TAS-CAS – Tribunale Arbitrale dello Sport – Corte arbitrale dello Sport (2007-2008) – Versione non ufficiale by dirittocalcistico – CAS arbitrale 2007/A/1338 SASP Le Havre Athletic Club c. AS Vita Club di Kinshasa, Premio 8 aprile 2008 Istruzione: Bernard Foucher (Francia), presidente, Jean-Philippe Rochat (Svizzera); Mr. Youssoupha Ndiaye (Senegal) Calcio Player accordo di trasferimento tra due squadre La prova del contratto di prestito Validità del trasferimento del giocatore e non la frode Indennità di formazione
TAS-CAS - Tribunale Arbitrale dello Sport - Corte arbitrale dello Sport (2007-2008) - Versione non ufficiale by dirittocalcistico -
CAS arbitrale 2007/A/1338 SASP Le Havre Athletic Club c. AS Vita Club di Kinshasa, Premio 8 aprile 2008
Istruzione: Bernard Foucher (Francia), presidente, Jean-Philippe Rochat (Svizzera); Mr. Youssoupha Ndiaye (Senegal)
Calcio
Player accordo di trasferimento tra due squadre
La prova del contratto di prestito
Validità del trasferimento del giocatore e non la frode
Indennità di formazione
1. La natura di "prestito" il trasferimento del giocatore deve essere dimostrata. In assenza di prova del prestito e sulla base di un accordo di trasferimento valida raggiunto tra le parti, sembra che il giocatore è stato correttamente registrato e trasferito al club gratuitamente per un periodo di precarietà.
2. La registrazione per la prima volta un giocatore come un professionista con una società dà la società di formazione, ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 3 dell'allegato 4 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei giocatori la responsabilità per il pagamento di indennità di formazione, una giusta percezione di indennità di formazione pagati dal club con il quale è stato registrato il lettore per la prima volta come un professionista.
3. Quando la nullità del contratto per frode trasferimento non è provato (nessuna prova di una dichiarazione di nullità del contratto entro un periodo di un anno dalla scoperta della frode ai sensi dell'art. Al 31. 1 e CO 2) e addirittura sembra certa a causa delle buone relazioni delle parti, la ratifica del contratto è considerato definitivo.
La SASP Le Havre Athletic Club ("il ricorrente") è una società calcistica con sede a Harfleur, in Francia. Egli è un membro della Federazione francese di calcio, che è affiliata alla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) dal 1904.
L'AS Vita Club di Kinshasa ("Resistente") è una società calcistica con sede a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo. E 'membro della Federazione congolese di Football Association (FECOFA), che è affiliata alla FIFA dal 1964.
Contratto firmato il 1 ° agosto 2005, il ricorrente ha impegnato i servizi di MG, concesso in licenza agente di giocatori, per rendere le misure necessarie per consentire, ai sensi della carica che
ha dovuto assumere un "giovane giocatore che ha margini di miglioramento", "libera di qualsiasi patto o il cui cambiamento del club porta ad un trasferimento di quote inferiore a 200.000 euro", "il cui stipendio mensile è inferiore a 10 000 euro ".
Con questo mandato, il signor G. ha proposto l'assunzione di un giocatore di nazionalità congolese, M., nato nel 1984. Ha poi posto il ricorrente in contatto con il congolese AS Vita Club Mbujimayi, designato come il club con il quale è stato registrato il giocatore.
Tenuto conto delle raccomandazioni del signor G. supervisione e dopo il giocatore durante le partite della nazionale congolese, il ricorrente ha adottato le misure necessarie al fine di ottenere il trasferimento del giocatore.
Con dichiarazione del 25 agosto 2005, AS Vita Mbujimayi ha testimoniato che il ricorrente "ha solo i diritti del giocatore e ha reso la sua attività a tutte le altre richieste di altri club alla liquidazione di un'indennità di formazione."
Lo stesso giorno, appellante ha firmato con un "contratto da professionista" M. le cui caratteristiche principali sono:
- Il contratto è stato firmato a Saint-Laurent-de-Brévedent, in Francia.
- Durante la stagione 1999/2000 al 2005/2006, il giocatore ha solo evoluto nel corso Mbujimayi AS Vita, che è il suo primo club.
- Questo è il primo contratto da professionista del signor
- Il giocatore "è impegnata a partire dal 25 agosto 2005 a giocare a calcio come un giocatore professionista al Club LE HAVRE AC".
- Il contratto è stato concluso per un periodo determinato appropriato entro la fine della stagione 2007/2008.
26 agosto 2005, il FECOFA, sotto la firma congiunta del presidente e del suo segretario generale, il ricorrente ha confermato che il giocatore è stato registrato con AS Vita Mbujimayi, che "è regolarmente autorizzato a trasferire al giocatore di HAVRE AC Club (Francia) e di riscuotere i canoni di formazione e di solidarietà previsto dalla FIFA. Essa è abilitata a forfaitiser tale compensazione in una sola tassa di trasferimento, era lei, anche se meno rispetto alla scala corrente. " Ha anche testimoniato che "in ogni caso, il Mbuji-Mayi Club VITA si impegna, nel caso, per ovviare a eventuali indennità di formazione e di solidarietà che potrebbe essere rivendicata da un altro club ed i cui corpi ritengono il ricorso ricevibile, LE HAVRE AC essendo formalmente cancellato di liquidazione di tali crediti, quando ha concluso un accordo specifico con VITA Mbuji-Mayi che confermiamo la piena validità ".
Datato agosto 29, 2005, appellante ha firmato con AS Vita Mbujimayi il seguente contratto:
"1. / CLUB DI VITA Mbujimayi afferma di detenere il record e tutti i diritti collegati al M. giocatore, nato a Mbujimayi, di nazionalità congolese.
Tenendo premuto il record e tutti i diritti sono definiti come:
- Se il giocatore è registrato all'interno di esso, ai sensi dell'articolo 5 § 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori della FIFA al momento della preparazione di questo.
- Che il club è l'unico VITA Mbujimayi diritto di richiedere e ottenere il pagamento
indennità di formazione ai sensi dell'articolo 20 del regolamento FIFA di cui sopra
risarcimenti dovuti in base al meccanismo di solidarietà previsto dall'articolo 21 del regolamento FIFA sopra indicato.
(...)
Articolo 1.
Il club accetta VITA Mbujimayi riposizionare in modo permanente [il ricorrente] del giocatore di registrazione Milambo effetto Mutumba data del presente pagamento di una tassa di trasferimento di 80.000 euro (ottantamila euro).
Tale indennizzo sarà pagato dal [la ricorrente] a VITA Mbujimayi il seguente calendario: (...) ".
31 Agosto 2005, il FECOFA, sempre sotto la firma congiunta del suo Presidente e il suo Segretario Generale, ha inviato alla Federazione francese di calcio il certificato internazionale di trasferimento di M. Questo documento precisa che detto giocatore era un membro della AS Vita Mbujimayi prima di essere trasferito al ricorrente. Tuttavia, non vi è alcuna indicazione se il giocatore era dilettante o no.
Non è pacifico che il ricorrente abbia pagato al AS Vita Mbujimayi l'importo concordato.
In quel momento e secondo la dichiarazione del 4 Aprile 2007 Federazione francese di calcio, il ricorrente era un club di prima classe come definito nel regolamento della FIFA riguardo spese di formazione.
Con lettera datata 23 gennaio 2006, il Resistente sfidato ricorrente "per ottenere il pagamento delle indennità di formazione ai sensi degli articoli 20 e ALLEGATO 4 REGOLE E REGOLAMENTI DEL TRASFERIMENTO DEI GIOCATORI FIFA, dopo la firma 25/08/2005 su come un calciatore non dilettante per conto di AC HAVEN ". In questa corrispondenza, si afferma che il giocatore è stato registrato con il FECOFA come giocatore della Resistente per le stagioni dal 2003 al 2005 fino alla firma del contratto tra il ricorrente e il signor Il Resistente ha quindi chiesto la formazione ricorrente di compensazione come segue:
- Stagione 2003/2004 Euro 90,000. -
- Stagione 2004/2005 Euro 90,000. -
- Stagione 2005/2006 Euro 45.000. -
Euro 225.000 totali -.
23 gennaio 2006, il convenuto fa valere anche i suoi diritti al Dispute Resolution Chamber (DRC) della FIFA.
Parallelamente al procedimento dinanzi alla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA, il FECOFA tentata conciliazione tra i due club congolesi.
Con lettera del 7 aprile 2007, il Resistente ha informato FIFA di quanto segue:
"Abbiamo l'onore qui di informarvi che abbiamo desistere dal procedimento dinanzi la commissione sui benefici del training on the M giocatore, si precisa che il signor R. avvocato presso il Paris-TOQUE E2106 non è più autorizzato a rappresentare il nostro club, solo il presidente Gabriel AMISI Kumba è ora autorizzata a rappresentare il nostro club. "
Il 9 aprile 2007, la FECOFA trasmesso alla Fifa una copia della lettera citata afferma che il Resistente esaminato il caso nei confronti della ricorrente ad essere chiuso.
Il 10 aprile 2007, su richiesta del ricorrente, la Federazione francese di calcio ha anche inviato una copia di tale lettera alla FIFA.
10 aprile 2007, il Resistente ha informato la FIFA che la sua lettera del 7 aprile 2007 era stato male interpretato nella misura in cui era solo un avviso di cessazione del mandato conferito al sig R. Il Resistente ha confermato quando ha insistito nella sua richiesta di pagamento dell'indennizzo da parte ricorrente relativa formazione giocatore M.
11 Aprile 2007, il Resistente ha dichiarato ripristinare "l'Azienda fino ad oggi NG Consulting Maestro R. nella sua qualità di agente nel caso del signor giocatore ".
27 APRILE 2007, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha dichiarato quanto segue:
"1. L'applicazione di AS Vita Club di Kinshasa è parzialmente accettata.
2. L'imputato, Le Havre AC, dovrà pagare al ricorrente, AS Vita Kinshasa, la somma di EUR 225,000.
3. L'importo dovuto dovrà essere versato da parte del convenuto, Le Havre AC nei prossimi 30 giorni comuni alla data di notifica della presente decisione.
4. Nel caso in cui l'importo dovuto non viene pagata entro il termine, gli interessi al 5% annuo sarà applicata dal momento del termine di cui sopra. Se l'importo dovuto non viene pagata entro i termini stabiliti, il caso sarà trasmesso alla Commissione Disciplinare della FIFA, che prenderà provvedimenti disciplinari necessarie.
5. Qualsiasi altra pretesa attrice è stato respinto.
6. AS Vita Kinshasa si impegna a informare il convenuto, Le Havre AC, il numero di conto bancario sul quale il club imputato deve pagare l'importo assegnato. Allo stesso modo, il richiedente si impegna a comunicare alla Camera di Risoluzione delle Controversie di ogni pagamento effettuato dalla convenuta.
7. Ai sensi dell'articolo 61, comma 1, dello Statuto della FIFA, questa decisione è appellabile al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS). I reclami devono essere presentati entro 21 giorni dalla notifica della decisione (...) ".
In sostanza e sulla base delle informazioni ricevute dal FECOFA, Camera di Risoluzione delle Dispute della FIFA "ha preso atto del fatto che il giocatore è stato prestato al richiedente da parte interveniente dal 1 luglio 2003 fino alla sua partenza in Francia. A questo proposito, la Camera ha osservato che il prestito è soggetto alle stesse regole del trasferimento definitivo dei giocatori, comprese le disposizioni in materia di compensazione di formazione e meccanismo di solidarietà (cfr. art. Entro il 10. 1 del Regolamento). Pertanto, e in riferimento alla giurisprudenza consolidata, la Camera ha concluso che l'indennità di formazione è dovuta al club che effettivamente ha formato il giocatore in questione, anche se questo è accaduto nel corso di un prestito, e che la registrazione del giocatore (o come "diritti", interveniente del gioco) non ha rilevanza in questo senso ". Su questa base, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha ritenuto che il Resistente aveva diritto ad un indennizzo e che il periodo di formazione da prendere in considerazione ha avuto inizio il 17 marzo 2003 e terminato alla fine del stagione calcistica congolese 2004/2005 che ha coinciso con il 31 agosto 2005.
La decisione è stata notificata alle parti datato 29 giugno 2007.
Con Avviso di Appello del 12 luglio 2007, la ricorrente proponeva ricorso contro la decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA con la Corte Arbitrale dello Sport (CAS).
Il ricorrente ha presentato il suo breve ricorso presentato 27 luglio 2007.
Via fax e posta ricevuta dal CAS, rispettivamente 5 e 11 ottobre 2007, il Resistente ha inviato la sua risposta.
Del gennaio 30, 2008, si è tenuta un'audizione a Losanna, presso la sede CAS.
DESTRA
Competenza del CAS
1. La competenza CAS dagli articoli 59 e seguenti dello Statuto della FIFA e l'articolo R47 del Codice di Arbitrato per lo Sport (il "Codice").
