COMITATO REGIONALE TOSCANA – STAGIONE SPORTIVA 2013/2014 – Decisione pubblicata sul sito web: www.Figc-crt.org e sul Comunicato Ufficiale N. 59 del 17/04/2014 Delibera della Commissione Disciplinare Deferimento della Procura Federale nei confronti dei Signori: – La Valle Marcello, – Pintossi Giancarlo, – Diversi Fabrizio, ai quali, nella loro qualità di componenti il Consiglio Direttivo dell’A.S.D. Cecina, viene contestata la violazione dell’art. 1, c. 1, del C.G.S., in relazione agli articoli 21, commi 1 e 2, delle N.O.I.F., nonché dell’art. 19 dello Statuto della F.I.G.C..

COMITATO REGIONALE TOSCANA – STAGIONE SPORTIVA 2013/2014 – Decisione pubblicata sul sito web: www.Figc-crt.org e sul Comunicato Ufficiale N. 59 del 17/04/2014 Delibera della Commissione Disciplinare Deferimento della Procura Federale nei confronti dei Signori: - La Valle Marcello, - Pintossi Giancarlo, - Diversi Fabrizio, ai quali, nella loro qualità di componenti il Consiglio Direttivo dell’A.S.D. Cecina, viene contestata la violazione dell’art. 1, c. 1, del C.G.S., in relazione agli articoli 21, commi 1 e 2, delle N.O.I.F., nonché dell’art. 19 dello Statuto della F.I.G.C.. A seguito della revoca dell’affiliazione deliberata dal Presidente Federale in conseguenza della sentenza del 18.4.2012, con la quale il Tribunale di Livorno ha decretato il fallimento della Società A.S.D. Cecina, la Procura Federale ha disposto il deferimento rubricato in epigrafe.Eseguite le rituali notifiche alle parti interessate si dà atto che nessuno dei soggetti deferiti è presente. Rappresenta la Procura Federale l’Avvocato Marco Stefanini il quale, in avvio di dibattimento, richiamata la revoca da parte del Presidente Federale dell’affiliazione alla Società, chiede la conferma integrale del provvedimento che è stato assunto sulla base di un’ampia istruttoria che ha tenuto conto della relazione che il Curatore ha depositato ex art. 33 L.F., oltre che delle risultanze cui è giunta la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno in sede fallimentare. Quantifica la richiesta di sanzioni nel modo seguente: - al Signor La Valle Marcello, inibizione per anni 3 (tre); - al Signor Pintossi Giancarlo, inibizione per anni 3 (tre); - al Signor Diversi Fabrizio, inibizione per anni 1 (uno). Non essendo stata svolta alcuna attività difensiva la Commissione passa a decidere. L’ampia e dettagliata istruttoria compiuta non lascia dubbi sulla colpevolezza dei Dirigenti qui escussi risultando che il Consiglio Direttivo, al qual lo statuto sociale demandava ogni più ampio potere, era così composto:per la stagione 2010/2011: - Pintossi Giancarlo, Presidente, - La Valle Marcello vice Presidente; per la stagione 2011/2012 detti due Dirigenti si scambiavano i ruoli ed il Consiglio Direttivo veniva integrato con il Consigliere Diversi Fabrizio. La colpevolezza dei deferiti, in ordine alla violazione delle norme federali, una volta accertata dal parte del Tribunale di Livorno la natura anche commerciale della Società negli anni immediatamente precedenti la sentenza di fallimento, risulta evidente. Infatti è emerso in maniera inconfutabile, a dimostrazione della condotta negligente e/o omissiva degli Amministratori, che: non esistono le scritture contabili per il periodo 31.5.2010 – 18.4.2012; non è stato depositato alcun bilancio relativo alle stagioni 2011/2012; alcuni libri sociali (nella specie inventari) non sono stati vidimati; non tutti i verbali delle riunioni risultano trascritti; non risulta presentata la dichiarazione dei redditi per gli anni in esame. Rimarchevole agli effetti del giudizio sulla detta condotta degli Amministratori, è che, a fronte di una risultanza contabile di cassa di € 66.887,51, non è stata rinvenuta dal curatore fallimentare alcuna somma “… perché il denaro in effetti non esisteva”. come dichiarato dal Dirigente La Valle. Si rileva ancora che alla fine dell’esercizio 2005/2006 era maturato un disavanzo di € 420.000,00, in gran parte ripianato con la rinuncia da parte dei Soci ad una quota dei finanziamenti effettuati che avevano determinato, in data 18.01.2007, una sopravvenienza di circa € 315.00,00. Nonostante ciò la Curatela ha acquisito dal professionista della Società una situazione patrimoniale al 30.6.2010 dalla quale risulta che, a fronte di un utile di esercizio per € 9.024,54, risultavano accertate, a detta data, perdite pregresse per complessivi € 352.607,90.La situazione economica e finanziaria della Società è quindi andata via via peggiorando senza che alcuno dei deferiti abbia adottato una qualche misura.Eppure un campanello di allarme era già suonato dato che i bilanci degli anni dal 2007 al 2009 indicavano un netto saldo negativo della produttività, indice di impossibilità di coprire le perdite accumulate con l’ordinaria gestione ma attraverso interventi eccezionali.A tal proposito si precisa che il tentativo, effettuato a seguito della riunione del C.D. in data 31.12.2009, in ordine alla costituzione di una nuova compagine sociale attraverso l’immissione di persone che avrebbero, con il loro apporto finanziario, potuto garantire un sollievo all’economia della società, non ha avuto alcun esito, come riconosciuto nella riunione del medesimo Consiglio in data 18.02.2010.Dopo di ciò nulla è stato fatto se non – per le modalità di esecuzione congiunta al successivo abbandono di ogni iniziativa concreta – una velleitaria azione per il recupero di crediti nei confronti dei Soci. L’ammontare di tali crediti, indicato dal dirigente La Valle in € 1.280.000,00, anche se riscosso parzialmente, sarebbe stato più che sufficiente a ripianare la perdita accumulatasi.Ad ulteriore dimostrazione dell’inerzia degli Amministratori, è rilevante osservare che l’esistenza di tale credito non risulta indicato in alcuno dei bilanci acquisiti. L’analisi eseguita sugli atti porta a concludere che i deferiti non hanno posto in essere alcuna iniziativa, di qualsiasi natura, volta a contrastare il progressivo deterioramento economico ed è pertanto venuto meno il dovere proprio degli amministratori di vigilare e di agire per arginare il progressivo dissesto della Società, pur essendo essi, nella specie, dotati di ampi e adeguati poteri di intervento. P.Q.M. la C.D.T. Toscana accoglie il deferimento ed infigge le seguenti sanzioni: - al Signor La Valle Marcello, inibizione per anni 3 (tre); - al Signor Pintossi Giancarlo, inibizione per anni 3 (tre); - al Signor Diversi Fabrizio, inibizione per anni 1 (uno).
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