COMITATO REGIONALE LAZIO – STAGIONE SPORTIVA 2009/2010 – Decisione pubblicata sul sito Web: e sul www.crlazio.it Comunicato Ufficiale N° 159 del 17/06/2010 Delibera della Commissione Disciplinare Territoriale DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE A CARICO DEL SIG. DE VECCHIS MAURO, ALLENATORE DELLA POL. COM. DIL. FOGLIANESE, DEL SIG. FABIANI MARCO, ALLENATORE DELLA U.S. SANTA MARINELLA A.S.D., DEL SIG. IANNICELLI BERNARDO, DIRETTORE SPORTIVO DELLA U.S. SANTA MARINELLA A.S.D. DELLA SOCIETA’ POL. COM. FOGLIANESE, DELLA SOCIETA’ U.S. SANTA MARINELLA A.S.D.

COMITATO REGIONALE LAZIO – STAGIONE SPORTIVA 2009/2010 – Decisione pubblicata sul sito Web: e sul www.crlazio.it Comunicato Ufficiale N° 159 del 17/06/2010 Delibera della Commissione Disciplinare Territoriale DEFERIMENTO DELLA PROCURA FEDERALE A CARICO DEL SIG. DE VECCHIS MAURO, ALLENATORE DELLA POL. COM. DIL. FOGLIANESE, DEL SIG. FABIANI MARCO, ALLENATORE DELLA U.S. SANTA MARINELLA A.S.D., DEL SIG. IANNICELLI BERNARDO, DIRETTORE SPORTIVO DELLA U.S. SANTA MARINELLA A.S.D. DELLA SOCIETA’ POL. COM. FOGLIANESE, DELLA SOCIETA’ U.S. SANTA MARINELLA A.S.D. Con atto del 28 maggio 2010 la Procura Federale deferiva alla Commissione Disciplinare territoriale i soggetti sopra elencati per rispondere: il primo della violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità di cui all’art. 1, comma 1 del C.G.S. e dell’art. 7, commi 1 e 2, del medesimo codice per aver tentato di alterare lo svolgimento e il risultato della gara Santa Marinella - Foglianese del 2.05.2010, valevole per il Girone A del Campionato di Promozione Laziale, mediante promesse e offerte fatte telefonicamente al tesserato della U.S. Santa Marinella A.S.D. sig. Maurizio Nencione, portiere della citata compagine, con le modalità e nei termini riferiti e ricostruiti nella parte narrativa, da considerarsi certamente idonei al raggiungimento dello scopo prefissato il secondo e il terzo della violazione dell’art. 1, comma 1 del C.G.S. nonché del comma 7 dell’art. 7 dello stesso codice per avere, entrambi, omesso di denunciare i fatti senza indugio, né alla presidenza della Società né, tanto meno, agli organi federali, impedendo così, di fatto, alla Procura Federale di poter intervenire con la massima tempestività anche al fine di verificare la regolarità della gara; la quarta e la quinta a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del C.G.S., in virtù degli addebiti contestati ai rispettivi tesserati. A sostegno del deferimento premetteva: il Presidente del C.R. Lazio della L.N.D., con comunicazione del 4.05.2010 (all. 17/14), trasmetteva alla Procura Federale, per i provvedimenti di competenza, le note a lui inoltrate via fax, il giorno precedente, dal Presidente della U.S. S. Marinella A.S.D. (all. 17/15), Sig. Ivano Fronti, e dal calciatore della stessa Società, Sig. Maurizio Nencione (all. 17/16), relative alla gara S. Marinella – Foglianese del 2.5.2010 valevole per il Campionato di Promozione laziale, girone A, nonché copia del referto della partita in questione (all. 17/17-21), del C.U. n. 135 del 4.5.2010 (all. 17/22-23) e di alcuni articoli di stampa sempre relativi alla medesima gara (all. 17/24-28); - in particolare, il Presidente del S. Marinella Sig. Fronti, con il suo fax 3.5.2010 inviato al C.R. Lazio (all. 17/15), rappresentava che “(…) in riferimento agli incidenti scaturiti durante la partita di Campionato di Promozione Girone A, disputata Domenica 2 maggio 2010, tra la squadra da me presieduta e la Foglianese, dovuti ad una rissa tra il nostro allenatore signor Fabiani e l’allenatore della squadra ospite signor De Vecchis, preciso quanto segue: dopo una tempestiva indagine per capire il motivo, nella giornata odierna (lunedì 3 maggio 2010) sono venuto a conoscenza (…) che il nostro portiere signor Nencione Maurizio, veniva contattato telefonicamente dall’allenatore della Foglianese per alterare il risultato della sopracitata partita. (…)”; - a sua volta, il calciatore Maurizio Nencione nel suo scritto consegnato alla Società di appartenenza (all. 17/16) scriveva: “Il giorno 30/04/2010 alle ore 16.48 venivo contattato da un mio ex compagno della società sportiva Foglianese che, dopo alcune battute amichevoli in merito alla gara che avremmo dovuto disputare domenica 02/05/2010, mi passava a mia insaputa il mister della Foglianese De Vecchis. Quest’ultimo apriva la conversazione dicendomi di ammorbidire i mio comportamento durante la gara S. Marinella – Foglianese, in quanto il loro obiettivo era quello di arrivare secondi promettendomi che in caso di promozione in Eccellenza della società Foglianese, sarei stato il primo ad essere contattato per disputare il prossimo campionato con loro. Di fronte a queste richieste rimanevo allibito e concludevo la conversazione. Giunto agli allenamenti riportavo l’accaduto al mister Marco Fabiani e al D.S. Bernardo Iannicelli. Quest’ultimo mi informava di essere stato contattato anche lui dal mister De Vecchis ricevendo simili richieste”; - il Direttore di Gara e i suoi collaboratori, nel loro referto (all. 17/17-21), davano atto di un violento alterco intervenuto al 27’ del p.t. tra gli allenatori delle due compagini che, entrambi simultaneamente espulsi, appena lasciato il terreno di gioco venivano alle mani ripetutamente e con tale veemenza che nessuno riusciva a dividerli; - i due allenatori, Fabiani del S. Marinella e De Vecchis della Foglianese, venivano sanzionati, per quanto riferito al punto che precdede, dal G.S. con la squalifica per tre gare effettive come riportato sul C.U. n. 135 del 4.5.2010 (all. 17/22-23); - la stampa sportiva dava ampio risalto a quanto accaduto riportando, tra l’altro, dichiarazioni del Fabiani e del Nencione che esplicitamente lamentavano il fatto che il De Vecchis, nei giorni precedenti la gara, aveva tentato di aggiustare la stessa a proprio favore contattando il portiere avversario, per l’appunto il Nencione (all. 17/24-28); Considerato che al momento in cui si sarebbe verificato il tentativo di ammorbidimento nei confronti del Nencione, prima, cioè, della gara del 2.05.2010, il Girone A del Campionato di Promozione laziale, a sole due giornate dal termine, vedeva in testa alla classifica il Corneto Tarquinia con 67 punti, seguito dalla Foglianese con punti 64, il Ladispoli con punti 63, S. Marinella e Montefiascone con punti 62; - la gara S. Marinella - Foglianese era quindi