2. Va aggiunto che le parti hanno espressamente riconosciuto la giurisdizione del CAS nella loro scritta e firmata dall'Ordine procedurale.
Ammissibilità
3. L'atto di appello è stata indirizzata a TAS 16 luglio 2007, sia nel periodo di 21 giorni stabilito dalla sezione 61 dello Statuto FIFA. Inoltre, soddisfa le condizioni fissate all'articolo R48 del Codice.
4. Di conseguenza, il ricorso viene accettato, che non è contestato.
Legge applicabile
5. Art R58 del Codice prevede che la Commissione decide in base alle norme e alle regole di legge scelta dalle parti, o in mancanza di scelta in base alla legge del paese in cui l'organizzazione federazione, associazione o altri sport che ha rilasciato il decisione impugnata è domiciliato o secondo le norme di diritto che considera la formazione l'applicazione appropriata. In quest'ultimo caso, la decisione della formazione deve essere motivato.
6. Ai sensi dell'articolo 60 al. 2 dello Statuto della FIFA, "L'arbitrato è disciplinato dalle disposizioni del Codice di Arbitrato per lo Sport CAS. Il CAS si applica in primo luogo i vari regolamenti della FIFA e la legge svizzera come suppletive ".
7. In questo caso, le parti non abbiano espressamente scelto la legge. Pertanto, allo statuto e regolamento FIFA si applicano in primo luogo. In subordine, il diritto svizzero è applicabile.
Altre questioni procedurali
8. Il caso tra le parti è stata presentata alla FIFA il 23 gennaio 2006, o dopo il 1 ° luglio 2005, che è la data di entrata in vigore il Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005). In questo caso, la controversia riguarda un assegno di formazione per il periodo dal 17 marzo 2003 31 agosto 2005. Il periodo di formazione da ritenuto opportuno dopo l'entrata in vigore del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), è quest'ultimo che deve essere applicato. Nella sua decisione del 27 aprile 2007, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA è giunto alla stessa conclusione, come le parti nelle loro rispettive osservazioni scritte, si riferiscono esclusivamente al Regolamento per lo Status e Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005 ) e dei suoi allegati.
9. Prima di affrontare nel merito di questo caso, la formazione deve ancora decidere in merito alle obiezioni procedurali sollevate dalla ricorrente e porre le seguenti domande:
- Quali sono le implicazioni della lettera del 7 aprile 2007 con cui interpellato ha dichiarato desistere "del procedimento" prima che la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA?
- Il Resistente ha validamente dimostrato di CAS?
10. Il ricorrente ritiene che, in seguito al ritiro in questione, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA non ha potuto pronunciarsi sul merito del caso, dovrebbe essere considerato chiuso. Da parte sua, il convenuto ha spiegato che la sua lettera era stata gravemente
interpretato nel senso che la sua intenzione era solo quello di portare all'attenzione della FIFA, la cessazione dei poteri di rappresentanza del signor R.
11. La formazione arbitrale rileva che, nella sua lettera del 7 aprile 2007, il Resistente ha detto di interrompere la "procedura" pendente dinanzi FIFA. I termini utilizzati dal Resistente devono essere considerati con cautela in quanto in molti paesi (tra cui francese), vi è una distinzione tra il ritiro di una querela e l'azione di ritiro. La persona che causa gli istituti potrebbero scegliere di abbandonare sia la procedura o far valere i propri diritti in tribunale. Nel primo caso (chiusura del procedimento), si può finalmente reintrodurre un procedimento successivo. Nel secondo caso (Nessuna azione), la rinuncia è irrevocabile e il ritiro avviene quando lo stesso effetto giuridico, come se una sentenza definitiva è stato raggiunto tra le parti.
12. Ciò solleva la questione se l'intenzione della Resistente di interrompere la prosecuzione del procedimento o azione. A questo proposito, si deve notare che:
- Nella sua lettera del 7 aprile 2007, il Resistente ha dichiarato abbandonare "la procedura", che suggerisce piuttosto un ritiro di una querela.
- Nella stessa lettera, la resistente ha aggiunto che "il signor R. (...) Non è più autorizzato a [la] rappresentazione (...), solo il presidente Gabriel AMISI Kumba è ora autorizzata a rappresentare il nostro club. " Questa precisione suggerisce che il caso non viene considerata chiusa dal momento che il Resistente ha informato della FIFA il nome della persona che pronunciare il suo nome dal numero di aprile 7, 2007.
- 7 aprile 2007 è un Sabato. Lunedi ', April 9, 2007 e facendo riferimento alla lettera del Resistente, il FECOFA ha informato la FIFA che il caso deve essere considerato chiuso. Il giorno dopo, il convenuto ha risposto immediatamente per confermare che il suo unico desiderio era quello di dare disdetta del mandato di Mr. R. Il Resistente quindi agito con la dovuta diligenza dalle circostanze a chiarire l'ambiguità della sua corrispondenza.
13. Il "ritiro" è stato servito più di un anno dopo l'inizio del procedimento avviato il 23 gennaio 2006 e meno di 20 giorni prima della Camera di Risoluzione delle Dispute della FIFA fa la sua decisione. Non ci sono eventi si sono verificati tra queste due date in grado di dimostrare che il Resistente volontariamente posto fine all'azione, senza contro-consegna.
14. In considerazione di quanto precede, la formazione arbitrale ritiene che la lettera del 7 aprile 2007, il Resistente ha solo sospendere il procedimento avviato dinanzi alla Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA. Il procedimento non è stato spento ed è tornato a seguire la lettera della Resistente alla FIFA il 10 aprile 2007. In altre parole, il Resistente non rinunciare ai suoi diritti per far valere o rivendicare e Camera di Risoluzione delle controversie della Fifa è necessario, come ha fatto giustamente a pronunciarsi sulla merito della controversia tra le parti.
15. Durante l'udienza il 30 gennaio 2008, l'autorità di rappresentare gli agenti della Resistente è stato interrogato dalla ricorrente.
16. Sotto una procura del 29 gennaio 2006, il signor R. Resistente è stato adeguatamente rappresentati alla Camera Risoluzione delle Controversie della FIFA fino al 7 Aprile, 2007. A quel tempo, e come discusso in precedenza, le procure sono stati licenziati solo per essere reintegrato come dell'11 aprile 2007. Inoltre, nella sua decisione del 27 aprile 2007, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha nominato Mr. R. come agente del Resistente.
17. MN, intanto, è il responsabile della società Consulting NG. Datata 20 gennaio 2006, il Resistente ha incaricato l'azienda a "Affermare che tutti i soldi a causa di AS Vita Club di Kinshasa durante il trasferimento dei suoi giocatori, nelle cui mani è" e "Portare tutte le procedure necessarie con gli organismi nazionali o internazionali come parte del suo agente di missione ". Consulting NG è anche designato come agente nella lettera dell'11 aprile 2007, il Resistente: "L'Athletic Club Associazione Vita di Kinshasa (RDC) .... ripristina ad oggi la Compagnia del Maestro R. NG Consulting nella sua qualità di agente nel caso del signor giocatore ". Se la formulazione può apparire goffo, la lettera, nulla nel record per sostenere la tesi che sarebbe senza valore, è ben garantisce sia Mr. R. che la Società Consulting NG, e quindi il suo manager, MN, di rappresentare la AS Vita Club di Kinshasa.
18. Inoltre, per risolvere ogni ambiguità su questo tema, la formazione arbitrale deve chiedere al Presidente della AS Vita Club di Kinshasa per confermare l'efficacia del suo club al CAS. A seguito di tale richiesta, e fax del 31 gennaio e 5 febbraio 2008, il Resistente ha ratificato il mandato conferito al Sig. R. e il signor N. difendere i propri interessi nel contesto della presente causa, che ha avuto sulla costituzione della formazione al CAS del diritto, ai sensi dell'articolo R. 30 del Codice di arbitrato, che vieta anche non per verificare l'accuratezza di questo termine a posteriori.
19. Formazione ricorda che l'arbitrato le parti possono farsi rappresentare e assistere all'udienza da un avvocato di loro scelta, se un avvocato o meno. In questo contesto, la formazione arbitrale ritiene che il Resistente è stato adeguatamente rappresentati nell'ambito del procedimento avviato dinanzi alla CAS.
In fondo
20. In via preliminare, si ricorda che, ai sensi dell'art R57 del Codice, il CAS ha pieno potere di revisione. Questo potere gli permette di ri-sentire le parti su tutti i fatti e le circostanze degli argomenti giuridici che desiderano aumentare e dare una sentenza definitiva sul caso a portata di mano (99/A/252 CAS, CAS 98 / 211, TAS 2004/A/549).
21. La formazione arbitrale è tenuto a considerare le seguenti domande:
- Mr. è stato originariamente validamente trasferito a Mbujimayi AS Vita Club AS Vita Kinshasa?
- Se il trasferimento è valido, dà diritto a ricevere l'indennità di educativa di AS Vita Club di Kinshasa?
- Il pagamento di questa formazione si trova lì nel Club SASP Le Havre Athletic?
- Se sì, la quantità di indennità di formazione?
A. Mr. fu originariamente validamente trasferito AS Vita Mbujimayi AS Vita Club di Kinshasa?
22. La ricorrente sostiene che sotto il suo status di dilettante, non poteva essere validamente prestato da AS Vita Mbujimayi. Infatti, e secondo le norme vigenti della FIFA, solo un giocatore professionista può essere un prestito tra i due club. A causa della nullità del prestito al signor Resistente, quest'ultimo non ha diritto di chiedere il risarcimento per la formazione. La Resistente ritiene che il trasferimento è stato effettuato in conformità del diritto nazionale in base allo Statuto del FECOFA, che deve essere applicata tra due squadre dello stesso paese. Il Resistente è convinto che egli legittimamente diritto al risarcimento perché, infatti, ha effettivamente allenato il giocatore tra il 2003 e il 2005.
23. Per risolvere questo problema, è necessario specificare le regole, pur riconoscendo il primato della relazione tra di loro - tra cui la regola delle norme FIFA su quelli di FECOFA - e quindi godere la loro applicazione a questo caso.
24. Ai sensi dell'articolo 1, il numero 3 a) del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), "Le seguenti disposizioni sono vincolanti a livello nazionale e devono essere incluse senza modifiche nel regolamento dell'associazione : s. 2-8, 10, 11, 18 e 18a ". Tali disposizioni vincolanti sono quindi le sezioni 2 e 10, rispettivamente relativi alla definizione dello status del giocatore e il prestito.
a) Per quanto riguarda lo stato del lettore
25. Ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), "è considerato un giocatore professionista di qualsiasi giocatore di un contratto scritto con un club e ricevere un assegno superiore all'importo dei costi effettivi che si incorre nel condurre questa attività calcistica. Tutti gli altri giocatori sono considerati dilettanti ".
26. In questo caso, entrambe le parti non contestano il fatto che il M. era un giocatore dilettante fino al suo trasferimento al ricorrente. In primo luogo, il Resistente afferma danni alla formazione club francese per il fatto che è il primo club a registrare il giocatore come un professionista. Inoltre, la ricorrente sostiene in particolare che il Sig. non poteva essere pagato prima del suo trasferimento in Francia, dato il suo status di dilettante.
b) Per il sistema di prestito giocatore Mbujimayi AS Vita Club AS Vita Kinshasa
27. E quindi nella misura in cui nulla nel record che contraddice la posizione unanime delle parti, si deve ammettere che il contratto è firmato solo il legante con il ricorrente, il sig giocato a calcio a livello amatoriale, senza trarre guadagno materiale o altro compenso che la copertura delle spese effettivamente sostenute in questo contesto (vedi commento Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori (edizione 2005), ad. art. 2, punto 2, comma 1).
28. Regole della FIFA applicabili sono quelle derivanti dall'articolo 10, paragrafo 1 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005), che fa parte delle disposizioni necessarie in materia di normative nazionali, e che: un "professionista non può essere prestato a un altro club, sulla base di un contratto scritto tra il giocatore e le società interessate. Tale prestito è soggetto alle stesse regole per il trasferimento dei giocatori, comprese le disposizioni in materia di indennità di formazione e di meccanismo di solidarietà ". Il commento di questa disposizione FIFA hanno confermato che "Solo i giocatori professionali possono essere presi in prestito. Un giocatore dilettante non possono essere presi in prestito perché il giocatore è in possesso di un contratto di lavoro valido con il creditore club "(vedi commento Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori (edizione 2005), ad. Art 10., numero 1, paragrafo 1).
29. Le norme nazionali applicabili ai AS Vita Mbujimayi e AS Vita Club di Kinshasa sono due club nella Repubblica Democratica del Congo, e che appartengono alla stessa associazione, il FECOFA, sono quelli risultanti dalla normativa generale e dello sport il FECOFA - prodotta dalle due parti (edizione 2003) - e includere nel trasferimento del giocatore:
"Articolo 117: tipi di trasferimenti
Ci sono quattro tipi di trasferimenti:
- International;
- National;
- Inter-Entity;
- Local.
