COMITATO INTERREGIONALE – Campionato Serie D 2001/2002 Comunicato Ufficiale N° 94 del 07.12.2001 – pubbl. su www.interregionale.com DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DEI CALCIATORI: GENOVESE FABRIZIO, FILIPPONE ILARIO, TAORMINA ENRICO, ESPOSITO CARMINE, FERRANTE ALESSANDRO, TORIELLO PER VIOLAZIONE DELL’ART. 1 COMMA 1 DEL C.G.S. E LA SOCIETA’ ORLANDINA PER VIOLAZIONE ART. 2 COMMI 3 E 4 DEL C.G.S. (nota n. 7768/568PF/EF/MM del 12.10.2001)

COMITATO INTERREGIONALE - Campionato Serie D 2001/2002 Comunicato Ufficiale N° 94 del 07.12.2001 – pubbl. su www.interregionale.com DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DEI CALCIATORI: GENOVESE FABRIZIO, FILIPPONE ILARIO, TAORMINA ENRICO, ESPOSITO CARMINE, FERRANTE ALESSANDRO, TORIELLO PER VIOLAZIONE DELL’ART. 1 COMMA 1 DEL C.G.S. E LA SOCIETA’ ORLANDINA PER VIOLAZIONE ART. 2 COMMI 3 E 4 DEL C.G.S. (nota n. 7768/568PF/EF/MM del 12.10.2001) La Commissione Disciplinare, letti gli atti del deferimento in epigrafe, preso atto delle conclusioni del Procuratore Federale in persona del Dr. Bracciale e dell’Avv. Carletti con cui si richiedeva l’affermazione della responsabilità di tutti i deferiti e l’irrogazione delle seguenti sanzioni : · per Ferrante Alessandro squalifica fino al 30.6.2002; · per Genovese Fabrizio, Filippone Ilario, Taormina Enrico, Esposito Carmine e Toriello Massimo squalifica fino al 30.4.2002; · per la soc. Orlandina squalifica del campo di giuoco fino al 31.12.2001, con obbligo del risarcimento dei danni in favore dei tesserati del Potenza e della Soc. Potenza; viste le conclusioni del difensore dei deferiti con cui, nel riportarsi alla memoria difensiva depositata in atti, si richiedeva il proscioglimento dei calciatori e della Soc. Orlandina; preso atto delle spontanee dichiarazioni dei calciatori Genovese e Filippone che hanno sostenuto la completa estraneità ai fatti loro contestati; osserva : il deferimento in epigrafe ha per oggetto una presunta aggressione posta in essere da tesserati della N.F.C. Orlandina ai danni di calciatori del Potenza in data 20.4.2001 nei pressi dell’albergo ove il Potenza era atteso per l’alloggio; intorno alle ore 20 / 20,10 del suddetto giorno il pullman del Potenza arrivava a Capo D’Orlando , fermandosi poco distante dall’albergo in ragione di difficoltà di accesso al piazzale; i calciatori del Potenza scendevano dal mezzo e si avviavano alla spicciolata verso l’hotel. Improvvisamente mentre percorrevano la stradella di accesso, alcuni di essi venivano raggiunti da talune persone che si trovavano nei pressi di due autovetture in sosta nel predetto piazzale; dopo aver cercato vanamente di identificare , tra i calciatori del Potenza , Paniccia e De Simone, tali persone avrebbero aggredito alcuni calciatori potentini ( Radunanza Michele, Pisaturo Antonio, Campione Pasquale, Cionti Stefano e De Simone Michele ) colpendoli sul volto e sul corpo con violenti pugni e calci , nonché con un bastone. I calciatori aggrediti venivano condotti in Ospedale ove si riscontravano lesioni personali di varia gravità : Campione Pasquale riportava una contusione alla regione sternale , una frattura ed una contusione al polso della mano destra giudicate guaribili in gg. 21, mentre gli altri calciatori riportavano lesioni più lievi - contusioni, traumi ed escoriazioni – ( vedi documentazione sanitaria in atti ). La Polizia di Stato, nel frattempo intervenuta , identificava tra gli aggressori alcuni calciatori dell’Orlandina ( Genovese, Filippone, Taormina, Esposito e Ferrante ) trattenendoli presso il locale Commissariato sino alla mattina successiva, come informalmente comunicato all’Ufficio Indagini dall’Isp. P.S. Briganti ( pag. 39 ). L’esauriente attività istruttoria svolta dall’Ufficio Indagini consente di ritenere fondata l’ipotesi accusatoria contestata; appare infatti indiscutibilmente provata la responsabilità dei deferiti in ordine ai fatti in oggetto. Invero, quanto a Genovese, Filippone, Taormina, Esposito e Ferrante, colti sul luogo di svolgimento dei fatti da personale della Polizia di Stato, gli stessi non hanno negato la presenza sul luogo, pur sostenendo l’occasionalità di essa, derivata da consuetudine nel frequentare, dopo l’orario di cena, il vicino bar Pian Verde ; in ordine ai fatti specifici, gli stessi hanno sostenuto che , dopo essersi occasionalmente incontrati con i calciatori avversari, ne era nato un alterco verbale, condito da provocazione e dileggi da parte dei potentini – vincitori nella partita d’andata – cui era seguita un’aggressione da parte di un calciatore avversario ai danni del Ferrante, e subito dopo, nei confronti dell’Esposito; la partecipazione di Filippone, Genovese e Taormina sarebbe stata unicamente diretta a sedare la lite. Quanto al Toriello, egli sarebbe addirittura intervenuto soltanto al termine deIla lite, cui sarebbe rimasto del tutto estraneo. La suesposta tesi difensiva non può ritenersi in alcun modo credibile. Essa infatti contrasta in maniera netta con le altre risultanze del procedimento, oltre che con