certamente di vitale importanza per il brevissimo prosieguo di Campionato delle due compagini e in particolare per la Foglianese che, vincendo come poi di fatto è accaduto, avrebbe potuto ancora teoricamente mirare al primo posto del Girone e avrebbe comunque mantenuto le distanze sull’inseguitrice Ladispoli praticamente estromettendo dalla lotta per i play off il S. Marinella; - in questo contesto, prima cioè della disputa della penultima gara di campionato, si colloca la telefonata ricevuta dal Sig.Maurizio Nencione il quale, ascoltato da questo Ufficio in data 17.05.10 (all. 17/46-48), ha sostanzialmente confermato il contenuto della sua denuncia, fornendo nel contempo ulteriori specificazioni; - il portiere del S. Marinella faceva presente di essere stato tesserato, nella precedente stagione 2008/2009, proprio con la società Foglianese con la quale, al termine della stagione stessa, aveva trovato un accordo di massima anche per l’anno successivo, ma con l’arrivo del nuovo allenatore, De Vecchis Mauro, che avrebbe guidato la squadra nella stagione 2009/2010, avendo questi l’intenzione di avvalersi delle prestazioni di altro portiere di sua fiducia, tale opportunità era tramontata e di conseguenza era insorta la necessità di trovare un’altra squadra, poi individuata nella U.S. Santa Marinella; - in merito al contatto telefonico oggetto della denuncia, il Sig. Nencione riferiva che il 30 aprile 2010, alle ore 16,48 in punto, così come rilevato dalla memoria del suo telefono cellulare, era stato contattato da Luigi Buratti, calciatore della Foglianese e amico di vecchia data con il quale si sentiva spesso e non solo per motivi sportivi, che, dopo alcuni convenevoli e scambi di battute scherzose sulla partita che si sarebbe dovuta disputare la domenica successiva, improvvisamente e senza nessun preavviso gli passava al telefono un’altra persona che aveva esordito dicendo: “ciao Maurizio come stai, sono il mister”; - il Nencione riferiva ancora di aver capito che la persona che gli era stata passata al telefono altri non era se non il De Vecchis, conosciuto nell’estate del 2009 al momento del suo arrivo alla Foglianese, e, sorpreso da tale situazione, in quanto non aveva avuto più alcun tipo di contatto con il tecnico, rispondeva cortesemente interrogandosi nel contempo sulla ragione della telefonata, nel mentre il suo interlocutore, in maniera diretta, nel corso del colloquio pronunciava testualmente la seguente frase: “domenica c’è una partita importante per la stagione, però non vedo il motivo per cui dobbiamo mandare su il Ladispoli. Ho già parlato con il Direttore Sportivo Iannicelli. Noi siamo una squadra viterbese che in Eccellenza non c’è mai stata. Tu sei pure della zona, quindi il prossimo anno non vedo perché tu debba fare la Promozione. In caso di Eccellenza tu sarai il primo ad essere contattato per disputare il campionato nella nostra società”; - proseguiva il portiere del S. Marinella raccontando di essere rimasto stupito dalle frasi pronunciate dal De Vecchis e di aver risposto al tecnico, che gli proponeva il possibile ingaggio per la stagione successiva, lamentandosi del comportamento tenuto nei suoi confronti nell’estate precedente e, in replica, si era sentito dire: “quest’anno ci siamo pentiti della scelta fatta nella stagione precedente. Abbiamo cambiato tre portieri e quindi dobbiamo risolvere il problema del portiere per il prossimo anno. Per questo, se andremo in Eccellenza, sarai la prima persona che farò contattare …. proveremo a portare questo paese in Eccellenza”, concetto, quello di farlo chiamare dalla Società in caso di promozione al campionato di Eccellenza, ribadito più volte dal suo interlocutore prima del termine della telefonata; - il Nencione riferiva ancora che subito dopo il termine della telefonata aveva raggiunto il campo di gioco per i previsti allenamenti del venerdì e di aver colà incontrato il Direttore Sportivo del S. Marinella, Bernardo Iannicelli, al quale chiedeva se per caso era stato contattato telefonicamente dal mister De Vecchis, ricevendo risposta positiva senza peraltro nessun commento o spiegazione al fatto, raccontandogli poi di essere stato anch’esso contattato dal tecnico avversario, narrando i particolari della telefonata della quale informava anche al suo allenatore Sig. Marco Fabiani; - infine il giocatore precisava che al termine della gara,all’uscita degli spogliatoi, aveva incontrato il De Vecchis, che aveva visto avere un acceso diverbio con il suo allenatore durante la partita, ricordando di avergli detto “cosa pensavi, che mi sarei stato zitto?” e di essersi sentito rispondere “dovevi stare zitto, dovevi fare l’uomo”; aveva poi incontrato il Direttore Generale della società di appartenenza, Vincenzo Anniballi, ricevendo dalla stesso il consiglio di stendere una relazione sull’accaduto, cosa che aveva fatto il giorno successivo inviandola per fax alla sede della U.S. Santa Marinella; - il Sig. Marco Fabiani, allenatore dell’U.S. S. Marinella, sentito da questo Ufficio in data 17.05.2010 (all. 17/44-45), confermava il fatto che il Nencione, prima degli allenamenti del 30.04.2010, gli aveva riferito della telefonata ricevuta dal Buratti che poi gli aveva inaspettatamente passato il De Vecchis che gli aveva detto più volte che se la squadra da lui allenata avesse raggiunto la promozione in Eccellenza lo avrebbe chiamato per essere tesserato con quella società; - l’allenatore aggiungeva di aver consigliato al proprio calciatore, in caso quest’ultimo avesse ricevuto un’altra telefonata del genere, di cercare di registrarla così da avere la prova inconfutabile di quanto accaduto e che quando ha fornito tale consiglio era presente anche il D.S. Iannicelli; - il Fabiani continuava spiegando cosa era avvenuto durante la partita con l’allenatore avversario ricordando come intorno al 35’ del primo tempo, mentre la sua squadra si trovava in vantaggio di un goal, l’arbitro avesse concesso un rigore a loro favore e come nell’occasione il De Vecchis avesse cominciato a lamentarsi con l’assistente per l’arbitraggio che riteneva non all’altezza della posta in palio; battuto il rigore, parato tra l’altro dal portiere avversario, il De Vecchis aveva continuato ad inveire contro il componente della terna arbitrale dicendogli di vergognarsi perché con tale comportamento avrebbe rovinato la loro stagione sportiva, provocando, a quel punto, la sua reazione