F.I.G.C. – CORTE SPORTIVA D’APPELLO – Sezione I – 2024/2025 – figc.it – atto non ufficiale – DECISIONE N. 0007/CSA pubblicata del 30 Settembre 2024 – U.S. Cremonese S.p.A.
Decisione/0007/CSA-2024-2025
Registro procedimenti n. 0004/CSA/2024-2025
LA CORTE SPORTIVA D’APPELLO
I SEZIONE
composta dai Sigg.ri:
Carmine Volpe – Presidente
Daniele Cantini - Componente (relatore)
Michele Messina - Componente
Franco Granato - Rappresentante A.I.A.
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul reclamo numero 0004/CSA/2024-2025, proposto dalla società U.S. Cremonese S.p.A. in data 4.09.2024,
per la riforma della decisione del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B, di cui al Com. Uff. n. 22 del 29.08.2024;
visto il reclamo e i relativi allegati;
visti tutti gli atti della causa;
relatore nell'udienza, tenutasi in videoconferenza il giorno 17.09.2024, l’Avv. Daniele Cantini ed udito l’Avv. Paolo Rodella per la società reclamante.
Ritenuto in fatto e in diritto quanto segue.
RITENUTO IN FATTO
La società U.S. Cremonese S.p.A. ha proposto reclamo avverso la sanzione inflitta al proprio allenatore, Sig. Giuseppe Brescia, dal Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B (cfr. Com. Uff. n. 22 del 29.08.2024), in relazione alla gara del Campionato Serie BKT, Cremonese/Palermo del 27.08.2024. Con la predetta decisione, il Giudice Sportivo ha squalificato il detto allenatore per 4 giornate effettive di gara.
Il Giudice Sportivo ha così motivato il provvedimento: “per avere, al termine della gara, protestato l’operato arbitrale trattenendo il Direttore di gara con forza per un braccio.”.
La reclamante, con il ricorso introduttivo, ha chiesto: In via principale, la riduzione della squalifica inflitta al tecnico, a due giornate effettive di gara; In via subordinata, la riduzione della squalifica inflitta al tecnico, a tre giornate effettive di gara; In via ulteriormente subordinata, la riduzione della squalifica a tre giornate effettive di gara con ammenda nella misura che sarà ritenuta di giustizia.
La società U.S. Cremonese S.p.A. ritiene la sanzione irrogata dal Giudice Sportivo inappropriata e/o sproporzionata rispetto alla condotta ascrivibile al proprio allenatore.
Secondo la tesi difensiva, la condotta del tecnico non merita un trattamento punitivo così afflittivo in quanto il contatto con il direttore di gara sarebbe scaturito solo e soltanto dalla volontà di avere un colloquio con il Direttore di Gara. Il contatto sarebbe stato di lieve entità, senza il benché minimo intento offensivo e/o lesivo, il tutto riconducibile ad una condotta meramente irrispettosa.
A conforto della propria linea difensiva la parte reclamante richiama alcune decisioni di questo organo giudicante.
Alla riunione svoltasi dinanzi a questa Corte il giorno 17 settembre 2024 è comparso per la parte reclamante l’Avv. Paolo Rodella, il quale si è riportato integralmente al reclamo depositato, concludendo in conformità.
Il reclamo è stato quindi ritenuto in decisione.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Questa Corte Sportiva d’Appello, esaminati gli atti, valutate le motivazioni addotte, ritiene che il ricorso debba essere respinto per quanto di ragione, in relazione all’entità della sanzione inflitta.
Occorre evidenziare che il referto dell’arbitro, che ex art. 61, comma 1, C.G.S., è fonte di prova privilegiata circa i fatti accaduti ed il comportamento dei tesserati in occasione dello svolgimento delle gare, è dettagliato e non lascia dubbio alcuno su quanto effettivamente accaduto sul campo, alla fine della partita.
La condotta tenuta nella circostanza dal tesserato della U.S. Cremonese S.p.A. deve essere qualificata come condotta meramente irriguardosa nei confronti dell’arbitro sebbene si sia concretizzata con un contatto fisico. Al riguardo, infatti, occorre valutare l’entità del “contatto fisico” cui fa riferimento l’art. 36, comma 1, lett. b), C.G.S., nella sua nuova formulazione.
Nel caso si specie, considerata l’entità del contatto fisico e la mancanza di un intento specifico di arrecare intenzionalmente un danno all’arbitro e, quindi, la non consistente gravità dello stesso, questa Corte ritiene equo applicare alla fattispecie oggetto di giudizio l’art. 36, comma 1, lett. a), CGS, nella sua nuova formulazione, che prevede come sanzione minima edittale la squalifica per quattro giornate effettive di gara, per le condotte irriguardose dei tecnici nei confronti degli ufficiali di gara.
Il Collegio non ritiene di dare ingresso all’applicazione delle circostanze attenuanti richieste dalla difesa della società reclamante, non rilevandone i presupposti.
Ne consegue che la sanzione inflitta dal Giudice Sportivo è congrua e condivisibile e va quindi confermata.
La Corte, per i motivi sopra esposti, ritiene non meritevole di accoglimento il reclamo proposto dalla società U.S. Cremonese S.p.A. nell’interesse del proprio tesserato, Sig. Giuseppe Brescia, che, pertanto, deve essere respinto.
P.Q.M.
Respinge il reclamo in epigrafe.
Dispone la comunicazione alla parte con PEC.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Daniele Cantini Carmine Volpe
Depositato
IL SEGRETARIO
Fabio Pesce