F.I.F.A. – Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) – indennità di formazione – versione non ufficiale by dirittocalcistico – Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 21 maggio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Johan Van Gaalen (Sud Africa), membro sulla domanda presentata dalla L club, come attore contro la H club, come convenuto in merito una disputa indennità di formazione relativo al trasferimento delle giocatore B I. Fatti della controversia
F.I.F.A. - Camera di Risoluzione delle Controversie (2009-2010) - indennità di formazione - versione non ufficiale by dirittocalcistico - Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie a Zurigo, in Svizzera, il 21 maggio 2010, nella seguente composizione: Slim Aloulou (Tunisia), Presidente Mario Gallavotti (Italia), membro Mohamed Mecherara (Algeria), membro Joaquim Evangelista (Portogallo), membro Johan Van Gaalen (Sud Africa), membro sulla domanda presentata dalla L club, come attore contro la H club, come convenuto in merito una disputa indennità di formazione relativo al trasferimento delle giocatore B I. Fatti della controversia 1. La Federcalcio O (di seguito: FFO) ha confermato che il giocatore, B (in prosieguo: il giocatore), nato il 4 marzo 1989, è stato registrato con il suo club affiliato L (di seguito: l'attore), come dal 31 gennaio 2005 fino al 31 gennaio 2007 come un dilettante. 2. La stagione sportiva del paese A va dal 1 ° luglio al 30 giugno dell'anno successivo. 3. Il 1 ° febbraio 2007, il giocatore è stato registrato con il club, H (in prosieguo: il Resistente), come un professionista. 4. La X Football Association (di seguito: XFA) ha confermato che il Resistente apparteneva alla II categoria (importo indicativo di EUR 60.000 all'anno, all'interno UEFA) nel corso della stagione 2006/2007. 5. Il FFO ha confermato che l'attore apparteneva alla II categoria (importo indicativo di 60.000 euro all'anno, all'interno UEFA) nel corso della stagione 2004/2005 fino alla stagione 2006/2007. 6. Il 3 ottobre 2007, l'attore contattato FIFA rivendicando per la sua quota di indennità di formazione in connessione con il trasferimento del giocatore dal pretendente al Resistente. 7. In particolare, l'attore chiede l'importo di 95.000 euro maggiorato del 5% di interesse annuo da applicare su detto importo a partire da 30 giorni dopo la registrazione del giocatore con la Resistente. 8. Nella sua risposta, il convenuto ha informato FIFA di aver firmato un "Accordo Agency" (in prosieguo: l 'accordo), con P l'agente del giocatore, pur essendo il padre del giocatore. Secondo la clausola 2.2 del suddetto accordo "Le garanzie dell'agente che deve il club decidono di stipulare un contratto di lavoro con il giocatore, in tal caso le spese del club non supererà 20.000 compreso le spese di agenzia, compensazioni di formazione e di tasse di solidarietà per altri club , imposte e qualsiasi altro pagamento a terzi (se applicabile). Nel caso in cui terze parti hanno un diritto di richiedere qualsiasi pagamento effettuato. L'agente si impegna a pagare gli importi che a nome del club [...] ". 9. Inoltre, l'interpellato ha dichiarato che adempiuto al suo obbligo e versato l'importo di 20.000 all'agente del giocatore e quindi, secondo il Resistente, è obbligo l'agente del giocatore di pagare l'indennità di formazione all'attore. 10. Inoltre, il convenuto ha spiegato che l'agente del giocatore ha affermato che il giocatore era un free agent, che sembra essere errati e fuorvianti. L'importo versato per l'agente del giocatore ha costituito un arricchimento senza causa di agente del giocatore e lui non avrebbe agito in buona fede. 11. Su specifica richiesta della FIFA, per quanto riguarda la questione se ha offerto al giocatore un contratto in forma scritta a mezzo raccomandata almeno 60 giorni prima della scadenza del contratto del giocatore di cui sopra, l'attore tenuto in primo luogo che, in base al contratto esistente tirocinante del giocatore con il valido attore a partire dal 1 luglio 2004 al 30 giugno 2008, il giocatore avrebbe ricevuto un compenso finanziario una volta che è chiamato-up per una gara ufficiale della prima squadra. Il richiedente inoltre anche pagare le tasse scolastiche di imbarco, nonché una retribuzione mensile di 150 euro al giocatore. 12. Inoltre, l'attore ha spiegato che il padre del giocatore ha rescisso il contratto tra il tirocinante e il giocatore ex parte nel 2005, presumibilmente a causa di problemi del giocatore a scuola dicembre. Inoltre, l'attore ha sostenuto che ha cercato di tenere il giocatore, ma è rimasto senza successo. Inoltre, l'attore ha scoperto all'inizio del 2006, che il giocatore si stava allenando con la Resistente. Inoltre, l'attore ha presentato copia di una lettera del 23 febbraio 2006 dal Resistente, in cui quest'ultimo offerto di pagare 12.786 euro a titolo di risarcimento se il richiedente rinuncia a qualsiasi reclamo futuro. 