consistita nel dire al collega della squadra avversaria “che se c’era uno che si doveva vergognare quello sei proprio tu per quello che hai fatto venerdì, quando hai telefonato al nostro calciatore” ricevendo poi la seguente testuale risposta: “se sei arrabbiato per quella telefonata, se me lo avessi detto prima, ti avrei detto di cosa ho parlato”; - infine precisava che mentre ambedue si allontanavano dal campo di giuoco perché espulsi dall’arbitro, il De Vecchis apostrofava il portiere NENCIONE, che gli era poco distante, dicendogli: “tanto lo sapevo che sei un portiere di merda”; - il Presidente dell’U.S. Santa Marinella , Sig. Ivano Fronti, sentito da questo Ufficio in data 19.05.10 (all. 17/49-50), riferiva di aver appreso della telefonata tra il giocatore della sua squadra e l’allenatore De Vecchis solo casualmente durante la partita del 2 maggio 2010 poiché ne aveva sentito parlare da giornalisti e tifosi presenti alla gara in occasione del diverbio tra i due allenatori, finito con la loro espulsione dal terreno di giuoco, e che nessuno in società lo aveva informato del fatto; - il Sig. Fronti aggiungeva di aver notato che in occasione dell’espulsione, l’allenatore De Vecchis, nel raggiungere gli spogliatoi, si rivolgeva al Nencione gesticolando animatamente e proferendo frasi, che però non aveva potuto udire stante la distanza, ottenendo risposte dal calciatore stesso connotate da altrettanta animosità. La sera dello stesso giorno il Presidente ha chiamato il Direttore Generale della società, Vincenzo Anniballi, per riferirgli quanto aveva udito durante la partita in tribuna, chiedendogli di sentire quanto prima il portiere della loro squadra per avere notizie sul fatto; - il Presidente riferiva ancora di aver incaricato il suo Direttore Generale, anch’esso, sino a quel momento,ignaro di quanto accaduto, di acquisire notizie certe e, in caso di riscontro positivo, di farsi consegnare una relazione scritta dal calciatore che all’indomani avrebbe personalmente inviato al Comitato Provinciale della LND, così come poi di fatto è avvenuto, e di ignorare se altri componenti dello staff societario fossero stati raggiunti da analoghe telefonate da parte del De Vecchis; - il Sig. Bernardo Iannicelli, Direttore Sportivo dell’U.S. S. Marinella, sentito da questo Ufficio in data 19.05.2010 (all. 17/51-53), dichiarava di conoscere da circa 20 anni l’allenatore Mauro De Vecchis, in virtù della lunga militanza di entrambi nel settore calcistico dei dilettanti e di essersi sentito telefonicamente con lui prima della partita del 2 maggio 2010, intorno al 27 o 28 aprile, seguendo una consolidata abitudine che, all’indomani delle partite domenicali giocate, prevedeva uno scambio di pareri sulle stesse, negando però che nella circostanza avessero in qualche maniera avuto modo di parlare della partita che li avrebbe visti di fronte come avversari la domenica successiva; - il D.S. confermava poi le circostanze riferite dal Nencione in merito al momento nel quale, presente anche l’allenatore Fabiani, era stato informato della telefonata tra il De Vecchis e il Nencione stesso e dei suoi contenuti, confermando altresì di aver risposto positivamente alla domanda rivoltagli dal portiere in merito alla telefonata che egli stesso aveva ricevuto dal De Vecchis, e di aver consigliato al portiere di registrare eventuali altre telefonate; - il Sig. Iannicelli, sollecitato dall’Ufficio a fornire una sua interpretazione della frase proferita dal De Vecchis durante la telefonata con il Nencione,allorquando riferiva di aver già parlato “.. con il Direttore Sportivo Iannicelli…”, non era in grado di dare nessuna plausibile spiegazione e concludeva riferendo di aver notato anch’egli che il De Vecchis, mentre raggiungeva gli spogliatoi, scambiava con il portiere una serie di insulti e gesti con le mani sicuramente poco eleganti; - il Sig. Luigi Buratti, tesserato in qualità di calciatore della Pol. Com. Dil. Foglianese, sentito da questo Ufficio in data 19.05.2010 (all. 17/54-55) e indicato dal Nencione come l’amico che gli aveva passato al telefono il De Vecchis nel corso della telefonata del 30 aprile 2010, fatto preliminarmente presente di essere tesserato con la Pol. Foglianese da circa quattro anni e di conoscere il Nencione da circa dieci anni,confermava totalmente la versione dei fatti fornita dal denunciante in merito alla telefonata del 30.04.2010 e aggiungeva che il Mister De Vecchis, da circa una settimana, era solito chiedergli di chiamare il portiere avversario proprio perché a conoscenza del loro rapporto di amicizia, con il dichiarato intento di sapere se la squadra avversaria si stesse o meno allenando con intensità; - il tesserato della Foglianese precisava poi di aver iniziato la telefonata, da solo, nei pressi del campo sportivo e di averla proseguita più avanti alla presenza del suo allenatore che, intuito e saputo che stava parlando con il Nencione, gli chiedeva di poterci parlare ottenendo il passaggio del telefono con l’avvertimento che il suo interlocutore non sapeva chi gli avrebbe passato; - il Buratti aggiungeva di non aver assistito alla conversazione telefonica intercorsa fra il De Vecchis e il Nencione in quanto si era allontanato per andare negli spogliatoi dove, al termine della comunicazione, l’allenatore gli restituiva l’apparecchio senza fare alcun cenno al contenuto del colloquio appena terminato, e concludeva rammentando che durante la partita incriminata l’allenatore del Santa Marinella si era rivolto al tecnico della sua squadra con tono molto alterato della voce dicendogli qualcosa riferita alla telefonata in oggetto e, in particolare, ricordava che il Fabiani aveva testualmente detto: “come ti permetti di chiamare un mio calciatore” senza ottenere alcuna risposta da parte del De Vecchis che poi aveva visto allontanarsi insieme all’allenatore della squadra avversaria e discutere con lo stesso per almeno venti minuti.; - il Sig. Mauro De Vecchis, allenatore della Pol. Com. Dil. Foglianese, sentito da questo Ufficio in data 20.05.2010 (all. 17/56-58), dichiarava di conoscere il Sig. Maurizio Nencione per averlo incontrato nella scorsa estate in occasione del contatto che il tecnico aveva avuto con la Società con cui avrebbe successivamente firmato l’accordo e di avergli detto, nell’occasione, “dai vediamo di fare qualcosa per questa società”, intendendo così dire che in quel momento il calciatore