Un trasferimento è internazionale quando si tratta di cambiare un giocatore tra due associazioni nazionali. Questa mutazione è sancita da un certificato internazionale di trasferimento rilasciato dalla Associazione Nazionale per il beneficiario cedente in condizioni normali previste dai regolamenti della FIFA.
Transfer è una nazionale quando si tratta di cambiare un giocatore tra i due club di diversi campionati. Questo è sancito in un certificato di trasferimento rilasciato dalla Federazione Nazionale in conformità con la legislazione attuale.
Il trasferimento è descritta come inter-entità quando si tratta di cambiare un giocatore tra due squadre appartenenti alla stessa categoria.
Questo è sancito in un certificato internazionale di trasferimento rilasciato dall'ente League.
Un trasferimento è locale quando si tratta di una mutazione tra il giocatore i club della stessa entità. Questa operazione è comprovato da un certificato di trasferimento rilasciato dal locale Club cedente soggetto di cui appartenenza e dalla Lega.
Art. 118: Tempo di trasferimento
Il trasferimento può essere contratto secondo la volontà delle parti:
• a titolo definitivo;
• temporaneo (a tempo determinato);
• come precario per un periodo indeterminato, fatto salvo il cedente Club può recuperare il giocatore in prestito alla sua convenienza, alla fine di ogni stagione, per l'invio al Club ricevuto una lettera ufficiale con ricevuta di ritorno e prima della chiusura la stagione che è in corso, visto Entity appartenenza autentica.
Articolo 119: Disposizioni transitorie specifiche di trasferimento
Qualsiasi giocatore può essere trasferita all'interno della stessa stagione, a condizione che i club cedente e beneficiario siano conformi alle disposizioni in esso vigenti in materia.
Tale disposizione non si applica solo durante la mezza stagione e colpisce entrambi i giocatori efficace di tali trasferimenti sono in corso.
Un giocatore viene trasferita temporaneamente può essere trasferita dal beneficiario ad un altro Club Club per tutta la durata del periodo restante del trasferimento e informa ufficialmente il club di origine. "
30. Da esame di tutte queste regole e l'apprezzamento della loro applicazione a questo caso, e di nuovo mentre dedica il principio della regola delle regole FIFA sulle norme nazionali, l'arbitrato è la formazione poco dire in favore del parere che AS Vita Mbujimayi prestato al signor Resistente. Infatti:
- In primo luogo, leggere le disposizioni di spettacoli FECOFA che fanno alcun riferimento al concetto di prestito. Si parla di trasferimento e la mutazione.
- Inoltre, appellante non spiega come le suddette disposizioni statutarie e di FECOFA sportivi sono incompatibili con la nozione di trasferimento, come previsto dalla normativa FIFA.
- Più precisamente, il signor licenze si riferiscono alle stagioni 2003/2004 e 2004/2005, indicano che il club è l'ultima "AS. V. Club BJ "e il nuovo club è" A.S.V. Club ". E 'pacifico che sia il Resistente. Ci sono anche prove che il "Time Transfer" è di un anno e che l'adesione ha effetto 17 marzo 2003, rispettivamente, 23 marzo 2004 Questi documenti includono firmato dal giocatore e dal Segretario Generale e il Presidente FECOFA. Non si fa riferimento al concetto di prestito. La licenza per la stagione 2005/2006 si differenzia dai titoli precedenti in quanto afferma che il tempo di trasferimento è precario.
31. Durante l'udienza il 30 gennaio 2008, l'arbitrato di formazione ha presentato una copia delle licenze di cui sopra a MG, che ha ammesso che tali documenti devono essere letti e
evidenziando un trasferimento tra due club. Ha riconosciuto che, al momento del coinvolgimento del giocatore, non ha mai chiesto circa il contenuto di queste licenze.
32. Inoltre, datata marzo 3, 2005, AS Vita Mbujimayi ed il dichiarante ha firmato un documento intitolato "Accordo di Trasferimento". Il presente documento non fa riferimento ad un possibile prestito. Egli attesta che il giocatore viene trasferito alla Resistente a titolo di cortesia e per un periodo precario. Non vi è alcun limite di tempo, tranne che la AS Vita Mbujimayi "giocatore può recedere in qualsiasi momento e senza condizioni, nei casi di sollecitazione al di fuori del paese".
33. In una dichiarazione datata 2 novembre 2006, il FECOFA ha confermato a FIFA che "Mr Player, un disertore dalla AS V. CLUB Mbuji-Mayi era stata trasferita ad AS V. CLUB per una stagione (2004-2005). Dopo questo trasferimento, anzi precaria, il giocatore è stato restituito alla sua ex squadra AS V. CLUB Mbuji-Mayi, che a sua volta trasferito a lui datato 31 agosto 2005 nella squadra francese HAVRE. Come vedrete nel documento allegato, che il giocatore è stato inserito nel 2005 nel team di AS. V. CLUB Kinshasa dove ha giocato in questo periodo. " Non viene fatta menzione di un possibile prestito.
34. In una lettera del 28 febbraio 2007, ha inviato più di due mesi dopo l'impegno del giocatore dalla ricorrente, la FECOFA afferma per la prima volta il giocatore si è evoluto dal Resistente dal 17 marzo 2003 al il suo trasferimento al ricorrente. Questo documento è stato rilasciato da un'autorità obbligata a riconoscere l'inesattezza e / o l'ambiguità delle sue precedenti dichiarazioni, in particolare quelli del 26 agosto 2005 (dove ha implicato che il giocatore è stato registrato con AS Vita Mbujimayi) e il 28 settembre 2006 (dove ha sostenuto che il giocatore si è evoluto per il convenuto per una stagione 2004/2005). In questo contesto, la natura del trasferimento del lettore con il resistente non può essere fermato unicamente sulla base di questo documento, rilasciato in condizioni critiche, largamente provocate dalla mancanza di rigore piuttosto deplorevole e condannabile nella FECOFA.
35. Va inoltre osservato che la registrazione del Resistente al sig tra il 17 marzo 2003 e il 31 agosto 2005 è stato stabilito in modo documentato. Analogamente, risulta dagli elementi di prova e, in particolare, il contratto del 3 marzo 2005, fino alla stagione 2005/2006, il giocatore è stato trasferito al convenuto "un precario" o per un periodo indeterminato (vedere la sezione 118 del regolamento generale dello sport e FECOFA, edizione 2003). Il fatto che il tempo di trasferimento è a tempo indeterminato indebolisce il caso del prestito che è equivalente in linea di principio ad un trasferimento di un termine fisso (vedi commento Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento di giocatori (edizione 2005), ad Art. 10. , figura 1, comma 1).
36. Certamente, come Vita Mbujimayi riserva il diritto di rescindere il contratto del 3 marzo 2005 alle qualsiasi momento e senza condizioni "nei casi di sollecitazione al di fuori del paese". L'interpretazione letterale di questo accordo non indica se le parti destinate a conferire la capacità di AS Vita Mbujimayi a recuperare il giocatore solo quando il trasferimento internazionale anche possibile o alla fine di ogni stagione sportiva, secondo le modalità definite all'articolo 118 del regolamento generale dello sport e FECOFA, edizione 2003. In tutti i casi, le note di formazione arbitrali che il signor si è evoluta dal 2003 dal convenuto e che, sulla base del contratto del 3 marzo 2005, potrebbe ancora essere registrato presso il
ultimo club, se il ricorrente non aveva commesso. Risulta dalle circostanze quanto tempo il giocatore si è evoluto con il Resistente ed i documenti prodotti che non AS Vita Mbujimayi destinato a ottenere il giocatore sul presupposto che - profit - dove opportunità di un trasferimento internazionale è presentato. Risulta dalle indagini su questo caso, l'AS Vita Mbujimayi veramente voluto riserviamo il diritto di negoziare il prezzo di trasferimento del giocatore a un club all'estero liberamente. Inoltre, questo desiderio si riflette in primo luogo in termini di dichiarazione del 26 agosto 2005 che il FECOFA indirizzata al ricorrente (AS Vita Mbujimayi "è debitamente autorizzato a trasferire il giocatore al club AC HAVRE (Francia) e di ricevere l'indennità di formazione e di solidarietà previsto dalla FIFA. È consentito forfaitiser tale compensazione in una sola tassa di trasferimento, era lei, anche se meno rispetto alla scala corrente ") e in secondo luogo, nella convenzione di finanziamento firmato trasferimento tra AS Vita Mbujimayi e la ricorrente datata 29 agosto 2005 (" The Club VITA AS Mbujimayi afferma di detenere il record e tutti i diritti connessi il giocatore Mr. [...] Tenendo il record e tutti i diritti sono definite come:. [...] che il club è l'unico VITA Mbujimayi diritto di richiedere e ottenere il pagamento delle indennità di formazione forniti dalla L'articolo 20 delle norme FIFA di cui sopra "). In realtà, come Vita Mbujimayi ha effettivamente recuperato i servizi di Mr. esclusivamente per il ricorrente di negoziare un prezzo concordato per una somma forfettaria, che non è legata anche alla durata effettiva la formazione del giocatore.
37. Infine, mentre il Resistente ha dimostrato che il giocatore ha cambiato all'interno del club tra il 2003 e il 2005, la ricorrente non ha dimostrato l'esistenza o la natura dei rapporti contrattuali che sarebbero legati al M. AS Vita Mbujimayi durante questo periodo. In particolare, appellante non ha dimostrato a) base giuridica su cui AS Vita Mbujimayi terrà il giocatore "tutti i diritti" che gli consente di rivendicare e ottenere il pagamento delle indennità di formazione o b) come è coerente con lo status di dilettante di Mr. Gold, il diritto svizzero, applicabile in una suppletive di cui all'articolo R58 del Codice (vedi figura IV.3) afferma che "Ciascuna parte, salvo che la legge prescrive in caso contrario, provare i fatti che adduce a trarre la sua destra ". Questa disposizione estende l'onere della prova su questa base e determina chi deve sopportare le conseguenze del fallimento della prova (DTF 123 III 60, DTF 130 III 417, DTF 126 III 189). In questo caso, la natura di "prestito" il trasferimento del giocatore con la controparte non è stato dimostrato dal ricorrente e non può essere dedotta dalla totalità delle circostanze. Pertanto, le questioni legate dedotti dalla ricorrente e non deve essere deciso qui.
38. In considerazione di quanto precede, la formazione arbitrale conclude che Mr. è stato validamente registrato con il convenuto per il periodo dal 17 marzo 2003 (data la licenza del giocatore sul 2003/2004) 31 Agosto 2005, in coincidenza con la fine della stagione, che è cruciale nel caso di cessazione di un trasferimento precario (vedere la sezione 118 del regolamento generale dello sport e FECOFA, edizione 2003).
B. L'AS Vita Club di Kinshasa ha diritto ad un risarcimento per la formazione a suo vantaggio?
39. A norma dell'articolo 20 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) "Compensi di istruzione sono in debito con la società di provenienza o club ex-alunni: (1) quando un giocatore firma il suo primo contratto da e professionalmente, e (2) nel corso di ogni trasferimento di un professionista fino alla
stagione del suo 23esimo compleanno. L'obbligo di pagare l'indennità di formazione si pone se il trasferimento è fatto, durante o alla fine del contratto. Dettagli su indennità di formazione sono inclusi nell'appendice 4 del presente regolamento ".
40. L'articolo 1, paragrafo 1 dell'allegato 4 del Regolamento per lo Status ed il Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) (in prosieguo: il "Piano 4") stabilisce che "Il periodo di formazione ed educazione di un giocatore è di età compresa tra 12 e 23 anni. Indennità di formazione è in genere dovuta fino all'età di 23 anni per la formazione sostenute fino all'età di 21 anni, a meno che sia chiaro che il giocatore ha completato il suo periodo di formazione prima dell'età di 21 anni. In questo caso, il risarcimento è dovuto fino alla fine della stagione durante la quale il giocatore raggiunge l'età di 23 anni, ma il calcolo dell'importo sarà basato sugli anni di età compresa tra 12 anni l'età in cui il giocatore ha completato la sua formazione emotivamente. "
41. Una indennità di formazione è dovuta quando un giocatore viene registrato per la prima volta come un professionista.
42. L'articolo 3 dell'allegato 4 sulla responsabilità per il pagamento della indennità di formazione prevede quanto segue:
"1. Quando un giocatore viene registrato per la prima volta come un professionista, il club cui è registrato il giocatore deve pagare un'indennità di formazione entro 30 giorni a tutti i club con i quali è stato registrato il giocatore ( conformità con la carriera del giocatore, come indicato nel passaporto giocatore) e che hanno contribuito alla sua formazione a partire dalla stagione del suo 12 ° compleanno. L'importo da pagare viene ripartito proporzionalmente per il periodo di formazione che il giocatore ha speso con ogni club. In caso di trasferimenti successivi di professionale, le indennità di formazione professionale sarà rivolta alla società di provenienza del giocatore da parte del nuovo club per il periodo durante il quale egli è stato effettivamente formato il giocatore.
