COMITATO REGIONALE UMBRIA – STAGIONE SPORTIVA 2010/2011 – Decisione pubblicata sul sito web: www.figc-cru.it e sul Comunicato Ufficiale N° 134 del 04/06/2011 Delibera della Commissione Disciplinare Territoriale Nel deferimento del Procuratore Federale della F.I.G.C. Nei confronti di : 1) il Sig. Ivano Massetti; 2) la società sportiva A.C. Città di Castello Srl SSD,
COMITATO REGIONALE UMBRIA – STAGIONE SPORTIVA 2010/2011 – Decisione pubblicata sul sito web: www.figc-cru.it e sul
Comunicato Ufficiale N° 134 del 04/06/2011
Delibera della Commissione Disciplinare Territoriale
Nel deferimento del Procuratore Federale della F.I.G.C.
Nei confronti di :
1) il Sig. Ivano Massetti;
2) la società sportiva A.C. Città di Castello Srl SSD,
per rispondere:
il primo della violazione dell’art.1 commi 1 e 3, nonché dell’art.5 comma 1 C.G.S. per avere
mediante dichiarazioni riportate nella parte motiva, posto in essere una condotta contraria ai
principi di lealtà, probità e correttezza, avendo in particolare espresso giudizi gravemente
lesivi della reputazione del Presidente del CRA Umbria, Sig. Francesco Amelia, del direttore
dell’incontro A.C. CITTA’ DI CASTELLO – BASTIA del 03/10/2010, sig. Matteo Lupi e, in più
in generale, della classe arbitrale e di non essere comparso alla formale convocazione per
essere escusso, senza addurre al riguardo alcuna giustificazione;
la seconda, della violazione degli artt.4 comma 2 e 5 comma 2 C.G.S., per responsabilità
oggettiva in ordine a quanto ascritto nel capo precedente al proprio Presidente.
FATTO
Con provvedimento in data 26/01/2011, ritualmente comunicato alle parti, il Procuratore Federale
Dott. Stefano Palazzi ed il Vice Procuratore Federale Avv. Marco Squicquero hanno deferito a
questa Commissione Disciplinare Territoriale il Sig. Ivano Massetti e la A.C. Città di Castello SRL
SSD per rispondere degli addebiti in epigrafe contestati.
All’udienza di trattazione del 26/05/2011 era presente l’Avv. Roberto Spoldi in rappresentanza
della Procura Federale della FIGC.
Nessuno è comparso per i deferiti, i quali non hanno svolto alcuna attività difensiva.
Visto il deferimento, sentita la relazione del rappresentante della Procura Federale ed esaminati gli
atti, la Commissione osserva quanto segue.
Emerge dagli atti che il Sig. Ivano Massetti, Presidente dell’A.C. CITTA’ DI CASTELLO SRL
SSD e conduttore di trasmissioni sportive sull’emittente “RETE SOLE”, ha rilasciato a due
quotidiani della stampa locale alcune dichiarazioni, pubblicate il 28/10/2010, relative a presunti torti
arbitrali subiti dalla sua squadra.
- cu 134 / 3382 -
In particolare, nell’articolo comparso su “IL CORRIERE DELL’UMBRIA” del 28/10/2010, a firma
di Elisa Duili, dal titolo “Eccellenza il Presidente si scaglia contro gli arbitri e si dimette – Massetti
lascia: il Castello a Despinoiu”, vengono riportate le seguenti dichiarazioni virgolettate rilasciate dal
Sig. Massetti: ”inutile rimarcare quello che la mia società ha subito in questi cinque anni, è
arrivato il momento di dire basta ai soprusi ed ingiustizie”; “la goccia che ha fatto traboccare il
vaso è stato il fatto che quando martedì mi sono recato in federazione, sono venuto a conoscenza
del fatto che il presidente degli arbitri Amelia abbia ordinato agli arbitri di non andare alle mie
trasmissioni sotto minaccia, avvisando che al Città di Castello non sarebbe più stata fatta vincere
una partita, intanto il mio avvocato Paolieri presenterà querela nei confronti di Amelia,
provvedimenti che non si fermano qui, domenica non so se ci presenteremo a Gualdo o troveremo
un’adeguata forma di protesta”.
Inoltre, nell’articolo comparso su “IL GIORNALE DELL’UMBRIA”, anch’esso del 28/10/2010, a
firma Stefano Coletti, dal titolo “Città di Castello patron scatenato, Massetti si dimette e tuona
stanchi dei toni arbitrali”, vengono riportate le seguenti frasi virgolettate rilasciate dal Sig. Massetti:
“ho indetto questa conferenza stampa perché ormai la misura è colma, è venuto il momento di dire
basta, sono anni che la mia società è nel mirino di chi comanda il calcio regionale, ma adesso mi
sono stancato, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è dopo che mi sono recato in federazione e
ho preso accordi con il presidente Luigi Repace, per avviare una proficua collaborazione è stata
che siamo venuti a conoscenza di una riunione degli arbitri nella quale il Presidente Francesco
Amelia avrebbe fatto esplicita richiesta, ai suoi affiliati, di non partecipare, né guardare le
trasmissioni del sottoscritto Ivano Massetti e che gli stessi avrebbero detto di continuare con i torti
verso il Città di Castello. Queste affermazioni sono di una gravità inaudita e ho già dato mandato
all’avvocato Paolieri di sporgere querela nei confronti di Amelia in personaggio che non è
all’altezza del suo ruolo e che dovrebbe dimettersi”.