poteva essere ancora utile alla Foglianese nel mentre, successivamente, per ragioni tecniche, lui stesso aveva consigliato alla Società di ingaggiare nel ruolo il portiere Alberto Mauro, conosciuto nel passato in quanto in organico alla squadra del Torri in Sabina, di cui era stato allenatore; - l’allenatore aggiungeva di non aver più incontrato il Nencione, ma di aver avuto modo di apprendere del suo risentimento, per l’avvenuta esclusione, dai giornali, e da altri calciatori che avevano raccolto il suo stato d’animo e ammetteva di avere avuto un colloquio telefonico con il suddetto in data 30 aprile 2010 allorquando aveva incontrato il proprio calciatore Buratti, all’ingresso degli spogliatoi, intento in una conversazione telefonica e, avendo intuito, dal tenore della conversazione, che si potesse trattare di un colloquio con il calciatore in questione, chiedeva di poterci parlare al fine di chiedergli spiegazioni su quanto appreso nel corso dell’ultima settimana, in cui il calciatore gli aveva fatto pervenire “messaggi” di sfida che sicuramente avrebbero inciso sul clima della partita che dovevano disputare due giorni dopo; - il De Vecchis affermava, poi, di aver chiesto a due dei suoi giocatori, il Buratti e l’Onofri, che conoscevano giocatori del S. Marinella che avevano giocato nella Foglianese, di sapere che tipo di ambiente avrebbero trovato a Santa Marinella, e, in merito al contenuto della conversazione, confermava di essersi dapprima presentato, in quanto il Buratti passandogli l’apparecchio telefonico non aveva preannunciato al Nencione chi volesse parlargli e, dopo i primi convenevoli, di avergli chiesto la ragione di tutti quei “messaggi” che gli erano giunti e che di certo non condivideva perché sicuramente riferiti alla esclusione del calciatore dalla Foglianese determinata esclusivamente da scelte tecniche, escludendo di aver parlato durante la telefonata sia della partita da disputare la domenica successiva che del possibile impiego del Nencione nella prossima stagione in caso di promozione in Eccellenza, contestando altresì di aver fatto qualsiasi riferimento alla figura del Direttore Sportivo del Santa Marinella e alla squadra del Ladispoli, affermando di aver concluso il colloquio augurando un semplice in bocca al lupo; - il tecnico della Foglianese, spiegava ancora che durante l’anno si erano verificato l’infortunio del portiere titolare e anche del suo sostituto tant’è che la società aveva dovuto tesserare anche il preparatore dei portieri e aggiungeva di conoscere da molto tempo il Direttore Sportivo della U.S. Santa Marinella, Bernardo Iannicelli, con il quale coltivava l’abitudine di sentirsi sempre durante la settimana per commentare i risultati delle partite e confermando di essersi sentito con il D.S. anche nella settimana prima della partita del 2 maggio 2010 ma di non aver fatto alcun riferimento all’incontro da disputare; - infine, a proposito di quanto avvenuto intorno al 35’ del primo tempo della gara incriminata, in occasione del rigore parato alla squadra avversaria, riferiva infine che mentre si stava lamentavo con l’assistente di gara, veniva aggredito verbalmente dall’allenatore avversario che diceva al suo indirizzo che si sarebbe dovuto vergognare per aver chiamato al telefono il suo portiere ed anche il Direttore Sportivo e di aver risposto al suo interlocutore dicendogli che, se glielo avesse chiesto, sicuramente avrebbe riferito i contenuti della telefonata facendogli capire come non ci fosse stato nulla di male; Rilevato che quanto segnalato dall’U.S. Santa Marinella (all. 17/15) e dal Sig. Maurizio Nencione (all. 17/16) trova obbiettiva conferma e riscontro nelle risultanze dell’istruttoria condotta da quest’Ufficio; - risulta infatti acquisito agli atti e non contestato che: 1. venerdì 30.04.2010, nel pomeriggio, il calciatore della Foglianese Luigi Buratti ha telefonato al suo amico e portiere del S. Marinella Maurizio Nencione; 2. nel corso della telefonata il Buratti, senza avvertimento alcuno, passava il suo apparecchio telefonico al suo allenatore De Vecchis il quale colloquiava con il Nencione; 3. quest’ultimo, immediatamente dopo la telefonata avuta con il De Vecchis, avvertiva del contatto e del suo contenuto tanto il suo D.S. Iannicelli che il suo allenatore Fabiani; 4. poco prima del 30.04.2010 e comunque nella settimana precedente la gara del 2.05.2010, l’allenatore De Vecchis aveva avuto un colloquio telefonico con il Direttore Sportivo del S. Marinella Iannicelli; 5. né il Fabiani né, tantomeno, lo Iannicelli avvertirono il loro Presidente Fronti o il loro Direttore Generale Anniballi di quanto loro denunciato dal Nencioni; 6. durante la gara del 2.05.2010 gli allenatori delle due squadre, Fabiani e De Vecchis, ebbero, all’incirca al 27’ del primo tempo (all. 17/17-19), un violento alterco nel quale il primo rinfaccio al secondo di aver telefonato al Nencioni nel tentativo di addomesticare la partita; 7. i due, espulsi dal terreno di gioco, venivano poi alle mani non appena lasciato il campo, sempre per lo stesso motivo; 8. il De Vecchis, nel lasciare il terreno di gioco, prima di venire alle mani con il Fabiani, ebbe a gesticolare animatamente e a inveire nei confronti del Nencioni; - in merito al tenore della telefonata intercorsa fra il De Vecchis e il Nencione risulta che: 1. il calciatore della Foglianese Buratti afferma che il De Vecchis, da circa una settimana, era solito chiedergli di chiamare il portiere avversario proprio perché a conoscenza del loro rapporto di amicizia, con il dichiarato intento di sapere se la squadra avversaria si stesse o meno allenando con intensità (all. 17/54-55); 2. il De Vecchis nega di aver chiesto al Buratti di telefonare al Nencione ma ammette di aver chiesto a due dei suoi giocatori, proprio al Buratti nonché all’Onofri, che conoscevano giocatori del S. Marinella che avevano giocato nella Foglianese, di sapere che tipo di ambiente avrebbero trovato a Santa Marinella; 3. il De Vecchis, secondo la versione dei fatti dallo stesso fornita, nell’ascoltare parte della conversazione telefonica svoltasi tra il Buratti e il suo interlocutore, ha capito trattarsi del Nencione e ha chiesto al suo calciatore di passargli il telefono; 4. il De Vecchis, sempre per sua ammissione, non vedeva e non sentiva il Nencione dall’estate del 2009; 5. il Nencione riferisce che, nel corso della telefonata incriminata, il De