COMITATO REGIONALE PUGLIA – STAGIONE SPORTIVA 2011/2012 – Decisione pubblicata sul sito web:www.figcpuglia.it e sul Comunicato Ufficiale N°21 del 06 Ottobre 2011 Decisione della Commissione Disciplinare Territoriale promosso dal Procuratore Federale della FIGC con atto del 14/7/2011 (prot. n.373/216pf10-11/AM/ma) nei confronti di: – Gabriele Totaro – Arbitro E.della Sez.AIA di Lecce; – Mengoli Pierpaolo -all’epoca Presidente della Soc.Pro Italia Galatina; – la società Pro Italia Galatina per rispondere – l’A.E. Gabriele Totaro, delle violazioni di cui agli artt.1, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e dell’art.40, comma 3, lett. c) e h) del regolamento AIA, per non essersi comportato in modo corretto e trasparente omettendo di redigere in modo esaustivo e completo il referto di gara, evitando di annotarvi e di riferire al Presidente della Sezione AIA di Lecce (al quale si era limitato a raccontare solo della presunta irruzione subita nello spogliatoio) di aver ricevuto una tuta ed un cellulare da un Dirigente della Pro Italia Galatina, al termine dell’incontro Pro Italia Galatina – Orsa Maggiore Brindisi svoltosi il 25/4/2010, manifestando, in tal modo, l’intenzione di trattenere i beni ricevuti; -il sig. Mengoli Pierpaolo, presidente all’epoca dei fatti della Soc. Pro Italia Galatina, per la violazione dell’art.1 del C.G.S. per aver fatto dono all’arbitro al termine della gara con la Soc. Orsa Maggiore Brindisi di un telefonino e di una tuta; -la Soc. Pro Italia Galatina ai sensi dell’art.4 comma 1 del CGS per responsabilità diretta in conseguenza della violazione ascritta al suo presidente.

COMITATO REGIONALE PUGLIA – STAGIONE SPORTIVA 2011/2012 – Decisione pubblicata sul sito web:www.figcpuglia.it e sul Comunicato Ufficiale N°21 del 06 Ottobre 2011 Decisione della Commissione Disciplinare Territoriale promosso dal Procuratore Federale della FIGC con atto del 14/7/2011 (prot. n.373/216pf10-11/AM/ma) nei confronti di: - Gabriele Totaro - Arbitro E.della Sez.AIA di Lecce; - Mengoli Pierpaolo -all’epoca Presidente della Soc.Pro Italia Galatina; - la società Pro Italia Galatina per rispondere - l’A.E. Gabriele Totaro, delle violazioni di cui agli artt.1, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e dell’art.40, comma 3, lett. c) e h) del regolamento AIA, per non essersi comportato in modo corretto e trasparente omettendo di redigere in modo esaustivo e completo il referto di gara, evitando di annotarvi e di riferire al Presidente della Sezione AIA di Lecce (al quale si era limitato a raccontare solo della presunta irruzione subita nello spogliatoio) di aver ricevuto una tuta ed un cellulare da un Dirigente della Pro Italia Galatina, al termine dell’incontro Pro Italia Galatina - Orsa Maggiore Brindisi svoltosi il 25/4/2010, manifestando, in tal modo, l’intenzione di trattenere i beni ricevuti; -il sig. Mengoli Pierpaolo, presidente all’epoca dei fatti della Soc. Pro Italia Galatina, per la violazione dell’art.1 del C.G.S. per aver fatto dono all’arbitro al termine della gara con la Soc. Orsa Maggiore Brindisi di un telefonino e di una tuta; -la Soc. Pro Italia Galatina ai sensi dell’art.4 comma 1 del CGS per responsabilità diretta in conseguenza della violazione ascritta al suo presidente. FATTO Con nota del 4/5/2010 il Presidente della Sez. AIA di Lecce segnalava alla Procura Arbitrale il comportamento omissivo del sig. Gabriele Totaro, arbitro della sezione AIA di Lecce, il quale, in occasione della gara Allievi Regionali tra Pro Italia Galatina e Orsa Maggiore Brindisi del 25/4/2010 non aveva segnalato, nel suo referto di gara, di aver ricevuto dalla Società Pro Italia Galatina, nella persona di un dirigente, oltre ad una tuta, anche un telefono cellulare. Il sig. Totaro in sede di audizione innanzi al Procuratore Arbitrale aveva dichiarato di aver accettato la consegna di tali oggetti, solo perché aveva constatato - al suo rientro negli spogliatoi a fine gara- , che i suoi indumenti ed il suo cellulare, erano stati posti sotto l’acqua corrente della doccia da ignoti; indumenti divenuti pertanto, del tutto inutilizzabili. Aggiungeva altresì di aver considerato il tutto come un prestito d’uso, e non un omaggio e che quanto prima aveva in animo di provvedere alla loro restituzione, tramite la sezione AIA di Lecce. Rimessi gli atti alla Procura Federale della FIGC per le indagini di competenza, l’inquirente federale confermava che, dalle dichiarazioni rese in sede di audizione da lui raccolte, era emerso che il giovane arbitro Gabriele Totaro, aveva ammesso di aver effettivamente ricevuto una tuta e un telefonino da un dirigente della Pro Italia Galatina, ma solo perché