimant on 19 August 2007 and had not received any offer from the Claimant to renew his contract. According to the Respondent, the Claimant had no interest in signing another contract with the player. In this regard, the Respondent referred to art. 23 of the Universal Declaration of the Human Rights from the United Nations Council, which stipulates that “everyone has the right to work, to free choice of employment, to just and favourable conditions of work and to protection against unemployment”. Finally, according to the Respondent, the amount of training compensation requested by the Claimant is disproportionate and unjustified in view of the facts of the present case. 8. On 18 July 2008, the Claimant, in response to the arguments presented by the Respondent, referred to art. 20 of the Regulations on the Status and Transfer of Players and stated that the player signed an employment contract with the Respondent during the season of his 23rd birthday, since the football season in X runs from January until December. The Claimant stated that the relevant season to be taken into account is the X football season. Furthermore, the Claimant rejected the argument that the player had not received any offer to renew his contract, since the Claimant had allegedly tried to renew the contract with the player several times. Finally, the Claimant maintained that it had been responsible for the player’s training and education since he was 15 years old, and consequently, its request should not be considered as disproportionate. 9. On 16 April 2009, the Respondent reiterated that a specific transfer should be analysed accordingly to the rules that the new club of the player has to comply with, namely the national rules concerning the period allowed for the registration of contracts, and consequently the duration of the sportive season. Therefore, the Respondent concluded that “according to the Y definitions”, the transfer occurred in the season of the player’s 24th birthday. 10. Moreover, the Respondent argued that the Claimant had not presented any documentary evidence demonstrating that it had offered a new employment contract to the player. Thus, it must be considered that the Claimant tacitly renounced to its entitlement to training compensation. 11. Finally, the Respondent insisted on the disproportionality of the claim, and asked the Dispute Resolution Chamber, subsidiarily, to review the amount of training compensation payable, and to adjust this amount according to art. 5 par. 4 of Annexe 4 of the Regulations on the Status and Transfer of Players. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, the Chamber first referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008). The present matter was submitted to FIFA on 8 October 2007, thus before the aforementioned Rules entered into force on 1 July 2008. Therefore, the Dispute Resolution Chamber referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (DRC) (edition 2005; hereinafter: Procedural Rules) and concluded that the 2005 edition of the Procedural Rules is applicable to the matter at hand. 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules, which states that the Dispute Resolution Chamber shall examine its jurisdiction in the light of art. 22 to 24 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (edition 2009). In accordance with art. 24 par. 1 in connection with art. 22 lit. d) of the aforementioned Regulations, the Dispute Resolution Chamber shall adjudicate on disputes relating to training compensation between clubs belonging to different associations. 3. Furthermore, the Chamber analysed which edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, the Chamber referred, on the one hand, to art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2009 and 2008) and, on the other hand, to the fact that the present claim was lodged on 8 October 2007 and that the player was registered for the Respondent on 31 August 2007. In view of the aforementioned, the Dispute Resolution Chamber concluded that the 2005 edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. In doing so, the members of the Chamber started to acknowledge the facts of the case as well as the documents contained in the file. 5. Furthermore, the Chamber stated that, as established in art. 20 of the Regulations in combination with art. 1 par. 1 of Annex 4 and art. 2 of Annex 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21 when the player concerned is registered for the first time as a professional, or when a professional is transferred between two clubs of two different Associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 6. In this regards, the Dispute Resolution Chamber acknowledged that the player, who was born on 10 March 1984, was registered for the Claimant as from 11 June 1999 until 28 August 2002 as an amateur and from 29 August 2002 to 28 April 2005 and from 9 July 2005 until 19 August 2007 as a professional. 7. Furthermore, the Chamber duly noted that, on the one hand, the Claimant is requesting training compensation from the Respondent in the amount of EUR 355,416, plus interest, and, on the other hand, that the Respondent contested the Claimant’s entitlement to receive any training compensation. 8. In this regard, the Dispute Resolution Chamber remarked that the Respondent was of the opinion that no training compensation was due to the Claimant, since the latter had supposedly not offered a new employment contract to the player. Moreover, the Respondent invoked the Universal Declaration of the Human Rights from the United Nations Council. 9. In view of the above, and in particular in view of the fact that X is not a member of the EU/EEA, the Chamber concluded that the pertinent transfer had not taken place inside the territory of the EU/EEA and, thus, that art. 6 of Annex 4 of the Regulations was not applicable to the matter at hand. Therefore, the Chamber unanimously stated that the Claimant had no obligation to offer to the player a new contract in accordance with the above-mentioned provision. For the sake of completeness, the Chamber was of the opinion that the entitlement of a training club to receive training compensation for a young player did not restrict the freedom of movement or of employment beyond what is necessary. On the contrary, this system proved that it was useful and necessary to foster the training of young players, in particular in view of the considerable social importance of sporting activity such as football. 10. Equally, the Chamber noted that the Respondent held that the competent deciding body should take into account the fact that the player was free at the moment of his transfer to the Respondent. 