Vecchis avrebbe fatto esplicito riferimento a precedente conversazione telefonica avuta con il D.S. Iannicelli; 6. il De Vecchis nega di aver riferito di tale colloquio al Nencione; 7. il Nencione riferisce di aver chiesto allo Iannicelli, nel corso della conversazione con lui avuta al momento in cui ebbe a denunciargli l’accaduto, se avesse parlato con il De Vecchis ricevendo conferma della circostanza che il Nencione può, quindi, aver appreso solo dal De Vecchis; - alla luce di quanto sopra evidenziato e della acclarata ricerca di contatti che il De Vecchis ha operato, per il tramite del Buratti e dell’Onofri, nella settimana precedente la gara del 2.05.2010 con calciatori della squadra prossima avversaria, non appare credibile la sua versione dei fatti in particolare per quanto riguarda le motivazioni e il tenore della telefonata con il Nencione posto che quest’ultimo riferisce di brani di colloquio il cui contenuto, sia pur negato dal De Vecchis, trova obbiettivo riscontro negli atti istruttori (precedente contatto tra il De Vecchis e lo Iannicelli e cambio di tre portieri da parte della Foglianese nel corso del Campionato) e considerato che il De Vecchis, che non sentiva il Nencione da oltre dieci mesi, non aveva plausibile motivo di sentirlo proprio due giorni prima della gara far le due compagini di appartenenza e ciò senza voler considerare l’opportunità di parlare al telefono con il Direttore Sportivo e con il portiere della squadra avversaria proprio nella settimana antecedente uno scontro così delicato ai fini dell’accesso ai play off (poi concretizzatosi per la Foglianese); - appare, al contrario, degna di fede la versione dei fatti fornita dal Nencione, nell’immediatezza del colloquio telefonico intercorso, con il suo Direttore Sportivo e il suo Allenatore, poi riassunta in forma scritta nel documento allegato alla denuncia presentata al C.R. Lazio dal Presidente del Santa Marinella Fronti, perché molte delle circostanze colà evidenziate trovano obbiettivo riscontro nelle testimonianze rese dai vari protagonisti della vicenda, come dianzi riportate; Osservato che in considerazione di quanto sin qui evidenziato, nella condotta posta in essere dal Sig. Mauro De Vecchis debbono rilevarsi gli estremi per la contestazione dell’illecito sportivo e quindi della chiara violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza di cui all’art. 1, comma 1, del C.G.S. con riferimento all’art. 7, commi 1 e 2, del medesimo codice per aver tentato di alterare lo svolgimento e il risultato della gara Santa Marinella - Foglianese del 2.05.2010, valevole per il Girone A del Campionato di Promozione Laziale, mediante promesse e offerte fatte telefonicamente al tesserato della U.S. Santa Marinella A.S.D., Sig. Maurizio Nencione, portiere della citata compagine, con le modalità e nei termini sin qui riferiti e ricostruiti, da aversi come di seguito integralmente ritrascritti, da considerarsi certamente idonei al raggiungimento dello scopo prefissato; - nella condotta dei Sigg.ri Marco Fabiani e Bernardo Iannicelli debbono ravvisarsi aspetti rilevanti sotto il profilo disciplinare in relazione alla violazione dell’art. 1, comma 1, del C.G.S. nonché del comma 7 dell’art. 7 dello stesso codice per avere, entrambi, omesso di denunciare i fatti senza indugio, né alla presidenza della Società né, tanto meno, agli organi federali, impedendo così, di fatto, alla Procura Federale di poter intervenire con la massima tempestività anche al fine di verificare la regolarità della gara; - di quanto contestato al Sig. De Vecchis deve essere chiamata a rispondere, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del C.G.S., la Pol. Com. Dil. Foglianese a titolo di responsabilità oggettiva così come, sempre a titolo di responsabilità oggettiva in virtù della stessa norma, di quanto contestato ai Sigg.ri Fabiani e Iannicelli deve essere chiamata a rispondere l’U.S. Santa Marinella A.S.D.; - non si ritiene di dover muovere contestazione alcuna nei confronti del Presidente della U.S. Santa Marinella, Sig. Fronti, e del suo Direttore Generale, Sig. Anniballi, sotto il medesimo profilo contestato ai Sigg.ri Fabiani e Iannicelli, perché tenuti all’oscuro di quanto a questi ultimi tempestivamente denunciato dal Nencioni; - non si ritiene di dover muovere contestazione alcuna nei confronti del tesserato della Foglianese Sig. Buratti, tramite per la telefonata intercorsa fra il Nencione e il De Vecchis, poiché nei suoi confronti non emergono elementi tali da far presumere la sua mala fede o, comunque, condotte sanzionabili sotto il profilo disciplinare; - ai fini sanzionatori dovrà trovare applicazione, nei confronti del Sig. De Vecchis il comma 5 dell’art. 7 del C.G.S. mentre, nei confronti della Società di appartenenza, il comma 4 del medesimo articolo; La Commissione Disciplinare fissava la riunione per la discussione del deferimento ed assegnava ai deferiti termine per il deposito di memorie difensive. Facevano pervenire nei termini memorie difensive il Sig. De Vecchis e la società Foglianese che, con identiche argomentazioni, eccepivano l’irrilevanza probatoria della risultanze istruttorie in quanto il calciatore denunciante aveva un motivo di grave risentimento nei confronti della società Fogilianese che, dopo averlo confermato all’inizio della stagione, lo aveva sostituito ingaggiando un altro portiere e, soprattutto, nei confronti dell’allenatore De Vecchis che era stato l’artefice di tale repentina decisione in quanto aveva deciso di utilizzare, al posto del Nencione, il Mauro che aveva già avuto alle dipendenze nella precedente stagione. Sarebbe quindi stato assurdo ed incoerente per il De Vecchis rivolgersi, tra i tanti, proprio al calciatore con il quale non intercorrevano buoni rapporti. Anzi il De Vecchis durante la settimana precedente la gara, avuto sentore di propositi bellicosi da parte del Nencione, si era attivato presso i propri calciatori, Buratti ed Onofri, affinchè contattassero dei calciatori del Santa Marinella, con cui avevano mantenuto buoni rapporti per aver giocato insieme negli anni precedenti, per verificare quale fosse effettivamente il clima che avrebbe trovato la sua squadra a Santa Marinella. Pertanto, ammesso e non concesso che il De Vecchis, avesse voluto “ammorbidire” la gara lo avrebbe fatto attraverso altri calciatori, meno astiosi nei confronti suoi e della Foglianese, e non certamente con