LEGA PROFESSIONISTI SERIE – C – STAGIONE SPORTIVA 2004/2005 – Decisione pubblicata sul sito web: www.lega-calcio-serie-c.it e sul Comunicato Ufficiale n.233/C del 2/3/2005 DECISIONE DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE DELLA F.I.G.C. A CARICO DI ANGELO DEZIO, PRESIDENTE DELLA F.C. VITTORIA, E SOCIETA’ F.C. VITTORIA S.R.L.
LEGA PROFESSIONISTI SERIE – C – STAGIONE SPORTIVA 2004/2005 – Decisione pubblicata sul sito web: www.lega-calcio-serie-c.it e sul
Comunicato Ufficiale n.233/C del 2/3/2005
DECISIONE DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE
DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE DELLA F.I.G.C. A CARICO
DI ANGELO DEZIO, PRESIDENTE DELLA F.C. VITTORIA, E SOCIETA’ F.C.
VITTORIA S.R.L.
Su deferimento del Procuratore Federale della F.I.G.C. è stato
contestato:
- ad Angelo Dezio, presidente della società F.C. Vittoria S.r.l., la violazione
dell’art. 1 comma 1° del Codice di Giustizia Sportiva in relazione all’art.90
comma 2° delle N.O.I.F. modificato con Comunicato Ufficiale n. 162/A del
30/4/2004, per non avere provveduto ad inviare il prospetto RI con
l’indicazione del rapporto ricavi/indebitamento nonché i prospetti PA e PD con
l’indicazione dei rapporti patrimonio netto contabile/attivo e patrimonio netto
contabile/diritti prestazione dei calciatori al 30 giugno 2004;
- alla società F.C. Vittoria S.r.l., per responsabilità diretta, la violazione di cui
all’art. 2 comma 4° del Codice di Giustizia Sportiva per l’addebito contestato
al proprio dirigente.
I soggetti deferiti hanno fatto pervenire nei termini una memoria
difensiva, nella quale si chiede il proscioglimento degli stessi e, in subordine, il
minimo edittale previsto, sostenendosi argomentatamene che il termine di
presentazione alla CO.VI.SO.C. dell’informativa periodica prevista dagli artt.
85 e 86 delle N.O.I.F. deve intendersi meramente ordinatorio e non
perentorio, così che l’avvenuto inoltro sia pure fuori termine della prescritta
documentazione rende priva di fondamento la contestazione e
conseguentemente non operante il disposto della norma sanzionatoria di cui
all’art. 90 delle N.O.I.F.-.
A supporto del sopra espresso convincimento, si adduce che per principio
generale “i termini stabiliti dalla legge sono ordinatori, tranne che la legge
stessa li dichiari espressamente perentori”, la quale cosa non risulta con
precipuo riferimento ai termini previsti dagli artt. 85 e 86 delle N.O.I.F.-. Ad
ulteriore avallo si richiama all’attenzione che laddove il legislatore federale ha
voluto porre termini perentori li ha esplicitamente qualificati tali: ne è prova la
lettera dell’art.90 delle N.O.I.F. il cui comma 5° dispone che l’adempimento
richiesto deve essere eseguito nel termine “perentorio” di quindici giorni.
Appare quindi logico ritenere, per argomento contrario, che in tutti i casi in cui
il legislatore non qualifica espressamente “perentori” i termini, gli stessi siano
da considerarsi semplicemente “ordinatori”.
All’odierna riunione, il rappresentante della Procura Federale, avvocato
Mario Taddeucci Sassolini, ha motivatamente chiesto affermarsi la
colpevolezza dei soggetti deferiti e conseguentemente applicarsi ammenda di
10.000,00 euro a carico della società, nonché l’ammonizione a carico del suo
presidente.
I defriti non hanno chiesto l’audizione personale.
Diversamente da quanto sostenuto nelle pure apprezzabili argomentazioni
difensive, la Commissione ritiene doversi affermare la responsabilità dei
soggetti deferiti in relazione alle contestazioni loro ascritte.
Dall’articolato ed approfondito esame delle norme (artt.83 e seguenti delle
N.O.I.F.) di recente emanazione, che regolano l’attività di controllo contabile
sulle società professionistiche, rende inequivocabile la volontà del legislatore
federale di realizzare un sistema di controlli sistematici e periodici sulla
situazione economica e finanziaria delle società, al precipuo fine d evitare che
situazioni debitorie raggiungano livelli di eccessiva compromissione.
Così delineata la “ratio” dell’intervento normativo, risulta manifesto che lo
scopo perseguito è quello di costituire, in capo alla CO.VI.SO.C. un potere
ispettivo il cui esercizio non può che essere vincolato ad una tempistica che
per risultare efficace deve essere estremamente rigida; in tale ottica, la
perentorietà dei termini di consegna della documentazione richiesta alle
società è funzionale all’efficacia delle norme stesse altrimenti svuotate di
concreto significato.
Ciò premesso, alle argomentazioni svolte nella memoria difensiva, la
Commissione obietta quanto segue:
in ordine al disposto del comma 5° dell’art.90 delle N.O.I.F. essa
Commissione è dell’avviso che nello stesso siano contenuti elementi che
suffragano la tesi della responsabilità dei soggetti deferiti.
Infatti, in primo luogo si rileva che il mancato rispetto dei termini di cui al
precedente art.85 viene qualificato “omissione”, quindi totale inadempimento e
non semplice ritardo.
In secondo luogo, appare opportuno valutare la natura del potere
sanzionatorio attribuito in tale norma alla CO.VI.SO.C.: proprio perché riferito
all’inadempimento di un obbligo posto in precedenti norme, tale potere deve
essere qualificato come portatore di una sanzione accessoria rispetto a quelle
previste nel secondo comma del medesimo art.90; sanzione funzionale al
rigido rispetto dei termini di adempimento, tanto da essere applicata da un
organo amministrativo con semplice provvedimento (necessariamente
“motivato”) senza neppure passare al vaglio giurisdizionale.
Se dunque il termine di applicazione della sanzione accessoria è
inequivocabilmente “perentorio”, per sua natura e per chiara lettura normativa,
a maggiore ragione deve essere considerato perentorio il termine di
adempimento dell’obbligo principale, il cui mancato rispetto mette in moto il
meccanismo sanzionatorio.
Così delineata la natura e l’efficacia delle norme in esame, la Commissione
ritiene comprovata la responsabilità dei soggetti deferiti.
Relativamente all’applicazione delle sanzioni, si ritiene che la pena
pecuniaria sia da applicarsi nella quantificazione minima prevista dalla norma
ed esclusivamente a carico della società, mentre a carico del legale
rappresentante della stessa risulti sufficiente la sanzione dell’ammonizione.
Per questi motivi la Commissione,
d e l i b e r a
di infliggere ad Angelo Dezio, presidente della società Vittoria, la sanzione
dell’ammonizione ed alla società F.C. Vittoria S.r.l. l’ammenda di 10.000,00
euro.
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