Per quanto riguarda le esternazioni del Sig. Massetti nel corso delle trasmissioni televisive da lui
condotte, nei dvd acquisiti ed allegati agli atti sono documentati alcuni passaggi nei quali
l’incolpato riferisce, fra l’altro, quanto segue: “questi arbitri continuano a scrivere referti falsi e
non si riesce a capire perché […] perché tutti questi errori e poi quando vanno a fare il referto lo
cambiano”; “un Presidente degli arbitri Amelia che io non ho capito perché non si dimette […]
vicino a me avevo un bambino mongoloide […] poverino […] poi sono andato vicino ad Amelia
l’ho guardato non gli ho rivolto neanche la parola [ironizza sul modo di esprimersi del Sig.
Amelia], come un bambino scemo […] dovrebbe essere una persona di un certo livello avere un po’
di personalità e non fare come il bambino mongoloide[…]”; “Castello è una grande squadra l’ha
rovinata Amelia mandando arbitri, designazioni che ogni domenica ci hanno costretto a giocare
anche contro il dodicesimo uomo in campo […] e anche la terna non ha aiutato” (da “Sua
Eccellenza Più” del 26/03/2010).
Ed ancora: “a dicembre il sottoscritto piazzerà tutti i giocatori e il campionato sarà a 15 squadre, il
Città di Castello saluta e se ne va […] perché non posso farmi prendere per il culo da uno che si
chiama Amelia”; “Amelia ha giocato a mala pena in terza categoria, può fare il presidente degli
arbitri? È come se uno va a fare il Rettore dell’Università e ha la terza media”; “il campionato lo
decide Amelia e chi per lui […] manda Lupi e fa danni […] ma è vero che Lupi non ha dato
neanche gli esami? Che è amico di famiglia di Mosconi e gli ha detto vuoi fare l’arbitro? […]
vorrei fare una scommessa vorrei chiamare Lupi se ha coraggio di venire qui e io gli faccio le
domande dell’esame da arbitro sono sciuro che lo boccerei perché non conosce il regolamento […]
sui referti non scrivono mai la verità […] scrivono sempre il falso”; “ma che uomini siete? Non vi
vergognate? Solo perché avete quella giacchetta […] vi sentite padroni del mondo per quell’ora e
½, poi dopo quell’ora e ½ siete dei cretini come tutti gli altri; […] ma se ti mollo uno schiaffo io
Lupi ti risvegli dopo 6 mesi […] Lupi te lo garantisco io […] Amelia che calcio è […] dimettiti fai
danno a tutte le società umbre; “ arbitri attenzione farò una rubrica nuova […] del sabato sera
[…] Daria verrà con una telecamera che è una penna e girerà tutte le discoteche e vi verrà a
riprendere quando siete ubriachi, sbronzi e poi […] questo era l’arbitro che ha arbitrato quella
partita […] così vi facciamo vedere quanto siete bravi ad arbitrare” (da “Pianeta Calcio
Dilettanti” del 10/10/2010).
Il contenuto delle frasi sopra riportate denota un chiaro e reiterato intento denigratorio e gravemente
lesivo della reputazione del Presidente del C.R.A. Umbria, Sig. Francesco Amelia, del Sig. Matteo
Lupi e, più in generale, dell’intera classe arbitrale; va peraltro rilevato che il Sig. Ivano Massetti,
senza addurre alcuna giustificazione, ha omesso di rispondere alla formale convocazione disposta
dalla Procura Federale.
Tali condotte violano palesemente i principi di lealtà, probità e correttezza tutelati dalle norme di
cui in epigrafe e meritano pertanto di essere censurate.
Ciò posto, la Commissione ritiene fondati i motivi di addebito mossi al Sig. Ivano Massetti e, per
responsabilità oggettiva, alla A.C. CITTA’ DI CASTELLO SRL SSD, avendo essi indubitabilmente
posto in essere le violazioni delle norme evidenziate nel deferimento.
Sotto il profilo dell’entità delle sanzioni, la Commissione ritiene congrue le richieste formulate dal
rappresentante della Procura Federale, vale a dire un anno di inibizione per il Sig. Ivano Massetti ed
Euro 2.000,00 di ammenda per la Società.
P.Q.M.
La Commissione Disciplinare:
•applica al Sig. IVANO MASSETTI la sanzione dell’inibizione di anni uno;
•applica alla A.C. CITTA’ DI CASTELLO SRL SSD la sanzione dell’ammenda di Euro
2.000,00.
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