13. Il Richiedente ha respinto l'offerta, poiché non voleva rinunciare al diritto di chiedere un risarcimento di formazione. Pertanto, secondo l'attore, sarebbe stato inutile per offrire al giocatore un contratto da professionista 60 giorni prima della scadenza del contratto di formazione, ossia il 30 giugno 2008, il giocatore aveva un contratto di lavoro con il Convenuto in quel momento. 14. Inoltre, l'attore ha sottolineato che il 30 gennaio 2007 ha ricevuto una lettera da parte del Resistente, in cui quest'ultimo era disposto a pagare 32.786 euro più il 10% di qualsiasi trasferimento futuro che, però, non fu mai pagato. Il Richiedente FIFA fornito con una copia della lettera. 15. In subordine, e nel caso in cui la Camera di Risoluzione delle Controversie avrebbe ritenuto che non avrebbe diritto a ricevere l'indennità di formazione in quanto non offrono al giocatore un contratto, l'attore ha ritenuto che il Resistente deve pagare l'importo di 32.786 euro maggiorato del 10% qualsiasi trasferimento futuro offerto il 30 gennaio 2007, più interessi di mora. 16. Pur essendo stato invitato a farlo, il Resistente non ha fornito FIFA con ulteriori osservazioni. II. Considerazioni della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. Prima di tutto, la Camera di Risoluzione delle Controversie analizzato se era competente a trattare il caso a portata di mano. A questo proposito, la prima sezione di cui all'art. 21 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status del Calciatore e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2008). La questione attuale è stato presentato alla FIFA il 3 ottobre 2007, quindi prima le regole di cui sopra è entrato in vigore il 1 ° luglio 2008. Pertanto, la Camera di Risoluzione delle controversie di cui all'art. 18 par. 2 e 3 del regolamento che disciplinano le procedure della Commissione per lo Status dei Calciatori e la Camera di Risoluzione delle Controversie (edizione 2005, qui di seguito: Regole procedurali) e ha concluso che l'edizione 2005 delle norme procedurali è applicabile in materia a portata di mano. 2. Successivamente, i membri della sezione di cui all'art. 3 par. 1 delle norme procedurali e ha confermato che ai sensi dell'art. 24 par. 1 e art. 22 lit. d) del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2008 e 2009) la Camera di Risoluzione delle Controversie è competente a decidere sul contenzioso in esame, in materia di indennità di formazione fra società appartenenti a diverse associazioni. 3. Inoltre, e tenendo conto che il giocatore è stato registrato con il Resistente il 1 ° febbraio 2007 e che la presente domanda è stata presentata il 3 ottobre 2007, la Camera ha analizzato i quali la normativa dovrebbe essere applicabile a conoscere del merito della questione. A questo proposito, ha confermato che ai sensi dell'art. 26 par. 1 e 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (edizioni 2009 e 2008), l'edizione 2005 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (in prosieguo: il Regolamento) è applicabile in materia a portata di mano nel merito . 4. La competenza della Camera e dei regolamenti vigenti che sono stati istituiti, la Camera è entrato nella sostanza della questione. I membri della Camera ha iniziato riconoscendo che, il giocatore, nato il 4 marzo 1989, è stato registrato per l'attore a partire dal 31 gennaio 2005 al 31 gennaio 2007 come un dilettante e che la stagione sportiva in Austria dura dal 1 luglio-30 giugno dell'anno successivo. 5. In continuazione, la Camera ha affermato che, come stabilito dall'art. 1 par. 1 dell'allegato 4 in combinazione con l'art. 2 dell'allegato 4 del Regolamento, l'indennità di formazione è dovuta, come regola generale, per la formazione sostenute età compresa tra i 12 e 21, quando il giocatore in questione è registrato per la prima volta come un professionista, o quando un professionista vengono trasferiti tra due squadre di due diverse Associazioni, prima della fine della stagione del 23esimo compleanno del giocatore. 6. La Camera ha ricordato che il giocatore è stato, secondo il passaporto giocatore, registrato a partire dal 31 gennaio 2005 al 31 gennaio 2007 come dilettante con il Richiedente. 