impossibilitato ad utilizzare i propri indumenti in quanto completamente bagnati per le ragioni succitate. Circostanza questa confermata da tutti i soggetti interrogati dall’inquirente i quali avevano dichiarato che al rientro negli spogliatoi a fine gara, lo spogliatoio dell’arbitro era effettivamente stato violato da ignoti i quali avevano collocato sotto la doccia, gli indumenti dell’arbitro ed il suo telefonino (custodito in una tasca), rendendoli inutilizzabili. I dirigenti della Pro Italia Galatina dichiaravano altresì all’inquirente che nelle medesime succitate circostanze avevano trovato il sig.Totaro in lacrime e visibilmente scosso per quanto accaduto per cui avevano avvertito la necessità di offrirgli soccorso, fornendogli una tuta di allenamento “usata” nonché un telefonino sempre “usato” consegnatogli dal Presidente del Galatina sig. Mengoli, per consentirgli di effettuare una telefonata allo zio che tardava ad arrivare per riaccompagnarlo a casa. Il dirigente del Galatina sig. Duma dichiarava infatti all’inquirente che: “….il direttore Totaro, non aveva gli abiti per tornare a casa perché completamente bagnati e dunque senza che lo stesso lo richiedesse, noi tutti abbiamo ritenuto di prestare una tuta per lasciare lo stadio …….”. Ulteriore precisazione veniva resa dal Presidente della Pro Galatina il quale dichiarava che: “…..il telefonino era un telefono usato e di poco valore; la tuta era ugualmente usata e serviva solo per non mandare via nudo il giovane arbitro; non era mia intenzione omaggiare l’arbitro dei ridetti oggetti. Si è trattato solo di mero soccorso”. Il sig. Gabriele Totaro, dichiarava poi all’inquirente che al momento del suo allontanamento dallo stadio non aveva riconsegnato immediatamente il telefonino al Presidente Mengoli, perché a fine gara c’era ancora qualche giocatore della squadra ospitata “Orsa Maggiore” che, continuava a minacciarlo e ad ingiuriarlo (circostanza questa confermata anche dai dirigenti del Galatina in sede di audizione) per cui l’unico suo pensiero era quello di tornare quanto prima a casa sua, senza ulteriori conseguenze. Aggiungeva poi che: “…..non era mia intenzione agire contro i regolamenti Federali, vorrei solo che si tenesse in debita considerazione il momento in cui i fatti si sono verificati, ossia la pressione che c’era…” (testuale). A conclusione delle sue indagini l’inquirente accertava altresì che l’arbitro sig. Totaro aveva riconsegnato la tuta e il telefono al Galatina, attraverso la sez.AIA di Lecce il 4 maggio del 2010. A seguito e per effetto delle indagini su richiamate, la Procura Federale della FIGC, con la nota succitata del 14/7/2011 deferiva a questa Commissione, le parti innanzi menzionate per rispondere delle violazioni e degli addebiti loro mossi. Verificata la regolarità delle contestazioni, la Commissione Disciplinare Territoriale Puglia, disponeva, con racc.a.r. del 6/9/2011 la convocazione delle parti deferite, dinanzi a sé per l’udienza del giorno 26/9/2011, alla quale comparivano: -l’avv.Giuseppe Monaco per la Procura Federale; -il sig. Totaro Gabriele; -il sig. Mengoli Pierpaolo; - ed il sig. Nuzzo Luigi nella qualità di attuale Presidente della soc.Pro Italia - Galatina. - Dato atto delle Memorie Difensive fatte pervenire dai sig.ri Totaro Gabriele e Mengoli Pierpaolo rispettivamente del 15/9/2011 e del 12/9/2011; - dato atto che nessuno dei deferiti aveva chiesto l’applicazione dell’art.23 CGS; -dichiarata chiusa la fase istruttoria dibattimentale, il Presidente invitava le parti presenti a rassegnare le rispettive conclusioni. Prendeva quindi la parola il sig.Totaro Gabriele il quale dichiarava di far propria la Memoria difensiva del 13/9/2011 (illegittimamente inviata dall'Avv. Nicola Favia non abilitato ai sensi dell’art. 34 n. 8 GGS essendo arbitro in attività) e chiedeva di essere assolto dagli addebiti mossigli. Prendeva la parola il Sig. Mengoli Pierpaolo il quale si riportava alla sua memoria difensiva inviata il 12.9.11 ed a quanto dichiarato al Procuratore Federale nel corso delle indagini in data 15.4.11 e chiedeva pertanto di essere mandato assolto dall'addebito mossogli. Prendeva poi la parola il Sig. Nuzzo Luigi nella qualità di presidente attuale della Soc. Pro Italia Galatina il quale dichiarava che la tuta usata ed il cellulare anch'esso usato, erano stati consegnati e non donati all’arbitro Sig. Totaro per un intervento esclusivamente umanitario nei confronti di una persona, peraltro, giovanissima; a prescindere quindi dalla sua qualità di arbitro. Motivi questi per i quali si associava alla richiesta del Sig.Mengoli di totale e completa assoluzione dall'addebito di responsabilità oggettiva contestato