11. In this respect, the Chamber was eager to emphasize that, according to art. 2 par. 1 lit. ii) of Annex 4 of the Regulations, the transfer of the player can take place either during or at the end of his contract (emphasis added). Thus, the members of the Chamber highlighted the fact that the relevant transfer of the player can occur after the expiry, mutual or justified termination of the player’s previous employment contract, without the training club losing its entitlement to training compensation. 12. In addition, the members of the Chamber took note of the Respondent’s argumentation, according to which the player had been transferred during the season of his 24th birthday. On the other hand, the Chamber recalled that the Claimant was of the opinion that the player had been transferred during the season of his 23rd birthday which ended in X, according to the Football Federation X, on 31 December 2007. 13. In that regard, the Chamber stressed that the player had been registered for the Respondent on 31 August 2007, i.e. during the season of the player’s 23rd birthday in X. In that context, the Chamber highlighted that the season of the player’s 23rd birthday in the sense of art. 2 par. 1 lit. b) of Annex 4 to be taken into consideration is the season of the Association of the last club for which the player is registered prior to the event giving rise to training compensation, i.e. in casu the season of the Association of the Claimant. 14. In view of the above, the Chamber concluded that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent, since, based on the documents at its disposal, it could be established that the player in question, born on 10 March 1984, was transferred as a professional to the Respondent on 31 August 2007, i.e. before the end of the season of the player’s 23 birthday in X, which ended, according to the Football Federation X, on 31 December 2007. 15. In continuation, for the sake of completeness, and even if it was not an issue raised by the parties to the dispute, the Chamber deemed it appropriate to recall its jurisprudence, confirmed by the Court of Arbitration for Sport, according to which a club that has trained the player as an amateur for a certain period of time before concluding an employment contract with him shall be compensated for the entire time that it trained the player and not only for the time it trained him as a professional. 16. Furthermore, on a side note, the Chamber declared that the obligation to pay training compensation arises in case a player is definitively transferred from one club to another, with the effect that the club which transferred the player on a loan basis to another club is entitled to training compensation for the period of time during which it effectively trained the player, however, excluding the period of time of the loan. The deciding authority clarified that a club that contributed to the training of a player for a certain period of time sometime between the seasons of the player’s 12th and 21st birthday is, notwithstanding the fact that it temporarily transferred the player to another club on a loan basis, entitled to training compensation for the pertinent period, i.e. for the whole period of time if effectively trained the player (prior to and after the respective loan). 17. As a result, and considering the above points II. 5 and II. 6 as well as art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that the amount payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with each club, the Chamber concluded that the effective period of time to be considered at the matter at stake corresponds to the period comprehended between 11 June 1999 until 28 August 2002 as well as from 29 August 2002 to 28 April 2005, and from 9 July 2005 to 19 August 2007, i.e 7 months of the season of the player’s 15th birthday, the seasons 2000, 2001, 2002, 2003 and 2004 which correspond to the seasons of the player’s 16th to 20th birthday and 10 months of the season of the player’s 21st birthday. 18. Turning its attention to the calculation of the amount of training compensation, the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that, as a general rule, it is necessary to take into consideration the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself and thus, it is calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 19. Furthermore, the Chamber took due note that according to the information provided by the Football Federation P the Respondent belonged to category 2 during the season 2007/2008. Moreover, the Chamber took into account that the indicative training costs for a category 2 club and member of a national association affiliated to the Union des Associations Européennes de Football (UEFA) amount to EUR 60’000 per season (cf. FIFA Circular nr. 1085 dated 11 April 2007). 20. In continuation, the Dispute Resolution Chamber observed that the Respondent alleged, in case training compensation was due to the Claimant, that the amount of training compensation should be adjusted considering to the facts of the present case. 21. In this respect, the Chamber referred to art. 5 par. 4 of Annexe 4 of the Regulations, according to which “The Dispute Resolution Chamber may review disputes concerning the amount of Training Compensation payable and shall have discretion to adjust this amount if it is clearly disproportionate to the case under review” (emphasis added). 22. Equally, and with regard to the foregoing, the Chamber referred to the contents of art. 12 par. 3 of the Procedural Rules, which stipulates that any party deriving a right from an alleged fact shall carry the burden of proof and pointed out that the Respondent had not provided FIFA with any substantial documentary evidence establishing that the amount claimed by the Claimant was clearly disproportionate and that, consequently, the Chamber had no reason to deviate from the indicative amounts stipulated in the aforementioned FIFA Circular. 23. Consequently, and taking into account all the above-mentioned elements, the Dispute Resolution Chamber decided that the Claimant was entitled to receive training compensation from the Respondent in an amount of EUR 355,416. 24. Therefore, the Chamber concluded that the Respondent, Club O, was liable to pay to the Claimant, A, training compensation amounting to EUR 355,416, plus 5% of interest, and, hence, the claim of the Claimant, A, is accepted. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, A, is accepted. 2. The Respondent, O, has to pay to the Claimant, A, the amount of EUR 355,416, as well as 5% interest per year on the said amount as from 1 October 2007 until the date of effective payment, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted upon the party’s request to FIFA’s Disciplinary Committee for consideration and a formal decision. 4. The Claimant, A, is directed to inform the Respondent, O, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. ** Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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