il Nencione. In ogni caso, nell’ipotesi che avesse voluto utilizzare proprio il Nencione, lo avrebbe potuto fare tranquillamente la domenica precedente, giacchè il Nencione era presente alla gara casalinga della Foglianese, anziché aspettare il Venerdì che precede la gara. Nelle memorie viene poi analizzata nel dettaglio la prima denuncia del Nencione, formulata per iscritto e consegnata ai dirigenti della sua società, e la deposizione resa dallo stesso innanzi ai rappresentanti dell’organo inquirente, rilevando sostanzialmente come il denunciante parli di “ammorbidimento” solo nella denuncia resa per iscritto, locuzione poi corretta innanzi al rappresentante della Procura. Sottolinea altresì come appaia inverosimile che il De Vecchis possa aver promesso al Nencione di ingaggiarlo per la successiva stagione in Eccellenza, quando non lo aveva ritenuto idoneo per il campionato di Promozione. Inoltre il De Vecchis non aveva più ricontattato il Nencione, mentre sarebbe stato logico che il tentativo venisse portato a termine con una successiva telefonata risolutiva e di conferma dell’accordo. Inoltre emergerebbe una vistosa discrepanza tra quanto affermato dal Nencione e quanto invece affermato dal Fabiani in merito alle parole ed agli insulti che si sono rivolti il Nencione ed il De Vecchis al termine della gara. Viene poi sottolineato come le dichiarazioni di Iannicelli smentiscano la tesi del tentativo di illecito formulata dalla Procura, in quanto lo stesso, pur militando come direttore sportivo nel Santa Marinella, non avalla le denunce del suo tesserato e conferma solo di aver avuto un colloquio, more solito, con il De Vecchis, due o tre giorni prima della telefonata incriminata tra il De Vecchis ed il Nencione, ma esclude tassativamente che sia lui che il De Vecchis abbiano fatto alcun riferimento alla gara della domenica successiva. Dopo aver doviziosamente esaminate le dichiarazioni del De Vecchis, ritenute circostanziate, coerenti ed assolutamente verosimili, la memoria sottolinea la lacuna istruttoria costituita dalla mancata audizione del calciatore Simone Onofri, che avrebbe potuto confermare la circostanza che l’allenatore De Vecchis gli aveva chiesto di sondare il terreno con i suoi amici del Santa Marinella per sapere quale clima avrebbero trovato nella gara. Alla riunione risultavano presenti tutti i deferiti, ad eccezione della società Santa Marinella pur regolarmente citata, assistiti dai rispettivi difensori muniti di regolare mandato. Preliminarmente la difesa del De Vecchis e della Foglianese ha insistito per l’ammissione delle prove così come articolate nella memoria difensiva ed in particolare l’escussione dei tesserati Nencione, De Vecchis, Buratti, già sentiti dalla Procura Federale, e di Onofri Simone, tesserato con la Foglianese. La Procura Federale si è opposta perché la richiesta non è stata motivata, non sono stati articolati i capitoli di prova e, per quanto attiene ai tesserati già escussi dalla Procura, non vengono indicate le eventuali lacune nella loro escussione o nuove circostanze su cui potrebbero riferire mentre, per quanto riguarda l’Onofri, non vi sarebbe oggi la necessaria genuinità della prova che, al limite, si sarebbe avuta solo qualora fosse stato ascoltato nella immediatezza dei fatti e non a distanza di tempo e soprattutto dopo che gli atti del procedimento sono diventati pubblici per le parti coinvolte. La Commissione, dopo breve sospensione dell’udienza, respingeva tutte le istanze istruttorie con la seguente ordinanza: “La Commissione Disciplinare, viste le istanze istruttorie articolate nelle memorie difensive della Foglianese e del De Vecchis; rilevato che non vengono indicati i capitoli di prova su cui i testi già escussi dovrebbero testimoniare né viene specificato su quali ulteriori circostanze, rispetto a quelle su cui i testi hanno già deposto innanzi al rappresentante della Procura Federale, gli stessi testi dovrebbero essere sentiti, né vengono evidenziate eventuali carenze o richieste di chiarimenti su quanto già detto; rilevato altresì che la testimonianza dell’Onofri, di cui parla solo il De Vecchis nella sua audizione agli atti, potrebbe al massimo confermare una circostanza comunque ininfluente rispetto al thema decidendum, che è quello focalizzato sul contenuto della telefonata intercorsa tra il De Vecchis ed il Nencioine, atteso che è pacifico e comunque non contestato che l’Onofri non era presente alla telefonata e non ha in alcun altro modo partecipato ai contatti intercorsi tra il Buratti ed il Nencione; PQM respinge l’istanza istruttoria e dispone procedersi oltre” A questo punto la Procura Federale dichiarava di aver raggiunto un’intesa con i deferiti Fabiani e Iannicelli per il patteggiamento ai sensi dell’articolo 23 e 24 CGS e produce moduli sottoscritti dalle parti che contengono accordo per una sanzione finale di giorni 53 di squalifica per il Fabiani e di inibizione per lo Iannicellli, (sanzione base mesi 4, ridotta ex art. 24 CGS ad 80 giorni, ulteriormente ridotta ex art. 23 a 53 giorni). La Commissione prendeva atto e si riservava di provvedere con ordinanza nel dispositivo ritenendo corretta la qualificazione dei fatti, congrua l’applicazione della sanzione e che non emergessero dagli atti elementi che potessero portare al proscioglimento dei deferiti. La Procura Federale, sugli altri deferiti, concludeva per l’affermazione di responsabilità nelle imputazioni rispettivamente ascritte e per l’applicazione della sanzione edittale minima prevista dall’articolo 7 comma 5 CGS, di anni tre a carico dell’allenatore De Vecchis Mauro, la penalizzazione di quindici punti in classifica da scontare nella prossima stagione sportiva per la società Foglianese e per l’ammenda di € 2.000,00 a carico della società santa Marinella. Il De Vecchis, protestava la sua assoluta estraneità ai fatti che gli vengono contestati e precisa che antecedentemente all’episodio aveva percepito da dichiarazioni rese sia dal Buratti che dall’Onofri, sia dal Marucci, capitano della Foglianese ed amico del Merelli, calciatore del Santa Marinelle, che il Nencione era particolarmente esacerbato nei suoi confronti e, conseguentemente, nei confronti della Foglianese, ed in qualche misura fomentava i compagni di squadra del Santa marinella in vista dell’incontro. Questo atteggiamento era motivato dal fatto che al Nencione, già in forza alla Foglianese nella scorsa