7. La Camera ha sottolineato che l'art. 6 dell'allegato 4 del Regolamento contiene disposizioni speciali in materia di giocatori che si muovono da una Associazione ad un altro all'interno del territorio dell'Unione europea (UE) / Spazio economico europeo (SEE). Ciò premesso, la Camera ha rivolto la sua attenzione in particolare al terzo comma di detta disposizione, che prevede tra l'altro che se la società di provenienza non offre al calciatore un contratto, nessuna indennità di formazione è dovuta a meno che la società di provenienza può giustificare che è diritto a tale indennità. 8. A questo proposito, la sezione precisato che, in primo luogo, essa doveva verificare se l'arte. 6 par. 3 inviato. 1 dell'allegato 4 del regolamento si applica nel caso di specie, come lex specialis, in caso affermativo, per determinare se il richiedente aveva rispettato tale disposizione al fine di essere fondamentalmente diritto ad indennità di formazione. 9. Per quanto riguarda l'applicabilità dell'arte. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento è interessato, la Camera ha innanzi tutto dichiarato che, come il giocatore si trasferì da paese a paese A S nel gennaio 2007, cioè tra due paesi, art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento è applicabile. 10. In considerazione di quanto precede, la Camera ha analizzato se il richiedente abbia rispettato i requisiti di cui all'art. 6 par. 3 dell'allegato 4 del Regolamento, al fine di avere diritto alla indennità di formazione. 11. La Camera in primo luogo osservato che il ricorrente aveva concluso un contratto di formazione valido fino al 30 giugno 2008, per mezzo del quale il giocatore aveva diritto alla retribuzione ei vantaggi seguenti: denaro per le piccole per un importo di 150 euro al mese e le tasse scolastiche di imbarco. 12. Inoltre, i membri della Camera ha riconosciuto che il padre del giocatore e l'agente risolto il contratto di formazione stipulato tra l'attore e il giocatore ex parte nel dicembre 2005. Inoltre, la Camera ha riconosciuto che l'attore ha tentato senza successo di tenere il giocatore con il suo club. 13. A tale proposito, la Camera ha ritenuto che, in linea con il premio CAS CAS XXXX / X / XXXX, l'attore ha mostrato interesse in buona fede e genuino nei servizi del giocatore, offrendo un "contratto di formazione" valida fino al 30 giugno 2008 e fornendo per la remunerazione sostanziale e benefici, e quindi giustificato il suo diritto a indennità di formazione ai sensi dell'art. 6 par. 3 primo set di cui all'allegato 4 del Regolamento. 14. In continuazione, la Camera ha osservato che il Resistente ha sostenuto di aver versato un importo di 20.000 all'agente del giocatore e, quindi, ritiene che quest'ultima sarebbe responsabile per il pagamento delle indennità di formazione all'attore. A questo proposito, la RDC ha ritenuto opportuno ricordare che in virtù dell'art. 1 par. 1 e art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento indennità di formazione deve essere versato alle società che hanno effettivamente formato un giocatore. In altre parole, qualsiasi importo pagato a terzi in virtù di un accordo, che in ogni caso deve avere partes effetto l'altro, vale a dire tra le parti firmatarie del presente accordo, non può scaricare il nuovo club del suo unico obbligo di distribuire indennità di formazione alla formazione (s) Club (s). Come risultato, la sezione ha concluso che la quantità di 20.000, che il Resistente avrebbe pagato al K agente del giocatore, non può essere considerata come una compensazione relativa formazione. 15. Di conseguenza, dopo aver respinto le obiezioni della Resistente a questo riguardo, la Camera ha ritenuto che l'indennità di formazione era dovuto all'attore, che, come detto sopra, ha giustificato il diritto a ricevere indennità di formazione. Come risultato, e considerando quanto sopra punti II. 5 e II. 6 e art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che l'importo da pagare viene calcolato su base pro rata in base al periodo di formazione che il giocatore passato con tutti i club, la Camera ha concluso che il periodo effettivo di tempo da prendere in considerazione la questione in gioco corrisponde a 11 mesi a partire dal febbraio 2005 fino al dicembre 2005. A questo proposito, la Camera ha osservato che il passaporto giocatore ha detto che il giocatore è stato registrato per l'attore a partire dal 31 gennaio 2005 al 31 gennaio 2007. Tuttavia, in considerazione delle accuse del ricorrente, sembra che il giocatore ha rescisso il contratto tirocinante nel dicembre 2005 già. 16. Rivolgendo la propria attenzione al calcolo delle indennità di formazione, la sezione di cui all'art. 5 par. 1 e 2 dell'allegato 4 del Regolamento, che stabilisce che, come regola generale, è necessario considerare i costi che sarebbero stati sostenuti dalla nuova società se avesse allenato il lettore stesso, e quindi è calcolato in base al costi di formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con la società di provenienza. 