2. In entrambi i casi di cui sopra, il termine per il pagamento delle indennità di formazione è di trenta giorni successivi alla registrazione del professionista con la nuova associazione.
3. Se nessuna connessione tra le società professionali e formazione non può essere accertata, o se i club non si verificano entro 18 mesi dopo che il giocatore ha firmato il suo primo contratto da professionista, l'indennità di formazione sarà rivolta alla associazione (o associazioni) del / nel paese (s) è (s), il professionista è stato addestrato. Tale indennità verrà assegnato ai programmi di sviluppo, di calcio giovanile o più associazioni in questione. "
43. Mr. 18 anni al momento del suo trasferimento alla Resistente, ha lasciato durante la stagione del suo 20 ° compleanno di essere trasferito al ricorrente.
44. Come sottolineato in precedenza, le parti non contestano il fatto che il giocatore ha firmato il suo primo contratto con la ricorrente. Non è stata sostenuta, tanto meno ha dimostrato che il signor aveva completato la sua formazione prima dell'età di 21 anni e soprattutto prima di essere trasferito al Resistente.
45. È stato inoltre stabilito alla fine dell'analisi precedentemente aveva reso la situazione del signor, che si è effettivamente registrato con il Club AS Vita Club di Kinshasa. Questa registrazione dà questo club in base alle suddette disposizioni di cui all'articolo 3 dell'allegato 4 in materia di responsabilità per il pagamento della indennità di formazione, una giusta percezione di
formazione indennizzo versato dal club con il quale è stato registrato il lettore per la prima volta come un professionista, vale a dire in questo caso la SASP Le Havre Athletic Club. Inoltre, essa sostiene che il giocatore avrebbe ricevuto una formazione attuale da AS Vita Club di Kinshasa, che non ha la struttura di formazione. Ma la formazione è da un lato, che tale affermazione non è accompagnata da alcun materiale di supporto e ritiene inoltre che data l'età del giocatore e il tempo trascorso in AS Vita Club di Kinshasa, questo club ha necessariamente contribuito alla sua formazione.
46. Il giocatore era sotto 23 e sotto i 18 mesi trascorsi tra il momento in cui detto contratto è stato firmato e quando il Resistente ha dimostrato, in modo ricorrente di far valere la sua pretesa al risarcimento per la formazione del giocatore.
47. Di conseguenza, risulta dalle disposizioni di cui sopra che il Resistente ha diritto a indennità di formazione per tutto il periodo durante il quale è stato registrato il signor con esso.
C. Il pagamento di questa formazione si trova lì nel Club SASP Le Havre Athletic?
48. La ricorrente sostiene che in ogni caso, non può essere tenuto a pagare l'indennità quando il contratto di lavoro dei proventi Mr di una frode da parte di AS Vita Mbujimayi, che avrebbe nascosto la la registrazione del giocatore con il Resistente. Ha detto che il contratto di cessione firmato 29 agosto 2005 sarebbe una nullità e non può stabilire una base valida per il convenuto di chiedere un risarcimento per la sua formazione di M. Inoltre, il ricorrente intende avvalersi di che, a differenza degli obblighi di legge che incombono su di loro, il FECOFA il Mbujimayi AS Vita, MG Mr. e non ha mai menzionato il prestito il giocatore al Resistente.
49. Ai sensi dell'articolo 28, comma 1 del Codice svizzero delle obbligazioni (CO), applicabile inoltre, la parte indotta con l'inganno per entrare l'altro non è richiesto, anche se il suo errore non è essenziale. Frode richiede che il partito affermando che ha stipulato il contratto, sulla base di un errore da un inganno intenzionale, e che senza questo errore, non avrebbe commesso o giù di lì a condizioni che sarebbero state più favorevole. La frode può essere commesso sia da un travisamento di silenzio su un fatto che l'autore ha il dovere di rivelare. Questi includono la frode da colui che tace su fatti che indiquât attività la fedeltà a lui necessario per l'altra parte durante le trattative che precedono la conclusione del contratto, o in generale quando l'autore nasconde i fatti, allora aveva l'obbligo giuridico di informare (ATF 117 II 218. conside 6a). Come parte dei negoziati contrattuali, vi è un rapporto di fiducia che impone alle parti di informarsi reciprocamente in buona fede, in una certa misura, sui fatti che possono influenzare la decisione degli altri parti di stipulare il contratto o alla conclusione che determinate condizioni (DTF 106 II 346 conside. 4a p. 351).
50. Il contratto è viziata da frode, invece, considerato che hanno ratificato la parte quando si costringe il punto ha lasciato un anno, dopo la scoperta della frode, senza avvisare l'altra della sua risoluzione
non mantenere o senza ripetere ciò che ha pagato (Articolo 31 commi 1 e 2 CO;... DTF 108 II 102 conside 2a p 104 s).
51. In questo caso, il ricorrente ha ammesso che era a conoscenza dei crediti della Resistente dal 23 gennaio 2006. Tuttavia, sembra che il difetto di consenso o lesioni quindi la frode è stata sollevata per la prima volta dal ricorrente nel suo breve appello, depositato 27 luglio 2007 come parte del procedimento dinanzi alla CAS e AS Vita Mbujimayi che non è anche parte. Non solo, la ricorrente non ha dimostrato che egli ha inviato ai AS Vita Mbujimayi una dichiarazione di nullità del contratto entro un periodo di un anno dalla scoperta della frode. Ma meglio ancora, durante l'audizione in data 30 gennaio 2008, i rappresentanti del ricorrente ha confermato che non ha potuto raggiungere a rivoltarsi contro AS Vita Mbujimayi, a causa di stretti legami tra loro, nonostante tutti gli elementi di questo caso che le consentirebbe legalmente può essere garantito sia dalla AS Vita Mbujimayi che FECOFA da, eventuali altri importi che possono essere rivendicati come compensazione per la formazione
52. In queste circostanze, la formazione può solo concludere che il ricorrente ha finalmente ratificato il contratto del 29 agosto 2005 e si che quest'ultima deve essere considerata viziata da frode. A questo proposito, va osservato che, date le buone relazioni tra le parti contraenti a cui si riferisce il ricorrente stesso, l'esistenza stessa di inganno può essere discutibile. Questo può tuttavia essere lasciata aperta data la ratifica del contratto da considerarsi definitiva. E 'lo stesso per le stesse ragioni, se le conseguenze delle frodi presunte AS Vita Mbujimayi può essere fatto valere contro il convenuto. L'argomento relativo alla presunta frode AS Vita Mbujimayi e sollevata dal ricorrente deve quindi essere respinto.
53. Ricorrente chiede altresì fare affidamento sul fatto che il suo agente, MG Mr. e non hanno portato alla sua attenzione l'esistenza del trasferimento del giocatore al Resistente, in violazione dei loro obblighi di legge. Questa osservazione può essere ignorato in quanto il ricorrente deve opporsi lasciando la frode dei suoi agenti, dipendenti e altri ausiliari (DTF 63 II 77) e colui che è interessato al contratto e, indirettamente, partecipa al suo fianco ( ATF 40 II 534). Il Resistente non ha subito le conseguenze della colpevole negligenza del ricorrente o del suo rappresentante, che non ha mai curato del contenuto delle licenze del giocatore. Semplice consultazione di questi documenti avrebbe potuto facilmente venire a conoscenza dei legami tra il Resistente e il signor ed evitare malintesi. La consultazione di tali documenti è stata giustificata tanto più che il FECOFA non ha mai emesso alcun giocatore di passaporto per il signor
54. Allo stesso modo, gli impegni contrattuali tra la ricorrente, il giocatore e AS Vita Mbujimayi e le dichiarazioni di FECOFA è res inter alios acta per il convenuto e non possono essere utilizzate contro di essa.
55. Formazione sottolinea il modo deplorevole in cui il FECOFA ha gestito la questione. A differenza dei suoi obblighi (vedere la sezione 7 della Status e Trasferimento dei Calciatori (edizione 2005) e FIFA Circolare n 775 del 3 ottobre 2001), ha il FECOFA
mai rilasciato un passaporto a giocare per il signor Tale documento avrebbe fornito una dettagliata storia della carriera del giocatore, che avrebbe certamente potuto evitare questa procedura. In mancanza di tale passaporto e nella sua qualità di federazione nazionale, la FECOFA dovrebbe avere più attenzione prima di emettere certificati di successione ambigui e contraddittori, che potrebbero essere in realtà fuorviante. E 'ovvio che il Resistente non deve sopportare le conseguenze della mancanza di rigore di FECOFA che, se del caso, dovrebbe assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue varie dichiarazioni.
D. Qual è l'importo della indennità di formazione?
56. Ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1 dell'allegato 4, "Per calcolare il risarcimento dovuto per i costi della formazione e dell'istruzione, le associazioni sono tenuti a classificare le loro squadre in 4 categorie, in base agli investimenti finanziari nella formazione dei giocatori. Costi di formazione sono stabiliti per ciascuna categoria e corrispondono alla somma necessaria per la formazione di un giocatore per un anno, moltiplicato per un fattore "giocatore" si intende, che è il rapporto tra il numero di giocatori da formare per avere un calciatore professionista ".
57. Sezione 5 figure 1 e 2 dell 'allegato 4 prevede quanto segue:
"1. In generale, per calcolare l'indennità di formazione a causa o l'ex (s) club (s), dovrebbe essere basata sui costi delle società di formazione nuova, se egli stesso aveva allenato il giocatore.
2. Nel caso di prima immatricolazione come un professionista, indennità di formazione sono calcolati sulla base dei costi di formazione del nuovo club e moltiplicando per il numero di anni di formazione in linea di principio dal 12 ° compleanno della stagione Giocatore della stagione fino al suo 21 ° compleanno. In caso di trasferimenti successivi, l'indennità di formazione è calcolato prendendo il costo della formazione del nuovo club moltiplicato per il numero di anni di allenamento con club di provenienza. "
58. Si è stabilito che il Sig. è stato validamente registrato con il Resistente tra 17 marzo 2003 e il 31 agosto 2005. Questo periodo corrisponde a due e mezzo stagioni.
59. Analogamente, come prova della Federazione francese di calcio, e quando vide il signor, appellante era un club di prima classe ai sensi dell'articolo 4 dell'allegato 4 e FIFA Circolare n 959 del 16 marzo 2005. Classe 1 è l'importo annuale pari a 90,000.
60. Da quanto precede risulta che la ricorrente al Resistente deve pagare un assegno di formazione per il giocatore per un importo di Mr EUR 225,000 (EUR 2,5 x 90,000 = 225,000 EUR).
61. Per quanto riguarda il pagamento degli interessi e in mancanza di disposizione contrattuale in contrasto, la formazione arbitrale è tenuto a fare riferimento all'articolo 104 CO, secondo il quale il debitore è in mora nel pagamento di una somma di denaro dovrebbe interessi di mora al 5% annuo. Nella sua decisione del 27 aprile 2007, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha stabilito che "L'importo dovuto dovrà essere versato da parte del convenuto, Le Havre AC nei prossimi 30 giorni consecutivi a partire dalla data di notifica questa decisione. (...) Se l'importo dovuto non è pagato entro il termine prescritto, l'interesse al 5% annuo sarà applicata dal momento
alla scadenza di tale termine. " Nella sua risposta, il convenuto ha chiesto al CAS "per confermare la decisione del 27 aprile 2007 adottata dal LRC".
62. La decisione della Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA è stata notificata alle parti il 29 giugno 2007, al 5% di interessi cominciano a maturare gli 29 luglio 2007.
63. Nella sua risposta, il convenuto si conclude, oltre al pagamento della somma di EUR 150.000 "per il pregiudizio subito dal resistente per i mezzi utilizzati, soprattutto per periodi prolungati di malafede e la mancanza di fair play Le Havre AC ". Nella misura in cui il convenuto non ha fornito alcun elemento idoneo a dimostrare la realtà e la validità di questa affermazione, si deve fallire su questo punto.
Conclusione
64. Il ricorrente deve versare la compensazione convenuto per la formazione del signor giocatore per un totale di EUR 225,000 fruttifero al 5% dal 29 luglio 2007.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport pronuncia:
1. Decisione del 27 aprile 2007 la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA è confermata.
2. SASP Le Havre Athletic Club deve pagare per AS Vita Club di Kinshasa, la somma di EUR 225.000 fruttifero al 5% dal 29 luglio 2007.
3. (...)