una ricostruzione dei fatti dotata di logicità. I calciatori dell’Orlandina sono stati riconosciuti tra gli aggressori da: · Spagnuolo Arturo , direttore generale del Potenza ( Genovese e Filippone ); · Spigoli Riccardo, calciatore del Potenza ( Ferrante ); · De Simone Michele, calciatore del Potenza ( Ferrante, Esposito, Toriello, Genovese e Filippone ); · Campione Pasquale, calciatore del Potenza ( Ferrante ). I calciatori Pisaturo, Radunanza e Cionti, nonché l’allenatore De Paolis ed il collaboratore Ciccarone hanno reso una versione dei fatti totalmente collimante con quella riferita dagli altri aggrediti, anche se essi non sono stati in grado di identificare gli aggressori; lo stesso Presidente dell’Orlandina Galati Giuseppe, peraltro, riferisce di avere appreso dai calciatori della propria squadra che si era verificata una lite con uno scontro fisico tra Ferrante, Esposito, Genovese, Filippone e Taormina ed alcuni giocatori avversari, nei pressi dell’albergo La Meridiana, nata al fine di “ chiarire le scaramucce “ verificatesi tra i calciatori nel corso della partita di andata. Appare invero provato che i calciatori dell’Orlandina Filippone, Genovese, Taormina, Ferrante , Esposito e Toriello abbiano organizzato, preordinato e posto in essere una violenta aggressione fisica nei confronti dei calciatori del Potenza, per “ vendicare “ alcuni presunti torti subiti nella partita di andata. I predetti hanno atteso che i calciatori del Potenza imboccassero la stradella di accesso al piazzale dell’hotel La Meridiana e, profittando del buio e della circostanza che i potentini si trovavano “ in ordine sparso “ lungo la stradella, sbucavano da dietro due autovetture parcheggiate sul piazzale ( una BMW dell’Esposito ed una Punto blu del Toriello ) e, dopo essersi informati sulla presenza del Paniccia e del De Simone, colpivano gli avversari con calci, pugni ed un bastone, cagionando loro lesioni personali di varia gravità, come da relazioni sanitarie in atti. La tesi difensiva della illogicità di tale ricostruzione dei fatti, che lascerebbe ipotizzare un attacco proditorio da parte di cinque soggetti ( tutti i deferiti tranne il Toriello – a dire della difesa totalmente estraneo ai fatti - ) nei confronti di trenta persone ( gli appartenenti alla comitiva del Potenza ) , è priva di pregio. E’ infatti accertato che gli aggressori costituivano un “ gruppo “ formato da più persone ( vedi dichiarazioni di Cionti Stefano, Spigoli Riccardo, De Simone Michele, Campione Pasquale e Radunanza Michele ) e che essi non hanno “ attaccato “ l’intera comitiva del Potenza ( peraltro composta soltanto da 17 persone ) , bensì i singoli giocatori man mano che , da soli o a piccoli gruppi, si incamminavano verso l’albergo, colpendoli violentemente ed in modo repentino. Il fatto che soltanto in cinque siano stati immediatamente identificati e trattenuti in Commissariato di P.S. non consente di affermare che gli aggressori fossero effettivamente soltanto cinque; anche la partecipazione del Toriello ( che non venne portato negli Uffici di P.S. ) deve ritenersi pienamente provata, stante la presenza sul luogo , già all’atto dell’aggressione , della sua autovettura Fiat Punto blu ( dalla quale provenivano gli aggressori ) – in contrasto con la tesi difensiva del Toriello - , e preso atto del riconoscimento diretto del predetto effettuato dal De Simone. Deve peraltro ritenersi ininfluente, ai fini decisori, la esatta e specifica individuazione degli autori materiali dei singoli fatti di lesione: è infatti provato che all’aggressione abbiano partecipato tutti i calciatori deferiti, e che essa sia stata organizzata e posta in essere dagli stessi in concorso tra loro, da ritenersi tutti pienamente e direttamente corresponsabili dei fatti contestati, che pienamente integrano la fattispecie di cui all’art. 1 comma 1 C.G.S., trattandosi di condotta certamente in violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza cui sono tenuti i tesserati FIGC. Di conseguenza, la società di appartenenza N.F.C. Orlandina, deve ritenersi ex artt. 2 comma 3 e 4 C.G.S. oggettivamente responsabile dei medesimi fatti, in quanto posti in essere da propri tesserati. In ordine alla individuazione ed alla quantificazioni delle sanzioni , considerate le modalità di svolgimento dei fatti come sopra esposte, appare equo irrogare ai calciatori Genovese, Filippone, Taormina, Esposito, Ferrante e Toriello la squalifica sino a tutto il 28.2.2002 , ed alla società N.F.C. Orlandina l’ammenda di L. 6.000.000 con diffida. P. Q. M. dichiara la responsabilità di tutti i deferiti in ordine ai fatti di cui al deferimento in epigrafe , ed irroga nei confronti di ciascuno dei calciatori Genovese Fabrizio, Filippone Ilario, Taormina Enrico, Esposito Carmine, Ferrante Alessandro e Toriello Massimo la sanzione della squalifica fino a tutto il 28.2.2002, e nei confronti della società N.F.C. Orlandina la sanzione dell’ammenda di L. 6.000.000 ( seimilioni ) (Euro 3.098,74) con diffida.
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