alla Soc. Pro Italia Galatina. Prendeva da ultimo la parola l'Avv. Giuseppe Monaco per la Procura Federale il quale, dopo ampia discussione, chiedeva applicarsi le seguenti sanzioni: al Sig. TOTARO Gabriele la inibizione di mesi 3; al Sig. MENGOLI Pierpaolo inibizione di mesi 2; alla Soc. Pro Italia Galatina ammenda di Euro 500,00; MOTIVI DELLA DECISIONE Sulla base della documentazione acquisita agli atti del procedimento, e dalle indagini eseguite dalla Procura Federale la Commissione ritiene di poter escludere l’ipotesi secondo cui il sig. Mengoli Pierpaolo (all’epoca nella sua qualità di Presidente della soc.Pro - Italia Galatina) avrebbe inteso far dono di una tuta e di un telefonino all’arbitro sig. Totaro Gabriele - dopo la gara innanzi citata del 25/4/2010-; e che quest’ultimo avrebbe manifestato il proposito di trattenere i beni succitati, quale dono offertogli dal Presidente del Galatina. E’ infatti risultato con certezza non revocabile in dubbio che, al rientro negli spogliatoi (a fine della gara più volte citata del 25/4/2010 Pro Italia Galatina - Orsa Maggiore Brindisi) l’arbitro sig. Totaro Gabriele ebbe a constatare con sgomento e turbamento che tutti i suoi effetti personali (compreso il suo cellulare situato in una tasca) erano stati posti sotto l’acqua corrente della doccia e resi del tutto inutilizzabili, tanto da non consentirgli il rientro in sede. Disperazione, accompagnata da pianto e smarrimento del succitato sig. Totaro, tali da indurre - nell’immediatezza della constatazione - i dirigenti della Pro Italia Galatina (ed in particolare il Presidente dell’epoca sig. Pierpaolo Mengoli) a mettere a disposizione dell’arbitro suddetto una tuta da ginnastica “usata” ed un telefono cellulare anch’esso “usato” onde consentire al malcapitato di sollecitare l’arrivo di un suo zio che con la sua auto l’avrebbe riaccompagnato in sede. Le vicende succitate nella loro versione logica e cronologica risultano documentalmente confermate, dagli interrogatori resi dai sig.ri Coluccia Luciano e Duma Alessandro (entrambi dirigenti della Pro Italia Galatina) all’inquirente della Procura Federale, nel corso dell’istruttoria da quest’ultimo espletata in data 15/4/2011; oltrecchè (ancorchè parzialmente), dallo stesso arbitro sig. Totaro che, nel suo referto di gara del 25/4/2010, così descrive l’episodio “……. Al termine della gara, tornando nel mio spogliatoio trovavo tutti i vestiti ed il mio cellulare gettati sotto la doccia e bagnati dal getto d’acqua aperto. In seguito a ciò il cellulare risultava non più funzionante ed ero costretto lasciare l’impianto con dei vestiti messi a disposizione dal Galatina….” (testuale). Parziale omissione dunque da parte dell’arbitro (relativa alla messa a disposizione anche del cellulare da parte del Galatina) che non può tuttavia assurgere a dignità di prova di offerta in dono da parte del Presidente del Galatina, né di accettazione a tale titolo da parte del Totaro, attese le inequivoche circostanze di tempo e luogo (tempestivamente palesate e non taciute) che hanno indotto ad intervenire “per motivi umanitari” sia i dirigenti della Pro Italia Galatina che il presidente dell’epoca sig. Mengoli il quale sul punto ha precisato che “….non era mia intenzione omaggiare l’arbitro dei ridetti oggetti. Si è trattato di un mero soccorso ……(testuale dalla dichiarazione resa all’inquirente il 15/4/2011). In definitiva quindi, la Commissione Disciplinare Territoriale, ritiene che vadano mandati assolti il sig. Mengoli Pierpaolo e la soc. Pro Italia Galatina, dagli addebiti rispettivamente loro mossi e ritenere l’arbitro sig. Totaro Gabriele, responsabile non già di accettazione vietata di oggetti vari, ma della sola incompleta redazione del suo referto di gara, nella parte in cui risulta omessa la consegna precaria e provvisoria da parte del Presidente del Galatina del “cellulare” che, unitamente alla tuta - a cui si è fatto innanzi cenno- l’inquirente afferma essere stati restituiti in data 4 maggio 2010 tramite la sez. AIA di Lecce. Incompletezza di referto arbitrale che la Commissione ritiene di punire con la sanzione della ammonizione con diffida, come da dispositivo. P.T.M. la Commissione Disciplinare Territoriale dichiara: -il sig.Totaro Gabriele responsabile dell’addebito di incompletezza del suo referto di gara e per l’effetto gli infligge la sanzione dell’ammonizione con diffida; -il sig.Mengoli Pierpaolo, all’epoca presidente della Pro Italia Galatina non responsabile e conseguentemente assolto dall’addebito mossogli; -la soc. Pro - Italia Galatina non responsabile e conseguentemente assolta dall’addebito mossole.
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