F.I.G.C. – TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE – Sezione Disciplinare – 2016/2017 – figc.it – atto non ufficiale – Decisione pubblicata sul C.U. n. 54/TFN-SD del 13 Febbraio 2017 (motivazioni) – DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: MASSIMO LONDROSI (soggetto iscritto nell’elenco dei direttori sportivi ed ex direttore sportivo della Società AC Pavia Srl) – (nota n. 5735/28 pf16-17 GP/GT/ag del 28.11.2016).

DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: MASSIMO LONDROSI (soggetto iscritto nell’elenco dei direttori sportivi ed ex direttore sportivo della Società AC Pavia Srl) - (nota n. 5735/28 pf16-17 GP/GT/ag del 28.11.2016).

Il Deferimento

Con atto del 28 novembre 2016 la Procura Federale ha deferito dinanzi al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare il Sig. Massimo Londrosi, soggetto iscritto nell’elenco dei direttori sportivi ed ex direttore sportivo della Società AC Pavia Srl, per rispondere della violazione di cui all’art. 1 bis, comma 1, del vigente CGS avendo tenuto una condotta contraria ai principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva e in particolare 1) per avere reso dichiarazioni fortemente critiche nei confronti della Società AC Pavia Srl agli organi di stampa, in risposta ad altre, non meglio precisate, asseritamente espresse nei suoi confronti da parte della Società stessa; 2) per avere fornito ad un creditore della Società AC Pavia Srl dettagliate informazioni in merito ai rapporti economici tra la Società medesima ed i fornitori, con particolare riferimento all’ordine con cui il sodalizio lombardo provvedeva al pagamento dei propri debiti.

Le memorie difensive

Nei termini previsti dalla normativa federale il deferito ha fatto pervenire una memoria difensiva.

Il dibattimento

Alla odierna riunione è comparso il rappresentante della Procura Federale il quale ha insistito per la declaratoria di responsabilità del soggetto deferito con la conseguente irrogazione nei suoi confronti della sanzione della inibizione di mesi 3 (tre).

Sono altresì comparsi il Sig. Londrosi assistito dal proprio difensore, i quali hanno concluso per il proscioglimento, riportandosi integralmente alle memorie difensive ritualmente depositate.

Motivi della decisione

Il deferimento è fondato e pertanto deve essere accolto.

Con esposto inoltrato alla Procura Federale in data 6 aprile 2016 la Società AC Pavia Srl segnalava la circostanza secondo la quale l’ex direttore generale, nonché ex direttore sportivo, Sig. Massimo Londrosi, avrebbe rilasciato alla stampa dichiarazioni fortemente critiche nei confronti della Società stessa, fornendo inoltre ad un creditore della AC Pavia Srl, precisamente all’Avv. Giovanni Prete, una lista di fornitori della Società che erano in attesa di pagamento delle somme loro dovute; a seguito di tali informazioni l’Avv. Prete, in data 18 agosto 2016, presentava istanza di fallimento nei confronti del sodalizio lombardo. Relativamente alle dichiarazioni rilasciate dal deferito agli organi di stampa si riportano quelle più significative: a) in data 16 luglio 2015 in un articolo apparso sul sito www.laprovinciapavese.it, dal titolo “Londrosi: io pensavo al calcio, loro a cosa?” il deferito dichiarava: “E io ero stato chiamato per fare il dirigente di calcio, non del circo”; b) in data 27 luglio 2015, ancora sul sito di cui sopra, un articolo a firma del giornalista Luca Simeone, dal titolo “L’ex dg Londrosi: cacciato perché parlavo di debiti” riprendeva delle dichiarazioni del deferito secondo il quale “un problema, più volte da me segnalato, che la Società si trascina da tanto, quello del pagamento dei creditori e che da Gennaio era diventato sempre più pressante…per un totale che oggi è pari a circa 540 mila euro. Di questi 242 mila sono urgentissimi” con ciò insinuando dubbi sulla solvibilità della AC Pavia, screditandola, e rivelando cifre non suffragate da prove e comunque non opportuno da rendere pubbliche; c) in data 4 settembre 2015 ancora sul sito in precedenza menzionato il Sig. Massimo Londrosi dichiarava: “Il Presidente deve spiegare dove prenderà i soldi”, in qualche modo adombrando una illiceità, mai dimostrata, nel reperimento delle risorse finanziarie da parte della AC Pavia; d) in data 15 marzo 2016, in un articolo comparso sul sito web www.ilfattoquotidiano.it, il deferito dichiarava: “Quanto sta accadendo a Pavia è poco trasparente e mi fa dubitare sull’origine dei soldi e i relativi interessi della proprietà”, aggiungendo che “la Società risulta altamente esposta sotto il profilo finanziario”.

Il deferito, ascoltato dalla Procura Federale, ammetteva di avere rilasciato alla stampa le dichiarazioni contenute nell’esposto della AC Pavia Srl affermando tuttavia che le stesse erano state rese in risposta ad asserite e non meglio precisate dichiarazioni del medesimo tenore rilasciate alla stampa nei suoi confronti dal difensore della Società, Avv. Alessandro Rampulla.

Relativamente alla presunta divulgazione della lista dei creditori della Società in questione il Sig. Londrosi precisava di non avere fornito alcuna lista in quanto l’Avv. Prete era creditore della AC Pavia Srl sin dalla precedente gestione ed il suo credito era certificato dall’elenco dei debiti del pagamento dei quali la proprietà cinese si era accollato l’onere all’atto di acquisto delle quote della Società lombarda.

Ammetteva tuttavia di avere informato l’Avv. Prete della circostanza per cui, rispetto a quell’elenco, allegato all’atto di cessione di quote avvenuto in data 3 luglio 2014 e pubblicato dalla Camera di Commercio di Pavia, molti debiti erano stati già onorati contrariamente al suo.

In considerazione di quanto sopra si deve pertanto riconoscere come l’attività di indagine svolta dalla Procura Federale abbia pienamente provato la circostanza per cui il Sig. Massimo Londrosi abbia tenuto una condotta non conforme ai principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva, rendendo agli organi di stampa dichiarazioni fortemente e gravemente critiche nei confronti della AC Pavia Srl e fornendo a terzi dettagliate informazioni in ordine ai rapporti economici esistenti tra la Società stessa e i propri fornitori, con particolare riferimento all’ordine con cui la medesima provvedeva al pagamento dei propri debiti.

Per quanto riguarda le sanzioni da irrogarsi, anche alla luce della giurisprudenza degli organi federali, si ritengono congrue quelle che seguono.

P.Q.M.

Il Tribunale Federale  Nazionale – Sezione Disciplinare, alla luce di quanto sopra, in accoglimento del deferimento irroga al Sig. Massimo Londrosi, soggetto iscritto nell’elenco dei direttori sportivi ed ex direttore sportivo della Società AC Pavia Srl, la sanzione della inibizione di giorni 45 (quarantacinque).

 

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