4. Tutte le altre risposte delle parti vengono respinte. ______________________________
TAS-CAS - Tribunal Arbitral du Sport - Court of Arbitration for Sport (2007-2008) - official version by www.tas-cas.org -
Arbitrage TAS 2007/A/1338 SASP Le Havre Athletic Club c. AS Vita Club de Kinshasa, sentence du 8 avril 2008
Formation: M. Bernard Foucher (France), Président; Me Jean-Philippe Rochat (Suisse); M. Youssoupha Ndiaye (Sénégal)
Football
Contrat de transfert de joueur entre deux clubs
Preuve du contrat de prêt
Validité du transfert du joueur et absence de dol
Indemnité de formation
1. La nature de “prêt” du transfert du joueur doit être prouvée. A défaut de preuve du prêt et sur la base d’une convention de transfert valablement conclue entre les parties, il apparaît que le joueur a été valablement enregistré et transféré auprès du club à titre gracieux pour une durée précaire.
2. L’enregistrement pour la première fois d’un joueur en qualité de professionnel auprès d’un club confère au club formateur, en application des dispositions de l’article 3 de l’Annexe 4 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs relatif à la responsabilité du paiement de l’indemnité de formation, un droit à perception de l’indemnité de formation à la charge du club auprès duquel le joueur a été enregistré pour la première fois en tant que professionnel.
3. Lorsque la nullité pour dol du contrat de transfert n’est pas prouvée (absence de preuve d’une déclaration d’invalidation du contrat dans le délai d’une année dès la découverte du dol conformément à l’art. 31 al. 1 et 2 CO) et parait même douteuse en raison des bonnes relations des parties, la ratification du contrat doit être considérée comme définitive.
Le SASP Le Havre Athletic Club (“l’Appelant”) est un club de football dont le siège est à Harfleur, en France. Il est membre de la Fédération Française de Football, laquelle est affiliée à la Fédération internationale de Football Association (FIFA) depuis 1904.
L’AS Vita Club de Kinshasa (“l’Intimé”) est un club de football dont le siège est à Kinshasa, au Congo Démocratique. Il est membre de la Fédération Congolaise de Football Association (FECOFA), qui est affiliée à la FIFA depuis 1964.
Par contrat signé le 1er août 2005, l’Appelant a fait appel aux services de M. G., agent de joueurs licencié, pour effectuer les démarches nécessaires lui permettant, selon les termes du mandat dont il
disposait, de recruter un “Joueur jeune disposant d’une marge de progression”, “Libre de tout engagement ou dont le changement de club donne lieu à une indemnité de mutation inférieure à 200 000 euros”, “Dont le salaire mensuel soit inférieur à 10 000 euros”.
Dans le cadre de ce mandat, M. G. a proposé le recrutement d’un joueur de nationalité congolaise, M., né en 1984. Il a alors mis l’Appelant en contact avec le club congolais AS Vita Mbujimayi, désigné comme étant le club auprès duquel était enregistré ce joueur.
Au vu des recommandations de M. G. et après avoir supervisé le joueur à l’occasion de matches de la sélection nationale congolaise, l’Appelant a entrepris les démarches nécessaires aux fins d’obtenir le transfert du joueur.
Par déclaration du 25 août 2005, l’AS Vita Mbujimayi a attesté à l’Appelant qu’il “détient seul les droits du joueur et fait son affaire de toute autre demande d’autres clubs concernant le règlement d’indemnités de formation”.
Le même jour, l’Appelant a signé avec M. un “contrat de joueur professionnel” dont les caractéristiques principales sont les suivantes:
- Le contrat a été signé à Saint-Laurent-de-Brévedent, en France.
- Durant les saisons 1999/2000 à 2005/2006, le joueur a exclusivement évolué avec le AS Vita Mbujimayi, qui est son club formateur.
- Il s’agit du premier contrat professionnel de M.
- Le joueur “s’engage à compter du 25 août 2005 à pratiquer le football en qualité de joueur professionnel au Club LE HAVRE A.C”.
- Le contrat a été conclu pour une durée déterminée échéant à la fin de la saison 2007/2008.
Le 26 août 2005, la FECOFA, sous la double signature de son président et de son secrétaire général, a confirmé à l’Appelant que le joueur était enregistré auprès de l’AS Vita Mbujimayi, qui “est dûment habilité à transférer le joueur vers le club HAVRE AC (France) et à percevoir les indemnités de formation et de solidarité prévues par la FIFA. Il lui est loisible de forfaitiser lesdites indemnités en une seule et même indemnité de transfert, celle-ci fut-elle, le cas échéant inférieur au barème en vigueur”. Elle a également attesté que “en tout état de cause, le club VITA MBUJI-MAYI s’engage, autant que de besoin, à régler toute indemnité de formation et de solidarité qui viendrait à être réclamée par un autre club et dont les instances jugeraient la demande recevable, LE HAVRE AC étant formellement dégagé de tout règlement de telles indemnités dès lors qu’il a conclu un accord spécifique avec VITA MBUJI-MAYI dont nous attestons la pleine et entière validité”.
En date du 29 août 2005, l’Appelant a signé avec l’AS Vita Mbujimayi le contrat suivant:
“1./ Le CLUB AS VITA MBUJIMAYI déclare détenir l’enregistrement et l’ensemble des droits attachés au joueur M., né à Mbujimayi, de nationalité Congolaise.
Par détention de l’enregistrement et l’ensemble des droits, on entend:
- Que le joueur est enregistré en son sein, au sens de l’article 5§2 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs de la FIFA, à la date de l’établissement du présent.
- Que le club VITA MBUJIMAYI est le seul habilité à revendiquer et obtenir le paiement
des indemnités de formation prévues par l’article 20 du Règlement de la FIFA sus indiqué
des indemnités dues au titre du mécanisme de solidarité prévu par l’article 21 du Règlement de la FIFA sus indiqué.
(…)
Article 1.
Le club VITA MBUJIMAYI accepte de transférer définitivement [à l’Appelant] l’enregistrement du joueur MILAMBO MUTUMBA à effet de la date des présents moyennant le versement d’une indemnité de transfert de 80 000 euros (QUATRE VINGT MILLE EUROS).
Ladite indemnité sera versée par [l’Appelant] au VITA MBUJIMAYI selon les échéances suivantes: (…)”.
Le 31 août 2005, la FECOFA, toujours sous la double signature de son président et de son secrétaire général, a adressé à la Fédération Française de Football le certificat international de transfert de M. Ce document précise que ledit joueur était membre de l’AS Vita Mbujimayi avant d’être transféré à l’Appelant. En revanche, il n’y a aucune indication quant à savoir si le joueur était amateur ou non.
Il n’est pas contesté que l’Appelant a versé à l’AS Vita Mbujimayi les indemnités convenues.
A cette époque et selon attestation du 4 avril 2007 de la Fédération Française de Football, l’Appelant était un club de 1ère catégorie au sens de la réglementation de la FIFA en matière d’indemnités de formation.
Par courrier daté du 23 janvier 2006, l’Intimé a interpellé l’Appelant “afin d’obtenir le paiement des indemnités de formation conformément aux articles 20 et ANNEXE 4 du REGLEMENT DU STATUT ET TRANSFERT DES JOUEURS DE LA FIFA, suite à la signature le 25/08/2005 en tant que joueur non-amateur pour le compte du HAVRE A.C”. Dans cette correspondance, il est exposé que le joueur a été enregistré auprès de la FECOFA en tant que joueur de l’Intimé pour les saisons 2003 à 2005 jusqu’à la signature du contrat entre M. et l’Appelant. L’Intimé a alors réclamé à l’Appelant l’indemnité de formation suivante:
- Saison 2003/2004 Euro 90,000.-
- Saison 2004/2005 Euro 90,000.-
- Saison 2005/2006 Euro 45,000.-
Total Euro 225,000.-
Le 23 janvier 2006, l’Intimé a également fait valoir ses droits auprès de la Chambre de Résolution des Litiges (CRL) de la FIFA.
Parallèlement à la procédure pendante devant la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA, la FECOFA a tenté la conciliation entre les deux clubs congolais.
Par lettre du 7 avril 2007, l’Intimé a informé la FIFA de ce qui suit:
“Nous avons l’honneur par la présente de vous informer que nous désistons de la procédure engagée devant votre commission à propos des indemnités de formation concernant le joueur M., nous précisons que Me R. avocat au Barreau de Paris-TOQUE E2106 n’est plus habilité à représenter notre club, seul le président Gabriel AMISI KUMBA est désormais habilité à représenter notre club”.
Le 9 avril 2007, la FECOFA a fait suivre à la FIFA un exemplaire du courrier précité en affirmant que l’Intimé considérait l’affaire l’opposant à l’Appelant comme étant close.
Le 10 avril 2007 et sur requête de l’Appelant, la Fédération Française de Football a également adressé une copie de ladite lettre à la FIFA.
Le 10 avril 2007, l’Intimé a fait savoir à la FIFA que sa lettre du 7 avril 2007 avait été mal interprétée dans la mesure où il ne s’agissait que d’une notification de la résiliation du mandat confié à Me R. L’Intimé confirmait alors qu’il persistait dans ses conclusions en paiement par l’Appelant des indemnités de formation liées au joueur M.
Le 11 avril 2007, l’Intimé a déclaré rétablir “ce jour la Société N.G. Consulting de Maître R. en sa qualité de mandataire dans le dossier du joueur M.”.
Le 27 avril 2007, la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA a rendu la décision suivante:
“1. La demande du Club AS Vita de Kinshasa est partiellement admise.
2. Le défendeur, le Havre AC, est tenu de payer au demandeur, AS Vîta de Kinshasa, la somme de EUR 225,000.
3. La somme due doit être payée par le défendeur, Le Havre AC, dans les prochains 30 jours courants à compter de la date de notification de la présente décision.
4. Dans le cas où la somme due n’est pas payée dans le délai imparti, des intérêts à hauteur de 5% par année seront appliqués, à partir du moment de l’expiration du délai susmentionné. Si la somme due n’est pas payée dans le délai imparti, le cas sera transmis à la Commission de Discipline de la FIFA, qui pourra infliger les sanctions disciplinaires nécessaires.
5. Toute autre demande du demandeur est rejetée.
6. AS Vita de Kinshasa s’engage à communiquer au défendeur, Le Havre AC, le numéro de compte bancaire auquel le club défendeur devra verser la somme allouée. De même, le demandeur s’engage à informer la Chambre de Résolution des litiges sur chaque paiement effectué par le défendeur.
7. Conformément à l’article 61, alinéa 1, des Statuts de la FIFA, cette décision est susceptible de recours au Tribunal Arbitral du Sport (TAS). Le recours devra être interjeté dans un délai de 21 jours à compter de la notification de la décision (…)”.
En substance et sur la base des indications reçues par la FECOFA, la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA a “pris note du fait que le joueur a été prêté au demandeur par la partie intervenante depuis le 1er juillet 2003 jusqu’à son départ en France. A cet égard, la Chambre a souligné que le prêt est soumis aux mêmes règles que le transfert définitif des joueurs, y compris les dispositions sur les indemnités de formation et le mécanisme de solidarité (cf. art. 10 par. 1 du Règlement). Par conséquent et en se référant à sa jurisprudence établie, la Chambre a conclu que l’indemnité de formation est due au club qui a effectivement formé le joueur en question, même si ceci s’est passé lors d’un prêt, et que l’enregistrement du joueur (ou selon la partie intervenante des “droits” du jouer) n’a pas de relevance à cet égard”. Sur cette base, la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA a considéré que l’Intimé avait droit à une indemnité et que la période de formation à prendre en considération a débuté le 17 mars 2003 et s’est terminée à la fin de la saison congolaise de football 2004/2005 qui coïncidait avec le 31 août 2005.
La décision a été notifiée aux parties en date du 29 juin 2007.
Par déclaration d’appel du 12 juillet 2007, l’Appelant a recouru contre la décision rendue par la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA auprès du Tribunal Arbitral du Sport (TAS).
L’Appelant a déposé son mémoire d’appel déposé le 27 juillet 2007.
Par fax et par courrier reçus par le TAS respectivement le 5 et le 11 octobre 2007, l’Intimé a adressé sa réponse.
En date du 30 janvier 2008, une audience a été tenue à Lausanne, au siège du TAS.
DROIT
Compétence du TAS
1. La compétence du TAS résulte des articles 59 et suivants des Statuts de la FIFA ainsi que de l’article R47 du Code de l’arbitrage en matière de sport (le “Code”).
2. Il convient d’ajouter que les parties ont expressément reconnu la compétence du TAS dans leurs écritures ainsi que par la signature de l’ordonnance de procédure.
Recevabilité
3. La déclaration d’appel a été adressée au TAS le 16 juillet 2007, soit dans le délai de 21 jours fixé par l’article 61 des Statuts de la FIFA. En outre, elle répond aux conditions fixées par l’article R48 du Code.
4. Partant, l’appel est recevable, ce qui n’est d’ailleurs pas contesté.
Droit Applicable
5. L’article R58 du Code prévoit que la Formation statue selon les règlements applicables et selon les règles de droit choisies par les parties, ou à défaut de choix, selon le droit du pays dans lequel la fédération, association ou autre organisme sportif ayant rendu la décision attaquée a son domicile ou selon les règles de droit dont la Formation estime l’application appropriée. Dans ce dernier cas, la décision de la Formation doit être motivée.