17. A questo proposito, la Camera ha preso atto che in base alle informazioni a disposizione al momento è stato registrato il lettore come un professionista con il Resistente, nel gennaio 2007, il secondo apparteneva alla categoria II (importo indicativo di 60.000 euro all'anno, all'interno UEFA ). Nel momento in cui è stato registrato il giocatore con il Richiedente, quest'ultimo apparteneva alla categoria II (importo indicativo di EUR 60.000 all'anno, all'interno UEFA). 18. Inoltre, la sezione di cui all'art. 3 par. 1 dell'allegato 4 del Regolamento, secondo il quale il termine di pagamento della indennità di formazione è di 30 giorni dalla registrazione del professionista con la nuova associazione e ha sottolineato che, sulla base delle informazioni fornite al giocatore è stato registrato per il Resistente il 1 febbraio 2007 . 19. In considerazione di quanto sopra, la Camera ha concluso che il richiedente ha diritto a ricevere l'indennità di formazione da parte del Resistente per un importo di euro 55.000, nonché gli interessi di mora del 5% all'anno a partire dal 4 marzo 2007, e, quindi, la richiesta del Richiedente, L, viene accettata. III. Decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie 1. La pretesa del ricorrente, L, viene accettata. 2. Il Resistente, H, deve pagare all'attore, L, l'importo di 55.000 euro maggiorato del 5% di interesse annuo del predetto importo a decorrere dal 3 marzo 2007 fino alla data dell'effettivo pagamento, entro 30 giorni dalla data di notifica della presente decisione. 3. Se la somma di cui sopra non viene pagata entro il termine suddetto, la presente questione deve essere presentata, su richiesta, alla Commissione Disciplinare della FIFA per il suo esame e una decisione formale. 4. Il Richiedente, L, è diretta ad informare la controparte, H, immediatamente e direttamente il numero di conto a cui il versamento deve essere fatto e di comunicare alla Camera di Risoluzione delle controversie di ogni pagamento ricevuto. Nota relativa alla decisione motivata (ricorso giurisdizionale): Ai sensi dell'art. 63 par. 1 dello Statuto della FIFA, questa decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS). La dichiarazione di ricorso deve essere inviato direttamente al CAS entro 21 giorni dal ricevimento della notifica della presente decisione e deve contenere tutti gli elementi in conformità del punto 2 delle direttive impartite dal CAS, di cui una copia si allega alla presente. Entro altri 10 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di ricorso, la ricorrente deve presentare una breve indicazione dei fatti e argomenti giuridici che danno luogo al ricorso con il CAS (cfr. punto 4 delle direttive). L'indirizzo completo e numero di contatto del CAS sono i seguenti: Tribunale Arbitrale dello Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Svizzera Tel.: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org Per la Camera di Risoluzione delle Controversie: Jérôme Valcke Segretario Generale All.. CAS direttive
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F.I.F.A. - Dispute Resolution Chamber (2009-2010) - training compensation – official version by www.fifa.com – Decision of the Dispute Resolution Chamber passed in Zurich, Switzerland, on 21 May 2010, in the following composition: Slim Aloulou (Tunisia), Chairman Mario Gallavotti (Italy), member Mohamed Mecherara (Algeria), member Joaquim Evangelista (Portugal), member Johan Van Gaalen (South Africa), member on the claim presented by the club L, as Claimant against the club H, as Respondent regarding a training compensation dispute related to the transfer of the player B I. Facts of the case 1. The Football Federation O (hereinafter: the FFO) confirmed that the player, B (hereinafter: the player), born on 4 March 1989, was registered with its affiliated club L (hereinafter: the Claimant) as from 31 January 2005 until 31 January 2007 as an amateur. 2. The sporting season in country A runs from 1 July until 30 June of the following year. 3. On 1 February 2007, the player was registered with the club, H (hereinafter: the Respondent), as a professional. 4. The X Football Association (hereinafter: the XFA) confirmed that the Respondent belonged to the category II (indicative amount of EUR 60,000 per year within UEFA) during the season 2006/2007. 5. The FFO confirmed that the Claimant belonged to the category II (indicative amount of EUR 60,000 per year within UEFA) during the season 2004/2005 until the season 2006/2007. 6. On 3 October 2007, the Claimant contacted FIFA claiming for its proportion of training compensation in connection with the transfer of the player from the Claimant to the Respondent. 