stagione sportiva, era stato preferito il calciatore Mauro, per scelta del mister de Vecchis, la qual cosa, evidentemente, non era stata dimenticata. Il colloquio con il Nencione era stato del tutto casuale, in quanto, nel posteggiare al campo prima dell’ultimo allenamento, scendendo dall’autovettura, aveva sentito il Buratti, che sostava vicino alla sua autovettura intento ad una telefonata, rivolgersi al suo interlocutore telefonico con l’appellativo “Nencio” che veniva usato tra i compagni di squadra per rivolgersi al portiere Nencione. Memore di quanto aveva appreso nei giorni precedenti, ed avuto conferma dal Buratti che si trattasse del Nencione, si era fatto passare l’apparecchio e si era rivolto al calciatore invitandolo a tenere un comportamento più sportivo ed a evitare di esacerbare i toni di una contesa che era già di per se molto accesa vista la posizione in classifica delle due squadre. Comunque aveva concluso la telefonata augurando un “in bocca al lupo” al Nencione. Escludeva tassativamente di aver mai nemmeno adombrato l’ipotesi che il calciatore potesse far parte dell’organico della Foglianese nel prossimo campionato di Eccellenza in quanto al momento né poteva ipotizzare il risultato finale del campionato né poteva atteggiarsi ad allenatore della Foglianese nella prossima stagione. Riguardo poi all’alterco sfociato nelle vie di fatto con il Fabiani precisava che solo nel momento in cui era stato assegnato il calcio di rigore ed aveva protestato contro l’Arbitro, dalle parole del Fabiani che lo rimproverava del contatto avuto con il Nencione, aveva capito che il Nencione , per puro malanimo nei suoi confronti aveva completamente stravolto il contenuto della telefonata nel riferirlo al suo allenatore. Nell’uscire dal campo si era scagliato contro il Nencione accusandolo di slealtà sportiva con parole molto forti, ricevendone per tutta risposta solo un sorriso di scherno. Il Presidente della società Foglianese, sottolineava come fosse arrivata al campo di Santa Marinella dopo che era già avvenuto l’episodio che aveva visto espulsi i due tecnici delle contendenti e di aver acquisito più puntuali notizie sia dal vice presidente Tomassini, sia dallo stesso allenatore De Vecchis, nel pomeriggio successivo. Aveva ricevuto dal De Vecchis la stessa identica versione dei fatti appena riferita alla Commissione che aveva ritenuto veritiera sulla considerazione che non sarebbe stato logico per un allenatore esperto e professionalmente valido come il De Vecchis, comportarsi nel modo riferito dal Nencione,considerando i pessimi rapporti intercorrenti tra i due. A conferma ricordava la vicenda della conferma del portiere all’inizio della stagione sportiva, prima dell’ingaggio come allenatore del De Vecchis, e delle successive scelte compiute da quest’ultimo, che aveva preferito un altro portiere al Nencione con la conseguenza che, per dar modo al calciatore di trovare altra sistemazione, si era personalmente assunta l’onere di comunicare il cambiamento avvenuto ricevendone però una reazione polemica e stizzita che aveva avuto eco in alcuni articoli di stampa pubblicati nei giorni successivi. L’atteggiamento polemico del Nencione si era evidenziato anche nella gara di andata dove aveva assunto un atteggiamento canzonatorio nei confronti di un dirigente della società. La difesa dei deferiti si riportava integralmente alle memoria difensive sottolinenando ancora l’assoluta inattendibilità della denuncia del Nencione. La Commissione Disicplinare, assumeva quindi notizie dal De Vecchis sull’utilizzo dei portieri della Foglianese nella corrente stagione, ricevendone la risposta che il calciatore Mauro era stato il titolare per tutta la stagione sportiva, tranne un periodO di circa un mese e mezzo in cui era rimasto assente per infortunio. Sul punto la Procura Federale replicava deducendo che, dagli atti emergeva che non solo il portiere titolare era rimasto assente per oltre due mesi, ma nello stesso periodo si era infortunato anche il portiere di riserva tanto che la Foglianese aveva dovuto tesserare ed utilizzare anche il preparatore dei portieri. Replicava ulteriormente la difesa ribadendo tutte le argomentazioni difensive già esposte e rilevando come il Nencione, se fosse stato effettivamente infastidito della telefonata del De Vecchis per il suo contenuto, avrebbe potuto interromperla immediatamente, ovvero avrebbe potuto fingere di cedere alle lusinghe registrando la conversazione. Il Presidente della Foglianese sottolineava infine come dapprima i dirigenti del Santa Marinella non avessero dato credito alle denunce del Nencione, salvo poi mutare atteggiamento dopo il risultato sfavorevole della gara. Non vi è dubbio che, al di là di tutti gli elementi introdotti dalle parti “ad colorandum” la decisione debba basarsi sulla valutazione della attendibilità della denuncia del Nencione, ribadita nella audizione di fronte al rappresentante della Procura Federale. Non vi è contestazione sul punto che il Nencione fosse animato da sentimenti non amichevoli nei confronti della sua ex società, che lo aveva escluso, dopo una prima conferma, dall’organico per la corrente stagione, e dell’allenatore De Vecchis che era stato l’artefice di tale decisione. La Commissione ha quindi scrutinato con estremo rigore sia le dichiarazione del denunciante sia gli elementi che potessero in qualche maniera confermarle o revocarle in dubbio. Deve innanzitutto rilevarsi come le dichiarazione del Nencione, sia nella prima denuncia scritta e consegnata ai propri dirigenti, sia nell’audizione del 17-5-2010, siano concordanti, anche se, naturalmente le prospettazioni dell’audizione sono più approfondite e circostanziate in quanto emergono da puntuali domande dell’inquirente. In particolare le dichiarazioni del Nencione concordano con quelle del Buratti ove descrivono la casualità del colloquio avuto con il De Vecchis che si intromise in una conversazione telefonica che si teneva tra i due calciatori, il venerdì prima della gara alle ore 16,48, e che stava trattando argomenti usuali tra calciatori che, dopo aver militato nelle stagioni precedenti nella stessa squadra, si trovavano contrapposti nella gara della domenica successiva. Il Nencione inoltre precisava che il De Vecchis gli aveva manifestato l’intenzione di arrivare almeno secondi per poter aspirare alla promozione in Eccellenza, a scapito della concorrente Ladispoli. Precisava