6. En vertu de l’article 60 al. 2 des Statuts de la FIFA, “La procédure arbitrale est régie par les dispositions du Code de l’arbitrage en matière de sport du TAS. Le TAS applique en premier lieu les divers règlements de la FIFA ainsi que le droit suisse à titre supplétif”.
7. En l’espèce, les parties n’ont pas expressément choisi de règles de droit. Dès lors, les statuts et les règles de la FIFA s’appliquent en premier lieu. A titre supplétif, le droit suisse est applicable.
Autres questions procédurales
8. L’affaire opposant les parties a été soumise à la FIFA le 23 janvier 2006, soit après le 1er juillet 2005, qui est la date à laquelle est entré en vigueur le Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005). En l’espèce, le litige concerne une indemnité de formation pour une période allant du 17 mars 2003 au 31 août 2005. La période de formation à prendre en compte échéant après l’entrée en vigueur du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), c’est ce dernier qui doit être appliqué. Dans sa décision du 27 avril 2007, la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA est arrivée à la même conclusion, tout comme les parties qui, dans leurs écritures respectives, se réfèrent exclusivement au Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005) et à ses annexes.
9. Avant d’aborder le fond de la présente affaire, la Formation doit encore se déterminer sur les objections de nature procédurale soulevées par l’Appelant et qui posent les questions suivantes:
- Quelles sont les conséquences de la lettre du 7 avril 2007 par laquelle l’Intimé a déclaré se désister “de la procédure engagée” devant la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA?
- L’Intimé a-t-il valablement été représenté devant le TAS?
10. L’Appelant est d’avis que, suite au désistement en question, la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA ne pouvait plus statuer sur le fond de l’affaire, cette dernière devant être considérée comme étant close. De son côté, l’Intimé a exposé que sa lettre avait été mal
interprétée, puisque son intention était uniquement de porter à la connaissance de la FIFA, la résiliation des pouvoirs de représentation de Me R.
11. La Formation arbitrale observe que dans sa lettre du 7 avril 2007, l’Intimé a déclaré se désister de la “procédure” pendante devant la FIFA. Les termes utilisés par l’Intimé sont à prendre en compte avec circonspection puisque dans de nombreuses juridictions (notamment française), il est fait une distinction entre le désistement d’instance et le désistement d’action. La personne qui a introduit une instance peut ainsi choisir de renoncer soit à cette procédure, soit à faire valoir ses droits en justice. Dans la première hypothèse (désistement d’instance), elle peut éventuellement réintroduire ultérieurement une autre instance. Dans le deuxième cas (désistement d’action), sa renonciation est irrévocable et le désistement produit alors les mêmes conséquences juridiques que si un jugement définitif était intervenu entre les parties.
12. Se pose alors la question de savoir si l’Intimé avait l’intention d’abandonner la poursuite de l’instance ou de l’action. A cet égard, il y a lieu de relever ce qui suit:
- Dans sa lettre du 7 avril 2007, l’Intimé a déclaré se désister de “la procédure”, ce qui suggère plutôt un désistement d’instance.
- Dans ce même courrier, l’intimé ajoute que “Me R. (…) n’est plus habilité à [le] représenter (…), seul le président Gabriel AMISI KUMBA est désormais habilité à représenter notre club”. Cette précision laisse penser que l’affaire n’est pas considérée comme close puisque l’Intimé informe la FIFA du nom de la personne qui va intervenir à son nom à partir du 7 avril 2007.
- Le 7 avril 2007 est un samedi. Le lundi 9 avril 2007 et se référant à la lettre de l’Intimé, la FECOFA a informé la FIFA que l’affaire devait être considérée comme close. Le lendemain, l’Intimé a immédiatement réagi pour confirmer que sa seule volonté était de notifier la résiliation du mandat de Me R. L’Intimé a donc agi avec la diligence commandée par les circonstances pour préciser le sens équivoque de sa correspondance.
13. Le “désistement” a été signifié plus d’un an après le début de la procédure initiée le 23 janvier 2006 et moins de 20 jours avant que la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA ne rende sa décision. Aucun événement n’est intervenu entre ces deux dates pouvant justifier le fait que l’Intimé mette spontanément fin à l’action, sans contre-prestation.
14. Au vu de ce qui précède, la Formation arbitrale est d’avis que la lettre du 7 avril 2007 de l’Intimé n’a fait que suspendre la procédure ouverte devant la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA. L’instance n’a donc pas été éteinte et a repris son cours à la suite du courrier adressé par l’Intimé à la FIFA en date du 10 avril 2007. En d’autres termes, l’Intimé n’a pas renoncé à faire valoir ses droits ou ses prétentions et la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA se devait, ainsi qu’elle l’a fait à juste titre, de statuer sur le fond du litige opposant les parties.
15. Au cours de l’audience du 30 janvier 2008, le pouvoir de représentation des mandataires de l’Intimé a été remis en question par l’Appelant.
16. En vertu d’une procuration datée du 29 janvier 2006, Me R. a valablement représenté l’Intimé devant la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA jusqu’au 7 avril 2007. A cette date et comme exposé ci-dessus, les pouvoirs de l’avocat ont été révoqués pour être finalement rétablis en date du 11 avril 2007. D’ailleurs, dans sa décision du 27 avril 2007, la Chambre de Résolution des litiges de la FIFA désigne Me R. comme étant le mandataire de l’Intimé.
17. M. N., quant à lui, est le gérant de la société NG Consulting. En date du 20 janvier 2006, l’Intimé a donné mandat à cette société de “Réclamer toutes les sommes qui sont dues à l’AS VITA CLUB DE KINSHASA lors des transferts de ses joueurs, aux mains de qui ce soit” et “Intenter toutes les procédures nécessaires auprès des instances nationales ou internationales dans le cadre de sa mission de mandataire”. NG Consulting est d’ailleurs désignée comme mandataire dans la lettre du 11 avril 2007 de l’Intimé: “L’Association sportive Vita Club de Kinshasa (RDC).... rétablit à ce jour la Société NG Consulting de Maitre R. en sa qualité de mandataire dans le dossier du joueur M.”. Si la formulation peut apparaitre maladroite, cette lettre, dont aucun élément du dossier ne permet de considérer qu’elle serait dépourvue de valeur, donne bien mandat aussi bien à Me R. qu’à la Société NG Consulting, et donc à son gérant, M. N., pour représenter l’AS Vita Club de Kinshasa .
18. En outre, pour parer à toute ambigüité sur cette question, la Formation arbitrale a fait demander au président de l’AS Vita Club de Kinshasa de confirmer la représentation de son club devant le TAS. Faisant suite à cette requête, et par faxes du 31 janvier et 5 février 2008, l’Intimé a bien ratifié le mandat conféré à Me R. et à M. N. afin de défendre ses intérêts dans le cadre de la présente affaire, lesquels disposaient dès la constitution de la Formation devant le TAS de ce droit, conformément à l’article R.30 du Code de l’Arbitrage, qui d’ailleurs n’interdit pas de faire vérifier l’exactitude de ce mandat à postériori.
19. La Formation arbitrale rappelle que les parties peuvent être représentées et assistées aux audiences par un conseil de leur choix, qu’il soit avocat ou non. Dans ce contexte, la Formation arbitrale estime que l’Intimé a été valablement représenté dans le cadre de la procédure initiée devant le TAS.
Au fond
20. A titre liminaire, il est rappelé qu’en vertu de l’article R57 du Code, le TAS jouit d’un plein pouvoir d’examen. Ce pouvoir lui permet d’entendre à nouveau les parties sur l’ensemble des circonstances de faits ainsi que sur les arguments juridiques qu’elles souhaitent soulever et de statuer définitivement sur l’affaire en cause (TAS 99/A/252, TAS 98/211, TAS 2004/A/549).
21. La Formation arbitrale est appelée à examiner les questions suivantes:
- M. a-t-il été initialement, valablement transféré de l’AS Vita Mbujimayi à l’AS Vita Club de Kinshasa ?
- Si ce transfert est valable, donne-t-il droit à une indemnité de formation au profit de l’AS Vita Club de Kinshasa ?
- Le paiement de cette indemnité de formation incombe-t-il à la SASP Le Havre Athletic Club ?
- Si oui, quel est le montant de l’indemnité de formation?
A. M. a-t-il été initialement, valablement transféré de l’AS Vita Mbujimayi à l’AS Vita Club de Kinshasa ?
22. L’Appelant soutient qu’en vertu de son statut de joueur amateur, M. ne pouvait pas être valablement prêté par l’AS Vita Mbujimayi. En effet et selon la réglementation applicable de la FIFA, seul un joueur professionnel peut faire l’objet d’un prêt entre deux clubs. En raison de l’invalidité du prêt de M. auprès de l’Intimé, ce dernier n’est pas en droit de revendiquer une indemnité de formation. L’Intimé estime que le transfert a été effectué conformément au droit national résultant des statuts de la FECOFA, lequel doit s’appliquer entre deux clubs du même pays. L’Intimé est d’avis qu’il est légitimement fondé à demander une compensation, puisque, dans les faits, il a effectivement formé le joueur entre 2003 et 2005.
23. Pour résoudre cette question, il convient de préciser quelles sont les règles applicables, tout en tenant compte de la primauté des unes par rapport aux autres – et notamment de la primauté des règles de la FIFA sur celles de la FECOFA -, puis d’apprécier leur application au cas d’espèce.
24. En vertu de l’article 1, chiffre 3 a) du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), “Les dispositions suivantes sont contraignantes au niveau national et doivent être incluses, sans modification, dans le règlement de l’association: art. 2-8, 10, 11, 18 et 18bis”. Parmi ces dispositions contraignantes, se trouvent donc les articles 2 et 10, liés respectivement à la définition du statut du joueur et à celle du prêt.
a) S’agissant du statut du joueur
25. Selon l’article 2 alinéa 2 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), “Est réputé joueur professionnel tout joueur bénéficiant d’un contrat écrit avec un club et qui perçoit une indemnité supérieure au montant des frais effectifs qu’il encourt dans l’exercice de cette activité footbalistique. Tous les autres joueurs sont réputés amateurs”.
26. En l’occurrence, les deux parties ne contestent pas le fait que M. était un joueur amateur jusqu’à son transfert auprès de l’Appelant. D’une part, l’Intimé réclame une indemnité de formation au club français, au motif que ce dernier est le premier club à avoir enregistré le joueur en tant que professionnel. D’autre part, l’Appelant soutient expressément le fait que M. ne pouvait pas être prêté antérieurement à son transfert en France, au vu de son statut de joueur amateur.
b) S’agissant du système du prêt du joueur de l’AS Vita Mbujimayi à l’AS Vita Club de Kinshasa
27. Dès lors et dans la mesure où aucun élément du dossier ne vient contredire la position unanime des parties, il y a lieu d’admettre que jusqu’à la signature du contrat le liant avec l’Appelant, M. pratiquait le football en amateur, sans en tirer de gain matériel, ni d’autre rémunération que la couverture des frais réels engagés dans ce cadre (voir le commentaire FIFA du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), ad. art. 2, chiffre 2, paragraphe 1).
28. Les règles FIFA applicables sont celles résultant de l’article 10 alinéa 1 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), qui fait donc partie des dispositions qui s’imposent sur les règles nationales, et selon lesquelles: un “professionnel ne peut être prêté à un autre club que sur la base d’un contrat écrit entre le joueur et les clubs concernés. Un tel prêt est soumis aux mêmes règles que pour le transfert des joueurs, y compris les dispositions sur les indemnités de formation et le mécanisme de solidarité”. Le commentaire FIFA de cette disposition confirme d’ailleurs que “Seuls les joueurs professionnels peuvent être prêtés. Un joueur amateur ne peut l’être car le joueur prêté doit être en possession d’un contrat de travail valable avec le club prêteur” (Voir le commentaire FIFA du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), ad. art. 10, chiffre 1, paragraphe 1).
29. Les règles nationales applicables à l’AS Vita Mbujimayi et à l’AS Vita Club de Kinshasa qui sont deux clubs de la République Démocratique du Congo, et qui appartiennent à la même association, la FECOFA, sont celles résultant des règlements généraux et sportifs de la FECOFA – produits par les deux parties (édition 2003) - et sont les suivantes en matière de transfert de joueur:
“Article 117: Types de Transferts
Il existe quatre types de transferts:
- International;
- National;
- Inter-Entité;
- Local.
Un Transfert est international lorsqu’il s’agit d’une mutation de joueur entre deux Associations Nationales. Cette mutation est consacrée par un certificat de transfert international délivré par l’Association Nationale cédante en faveur de celle bénéficiaire dans des conditions régulières édictées par la Réglementation de la FIFA.
Un Transfert est national quand il s’agit d’une mutation de joueur entre les Clubs de deux Ligues différentes. Cette opération est consacrée par un certificat de transfert national délivré par la Fédération conformément à la législation en vigueur.