7. In particular, the Claimant is requesting the amount of EUR 95,000 plus 5% interest p.a. to be applied on the said amount as of 30 days after the player’s registration with the Respondent. 8. In its reply, the Respondent informed FIFA that it had signed an “Agency Agreement” (hereinafter: the agreement) with the player’s agent P, also being the father of the player. According to clause 2.2 of the said agreement “The Agent guarantees that should the club decide to conclude a contract of employment with the player, in such case the club’s expenses will not exceed 20,000 including the agency fee, training compensations and solidarity fees to other clubs, taxes and any other payment to third parties (if applicable). In case any third parties would have a right to demand any such payments. The agent hereby undertakes to pay any such sums on behalf of the club […]”. 9. Furthermore, the Respondent stated that it fulfilled its obligation and paid the amount of 20,000 to the player’s agent and therefore, according to the Respondent, it is the player’s agent’s obligation to pay the training compensation to the Claimant. 10. Moreover, the Respondent explained that the player’s agent asserted that the player was a free agent, which appears to be incorrect and misleading. The amount paid to the player’s agent constituted an unjust enrichment of the player’s agent and he failed to act in good faith. 11. Upon specific request of FIFA, with regard to the question as to whether it offered the player a contract in writing via registered mail at least 60 days before the expiry of the aforementioned player’s contract, the Claimant held firstly that, according to the existing trainee contract of the player with the Claimant valid as from 1 July 2004 until 30 June 2008, the player would receive a financial remuneration once he is called-up for an official match of the first team. The Claimant further would also pay boarding school fees as well as a monthly remuneration of EUR 150 to the player. 12. Furthermore, the Claimant explained that the father of the player terminated the trainee contract between it and the player ex parte in December 2005 allegedly due to the player’s problems at school. Furthermore, the Claimant argued that it tried to keep the player, but remained unsuccessful. Moreover, the Claimant found out beginning of 2006, that the player was training with the Respondent. In addition, the Claimant presented a copy of a letter dated 23 February 2006 from the Respondent, in which the latter offered to pay EUR 12,786 as compensation if the Claimant waives any future claims. 13. The Claimant rejected the said offer, since it did not want to waive the right to claim training compensation. Therefore, according to the Claimant, it would have been useless to offer the player a professional contract 60 days before the expiry of the trainee contract, i.e. 30 June 2008, as the player had an employment contract with the Respondent at that time. 14. Furthermore, the Claimant pointed out that on 30 January 2007 it received a letter from the Respondent, in which the latter was willing to pay EUR 32,786 plus 10% of any future transfer which, however, was never paid. The Claimant provided FIFA with a copy of the said letter. 15. In the alternative, and in case the Dispute Resolution Chamber would deem that it would not be entitled to receive training compensation since it did not offer the player a contract, the Claimant deemed that the Respondent should pay the amount of EUR 32,786 plus 10% of any future transfer as offered on 30 January 2007 plus default interest. 16. Despite having been invited to do so, the Respondent did not provide FIFA with any further comments. II. Considerations of the Dispute Resolution Chamber 1. First of all, the Dispute Resolution Chamber analysed whether it was competent to deal with the case at hand. In this respect, the Chamber first referred to art. 21 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2008). The present matter was submitted to FIFA on 3 October 2007, thus before the aforementioned Rules entered into force on 1 July 2008. Therefore, the Dispute Resolution Chamber referred to art. 18 par. 2 and 3 of the Rules Governing the Procedures of the Players’ Status Committee and the Dispute Resolution Chamber (edition 2005, hereinafter: Procedural Rules) and concluded that the 2005 edition of the Procedural Rules is applicable to the matter at hand. 2. Subsequently, the members of the Chamber referred to art. 3 par. 1 of the Procedural Rules and confirmed that in accordance with art. 24 par. 1 and art. 22 lit. d) of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2008 and 2009) the Dispute Resolution Chamber is competent to decide on the present litigation relating to training compensation between clubs belonging to different associations. 