inoltre di aver già parlato con il Direttore Sportivo Iannicelli. Aggiungeva che l’allenatore aveva sottolineato come in questa stagione avesse avuto il problema del ruolo del portiere tanto da essere stato costretto a “cambiarne tre” e che quindi avrebbe risolto l’inconveniente, nel caso di promozione in Eccellenza, ingaggiandolo. Il Nencione aveva poi precisato di aver subito manifestato perplessità per la profferta, visto il ben diverso comportamento tecnico del De Vecchis all’inizio dei questa stagione, e di aver manifestato tale fastidio al suo interlocutore che però aveva ribadito più volte il concetto, sino a quando il Nencione aveva chiuso la conversazione. Il calciatore aveva subito manifestato all’allenatore Fabiani ed al direttore Iannicelli quanto accaduto, non senza aver prima verificato, con esito positivo, dallo Iannicelli se risultasse conforme al vero quanto dichiarato dal De Vecchis in riferimento al contatto intercorso proprio con il direttore sportivo del Santa Marinella. Lo Iannicelli ha confermato nella sua audizione che, effettivamente, tale colloquio vi era stato, anche se a suo dire su argomenti del tutto innocenti, così come ha confermato che il Nencione, prima di metterlo a parte di quanto accaduto, gli aveva chiesto se avesse ricevuto telefonate dal De Vecchis recentemente, ricevendone risposta affermativa. Appare quindi evidente che la denuncia del Nencione contiene due elementi che la corroborano: l’affermazione del De Vecchis di “aver cambiato tre portieri” e l’assicurazione dello stesso di aver interpellato già lo Iannicelli. In particolare tale seconda circostanza, risultata poi vera, non poteva essere a conoscenza del Nencione se non glie l’avesse riferita proprio il De Vecchis. Quindi le dichiarazioni del De Vecchis in merito al contenuto della telefonata intercorsa con il Nencione non rispondono al vero, o sono quantomeno omissive su tale decisivo aspetto. Infatti il deferito riferisce su di un tono del tutto diverso della telefonata che sarebbe stata di censura sul comportamento tenuto nei giorni precedenti dal Nencione. In tale frangente non avrebbe avuto senso riferire della telefonata intercorsa con lo Iannicelli. Ma l’inverosimiglianza del racconto del De Vecchis è confermata da altra ed ancora più assorbente circostanza. Infatti il Buratti riferisce che, dopo aver passato il cellulare all’allenatore De Vecchis su sua esplicita richiesta per parlare con il Nencione, si era allontanato dirigendosi verso gli spogliatoi senza sentire il tono ed il contenuto della conversazione. Se si desse credito al De Vecchis, invece, il tono della conversazione e soprattutto l’incipit, non potevano sfuggire al Buratti che non avrebbe potuto non sentire l’approccio del suo allenatore nei confronti del suo amico ed ex compagno di squadra. Infatti, se si desse credito all’intervento “d’impeto” e non ponderato del De Vecchis, si dovrebbe concludere che sin dalle prime parole lo stesso avrebbe dovuto rivolgersi al Nencione in modo alterato, rimproverandogli il comportamento scorretto e pericoloso assunto, attizzando il tono agonistico di una partita già ben altrimenti “calda”. In presenza di tali indizi, gravi e concordanti, che militano per la genuinità della denuncia del Nencione, si deve concludere che il tentativo di illecito vi fu e venne sicuramente portato a termine con modalità idonee ad incitare un calciatore della squadra avversaria a tenere un atteggiamento agonistico attenuato e volto a favorire la squadra contendente. Il tentativo non venne portato a compimento solo perché il Nencione non cedette alle lusinghe dell’allenatore avversario che prospettava l’ingaggio in una categoria superiore e quindi una utilità apprezzabile per qualsiasi calciatore. In forza delle disposizioni vigenti che equiparano il tentativo astrattamente idoneo all’illecito consumato, al De Vecchis va applicata la sanzione edittale, mentre alla società Foglianese va applicata la sanzione della penalizzazione in classifica da scontare nella stagione successiva di cinque punti ed una ammenda di € 3.000,00, in considerazione del fatto che i dirigenti della società sono apparsi del tutto estranei alla vicenda, che appare frutto della iniziativa del solo De Vecchis, che si tratta comunque di un tentativo di illecito e che l’attività del De Vecchis si limitò ad un solo sporadico contatto e nei confronti di un unico calciatore. La sanzione richiesta dalla Procura va quindi rideterminata nei limiti anzidetti, comunque concretamente afflittivi, in considerazione della graduazione dell’elemento soggettivo e del dolo specifico, per adeguarla ai precedenti tenuti in fattispecie analoghe nel caso di responsabilità oggettiva per illeciti tentati da parte di tesserati non dirigenti. A carico della società Santa Marinella, i cui tesserati accusati di omessa tempestiva denuncia hanno patteggiato la sanzione, va applicata una sanzione per responsabilità oggettiva che può contenersi nei limiti dell’ammenda di € 500,00 in considerazione del successivo comportamento tenuto dal Presidente della società e degli altri dirigenti, concretamente collaborativo nei confronti degli organi inquirenti. La Commissione Disicplinare territoriale per il Lazio tutto ciò premesso DELIBERA 1) Di applicare all’allenatore Fabiani Marco, tesserato per la società Santa Marinella, ex art. 23 e 24 CGS, la squalifica concordata di giorni 53; 2) Di applicare al dirigente Iannicelli Bernardo, tesserato per la società Santa Marinella, ex art. 23 e 24 del CGS l’inibizione concordata di giorni 53; 3) Di ritenere la società Santa Marinella, ex art. 4 comma 2 del CGS, responsabile delle violazioni ascritte ai suoi tesserati e per l’effetto di irrogarle l’ammenda di € 500,00 4) Di ritenere l’allenatore De Vecchis Mauro, responsabile della violazione ascritta e per l’effetto di irrogare la sanzione della squalifica per anni tre; 5) Di ritenere la società Foglianese, ex art. 4 comma 2 del CGS, responsabile delle violazioni ascritte al suo tesserato e per l’effetto di irrogarle l’ammenda di € 3.000,00 e la penalizzazione di cinque punti in classifica da scontare nel campionato 2010-2011 della prima squadra. Le sanzioni comminate decorrono dal primo giorno successivo a quello della comunicazione. Manda la segreteria del Comitato Regionale Lazio per le comunicazioni di rito a tutte le parti interessate.
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