Un Transfert est qualifié d’inter-entité lorsqu’il s’agit d’une mutation de joueur entre deux Clubs appartenant à une même Ligue.
Cette opération est consacrée par une attestation de transfert inter-entité délivrée par la Ligue.
Un Transfert est local lorsqu’il s’agit d’une mutation de joueur entre les Clubs d’une même Entité. Cette opération est consacrée par une attestation de transfert local délivrée par l’Entité d’appartenance du Club cédant et visé par la Ligue.
Art. 118: Durée de Transfert
Un Transfert peut être contracté suivant la volonté des parties:
• à titre définitif;
• à titre temporaire (durée déterminée);
• à titre précaire pour une durée indéterminée, sous condition pour le Club cédant de pouvoir récupérer le joueur prêté à sa convenance à la fin de chaque saison, par la saisine du Club bénéficiaire par lettre officielle avec accusé de réception et ce, avant la clôture de la saison sportive en cours, visa de l’Entité d’appartenance faisant foi.
Art.119: Dispositions particulières au Transfert Temporaire
Tout joueur peut être transféré au cours d’une même saison à la seule condition que les Clubs cédant et bénéficiaire respectent les dispositions en vigueur y relatives.
Cette disposition ne peut être d’application qu’au cours de la mi-saison et elle concerne aussi bien les joueurs effectifs que ceux dont les transferts sont en cours.
Un joueur transféré à titre temporaire peut être transféré par le Club bénéficiaire à un autre Club pour la durée de la période restante de son transfert et en informer officiellement son Club d’origine”.
30. A partir de l’examen de l’ensemble de ces règles et de l’appréciation de leur application au cas d’espèce, et tout en consacrant à nouveau le principe de la primauté des règles FIFA sur les règles nationales, la Formation arbitrale relève que très peu d’éléments plaident en faveur de la thèse selon laquelle l’AS Vita Mbujimayi a prêté M. à l’Intimé. En effet:
- Tout d’abord, la lecture des dispositions de la FECOFA permet de constater que celles-ci ne font aucune référence à la notion de prêt. Elles parlent de transfert et de mutation.
- Par ailleurs, l’Appelant n’explique pas en quoi les dispositions précitées des règlements généraux et sportifs de la FECOFA sont incompatibles avec la notion de transfert, telle que prévue par la réglementation de la FIFA.
- Plus concrètement, les licences de M. liées aux saisons 2003/2004 et 2004/2005, indiquent que le dernier club est l’ “AS. V. Club MBJ” et que le nouveau club est “A.S.V. Club”. Il n’est pas contesté que ce dernier est l’Intimé. Il y est également attesté que la “Durée du transfert” est d’un an et que l’affiliation prend cours le 17 mars 2003, respectivement le 23 mars 2004 Ces documents sont notamment signés par le joueur ainsi que par le secrétaire général et le président de la FECOFA. Aucune référence n’est faite à la notion de prêt. La licence délivrée pour la saison 2005/2006 diffère des licences antérieures dans la mesure où elle précise que la durée du transfert est précaire.
31. Au cours de l’audience du 30 janvier 2008, la Formation arbitrale a soumis un exemplaire des licences précitées à M. G., lequel a admis que ces documents devaient bien se lire comme
attestant l’existence d’un transfert entre deux clubs. Il a reconnu qu’au moment de l’engagement du joueur, il ne s’est jamais enquis du contenu de ces licences.
32. En outre, en date du 3 mars 2005, l’AS Vita Mbujimayi et l’Intimé ont signé un document intitulé “Convention de transfert”. Ce document ne fait aucune allusion à un prêt éventuel. Il atteste du fait que le joueur est transféré à l’Intimé à titre gracieux et pour une durée précaire. Il n’y a pas d’autre limite de temps, si ce n’est que l’AS Vita Mbujimayi “peut retirer son joueur à tout moment et sans condition, en cas de sollicitation à l’extérieur du pays”.
33. Dans une déclaration datée du 2 novembre 2006, la FECOFA a d’ailleurs confirmé à la FIFA que “Le joueur M., transfuge de l’AS V. CLUB de Mbuji-Mayi avait été transféré à l’AS V. CLUB pour une saison (2004-2005). Au terme de ce transfert, précaire d’ailleurs, le joueur a été rétrocédé à son ancien club de AS V. CLUB de Mbuji-Mayi qui à son tour l’avait transféré en date du 31 août 2005 à l’équipe française le HAVRE. Ainsi que vous le constaterez sur le document en annexe, ce joueur avait été placé pour l’année 2005 dans l’équipe de AS. V. CLUB de Kinshasa où il a évolué pendant cette période”. Aucune allusion n’est faite quant à un éventuel prêt.
34. Dans un courrier daté du 28 février 2007, envoyé plus de vingt mois après l’engagement du joueur par l’Appelant, la FECOFA affirme pour la première fois que le joueur a évolué auprès de l’Intimé depuis le 17 mars 2003 jusqu’à son transfert auprès de l’Appelant. Ce document a été émis par une autorité obligée de reconnaître l’inexactitude et/ou l’ambiguïté de ses attestations antérieures, en particulier celles du 26 août 2005 (où elle laissait entendre que le joueur a toujours été enregistré auprès de l’AS Vita Mbujimayi) et du 28 septembre 2006 (où elle affirmait que le joueur a évolué auprès de l’Intimé pour la seule saison 2004/2005). Dans ce contexte, la nature du transfert du joueur auprès de l’Intimé ne saurait être arrêtée sur la seule base de ce document, délivré dans des circonstances critiquables, provoquées en grande partie par le manque de rigueur tout à fait regrettable et condamnable de la FECOFA.
35. Il convient également de souligner que l’enregistrement de M. auprès de l’Intimé entre le 17 mars 2003 et le 31 août 2005 a été établi de manière documentée. De même, il résulte des pièces produites et en particulier du contrat du 3 mars 2005, qu’à partir de la saison 2005/2006, le joueur a été transféré auprès de l’Intimé “à titre précaire”, soit pour une durée indéterminée (voir l’article 118 des règlements généraux et sportifs de la FECOFA, édition 2003). Le fait que la durée du transfert soit indéterminée affaiblit la thèse du prêt qui équivaut en principe à un transfert d’une durée déterminée (Voir le commentaire FIFA du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005), ad. art. 10, chiffre 1, paragraphe 1).
36. Certes, l’AS Vita Mbujimayi se réservait le droit de dénoncer le contrat du 3 mars 2005 à tout moment et sans condition “en cas de sollicitation à l’extérieur du pays”. L’interprétation littérale de cette convention ne permet pas de savoir si les parties avaient l’intention de conférer la possibilité à l’AS Vita Mbujimayi de rappeler le joueur uniquement en cas de transfert international éventuel ou également à la fin de chaque saison sportive, selon les modalités définies à l’article 118 des règlements généraux et sportifs de la FECOFA, édition 2003. Dans tous les cas, la Formation arbitrale observe que M. a évolué depuis 2003 auprès de l’Intimé et que, sur la base du contrat du 3 mars 2005, il pourrait encore se trouver enregistré auprès de ce
dernier club, si l’Appelant ne l’avait pas engagé. Il résulte des circonstances, de la durée pendant laquelle le joueur a évolué auprès de l’Intimé ainsi que des documents produits que l’AS Vita Mbujimayi n’avait l’intention de récupérer le joueur que dans l’hypothèse – lucrative – où l’occasion d’un transfert international se présentait. Il résulte de l’instruction de cette affaire, que l’AS Vita Mbujimayi voulait en réalité se réserver le droit de négocier le prix du transfert du joueur vers un club étranger en toute liberté. D’ailleurs, cette volonté se reflète d’une part dans les termes de la déclaration du 26 août 2005 que la FECOFA a adressée à l’Appelant (L’AS Vita Mbujimayi “est dûment habilité à transférer le joueur vers le club HAVRE AC (France) et à percevoir les indemnités de formation et de solidarité prévues par la FIFA. Il lui est loisible de forfaitiser lesdites indemnités en une seule et même indemnité de transfert, celle-ci fut-elle, le cas échéant inférieur au barème en vigueur”) et d’autre part, dans la convention financière de transfert signée entre l’AS Vita Mbujimayi et l’Appelant en date du 29 août 2005 (“Le CLUB AS VITA MBUJIMAYI déclare détenir l’enregistrement et l’ensemble des droits attachés au joueur M. […]. Par détention de l’enregistrement et l’ensemble des droits, on entend:[…] Que le club VITA MBUJIMAYI est le seul habilité à revendiquer et obtenir le paiement des indemnités de formation prévues par l’article 20 du Règlement de la FIFA sus indiqué”). Dans les faits, l’AS Vita Mbujimayi a effectivement recouvré les services de M. aux seules fins de les négocier avec l’Appelant à un prix arrêté à une somme forfaitaire, qui n’est d’ailleurs pas en relation avec la durée effective de formation du joueur.
37. Enfin, alors que l’Intimé a su démontrer que le joueur a évolué au sein de son club entre 2003 et 2005, l’Appelant n’a pas établi l’existence ni la nature des relations contractuelles qui auraient lié M. à l’AS Vita Mbujimayi durant cette même période. En particulier, l’Appelant n’a pas démontré a) sur quelle base juridique l’AS Vita Mbujimayi détenait sur le joueur “l’ensemble des droits” lui permettant de revendiquer et obtenir le paiement des indemnités de formation ni b) comment cela se concilie avec le statut de joueur amateur de M. Or, le droit suisse, applicable à titre supplétif selon l’article R58 du Code (voir chiffre IV.3 ci-dessus) précise que “Chaque partie doit, si la loi ne prescrit le contraire, prouver les faits qu’elle allègue pour en déduire son droit”. Cette disposition répartit le fardeau de la preuve et détermine sur cette base qui doit assumer les conséquences de l’échec de la preuve (ATF 123 III 60, ATF 130 III 417, ATF 126 III 189). En l’espèce, la nature de “prêt” du transfert du joueur auprès de l’Intimé n’a pas été prouvée par l’Appelant et ne peut pas être déduite de l’ensemble des circonstances. Dès lors les questions y relatives et soulevées par l’Appelant n’ont pas à être tranchées ici.
38. Au vu de ce qui précède, la Formation arbitrale arrive à la conclusion que M. a été valablement enregistré auprès de l’Intimé pour la période courant du 17 mars 2003 (date figurant sur la licence du joueur relative à la saison 2003/2004) au 31 août 2005, qui coïncide avec la fin de la saison, ce qui est déterminant en cas de dénonciation d’un transfert précaire (Voir article 118 des règlements généraux et sportifs de la FECOFA, édition 2003).
B. L’AS Vita Club de Kinshasa bénéficie-t-elle d’un droit à indemnité de formation à son profit ?
39. En vertu de l’article 20 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005) “Des indemnités de formation sont redevables à l’ancien club ou aux anciens clubs: (1) lorsqu’un joueur signe son premier contrat en tant que professionnel, et (2) lors de chaque transfert d’un professionnel jusqu’à la
saison de son 23e anniversaire. L’obligation de payer une indemnité de formation existe dès que le transfert est opéré, soit pendant soit à la fin du contrat. Les détails concernant l’indemnité de formation sont inscrits dans l’annexe 4 du présent règlement”.
40. L’article 1 paragraphe 1 de l’annexe 4 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005) (ci-après l’“Annexe 4”) prévoit que “La période de formation et d’éducation d’un joueur se situe entre l’âge de 12 ans et de 23 ans. L’indemnité de formation est, en règle générale, payable jusqu’à l’âge de 23 ans pour une formation suivie jusqu’à l’âge de 21 ans, sauf s’il est évident que le joueur a terminé sa période de formation avant l’âge de 21 ans. Dans ce cas, l’indemnité est due jusqu’à la fin de la saison au cours de laquelle le joueur atteint l’âge de 23 ans, mais le calcul du montant sera basé sur les années allant de l’âge de 12 ans à l’âge auquel le joueur a affectivement achevé sa formation”.
41. Une indemnité de formation est due lorsqu’un joueur est enregistré pour la première fois en tant que professionnel.
42. L’article 3 de l’Annexe 4 relatif à la responsabilité du paiement de l’indemnité de formation précise ce qui suit:
“1. Lorsqu’un joueur est enregistré pour la première fois en tant que professionnel, le club pour lequel le joueur est enregistré est tenu de payer l’indemnité de formation dans un délai de 30 jours à tous les clubs auprès desquels le joueur a été enregistré (conformément à la carrière du joueur telle qu’indiquée dans le passeport du joueur) et qui ont contribué à sa formation à partir de la saison de son 12e anniversaire. Le montant à verser est calculé au prorata de la période de formation que le joueur a passée dans chaque club. En cas de transferts ultérieurs du professionnel, les indemnités de formation professionnelle ne seront dues qu’à l’ancien club du joueur par le nouveau club pour la période au cours de laquelle il aura effectivement formé le joueur.