3. Furthermore, and taking into consideration that the player was registered with the Respondent on 1 February 2007 and that the present claim was lodged on 3 October 2007, the Chamber analysed which regulations should be applicable as to the substance of the matter. In this respect, it confirmed that in accordance with art. 26 par. 1 and 2 of the Regulations on the Status and Transfer of Players (editions 2009 and 2008), the 2005 edition of the Regulations on the Status and Transfer of Players (hereinafter: the Regulations) is applicable to the matter at hand as to the substance. 4. The competence of the Chamber and the applicable regulations having been established, the Chamber entered into the substance of the matter. The members of the Chamber started by acknowledging that, the player, born on 4 March 1989, was registered for the Claimant as from 31 January 2005 until 31 January 2007 as an amateur and that the sporting season in Austria lasts from 1 July to 30 June of the following year. 5. In continuation, the Chamber stated that, as established in art. 1 par. 1 of Annex 4 in combination with art. 2 of Annex 4 of the Regulations, training compensation is payable, as a general rule, for training incurred between the ages of 12 and 21, when the player concerned is registered for the first time as a professional, or when a professional is transferred between two clubs of two different Associations, before the end of the season of the player’s 23rd birthday. 6. The Chamber recalled that the player was, according to the player passport, registered as from 31 January 2005 until 31 January 2007 as an amateur with the Claimant. 7. The Chamber emphasized that art. 6 of Annex 4 of the Regulations contains special provisions regarding players moving from one Association to another inside the territory of the European Union (EU)/European Economic Area (EEA). Having stated this, the Chamber turned its attention in particular to the third paragraph of the said provision, which stipulates inter alia that if the former club does not offer the player a contract, no training compensation is payable unless the former club can justify that is entitled to such compensation. 8. In this respect, the Chamber stated that, first and foremost, it had to verify whether art. 6 par. 3 sent. 1 of Annex 4 of the Regulations applies in the present case as lex specialis, and if so, to determine if the Claimant had complied with the said provision in order to be fundamentally entitled to training compensation. 9. As far as the applicability of art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations is concerned, the Chamber first of all stated that, as the player moved from country A to country S in January 2007, i.e. between two countries, art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations is applicable. 10. On account of the aforesaid, the Chamber analysed if the Claimant had complied with the prerequisites of art. 6 par. 3 of Annex 4 of the Regulations in order to be entitled to training compensation. 11. The Chamber firstly noted that the Claimant had concluded a trainee contract valid until 30 June 2008, by means of which the player was entitled to the following remuneration and benefits: pocket money in the amount of EUR 150 per month and the boarding school fees. 12. Furthermore, the members of the Chamber acknowledged that the player’s father and agent terminated the trainee contract concluded between the Claimant and the player ex parte in December 2005. Furthermore, the Chamber acknowledged that the Claimant unsuccessfully tried to keep the player with its club. 13. In that regard, the Chamber considered that, in line with the CAS award CAS XXXX/X/XXXX, the Claimant showed bona fide and genuine interest in the player’s services, by offering such a “trainee contract” valid until 30 June 2008 and providing for substantial remuneration and benefits, and therefore justified its entitlement to training compensation in accordance with art. 6 par. 3 1st set of Annex 4 of the Regulations. 14. In continuation, the Chamber remarked that the Respondent claimed having paid an amount of 20,000 to the player’s agent and therefore, considers that the latter would be responsible for the payment of training compensation to the Claimant. In this respect, the DRC deemed it appropriate to recall that in virtue of art. 1 par. 1 and art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations training compensation is to be paid to clubs which had effectively trained a player. In other words, any amount paid to third party in virtue of an agreement, which in any case shall have effect inter partes, i.e. between the parties to this agreement, cannot discharge the new club of its only obligation to distribute training compensation to the training(s) club(s). As a result, the Chamber concluded that the amount of 20,000, which the Respondent allegedly paid to the player’s agent K, cannot be considered as a training compensation related payment. 