LEGA PROFESSIONISTI SERIE – C – STAGIONE SPORTIVA 2006/2007 – Decisione pubblicata sul sito web: www.lega-calcio-serie-c.it e sul COMUNICATO UFFICIALE N.328/C DEL 6 LUGLIO 2007 DECISIONI DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE DELLA F.I.G.C. A CARICO DI MASSIMO PUGIESE, AMMINISTRATORE DELEGATO E LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA SOCIETÀ AVELLINO, E SOCIETA’ U.S. AVELLINO S.P.A.-.

LEGA PROFESSIONISTI SERIE – C – STAGIONE SPORTIVA 2006/2007 – Decisione pubblicata sul sito web: www.lega-calcio-serie-c.it e sul COMUNICATO UFFICIALE N.328/C DEL 6 LUGLIO 2007 DECISIONI DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE DELLA F.I.G.C. A CARICO DI MASSIMO PUGIESE, AMMINISTRATORE DELEGATO E LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA SOCIETÀ AVELLINO, E SOCIETA’ U.S. AVELLINO S.P.A.-. Con deferimento del Procuratore Federale della F.I.G.C. si è contestato a Massimo Pugliese, amministratore delegato della società U.S. Avellino S.p.a., la violazione di cui all’art. 3 comma 1, con le aggravanti di cui all’art.4 commi 1, 2 e 3 del Codice di Giustizia Sportiva, per aver rilasciato al quotidiano “Corriere dello Sport” dell’11 aprile 2007 dichiarazioni lesive di persone e organismi operanti nell’ambito federale definendo “vergognosa” una decisione emanata dalla Giustizia Sportiva a carico della predetta società. Con lo stesso deferimento si è contestato alla società U.S. Avellino S.p.a. la violazione di cui agli artt. 2, comma 4 e 3, comma 2 del C.G.S, per responsabilità diretta nella violazione ascritta al proprio dirigente. Asserisce la Procura Federale che la seguente frase: “E’ una sentenza che non accetto. Da parte dell’arbitro c’è stata una ricostruzione non veritiera dei fatti. Non dobbiamo abbatterci, ma lottare contro il Palazzo, sono pronto tramite i miei legali a rivolgermi alla Giustizia Ordinaria” sarebbe lesiva della reputazione di persone ed organismi operanti nell’ ambito federale. Deducono i resistenti che la frase sarebbe inoffensiva, in quanto tratterebbesi di una semplice “incitazione indirizzata alla tifoseria dell’US Avellino”, tutt’al più di un disappunto sulla decisione del Giudice Sportivo. Afferma poi la difesa dei deferiti che il giornalista, sua sponte, avrebbe scritto la parola “Palazzo” con la lettera maiuscola, dando così un senso più allusivo all’articolo, il tutto, peraltro, senza che il Pugliese avesse avuto intenzione di rilasciare dichiarazioni allusive. All’udienza del 29/6/2007 la Procura Federale, chiede un mese di inibizione e 10.000,00 euro di ammenda per Pugliese e 10.000,00 euro di ammenda per la società Avellino. Ritiene la Commissione che l’affermazione da parte dell’arbitro vi sia stata “una ricostruzione non veritiera dei fatti” significa, di fatto, affermare che egli è un bugiardo o, perlomeno, nella migliore delle ipotesi, persona non attenta e, quindi, non consona all’esercizio dell’attività arbitrale. Inoltre la frase “Non dobbiamo abbatterci, ma lottare contro il Palazzo” adombra, neanche troppo, occultamente, un tentativo del “Palazzo” finalizzato a creare pregiudizio all’US Avellino. Infine la frase: “sono pronto tramite i miei legali a rivolgermi alla Giustizia Ordinaria”, non può che essere interpretata come mancato riconoscimento della imparzialità della Giustizia Sportiva, e quindi completa immeritata sfiducia in quest’ultima. Tali frasi sono indubbiamente lesive dell’immagine non solo dell’arbitro che ha diretto la gara, ma soprattutto degli Organi Federali intesi in senso lato (Palazzo) e della stessa Giustizia Sportiva. Inoltre va osservato che nei giorni successivi alla pubblicazione dell’articolo, come rettamente osservato dalla Procura, non risulta che i deferiti abbiano rilasciato rettifica alcuna, circostanza questa che, in ipotesi, avrebbe sicuramente avuto effetto positivo sulla vicenda. Si ritiene quindi sussistente la responsabilità degli incolpati. Per questi motivi, la Commissione d e l i b e r a di infliggere le sanzioni di mesi due di inibizione e 1.000,00 euro di ammenda a Massimo Pugliese e 3.000,00 euro di ammenda alla società U.S. Avellino S.p.a.-.
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