2. Dans les deux cas susmentionnés, le délai pour le paiement de l’indemnité de formation est de trente jours suivant l’enregistrement du professionnel auprès de la nouvelle association.
3. Si aucun lien entre le professionnel et ses clubs formateurs ne peut être établi ou si les clubs formateurs ne se manifestent pas dans un délai de 18 mois après que le joueur a signé son premier contrat professionnel, l’indemnité de formation sera versée à l’association (ou aux associations) du/des pays dans le(s)quel(s) le professionnel a suivi sa formation. Cette indemnité sera affectée aux programmes de développement du football juniors de l’association ou des associations concernées”.
43. M. avait 18 ans au moment de son transfert auprès de l’Intimé, qu’il a quitté au cours de la saison de son 20ème anniversaire pour être transféré auprès de l’Appelant.
44. Comme mis en évidence plus haut, les parties ne contestent pas le fait que le joueur a signé son premier contrat de travail avec l’Appelant. Il n’a pas été soutenu et encore moins démontré que M. avait terminé sa formation avant l’âge de 21 ans et en particulier avant d’avoir été transféré auprès de l’Intimé.
45. Il a également été établi, au terme de l’analyse précédemment faite de la situation de M., que celui-ci était bien enregistré auprès du club AS Vita Club de Kinshasa. Cet enregistrement confère à ce club, en application des dispositions susvisées de l’article 3 de l’Annexe 4 relatif à la responsabilité du paiement de l’indemnité de formation, un droit à perception de
l’indemnité de formation à la charge du club auprès duquel le joueur a été enregistré pour la première fois en tant que professionnel, c’est-à-dire en l’occurrence la SASP Le Havre Athlétic Club. Celle-ci soutient par ailleurs que le joueur n’aurait bénéficié d’aucune formation effective de la part de l’AS Vita Club de Kinshasa qui ne disposerait pas de structure de formation. Mais la Formation relève d’une part, que cette allégation n’est assortie d’aucun élément justificatif et considère d’autre part, que compte tenu de l’âge du joueur et du temps qu’il a passé dans l’AS Vita Club de Kinshasa, ce club a nécessairement contribué à sa formation.
46. Le joueur avait moins de 23 ans et moins de 18 mois se sont écoulés entre le moment où ledit contrat de travail a été signé et le moment où l’Intimé s’est manifesté auprès de l’Appelant pour faire valoir ses prétentions à une indemnité pour la formation du joueur.
47. En conséquence, il découle des dispositions précitées que l’Intimé a droit à une indemnité de formation pour l’ensemble de la période pendant laquelle M. a été enregistré auprès de lui.
C. Le paiement de cette indemnité de formation incombe-t-il à la SASP Le Havre Athletic Club ?
48. L’Appelant soutient qu’en tout état de cause, il ne saurait être tenu de payer cette indemnité dès lors que le contrat d’engagement de M. procède d’un dol de la part du AS Vita Mbujimayi, qui lui aurait caché l’enregistrement du joueur auprès de l’Intimé. Selon lui, le contrat de transfert signé le 29 août 2005 serait entaché de nullité et ne peut fonder une base valable permettant à l’Intimé de lui réclamer des indemnités pour la formation de M. De même, l’Appelant cherche à se prévaloir du fait que contrairement aux obligations réglementaires qui leur incombaient, la FECOFA, le AS Vita Mbujimayi, M. G. et M. n’ont jamais fait état du prêt du joueur à l’Intimé.
49. Selon l’article 28 alinéa 1 du Code des Obligations suisse (CO), applicable à titre supplétif, la partie induite à contracter par le dol de l’autre n’est pas obligée, même si son erreur n’est pas essentielle. Le dol suppose que la partie qui s’en prévaut ait conclu le contrat sur la base d’une erreur provenant d’une tromperie intentionnelle et que, sans cette erreur, elle ne se serait pas engagée ou alors à des conditions qui lui auraient été plus favorables. Le dol peut être commis aussi bien par une affirmation inexacte que par le silence relatif à un fait que l’auteur avait le devoir de révéler. Agit notamment par dol celui qui se tait sur des faits que la loyauté en affaires exigeait qu’il indiquât à l’autre partie lors de pourparlers précédant la conclusion du contrat, ou de manière générale lorsque l’auteur dissimule des faits, alors qu’il avait l’obligation juridique de renseigner (ATF 117 II 218 consid. 6a). Dans le cadre de pourparlers contractuels, il existe un rapport de confiance qui oblige les parties à se renseigner l’une l’autre de bonne foi, dans une certaine mesure, sur les faits qui sont de nature à influer la décision de l’autre partie de conclure le contrat ou de le conclure à certaines conditions (ATF 106 II 346 consid. 4a p. 351).
50. Le contrat entaché d’un dol est toutefois tenu pour ratifié lorsque la partie qu’il n’oblige point a laissé s’écouler une année, dès la découverte du dol, sans déclarer à l’autre sa résolution de
ne pas le maintenir ou sans répéter ce qu’elle a payé (article 31 alinéas 1 et 2 CO; ATF 108 II 102 consid. 2a p. 104 s.).
51. En l’occurrence, l’Appelant admet avoir eu connaissance des prétentions de l’Intimé depuis le 23 janvier 2006. Or, il apparait que le vice du consentement ou de lésion ensuite du dol a été invoqué pour la première fois par l’Appelant dans son mémoire d’appel, déposé le 27 juillet 2007 dans le cadre de la procédure ouverte devant le TAS et à laquelle l’AS Vita Mbujimayi n’est d’ailleurs pas partie. Non seulement, l’Appelant n’a pas démontré qu’il a adressé au AS Vita Mbujimayi une déclaration d’invalidation du contrat dans le délai d’une année dès la découverte du dol. Mais mieux encore, au cours de l’audience du 30 janvier 2008, les représentants de l’Appelant ont confirmé ne pas pouvoir envisager de se retourner contre l’AS Vita Mbujimayi, en raison des liens étroits qui les lient, nonobstant tous les éléments de ce dossier qui lui permettraient juridiquement de pouvoir se faire garantir tant par l’AS Vita Mbujimayi que par la FECOFA, de toutes autres sommes qui lui seraient réclamées à titre d’indemnités de formation
52. Dans ces circonstances, la Formation ne peut que conclure que l’Appelant a définitivement ratifié le contrat du 29 août 2005 dans l’hypothèse où ce dernier devrait être considéré comme étant entaché de dol. A cet égard, il y a lieu de relever qu’au vu des bons rapports entre les parties contractantes évoquées par l’Appelant lui-même, l’existence même d’une tromperie pourrait être discutable. Cet aspect peut toutefois être laissé ouvert compte tenu de la ratification du contrat qui doit être considérée comme définitive. Il en est de même et pour les mêmes motifs, quant à la question de savoir si les conséquences du dol supposé de l’AS Vita Mbujimayi peuvent être opposées à l’Intimé. L’argument relatif au dol présumé de l’AS Vita Mbujimayi et soulevé par l’Appelant doit donc être écarté.
53. L’Appelant cherche aussi à se prévaloir du fait que son mandataire, M. G. et M. n’ont pas porté à sa connaissance l’existence du transfert du joueur à l’Intimé, en violation de leurs obligations réglementaires. Cette remarque peut également être ignorée puisque l’Appelant doit se laisser opposer le dol de ses représentants, employés et autres auxiliaires (ATF 63 II 77) ainsi que de celui qui est intéressé à la conclusion du contrat et y participe indirectement à ses côtés (ATF 40 II 534). L’Intimé n’a pas non plus à souffrir des conséquences de la négligence coupable de l’Appelant ou de son mandataire, qui ne se sont jamais souciés du contenu des licences du joueur. La simple consultation de ces documents aurait facilement permis de prendre connaissance des liens entre M. et l’Intimé et d’éviter tout malentendu. La consultation de ces pièces se justifiait d’autant plus que la FECOFA n’a jamais émis de passeport du joueur pour M.
54. De même, les engagements contractuels entre l’Appelant, le joueur et l’AS Vita Mbujimayi ainsi que les déclarations de la FECOFA sont des res inter alios acta pour l’Intimé et ne peuvent lui être opposés.
55. La Formation tient à souligner la manière déplorable avec laquelle la FECOFA a traité cette affaire. Contrairement à ses obligations (voir article 7 du Règlement du Statut et du Transfert des Joueurs (Edition 2005) et Circulaire FIFA n°775 du 3 octobre 2001), la FECOFA n’a
jamais émis de passeport de joueur pour M. Un tel document aurait permis de fournir un historique détaillé de la carrière du joueur ce qui aurait certainement évité la présente procédure. En l’absence d’un tel passeport et en sa qualité de fédération nationale, la FECOFA aurait dû redoubler d’attention avant d’émettre successivement des attestations ambiguës et contradictoires, lesquelles ont pu effectivement induire en erreur. Il va de soi que l’Intimé n’a pas à supporter les conséquences du manque de rigueur de la FECOFA qui, le cas échéant, doit seule assumer la responsabilité des conséquences de ses diverses déclarations.
D. Quel est le montant de l’indemnité de formation?
56. En vertu de l’article 4 alinéa 1 de l’Annexe 4, “Pour calculer les indemnités dues au titre des coûts de formation et d’éducation, les associations sont tenues de classer leurs clubs en 4 catégories maximum, conformément aux investissements financiers consentis dans la formation des joueurs. Les coûts de formation sont fixés pour chaque catégorie et correspondent au montant nécessaire à la formation d’un joueur pour une année multiplié par un “facteur joueur” moyen, qui est le ratio entre le nombre de joueurs devant être entraînés pour produire un joueur professionnel”.
57. L’article 5 chiffres 1 et 2 de l’Annexe 4 prévoit ce qui suit:
“1. En règle générale, pour calculer les indemnités de formation dues à ou aux ancien(s) club(s), il convient de se baser sur les coûts de formation du nouveau club comme s’il avait lui-même formé le joueur.
2. Dans le cas d’un premier enregistrement en tant que professionnel, les indemnités de formation sont déterminées en prenant les coûts de formation du nouveau club et en les multipliant par le nombre d’années de formation à compter en principe de la saison du 12e anniversaire du joueur jusqu’à la saison de son 21e anniversaire. En cas de transferts ultérieurs, l’indemnité de formation est calculée en prenant les coûts de formation du nouveau club multipliés par le nombre d’années de formation avec l’ancien club”.
58. Il a été établi que M. a été valablement enregistré auprès de l’Intimé entre le 17 mars 2003 et le 31 août 2005. Cette période correspond à deux saisons et demie.
59. De même et selon attestation de la Fédération Française de Football, et au moment où il a enregistré M., l’Appelant était un club de 1ère catégorie au sens de l’article 4 de l’Annexe 4 et de la circulaire FIFA n°959 datée du 16 mars 2005. La catégorie 1 correspond au montant annuel de EUR 90,000.
60. Il résulte de ce qui précède que l’Appelant doit payer à l’Intimé une indemnité de formation pour le joueur M. d’une montant de EUR 225,000 (2.5 x EUR 90,000 = EUR 225,000).
61. En ce qui concerne le paiement des intérêts et en l’absence de clause contractuelle contraire, la Formation arbitrale est tenue de se référer à l’article 104 CO, en vertu duquel le débiteur qui est en demeure pour le paiement d’une somme d’argent doit l’intérêt moratoire à 5% l’an. Dans sa décision du 27 avril 2007, la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA, a statué que “La somme due doit être payée par le défendeur, Le Havre AC, dans les prochains 30 jours courants à compter de la date de notification de la présente décision. (…) Dans le cas où la somme due n’est pas payée dans le délai imparti, des intérêts à hauteur de 5% par année seront appliqués, à partir du moment
de l’expiration du délai susmentionné”. Dans sa réponse, l’Intimé a demandé au TAS “de confirmer la décision en date du 27 Avril 2007 prise par la CRL”.
62. La décision de la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA ayant été notifiée aux parties le 29 juin 2007, les intérêts à 5% commencent à courir le 29 juillet 2007.
63. Dans sa réponse, l’Intimé conclut en plus au paiement de la somme de EUR 150,000 “pour le préjudice subi par l’intimé pour les moyens mis en oeuvre, délais subis et surtout pour la mauvaise foi et le manque de fair play du Havre A.C”. Dans la mesure où l’Intimé n’apporte aucun élément justificatif permettant d’établir la réalité et le bien fondé de cette créance, il doit être débouté sur ce point.
Conclusion
64. L’Appelant doit payer à l’Intimé une indemnité de formation pour le joueur M. d’un montant de EUR 225,000 portant intérêt à 5% dès le 29 juillet 2007.
Le Tribunal Arbitral du Sport prononce:
1. La décision du 27 avril 2007 de la Chambre de Résolution des Litiges de la FIFA est confirmée.
2. SASP Le Havre Athletic Club doit verser à l’AS Vita Club de Kinshasa la somme de EUR 225’000 portant intérêt à 5% dès le 29 juillet 2007.
3. (…)
4. Toutes les autres conclusions des parties sont rejetées.
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