15. Consequently, having rejected the Respondent’s objections in this respect, the Chamber considered that training compensation was due to the Claimant, which, as stated above, justified its entitlement to receive training compensation. As a result, and considering the above points II. 5 and II. 6 and art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that the amount payable is calculated on a pro rata basis according to the period of training that the player spent with each club, the Chamber concluded that the effective period of time to be considered in the matter at stake corresponds to 11 months as from February 2005 until December 2005. In this respect, the Chamber noted that the player passport mentioned that the player was registered for the Claimant as from 31 January 2005 until 31 January 2007. However, in view of the Claimant’s allegations, it appears that the player terminated the trainee contract in December 2005 already. 16. Turning its attention to the calculation of training compensation, the Chamber referred to art. 5 par. 1 and 2 of Annex 4 of the Regulations, which stipulates that, as a general rule, it is necessary to take the costs that would have been incurred by the new club if it had trained the player itself and thus it is calculated based on the training costs of the new club multiplied by the number of years of training with the former club. 17. In this respect, the Chamber took due note that according to the information at disposal by the time the player was registered as a professional with the Respondent, in January 2007, the latter belonged to category II (indicative amount of EUR 60,000 per year within UEFA). By the time the player was registered with the Claimant, the latter belonged to category II (indicative amount of EUR 60,000 per year within UEFA). 18. Moreover, the Chamber referred to art. 3 par. 1 of Annex 4 of the Regulations, according to which the deadline for payment of training compensation is 30 days following the registration of the professional with the new association and emphasised that based on the information provided the player was registered for the Respondent on 1 February 2007. 19. In view of the above, the Chamber concluded that the Claimant is entitled to receive training compensation from the Respondent in the amount of EUR 55,000, as well as 5% default interest per year as from 4 March 2007, and hence, the claim of the Claimant, L, is accepted. III. Decision of the Dispute Resolution Chamber 1. The claim of the Claimant, L, is accepted. 2. The Respondent, H, has to pay to the Claimant, L, the amount of EUR 55,000 plus 5% of interest per year on the said amount as from 3 March 2007 until the date of effective payment, within 30 days as from the date of notification of this decision. 3. If the aforementioned sum is not paid within the aforementioned deadline, the present matter shall be submitted, upon request, to FIFA’s Disciplinary Committee for its consideration and a formal decision. 4. The Claimant, L, is directed to inform the Respondent, H, immediately and directly of the account number to which the remittance is to be made and to notify the Dispute Resolution Chamber of every payment received. * Note relating to the motivated decision (legal remedy): According to art. 63 par. 1 of the FIFA Statutes, this decision may be appealed against before the Court of Arbitration for Sport (CAS). The statement of appeal must be sent to the CAS directly within 21 days of receipt of notification of this decision and shall contain all the elements in accordance with point 2 of the directives issued by the CAS, a copy of which we enclose hereto. Within another 10 days following the expiry of the time limit for filing the statement of appeal, the appellant shall file a brief stating the facts and legal arguments giving rise to the appeal with the CAS (cf. point 4 of the directives). The full address and contact numbers of the CAS are the following: Court of Arbitration for Sport Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Switzerland Tel: +41 21 613 50 00 Fax: +41 21 613 50 01 e-mail: info@tas-cas.org www.tas-cas.org For the Dispute Resolution Chamber: Jérôme Valcke Secretary General Encl. CAS directives
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